Tag: Champions League

  • Sorteggi, l’urna sorride alla Juve, un po’ meno al Napoli

    Sorteggi, l’urna sorride alla Juve, un po’ meno al Napoli

    L’urna di Nyon ha riservato due stati d’animo totalmente diversi per Juve e Napoli. I bianconeri nei quarti di Champions League se la vedranno contro l’Ajax mentre il Napoli ai quarti di Europa League affronteranno il temibile Arsenal. 

    Ovviamente nessuna squadra è da sottovalutare o da considerare impossibile ma certamente come avversari, per quanto riguarda il sorteggio Champions, erano previsti team di altissimo livello come il Manchester City o il Barcellona, alla luce di tutto questo l’avversario della Juve pare alla portata dei bianconeri.

    L’Ajax è comunque una squadra da rispettare e tenere in considerazione, è ancora fresco il ricordo del 4-1 rifilato al Bernabeu al Real Madrid con la quale i lancieri hanno eliminato i campioni in carica.

    Il talento dei giovani de Ligt, de Jong, van de Beek e Neres, miscelato all’esperienza di Danny Blind, Lasse Schone e Dusan Tadic rendono la squadra guidata da Erik ten Hag una pericolosa outsider che ha anche dalla sua la serenità di aver già fatto un cammino andato oltre le aspettative.

    Il tabellone dopo i sorteggi Champions | © UEFA.com

    Gli altri quarti di finale vedranno il derby inglese tra Tottenham e Manchester City (la cui vincente sfiderà la vincente di Ajax-Juventus in semifinale) la sfida tra Porto e Liverpool e Manchester United-Barcellona con il ritorno di Solskjaer in quel Camp Nou che venti anni fa lo fece entrare nella storia del calcio.

     

    Se la Juve, come abbiamo già detto, ha diversi motivi per ritenere positivo il risultato del sorteggio di Nyon, lo stesso non si può dire per il Napoli che negli ottavi di Europa League si troverà contro una delle squadre più forti presenti nell’urna.

    L’Arsenal, insieme al Chelsea, è da molti considerata una grande favorita quantomeno per raggiungere la Finale di Baku ed è certamente una di quelle compagini che gli azzurri avrebbero voluto evitare.

    I Gunners guidati da Unai Emery fanno del proprio stadio una vera e propria roccaforte, 4 vittorie ed un pareggio con 11 reti segnate e solo 2 subite, mentre sembrano più abbordabili in trasferta, 2 sconfitte su due gare esterne nella fase ad eliminazione diretta di questa Europa League contro Bate Borisov e Rennes.

    Aubameyang e Lacazette in attacco, Ramsey ed Ozil a centrocampo, Mustafi e Koscielny in difesa, sono solo alcuni nomi presenti nella rosa dell’Arsenal ai quali il Napoli dovrà fare molta attenzione.

    Il tabellone dopo i sorteggi Europa League | © UEFA.com

    Per quanto riguarda le altre gare ci sarà il derby spagnolo tra Villarreal e Valencia (la vincente affronterà la vincente di Arsenal-Napoli) Benfica-Eintracht e Slavia Praga-Chelsea.

  • Cristiano Ronaldo schianta l’Atletico e porta la Juve ai quarti

    Cristiano Ronaldo schianta l’Atletico e porta la Juve ai quarti

    Serviva l’impresa, serviva un qualcosa di speciale e straordinario, sembrava impossibile ma quando hai in squadra un vero e proprio fenomeno come Cristiano Ronaldo l’impossibile si può trasformare in possibile e così è stato.

    Aveva segnato solo una rete sino ad oggi, era stato criticato da tutti ma stasera con una tripletta, due gol di testa ed uno dal dischetto, CR7 ha schiantato l’Atletico Madrid ed ha permesso alla Juventus di rimanere in corsa per la Champions League. 

    Oltre a Cristiano Ronaldo, da segnalare le prestazioni di altissimo livello di Bernardeschi, Emre Can e Spinazzola, che era all’esordio in Champions League.

    Un merito anche a Massimiliano Allegri che ha saputo tenere concentrata la squadra e poi si è inventato una difesa a tre con Emre Can insieme a Bonucci e Chiellini, che non ha permesso ai Colchoneros di tirare mai in porta.

    Se la Juventus ha giocato la partita perfetta, dall’altra parte si è visto un Atletico Madrid totalmente deludente, una squadra, quella di Simeone, che non ha mai realmente creato problemi a Szczesny.

     

    Veniamo al racconto della gara dell’Allianz Stadium valevole come ritorno degli ottavi di Champions League.

    Partenza super della Juve che prova a schiacciare dietro un Atletico che si salva con qualche affanno. Al 4° minuto dopo una mischia in corner Chiellini mette la palla in rete ma l’arbitro fischia un fallo di Ronaldo sul portiere. Dopo 20 minuti di pressione i Colchoneros tengono palla cercando di addormentare i ritmi. Al 27° gran cross di Bernardeschi che trova la testa di CR7 che stacca su Juanfran e segna. I bianconeri aggressivi insistono e l’Atletico va in sofferenza. Al 32° punizione insidiosa di Bernardeschi che esce non di molto. La Juve si rivede al 42° col colpo di testa di Ronaldo, su bel cross di Spinazzola, finito sul fondo. Al 44° gran colpo di testa di Chiellini ma Oblak alza in corner. Sul finire di tempo grossa chance per Morata che di testa non trova la porta. Si va al riposo con la Juventus avanti per 1-0.

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni per ambo le squadre. Come nel primo tempo, e come logico, è nuovamente la Juve a partire forte. Al 48° Cancelo piazza un gran cross, Cristiano Ronaldo vola a colpire di testa, Oblak fa il miracolo ma la Goal Line Technology conferma la rete, raddoppio bianconero. E’ un assedio Juve alla ricerca del terzo gol, la difesa di Simeone fatica ma si salva. La gara si mantiene equilibrata, non si segnalano grandi occasioni per nessuna delle due compagini. Al 82° grandissima occasione per Kean che entra solo in area e cerca il diagonale, fuori di poco. Al 85° Bernardeschi in azione personale si procura un calcio di rigore, dal dischetto CR7 è infallibile. La Juve resiste e compie l’impresa, Cristiano Ronaldo porta i suoi ai quarti di Champions League.

     

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID 3-0 (27°, 49°, 86° rig. Cristiano Ronaldo)

    Juventus (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola (67° Dybala); Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi, Cristiano Ronaldo, Mandzukic (80° Kean).

    Allenatore: Allegri.

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Arias (77° Arias), Gimenez, Godin, Juanfran; Koke, Saul, Rodrigo, Lemar (57° Correa); Griezmann, Morata.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Bernardeschi (J), Juanfran (A), Gimenez (A), Vitolo (A)

     

    Nell’altra gara di serata il Manchester City ha demolito lo Schalke per 7-0 con la doppietta di Aguero ed i gol di Sterling, Sané, Bernardo Silva, Foden e Gabriel Jesus.

  • Roma che beffa, un rigore VAR premia il Porto

    Roma che beffa, un rigore VAR premia il Porto

    Un calcio di rigore al 117°, assegnato dopo visione al VAR per una trattenuta di Florenzi, condanna la Roma all’eliminazione e promuove il Porto ai quarti di finale di Champions League.

    Una vera e propria beffa per i giallorossi che hanno pagato il gol sfortunato subito all’andata e la decisione del VAR giunta nei tempi supplementari in questa serata portoghese.

    Fa ancor più rabbia per i giallorossi il fatto che al minuto 120° l’arbitro Cakir, che era andato a vedere al VAR ed aveva fischiato il rigore per il Porto, non sia andato a verificare un contatto su Schick ma si sia limitato solo ad un check.

    Oltre alle decisioni VAR gli uomini di Di Francesco possono avere diversi rimpianti un po’ per l’atteggiamento troppo difensivo iniziale, un po’ per la perdita per infortunio a fine primo tempo di un pilastro come De Rossi ed un po’ per le due grosse occasioni avute e non sfruttate da Dzeko nei tempi supplementari.

     

    Veniamo al racconto della gara valevole come ritorno degli ottavi di Champions League della Roma.

    Parte subito forte il Porto che prova a sfruttare la velocità dei suoi giocatori, ci prova Corona al 2° ma il tiro al volo esce di poco. La Roma però non sta solo a guardare e prova a rendersi pericolosa rubando palla e ripartendo. Al 10° ci provano prima Corona, palla respinta, e poi Telles con la conclusione che finisce sull’esterno della rete. Al 26° Manolas perde un brutto pallone contro Marega, la palla arriva a Corona che serve l’accorrente Marega, l’attaccante mette palla in mezzo e Tiquinho da due passi deposita in gol. La reazione giallorossa è immediata e si concretizza in un paio di insidiosi corner. Al 36° Militao stende Perotti in area, è calcio di rigore, dal dischetto va De Rossi che trasforma. Il gol segnato carica la Roma che inizia a far girare la palla con più serenità. Nel recupero del primo tempo De Rossi è costretto a lasciare il campo per infortunio. Il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. L’approccio migliore è quello della Roma che sembra poter controllare la palla ma al 49° spunta Tiquinho che di testa schiaccia il pallone che sorvola la traversa. Al 51° grande ripartenza del Porto con il diagonale di Marega che costringe Olsen alla grande parata. Il gol però è nell’aria e dopo un errore di Karsdorp, Corona ha la possibilità di mettere un gran cross per Marega che s’infila e sotto porta insacca. La rete ribalta nuovamente l’inerzia ed i padroni di casa costringono la difesa giallorossa ad un salvataggio affannoso. La partita si innervosisce, aumentano gli scontri e Cakir è costretto ad intervenire spesso per riportare la calma. Al 77° Brahimi, entrato da poco, si fa trovare libero in area e calcia al volo, bravissimo Olsen a respingere. Pasticcio di Pepe al 82°, la palla arriva a Perotti che la controlla, non serve i compagni ed opta per un tiro che però esce di molto. Al 90° grande chance per Kolarov su punizione, la palla però s’infrange sulla barriera. Non succede altro, il passaggio del turno ai quarti di Champions League si deciderà ai supplementari.

    Si riparte senza cambi per il primo tempo supplementare. Al 94° gran palla di Telles per Marega che calcia al volo ma per fortuna della Roma, non trova lo specchio. Al 96° problema per Di Francesco che perde Pellegrini per infortunio, al suo posto entra Schick sfruttando il cambio extra concesso nei supplementari. Le squadre sono stanche e lunghe ma il primo tempo si chiude senza altre emozioni.

    Si riparte per gli ultimi 15 minuti. Grande occasione per Dzeko al 111°, il dribbling in area è perfetto, la conclusione no, palla alta. Passa un minuto e Dzeko spreca ancora cercando un colpo sotto che supera Casillas ma trova Pepe pronto a salvare sulla linea. Al 115° Florenzi trattiene Fernando, Cakir va a rivedere al VAR ed assegna il calcio di rigore. Telles dal dischetto non fallisce, spiazzando Olsen. I giallorossi si buttano in attacco e si creano un paio di chance su calcio d’angolo, al 120° c’è un contatto su Schick, Cakir si consulta con il VAR ma non va a rivedere e non concede il rigore. Dopo 5 minuti di recupero arriva il fischio finale, la Roma è beffata, ai quarti di Champions va il Porto.

     

     

    PORTO – ROMA 3-1 (26° Tiquinho (P), 37° rig. De Rossi (R), 53° Marega (P), 116° rig. Telles (P))

    Porto (4-4-2): Casillas; Militao (103° Maxi Pereira), Felipe, Pepe, Telles; Otavio (93° Hernani), Herrera, Danilo, Corona (69° Brahimi); Marega, Tiquinho (78° Fernando).

    Allenatore: Sérgio Conceição.

    Roma (3-4-3): Olsen; Juan Jesus, Manolas, Marcano (76° Cristante); Karsdorp (55° Florenzi), Nzonzi, De Rossi (45°+4 Pellegrini (96° Schick), Kolarov; Zaniolo, Dzeko, Perotti.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Zaniolo (R), Herrera (P), Danilo (P), Karsdorp (R), Pepe (P), Dzeko (R), Pellegrini (R), Florenzi (R), Telles (P).

     

    Nell’altra gara di serata impresa del Manchester United che con un rigore al 93°, trasformato da Rashford, batte 3-1 il Psg e si qualifica ai quarti di Champions. Dopo il Real Madrid cade così un’altra grande favorita per il successo finale.

  • La Juve di Allegri cade nel tempio del Cholo

    La Juve di Allegri cade nel tempio del Cholo

    Una Juve brutta e a tratti impalpabile, esce sconfitta nettamente per 2-0 al Wanda Metropolitano contro l’Atletico del Cholo Simeone. 

    Un successo meritato quello dell’Atletico e maturato con i gol, su azione di calcio piazzato, di Gimenez e Godin.

    Dopo un primo tempo giocato alla pari con pochi guizzi, con il VAR che aveva tolto un rigore ai padroni di casa, per fallo fuori area, si è vista una ripresa dove gli uomini del Cholo hanno mostrato più voglia, più grinta ed hanno costruito diverse grandi occasioni prima di trovare le due reti.

    La Juve di Allegri invece non si è praticamente mai vista, possesso palla sterile e solo qualche tentativo di giocata di un volenteroso Ronaldo. 

    Veniamo al racconto della sfida del Wanda Metropolitano.

    Parte subito forte l’Atletico Madrid che si chiude bene e riparte veloce. La Juventus sembra in difficoltà nel girare palla anche per merito della pressione dei Colchoneros. Al 9° missile su punizione di CR7, Oblak attento alza in corner. E’ una partita su buoni ritmi, al colpo di testa alto di Bonucci risponde Thomas col tiro da fuori bloccato da Szczesny. L’Atletico comincia a premere e la Juve a tratti va in difficoltà ma tiene. Al 27° spavento per i bianconeri, contatto lieve tra Diego Costa e De Sciglio, l’attaccante cade in area e l’arbitro fischia rigore, il VAR però fa correggere la decisione, punizione dal limite. Dopo un lungo controllo del gioco dei padroni di casa si rivedono i bianconeri con un tiro di Dybala troppo debole per impensierire Oblak. Un primo tempo molto intenso si chiude però sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Sembra partire meglio la Juventus ma al 50° gran ripartenza di Diego Costa che poi dentro l’area, disturbato da Bonucci, calcia clamorosamente fuori. Altra super occasione per l’Atletico, Griezmann entra in area e con un pallonetto prova a scavalcare Szczesny, il polacco la tocca quanto basta per farla finire sulla traversa. Spaventata la squadra di Allegri prova ad abbassare i ritmi cercando di gestire la palla. Al 70° gran cross di Griezmann per Morata che di testa da due passi segna. C’è però una spinta dell’attaccante su Chiellini, l’arbitro va a visionarla al VAR e annulla. Al 78° su corner si scatena una mischia, la palla rimane in area e Gimenez in scivolata segna il vantaggio. La reazione della Juventus è praticamente nulla, anzi sono i Colchoneros a rendersi insidiosi ed al 83° da un altro calcio piazzato sbuca Godin che da posizione angolata infila in rete. Al 89° grande chance per Bernardeschi che calcia di prima su assist di Ronaldo ma arriva una gran parata di Oblak. Finisce così è gioia per il Cholo Simeone, è disastro per Allegri che all’Allianz Stadium dovrà studiare qualcosa per inventarsi l’impresa.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS 2-0 (78° Gimenez, 83° Godin)

    Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Gimenez, Godin, Filipe Luis; Koke (67° Correa), Thomas (61° Lemar), Rodrigo, Saul; Griezmann, Diego Costa (58° Morata).

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (4-3-1-2): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (73° Emre Can), Matuidi (85° Matuidi); Dybala (80° Bernardeschi); Cristiano Ronaldo, Mandzukic.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Zwayer.

    Ammoniti: Diego Costa (A), Thomas (A), Alex Sandro (J), Griezmann (A).

     

    Nell’altra gara di serata un Manchester City pazzo passa in vantaggio in casa dello Schalke, subisce due rigori e va al riposo sotto per 2-1, ad inizio ripresa rimane in 10 per il rosso ad Otamendi ma nel finale con Sane e Sterling segna i due gol che valgono il successo per 3-2.

     

  • Zaniolo show, doppietta e la Roma batte il Porto all’Olimpico

    Zaniolo show, doppietta e la Roma batte il Porto all’Olimpico

    Una serata che lo consacra ancora di più agli occhi del calcio mondiale, alla sua prima gara ad eliminazione diretta in Champions League, il giovane Nicolò Zaniolo non si è fatto spaventare ma anzi è diventato l’assoluto protagonista con una doppietta.

    Due gol che avevano permesso alla squadra di Di Francesco di portarsi sul 2-0 e vedere in discesa il passaggio del turno verso i quarti di Champions League. La rete, piuttosto fortunosa, di Adrian Lopez ha un po’ rovinato la festa tenendo tutto aperto in vista del ritorno all’Estadio do Dragao.

    Una Roma molto positiva che ha avuto diverse chance, davvero positiva la prova di Dzeko, ed ha concesso pochissimo agli avversari. Il 6 marzo servirà una prestazione simile a quella vista stasera per poter proseguire il cammino in Champions League.

     

    Veniamo al racconto della gara dell’Olimpico.

    La partenza vede il Porto tenere una pressione alta che non permette alla Roma di impostare, al 4° però i giallorossi recuperano una palla a metà campo, El Shaarawy si libera sul fondo e mette palla indietro, Cristante viene anticipato all’ultimo momento. La Roma è attenta e in ripartenza crea qualche difficoltà alla retroguardia ospite. Il Porto si fa vedere alla mezz’ora con Fernando, che sfrutta un errore in rinvio di Fazio, ma il suo tiro è bloccato facilmente da Mirante. Al 37° grande giocata di Dzeko che in area si libera bene con una sterzata e poi lascia partire il destro, il palo salva il Porto. Il finale di tempo vede una Roma molto propositiva ma il gol non arriva, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Le due squadre sembrano più lunghe con potenziali occasioni da ambo i lati, bella conclusione di Cristante al 50°, attento Casillas a respingere. Brivido per Mirante al 57°, su corner svetta Danilo, la palla sbatte dentro l’area piccola e finisce fuori di poco. I giallorossi provano ad insistere, Cristante dal fondo mette un bel pallone arretrato per Pellegrini che calcia al volo, bravissimo Casillas ad accartocciarsi e a bloccare. Al 70° però il risultato si sblocca, Dzeko controlla in area e serve Zaniolo, il giovane giallorosso lascia partire il diagonale che s’infila in rete. E’ la serata di Zaniolo, al 76° Dzeko in contropiede arriva al limite e lascia partire il tiro, il palo salva il Porto ma la palla arriva a Zaniolo che a porta vuota insacca. La Roma però non è concentrata in difesa, il Porto è fortunato e da una conclusione sballata di Tiquinho, il pallone arriva ad Adrian Lopez che al volo batte Mirante. Al 83° gran conclusione a giro di Herrera, l’estremo difensore della Roma è battuto ma per fortuna la palla esce. Nel finale il Porto si getta all’attacco ed i giallorossi, visibilmente stanchi, soffrono ma riescono a resistere portando a casa un successo prezioso nell’andata degli ottavi di Champions League.

     

    ROMA – PORTO 2-1 (70°, 76° Zaniolo (R), 79° Adrian Lopez (P))

    Roma (4-3-3): Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, De Rossi, Pellegrini (82° Nzonzi); Zaniolo (87° Santon), Dzeko, El Shaarawy (90° Kluivert).

    Allenatore: Di Francesco.

    Porto (4-3-3): Casillas; Militão, Felipe, Pepe, Alex Telles; Danilo, Herrera, Otávio (84° Hernani); Fernando (76° André Pereira), Tiquinho, Brahimi (68° Adrian Lopez).

    Allenatore: Sergio Conceição.

    Arbitro: Makkelie.

    Ammoniti: Herrera (P).

     

    Nell’altra gara di serata il Psg si è imposto con un netto 2-0, reti di Kimpembe e del solito Mbappé, in casa del Manchester United. Red Devils che hanno chiuso in 10 per l’espulsione di Paul Pogba che quindi sarà assente nel ritorno al Parco dei Principi.

  • Sorteggi Champions bigusto per Roma e Juventus

    Sorteggi Champions bigusto per Roma e Juventus

    I sorteggi Champions per gli ottavi di finale hanno lasciato un sapore totalmente opposto per le due italiane impegnate.

    La Juventus, prima nel proprio girone, ha pescato dall’urna probabilmente la più insidiosa delle possibili avversarie, ovvero l’Atletico Madrid di Diego Simeone.

    La Roma, seconda nel proprio girone, invece può sorridere in quanto ha evitato corazzate del calibro di Manchester City, Barcellona e Psg ed ha trovato quella che per tutti fosse considerata la meno forte delle teste di serie, il Porto.

     

    Veniamo ora ad analizzare le due avversarie selezionate dai Sorteggi Champions per la Juve e Roma.

    Sarà quindi l’Atletico Madrid la prima avversaria della Juventus di Cristiano Ronaldo nella fase ad eliminazione della Champions League.

    Una compagine insidiosa quella del Cholo che è sempre stata etichettata come “squadra che fa giocare male gli avversari” ma che oltre alla compattezza difensiva può contare sulle stelle nel reparto offensivo: Antoine Griezmann e Diego Costa.

    Nella fase a gironi di questa Champions i Colchoneros sono arrivati secondi nel proprio girone alle spalle del Borussia Dortmund con 13 punti frutto di 4 vittorie, un pareggio ed una sconfitta, con 9 gol fatti e 6 subiti (4 dei quali nella trasferta persa 4-0 a Dortmund).

    L’andata si giocherà al Wanda Metropolitano il 20 febbraio, ritorno all’Allianz Stadium il 12 marzo.

     

    Sorride la Roma alla quale i sorteggi Champions hanno assegnato il Porto, squadra che, sulla carta, pareva essere la meno forte tra le prime.

    La compagine di Sérgio Conceição però non è assolutamente da sottovalutare in quanto ha vinto il proprio girone, davanti a Schalke, Galatasaray e Lokomotiv Mosca, conquistando 5 successi ed un solo pareggio, con 15 gol fatti e 6 subiti.

    Tra i Dragões spiccano l’eterno Iker Casillas tra i pali, il duo messicano Herrera-Corona, il talentuoso Brahimi e il bomber Moussa Marega.

    Il Porto poi non lascia buoni ricordi nella mente dei giallorossi, furono proprio i portoghesi ad eliminare la Roma nel preliminare di Champions League 2016/17.

    L’andata si giocherà all’Olimpico il 12 febbraio, il ritorno al Estadio do Dragao il 6 marzo.

     

    Il riepilogo dei sorteggi Champions per gli ottavi di finale

    Schalke – Manchester City

    Atletico Madrid – JUVENTUS

    Manchester United – Psg

    Tottenham – Borussia Dortmund

    Lione – Barcellona

    ROMA – Porto

    Ajax – Real Madrid

    Liverpool – Bayern Monaco

     

     

  • Champions: brutte, ma indolori, sconfitte per Roma e Juve

    Champions: brutte, ma indolori, sconfitte per Roma e Juve

    Nella serata di Champions League sconfitte brutte ma sostanzialmente senza danni per Roma e Juventus.

    A Plzen i giallorossi, senza stimoli di classifica in quanto già matematicamente secondi, cadono contro un Viktoria che aveva bisogno assolutamente dei 3 punti, visto il contemporaneo successo per 3-0 del Cska a Madrid.

    Accade tutto nella ripresa, il Plzen la sblocca con Kovarik, Under riporta tutto in parità prima del definitivo 2-1 siglato da Chory.

    Se Di Francesco cercava qualche indicazione positiva da questa gara, probabilmente ne ha trovate poche.

    Serataccia anche per la Juve che a Berna spreca diverse ghiotte occasioni nel primo tempo poi regala un rigore allo Young Boys, con pasticcio confezionato da Douglas Costa ed Alex Sandro, che Hoarau non fallisce.

    Nella ripresa i bianconeri ci provano ma non sono mai troppo precisi nell’ultima giocata e si espongono al contropiede che al 68° il solito Hoarau finalizza per il raddoppio.

    Nel finale Allegri inserisce Dybala e la Joya prima accorcia le distanze, su sponda di CR7, poi troverebbe anche un meraviglioso gol del 2-2 con un gran tiro da fuori ma l’arbitro annulla per fuorigioco di Ronaldo.

    Per fortuna della Juventus anche lo United cade in casa del Valencia e così i bianconeri conquistano il primo posto nel girone.

     

    Veniamo al racconto della gara di Plzen tra il Viktoria e la Roma.

    Partenza più convinta dei padroni di casa che hanno ancora il ballo la lotta per il 3° posto. I giallorossi però non si spaventano ed anzi provano a rendersi insidiosi con la voglia di Kluivert. La gara rimane piuttosto chiusa, la prima occasione capita a Kluivert al 25°, la difesa del Plzen salva. La squadra ceca comincia a crescere e al 34° è bravo Manolas ad anticipare Cermak. Da Madrid arriva la notizia del vantaggio del Cska, questo costringe il Plzen a cercare il vantaggio ma Chory non riesce a chiudere a pochi passi dalla porta. Prima del riposo arriva anche il 2-0 del Cska ma il Plzen non riesce a sbloccarla, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza sostituzioni per il secondo tempo. Subito pericolosa la Roma con l’inserimento di Kluivert che calcia ma il suo tiro è deviato sopra la traversa. I ritmi sono decisamente più alti con entrambe le squadre a cercare di creare potenziali occasioni da gol. Al 56° grande occasione per Cermak colpisce al volo di destro ma non trova per poco lo specchio. Al 62° però il Plzen passa con Kovarik bravo a passare alle spalle di Santon e a girare in rete il tiro cross di Kopic. Reazione immediata della Roma con Santon che dalla fascia destra mette un perfetto cross rasoterra per Under che di sinistro colpisce al volo e trova il pareggio. Il Viktoria Plzen però non ci sta e al 72° Petrzela pennella per Kovarik che anticipa Santon e va al tiro, Mirante è bravissimo a respingere ma sulla ribattuta arriva in tuffo Chory che a porta vuoti trova il 2-1. Passa un minuto e Petrzela si lancia in profondità con la finta fa fuori Marcano e poi va al tiro, palla che lambisce il palo. La Roma prova ad evitare la sconfitta, ci prova Cristante con la conclusione da fuori al 84°, palla fuori di pochissimo. Negli ultimi minuti Luca Pellegrini commette due falli da giallo e viene quindi espulso. Finisce così, la Roma, già qualificata agli ottavi di Champions League, esce sconfitta da Plzen, festeggia la squadra di casa che ottiene la qualificazione all’Europa League.

     

    VIKTORIA PLZEN – ROMA 2-1 (62° Kovarik (P), 68° Under (R), 72° Chory (P))

    VIKTORIA PLZEN (4-3-2-1): Hruska; Havel, Hejda, Hubnik, Limbersky; Prochazka, Hrosovsky; Kopic (71° Petrzela), Cermak (81° Horava), Kovarik; Chory (87° Reznicek).

    Allenatore: Vrba.

    ROMA (4-2-3-1): Mirante; Santon (75° Florenzi), Manolas, Marcano, Kolarov; Cristante, Nzonzi (80° Lu. Pellegrini); Under, Pastore (60° Zaniolo), Kluivert; Schick.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Taylor.

    Ammoniti: Limbersky (P), Kluivert (R)

    Espulso: Lu. Pellegrini (R)

     

    Passiamo ora alla gara in trasferta della Juventus contro lo Young Boys.

    L’inizio di gara vede uno Young Boys decisamente aggressivo. I primi minuti scorrono con i padroni di casa a provare a far la gara con la Juve in attesa. Al 13° grande occasione per la Juventus, Douglas Costa mette Cristiano Ronaldo davanti al portiere, Cr7 è costretto ad allargarsi poi va al tiro ma la difesa svizzera salva a pochi passi dalla linea. Passano due minuti e Ronaldo si libera con un gran movimento e lascia partire il diagonale, palla fuori di poco. Al 22° Cuadrado è costretto a lasciare il campo, dentro Alex Sandro. Terza occasione per Cristiano Ronaldo al 25°, sul bel cross di Bernardeschi il portoghese si fa trovare leggermente avanti e non riesce a girare in rete. Altra occasione Juve, Mandzukic mette palla bassa per Douglas Costa che apre troppo il sinistro e mette sul fondo. Al 28° pasticcio di Douglas Costa che serve un brutto pallone in area verso Alex Sandro, il difensore tocca Moumi che cade, è rigore, calcia Hoarau Szczesny intuisce ma la palla entra. La Juve non ha una reazione irruenta anzi gli svizzeri paiono in controllo del gioco. Al 42° punizione di Bernardeschi, palla sulla barriera, arriva Ronaldo, tiro secco, pallone fuori di poco. Il primo tempo si chiude con lo Young Boys avanti per 1-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti che hanno concluso la prima frazione di gioco. Subito enorme occasione per i bianconeri, colpo di testa di Alex Sandro, palla deviata, traversa. La Juve ci prova ma con molta confusione regalando possibili contropiedi che gli svizzeri sprecano. Per diversi minuti lo Young Boys non riesce ad uscire dalla propria metà campo ma la difesa tiene. Al 63° occasione per il raddoppio, Fassnacht colpisce di testa, Szczesny blocca. Al 68° però il contropiede è vincente ed Hoarau si libera di Bonucci e calcia in rete. Al 77° ci prova Douglas Costa ma il suo sinistro sfila vicino al palo. Al 81° gran giocata di Douglas che serve Ronaldo, CR7 appoggia per Dybala che lascia partire il tiro vincente. La Juve si accende e con Dybala mette in difficoltà il portiere svizzero. Al 87° vola a colpire di testa Ronaldo, la palla si ferma sul palo. Ci prova anche Bonucci di testa, blocca Wolfli. Al 93° gran conclusione di Dybala che finisce in rete ma sulla traiettoria c’è Ronaldo in fuorigioco, gol annullato. Finisce così, la Juve perde a Berna ma grazie al contemporaneo k.o. dello United conquista il primo posto nel girone H di Champions League.

     

    YOUNG BOYS – JUVENTUS 2-1 (29° rig., 68° Hoarau (Y), 80° Dybala (J))

    YOUNG BOYS (4-3-3): Wolfli; Mbabu, Camara, Benito, Garcia; Sow (91° Wutrich), Lauper, Aebischer; Moumi (85° Schick), Hoarau, Fassnacht (81° Bertone).

    Allenatore: Seoane.

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cuadrado (23° Alex Sandro), Bonucci, Rugani, De Sciglio (72° Dybala); Bernardeschi, Pjanic (65° Emre Can), Bentancur; Douglas Costa, Mandzukic, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Stieler.

    Ammoniti: Camara (Y), Bernardeschi (J), Garcia (Y), Wolfli (Y), Alex Sandro (J).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata pirotecnico 3-3 tra Ajax e Bayern Monaco con i tedeschi che conquistano il primo posto del girone a danno proprio degli olandesi. Nello stesso gruppo vittoria del Benfica sul Aek Atene. Successo in rimonta per il Manchester City 2-1 contro l’Hoffenheim. Lo scontro per decidere la seconda del gruppo F finisce 1-1 con il Lione che va agli ottavi di Champions e lo Shakhtar che retrocede in Europa League.

  • Champions, Juve e Roma ottengono il pass per gli ottavi

    Champions, Juve e Roma ottengono il pass per gli ottavi

    Nella serata di Champions League sorridono entrambe le italiane che conquistano matematicamente il passaggio agli ottavi.

    La Juventus si impone con un solo gol di scarto sul Valencia, gol di Mandzukic al 59° dopo gran giocata di Cristiano Ronaldo, e sino al 91° culla la possibilità di conquistare anche il primo posto nel girone, il gol di Fellaini tiene aperte le speranze dello United ma i bianconeri si presentano all’ultimo turno, dove andranno a giocare in trasferta contro lo Young Boys, con 2 punti di vantaggio sulla squadra di Mourinho.

    La Roma invece viene a sapere della qualificazione già prima di scendere in campo, il successo del Plzen a Mosca ha regalato gli ottavi ai giallorossi ed al Real Madrid.

    Dopo un buon primo tempo, in cui hanno alcune ghiottissime chance per trovare il vantaggio, gli uomini di Eusebio Di Francesco incassano subito il gol di Bale, grave l’errore di Fazio, poi si espongono alle ripartenze micidiali del Real Madrid e subiscono il 2-0 di Vazquez che chiude la gara.

    Una sconfitta come detto agrodolce che però non è piaciuta al pubblico dell’Olimpico che a fine gara ha accolto con parecchi fischi l’uscita dal campo della Roma.

     

    Partiamo dalla gara casalinga della Juventus contro il Valencia.

    L’inizio vede un paio di lanci interessanti di Bonucci per le punte bianconere. La partita, come previsto la fa la Juve con Ronaldo ispirato e alla ricerca del tiro. I ritmi sono piacevoli con il Valencia che quando può prova a farsi vedere. Al 23° bella giocata di Dybala, palla ad Alex Sandro che mette in mezzo, CR7 va al tiro ma viene contrasto e non trova la porta. Il Valencia ci prova con Wass ma il suo diagonale esce largo. I bianconeri cercano di tenere il pallino del gioco ma peccano nell’ultimo passaggio, la difesa spagnola si salva. Sull’ultima azione del primo tempo serve un vero e proprio miracolo di Szczesny per respingere oltre la traversa il violento colpo di testa di Diakhaby. Si va al riposo sullo 0-0

    Si riparte con un cambio per parte, nella Juve Cuadrado rileva Alex Sandro mentre Marcelino inserisce Gameiro per Rodrigo. Al 59° gran giocata di Cristiano Ronaldo che va sul fondo e mette in mezzo un cioccolatino per Mandzukic, il croato ringrazia e segna. Al 61° Diakhaby, su punizione laterale va a colpire e mette la palla in gol, ma la deviazione è con la mano, gol annullato. La Juve prende in mano la gara e al 69° è Dybala a provarci col tiro a giro, Neto alza in corner. Al 73° Ronaldo salta altissimo per girare in porta il corner di Dybala ma Neto con un balzo blocca il pallone.  Ancora Juve al 81° con una gran giocata Douglas Costa-Ronaldo, la palla arriva a Mandzukic che calcia troppo debolmente, blocca Neto. Il Valencia ci prova ma senza rendersi mai realmente pericoloso, finisce così, la Juventus vince e vola agli ottavi, per il primo posto nel girone di Champions dovrà attendere l’ultima giornata.

    JUVENTUS – VALENCIA 1-0 (59° Mandzukic)

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro (46° Cuadrado); Matuidi, Pjanic, Bentancur; Dybala (80° Douglas Costa), Mandzukic, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    VALENCIA (4-4-2): Neto; Wass, Paulista, Diakhaby, Gayà; Coquelin, Dani Parejo, Kondogbia (72° Soler), Gonçalo Guedes; Santi Mina (67° Batshuayi), Rodrigo (46° Gameiro).

    Allenatore: Marcelino.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Bentancur (J), Gaya (V), Kondogbia (V), Cuadrado (J), Diakhaby (V), Guedes (V), Batshuayi (V), Matuidi (J)

     

    Passiamo ora al racconto della gara dell’Olimpico tra Roma e Real Madrid.

    Partenza aggressiva della Roma che prova a pressare alto, il Real esce bene e prova con la ripartenza attenta la difesa giallorossa che chiude. Il risultato di Mosca, che ha dato la matematica qualificazione ad entrambe, non agevola i ritmi che rimangono bassi. Al 18° ci prova la Roma in contropiede con Under, la difesa Blancos chiude. Due minuti dopo è il turno di Modric a provare col tiro da fuori ma Olsen respinge. Gli uomini di Di Francesco giocano bene ma Schick prima e Kluivert, entrato per l’infortunato El Shaarawy, poi sprecano. Tra il 34° ed il 36° servono due grandi interventi di Courtois per salvare prima su Schick e poi su Kolarov. Nel primo minuto di recupero clamoroso errore di Under che a due passi dalla linea, con la porta spalancata, calcia alto un perfetto cross rasoterra di Zaniolo. Si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte ed un pasticcio difensivo di Fazio permette a Bale di presentarsi in area e battere Olsen per il vantaggio dei Blancos. Risposta giallorossa con Zaniolo che va al tiro da dentro l’area ma la sua conclusione è deviata in corner. Al 59° arriva il raddoppio del Real con la sponda di Benzema per Vazquez che da due passi deposita in rete. La Roma accusa il colpo e per due volte rischia di subire lo 0-3 ma Olsen salva. I ritmi calano drasticamente, i giallorossi non riescono a rendersi insidiosi. Non accade altro, la Roma perde ma è una sconfitta dolce perché i giallorossi ottengono il pass per gli ottavi di Champions.

     

    ROMA – REAL MADRID 0-2 (47° Bale, 59° Vazquez)

    ROMA (4-2-3-1): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nzonzi (64° Coric), Cristante; Under, Zaniolo (69° Karsdorp), El Shaarawy (22° Kluivert); Schick.

    Allenatore: Di Francesco.

    REAL MADRID (4-3-3): Courtois; Carvajal, Sergio Ramos, Varane, Marcelo; Marcos Llorente, Modric (81° Valverde), Kroos; Bale (84° Asensio), Benzema (77° Mariano), Lucas Vazquez

    Allenatore: Solari.

    Arbitro: Turpin.

    Ammoniti: Modric (Re), Zaniolo (Ro), Varane (Re).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata vittoria qualificazione per l’Ajax, 2-0 in casa del Aek Atene. Goleada del Bayern che si qualifica agli ottavi battendo 5-1 il Benfica. Successo pesantissimo dello Shakhtar che vince 3-2 in casa del Hoffenheim e, grazie al 2-2 tra Lione e Manchester City, tiene viva la corsa al secondo posto contro la squadra francese.

  • Champions, sorride la Roma, la Juve spreca il gioiello di CR7

    Champions, sorride la Roma, la Juve spreca il gioiello di CR7

    Nella serata di Champions League sorride la Roma che a Mosca porta a casa tre punti pesantissimi per la corsa verso gli ottavi, suicidio calcistico invece della Juve che domina in lungo e largo contro il Manchester United trova il vantaggio, spreca diverse ghiotte occasioni e poi in 5 minuti, per due palle inattive, si fa rimontare e perde la gara.

    Gli uomini di Di Francesco riescono ad imporsi contro il Cska anche grazie ad un Lorenzo Pellegrini in gran serata, assist e gol per lui.

    Una vittoria con un po’ di fatica, nonostante l’uomo in più nell’ultima mezz’ora, ma che avvicina ad un solo punto di distanza gli ottavi di Champions.

    Clamoroso tonfo casalingo della Juventus che controlla agevolmente la partita, colpisce due legni, trova il gol con un gioiello di Cristiano Ronaldo al 65°, spreca 4 palle gol limpide e poi viene beffata nel finale da due calci piazzati del Manchester United.

    Una sconfitta evitabile che dovrà essere una vera e propria lezione per i bianconeri che mantengono comunque la vetta del girone di Champions ma che non potranno più commettere certi errori se vorranno cercare di arrivare a giocarsi il trofeo.

    Veniamo al racconto della gara di Mosca tra il CSKA e la Roma.

    Partenza super della Roma che al 4° trova subito il vantaggio con il colpo di testa di Manolas che, su azione da corner, anticipa l’uscita di Akinfeev e deposita in rete. I padroni di casa perdono praticamente subito l’esterno Mario Fernandes che, dopo uno scontro con Kolarov, è costretto a lasciare il campo a Schennikov. Il Cska prova a reagire ma la Roma chiude con attenzione. Al 18° una veloce azione del Cska porta Vlasic al tiro, la conclusione si spegne a lato della porta di Olsen. I russi crescono ed al 25° ci provano con il colpo di testa di Bijol, troppo debole per impensierire il portiere svedese. Al 29° clamorosa chance sprecata da Florenzi che, servito da Kluivert, inciampa al momento della conclusione proprio davanti ad Akinfeev. Passa solo un minuto e Dzeko calcia altissimo una maldestra respinta di Akinfeev sulla punizione di Kolarov. Doppio pericolo per la difesa giallorossa al 40°, prima Oblyakov con una super giocata si presenta davanti ad Olsen e calcia, Manolas riesce a deviare il pallone che finisce sulla testa di Schennikov, quest’ultimo però spedisce alto da buona posizione. Il primo tempo si chiude con la Roma avanti per 1-0.

    Si riparte senza sostituzioni per il secondo tempo. La prima occasione è subito per la Roma, Kluivert riceve in area e anziché tirare appoggia per Dzeko, la difesa russa salva sul tiro del bosniaco. Il Cska però non sta a guardare, Akhmetov tira fuori una gran giocata personale e poi serve Sigurdsson, l’islandese anticipa Santon e poi calcia battendo Olsen. Al 56° Magnusson cerca di fermare Kluivert ma commette fallo da cartellino giallo, era già stato ammonito e quindi Cakir gli sventola il rosso. La Roma sfrutta subito la superiorità numerica con Lorenzo Pellegrini bravo a controllare in area e a battere Akinfeev. I giallorossi provano a sfruttare gli spazi ma Kluivert prima e Dzeko poi, non riescono a concretizzare. Al 67° il solito Lorenzo Pellegrini pennella un calcio di punizione per la testa di Fazio che colpisce forte ma non trova la porta. Il Cska prova a non arrendersi, Oblyakov al 78° prova l’azione personale ma il suo tiro viene bloccato da Olsen. Gli uomini di Di Francesco hanno il difetto di non chiuderla ma alla fine arriva comunque un pesante successo nella 4° giornata del girone di Champions.

     

    CSKA MOSCA – ROMA 1-2 (4° Manolas (R), 50° Sigurdsson (C), 59° Lo.Pellegrini (R))

    CSKA MOSCA (4-3-2-1): Akinfeev; Fernandes (12° Schennikov), Becao, Magnusson, Nabakin; Akhmetov (77° Khosonov), Bijol, Oblakov; Vlasic, Sigurdsson (64° Chernov); Chalov

    Allenatore: Goncharenko.

    ROMA (4-2-3-1): Olsen; Santon, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Florenzi (88° Juan Jesus), Lo. Pellegrini (82° Zaniolo), Kluivert (71° Under); Dzeko.

    Allenatore: Di Francesco.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti:

    Espulsi: Magnusson (C)

     

    Passiamo ora alla gara casalinga della Juventus contro il Manchester United.

    L’inizio di gara è su buoni ritmi da ambo i lati, con le squadre che provano ad esser propositive. Il Manchester United prova a sfruttare la rapidità dei suoi avanti ma la retroguardia bianconera tiene bene. Al 10° va al tiro Bentancur, Smalling riesce a deviare in corner. Il pallino del gioco rimane in mano alla Juve con lo United ben chiuso nella propria metà campo. Intorno alla mezz’ora si rivede lo United che prima si rende pericoloso con un tocco morbido di Matic sul quale Sanchez non arriva per poco e poi con una potenziale pericolosa punizione di Sanchez che colpisce la barriera. Al 34° tiro cross di Cuadrado che viene deviato dalla difesa, super riflesso di de Gea che si salva. La Juventus insiste, Cristiano Ronaldo crossa basso ed arretrato per Khedira che calcia al volo, il palo salva lo United. Il finale di tempo è tutto di marca juventina, il gol però non arriva, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte con gli stessi 22 protagonisti della prima frazione di gioco. La squadra di Mourinho pare essere più aggressiva e va anche al tiro nei primi minuti con Martial, palla fuori. Al 50° splendida giocata di Dybala, il 10 lascia partire un sinistro a giro che colpisce la traversa a de Gea ampiamente battuto. Il copione è sempre lo stesso, la Juve prova a far gioco ed il Manchester si chiude provando poi a sfruttare qualche giocata dei suoi assi. Al 65° Bonucci pennella in profondità verso Cristiano Ronaldo, CR7 in area calcia al volo senza lasciare scampo a de Gea. Passano due minuti e Pjanic, servito da un perfetto assist di Ronaldo, va al tiro di prima intenzione, ma de Gea sfodera un gran riflesso e salva. Al 73° ancora Pjanic ha la palla per il raddoppio ma il suo tiro dal limite finisce ampiamente sul fondo. Un minuto dopo è Cuadrado, dopo una grande ripartenza, a sprecare da pochi metri calciando alto. Sempre Pjanic, stavolta da lontano, palla che sfiora l’incrocio dei pali ma esce. Mourinho si gioca le carte Fellaini e Mata e nel finale lo United torna a spingere con Martial che costringe Szczesny al grande intervento. Al 86° Matuidi commette un fallo dal limite su Pogba, Mata va a calciare e non lascia scampo al portiere bianconero. Al 89° lo United trova addirittura il vantaggio con una carambola in area, su calcio di punizione con la palla che toccata da Bonucci ed Alex Sandro finisce in porta. C’è spazio anche per un contropiede di Rashford, salvato da Szczesny, finisce così, lo United espugna l’Allianz Stadium.

     

    JUVENTUS – MANCHESTER UTD 1-2 (65° Cristiano Ronaldo (J), 86° Mata (M), 89° aut. Alex Sandro (J))

    JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio (83° Barzagli), Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (61° Matuidi), Pjanic, Bentancur; Cuadrado (92° Mandzukic), Dybala, Cristiano Ronaldo.

    Allenatore: Allegri.

    MANCHESTER UTD (4-3-3): de Gea; Young, Smalling, Lindelof, Shaw; Herrera (79° Mata), Matic, Pogba; Lingard (70° Rashford), Sanchez (79° Fellaini), Martial.

    Allenatore: Mourinho.

    Arbitro: Hategan.

    Ammoniti: Matic (M), Alex Sandro (J), Herrera (M), Dybala (J), Martial (M).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata vittorie in goleada per il Manchester City, in casa contro lo Shakhtar, e per il Real Madrid a Plzen. Vincono anche Valencia, 3-1 sullo Young Boys ed il Bayern, 2-0 sull’Aek Atene. Finiscono in parità Benfica-Ajax e Lione-Hoffenheim.

  • Champions League, un punto d’oro per Inter e Napoli

    Champions League, un punto d’oro per Inter e Napoli

    Serata di pareggi, in rimonta, per le due italiane impegnate nella quarta giornata di Champions League.

    I bomber Icardi ed Insigne sono riusciti a segnare i gol che hanno permesso ad Inter e Napoli di recuperare il gol di svantaggio.

    I nerazzurri di Spalletti, nel match casalingo contro il Barcellona, hanno disputato una partita di gran sofferenza, hanno retto l’urto dei blaugrana per oltre ottanta minuti ma poi sono caduti dinanzi al gol di Malcolm.

    La rete degli ospiti non ha però piegato l’Inter che, grazie al solito Mauro Icardi, hanno impiegato solo 4 minuti per riportarsi in parità.

    Un uno ad uno che permette all’Inter di andare in casa del Tottenham, vincente 2-1 in rimonta contro il Psv, e giocarsi la partita contro la squadra di Pochettino con maggiore serenità per cercare di raggiungere gli ottavi di Champions League.

    Gli uomini di Ancelotti, al San Paolo contro il Psg, hanno giocato un primo tempo piuttosto spenti ed hanno subito il gol di Bernat proprio nel recupero. Nella ripresa si è visto tutto un altro Napoli che dopo una serie di chance sprecate, ha trovato il pareggio con il calcio di rigore trasformato da Insigne.

    Un pareggio che rende il girone di Champions dei partenopei, calcolando anche il clamoroso K.o. del Liverpool a Belgrado contro la Stella Rossa, decisamente equilibrato con tutte e quattro le squadre ancora in corsa per il passaggio del turno.

    Veniamo al racconto della gara di San Siro tra Inter e Barcellona.

    Inizio di gara con l’Inter che prova subito a rendersi pericolosa con Vecino. Il Barcellona però prova a crescere con la sua dote migliore, il possesso palla. Al 12° grande occasione per Suarez che calcia dal limite ma non trova la porta. L’Inter si fa vedere al 19° con una bella discesa di Perisic, palla in mezzo per Asamoah che però calcia alto. Il più pericoloso degli ospiti è sempre Suarez, al 22° il pistolero s’inventa un pallonetto fuori di niente, un minuto dopo è Rakitic a lasciar partire un tiro che sibila vicino al palo della porta di Handanovic. Il Barça insiste ed intorno alla mezz’ora prima serve un salvataggio di Skriniar e poi, sul susseguente corner, Suarez calcia fuori in diagonale. Al 42° ancora Suarez protagonista ma Handanovic è attento e respinge la conclusione del numero 9 del Barcellona. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi per i secondi 45 minuti. Il copione non cambia, il Barcellona fa possesso palla e poi va al tiro come accade al 52° con Coutinho, ancora attentissimo Handanovic. Al 60° il Barcellona trova il vantaggio, Rakitic solo davanti al portiere si fa respingere la conclusione, il croato va a riprendersi la palla e la mette in mezzo per il tocco vincente di Suarez ma la bandierina alzata, il pallone era uscito prima del cross di Rakitic, ferma tutto, è solo corner. I blaugrana insistono e al 63° serve ancora una parata di Handanovic per evitare il gol a Coutinho. Al 65° si rivede l’Inter, gran cross di Perisic, Politano s’inserisce e colpisce di testa, la palla però non trova lo specchio. I nerazzurri hanno alcuni minuti di buona pressione poi però sono gli ospiti a riprendere in mano il pallino del gioco. Al 83° il neoentrato Malcolm punta Asamoah e lascia partire un tiro secco che sorprende Handanovic. L’Inter reagisce e al 87° Icardi è freddissimo a sfruttare un flipper in area e a girare in rete il gol del pareggio. I nerazzurri reggono l’urto e portano a casa un prezioso pareggio.

     

    INTER – BARCELLONA 1-1 (83° Malcolm (B), 87° Icardi (I))

    INTER (4-2-3-1): Handanovic; Vrsaljko, De Vrij, Skriniar, Asamoah; Vecino, Brozovic (85° Martinez); Politano (81° Candreva), Nainggolan (63° Borja Valero), Perisic; Icardi.

    Allenatore: Spalletti.

    BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Lenglet, Jordi Alba; Rakitic, Busquets, Arthur (74° Vidal); Dembélé (81° Malcolm), Suárez, Coutinho.

    Allenatore: Valverde.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Rakitic (B), Vecino (I), Perisic (I).

     

    Passiamo ora al San Paolo dove il Napoli ospitava il Paris Saint Germain.

    Parte meglio il Psg che al 5° riesce ad andare al tiro con Verratti, Koulibaly salva in corner. La partita la fanno gli ospiti con un Neymar ispirato ed un Napoli un po’ distratto ed impreciso. Al 23° si vede Mbappé che entra in area e calcia al volo, il pallone sorvola la traversa. Il Psg prova ad insistere ma gli azzurri si chiudono bene anche grazie ad un Koulibaly in gran serata. Il Napoli si vede sul finale di frazione con una girata di Insigne deviata in corner da Thiago Silva. Nell’ultimo secondo del recupero, Mbappè si libera sulla sinistra e mette in mezzo per Bernat che sotto porta segna il gol del vantaggio. Il primo tempo si chiude con i parigini avanti 1-0.

    Si riparte per il secondo tempo con gli stessi interpreti. Il Napoli però sembra avere un atteggiamento diverso, uno spirito migliore e al 50° serve una gran parata di Buffon per dire no al tiro di Mertens. Al 52° la sfida si ripete questa volta con un pallonetto morbido del belga che costringe Buffon al salvataggio in corner. I padroni di casa spingono e vanno vicino al pari con Callejon ma Kehrer è sulla traiettoria e devia oltre il fondo. Passa un minuto ed è ancora Mertens ad avere la palla del pareggio ma Thiago Silva lo disturba ed il belga manda alto con la porta spalancata. Al 62° Callejon s’infila tra Thiago Silva e Buffon, il portiere lo tocca e causa rigore, dal dischetto va Insigne che pareggia. Il Psg prova una reazione ma si rende pericoloso solo al 85° con Mbappé che spreca. L’assalto finale dei francesi non porta a niente, il Napoli tiene in difesa, e con il solito super Allan a metà campo, e aggiunge in classifica un altro punto importante per proseguire la corsa agli ottavi di Champions League.

     

    NAPOLI – PSG 1-1 (45°+1 Bernat (P), 63° rig. Insigne (N))

    NAPOLI (4-3-3): Ospina; Maksimovic (76° Hysaj), Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Hamsik, Fabian Ruiz (71° Zielinski); Callejon, Mertens (83° Ounas), Insigne.
    Allenatore: Ancelotti.

    PSG (3-4-2-1): Buffon; Marquinhos, Thiago Silva, Kehrer (Choupo-Moting); Meunier (73° Kimpembe), Verratti, Draxler, Bernat; Di Maria (77° Cavani), Neymar; Mbappe.

    Allenatore: Tuchel.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Mbappé (P), Kehrer (P), Fabian Ruiz (N), Verratti (P), Neymar (P).

     

    I risultati della serata di Champions League | © UEFA

    Nelle altre gare di serata successo in goleada del Club Brugge in casa di un Monaco, ormai eliminato, vittorie anche dell’Atletico Madrid che con il 2-0 sul Dortmund aggancia i tedeschi in vetta al girone, del Porto che con il 4-1 alla Lokomotiv Mosca elimina i russi e dello Schalke che sconfigge 2-0 il Galatasaray e mette a 4 lunghezze di distanza proprio i turchi.