Tag: Champions League

  • Champions League: goleade Chelsea e Shakhtar Donetsk

    Champions League: goleade Chelsea e Shakhtar Donetsk

    Giornata di Champions League costellata da tanti gol: ben 40 realizzati, seconda giornata più prolifica di sempre nella storia della Champions League dopo i 44 gol del 1 ottobre 1997. Tutto semplice per Chelsea e Barcellona mentre il Psg vince sul foto finish.

    Cinquina di Luiz Adriano nello 0-7 dello Shakhtar Donetsk sul campo del Bate Borisov; 6-0 del Chelsea, in casa, contro il Maribor;  successo del Barcellona per 3-1 contro l’Ajax. Cavani decide la vittoria del Psg 0-1 a Nicosia; successo dello Schalke 04 di Roberto Di Matteo sullo  Sporting Lisbona. 

    CSKA MOSCA-MANCHESTER CITY 2-2 Nel gruppo E il Manchester City, avanti di due reti, si fa rimontare sul 2-2 dal Cska Mosca si complica la vita per la qualificazione, sono infatti solamente due i punti raccolti dalla squadra di Pellegrini nelle prime tre giornate; il City è passato in vantaggio al 29′ con Aguero il quale ha finalizzato lo splendido lavoro di Silva prima e di Dzeko ; al 38′  un’azione da manuale consentiva a Milner di raddoppiare dopo il lancio di Tourè, sponda aerea di Zabaleta e tiro cross di Aguero. Al 65′ Musa ha servito Doumbia e ha insaccato a porta vuota per il gol della speranza e a cinque minuti dalla fine si è fatto travolgere in area da Kolarov concedendo il penalty realizzato da Natkho.

    Ora la situazione del gruppo E dopo la terza giornata è: Bayern Monaco 9; Roma 4; Manchester City 2 e  Cska Mosca 1.

    APOEL NICOSIA-PSG 0-1  Nel gruppo F senza Marquinhos, Ibrahimovic e Lavezzi il Psg ha sofferto molto in casa dell’ Apoel Nicosia, in pressing per la stragrande durata del match con i guizzi dell’attaccante Sheridan e il salvataggio sulla linea di David Luiz sul colpo di testa di Tiago Gomes. La rete decisiva ha portato la firma di Cavani, sontuoso controllo in area a seguire, rimpallo e appoggio a rete.

    BARCELLONA-AJAX 3-1 Il Barcellona ringrazia i suoi tre tenori Iniesta, Neymar e Messi per il successo per 3-1 ai danni dell’Ajax. Ha aperto le reti Neymar sfruttando l’assist di Messi; il raddoppio è nato da un  filtrante di Iniesta e controllo di sinistro e rete di Messi. Nella ripresa ha accorciato le distanze El Ghazi prima che Sandro Ramirez non abbia chiuso i conti in pieno recupero con un gran sinistro in diagonale.

    Ora la situazione del gruppo F dopo la terza giornata è: Psg 7; Barcellona 6; Ajax 2; Apoel 1

    Il pallone ufficiale utilizzato nei match di Champions-League
    Il pallone ufficiale utilizzato nei match di Champions-League

    SCHALKE 04-SPORTING LISBONA 4-3 Lo Schalke 04 di Roberto Di Matteo ha superato 4-3 lo Sporting Lisbona; i portoghesi sono passati in vantaggio con Nani al 16′ e al 33′ sono rimasti in dieci uomini per l’espulsione di Mauricio.  Il pari dei tedeschi è arrivato al 34′ con Obasi. Nella ripresa Huntelaar ha portato in vantaggio i padroni di casa al 51′ e al 60′ Hoewedes ha portato sul 3-1 lo Schalke; prepotente il ritorno degli ospiti che con una doppietta di Silva al 64′,  e al 78′ hanno pareggiato i conti. Ma al 90′ la rete di Moting, dal dischetto, ha permesso alla squadra di Di Matteo di vincere la partita.

    CHELSEA-MARIBOR 6-0 Il Chelsea ha strapazzato 6-0 il Maribor; in poco più di mezzora i giochi sono stati fatti a Londra: ha aperto Remi al 13′ centrando la buca di angolo con il sinistro a rientrare, poi Drogba al 23′ ha realizzato un calcio di rigore quindi Terry, al 31′, dopo un contropiede ha siglato la rete in spaccata a porta vuota. La quarta rete è stata un autorete di Viler dopo un assolo di Hazard; la quinta marcatura è avvenuta su rigore al 77′ con Hazard; la rete del 6-0 è da applausi:  lancio di Ake, controllo, dribbling, controdribbling e destro esploso a incrociare sul palo lontano da parte di Hazard.

    Ora la situazione del gruppo G dopo la terza giornata è: Chelsea 7; Schalke 04 5; Maribor 2; Sporting Lisbona 1

    BATE BORISOV-SHAKHTAR DONETSK 0-7 Una partita senza storia mai in discussione con i tifosi della squadra di casa che lasciano gli spalti già durante il primo tempo. Lo Shakhtar ha vinto per 7-0 senza dove faticare più di troppo; Luiz Adriano ha realizzato il poker più veloce della storia della massima competizione internazionale, grazie ai cinque gol realizzati oggi, Adriano è diventato il miglior marcatore di sempre dello Shakhtar. 

    PORTO-ATLETICO BILBAO 2-1 Una massiccia dose di sfortuna, cosi si potrebbe riassumere la sconfitta dell’Atletico Bilbao in quel di Oporto: pali e varie occasioni mancate. Padroni di casa avanti al 45′ con la conclusione a giro del nazionale Texeira dopo assist di Quintero; ma in avvio di ripresa Guillermo ha riequilibrato la gara, con dribbling sullo stretto e conclusione a rete, dopo assist di Benat. Gol partita di Quaresma con un destro radente.

    Ora la situazione del gruppo H dopo la terza giornata è: Porto 7; Shakhtar Donetsk 5; Bate Borisov 3; Atletico Bilbao 1.

     

  • Roma distrutta da un super Bayern, all’Olimpico è 1-7

    Roma distrutta da un super Bayern, all’Olimpico è 1-7

    Una serata incredibile, una Roma che viene totalmente annientata da un Bayern Monaco perfetto ed inarrestabile, ci si poteva aspettare un successo dei tedeschi, obiettivamente più forti, ma 1-7 maturato questa sera allo stadio Olimpico era quasi impossibile da pronosticare.

    Un Ko pesante, una punizione severissima che si concretizza sostanzialmente nel primo tempo quando i tedeschi in meno di mezz’ora, tra il minuto 8 e il minuto 35, hanno infilato 5 gol che hanno spaccato in due la partita.

    Da questa serata molto probabilmente ne esce ancora una volta ridimensionato il calcio italiano se si pensa che la Roma, brillante e con il bel gioco in campionato, non è riuscita, se non a tratti nel secondo tempo quando il Bayern ha calato i ritmi, praticamente mai ad imporre il proprio gioco sui bavaresi.

    La carta vincente l’ha calata Guardiola nello schierare i suoi in campo dall’inizio. Se Garcia ha praticamente confermato il suo 4-3-3, dovendo inserire Torosidis per Maicon fermato da un problema al ginocchio prima della gara, con il tridente Iturbe-Totti-Gervinho, il tecnico dei tedeschi ha sorpreso tutti mettendo sul campo il suo Bayern con un 3-5-2 con Robben e Bernat larghissimi a centrocampo e con Müller a fianco di Lewandowski in avanti.

    L'esultanza di Arjen Robben
    L’esultanza di Arjen Robben

    La partenza è sostanzialmente equilibrata, poi però il Bayern cresce. Su azione da corner Nainggolan salva con Müller pronto a colpire, sulla susseguente rimessa laterale Robben chiede l’uno-due e dopo esser entrato in area piazza il tiro a giro vincente. La Roma reagisce subito ed ha la potenziale chance di pareggiare ma Neuer si supera respingendo la conclusione di Gervinho. Tra il 23° ed il 25° il Bayern assesta due cazzottoni che hanno il sapore del K.O.: prima Götze combina e dal limite piazza il tiro vincente che sorprende De Sanctis, passano due minuti e Lewandowski si avvita e di testa gira in gol un perfetto cross di Bernat. La Roma è un pugile al tappeto e alla mezz’ora per Robben è semplice presentarsi in area e battere De Sanctis. Al 35° addirittura il Bayern aumenta il passivo con il rigore trasformato da Muller per fallo di mano di Manolas. La Roma non riesce praticamente mai a reagire e son più le occasioni per andare sullo 0-6 che sul 1-5, comunque il primo tempo si chiude sul pesantissimo 0-5.

    La ripresa parte con Garcia che sostituisce Totti ed il disastroso Cole, facendo entrare Florenzi ed Holebas. Al 53° doppio sussulto giallorosso con Gervinho che calcia forte ma colpisce il palo e subito dopo è Florenzi ad avere l’occasione ma Neuer respinge. Al 60° Neuer sfodera un altro miracolo su Gervinho che colpisce solissimo a due passi dalla porta. Al 65° il gol arriva, Florenzi trova in profondità Nainggolan che mette il cross per Gervinho che segna. La gara sembra trascinarsi ma le riserve del Bayern vogliono fare bella figura e prima Ribery con il pallonetto, imbeccato da Robben, al 77° e Shaqiri lesto a girare in porta una corta respinta di De Sanctis trovano le reti per un tremendo 1-7. Oltre ad un palo esterno di Ribery non accade più niente il risultato finale è impietoso: il Bayern Monaco batte la Roma, all’Olimpico, per 7-1.

     

    ROMA – BAYERN MONACO 1-7 (0-5) (8°, 30° Robben (B), 23° Götze (B), 25° Lewandowski (B), 35° rig. Müller (B), 65° Gervinho (R), 77° Ribery (B), 80° Shaqiri (B))

    ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole (46° Holebas); Pjanic (78° Ljajic), De Rossi, Nainggolan; Iturbe, Totti (46° Florenzi), Gervinho.

    Allenatore: Garcia.

    BAYERN MONACO (3-5-2): Neuer; Benatia, Boateng, Alaba; Robben, Xabi Alonso, Lahm, Götze (78° Shaqiri), Bernat; Müller (59° Rafinha), Lewandowski (67° Ribery).

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Iturbe (R), Torosidis (R), Nainggolan (R), Bernat (B).

  • Esame Bayern per la Roma di Garcia

    Esame Bayern per la Roma di Garcia

    Esame difficile ma importante per la Roma di Rudi Garcia, questa sera all’Olimpico, per la terza giornata di Champions League arriva il Bayern Monaco di Pep Guardiola.

    Una sfida che è certamente uno snodo cruciale per il proseguimento del cammino europeo della Roma, un risultato positivo non solo garantirebbe punti preziosi ma darebbe ai giallorossi morale e la convinzione di poterserla giocare con tutti, anche con i più forti club d’Europa.

    Un punto a favore del team di Garcia potrebbe essere il calore del pubblico, si va verso il tutto esaurito con un Olimpico che cercherà di creare un clima infernale per spingere la propria squadra e provare ad intimorire i bavaresi.

    Nella conferenza stampa di ieri pre gara il tecnico francese si è rivelato moderatamente ottimista, sempre ricordando la forza dell’avversario e contando nell’aiuto del pubblico:

    Rudi Garcia
    Rudi Garcia

     

    Loro sono una grande squadra, noi siamo ancora outsiders. Sarà una grande partita, con l’Olimpico pienissimo e caldo. Dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni. Bisogna essere intelligenti sul campo. Non abbiamo niente da perdere, questo dovrà essere l’atteggiamento di questa gara. Abbiamo un solo obiettivo: andare contro i pronostici che ci davano fuori al primo turno. Quello che conta è giocare la partita e non essere spettatori.

     

     

    Per quanto riguarda la formazione pare piuttosto certo che il tridente d’attacco rivedrà dall’inizio Gervinho ed Iturbe insieme a Totti. In difesa si rivedrà Manolas, assente per squalifica contro il Chievo, con al suo fianco uno tra Astori e Yanga-Mbiwa, mentre sulla fascia ballottaggio tra Cole ed Holebas con il primo che pare in vantaggio. Centrocampo obbligato con Nainggolan, Pjanic e De Rossi.

    Guardiola dovrebbe schierare il suo Bayern con il 4-2-3-1 con l’ex Benatia che pare destinato alla panchina. Anche Ribery non dovrebbe figurare nell’undici di partenza ma il trio di trequartisti alle spalle di Lewandowski e senza dubbio di altissimo livello: Robben, Muller, Goetze.

    La sfida si presenta quindi difficile ed affascinante, i bavaresi partono ancora leggermente in vantaggio ma la Roma, anche spinta dal suo caloroso ed appassionato pubblico, può riuscire nell’impresa.

     

    ROMA – BAYERN MONACO le probabili formazioni

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Gervinho, Totti, Iturbe.

    Allenatore: Garcia.

    Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba; Lahm, Xabi Alonso; Robben, Muller, Goetze; Lewandowski.

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Eriksson.

  • Arda Turan ferma il ciclone Juve

    Arda Turan ferma il ciclone Juve

    Una gara non certo bella ed indimenticabile quella che è andata in scena questa sera al Vicente Calderon e che è stata decisa da un tocco di Arda Turan.

    Una partita nella quale la Juventus forse è stata un po’ troppo remissiva con l’idea in testa di accontentarsi del pari e con l’Atletico di Simeone, abile a chiudere qualsiasi spazio e a sfruttare quelle poche occasioni, una delle quali è bastata a consegnare i tre punti ai Colchoneros.

    L’Atletico dunque, senza incantare, porta a casa i tre punti e si rilancia in un girone equilibratissimo visto il successo del Malmoe per 2-0 sull’Olympiacos. Adesso tutte e quattro le squadre si trovano a 3 punti.

    Veniamo al racconto della gara, Simeone schiera i suoi con il 4-4-2 sorprendendo nella scelta di inserire Saul sull’esterno a centrocampo facendo partire Griezmann dalla panchina.

    Allegri invece rimanda in campo la stessa formazione vista contro l’Atalanta in campionato con l’eccezione del recuperato Caceres che sostituisce Ogbonna nel trio difensivo.

    Partenza molto aggressiva dell’Atletico ma la Juventus regge bene ed ha una chance con un tiro da fuori di Marchisio che esce sul fondo. Al 25° Vidal perde palla al limite, tiro immediato di Mandzukic con Buffon pronto alla respinta. Al 32° è Pogba a provare il tiro ma la sua conclusione a giro si spegne sul fondo. Il match si mantiene sul filo dell’equilibrio ma non si contano altre occasioni, il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Arda Turan
    Arda Turan

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo ma il copione non cambia, squadre aggressive ma nessuna chance. Intorno al quarto d’ora l’Atletico aumenta la pressione e prova a schiacciare la Juventus ma i bianconeri se pur con qualche apprensione reggono. Passato il momento più difficile gli uomini di Allegri provano a riprendere in mano il gioco cercando di abbassare i ritmi e cercando con il palleggio di provare a costruire. Ma ecco che al 74° arriva il gol dell’Atletico con Turan che è abile ad inserirsi su un cross di Juanfran, bucato da Mandzukic, e beffa Buffon. La Juve prova a spingersi in avanti, entrano Pereyra, Morata e Giovinco ma i bianconeri non riescono a sfondare e al fischio finale è festa per i Colchoneros.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS 1-0 (0-0) (74° Arda Turan)

    Atletico Madrid (4-4-2): Moya; Juanfran, Miranda, Godin, Ansaldi; Saul (52° Griezmann), Tiago, Koke, Arda Turan (88° Siqueira); Raul Garcia, Mandzukic (83° Suarez).

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres (77° Pereyra), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (88° Giovinco), Vidal (82° Morata), Marchisio, Pogba, Evra; Tevez, Llorente.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Bonucci (J), Raul Garcia (A), Chiellini (J), Ansaldi (A), Lichtsteiner (J), Morata (J), Pogba (J), Giovinco (J)

     

  • Allegri e la Juventus all’esame Atletico

    Allegri e la Juventus all’esame Atletico

    Una notte fondamentale per Massimiliano Allegri, la sua avventura da allenatore della Juventus si trova davanti il primo vero e proprio esame stagionale: la sfida in trasferta a Madrid all’Atletico di Simeone.

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Una gara già complicata sulla carta, l’Atletico Madrid ha perso in casa una sola volta in 16 gare disputate in Europa negli ultimi 3 anni, resa ancora più difficile dalla sconfitta incassata dai colchoneros nel primo turno di Champions League ad Atene con l’Olympiakos.

    Il protagonista atteso della gara, sulla sponda juventina, sarà certamente Carlitos Tevez che dopo essersi sbloccato con la doppietta decisiva contro il Malmoe, cercherà di ripetersi in casa degli spagnoli, mantenendo così la strepitosa media realizzativa vista in quest’inizio di stagione.

    Nelle precedenti campagne europee la Juventus ha sempre dimostrato di fornire ottime prestazioni nelle gare contro i grandi avversari, Allegri però è a conoscenza delle difficoltà che la gara porrà ai bianconeri ed in conferenza stampa ha voluto mettere in chiaro cosa attenderà la Juve e cosa dovranno fare i suoi ragazzi per cercare di riportare a casa un risultato positivo da questa trasferta:

    Sarà una gara difficile e complicata. Affrontiamo una squadra intensa, con grande furore agonistico e molto bravi sui calci piazzati. Dovremo giocare una partita molto tecnica, loro hanno una forza mentale incredibile, ti mettono pressione. Dobbiamo offrire una grande prestazione e cercare di tornare a casa con un risultato positivo.

    Simeone invece, che sta vedendo il suo Atletico pian piano crescere di condizione dopo una partenza stentata anche in Liga, si è mostrato molto carico alla vigilia descrivendo il match di questa sera come un vera e propria finale:

    Sarà come una finale, siamo una squadra competitiva con grandi giocatori. Ogni gara ovviamente è diversa e vedrò chi far giocare. Affrontiamo la Juve con il massimo rispetto che merita una squadra così blasonata. Mi piace il lavoro fatto negli anni dalla Juve, ho rispetto ed ammirazione.

    Per quanto riguarda le formazioni, Allegri sembra orientato a confermare l’undici visto contro l’Atalanta con l’eccezione di Asamoah che dovrebbe riprendersi la fascia occupata da Evra contro i nerazzurri e con i ballottaggi Caceres ed Ogbonna per il ruolo di centrale difensivo e quello tra Llorente e Morata per chi affiancherà Tevez, impossibile togliere l’Apache, in attacco. Favoriti Caceres e Llorente per una maglia da titolare.

    Simeone invece  dovrà rinunciare molto probabilmente a centrocampo dove agiranno Griezmann, Koke, l’ex bianconero Tiago e Arda Turan. In avanti Mandzukic dovrebbe essere appoggiato da Raul Garcia.

     

    ATLETICO MADRID – JUVENTUS le probabili formazioni

    Atletico Madrid (4-4-1-1): Moya; Juanfran, Miranda, Godin, Ansaldi; Griezmann, Koke, Tiago, Arda Turan; Raul Garcia; Mandzukic.

    Allenatore: Simeone.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Vidal, Asamoah; Llorente, Tevez.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Brych.

  • Gioiello di Totti, un’ottima Roma impone il pari al City

    Gioiello di Totti, un’ottima Roma impone il pari al City

    Ottima prestazione della Roma, impreziosita da un gol storico di Francesco Totti, che in casa del Manchester City ottiene un punto prezioso ed importante per il proseguimento del cammino europeo ed anzi i giallorossi se ne tornano a casa con qualche rimpianto per le occasioni non concretizzate.

    Tornando a Totti con il gol di questa sera, segnato all’età di 38 anni e 3 giorni, il capitano della Roma è diventato il più longevo marcatore nella storia della Champions League. 

    I complimenti vanno fatti però a tutti gli uomini di Garcia, oltre che al tecnico stesso, capaci di una prestazione fatta di sostanza, lucidità e di grande coraggio in casa di un City che dopo la deludente prestazione all’Allianz Arena nella prima giornata non convince nemmeno oggi.

    Veniamo al racconto della gara, Pellegrini conferma il 4-4-2 molto offensivo preventivato alla vigilia con Dzeko e Aguero in attacco, con Navas e Silva sugli esterni. Garcia è costretto invece a rinunciare a De Sanctis, al suo posto Skorupski e scioglie i due ballottaggi con Cole che ha la meglio su Torosidis e Totti su Destro.

    Francesco Totti
    Francesco Totti

    Pronti via e il Manchester City mette subito pressione alla Roma. Al 4° i Citizens passano in vantaggio: Maicon trattiene Aguero in area, l’arbitro, probabilmente consigliato dall’addizionale sulla linea, decide per il rigore con lo stesso Aguero che spiazza Skorupski. Il gol subito dà la sveglia alla Roma che con Maicon centra subito una traversa. Gli uomini di Garcia insistono ed al 22° arriva il pareggio grazie a Totti che ben imbeccato da Nainggolan si presenta davanti ad Hart e lo supera con un dolce colpo sotto d’esterno destro con la palla che si deposita in rete. Il City prova a pressare ma oltre ad un rigore richiesto, per mano di Manolas, non riesce ad andare anzi è Gervinho ad avere la palla del 1-2 con Hart bravo a salvare in corner. Si va al riposo sul 1-1.

    Nella ripresa Pellegrini prova a dare equilibrio inserendo Milner per Navas con il City che parte forte ma è la Roma ad avere le migliori occasioni con il tiro di Totti, la percussione di Pjanic ed il tiro sempre del bosniaco.
    La Roma arretra un po troppo e il City preme, la squadra giallorossa tiene in difesa e quando riparte riesce sempre a far paura. Al 71° finisce la gara di Totti, al suo posto Iturbe per cercare le ripartenze veloci ma la pressione dei Citizens costringe la Roma ad arretrare. Nemmeno l’ingresso di Jovetic riesce a modificare il risultato, i ragazzi di Garcia si chiudono bene e dopo 5 minuti di recupero festeggiano un punto che può sembrare poco ma che in realtà potrebbe rivelarsi pesantissimo.

     

    MANCHESTER CITY – ROMA 1-1 (1-1) (4° rig. Aguero (M), 22° Totti (R))

    Manchester City (4-4-2): Hart; Zabaleta, Kompany, Demichelis, Clichy; Navas (46° Milner), Fernandinho, Touré, Silva; Aguero (84° Jovetic), Džeko (57° Lampard).

    Allenatore: Pellegrini.

    Roma (4-3-3): Skorupski; Maicon (88° Torosidis), Yanga-Mbiwa, Manolas, Cole; Nainggolan, Pjanić, Keita; Florenzi (82° Holebas), Totti (71° Iturbe), Gervinho.

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Kuipers.

    Ammoniti: Maicon (R), Zabaleta (M), Nainggolan (R)

  • Roma, in casa del Manchester City senza paura

    Roma, in casa del Manchester City senza paura

    Sarà una sfida importante, non ancora decisiva ma certamente fondamentale quella che vedrà questa sera la Roma sfidare all’Etihad Stadium i padroni di casa del Manchester City.

    Gervinho
    Gervinho

     

    Dopo l’ottimo avvio in campionato (5 vittorie su 5 gare) e il netto successo nella prima di Champions League, in casa con il Cska Mosca, i giallorossi si presentano dinanzi ai campioni d’Inghilterra con “tutto da guadagnare”, così almeno ha dichiarato il tecnico Rudi Garcia nella conferenza stampa della vigilia.

     

     

    Il tecnico della Roma ha anche parlato del fatto di essere l’Outsider nel gruppo che prevede i campioni d’Inghilterra e quelli di Germania del Bayern Monaco:

    Abbiamo tre punti ottenuti contro il Cska, abbiamo iniziato bene e questi punti ci danno ora la possibilità di giocare senza pressione. Dopo il sorteggio era scritto che questa partita era già persa per noi, non è così:  abbiamo tanto da guadagnare e loro un po’ più da perdere. Essendo stati in 4° fascia siamo outsider, soprattutto davanti ai campioni di Inghilterra o Germania questo però deve darci ancora più forza.

    Dall’altra parte il Manchester City sembra essersi pian piano stabilizzato in Premier anche se dal punto di vista difensivo, 7 gol subiti in 6 gare, non sembra ancora a posto ed i giallorossi dovranno cercare di approfittarne e sopratutto i padroni di casa non potranno permettersi passi falsi avendo già subito una sconfitta nella prima giornata di Champions da parte del Bayern Monaco.

    Il tecnico dei Citizens Pellegrini però dalle parole rilasciate in conferenza stampa pare piuttosto fiducioso ed ottimista per il match di questa sera:

    Sarà una partita molto difficile ma non avvertiamo una pressione particolare. Dobbiamo vincere e ce la faremo, anche contro un avversario complicato.

    Per quanto riguarda le formazioni a Garcia rimane il dubbio portiere, De Sanctis non sta benissimo e potrebbe quindi venir sostituito da Skorupski anche e sarà fatto di tutto per non rinunciare al titolare. Anche Torosidis è in dubbio e potrebbe lasciare spazio a Cole sull’esterno. Confermata la coppia centrale Manolas, Yanga-Mbiwa. Centrocampo piuttosto obbligato, viste le assenza di De Rossi e del lungodegente Strootman e tridente in cui paiono sicuri Gervinho e Florenzi con Totti a giocarsi un posto con Destro, il capitano dei giallorossi pare in vantaggio per una maglia da titolare. Iturbe potrebbe recuperare ed essere disponibile per la panchina ma è difficile che Garcia si azzardi a rischiarlo.

    Il Manchester City dovrebbe optare per un 4-4-2 decisamente offensivo con Navas e David Silva sugli esterni, Yayà Toure e Fernandinho in mediana e la coppia d’attacco formata da Dzeko ed Aguero. La porta sarà difesa da Hart che avrà dinanzi a se la linea difensiva composta da Zabaleta, Kompany, Demichelis e Kolarov. Panchina, almeno inizialmente, quindi per Lampard.

     

    MANCHESTER CITY – ROMA le probabili formazioni

    MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Kompany, Demichelis, Kolarov; Navas, Fernandinho, Yaya Touré, Silva; Aguero, Dzeko.

    Allenatore: Pellegrini.

    ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole; Naninggolan, Keita, Pjanic; Gervinho, Totti, Florenzi

    Allenatore: Garcia.

  • Finale Champions League nel 2016 a Milano

    Finale Champions League nel 2016 a Milano

    Una notizia che si aspettava, come una ventata d’aria fresca, e la possibilità per i calciofili italiani di poter godere in casa propria di poter godere della prestazione delle due migliori squadre d’Europa per contendersi la maggiore competizione continentale, la Champions League.

    La UEFA, in un’assemblea esecutiva ha oggi sciolto ogni tipo di riserbo e ha deciso in maniera ufficiale che nel 2016 la finale di Champions League si giocherà a Milano. Così per la quarta volta (le altre finali giocate a San Siro furono del 1965, 1970 e 2001) lo stadio milanese potrà approfittare per vivere una grandissima serata di calcio, sperando che nel frattempo, potranno competere per quella finale anche Inter e Milan. Nella finale del 2001 vinse il Bayern Monaco che trionfò sul Valencia, mentre l’ultima finale di Champions League che si è disputata in Italia è stata quella del 2009 dove a portarsi a casa la Coppa dalle Grandi Orecchie fu il Barcellona di Guardiola.

    Inoltre è stata ufficializzata anche location della finale, sempre per il 2016, dell’Europa League, sarà lo stadio Sankt-Jackob di Basilea il teatro dell’evento. In questo caso l’assegnazione all’Italia è stato più recente, la scorsa stagione infatti tutti ricorderanno che la finale si giocò allo “Juventus Stadium” di Torino tra Benfica e Siviglia. Mentre la Supercoppa europea verrà disputata a Trondheim in Norvegia.

    Stadio "Giuseppe Meazza" di San Siro a Milano | Foto Twitter
    Stadio “Giuseppe Meazza” di San Siro a Milano | Foto Twitter

    Ovviamente le reazioni sono tutte di nota positiva, sia da parte dell’entourage federale presente a Nyon che da parte dei diretti interessati che hanno già investito nella struttura di San Siro per renderla più accogliente possibile, oltre al Comune di Milano anche quindi Inter e Milan.

    Il Comune di Milano, insieme alle due società milanesi hanno investito 20 milioni di Euro per iniziare la riqualificazione e nel prossimo biennio faranno altrettanto. Nel dettaglio verranno ristrutturati i bagni, il settore stampa e verrà effettuata la risagomatura completa del primo anello arancio.

    Si tratta di un’ottima notizia per il calcio italiano che cerca di riprendersi il ruolo di primaria importanza nel panorama europeo e mondiale, inoltre sarà un’ottima vetrina per la città di Milano, così come lo è stata la scorsa stagione per Torino. L’Italia ricordiamo che è anche in corsa per l’assegnazione, quale sede, dei Campionati Europei del 2020.

  • Quanto Genoa in Europa!

    Quanto Genoa in Europa!

    Guardando le rose presenti in Europa ecco spiccare quest’anno la presenza massiccia di ex giocatori del Genoa che, sparsi nel continente, denotano come il Grifone di Enrico Preziosi sia non solo attivissimo sul mercato, ma anche in grado di scovare in modo continuo calciatori che poi diventano di livello europeo. Non si tratta solo di due o tre intuizioni ma di una vera e propria squadra con tanto di riserve che impressiona e che fa mangiare le mani e inorgoglire i tifosi rossoblù.

    Partendo solo dalle italiane presenti nelle coppe europee sono già numerosi i calciatori che hanno calcato il campo di Marassi ed oggi sono in squadre di primissimo livello, come Ranocchia e Palacio nell’Inter, Destro e Borriello nella Roma, Bovo, Moretti e Nocerino nel TorinoMesto nel Napoli, Bonucci nella Juventus e Tomovic nella Fiorentina. Tutti calciatori usciti o passati dalla lunga veggenza rossoblù e come detto si tratta anche di altri fino a comporre una squadra intera più le riserve.

    Domenico Criscito | Foto Twitter
    Domenico Criscito | Foto Twitter

    Il Genoa “virtualmente europeo” che si può immaginare deve avere un angelo custode tra i pali, senza considerare che Perin è già un portiere di livello internazionale, e così si può trovare nella Dinamo Zagabria quel Eduardo che difese la porta rossoblù anche nella recente esperienza in Europa League del Grifone. In difesa, oltre a quelli già citati, non si può non fare riferimento a Domenico Criscito a San Pietroburgo in forza allo Zenit, o a Papastathopoulos e Granqvist rispettivamente nel Borussia Dortmund e nel Krasnodar.

    Il centrocampo sempre oltre ai riferimenti già fatti si devono menzionare sicuramente Thiago Motta del Paris Saint Germain e Rafinha del Bayern Monaco oltre a Miguel Veloso a Kiev nella Dinamo e Constant del Trabzonspor.

    In attacco l’esame si fa ancora più interessante perché già con Palacio, Destro e Borriello si parlerebbe di un tridente interessante, ma se si guarda agli ex giocatori del Genoa presenti nelle coppe europee si rimane sbalorditi. Facile ricordare l’esperienza, non proprio positiva, di Ciro Immobile tra le fila rossoblù, ma capocannoniere della Serie A scorsa ed oggi in forza al Borussia Dotmund e più intrigante e sconvolgente il passaggio di Ezequiel Lavezzi del Paris Saint Germain che dal 2004 al 2005 era un tesserato del Grifone pronto per fare la sua fortuna in Serie A ancora prima che a Napoli si pensasse a lui.

    Insomma come detto si tratta di una rosa abbastanza variegata anche come dato anagrafico che farebbe invidia a molte formazioni. Se voi foste i fanta allenatori di questo “Virtual Genoa” come lo schierereste in campo?

    Certamente la rosa allestita quest’anno dal Presidente Preziosi non è da meno e nell’ambiente c’è molta curiosità nel vedere, una volta rientrati tutte le componenti, dove può arrivare il Genoa quest’anno considerato da tanti addetti ai lavori come una delle possibili rivelazioni della stagione.

     

  • Champions: super Porto, Bayern ok nel finale, solo pari per Chelsea e Psg

    Champions: super Porto, Bayern ok nel finale, solo pari per Chelsea e Psg

    Anche questa serata di Champions League è stata ricca di gol, emozioni e anche qualche sorpresa.

    Oltre alla ottima prestazione della Roma che ha annichilito il Cska Mosca, abbiamo assistito alla goleada del Porto sul Bate Borisov, al successo nei minuti finali del Bayern Monaco in casa sul Manchester City, della vittoria con il minimo scarto del Barcellona sull’Apoel ed i pareggi, casalingo del Chelsea con lo Schalke e in trasferta del Psg ad Amsterdam con l’Ajax.

    Jerome Boateng
    Jerome Boateng

     

    GIRONE E

    BAYERN MONACO – MANCHESTER CITY 1-0 (90° Boateng)

    Un gol di Boateng, anche se sulla sua conclusione c’è la deviazione con la schiena di Gotze, al 90° ha permesso al Bayern Monaco di far proprio il big match del girone E. All’Allianz Arena i tedeschi partono forte con un paio di occasioni per Muller che in un caso trova davanti un super Joe Hart. Il City ha le sue occasioni ma sono gli uomini di Guardiola ha mostrare un gioco superiore specialmente quando entra Robben nel secondo tempo. Come detto la svolta arriva nel finale, Boateng fa le prova ma Hart salva in corner poi proprio al 90° arriva la conclusione di Boateng che da i tre punti ai bavaresi nonostante un tentativo nel recupero di Aguero.

    ROMA – CSKA MOSCA 5-1 (6° Iturbe (R), 10°, 31° Gervinho (R), 20° Maicon (R), 50° aut. Ignashevich (C), 82° Musa (C))

    CLASSIFICA 

    ROMA 3, BAYERN MONACO 3, MANCHESTER CITY 0, CSKA MOSCA 0.

     

    GIRONE F

    AJAX – PSG 1-1 (14° Cavani (P), 74° Schone (A))

    Una sorpresa di questa serata arriva da Amsterdam dove il Psg viene fermato sul pari dall’Ajax. I parigini hanno subito una chance con Lucas al 9° e poi trovano il vantaggio con Cavani rapido a ribadire in gol una respinta della difesa su tiro di Ibrahimovic. L’Ajax fatica a costruire ed anzi sono i parigini ad avere chance per raddoppiare. Al 74° però arriva il pareggio con una perfetta punizione di Schone che non lascia scampo a Sirigu. Il portiere del Psg però si rifà poco dopo quando riesce a salvare un’altra punizione di Schone deviandola sul palo. Il risultato non cambia più, il finale è 1-1.

     

    BARCELLONA – APOEL 1-0 (28° Piquè)

    Un Barcellona con diverse assenze si impone con un solo gol di scarto sui ciprioti dell’Apoel. Il risultato inganna sicuramente in quanto sostanzialmente il Barça avrebbe potuto vincere con più gol di scarto se si considerano alcuni salvataggi in extremis su Messi e Neymar nel finale. Il gol vittoria lo segna Piqué al 28° con un colpo di testa su assist di Messi da calcio piazzato.

    CLASSIFICA 

    BARCELLONA 3, PSG 1, AJAX 1, APOEL 0.

     

    GIRONE G

    CHELSEA – SCHALKE 1-1 (10° Fabregas (C), 62° Huntelaar (S))

    Il Chelsea subisce uno stop casalingo inaspettato se si calcola che dopo soli 10 minuti i Blues si sono portati in vantaggio con Fabregas ben imbeccato da un tocco geniale di Hazard. Il Chelsea costruisce qualche altra palla gol ma nel finale di tempo i tedeschi si rendono molto pericolosi con Draxler. Nella ripresa dopo una chance per Drogba che calcia fuori di poco, arriva il contropiede vincente dello Schalke finalizzato da un tiro dal limite di Huntelaar. Nel finale gli uomini di Mourinho potrebbero ritrovare il vantaggio ma la conclusione di Remy è salvata sulla linea, a Stamford Bridge è 1-1.

     

    MARIBOR – SPORTING LISBONA 1-1 (80° Nani (S), 92° Zahovic (M))

    Partita piacevole con entrambe le squadre che provano a vincerla anche se sono i portoghesi a fare qualcosina in più. Il risultato si sblocca nel finale quando Nani al minuto 80° si inventa la giocata ed il tiro da fuori che supera Handanovic. I portoghesi però si fanno del male da solo ed al 92° combinano la frittata con un liscio difensivo che permette al giovane Zahovic di infilarsi in area e pareggiare con un colpo di testa.

    CLASSIFICA

    SCHALKE 1, SPORTING LISBONA 1, CHELSEA 1, MARIBOR 1

     

    GIRONE H

    ATHLETIC BILBAO – SHAKTHAR DONETSK 0-0

    Partita non certo indimenticabile al Nuevo San Mames. Le squadre hanno avuto qualche occasione ma a regnare è stato l’equilibrio e alla fine il pareggio a reti bianche può starci.

     

    Yacine Brahimi
    Yacine Brahimi

    PORTO – BATE BORISOV 6-0 (5°, 32°, 57° Brahimi, 37° Martinez, 61° Adrian, 76° Aboubakar)

    Tutt’altra musica all’ Estadio Do Dragao dove il Porto gioca a Tennis con il Bate Borisov rifilandogli un netto 6-0, protagonista assoluto l’algerino Yacine Brahimi che già al 5° trova il gol del 1-0 con un gran tiro. Al 32°fa doppietta con un’azione personale. Prima della fine del tempo c’è gloria per Jackson Martinez che sfrutta un cross di Danilo e fa 3-0 al 37°. Nella ripresa Brahimi si cimenta in un’altra specialità, il calcio di punizione e fa 4-0. Il risultato finale viene arrotondato prima da Adrian al 61° e poi da Aboubakar al minuto 76.

    CLASSIFICA

    PORTO 3, SHAKHTAR 1, ATHLETIC BILBAO 1, BATE BORISOV 0.