Tag: Champions League

  • Juve, Matri titolare contro lo Shakhtar. Attesa alle stelle tra i tifosi

    Juve, Matri titolare contro lo Shakhtar. Attesa alle stelle tra i tifosi

    Dopo il pareggio di Londra contro il Chelsea, la Juventus torna a calcare il grande palcoscenico della Champions League.  E per la prima volta lo farà nella sua nuova casa, quello Juventus Stadium ancora immacolato in Italia e che si appresta ad ospitare la prima gara continentale della propria storia. Avversario di turno sarà lo Shakhtar Donetsk, formazione ucraina allenata da una vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Mircea Lucescu che in passato ha allenato Inter, Brescia, Pisa e Reggiana. L’atmosfera a Torino è di quelle particolari, diversa dal solito.

    Cosa ovvia non solo perché come detto lo Juventus Stadium non ha mai ospitato avversari esteri sin qui (se si eccettuano gli inglesi del Notts Conty, invitati per l’inaugurazione dell’impianto) ma perché a Torino la massima competizione continentale mancava da troppo tempo ormai. Juventus che parte favorita, almeno sulla carta, ma tutti sono concordi nel non sottovalutare la formazione arancionera che oltre ad aver battuto nettamente il Nordsjælland nella prima giornata di Champions, arriva da ben 25 risultati utili consecutivi.

    E bisognerà in particolar modo tenere d’occhio Henrix Mkhitaryan  che in  questo scorcio di stagione ha già una media gol superiore ad una rete a partita. Ma occhio anche a Chygrynsky , giocatore che sino a qualche anno fa era considerato una grande promessa ma che alla fine non ha sfondato, senza dimenticare il nazionale croato Srna e i tanti brasiliani, Luiz Adriano su tutti. Dal canto suo però la Juventus è carica e determinata. In campionato sinora è stata esemplare, con cinque vittorie e un pareggio mentre in Europa ha fatto vedere buone cose contro il Chelsea quando sotto di due gol è riuscita a rimontare portando a casa un punto prezioso. Sempre che stasera non si sbagli.

    Alessandro Matri © Valerio Pennicino/Getty Images

    Considerando che passano le prime due infatti, una vittoria questa sera potrebbe spianare la strada ai bianconeri considerando che il Nordsjælland è squadra modesta. Massimo Carrera ha convocato tutta la rosa eccezion fatta per Pepe, ancora non al meglio. Rispetto alla travolgente vittoria di sabato sera contro la Roma ci saranno i rientri di Asamoah e Lichtsteiner, i due cursori attraverso i quali si cercherà di superare per vie esterne gli ucraini, mentre in avanti potrebbe non esserci l’inserimento di  uno tra Giovinco e Quagliarella dall’inizio visto che Matri sembra aver convinto tutti dopo la bella prova condita da un gol contro i giallorossi.

    Nel 3-5-2 varato dall’allenatore bianconero dunque davanti a Buffon difesa formata da Barzagli, Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo il trio delle meraviglie, quello composto da Vidal, Pirlo e Marchisio con Lichtsteiner e Asamoah esterni. In avanti invece dovrebbero agire Vucinic e Matri. Dall’altra parte non ci dovrebbero essere sorprese con Lucesco orientato a schierare i suoi con un 4-2-3-1. Davanti a Pyatov difesa formata da Kucher e Chygrynsky centrali con Srna e Rat esterni. Davanti a lui Alex Texeira e Fernandinho mentre il trio composto da Ilsinho, Mkhitaryan e Willian agirà dietro a Luiz Adriano.

    Juventus-Shakhtar Donetsk, le formazioni:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Matri. In panchina: Storari, Lucio, Caceres, Pogba, Giaccherini, Quagliarella, Giovinco.  Allenatore: Carrera
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Chygrynsky, Rat; Alex Texeira, Fernandinho; Ilsinho, Mkhitaryan, Willian; Luiz Adriano. In panchina: Kanibolotskiy, Rakitskiy, Stepanenko, Eduardo, Devic, Douglas Costa, Alex Teixeira, Kryvtsov. Allenatore: Lucescu

  • Programma Champions League, il Barcellona nella tana del Benfica

    Programma Champions League, il Barcellona nella tana del Benfica

    Torna la Champions League con le gare del martedì valide per la seconda giornata. Tutti i riflettori saranno puntati sulla Juventus, unica italiana in campo stasera (domani toccherà al Milan), che esordirà allo Stadium contro lo Shakhtar Donetsk dopo il pareggio strappato in rimonta con le unghie e con i denti in terra londinese ai danni dei campioni d’Europa in carica del Chelsea. I bianconeri, dopo il roboante 4-1 in campionato ottenuto contro la Roma del nemico numero uno Zeman, si ritufferà nell’avventura europea per affermarsi anche in campo internazionale e non solo nei confini italici. In attesa di conoscere la sentenza del Tnas sulla squalifica di 10 mesi, Antonio Conte seguirà la partita nel suo Sky box riservato dell’impianto bianconero pronto a comunicare telepaticamente con Massimo Carrera in panchina. La Juve scenderà in campo con il suo undici tipo, l’unico dubbio riguarda l’attacco con Giovinco, Matri e Quagliarella che si contenderanno l’ultima maglia da titolare per affiancare Vucinic. Gli ucraini sono avversari ostici e da non sottovalutare (basta prendere in considerazione i risultati degli ultimi anni ottenuti in campo europeo), da tenere d’occhio in particolar modo Henrikh Mkhitaryan, il talento armeno che nelle 13 partite disputate in questa stagione è già andato in rete 15 volte.
    Nell’altra gara il Chelsea farà visita ai danesi del Nordsjaelland, battuto dallo Shakhtar nella gara d’esordio per 2-0. I Blues sono chiamati a portare a casa l’intera posta in palio e Di Matteo proverà a farlo affidandosi alle giocate di Mata, Hazard e Oscar, autore della doppietta alla Juventus, che supporteranno Fernando Torres.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Matri.
    Allenatore: Carrera.
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Chygrynsky, Rat; Ilsinho, Fernandinho; Douglas Costa, Mkhitaryan, Willian; Luiz Adriano.
    Allenatore: Lucescu.

    NORDSJAELLAND (4-2-3-1): Hansen; Parkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Stokholm, Adu; Lorentzen, Christensen, John; Beckmann.
    Allenatore: Hjulmand.
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Terry, David Luiz, Bertrand; Obi Mikel, Lampard; Mata, Hazard, Oscar; Torres.
    Allenatore: Di Matteo.

    Nel Gruppo F scontro al vertice con Bate Borisov – Bayern Monaco. Le due squadre, reduci dai rispettivi successi nella prima giornata (sorprendente quello dei bielorussi che hanno battuto il più quotato Lille in Francia), si contenderanno il primato del girone. Il Bayern Monaco finalista della passata stagione orfano di Mario Gomez e Arjen Robben infortunati si presenterà allo stadio Haradzki e con Mandzukic terminale offensivo di un reparto avanzato che comprende anche Muller, Kroos e Ribery.
    Nell’altra gara del girone Valencia e Lille non possono permettersi altri passi falsi per non perdere il treno qualificazione. Il tridente offensivo spagnolo sarà composto da Viera, Jonas e dal bomber Soldado, quello transalpino da Gueye, Payet e Roux.

    BATE BORISOV (4-3-2-1): Gorbunov; Polyakov, Radkov, Simic, Bordachev; Pavlov, Likhtarovich, Volodko; Bressan, Hleb; Rodionov.
    Allenatore: Goncharenko.
    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Dante, Badstuber; Martinez, Schweinsteiger; Muller, Kroos, Ribery; Mandzukic.
    Allenatore: Heynckes.

    VALENCIA (4-3-3): Guaita; Pereira, Rami, Ruiz, Cissokho; Feghouli, Costa, Gago; Viera, Jonas, Soldado.
    Allenatore: Pellegrino.
    LILLE (4-3-3): Landreau; Beria, Basa, Chedjou, Digne; Mendes, Pedretti, Mavuba; Gueye, Payet, Roux.
    Allenatore: Garcia.

    David Villa © Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images

    Nel Gruppo G il match più interessante è sicuramente quello tra Benfica e Barcellona. La squadra più forte d’Europa sarà di scena al Da Luz di Lisbona dove i lusitani padroni di casa faranno di tutto per fermare i blaugrana. Vilanova potrà contare sulle giocate del Pallone d’Oro Messi e su David Villa rientrato da poco dall’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per 6 mesi; solita mediana composta dal regista Xavi, dal faro Iniesta e da Busquets. Nel Benfica non ci sarà Oscar Cardozo fuori per infortunio, l’attacco sarà formato dal duo Rodrigo e Lima assistiti da Aimar.
    Spartak Mosca – Celtic alle 18:00 aprirà la seconda giornata di Champions. I russi devono approfittare del turno casalingo per riscattare la sconfitta rimediata a Barcellona, quella moscovita è una trasferta insidiosa per gli scozzesi guidati da Neil Lennon.

    BENFICA (4-4-2): Artur; Pereira, Garay, Jardel, Melgarejo; Salvio, Aimar, Enzo Perez, Gaitan; Rodrigo, Lima.
    Allenatore: Jesus.
    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Puyol, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Fabregas, Messi, Villa.
    Allenatore: Vilanova.

    SPARTAK MOSCA (4-2-3-1): Pesyakov; Kombarov, Suchy, Insaurralde, Kombarov; Kallstrom, De Zeeuw; McGeady, Ari, Bilyaletdinov; Dzuba.
    Allenatore: Emery.
    CELTIC (4-4-2): Forster; Matthews, Lustig, Wilson, Izaguirre; Forrest, Wanyama, Brown, Mulgrew; Samaras, Hooper.
    Allenatore: Lennon.

    Nell’ultimo Gruppo, quello H, il Manchester United farà visita al Cluj, vincente a Braga e sorpresa della prima giornata. Gli uomini di Ferguson, reduci dalla sconfitta in Premier League contro il Tottenham, vorranno già da stasera ipotecare il primo posto del raggruppamento; in attacco Welbeck affiancherà Rooney.
    Nell’altra sfida il Galatasaray di Terim, che nonostante la sconfitta nella prima giornata ha ben figurato all’Old Trafford, cerca gloria contro i portoghesi dello Sporting Braga.

    CLUJ (4-2-3-1): Felguerias; Pinto, Cadu, Rada, Sepsi; Muresan, Alberto; Sougou, Bastos, Camora; Kapetanos.
    Allenatore: Andone.
    MANCHESTER UNITED (4-4-2): De Gea; Rafael, Ferdinand, Evans, Buttner; Valencia, Cleverly, Fletcher, Anderson; Welbeck, Rooney.
    Allenatore: Ferguson.

    GALATASARAY (4-4-2): Muslera; Ebouè, Nounkeu, Kaya, Balta; Ylmaz, Inan, Melo, Amarabat; Bulut, Ylmaz.
    Allenatore: Terim.
    SPORTING BRAGA (4-2-3-1): Beto; Salino, Douglao, Vinicius, Ismaily; Custodio, Viana; Alan, Micael, Mossorò; Eder.
    Allenatore: Peseiro.

  • Henrikh Mkhitaryan, l’uomo gol dello Shakhtar

    Henrikh Mkhitaryan, l’uomo gol dello Shakhtar

    Stasera allo Juventus Stadium la squadra di Carrera dovrà prestare particolarmente attenzione al calciatore armeno Henrikh Mkhitaryan. Il trequartista dello Shakhtar è il nome nuovo dell’Est europeo. Il suo rendimento è cresciuto in maniera esponenziale durante questo avvio di stagione. Undici le partite giocate dall’armeno, 15 i gol segnati. Nato a Yerevan nel 1989, Henrikh ha stupito anche in Europa, suo tallone d’Achille lo scorso anno. Alla prima giornata di Champions è arrivata una doppietta contro i campioni danesi del Nordsjaellan. Banco di prova non paragonabile a quello che vivrà oggi da protagonista, ma Henrikh ha già dimostrato abbondantemente di possedere qualità importanti tali da farlo brillare su qualunque palcoscenico, Stadium compreso.

    Fino al 2009 Henrikh Mkhitaryan rimane confinato in Armenia. In nove anni (dal 2001 al 2009) gioca sempre per il Pyunik, squadra che vince ininterrottamente lo scudetto. Nella società armena Henrikh ha collezionato in totale 70 presenza e 30 reti. Il salto in Ucraina è datato nell’estate del 2009, quando il Metalurg lo acquista per mezzo milione di euro. Trascorrono dodici mesi e lo Shakhtardecide di credere ciecamente nelle potenzialità dell’armeno, acquistandolo per 4 milioni.

    Henrikh Mkhitaryan, l’armeno può far male alla Juve | ©SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages

    Prima stagione agli ordini di Lucescu ottima per Mkhitaryan, che nelle 22 partite in cui viene schierato da titolare va a segno 10 volte. L’unica pecca è appunto in Champions, dove non riesce ad essere incisivo come in campionato. Comunque un’annata trionfale che si conclude con la vittoria dello scudetto.

    Henrikh Mkhitaryan nel 4-2-3-1 occupa la posizione di trequartista alle spalle dell’unica punta (Devic o Luis Adriano). E’ il punto cardine dello scacchiere di Lucescu. Fonte di gioco inesauribile, ambidestro, giocatore di grande movimento, tutto questo è Henrikh. Non solo un fiuto del gol eccezionale per il giocatore, ma anche tanti assist per i suoi compagni di squadra (già cinque in questa stagione, contro i 7 dell’anno scorso).

    Per fermarlo la Juventus dovrà avere sempre il pallino del gioco in mano, senza lasciare Pirlo solo nell’uno contro uno, e avere reparti vicini e connessi tra di loro. Insomma, la solita Juve degli ultimi 14 mesi.

  • Eto’o torna in Italia, stasera Udinese-Anzhi

    Eto’o torna in Italia, stasera Udinese-Anzhi

    Stasera alle ore 19 l’Udinese fa il suo debutto stagionale in Europa League al Friuli contro l’Anzhi. La squadra allenata da Gus Hiddink è lo spauracchio del Gruppo A, forse più di un Liverpool ancora in cerca di identità. I russi, oltre all’abilissimo tecnico olandese, possono contare su un organico importante, impreziosito dalla presenza di Samuel Eto’o, vero fuoriclasse della rosa e calciatore simbolo in Daghestan e dintorni. Sono 19 i convocati di Guidolin per la sfida di stasera. Nella lista manca Brkic. Il portiere sloveno non ha recuperato dall’infortunio ed è indisponibile. Non mancherà invece il capitano Totò Di Natale. Sul folletto bianconero sono riposte gran parte delle speranze del pubblico friulano. Dopo un inizio shock, marchiato dall’eliminazione nei preliminari di Champions e dai due ko consecutivi in campionato, è arrivato il momento per l’Udinese di raggiungere finalmente la vittoria. Senza dimenticare che fra tre giorni al Friuli sbarca il Milan.

    Il rocambolesco pareggio rimediato nella trasferta di Sienadomenica scorsa non ha reso felice Guidolin e lo spogliatoio bianconero. La paura di rivivere le stagioni da incubo di Sampdoria e Chievo è presente nella testa della famiglia Pozzo. Già da oggi quindi è richiesto un cambio di rotta importante. Durante la conferenza stampa di ieri, Guidolin ha annunciato che non ricorrerà ad un turnover massiccio. L’intenzione è quella di onorare per quanto possibile la competizione, sebbene non sia quella Champions League che fino ad un mese fa sembrava a portata di mano. L’indisponibile Brkic verrà sostituito da Padelli. In difesa giocano i tre titolari, con Benatia insieme a Domizzi e Danilo. Anche a centrocampo il tecnico bianconero schiera le pedine titolari di questo inizio campionato. Pinzi registra e le mezzali Lazzari-Pereyra. In attacco tiene ancora in banco il ballottaggio tra Di Natale e lo svedese Ranegie, mentre Fabbrini dovrebbe essere sicuro di una maglia da titolare.

    Samuel Eto’o con la maglia dell’Anzhi | ©Dmitry Korotayev/Epsilon/Getty Images

    Quando Guidolin dice che l’Anzhi non è solo Eto’o non è un’affermazione campata per aria. I russi non perdono da un mese, e l’ultima vittoria per 5-2 contro il Krasnodar è stato il quinto successo consecutivo per i ragazzi di Hiddink. Il tecnico olandese è solito giocare con il 4-4-2 oppure il 4-2-3-1. Fin qui il goleador dell’Anzhi è Lacina Traorè, gigante ivoriano classe ’90 (203 cm di altezza), acquistato la scorsa estate per 12 milioni di euro dal Kuban e a quota 5 gol dopo sette presenze. Oltre ad Eto’o, che non ha bisogno di presentazioni, due armi molto importanti per il gioco di Hiddink sono gli esterni di origine marocchina Bossoufa e Carcela-Gonzales. A centrocampo invece segnaliamo il brasiliano Jucilei, fisicamente straripante e discreto con la palla tra i piedi. Inoltre in difesa figura l’imponente Samba, 193 cm ex Blackburn, in passato ricercato anche dalla Juventus. L’ultima partita in Europa League ha visto l’Anzhi spazzare via gli olandesi dell’AZ a domicilio per 5-0. Dallo scorso 26 agosto i russi viaggiano a una media di 4 gol a partita. L’Udinese è avvisata.

    Udinese-Anzhi probabili formazioni

    Udinese (3-5-1-1): Padelli, Benatia, Danilo, Domizzi, Pinzi, Lazzari, Pereyra, Armero, Faraoni, Fabbrini, Di Natale.
    A disposizione:Pawlowski, Coda, Basta, Pasquale, Badu, Willians, Ranegie. Allenatore: Guidolin.
    Anzhi (4-4-2): Pomazan; Tagirbekov, Joao Carlos, SAmba, Agalarov; Jucilei, Carcela-Gonzalez, Boussoufa, Shatov; Eto’o, L. Traoré.
    A disposizione: Dzheretov, Zhirkov, L. Diarra, Logashov, Lahiyalov, Smolov, Burmistrov. Allenatore: Hiddink.

  • Fabio Quagliarella dalla panchina ad eroe di Stamford Bridge

    Fabio Quagliarella dalla panchina ad eroe di Stamford Bridge

    L’atmosfera allo Stamford Bridge, nella fresca serata del mercoledì londinese, ha significato un ritorno al passato per la Juventus, alle “buone vecchie abitudini”, dopo anni di latitanza o di opaca presenza. Era l’occasione per tornare a testa alta, riascoltando le note dell’inno della Champions, calcando il prato verde della tana dei campioni d’Europa, con la speranza di far bene e l’emozione del debutto per molti, con un pensiero agli assenti (Del Piero) ed ai presenti “fuori posto” (mister Conte in tribuna). Una serata che, però, rischiava di finire sui binari sbagliati dopo i due gol di Oscar, per i quali non era sufficiente la rete firmata dall’indomito Vidal ad accorciare le distanze: serviva un’arma in più. Ecco, così, che arriva il “cambio” della svolta, fuori Giovinco dentro Fabio Quagliarella, affamato e volenteroso nel dimostrare che anche lui può dire la sua in una squadra così, che i suoi gol possono servire più di qualche dribbling di troppo, che può essere decisivo anche in palcoscenici tanto importanti e prestigiosi.

    Fabio Quagliarella realizza il gol del pari a Stamford Bridge | © GLYN KIRK/AFP/GettyImages

    Fabio Quagliarella da Castellamare di Stabia non usa le parole per dimostrare il suo valore, ma preferisce i fatti: passaggio perfetto di Claudio Marchisio, inserimento in area, “face to face” con il colosso Cech che non gli concede alcun vantaggio rimanendo immobile: la furbizia e la sveltezza di pensiero, in questi casi, possono essere determinanti e, così, Quagliarella decide per il tiro-tunnel ai danni del portierone ceco: è il gol del definitivo pareggio per 2-2, è il gol dell’esultanza vicino la tribuna dei tremila bianconeri dello Stamford Bridge, a voler sottolineare “ci sono anch’io” anche se, forse, qualcuno lo aveva dimenticato. E poi la corsa verso la panchina, per abbracciare l’amico Marco Storari, incontrando nella sua esultanza l’abbraccio di Massimo Carrera, che Fabio ricambia, anche per ringraziarlo dell’occasione concessagli, sottolineando che “Massimo è uno che soffre con noi”. 

    Ma c’è di più: la serata del riscatto avrebbe potuto essere ancora più “magica” per Fabio Quagliarella se il suo tiro dalla distanza (il suo “marchio” distintivo) fosse riuscito ad infilarsi sotto l’incrocio piuttosto che colpire la traversa, realizzando il gol del “colpaccio” contro i detentori della Coppa dalle grandi orecchie. La sorte, in tal caso, non gli ha sorriso, negandogli quello che avrebbe potuto essere un gol tanto spettacolare quanto pesante, ma la sua prestazione ha lasciato comunque il segno, e non solo sul tabellino dei marcatori.

    Ecco perchè, nelle interviste dopo partita, il protagonista della serata subentrato dalla panchina si mostra sereno e sorridente, consapevole dei suoi mezzi e di sentirsi in perfetta forma, speranzoso che, dopo tale prestazione, la sua posizione possa esser considerata più vicina all’undici titolare piuttosto che alla lista dei panchinari, anche perchè soltanto con la continuità del ritmo partita è possibile riuscire ad essere decisivi quando si viene chiamati in causa, e non è facile “quando non giochi e stai sempre lì a guardare le partite”.

    Fabio Quagliarella, dunque, conferma di essere al cento per cento (già da un bel po’, ndr) e si candida ad un posto al fianco di colui che, ad oggi, appare come l’unico vero titolare del reparto offensivo, ossia Mirko Vucinic. La gara di sabato prossimo contro il Chievo sarà la prima “verifica” in tal senso: Conte e Carrera lo premieranno?

  • Chelsea-Juventus, le pagelle. Vidal mostruoso, serata no per Pirlo

    Chelsea-Juventus, le pagelle. Vidal mostruoso, serata no per Pirlo

    Ecco i giudizi relativi a Chelsea-Juventus. Tra i bianconeri in grade evidenza, oltre ai marcatori Vidal e Quagliarella, anche Chiellini. Male invece Pirlo e Asamoah. Dall’altro lato grandi prove per Oscar e Ivanovic mentre sono apparsi in ombra sia Torres che Lampard.

    PAGELLE JUVENTUS:
    Buffon 6,5: E’ attentissimo, compie qualche buon intervento e non si fa mai sorprendere. Infonde grande sicurezza all’intero reparto difensivo, per non dire a tutta la squadra. Sui gol non può fare veramente nulla.

    Barzagli 6,5: Non concede spazio a Torres e Mata, chiudendo con grande mestiere ogni varco. Quando non ci arriva con la velocità infatti usa l’esperienza. Lì dietro sembra davvero indispensabile.

    Bonucci 6: Lì dietro è il meno positivo. Lasciando da parte la deviazione sul primo gol di Oscar sembra non riuscire ad azzeccare mai un lancio quando si trova ad impostare. In chiusura, a volte con un pizzico di fortuna, riesce però a fare il suo.

    Chiellini 7: Instaura una lotta aerea con Torres ma si sbatte da una parte all’altra della difesa uscendo anche per raddoppiare la marcatura sulla sinistra quando Asamoah va in difficoltà. Giganteggia nel reparto arretrato.

    Lichtsteiner 6,5: Cole è avversario tosto ma ha il merito prima di contenerlo e poi di puntarlo e superarlo. Diverse volte infatti si trova nei pressi dell’area di rigore avversaria. Cala nella ripresa, ma ci sta. Dal 32′ st Isla sv: Troppo poco in campo per esprimere un giudizio.

    Arturo Vidal © Clive Rose/Getty Images

    Vidal 7,5: Mostruoso. Manca lui dal campo e la Juventus subisce il gol. Rientra zoppicando ma trova la forza di fare il gol e rimanere in campo per tutti i 90’ A centrocampo è un moto perpetuo, ruba palloni su palloni e trasmette grande grinta ai compagni.

    Pirlo 5: Uno dei peggiori Pirlo versione bianconera. Non ne azzecca una perdendo diversi palloni, alcuni dei quali pericolosi. Ma una giornata storta ci può stare. Certo, se anche lui si sarebbe espresso al top per il Chelsea sarebbero stati dolori.

    Marchisio 7: Se sotto porta si dimostra per l’ennesima volta titubante, nelle vesti di assist man è implacabile. Prima appoggia a Vidal la palla del 2-1, poi vede in profondità Quagliarella per il 2-2. Una gara molto positiva.

    Asamoah 5,5: Riesce a sfondare davvero con il contagocce sulla sinistra. O per meglio dire lo fa solo nel finale, anche se sulla sua corsia trova un grande Ivanovic. Forse tradito dall’emozione si esprime sotto la sufficienza.

    Vucinic 5,5: Si danna l’anima avanti e indietro ma la porta sembra non vederla mai. Ha una sola chance, nel primo tempo, ma la spreca malamente. C’è da dire che i difensori del Chelsea lo circondano e non gli danno scampo. Dal 40′ st Matri sv: entra a risultato acquisito.

    Giovinco 5: Si dimena in mezzo alla difesa del Chelsea che lo sovrasta in lungo e in largo. Poteva essere una gara importante per lui, ma ancora una volta non convince. Dal 29′ st Quagliarella 7: Era finito nel dimenticatoio. Ma Carrera lo ripesca e lui ripaga con un gol e un incrocio. Una serata magica per il giocatore napoletano che complice il momentaccio di Giovinco potrebbe ritagliarsi grande spazio.

    Carrera 7: Azzecca il cambio decisivo e incita la squadra anche quando è sotto di due gol. Esordio europeo da incorniciare per lui.

    PAGELLE CHELSEA
    Ivanovic 7: Sempre preciso, riesce ad arginare con grande facilità Asamoah. Si sgancia e prova anche il tiro in una circostanza, ma Buffon gli nega la grande gioia.

    Lampard 5,5: Dovrebbe fare la differenza in mezzo al campo ma invece appare piuttosto opaca la sua prova.

    Oscar 8: Scende in campo quasi a sorpresa ma dopo il primo gol fortunoso si ripete con una rete veramente da incorniciare. Un’arma in più per Di Matteo.

    Torres 5: Nulla da eccepire sull’impegno, ma gira praticamente a vuoto. Qualche pallone lo prende ma verso Buffon mai una conclusione.

    Di Matteo 6: Azzecca la mossa di Oscar titolare ma nella ripresa sbaglia ad arretrare cosi tanto il baricentro consentendo alla Juventus di venir fuori.

    Gli altri: Cech 6; Ivanovic 7, David Luiz 6, Terry 5,5, Cole 6; Mikel 6, Lampard 5,5; Ramires 5,5 (24′ st Bertrand 5,5), Oscar 8 (29′ st Mata 6), Hazard 6,5; Torres 5.

    Chelsea-Juventus il commento della partita

  • Champions League, faticano United e Barca. Sorprese Bate e Cluj

    Champions League, faticano United e Barca. Sorprese Bate e Cluj

    Con le partite di ieri (mercoledi 18 settembre n.d.r.) si è conclusa la prima giornata della fase a girone della Champions League. Tante conferme e qualche sorpresa con Barcellona e Manchester United che faticano più del dovuto per avere la meglio su Spartak Mosca e Galatasaray. La Juventus si dimostra squadra concreta e vivace, strappando un prezioso 2-2 ai detentori della coppa allo Stamford Bridge, recuperando un doppio svantaggio. Le sorprese arrivano dalle vittorie esterne di Bate Borisov e Cluj che superano agevolmente Lille e Braga. I vice campioni d’Europa del Bayern Monaco vincono di misura contro il Valencia. Da segnalare le quattro doppiette in otto partite.

    GRUPPO E – Vidal (zoppicante) e Quagliarella annullano la pregevole doppietta del brasiliano Oscar (secondo gol bellissimo) e permettono ai bianconeri di tornare a casa con un punto importantissimo contro il Chelsea fuori casa. Nell’altra sfida del girone gli ucraini dello Shakhtar superano facilmente i campioni danese del Nordsjaelland con un secco 2-0 (doppietta di Mkhitaryan).

    Leo Messi in azione contro lo Spartak Mosca © JOSEP LAGO/Getty Images

    GRUPPO F – La prima sorpresa della giornata arriva in questo girone con il Bate Borisov che supera con un secco 3-1 i francesi del Lille in Francia, fantastico il primo gol della partita di Volodko. Mentre il Bayern Monaco supera 2-1 il Valencia con le reti di Schweinsteiger e Kroos. Al 90′ Valdez rende meno dolorosa la sconfitta per gli spagnoli.

    GRUPPO G – Barcellona in grossa difficoltà contro lo Spartak Mosca. Messi con una doppietta salva gli spagnoli da una clamorosa sconfitta, risultato finale 3-2. Nell’altra partita del girone l’unico 0-0 della serata tra Celtic e Benfica, in una partita noiosa e senza occasioni rilevanti.

    GRUPPO H – Allo United basta un gol di Carrick ad inizio partita per portare a casa i 3 punti contro il Galatasaray. Gara sofferta ed equilibrata che gli inglesi potevano chiudere ad inizio ripresa ma Muslera neutralizza un rigore tirato da Nani. In Portogallo, clamorosa sconfitta del Braga ad opera del Cluj per 2-0. I rumeni chiudono la partita in mezzora con la doppietta di Bastos.

  • La Juve non muore mai, Oscar illude il Chelsea

    La Juve non muore mai, Oscar illude il Chelsea

    Era probabilmente l’esordio che i tifosi bianconeri sognavano. La Juventus dopo una prestazione di grande personalità esce imbattuta da Stamford Bridge e conquista un punto preziosissimo in casa dei campioni d’Europa del Chelsea. Un pareggio griffato da Vidal e Quagliarella capaci di rialzare da terra una Juventus stordita dopo il micidiale uno due di Oscar alla mezz’ora del primo tempo. Ma la rete del cileno, dolorante alla caviglia ma stoico nel rimanere in campo, ha permesso alla Juventus di giocare un secondo tempo d’assalto alla ricerca del pari. L’ingresso di Quagliarella in tal senso è stato azzeccato, e per poco il giocatore napoletano non ha firmato addirittura la marcatura del sorpasso.

    Ma come inizio può andar bene così. Un premio per i tanti tifosi bianconeri che hanno incitato la squadra dall’inizio alla fine nella trasferta londinese ma anche per Conte, costretto a seguire la squadra dalla tribuna marcato stretto dall’Uefa. Al di là dei gol si è vista una Juventus tutt’altro che passiva. Il team bianconero ha cercato di fare gioco nonostante la serata no di alcuni uomini chiave come Pirlo e Asamoah, oltre ad un attacco che in fase conclusiva ha fatto veramente poco con Giovinco e Vucinic parecchio in ombra. Ma la cosa che fa ben sperare i bianconeri è che nonostante tutto si è riusciti a disputare una gara alla pari con la squadra campione d’Europa.

    Il Chelsea dal canto suo ha concentrato troppo il proprio gioco, specie sino al 2-0, sui cross per Torres, chiuso comunque bene dalla difesa bianconera. Ed in effetti i due gol del brasiliano Oscar sono arrivati per vie centrali. Ma andiamo alla gara. Carrera conferma l’undici della vigilia, con i cosiddetti titolarissimi tutti presenti. Dall’altro lato Di Matteo schiera a sorpresa il brasiliano Oscar al posto di Mata, quest’ultimo non al top. Una mossa che si rivelerà decisiva. In avvio il Chelsea prende l’iniziativa del match cercando di cogliere d’infilata la Juventus sulle corsie laterali, cercando sempre la giocata su Torres che oltre a prendere qualche palla di testa non fa tanto, chiuso com’è da Barzagli, Chiellini e Bonucci. Ma i bianconeri non solo non si fanno sorprendere, ma pungono pericolosamente anche di rimessa.

    L’esultanza di Fabio Quagliarella © Mike Hewitt/Getty Images

    E per due volte potrebbero passare in vantaggio con altrettanti inserimenti di Marchisio e Vucinic, ma prima c’è Cech a chiudere e poi è la mira del montenegrino ad essere sbagliata. Occasioni da non fallire contro una squadra dalla caratura del Chelsea che subito dopo punisce i bianconeri: su un tiro all’apparenza innocuo di Oscar da fuori Bonucci ci mette il piede deviando in maniera decisiva il pallone alle spalle di Buffon, con la Juve in quel momento in dieci uomini per via di un infortunio alla caviglia subito da Vidal poco prima. Nemmeno il tempo di riprendersi dallo shock che i piemontesi prendono il secondo schiaffone.

    Ma stavolta Oscar è tutt’altro che fortunato in quanto sfrutta un pallone involontariamente arrivatogli da Bonucci e con un favoloso tiro a giro infila Buffon sul palo lontano. Un 2-0 che annichilisce una Juve sin lì tutt’altro che negativa. Intanto Vidal, dopo l’1-0, rientra in campo ma zoppicante. Dalla panchina bianconera si alzano Isla e De Ceglie per riscaldarsi ma il cileno si sa, è uno che difficilmente molla. Tanto che qualche istante dopo sfrutta un assist di Marchisio e dal limite trova quel gol che riapre la gara e che sembra rinvigorirlo, tanto da non fargli lasciare il campo.

    Nella ripresa è la Juve a far la partita, ma manca la profondità. Asamoah sulla sinistra spinge poco, Pirlo in mezzo fa fatica ad inventare. L’unico a proporsi è Lichtsteiner sulla destra, con Vidal che in mezzo al campo è un leone. Il Chelsea si vede solo di rimessa e ci prova con Ivanovic ma senza pretese. Dall’altra parte invece c’è un buon inserimento di Marchisio ma nulla più. Giovinco fa a sportellate, per quanto riesce, ma non è efficace. Anzi. Vucinic dal canto suo prova ad inventare, ma intorno a lui si crea un capannello di uomini ogni qualvolta prende palla. E ciò lo condiziona parecchio.

    Carrera a questo punto cambia inserendo Quagliarella al posto di Giovinco mentre Mata rileva Oscar. Gli ultimi due ingressi in campo saranno decisivi. Il giocatore di casa infatti spreca in contropiede la palla del 3-1 e lo juventino puntualmente punisce gli inglesi scattando sul filo del fuorigioco a siglando il 2-2 sotto le gambe di Cech. Stavolta sotto shock ci va il Chelsea che per poco non subisce la rimonta completa con il tiro a giro di Quagliarella che si stampa sulla traversa. Finisce con un 2-2 che al di là del punto permette alla Juventus di continuare a sognare: la personalità e il carattere sono da grande squadra e i margini di miglioramento sono tanti.

  • Juventus in formazione tipo nella tana del Chelsea

    Juventus in formazione tipo nella tana del Chelsea

    Ben 1016 giorni. Tanto è passato da quell’8 dicembre del 2009, l’ultima volta in cui la Juventus ascoltò la musichetta Champions. Era la sesta sfida del girone eliminatorio, ma finì male, molto male. Un 4-1 interno contro il Bayern Monaco che estromise i bianconeri dalla massima competizione europea. Poi le due mancate qualificazioni alle edizioni successive, figlie di campionati sciagurati, prima dello scudetto del maggio scorso che è valso il ritorno di una delle squadre più titolate d’Italia nell’olimpo del calcio continentale. Certo è che per i piemontesi il ritorno in Champions League non sarà dei più semplici visto che si troveranno davanti i campioni in carica del Chelsea, peraltro in trasferta, allo Stamford Bridge. Ma la Juventus di Antonio Conte, o di Massimo Carrera se preferite, non sembra avere timori in tal senso.

    La vigilia infatti è scivolata via con il gruppo bianconero carico a mille in vista di questo appuntamento che i tifosi sognavano da tempo. Nessuna paura dunque, nonostante sulla carta l’avversario un po’ ne dovrebbe incutere. E forse questa potrebbe essere la chiave per Buffon, alla presenza numero 400 con la maglia bianconera, e compagni che sognano di cominciare la stagione europea con un risultato positivo. Un precedente con il Chelsea c’è, e non è nemmeno molto lontano nel tempo. Tra febbraio e marzo del 2009 infatti le due squadre si affrontarono per gli ottavi di finale. Dopo la vittoria del Chelsea a Londra per 1-0 la Juve diede filo da torcere al ritorno a Torino ma il 2-2 non basto al fine di evitare l’eliminazione.

    Gianluigi Buffon © GLYN KIRK/AFP/GettyImages

    In vista di questo match Conte, che guarderà la partita marcato a uomo dalla Uefa, e Carrera, avranno a disposizione l’intera rosa eccezion fatta per Pepe, ancora fermo ai box per infortunio. Ovviamente lo schieramento sarà diverso da quello che ha iniziato la partita in casa del Genoa domenica pomeriggio e anzi, sarà simile a quello che ha finito la partita del Ferraris. Previsti infatti i rientri dal 1’ dei vari Lichtsteiner, Vidal, Asamoah e Vucinic. Squadra che dunque scenderà in campo con il classico 3-5-2. In porta Buffon, a protezione dello stesso ci saranno Barzagli, Chiellini e Bonucci. In mezzo al campo sarà, come al solito, Pirlo a dettare i tempi con Vidal e Marchisio ai suoi lati. Sugli esterni invece si punterà su Lichtsteiner e Asamoah mentre in avanti agiranno Giovinco e Vucinic. Insomma, la Juventus che non ha avuto sin qui rivali in Italia si metterà in gioco anche in Europa.

    Dall’altro lato Di Matteo schiererà i suoi con un più quadrato 4-2-3-1. Davanti a Chec spazio a David Luiz e Terry come centrali, con Ivanovic e Cole laterali. Davanti alla difesa ci sarà Mikel unitamente a Lampard, giocatore che ispira l’intera manovra degli inglesi. Dietro all’unica punta Torres invece ecco il trio formato da Ramires, Mata e Hazard.

    Le probabili formazioni di Chelsea-Juventus:
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, David Luiz, Terry, Cole; Mikel, Lampard; Ramires, Mata, Hazard; Torres. In panchina: Turnbull, Azpilicueta, Cahill, Bertrand, Oscar, Moses, Sturridge. Allenatore: Di Matteo
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner; Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Giovinco, Vucinic. In panchina: Storati; Lucio, Giaccherini, Isla, Caceres, Matri, Quagliarella. Allenatore: Carrera

  • Programma Champions League tocca al Barcellona

    Programma Champions League tocca al Barcellona

    Se ieri c’è stato lo show di Real Madrid e Paris Saint Germain, quest’oggi ci sarà l’esordio stagionale in Champions League per il Barcellona orfano di Guardiola, per il Manchester United e per i finalisti dello scorso anno del Bayern Monaco. I blaugrana ospiteranno al Camp Nou lo Spartak Mosca e si affideranno al solito Messi per superare la diga che formeranno i russi per strappare almeno un pareggio. Gli inglesi dello United, nella scorsa edizione eliminati alla fase a gironi, sfideranno il Galatasaray all’Old Trafford e punteranno sull’olandese van Persie, protagonista nelle prime partite di Premier. Mentre per i bavaresi la difficile sfida contro il Valencia all’Allianz Arena, ancora senza la punta Gomez fermo per infortunio.

    GRUPPO E (Chelsea, Juventus, Nordsjaelland, Shakhtar) – Subito una sfida importante per la Juventus che rientra in Champions League dopo tre anni di assenza e andrà a sfidare subito i detentori della coppa del Chelsea allo Stamford Bridge. Nell’altra sfida del girone lo Shakhtar ospiterà i campioni danesi del Nordsjaellandal loro esordio assoluto in questa competizione.

    Conferenza stampa di Alcantara © LLUIS GENE/AFP/GettyImages

    Shakhtar Donetsk (4-3-1-2): Pyatov; Srna, Kucher, Chygrynsky, Rat; Fernandinho, Ilsinho; Douglas Costa, Mkhitaryan, Willian; Luiz Adriano.
    Nordsjaelland  (4-5-1): J. Hansen; Parkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Stokholm, Adu; Lorentzen, Christensen, John; Beckmann.

    GRUPPO F (Bate Borisov, Bayern Monaco, Lille, Valencia) – Sfida di cartello di questo mercoledi, Bayern Monaco-Valencia. I tedeschi si affideranno alla velocità e alla fantasia di Ribery e Robben, gli spagnoli alla concretezza della punta Soldado. Lille-Bate Borisov chiude il girone in un match dove i francesi sono i favoriti.

    Lilla (4-3-3): Landreau; Debuchy, Basa, Chedjou, Beria; Balmont, Mavuba, Martin; Kalou, De Melo, Payet.
    Bate Borisov (4-3-1-2): Gorbunov; Polyakov, Radkov, Simic, Yurevich; Volodko, Likhtarovic, Sivakov; Hleb; Bressan, Rodionov.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Dante, Badstuber; Luiz Gustavo, Schweinsteiger; Müller, Kroos, Rybery; Mandzukic.
    Valencia (4-2-3-1): Diego Alves; Joao Pereira, Rami, Victor Ruiz, Cissokho; Tino Costa, Parejo; Feghouli, Jonas, Guardado; Soldado.

    GRUPPO G (Barcellona, Benfica, Celtic, Spartak Mosca) – Senza Guardiola, i blaugrana contro lo Spartak Mosca dovranno dimostrare di non aver perso lo smalto europeo che ha contraddistinto il club in questi anni. Calcio spettacolo e tanto possesso palla. Dopo un anno, potrebbe tornare in campo David Villa. Celtic-Benfica è un match molto equilibrato. Forza fisica contro tecnica. Una sfida da seguire con attenzione.

    Barcellona (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Piquè, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Fabregas, Messi, Villa.
    Spartak Mosca (4-4-2): Dykan; K. Kombarov, Insaurralde, Sucky, D. Kombarov; McGeady, Kallstrom, Romulo, Bilyaletdinov; Ari, Emenike.

    Celtic (4-4-2): Forster; Lustig, Wilson, Mulgrew, Izaguirre; Forrest, Brown, Kayal, Commons; Hooper, Watt.
    Benfica (4-1-3-2): Artur; Maxi Pereira, Garay, Jardel, Melgarejo; Matic; Salvio, Carlos Martins, Gaitan; Cardozo, Rodrigo.

    GRUPPO H (Braga, Cluj, Galatasaray, Manchester United) – Occhio alla sfida tra United e Galatasaray, i turchi non sono una squadra da sottovalutare e potrebbe portare dei problemi alla difesa inglese che in avanti si affida alla coppia van Persie – Welbeck. Il Braga invece ospiterà il Cluj. I portoghesi in casa dimostrano grande solidità e i rumeni punteranno a ottenere almeno un punto.

    Braga (4-2-3-1): Beto; Salino, Dauglao, Paulo Vinicius, Ismaily; Custodio, Hugo Viana; Alan, Mossoro, Ruben Micael; Eder.
    Cluj (4-2-3-1): Mario Felgueiras; Ivo Pinto, Cadù, Piccolo, Camora; Godemeche, Muresan; Sougou, Rafael Bastos, Diogo Valente; Kapetanos.

    Manchester United (4-4-2): Lindegaard; Rafael, Ferdinand, Vidic, Evra; Nani, Carrick, Scholes, Cleverly; Van Persie, Welbeck.
    Galatasaray (4-2-3-1): Muslera; Ebouè, Cris, Kaya, Balta; Felipe Melo, Selcuk Inan; Burak Ylmaz, Umut Bulut, Amrabat; Elmander.