Tag: Champions League

  • Lippi carica la Juve e Buffon: “Rimonta possibile”

    Lippi carica la Juve e Buffon: “Rimonta possibile”

    Quando si parla di Champions League in casa Juventus è quasi impossibile non pensare a Marcello Lippi, l’ex tecnico bianconero che nel 1996 portò la Signora alla conquista della sua seconda coppa dalle grandi orecchie nella finale dello Stadio Olimpico di Roma contro l’Ajax, ma anche colui che portò la Juventus a disputare due finali nella sua prima gestione in bianconero e, poi, la sfortunata finale dell’Old Trafford di Manchester contro il Milan.E’ indiscutibile, dunque, che l’ex ct azzurro campione del Mondo abbia una certa esperienza in termini di Champions League e, dunque, anche dalla lontana Cina il suo parere a due giorni dalla gara di ritorno contro il Bayern Monaco appare più che mai autorevole e prezioso, se non altro per caricare l’ambiente bianconero. L’aspetto principale sul quale Marcello Lippi focalizza l’attenzione è proprio quello psicologico, evidenziando l’importanza di credere nell’impresa da parte del gruppo di Conte nonostante la forza dell’avversario che, nella gara d’andata, ha impressionato un po’ tutti. In tal senso, Lippi evidenzia che “la squadra bavarese è una potenza europea, equilibrata, completa e a tratti devastante, un gruppo giovane e di qualità al pari di Real e Barcellona, destinato a dominare per anni”.

    Marcello Lippi carica la Juve in vista Bayern | ©  Getty Images
    Marcello Lippi carica la Juve in vista Bayern | © Getty Images

    Ciò non toglie, però, che la squadra di mister Conte deve mostrare la sua vera forza che, di certo, è ben lontana da quella mostrata martedì scorso all’ Allianz Arena di Monaco e che ha subito i bavaresi sia nel gioco che nel punteggio, senza avere mai alcuna capacità di reazione: pertanto, la Juventus dovrà mostrare la sua vera identità e i giocatori stessi sono i primi a essersi accorti di aver dato prova ad una gara troppo opaca e lontana dai loro standard. La Juventus, dunque, dovrà provare a ribaltare il punteggio di partenza di 2-0 che, secondo Marcello Lippi, è “ribaltabile sulla carta, se segni un gol subito l’incontro può prendere un certo binario, se la Juve si esprime al massimo una rimonta ci può stare”.

    Nello specifico, poi, Lippi evidenzia i diversi punti di forza della Juventus e si concentra sul giovane Pogba che, a causa della squalifica di Vidal, troverà spazio a centrocampo da titolare a fianco di Pirlo e Marchisio e potrà dare prova di quelle che sono le sue qualità: “velocità d’inserimento e capacità di giocare a tutto campo”. Caratteristiche individuali da coniugare a dovere con quelle di squadra e che si possono rivelare importanti soprattutto sulla scena europea, che vede la Juventus riaffacciarsi ad alti livelli dopo tanto tempo di assenza. In tal senso, secondo Lippi il progetto bianconero è, ovviamente, ancora agli stadi iniziali al contrario di quello del Bayern Monaco che ha raggiunto l’apice dopo anni di programmazione ma, proprio per questo, il mister viareggino ipotizza che la presenza di Conte sulla panchina della Juventus andrà avanti ancora a lungo, puntando ad aprire un ciclo.

    Se questo potrà avvenire in un futuro prossimo oppure in tempi più ravvicinati sarà il campo a determinarlo ma, in ogni caso, la Juventus sembra essersi incamminata sulla strada giusta secondo Lippi che rimane un attentissimo osservatore delle vicende bianconere e, pertanto, non si tira indietro dal commentare la battuta infelice di Beckenbauer a proposito di Gigi Buffon ed, in tal senso, lo stesso Lippi ne fornisce una chiave di lettura particolare, sottolineando che “si è fornito un assist a Buffon per confermarsi una persona di qualità e di intelligenza superiore alla norma: criticare Buffon è assurdo perchè è un fuoriclasse da quando era un ragazzino di 17 anni”.

    Chissà che le parole di Lippi possano essere un ulteriore spinta motivazionale per capitan Buffon e per l’intero gruppo bianconero.

  • Perchè le squadre italiane corrono di meno?

    Perchè le squadre italiane corrono di meno?

    Perché le squadre italiane corrono di meno? Questa è la domanda che ci facciamo ogni qual volta una squadra italiana viene dominata fisicamente dalla squadra tedesca, spagnola o inglese di turno. Questa volta è toccato alla Vecchia Signora, poco tempo fa ad Inter e Milan. (altro…)

  • Bayern Monaco-Juventus finisce 2-0, tedeschi troppo forti

    Bayern Monaco-Juventus finisce 2-0, tedeschi troppo forti

    Una Juventus irriconoscibile cade all’Allianz Arena e vede allontanarsi la semifinale di Champions League. Non tanto per i due gol subiti, comunque pesanti, quanto per la prestazione praticamente nulla al cospetto di un Bayern Monaco che ha fallito diverse occasioni che potevano rendere il divario ancora più ampio. (altro…)

  • Ibra risponde a Messi: Psg-Barcellona pareggio in extremis

    Ibra risponde a Messi: Psg-Barcellona pareggio in extremis

    Psg-Barcellona doveva garantire spettacolo e così è stato. Al termine dei novanta minuti di gioco nessuna delle due squadre è riuscita ad imporsi sull’altra e il risultato finale è stato un 2-2 agguantato all’ultimo secondo dai padroni di casa. (altro…)

  • Beckenbauer su Buffon: “un pensionato”

    Beckenbauer su Buffon: “un pensionato”

    Oltre al “danno” e alla cocente delusione per la sconfitta rimediata dalla sua Juventus in terra bavarese contro il Bayern Monaco, la “beffa” per Gigi Buffon degli sfottò del post-gara provenienti dal presidente onorario del Bayern Monaco Franz Beckenbauer, colui che fu campione in campo ma che, almeno con queste dichiarazioni, si dimostra tutt’altro che sportivo e rispettoso di un campione dalla carriera impeccabile e che ha sempre dimostrato sul campo e con le prestazioni straordinarie tutto il suo valore. Certo, Gigi Buffon avrà anche delle responsabilità sul gol incassato dopo soli 24 secondi di gioco e che, di fatto, ha “tagliato le gambe” alla Juventus spianando la strada al Bayern Monaco verso una partita maiuscola che ha evidenziato, di contr’altare, le difficoltà psicologiche dei bianconeri e la distanza con una delle più grandi d’Europa: ma questo non appare un buon motivo per etichettarlo senza alcun rispetto. Le parole di Franz Beckenbauer, infatti, hanno avuto un tono assolutamente spietato e tagliente, sottolineando che “Alaba ha tirato da 120 metri e Buffon sembrava un pensionato. Non si arrabbi ma doveva prendere quel tiro, forse non pensava che Alaba calciasse da lì”. Un’etichetta fin troppo banale quella di “pensionato” riferita al fatto che Gigi Buffon abbia compiuto 35 anni e, dunque, sia in difficoltà al punto da essere, ormai, prossimo ad appendere i guanti al chiodo, ma che non considera affatto lo straordinario rendimento del numero uno juventino mostrato nella presente stagione.

    Beckenbauer su Buffon: "un pensionato" | © ODD ANDERSEN/Getty Images
    Beckenbauer su Buffon: “un pensionato” | © ODD ANDERSEN/Getty Images

    L’uscita di  Franz Beckenbauer è, dunque, soltanto una caduta di stile, una frase infelice che denota una incredibile superficialità d’analisi, oltre a risultare poco idonea nell’esser pronunciata da un ex campione del suo spessore e del suo calibro, anche e soprattutto in virtù del ruolo attualmente ricoperto nel Bayern Monaco che avrebbe suggerito una maggiore sportività nei confronti di un campione-rivale come Gigi Buffon, un uomo – oltre che un calciatore – sempre rispettoso e misurato nei commenti e nelle parole, oltre che esempio di sportività in campo.

    Eppure, le parole di  Franz Beckenbauer risultano stonare anche con le dichiarazioni del suo collega Karl-Heinz Rummenigge che, nel post-partita, ha sottolineato i meriti del Bayern Monaco ma ha anche mostrato prudenza nell’analizzare il match di ritorno, sottolineando che ha Juventus non si può sottovalutare e sarà necessario recarsi a Torino con la massima concentrazione, senza euforia: toni più misurati e più consoni al ruolo dirigenziale ricoperto, per cui l’etichetta prevede un atteggiamento “diplomatico”.

    Proprio per questo motivo l’entrata a gamba tesa di Beckenbauer su Buffon – con l’ex difensore che per l’occasione ha rispolverato la vis atletica dei tempi in cui veniva soprannominato “Kaiser” – risulta essere particolarmente pungente e velenoso, facendo emergere ancora una volta lo spirito di soddisfazione e di rivalsa che per i tedeschi emerge particolarmente quando si ottiene un successo contro le squadre italiane, considerando che spesso (soprattutto a livello di Nazionale) il calcio teutonico ha dovuto inchinarsi a quello azzurro.

    Ecco perchè, dopo una simile frecciata al vetriolo, c’è da attendersi (e da augurarsi) che per un campione del calibro di Buffon e per tutta la squadra di Conte vi sia la volontà di giocare il match di ritorno con lo spirito combattente di chi non si arrende alle difficoltà oggettive e non parte in partenza nel ruolo di vittima sacrificale, seppur la serata di ieri ha evidenziato un gap significativo in campo: l’orgoglio, la fame e il senso di rivincita in questi casi possono rivestire un ruolo determinante, facendo sì da trasformare la provocazione irridente di Beckenbauer  in un autogol.

  • Bayern Monaco-Juve, sfida di lusso all’Allianz Arena

    Bayern Monaco-Juve, sfida di lusso all’Allianz Arena

    Poche ore ancora e i riflettori saranno tutti puntati sull’andata dei quarti di finale di Champions di scena all’Allianz Arena: di fronte i padroni di casa “ammazza campionato tadesco“, il Bayern Monaco (altro…)

  • Psg-Barcellona: Ibrahimovic contro Messi

    Psg-Barcellona: Ibrahimovic contro Messi

    Psg-Barcellona potrebbe sembrare la sfida finale della Champions League. No. Si tratta solamente di una “banale” andata dei quarti di finale della coppa ambita da tutti i migliori club d’Europa. Davanti, per contendersi il passaggio alle semifinali, ci sono proprio due dei migliori club del momento. Da una pare troviamo il Barcellona degli extra terrestri, dei fenomeni spagnoli che hanno vinto tutto o quasi fra premi individuali e non. Dall’altra i riflettori saranno puntati sul Paris Saint-Germain dello sceicco Nasser Al-Khelaifi, capace di trasformare la formazione parigina in una vera e propria corazzata ricca di fenomeni più o meno conosciuti. Il match, che si giocherà questa sera al “Parco dei Principi” alle ore 20.45, vedrà di fronte anche due icone del calcio mondiale: Ibrahimovic contro Messi. Due giocatori completamente opposti l’uno dall’altro sia per quanto riguarda la tecnica in campo sia per quanto concerne l’aspetto caratteriale.

    Ibrahimovic colpo dello scorpione durante Brest-Psg | ©KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
    Ibrahimovic colpo dello scorpione durante Brest-Psg | ©KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images

    I RICCONI – Il Psg è salito alla ribalta grazie ai costosi investimenti dello sceicco Al Khelaifi. Infatti prima di questa rivoluzione, i francesi erano un normalissimo club di media classifica con un mix di giocatori buoni ma di certo non fenomenali. In breve tempo è arrivata all’ombra della Tour Eiffel gente del calibro di Thiago Slva, Ibrahimovic (presi a fior di milioni dal Milan), Lavezzi, Verratti che è andata a integrarsi al nucleo esistente ovvero Pastore, Sirigu e Menez tanto per citare qualche nome. Ultimo acquisto: David Beckham. A guidare il tutto c’è Carlo Ancelotti, altra conoscenza del calcio nostrano. Nel campionato nazionale, il Psg non ha rivali e prosegue il suo cammino verso il probabile titolo ma in Europa la musica cambia. Per le squadre come il Paris Saint-Germain, non basta vincere il campionato per diventare una big, è necessario stupire nell’Europa che conta, magari vincendo anche lo stesso trofeo. Visti poi i prezzi dell’investimento, arrivare in finale non dovrebbe essere poi tanto difficile. Barcellona permettendo.

    TRADIZIONE CATALANA – Il Barcellona è quasi l’opposto del PSG. Se i francesi hanno puntato tutto sull’acquisto di giocatori dalla fama internazionale per riuscire a emergere dalla mediocrità, i catalani hanno scelto di puntare sui propri giovani per fondare un ciclo che in breve tempo si è rivelato vincente. Certo, anche i blaugrana hanno speso qualche soldo per rafforzarsi (vedi Sanchez e Fabregas per esempio) ma l’ossatura della squadra è composta da ragazzi sfornati dalla Masìa. Il modello Barça è particolare: non tutti possono integrarsi in un gioco simile tanto che campioni come Ibrahimovic sono stati inghiottiti dal sistema spagnolo. Nel Barcellona può esserci solo un campione e quel fenomeno si chiama Messi. Tutti gli altri devono giocare con e per lui, non sono permessi egoismi e individualità all’interno dello spogliatoio catalano eccezion fatta per la Pulce. Ecco che Ibra si è subito trovato male con questi sillogismi e, con la maglia del PSG sarà voglioso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa segnando almeno una rete al club che non lo ha saputo valorizzare a dovere. Da ricordare inoltre che sulla panchina del Barcellona torna Tito Vilanova dopo le cure ricevute in quel di New York.

    PROBABILI FORMAZIONI PSG-BARCELLONA (Ore 20.45)

    PSG(4-2-3-1): Sirigu; Maxwell, Thiago Silva, Alex, Van der Wiel; Matuidi, Verratti; Pastore, Lavezzi, Moura; Ibrahimovic. All. Ancelotti.

    BARCELLONA( 5-2-3): Valdes; Dani Alves, Piquè, Busquets, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Iniesta; Sanchez, Messi, Villa. All. Vilanova.

  • Champions League, il Bayern Monaco e le italiane

    Champions League, il Bayern Monaco e le italiane

    I tedeschi del Bayern Monaco rappresentano un avversario classico per le squadre italiane nelle competizioni europee con numerosi e storici doppi confronti, anche se il primo confronto dei bavaresi con una italiana in Coppa dei Campioni si è registrato per la prima volta soltanto nel 1990. (altro…)

  • Rinnovo Cavani, De Laurentiis dice no a 7 milioni

    Rinnovo Cavani, De Laurentiis dice no a 7 milioni

    Rinnovo Cavani si, Rinnovo Cavani no, si prevede infatti un futuro difficile e da separati in casa per il Napoli ed il suo giocatore simbolo Edinson Cavani. (altro…)

  • La Juve pesca il Bayern Monaco, alla Lazio il Fenerbahce

    La Juve pesca il Bayern Monaco, alla Lazio il Fenerbahce

    Non sono mancati i colpi di scena e le sorprese, così come era ampiamente preventivabile, nel sorteggio per gli abbinamenti dei quarti di finale delle coppe europee. L’urna di Nyon ha stabilito gli accoppiamenti per il prosieguo dei tornei sia di Champions League che di Europa League e consegnando alle due squadre italiane superstiti le rispettive euroavversarie. Il bilancio delle italiane in tal caso è soddisfacente soltanto a metà. Infatti, la Juventus ha incrociato le ambizioni riconosciute del Bayern Monaco, squadra che sta dominando la Bundesliga e sconfitta lo scorso anno in finale, mentre la Lazio ha pescato i turchi del Fenerbahce, non tra le grandissime del calcio europeo, ma formazione senza dubbio di tutto rispetto.

    La Juventus becca il Bayern Monaco | ©Getty Images
    La Juventus becca il Bayern Monaco | ©Getty Images
    La Juventus ritrova sulla propria strada la squadra che per l’ultima volta l’ha eliminata in Champions nel 2009. I bianconeri subirono un pesante passivo, 4-1 al Delle Alpi. Jupp Heynckes sa già di andare via per lasciare il posto a Guardiola, ma non per questo gli mancheranno gli stimoli giusti. La Juve dovrà arginare l’attacco a mitraglia dei bavaresi, ma sulla carta ai bianconeri conviene affrontare più tedeschi che il Barca o il Real Madrid. La sfida probabilmente più spettacolare dei quarti potrebbe, però, essere PSG-Barcellona, anche se i parigini ancora non godono dell’esperienza internazionale giusta. Anzi Ancelotti fa fatica anche in patria e al cospetto del Barca avrà il compito meno agevole di tutti i quarti. Ibra oltretutto non giocherà al Parco dei Principi per squalifica e ritroverà i suoi ex-compagni catalani soltanto al Camp Nou. Meglio è andata al Real Madrid, che sornione può approdare in semifinale, affrontando un Galatasaray senza dubbio quotato, ma forse non all’altezza dei madri disti. Mourinho ritroverà i suoi ex-pupilli Drogba e Snejider. Nel 2000 i turchi batterono 2-1 il Real e conquistarono la Supercoppa Europea. L’ultimo quarto di Champions, invece, propone la sfida inedita tra il Borussia Dortmund ed il Malaga, con i tedeschi al momento leggermente favoriti, ma potrebbero non mancare le sorprese.

    In Europa League, come detto, la Lazio incrocia il Fenerbahce. Anche nei quarti di Coppa UEFA del 2002/2003 i romani eliminarono una turca, in quel caso il Besiktas di Istanbul. Il Chelsea, invece, dovrà domare l’ostico Rubin Kazan, formazione russa scorbutica che in Europa riesce a compiere spesso e volentieri l’impresa. Qualche anno fa in Champions espugnò addirittura il Camp Nou. Il Tottenham Hotspur, ridimensionato dalla grande paura patita a San Siro, prova a frenare la corsa del sorprendente Basilea. Anche qui il pronostico è in favore dei londinesi, ma gli elvetici in Europa hanno palesato tanti e convincenti progressi. Il Benfica in versione brillante e spumeggiante, invece, deve contenere gli ardori di un’altra inglese, il Newcastle, che stenta molto in campionato ma che rivendica importanti ambizioni europee. I bianconeri nel lontano ’69 vinsero la Coppa delle Fiere.