Tag: Champions League

  • Pagelle Inter-Trabzonspor: Alvarez e Zarate bocciati

    Pagelle Inter-Trabzonspor: Alvarez e Zarate bocciati

    Pagelle INTER Julio Cesar 5 in realtà dovrebbe essere senza voto fino al gol di Celuska poiché praticamente gioca quasi 80 minuti da spettatore puro, senza rischiare nulla e senza essere mai chiamato in causa. Poi, sassata di Altintop, dove a salvarlo ci pensa la traversa, e sulla ribatutta sul tiro di Celuska sembra essere fin troppo poco reattivo, soprattutto considerando la velocità della conclusione, davvero non irresistibile. Dopo il gol di Pinilla dove ha ammesso le sue colpe ci si sarebbe aspettato un riscatto, e non una ricaduta da uno come lui. Delude. Sneijder 6,5 Riesce a dare il meglio di sé nonostante giochi largo nel tridente disegnato da Gasperini, e quando può si accentra per ricoprire la posizione del trequartista quasi cucita sulla sua pelle. Dai suoi piedi partono quasi tutte le azioni pericolose della partita, ma non riesce mai ad essere incisivo come dovrebbe. Inefficace anche sulle molte punizione battute, confermando la serata no. Accusa dolori alla coscia nel finale, ma nonostante tutto stringe i denti e continua a giocare.

    Wesley Sneijder ©Inter.it
    Pazzini 5,5 Queste dovrebbero essere le sue serate, dove il Pazzo entra in area e diventa devastante. Invece sbaglia moltissimi palloni, e quando ha l’occasione per metterla dentro svirgola clamorosamente mancando il tocco con il pallone. Spreca un’altra occasione quando viene fermato per un fuorigioco che non c’è, calciando praticamente sul corpo di Tolga in uscita.  Debutto nell’Europa che conta senza gol. Zarate 5 conferma ancora una volta con una pessima prestazione l’occhio lungo di Reja, che aveva deciso di escluderlo dal progetto Lazio perché non in grado di giocare in una big. Non gli riesce praticamente nulla, e ogni pallone che tocca lo perde, provando dribbling inutili e senza successo. Nel primo tempo mostra anche il suo egoismo puro non servendo l’assist per Pazzini libero sulla destra, cercando di infilarsi in mezzo ai due difensori avversari. Rimandato. Milito 5,5 Stesso voto di Pazzini, poiché nonostante i buoni movimenti e i buoni propositi mostrati con il suo ingresso in campo, anche il Principe è capace di divorarsi un gol fatto solo davanti a Tolga calciando male e facendosi parare la conclusione in due tempi. Sbaglia anche di testa un gol che due anni fa avrebbe fatto ad occhi chiusi. La doppietta contro il Palermo era solo un fuoco di paglia? La risposta alla domanda se Milito stia tornando ai suoi livelli è ancora un mistero. Solo il tempo ci saprà dire se l’Inter ha già sostituto di Eto’o in casa Alvarez 4 Leggero, molle, arrendevole, etc. tutti sinonimi di un giocatore che doveva essere il fiore all’occhiello della campagna acquisti estiva nerazzurra. Figuriamoci a questo punto verrebbe da dire. Giocatore senza ombra di dubbio di doti tecniche fuori dal comune, ma come insegna l’esperienza di Coutinho nella passata stagione in serie A senza cattiveria e grinta non si va avanti. Pagelle TRABZONSPOR Tolga 7,5 Man of the match, il migliore dei suoi in assoluto! Compie autentici miracoli e bellissime parate prima su Zarate nel primo tempo, poi su Pazzini nonostante un fuorigioco inesistente. Non bastasse nella ripresa toglie un gol fatto anche al Principe Milito, lasciandolo a bocca aperta. Nel finale chiude lo specchio della porta anche a Coutinho e con lui muoiono tutte le speranze nerazzurre. La partita della vita a San Siro: Idolo turco! Celuska 6,5 Ce..chi? Incredibile che abbia giocato anche nel Palermo sei mesi racimolando una presenza ufficiale e adesso sale all’onore delle cronache per aver demolito l’Inter in casa propria. Terzino destro che si fa trovare pronto e aiuta sia in fase di contenimento che di spinta. Rapidissimo e letale sulla ribattuta di Altintop, cerca e trova un gol chirurgico con la complicità della difesa nerazzurra. Vittek 6 Entra al posto di Paulo Henrique, e si fa notare fin da subito. Fisicamente devastante e con la fama di killer d’area fa subito a sportellate con Lucio senza risparmiarsi mai. Cambio azzeccassimo per l’allenatore che cercava un attaccante in grado di far fiatare la squadra, rallentare il gioco e tenere la palla. Altintop  5,5 Assolutamente inesistente per tutto il primo tempo, riesce a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto nella ripresa, e la prima palla buona che gli capita la stampa con tutta la forza sulla traversa. Dal suo tiro nascerà l’azione del gol del vantaggio turco.

  • Manchester City-Napoli 1-1, le pagelle. Cuore Maggio, immenso Tourè

    Manchester City-Napoli 1-1, le pagelle. Cuore Maggio, immenso Tourè

    Le pagelle di MANCHESTER CITY – NAPOLI 1-1 NAPOLI De Sanctis 6,5 – Sempre attento nelle occasioni nelle quali viene chiamato in causa. Non ha colpa sulla punizione di Kolarov. Campagnaro 7 – Sicuramente il migliore del reparto difensivo. Deve gestire un brutto cliente come Dzeko, ma riesce bene nel compito. Cannavaro 6 – Non sempre perfetto, arranca quando deve marcare Aguero. Una prova complessivamente sufficiente. Aronica 5,5 – Anche lui è vittima della velocità di Aguero e della fisicità di Dzeko. Ci mette un tempo a capire che pesci pigliare.

    ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Maggio 7 – Sempre generoso il laterale napoletano: un primo tempo di sacrificio e una ripresa con un pochino più di spinta. Nell’occasione del gol ha la lucidità di servire Cavani dopo una corsa di 50 metri. Inler 6 – A centrocampo deve vedersela con Yaya Tourè e il confronto non è per nulla semplice. Diligente in fase di costruzione e tenace in copertura. Gargano 6 – Tanti polmoni per il mediano napoletano. Corre e lotta su ogni pallone, ma non è tanto lucido quando si tratta di impostare. Zuniga 6 – Partita sufficiente per il colombiano. Sbaglia qualche passaggio di troppo. Lavezzi 7 – Nel primo tempo sembra l’unico a poter creare grattacapi alla retroguardia del City. Colpisce una traversa e ci mette tanta corsa e classe. Nel secondo tempo è costretto ad uscire. Dzemaili 6 – Subentra a Lavezzi e cerca di fare da collante tra difesa e attacco. Hamsik 7 – La sua tecnica e visione di gioco sono sempre utili alla causa azzurra. Sfortunato in un paio di occasioni sotto rete. Meritava il gol. Cavani 6 – Non è ancora il Cavani della scorsa stagione. Primo tempo anonimo, ma nel secondo è bravo a pizzare la zampata vincente. MANCHESTER CITY Hart 6 – Non è chiamato a grossi interventi. Bravo ad anticipare Pandev nel finale di partita. Zabaleta 6 – Tanta corsa per l’esterno destro argentino. Sembra non patire la fatica. Kompany 6 – Salva un gol praticamente fatto, ma per il resto soffre la velocità dei napoletani. Lescott 5,5 – Discorso simile al compagno di reparto. Grande forza fisica ma poca rapidità. Kolarov 6,5 – Luci e ombre per l’ex laziale. Non una prestazione brillante, ma gol decisivo per lui. Barry 6 – Non si risparmia il ruvido centrale di Mancini. Grinta e qualche buona ripartenza Y. Tourè 7,5 – E’ l’anima del City: non tira mai indietro la gamba, lotta a tutto campo e colpisce una traversa. Un pilastro. Nasri 6 – Forse non al meglio fisicamente, disputa una partita senza infamia e senza lode. Silva 6,5 – Ha la stoffa del leader. Cerca sempre il pallone e si propone per il passaggio. Grandissimi margini di miglioramento. Aguero 6,5 – La sua velocità mette in grande difficoltà i difensori del Napoli, costretti al fallo sistematico. Colpisce una traversa. Dzeko 7 – Marcarlo è un’impresa titanica questa sera. Quando parte palla al piede se ne porta dietro almeno 3. Gli manca solo il gol.

  • Inter-Trabzonspor, Moratti scagiona Gasperini

    Inter-Trabzonspor, Moratti scagiona Gasperini

    Gasperini ha usato la ragione cambiando modulo ed interpreti per non sfigurare in Champions League ma il risultato è stato tutt’altro che soddisfacente. Il Trabzonspor con una partita tutt’altro che modesta riesce a portar via tre punti di platino da San Siro facendo entrare l’Inter in una crisi d’identità preoccupante e di difficile lettura.

    L’ex tecnico genoano accoglie le richieste della società e della maggior parte die tifosi riaffidandosi alla difesa a quattro e agli osannati Sneijder e Pazzini. Ma sono proprio loro due a tradire l’Inter sbagliando occasioni incredibili a ripetizione.

    Gasp nel post partita se la prende con la sfortuna e con il momento particolare ma si dice fiducioso nel trovare la via d’uscita anche se il tempo comincia ad esser sempre meno. La squadra ha giocato con impegno notevole, in questo momento non siamo fortunati. Ho visto comunque nel gruppo una grande rabbia e voglia di reagire. Nel calcio ci sono anche questi periodi, è l’inizio della stagione e questa sconfitta deve darci la molla per continuare a fare bene. Moratti? Nei miei confronti ha dimostrato sempre grande supporto, il fatto che si parli spesso insieme non vuol dire niente. Rispetto a Palermo ho visto una reazione della squadra. Possiamo fare meglio recuperando dei giocatori importanti. Abbiamo difficoltà di rodaggio, ma l’impegno e la disponibilità dei giocatori è notevole”.

    Scontento ma equilibrato è il giudizio del presidente Moratti che scagiona il tecnico per la scelta del modulo “Non aspettatevi decisioni clamorose, mi pare che la squadra fosse messa bene in campo, è mancato un po’ lo sprint. Ma probabilmente i giocatori erano anche sotto shock dopo Palermo. Non mi pare che l’allenatore abbia colpe. Squadra frenata, ha sbagliato anche delle occasioni, poi ha preso un gol. Il calcio è anche questo. Se sono deluso? Ovviamente sì, alla prima partita in Champions league perdi contro questi qui. Come fai a non essere deluso?”

  • Napoli, il rammarico di Mazzarri. De Laurentiis in estasi

    Napoli, il rammarico di Mazzarri. De Laurentiis in estasi

    Il Napoli forse non riuscirà a passare il girone eliminatorio ma sicuramente venderà cara la pelle riportando in auge il tanto bistrattato calcio italiano e ponendosi come esempio da seguire per le altre società a livello di gestione societaria e tecnica.

    La partita contro il City questa a Manchester ha dimostrato ancora una volta la bontà delle scelte di De Laurentiis e l’acume tattico di Walter Mazzarri imbrigliando l’undici di Mancini e rischiando seriamente di vincere la partita.

    Il tecnico partenopeo pur riconoscendo l’ottimo lavoro fatto dai suoi nel post partita svela un pizzico di rammarico per non averla chiusa “Siamo partiti contratti e abbiamo sofferto; nella ripresa abbiamo cominciato a giocare come vogliamo noi. Potevamo segnare anche il secondo gol. Poi volevamo anche strafare. Potevamo chiuderla, il rammarico è questo. Se non fai il secondo gol in uno stadio così rischi di perdere negli ultimi minuti”.

    Soddisfatto ed orgoglioso invece il presidente De Laurentiis “Questa è la seconda squadra d’Inghilterra, credo che quest’anno il titolo se lo giocheranno a Manchester e sono contentissimo e felicissimo del risultato, i nostri hanno dimostrato di essere cresciuti e di poter affrontare questi palcoscenici”. L’1-1 contro il City in Inghilterra è un signor risultato . “Non aver ceduto a nessuno i giocatori che stanno con noi da qualche anno è stata una scelta accorta e giusta, nel rispetto di una progressiva riconquista di un posto che credo il Napoli meriti in Europa. Il pari? Meglio così. I ragazzi avranno il tempo di riguardare la partita. Meglio così, altrimenti ci montiamo la testa”

    Il presidente poi parla del problema stadi criticando ancora una volta la classe politica italiana “Bisogna portare qui i politici italiani per poter copiare la legge che hanno in Inghilterra, in modo tale che al di là delle legge sugli stadi, si possa gestire un calcio spettacolare, che coinvolga i bambini e le famiglie. Non serve fare dei nuovi impianti, non serve una legge sugli stadi, piuttosto che i nostri politici vengano a lezione dai politici inglesi e la copino totalmente, in modo tale da risolvere così tutti i problemi”.

  • Real di misura, Bayern Monaco vincente a Villarreal

    Real di misura, Bayern Monaco vincente a Villarreal

    Oltre all’ottimo pareggio del Napoli a Manchester con il City stellare e alla deprimente sconfitta dell’Inter tra le mura amiche con i turchi del Trabzonspor, chiudono la prima giornata di Champions League le vittorie di Real Madrid, Bayern Monaco e Basilea.

    La squadra di Mourinho, rimasto in albergo perchè squalificato, soffre a Zagabria con la Dinamo ma riesce nonostante tutto a portare a casa i 3 punti con il minimo sforzo sfoggiando un’inedita “camiseta” rossa. Dopo un primo tempo in cui i padroni di casa hanno la migliore occasione di tutta la prima frazione di gara, nella ripresa, al 53′, è Di Maria a siglare la rete del vantaggio e della vittoria per il Real.
    Nel girone del Napoli, vittoria più agevole del Bayern Monaco contro l’ostico Villarreal di Giuseppe Rossi, l’attaccante italo-americano non brilla: al Madrigal i bavaresi vanno subito avanti con la rete del giovane Kroos servito da Ribery (7′) per poi chiudere i conti al 75′ con l’ex Genoa Rafinha che buca l’estremo difensore spagnolo Diego Lopez al termine di una bella azione solitaria.

    Pari invece per il Manchester United che rischia di capitolare a Lisbona: il Benfica conduce una gara autorevole, agevolati dallo scarso impegno dei Red Devils forse già proiettati al big match di Premier League con il Chelsea di domenica prossima. Il Paraguaiano Oscard Cardozo porta avanti le Aquile, a ristabilire l’equilibrio ci pensa il veterano Ryan Giggs con un tiro che si insacca all’incrocio dei pali.
    Successo in extremis per il Basilea con la matricola Otelul Galati: il Frei meno famoso, Fabian, porta in vantaggio gli elvetici che poi subiscono il pareggio rumeno con un tap-in di Pena; nei minuti finali una leggerezza difensiva di Salageanu costringe il direttore di gara a decretare il penalty per il Basilea e ad estrarre il cartellino rosso per il difensore. Rigore trasformato poi dal bomber Alexander Frei.
    Concludono la serata di Champions il pareggio per 2-2 tra Lille e Cska Mosca (i russi rimontano lo svantaggio di due reti con una doppietta di Doumbia) e quello a reti inviolate tra Ajax e Lione.

    Risultati e marcatori Champions League 1 Giornata (14 settembre 2011)

    Gruppo A

    MANCHESTER CITY – NAPOLI 1-1
    69′ Cavani (N), 74′ Kolarov (M)
    VILLARREAL – BAYERN MONACO 0-2
    7′ Kroos, 76′ Rafinha

    Classifica: Bayern Monaco 3, Napoli 1, Manchester City 1, Villarreal 0

    Gruppo B

    LILLE – CSKA MOSCA 2-2
    45′ Sow (L), 57′ Pedretti (L), 72′ Doumbia (C), 90′ Doumbia (C)
    INTER – TRABZONSPOR 0-1
    76′ Celutska

    Classifica: Trabzonspor 3, Cska Mosca 1, Lille 1, Inter 0

    Gruppo C

    BASILEA – OTELUL GALATI 2-1
    39′ F. Frei (B), 58′ Pena (O), 84′ A. Frei (B)
    BENFICA – MANCHESTER UNITED 1-1
    24′ Cardozo (B), 42′ Giggs (M)

    Classifica: Basilea 3, Manchester United 1, Benfica 1, Otelul Galati 0

    Gruppo D

    DINAMO ZAGABRIA – REAL MADRID 0-1
    53′ Di Maria
    AJAX – LIONE 0-0

    Classifica: Real Madrid 3, Lione 1, Ajax 1, Dinamo Zagabria 0

  • Buona la prima in Champions. Il Napoli esce imbattuto da Manchester

    Buona la prima in Champions. Il Napoli esce imbattuto da Manchester

    Finisce 1-1 il big match tra Manchester City e Napoli, con le due squadre che si dividono la posta in palio grazie alle reti di Cavani e Kolarov. Il primo tempo è ad appannaggio degli inglesi mentre la ripresa è stata essenzialmente di marca partenopea, almeno fino al momento del vantaggio. Dopo il City ha cercato, e trovato, il pareggio ed ha anche provato a vincere nel finale. Il Napoli strappa un punto prezioso in una trasferta per niente facile.

    ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images
    PRIMO TEMPO – Sorprese nella formazione per il City, con Mancini che cambia 5/11 rispetto all’ultima sfida di Premier. Il più illustre degli esclusi è sicuramente Carlos Tevez, al quale viene preferito Dzeko. I “citizens” cominciano subito all’attacco e gia al 3′ si fanno vedere dalle parti di De Sanctis con una tiro di Nasri. Il Napoli è costretto a rintuzzare le folate offensive dei padroni di casa, bravi ad imbastire il gioco con un Tourè maestoso davanti alla difesa e con la classe di Silva e Nasri. Al 14′ altro brivido per i partenopei: Aguero libera Dzeko che in corsa spara verso la porta azzurra, mancando la porta di poco. Proprio nel momento più difficile, gli ospiti piazzano una zampata quasi letale con Lavezzi, che liberatosi del centrale avversario, prova una conclusione a giro che si stampa sulla traversa. In Napoli prova adesso ad insistere ma un evanescente Cavani perde il tempo per la conclusione. Dopo questo break durato una decina di minuti, il City riprende le redini del gioco e si installa stabilmente nella metà campo avversaria, con un Napoli che arranca ed è spesso costretto al fallo per fermare Aguero. Al 34′ gli uomini di Mancini pareggiano il conto dei legni con Touré che, servito splendidamente da Aguero, colpisce a botta sicura ma trova la traversa. Passano 5 minuti e arriva un altro pericolo per De Sanctis costretto a disinnescare una punizione velenosa di Kolarov proveniente dalla sinistra. Nel finale ancora Lavezzi, migliore in campo per i suoi, prova a fare tutto da solo ma riesce solo a strappare un calcio d’angolo. E prima della fine c’è spazio per il terzo ammonito in casa Napoli: si tratta di Aronica (prima di lui Maggio e Cannavaro) che, come da copione, abbatte il “Kun”. SECONDO TEMPO – Il secondo tempo inizia col Napoli più arrembante e finalmente capace di giocare il pallone con una certa continuità. Al 49′ Hamsik va ad un passo dal goal: smarcatosi in area lo slovacco scarica bene verso la porta ma Kompany salva letteralmente sulla linea. Al 60′ Mazzarri è costretto a sostituire Lavezzi per infortunio; al suo posto entra Dzemaili. Anche senza il “Pocho”, gli uomini di Mazzarri continuano a spingere ed al 66′ arriva un’altra buona occasione per Hamsik, la cui conclusione viene però deviata da Zabaleta. Il goal è nell’aria ed arriva al 70′: Maggio recupera una palla nella propria trequarti, avanza palla al piede fino al limite dell’area avversaria e serve Cavani, che a tu per tu con Hart non sbaglia. Napoli in vantaggio. PAREGGIO CITY – La risposta del City è però immediata, prima con Aguero che colpisce una traversa al 72′ e poi con Kolarov, che inventa una grandissima punizione dal limite destro dell’area avversaria: palla che supera la barriera e si insacca alle spalle di De Sanctis. La partita prosegue con i padroni di casa che cercano la rete del vantaggio ed il Napoli che, come nel primo tempo, cerca di coprirsi e ripartire in contropiede. Ancora un paio di buone occasioni per il City e una per il Napoli, con Pandev bravo a pressare il difensore avversario vicino la linea del fallo laterale e poi anticipato da una tempestiva uscita coi piedi di Hart. Finisce 1-1 a Manchester, risultato giusto che rispecchia la tenacia del Napoli e le molteplici risorse del City.

  • Inter adesso è crisi nera. Trabzonspor letale, Champions in salita

    Inter adesso è crisi nera. Trabzonspor letale, Champions in salita

    Altra sconfitta per l’Inter nella prima di Champions League contro il modesto Trabzonspor e solita grana per Gasperini che alla sua terza partita ufficiale allunga la sua serie negativa in nerazzurro. Stavolta non reggerà nemmeno la scusa della difesa a tre, o come molti scriveranno domani la sfortuna poiché con un solo tiro i turchi riescono a segnare il goal decisivo mentre i nerazzurri  nonostante moltissime occasioni sprecano tanto. In queste occasioni più che parlare di sfortuna è umano parlare di mancanza di concretezza, di cattiveria, in una squadra che ora più che mai è orfana di un centrocampo di qualità (Obi e Alvarez non sono all’altezza) di Maicon e di un Eto’o che da solo l’anno passato segnò quasi 40 gol in una stagione. Il fantasma di Benitez inizia ad aleggiare sulla testa di Gasperini.

    © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images
    Formazione rispettata per l’Inter con il cambiamento pronosticato in difesa per Gasperini che sceglie di schierare una linea a quattro, con Lucio e Ranocchia centrali e Jonathan e Nagatomo sulle fasce. Sneijder ancora una volta sacrificato sull’esterno dell’attacco con Pazzini e Zarate. Out Milito, Samuel e Stankovic per un affaticamento muscolare per il serbo. PRIMO TEMPO – Le prime fiammate nerazzurre partono direttamente dai piedi di Sneijder che sembra particolarmente ispirato, nonostante sia schierato comunque fuori ruolo, come esterno d’attacco.  Nerazzurri molto attenti in fase difensiva, ma con un ritmo di gioco troppo lento e compassato che favorisce la partita preparata dai turchi. Egoismo puro di Zarate al 18’ su errore della difesa del Trabzonspor, con l’argentino che recupera palla si invola verso l’area avversaria e non serve l’assist a Pazzini assolutamente libero sulla destra, finendo per perdere palla. Partita che intorno alla mezz’ora risulta essere assolutamente noiosa con pochissime azioni degne di nota e molti errori in fase di impostazione da entrambe le parti. Ritmo lento e poca qualità, dove se per i turchi ci si poteva aspettare una partita del genere, sicuramente era attesa una reazione migliore dell’Inter dopo la sconfitta di Palermo. Arrivano i primi applausi di San Siro al 32’ su una bella azione nerazzurra conclusa dal dribbling e tiro di Zarate, con Tolga che gli nega il gol sul suo palo. Occasionissima nell’azione seguente per Pazzini che manca il pallone nell’area piccola tentando la girata al volo. I nerazzurri sembrano aver ritrovato la giusta convinzione e si affacciano con molta più pericolosità e una discreta continuità, senza riuscire a trovare mai il guizzo vincente. Manca sempre il tocco finale in grado di mettere l’ultimo uomo nelle condizioni di segnare. Ultima conclusione degna di nota un bel tiro al volo dal limite dell’area nel finale di primo tempo da parte di Cambiasso che finisce di poco a lato. Le squadre vanno a riposo sul punteggio di 0-0. SECONDO TEMPO – Squadre che rientrano in campo con le stesse identiche formazioni, nonostante il portiere Tolga del Trabzonspor abbia accusato alcuni problemi nel finale di primo tempo. Turchi che mostrano una buona personalità, tenendo palla e affacciandosi avanti con pericolosità con un’Inter che invece sonnecchia e ricorda quella vista nei primi venti minuti del primo tempo. Gasperini vede i suoi in difficoltà e al 54’ cerca di dare una scossa con il doppio cambio Alvarez e Milito per Obi e Pazzini. Bellissima giocata del Principe Milito al 62’ che si libera di uomo con il suo dribbling a rientrare, per servire un pallone teso in area dove non arriva Alvarez in ritardo. Atteggiamento più offensivo per l’Inter che sente di dover vincere a tutti i costi questa partita per cancellare le critiche piovute sulla squadra dopo le ultime prestazioni deludenti. Fallisce un match point facilissimo al 71’ Milito che servito da Cambiasso in area da solo davanti a Tolga calcia a botta sicura ma si fa parare in due tempi la conclusione strozzando l’urlo di gioia della curva interista. Non passa nemmeno un minuto e l’attaccante argentino ha nuovamente l’occasione di fare male ai turchi colpendo un pallone di testa ma mancando nuovamente l’appuntamento col gol. La partita assume i toni dell’assurdo al 31′ del secondo tempo quando al primo vero tiro in porta dei turchi arriva il gol che gela il sangue a tutti i nerazzurri. Prima Altintop, perso dalla difesa interista in posizione di fuorigioco dubbia, fa partire una sassata che impatta sulla traversa e poi sulla ribattuta Celutska infila di sinistro Julio Cesar sul secondo palo, con un tiro decisamente non irresistibile. Trabzonspor 1 Inter 0. La reazione dell’Inter arriva in ritardo e sui piedi di Coutinho che tira al volo ma si vede negare il gol dalla solita parata di Tolga, migliore in campo dei suoi senza dubbi. Nient’altro da segnalare per un’Inter che rinuncia e chiude la partita con una sconfitta immeritata ma comunque amara. Zero punti e girone in salita.

  • Inter-Trabzonspor ultime e probabili formazioni. Difesa a 4 e Sneijder

    Inter-Trabzonspor ultime e probabili formazioni. Difesa a 4 e Sneijder

    Servono risultati e urgentemente! Questo dev’essere stato il Gasperini pensiero negli ultimi due giorni a seguito della sonora sconfitta contro il Palermo. Nessun altro sport come il calcio offre occasioni di rivincita con soli tre giorni di tempo. Stasera infatti direttamente da San Siro, la nuova Inter targata Gasp fa il suo debutto stagionale in casa propria a Milano e nella cornice europea della Champions League contro una modesta squadra turca, il Trabzonspor (eliminata al terzo turno dal Benfica e ripescata per l’esculsione del Fenerbhaçe).  

    Vietato sbagliare è il messaggio lanciato poco implicitamente dal presidente nerazzurro Massimo Moratti ai suoi giocatori e in primis al suo tecnico, perché la partita contro il Palermo, come definiscono fonti vicine al numero uno interista, non sia stato affatto gradita, a prescindere dal risultato, ma soprattutto per le solite falle difensive evidenziate.

    INTER– Stasera più che mai Gasperini dovrà fare un’inversione di rotta, abbandonando il suo tanto amato modulo con la difesa a tre uomini, adattando la sua filosofia calcistica ad una formazione che fornisca più garanzie. I risultati e i numeri ovviamente non sono dalla sua parte, considerando prima di tutto le amichevoli estive, con le sonore sconfitte contro il Manchester City e contro il Chievo, evidenziando in seguito  le due prime batoste stagionali in partite ufficiali come la finale di SuperCoppa Italiana persa proprio contro il Milan e la prima di campionato contro il Palermo. Ognuno di queste partite è finita con un passivo mai inferiore ai tre gol, quindi si potrà ancora parlare di tempo degli esperimenti in casa nerazzurra se dovesse arrivare anche stasera un altro risultato negativo? Gasperini sembra aver capito il messaggio e stasera sembra voglia scendere in campo con un 4-3-3 più adeguato ai suoi uomini. Nella nuova difesa a quattro dovrebbero figurare Lucio e Ranocchia al centro, concedendo un turno di riposo a Samuel, con a supporto sulle fasce Jonathan e Nagatomo. A centrocampo rimangono i dubbi maggiori, poiché se il Gasp dovesse puntare sul rombo ci sarebbe spazio per Sneijder dietro le due punte, mentre con un centrocampo a tre, l’olandese slitterebbe in avanti, e in mediana ci sarebbero Cambiasso, capitan Zanetti e il ballottaggio tra Obi, Alvarez e Stankovic in lotta per una maglia. Davanti con l’ipotesi tridente dovrebbero giocare Pazzini, non utilizzato a Palermo , con Zarate e Sneijder ai lati; con l’ipotesi due punte potremmo vedere insieme l’accoppiata Pazzini Milito a scapito dell’ex laziale apparso davvero spento contro il Palermo.

    TRABZONSPOR- La squadra turca che di primo impatto può sembrare un avversario facile, potrebbe riservare non poche insidie ai nerazzurri. Il Trabzonspor guidato dallo squalificato Senol Gunes scenderà in campo con un  4-2-3-1, cercando di fare male all’Inter sfruttando le ripartenze dei suoi giocatori. Gunes tecnico molto abile (arrivò terzo con la Turchia nel Mondiale nippo-coreano del 2002) sta sciogliendo gli ultimi nodi sugli uomini da mandare in campo, soprattutto in vista degli indisponibili con il forfait del giocatore migliore, Burak Yilmaz.  Questi i possibili titolari: Tolga tra i pali,  Celustka, Giray, Glowacki, Cech a comporre il quartetto di difesa, con un centrocampo molto robusto per arginare le avanzate nerazzurre: Serkan, Colman, Zokora, Sapara . Attenzione nella zona avanzata del campo dove troviamo i nomi più altisonanti: Halil Altintop fratello gemello dell’Altintop in forza al Real Madrid e Paulo Henrique brasiliano prelevato dall’Atletico Mineiro in ballottaggio con Vittek, nome che riporta alla memoria la disfatta azzurra nei mondiali sudafricani, poiché proprio l’attaccante slovacco segnò la doppietta che condannò gli azzurri di Lippi.

    INTER (4-3-3): Julio Cesar; Jonathan, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Obi (Stankovic); Zarate, Pazzini, Sneijder.

    TRABZONSPOR (4-2-3-1): Tolga; Celutska, Glowacki, Giray, Cech; Serkan, Colman, Zokora, Sapara; Altintop, Henrique. All. Gunes.

  • Manchester City-Napoli ultime e probabili formazioni

    Manchester City-Napoli ultime e probabili formazioni

    Mancano una manciata di ore al ritorno in Champions League del Napoli e Mazzarri sembra avere le idee chiare su sulla formazione da mandare in campo: il tecnico toscano opterà un leggero turn over rispetto alla partita d’esordio di Cesena. La super sfida col Milan infatti impone ti dosare le forze in questo intenso avvio di stagione ed allora ecco che al fianco dell’inamovibile Inler dovrebbe scendere in campo Gargano, facendo tirare il fiato a Dzemaili. Sulla fascia sinistra invece dovrebbe spuntarla Zuniga che prenderà il posto di Dossena. Davanti spazio al trio delle meraviglie Hamsik-Lavezzi-Cavani.

    Dall’altra parte della barricata, Mancini ha solo l’imbarazzo della scelta: in difesa continuerà a fare panca Kolarov per lasciare spazio a Clichy, mentre sulla destra Richards è in vantaggio su Zabaleta. A centrocampo sicuro Tourè, mentre sono in ballottaggio Barry e De Jong, con Nasri pronto a subentrare a gara in corso. Sulle fasce Silva e Milner dovrebbero essere sicuri del posto, mentre in attacco spazio al tandem argentino composto da Tevez e Aguero.

    MANCHESTER CITY(4-2-3-1): Hart; Richards, Kompany, Lescott, Clichy; Barry, Yaya Tourè; Milner, Silva, Tevez; Aguero
    A disposizione: Pantilimon, Zabaleta, Kolarov, De Jong, Johnson, Nasri, Dzeko.
    Allenatore: Mancini

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Lavezzi, Hamsik; Cavani.
    A disposizione: Rosati, Fernandez, Dzemaili, Dossena, Santana, Mascara, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri

  • Barcellona-Milan 2-2, le pagelle. Nesta e Thiago Silva, che muro!

    Barcellona-Milan 2-2, le pagelle. Nesta e Thiago Silva, che muro!

    Un insolito Milan ha strappato ieri sera un pari al Camp Nou denotando l’impotenza sul piano del gioco e del palleggio rispetto al Barcellona esaltando però la fase difensiva, i suoi titani Nesta e Thiago Silva bravi a far a sportellate con gli avanti catalani asfissiandone la manovra. Dopo il commento e gli highlights proviamo a stilare adesso le pagelle individuali.

    Pagelle Barcellona:
    Valdes: sv
    Raccoglie in rete due palloni senza averne colpa. Per il resto è inoperoso.
    Dani Alves: 7 Gioca praticamente da ala e dai suoi piedi partono tutte le azioni catalane.
    Mascherano: 5 Distratto su Pato in avvio è impreciso anche nell’impostazione.
    Busquets: 5 Divide con il compagno le colpe sul gol di Pato. Partita mediocre ed in più ha grosse responsabilità sul gol di Thiago Silva.
    Xavi: 6,5 Regia nascosta ma importantissima
    Keita: 6 Lui è quello chiamato al sacrificio, l’inoperosità del Milan gli rende la vita facile facile.
    Puyol: 5,5 Fa il suo ritorno in campo ma la condizione non è ancora ottimale.
    Iniesta: 6 QUalche buona giocata prima dell’infortunio.
    Fabregas: 6 Si limita ai passaggi semplici, da lui ci si aspetta di più.
    Pedro: 6,5 Più nascosto rispetto al suo solito ma è sempre pronto a metterla dentro.
    Messi: 7 La sua classe non è in discussione ma ogni volta è una sorpresa.
    Villa: 7 Si sfianca in un lavoro di copertura ma è lucido al momento della punizione.

    Abbiati 5,5 Prende due gol senza grosse colpe è però troppo insicuro respingendo anche palloni semplici ed è impreciso e troppo precipitoso quando i difensori sono costretti al retropassaggio.
    Abate: 5,5 Questa partita gli servirà per completare la sua crescita, la distrazione sul gol del pari vanifica però i sacrifici di una partita difficile.
    Nesta: 7 La brutta prestazione contro la Lazio faceva temere in vista del Camp Nou. Il difensore però dimostra ancora una volta di esser uno dei più forti al mondo tenendo testa a Messi.
    Thiago Silva: 7 Partita perfetta in difesa e un gol importantissimo.
    Zambrotta: 5 Siamo alle solite. Il Milan ha un problema sull’out sinistro. Partita senza spunti interessanti e con qualche disattenzione di troppo.
    Van Bommel: 6 Cerca di contrastare i giocolieri catalani, fatica tanto in fase di impostazione.
    – Aquilani: sv
    Nocerino: 6,5 L’esordio al Camp Nou metterebbe i brividi a chiunque, è troppo precipitoso nel buttar via la palla. Il calcio d’angolo nel finale è però tutto merito suo.
    Seedorf: 6 Cerca di dare ordine ed è l’unico a tener palla tra i piedi.
    Boateng: 5 Forse l’infortunio, forse la tensione va sempre fuori giri.
    Ambrosini: 5,5 Dà il solito aiuto in termini di quantità.
    Cassano: 5 L’importanza della partita lo sovrasta sta in campo un ora da spettatore.
    Emanuelson: 6 Il suo ingresso serve per placare l’irruenza di Dani Alvel.
    Pato: 6,5 I grnadi stadi lo esaltano. Grande al Bernabeu lascia la sua firma anche nel suggestivo Camp Nou.