Tag: Champions League

  • Psg sconfitto, primo posto al Barcellona. Schalke ok

    Psg sconfitto, primo posto al Barcellona. Schalke ok

    L’ultima giornata della fase a gironi di Champions League ha visto il successo per 3-1 del Barcelona ai danni del PSg, successo che vale il primo posto nel girone. Netta vittoria dell’Ajax, 4-0 contro l’Apoel cosi come quella del Chelsea contro lo Sporting Lisbona, vittoria e qualificazione dello Schalke 04 di Di Matteo che ha vinto 0-1 contro il Maribor. Vittoria e qualificazione all‘Europa League dell’Atletich contro il Bate Borisov.

    BAYERN MONACO-CSKA MOSCA 3-0 Successo per 3-0 del Bayern contro il Cska Mosca e quinta vittoria nel girone per i tedeschi che hanno chiuso al primo posto il loro girone. Al 18′ un rigore siglato da Muller ha portato avanti gli uomini di Guardiola; secondo gol al 84′ quando  Rode schiaccia di testa in rete da centro area un cross perfetto di Schweinsteiger. Al 90′ il sigillo di Gotze che ha toccato sotto e ha saltato Akinfeev in uscita.

    BARCELLONA-PSG 3-1 Vittoria per 3-1, in rimonta, del Barcellona contro il Psg e primo posto nel girone; in avvioZlatan Ibrahimovic del match Ibrahimovic ha portato in vantaggio gli ospiti; immediato il pareggio di Messi su assist di Suarez. Al 41′ la rete del vantaggio con una splendida perla di Neymar, la definitiva terza rete al 77′ con Suarez dopo un tiro di Neymar.

    AJAX-APOEL 4-0 Poker dell’Ajax contro l’Apoel, la formazione olandese deve soffrire tutto il primo tempo ma al 45′ il rigore trasformato da Schone ha sbloccato di fatto il match; lo stesso giocatore ha raddoppiato al 50′ e tre minuti dopo Klaassen; la quarta rete è stata siglata da Milik.

    CHELSEA-SPORTING LISBONA 3-1 Vittoria per 3-1 del Chelsea contro lo Sporting Lisbona che chiude imbattuto in Europa il girone; vantaggio al’8′ con Fabregas; raddoppio siglato da Schurle al 16′ che riceve palla al limite spalle alla porta, se la porta sul destro e la mette all’angolino. Accorcia le distanze Silva al 51′ che sfrutta al meglio il pallone rimasto in area di rigore dopo un cross; al 56′ la chiude Mikel con un tocco sulla linea di porta.

    MARIBOR-SCHALKE 04 0-1 Vittoria esterna per lo Schalke 04 contro il Maribor per 0-1 conquistando il pass: l’0-1 firmato Max Meyer vale il secondo posto nel girone e quindi la qualificazione agli ottavi di finale.

    PORTO-SHAKHTAR DONETSK 1-1 E’ finita in pareggio la gara Porto Shakhtar: 1-1 il finale del match per due squadre già qualificate alla fase finale;  ucraini in vantaggio a inizio ripresa quando Stepanenko ha staccato di testa a centro area anticipando Goebel; il pareggio ospite è pervenuto grazie a Aboubakar con un destro da trenta metri sotto l’incrocio dei pali.

    ATLETICO BILBAO-BATE BORISOV 2-0 Vittoria per 2-0 dell’Atletico Bilbao contro il Bate che permette agli spagnoli di qualificarsi all’Europa League; prima rete siglata da San Jose al 47′ su inserimento da calcio d’angolo, seconda rete di Susaeta a ridosso del novantesimo, dopo il velo a centro area di Arduiz.

     

  • Nasri manda la Roma all’inferno

    Nasri manda la Roma all’inferno

    Minuto 60, Nasri punta la difesa della Roma e lascia partire un tiro che “bacia” il palo interno e s’insacca alle spalle di De Sanctis. E’ questo il momento che spacca in due la gara e che sostanzialmente consegna il passaggio del turno al Manchester City spedendo i giallorossi nell’Europa League. 

    Una vera e propria delusione per il popolo giallorosso che dopo l’ottima partenza, 4 punti nelle prime due gare, aveva fortemente sperato nella qualificazione alla fase ad eliminazione diretta, nonostante il girone di ferro, della Champions League. 

    Stasera c’erano tutte le premesse per compiere un’impresa, un City con assenze pesanti, un Olimpico carico e pronto a spingere i propri ragazzi e la possibilità di contare anche su uno 0-0. Non è bastato tutto questo, la Roma ha giocato bene il primo quarto d’ora creando anche occasioni ma poi gli ospiti sono cresciuti, hanno trovato il vantaggio, lo hanno difeso anche con un pizzico di fortuna e poi hanno raddoppiato con Zabaleta negli ultimi minuti.

    Veniamo al racconto della gara.

    Garcia sceglie il 4-3-3 con Maicon e Holebas sulle fasce, De Rossi va in panchina con Keita-Pjanic-Nainggolan a comporre il trio in mediana. In avanti Gervinho-Totti-Ljajic.

    Pellegrini schiera un 4-2-3-1 con Milner-Nasri-Navas alle spalle dell’unica punta Edin Dzeko. 

    Parte bene la Roma con Holebas che al 5° si trova solo davanti ad Hart, calcia ma non riesce a superare il portiere. La partita vive sulla tensione e sull’equilibrio, le notizie che arrivano da Monaco al 18°, con il vantaggio del Bayern, costringono le due squadre ancora di più a giocarsela. Al 20° dopo una conclusione di Milner su cui respinge De Sanctis, c’è la ripartenza di Gervinho che lascia partire un diagonale che costringe Hart a toccarla in corner. Al 25° torna a rendersi pericoloso il City ma Dzeko da dentro l’area calcia alto. Gli ospiti crescono e al 26° troverebbero anche la rete con Navas, ma prima della conclusione l’arbitro vede un fallo di Dzeko su Manolas, non cambia il risultato. Intorno al 38° un’occasione per parte, prima Hart blocca una conclusione di Gervinho e sull’altro fronte è bravo De Sanctis in uscita a chiudere lo specchio a Milner e deviare in corner. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Samir Nasri
    Samir Nasri

    Si riparte per il secondo tempo senza sostituzioni, con un City più intraprendente e pressante già dai primissimi minuti. La Roma commette qualche errore di troppo e permette ai Citizens di mantenere la pressione. I padroni di casa si fanno rivedere al 57° quando Pjanic lascia partire un bel tiro che però non sorprende Hart. Al 60° Nasri s’inventa un’azione personale, sfrutta l’arretramento dei difensori e lascia partire un tiro che batte sul palo interno e si infila in rete. I giallorossi tentano una reazione con una bella conclusione di Nainggolan respinta da Hart ed un tiro di Ljajic alto. Al 71° la Roma è sfortunata in due occasioni, prima un palo colpito da Manolas e poi un salvataggio di Demichelis su un tocco a botta sicura di Destro. Si spera in un gol del Cska per rendere più fattibile l’impresa ma da Monaco non giungono news. Gli uomini di Garcia paiono aver accusato il colpo e non avere le forze per reagire, ci si mette anche il raddoppio del Bayern a rendere tutto più difficile, la Roma ha bisogno di un impresa, segnare 2 gol in 5 minuti più recupero. Niente da fare, il City raddoppia grazie ad un geniale assist di Nasri che serve Zabaleta che con un bel tocco supera De Sanctis. Sono i titoli di coda, la Roma saluta la Champions League e scende in Europa League, agli ottavi va il Manchester City. 

    ROMA – MANCHESTER CITY 0-2 (0-0) (60° Nasri, 86° Zabaleta)

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon (78° Florenzi), Yanga-Mbiwa, Manolas, Holebas; Nainggolan, Pjanić, Keita; Ljajić (67° Iturbe), Totti (70° Destro), Gervinho.

    Allenatore: Garcia.

    Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Demichelis, Mangala, Clichy; Fernandinho, Fernando; Navas (67° Silva), Nasri (88°Kolarov), Milner; Dzeko (78° Jovetic).

    Allenatore: Pellegrini.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Yanga-Mbiwa (R), Dzeko (M), Nasri (M).

  • Basta lo 0-0, Juventus agli ottavi, missione compiuta

    Basta lo 0-0, Juventus agli ottavi, missione compiuta

    Con un po’ di fatica, tanta tensione, un orecchio alle radioline, un occhio agli smartphone, ma alla fine i tifosi della Juventus, sia quelli allo Stadium che quelli davanti alla tv, hanno potuto tirare un sospiro di sollievo e festeggiare il passaggio agli ottavi di finale di Champions League.

    Per 75/80 minuti la gara si è giocata, poi lo spettro di Istanbul ed il comune interesse di portare a casa il pari ha invogliato le due squadre a tirare i remi in barca per uno 0-0.

    Inutile il successo per 4-2 dell’Olympiacos sul Malmoe, i greci devono accontentarsi dell‘Europa League.

    Veniamo al racconto di questo match.

    Allegri è costretto ad una modifica rispetto all’undici previsto, Marchisio ha la febbre e non va nemmeno in panchina, al suo posto gioca Pereyra. Altra sorpresa è dovuta all’inserimento di Evra sulla fascia al posto del previsto Padoin.

    Anche Simeone sorprende, non nel modulo il consueto 4-2-3-1, ma negli uomini schierati in mediana, al fianco di Gabi finisce infatti Suarez e non Tiago.

    La Juventus parte aggressiva e si guadagna una punizione dal limite ma il tiro di Pirlo s’infrange sulla barriera, al 6° clamorosa occasione per Koke che sfrutta un errore di Bonucci e calcia, Buffon salva con un gran riflesso.Due minuti e replica bianconera con cross insidioso di Pogba, Llorente sfiora ma non sorprende Moya che respinge. La partita rimane piacevole con la Juventus che prova a costruire gioco e con gli ospiti che pazientemente attendono. Arrivano notizie non positive da Atene, l’Olympiacos al 22° trova il vantaggio. La gara si mantiene sul filo della tensione e dell’equilibrio, sino al 43° quando Buffon in tuffo devia in corner un insidioso tiro da fuori di Suarez. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La gioia dei calciatori bianconeri
    La gioia dei calciatori bianconeri

    Nella ripresa si riparte con gli stessi 22. Brividi bianconeri ad inizio della seconda frazione quando un corner calciato da Gabi colpisce il palo. La partita sembra volerla fare l’Atletico con una Juve più prudente che però prova a spaventare gli ospiti con un paio di ripartenze deviate in corner. Al 60° arriva una bella notizia da Atene che fa esultare lo Stadium, Kroon trova il pareggio per il Malmoe. La Juventus cresce e al 63° un tiro da lontano di Pogba mette in difficoltà Moya che alla fine pasticcia ma si salva. La serenità da Atene dura poco perchè i greci al 64° tornano in vantaggio. Allo Stadium la Juventus sembra combattuta sul cercare il successo o rischiare di scoprirsi, i bianconeri allora si affidano al tiro da fuori con Vidal al 75° ma Moya è bravo e blocca. La tensione si scioglie nuovamente al 82° quando il Malmoe trova il 2-2 ad Atene. Gli ultimi minuti le due squadre sembrano non voler più giocare, i bianconeri fanno un lungo e sterile possesso palla. La Juventus però pare destinata a soffrire perchè al 87° arriva la notizia del nuovo vantaggio greco. Un solo minuto di recupero ma l’Atletico non ha alcuna intenzione ad accelerare. Arriva il fischio finale, lo 0-0 basta la Juventus va agli ottavi di finale di Champions League.

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID 0-0

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Vidal, Pirlo, Pogba; Pereyra; Tevez, Llorente.

    Allenatore: Allegri.

    Atlético Madrid (4-2-3-1): Moyá; Juanfran, Godín, Giménez, Siqueira; Mario Suarez, Gabi; Koke, R.García, Arda Turan; Mandžukić.

    Allenatore: Simeone.

    Arbitro: Collum.

    Ammoniti: Vidal (J), Suarez (A), Siqueira (A).

  • Champions League: Juve e Roma, vietato sbagliare

    Champions League: Juve e Roma, vietato sbagliare

    Oggi e domani Juventus e Roma giocheranno due sfide che valgono tantissimo. Due gare da dentro fuori che ci diranno se le due compagini italiane saranno in grado di superare i gironi di Champions League e a raggiungere così gli ottavi di finale, obiettivo non solo prestigioso ma anche economicamente importante.

    Partiamo in ordine cronologico con la prima delle due a scendere in campo ovvero la Juventus che questa sera allo Juventus Stadium ospiterà l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. 

    In realtà ai bianconeri potrebbe bastare anche un pareggio per passare il turno, o addirittura anche perdendo in caso di non vittoria dell’Olympiacos la Juventus accederebbe agli ottavi di Champions League, Allegri però non vuol sentire parlare di calcoli e confida che la sua squadra possa entrare in campo per cercare un successo con due gol di scarto per poter ribaltare la differenza reti nello scontro diretto.

    Non sarà semplice perchè i Colchoneros sono una squadra difficile da affrontare e Simeone non verrà certamente a Torino ad affrontare la gara in maniera remissiva, anzi sicuramente l’Atletico, già certo della qualificazione, farà di tutto per difendere il primo posto nel girone.

    Per quanto riguarda le formazioni, il tecnico toscano dovrebbe tornare al 4-3-1-2 con un unico dubbio, chi affiancare a Carlos Tevez in attacco? Llorente o Morata? Il primo pare in vantaggio.

    Simeone dovrebbe rispondere con il 4-2-3-1 con Mandzukic unica punta supportato dal trio Koke-Raul Garcia-Arda Turan.

    JUVENTUS – ATLETICO MADRID le probabili formazioni

    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Padoin; Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez, Llorente.

    Allenatore: Allegri.

    ATLETICO MADRID (4-2-3-1): Moyà; Juanfran, Gimenez, Godin, Siqueira; Gabi, Tiago; Koke, Raul Garcia, Turan; Mandzukic.

    Allenatore: Simeone.

     

    Il simbolo della Champions steso a centrocampo prima dell'inizio | Foto Twitter
    Il simbolo della Champions steso a centrocampo prima dell’inizio | Foto Twitter

    Decisamente complicata anche la situazione della Roma, gli uomini di Rudi Garcia hanno una sola certezza, vincere per non aver bisogno di fare calcoli e passare il turno. Un pareggio con gol costringerebbe i giallorossi a sperare in un risultato di parità del Cska in casa del Bayern Monaco.

    La Roma dovrà scendere in campo con l’obiettivo della vittoria e per questo motivo il tecnico francese tornerà a schierare i titolarissimi, reinserendo quei giocatori che sabato contro il Sassuolo hanno riposato per Turnover. Sarà un match in cui serviranno nervi saldi e magari i colpi di qualche campione come ad esempio quelli del capitano Francesco Totti.

    Dall’altra parte per Pellegrini, oltre all’assenza già nota dello squalificato Yaya Touré si è aggiunta quella pesantissima del Kun Aguero infortunatosi, pare che potrebbe star fermo un paio di mesi, nei primissimi minuti della gara di Premier League di sabato scorso.

    ROMA – MANCHESTER CITY le probabili formazioni

    ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Keita, Pjanic, Nainggolan; Ljajic, Totti, Gervinho.

    Allenatore: Garcia.

    MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Demichelis, Mangala, Clichy; Navas, Fernandinho, Lampard, Nasri; Jovetic, Dzeko.

    Allenatore: Pellegrini.

     

  • Juventus missione compiuta in Svezia, 2-0 al Malmoe

    Juventus missione compiuta in Svezia, 2-0 al Malmoe

    Serviva la vittoria, servivano i 3 punti e in Svezia, su un campo davvero in condizioni difficili, è arrivato un prezioso successo per 2-0 contro il Malmoe.

    Una Juventus che ha sofferto, ci ha messo 49 minuti per sbloccarla, grazie a Llorente, ha tenuto la gara in vita per molto, troppo tempo e poi al 88° l’ha chiusa grazie al gol del solito Tevez che quindi è tornato a sbloccarsi anche in trasferta in Europa. 

    La qualificazioni agli ottavi adesso è ad un passo, visto il contemporaneo 4-0 ottenuto dall’Atletico Madrid sull’Olympiacos, basterà non perdere allo Juventus Stadium contro l’Atletico (in caso in cui il Malmoe fermi i greci ad Atene, in quel caso la Juve potrebbe anche perdere) o addirittura conquistando un successo con due gol di scarto sugli spagnoli, la compagine di Allegri potrebbe conquistare il primo posto sul girone.

    Il Malmoe ha fatto poco, ha cercato di mettere il cuore dopo aver incassato lo 0-1 senza però riuscire mai a surclassare gli avversari e costringendo Buffon sostanzialmente all’ordinaria amministrazione.

    Veniamo al racconto di questo match.

    La formazione della Juventus
    La formazione della Juventus

    Allegri manda in campo la squadra preventivata alla vigilia, con Vidal al posto di Pereyra e Padoin confermato in fascia.

    Il Malmoe come previsto gioca con il 4-4-2 molto quadrato e con Rosenberg-Thelin coppia d’attacco.

    Si parte con un campo in condizioni inguardabili, gli svedesi provano ad essere più aggressivi mentre la Juventus pare in attesa. L’unico a provare a mettersi in mostra è Thelin che va al tiro un paio di volte, molto distante dallo specchio. La prima vera occasione però capita a Vidal che riceve una palla da Lichtsteiner, partito in progressione, ma il tiro del cileno è centrale e Olsen respinge. Il Malmoe si chiude bene, la Juventus non trova varchi, se non con un imbucata di Pirlo che però Marchisio non aggancia. Al 36° protagonista ancora Marchisio con un inserimento, il numero 8 bianconero calcia al volo ma Olsen sfodera un miracolo e salva in corner. Al 43° la risposta svedese con Forsberg che entra in area e calcia sull’esterno della rete. Il primo tempo sostanzialmente non regala altre emozioni e si chiude sullo 0-0.

    Si riparte ed è subito Marchisio ad avere l’occasione con una bella conclusione al volo ma Olsen è pronto e respinge. La Juve però preme e si crea un’altra ghiotta chance con Tevez che non arriva per un attimo sul pallone. Il gol però è nell’aria e al 49° Llorente, imbeccato da Marchisio, si invola, entra in area dribbla il portiere e deposita facile facile in rete. Il gol carica i bianconeri che provano a tenere la squadra alta e a schiacciare gli svedesi nella propria metà campo. Intanto prosegue la sfida Marchisio-Olsen con il portiere che respinge un altro tiro del centrocampista. Il Malmoe si fa rivedere solo al 65° con una conclusione di Adu ben bloccata da Buffon. Subito dopo altra ripartenza bianconera con Tevez che conclude però troppo debolmente per impensierire Olsen che blocca. Il Malmoe ci mette grinta, cuore e non molla tenendo sempre aperta la gara. Al 87° clamoroso errore sottoporta di Morata che da pochi passi, solissimo, centra la traversa. Ma è questione di un minuto, perchè su una ripartenza Morata si scontra con Johansson, la palla arriva a Pogba che serve Tevez che solo davanti ad Olsen colpisce malissimo ma segna. Il gol scatena la rabbia degli svedesi che si scagliano su Proença, l’arbitro portoghese estrae il giallo per Rosenberg e per il portiere Olsen e il rosso per Johansson. Nei restanti minuti c’è tempo per una bella parata di Buffon poi, tra i fischi del pubblico, arriva il fischio finale.

    MALMOE – JUVENTUS 0-2 (0-0) (49° Llorente, 89° Tevez)

    Malmoe (4-4-2): Olsen; Tinnerholm (84° Rakip), Helander, Johansson, Ricardinho; Eriksson, Halsti, Adu, Forsberg; Thelin (69° Cibicki), Rosenberg.

    Allenatore: Hareide.

    Juventus (4-3-2-1): Buffon; Lichtsteiner, Chiellini, Bonucci, Padoin; Pogba, Marchisio (83° Pereyra), Pirlo; Vidal, Tevez; Llorente.

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Proença.

    Ammoniti: Pereyra (J), Olsen (M), Rosenberg (M), Morata (J).

    Espulsi: Johansson (M).

     

  • Juventus a Malmoe con un unico risultato, vincere

    Juventus a Malmoe con un unico risultato, vincere

    Questa sera a Malmoe la Juventus si gioca una fetta importante di stagioni, contro gli svedesi i bianconeri dovranno assolutamente portare a casa i 3 punti per continuare a coltivare la possibilità di qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League.

    Un unico risultato, la vittoria, per presentarsi all’ultima giornata con più serenità nella sfida casalinga contro l’Atletico, un pareggio o una sconfitta non metterebbero fuori causa matematicamente la Juventus ma renderebbero minime le chance di passaggio del turno.

    Una trasferta sicuramente difficile per diversi fattori, in primis il fatto che la Juventus deve guarire dal “mal di trasferta”, 5 sconfitte ed un pareggio nelle ultime 6 gare di Champions lontano da Torino. Un altro fattore da non sottovalutare sarà il campo che pare essere in pessime condizione e potrebbe creare problemi per i gioco a terra.

    Carlos Tevez e Massimiliano Allegri
    Carlos Tevez e Massimiliano Allegri

    Allegri è conscio di queste problematiche ma in conferenza stampa si è dimostrato fiducioso di poter conquistare i 3 punti anche grazie al ritorno al gol in una trasferta europea di Carlos Tevez:

    Sarà una partita tutt’altro che semplice per noi.Il Malmoe in casa gioca un buon calcio e lo ha dimostrato anche con l’Atletico Madrid. Il campo non è in perfette condizioni ma non dobbiamo attacchiamoci alle condizioni del terreno di gioco. Dobbiamo fare i conti con quello che c’è e dimostrare di saper andare oltre queste questioni. Sono certo che sarà la volta buona per un gol di Tevez in trasferta di Champions, proprio con gli svedesi in casa è tornato al gol dopo tanti anni in Champions,ora si sbloccherà anche fuori casa. Nelle altre due trasferte (Madrid e Atene) abbiamo perso immeritatamente. Ora dovremo capire subito come affrontare gli svedesi e vincere.

    Il tecnico del Malmoe, Hareide ha dimostrato grande sicurezza e fiducia nei suoi:

    Siamo molto fiduciosi, nel nostro stadio ci sentiamo più forti, la Juventus non ci fa paura. Sarà una gara totalmente diversa da quella di Torino. Non partiamo assolutamente battuti, non mi preoccupa il fatto che il nostro campionato sia finito da due settimane, loro potrebbero avere maggior ritmo, ma noi ci siamo ben allenati. Nessuna marcatura particolare per Tevez. Non dobbiamo snaturare completamente il nostro gioco.

    Per quanto riguarda le formazioni, Allegri pare essere orientato a confermare il modulo (4-3-2-1) e 10 calciatori visti in campo contro la Lazio con Vidal che dovrebbe ritrovare il posto da titolare al posto di Pereyra e con Padoin che, nonostante il recupero di Evra, dovrebbe esser confermato sulla fascia.

    Gli svedesi dovrebbero scendere in campo con un 4-4-2 che vede la coppia d’attacco formata dall’esperto Rosenberg e da Thelin.

     

    MALMOE – JUVENTUS le probabili formazioni

    MALMOE (4-4-2): Olsen; Tinnerholm, Johansson, Helander, Ricardinho; Eriksson, Adu, Halsti, Folsberg; Rosenberg, Thelin.

    Allenatore: Hareide.

    JUVENTUS (4-3-2-1): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Padoin; Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal, Tevez; Llorente.

    Allenatore: Allegri.

     

  • Ampie vittorie di Barcellona, Chelsea e Psg

    Ampie vittorie di Barcellona, Chelsea e Psg

    La quinta giornata di Champions League ha visto le larghe affermazioni di Chelsea, Barcellona e Psg rispettivamente ai danni di Schalke 04, Apoel Nicosia e Ajax.  Il Manchester City in rimonta ha sconfitto il Bayern Monaco per 3-2; colpo dell’Athletic Bilbao in quel di Leopoli.

    MANCHESTER CITY – BAYERN MONACO 3 2 Il City, in rimonta, ha sconfitto 3-2 il Bayern Monaco di Guardiola al termine di una gara emozionante e combattuta. A passare in vantaggio è stata la squadra di Pellegrini al 21′: in contropiede Benatia ha steso Aguero, calcio di rigore ed espulsione: dal dischetto Aguero non fallisce. Al 40′ il pareggio ospite: Xabi Alonso ha segnato su calcio di punizione nel giorno del suo 33esimo compleanno; al 45′ Boateng ha crossato da metà campo e Lewandowski ha svettato fra Mangala e Kompany a centro area realizzando il sorpasso.  Negli ultimi cinque minuti è cambiata la gara: all’85’ Xabi Alonso ha sbagliato uno sciagurato disimpegno, Jovetic ha intercettato, Aguero ha seminato Dante e ha incrociato di sinistro battendo Neuer per il pareggio; al 90′ Jovetic ha prolunga uno spiovente e Boateng, sbagliando il controllo, a favore Aguero il quale ha siglato la rete della vittoria e la sua personale tripletta.

    La classifica del Girone E: Bayern Monaco 12; Roma, Manchester City e Cska Mosca 5

    APOEL NICOSIA – BARCELLONA 0 4 Affermazione netta del Barcellona in quel di Nicosia: ancora una volta è la

    Lionel Messi, autore di tre reti nel match Apoel Nicosia-Barcellona
    Lionel Messi, autore di tre reti nel match Apoel Nicosia-Barcellona

    serata di Messi, autore di una tripletta ha realizzato la 74esima rete in Champions League scrivendo l’ennesima pagina della storia del calcio. Suarez al 27′ ha portato avanti la squadra di Luis Enrique, ha fintato ad evitare un difensore, guizzo in area e piazzata da sinistra verso destra sul secondo palo. Il 2-0 lo ha firmato Messi grazie ad una deviazione sulle spalle su una conclusione di Rafinha. Al 58′ l’argentino ha firmato la sua personale doppietta con un tocco morbido che ha superato Pardo; la sua personale tripletta è arrivata al minuto 86′ con un facile tap in su cross di Pedro.

    PARIS St GERMAIN – AJAX 3-1 Il Psg ha faticato ma alla fine, grazie ai suoi campioni, è riuscito ad avere la meglio sull’Ajax; al 33′ il vantaggio di Cavani su servizio di Lavezzi a sua volta innescato da Ibrahimovic; al 67′ a squadra di De Boer è pervenuta al pareggio: cross di Kishna e colpo di testa in tuffo di Klaassen a battere Sirigu. Il nuovo vantaggio della formazione di Blanc è arrivato a 79′ con  stop di petto al limite e destro incrociato che sorprende Cillessen da parte di Ibrahimovic. Il 3-1 è arrivato nei minuti finali del match: Cavani bravo ad approfittare di un retropassaggio sciagurato di Zimling. 

    La classifica del Girone F: Psg 13, Barcellona 12, Ajax 2, Apoel 1

    SCHALKE 04- CHELSEA 0-5 Larga vittoria del Chelsea in Germania in casa dello Schalke 04; prima rete in avvio di gara da parte di Terry su calcio d’angolo; al 29′ il raddoppio: Willian è stato abile a sfruttare un assist di Hazard, indirizzando il pallone nell’angolino basso. La terza rete è stata un goffo intervento da parte di Kirchhoff che ha colpito il pallone all’interno dell’area piccola trovando una traiettoria che ha battuto il portiere. Gli ultimi due gol sono arrivati nel giro di pochi minuti: Drogba con un tiro potente dall’interno dell’area di rigore e colpo di testa di Ramires su assist di Drogba.

    SPORTING LISBONA – MARIBOR 3 -1 Al “Jose Alvalde” vittoria dello Sporting Lisbona ai danni del Maribor per 3-1; dopo 10′ Jefferson ha servito in area proprio Mané, che ha siglato la sua prima rete in Champions portando avanti i padroni di casa; al 35′ il  raddoppio con Nani. Al 42′ Jefferson ha deviato nella propria porta accorciando le distanze; al 65′ la definitiva terza rete con Slimani invitato da un assist di Nani ha sorpreso Handanovic.

    La classifica del Girone G: Chelsea 11, Sporting Lisbona 7, Schalke 04, Maribor 3

    BATE BORISOV – PORTO 0 – 3 Vittoria del Porto al “Dinamo Stadium” contro il Bate Borisov per 0-3. Il match si è sbloccato al 56′: Herrera ha concluso di destro cogliendo impreparato il portiere avversario. Herrera, è stato bravo ad aprire lo spazio a Jackson Martinez che ha trovato il secondo gol con un sinistro in area di rigore; ancora il messicano ha innescato Tello che davanti a  Chernik ha siglato il tris.

    SHAKHTAR DONESKS – ATHLETIC BILBAO 0-1 Nella trasferta di Leopoli importante vittoria del Bilbao per 0-1. Il gol decisivo è arrivato al 68′: deviazione da pochi passi di San Josè sulla punizione battuta da Beñat. 

    La classifica del Girone H: Porto 13, Shakhtar 8, Athletic Bilbao 4, Bate Borisov 3

     

     

  • Totti non basta, doccia gelata al 93° per la Roma

    Totti non basta, doccia gelata al 93° per la Roma

    Una beffa, una vera propria doccia gelata giunta all’ultimissimo secondo, costringe la Roma a tornare a casa da Mosca con un pareggio per 1-1.

    Una qualificazione che dopo il gol di Francesco Totti sembrava essere praticamente in tasca e che invece, qualsiasi sia il risultato di questa sera tra Manchester City e Bayern Monaco, costringerà i giallorossi a sconfiggere i Citizens tra 15 giorni all’Olimpico per garantirsi la matematica certezza di approdare gli ottavi, senza dover attendere news da Monaco. 

    Una Roma che nel primo tempo ha cercato di abbassare i ritmi e che ha colpito con la violenta punizione del capitano a due minuti dal termine ma che poi nella ripresa ha arretrato troppo il baricentro, permettendo al Cska di schiacciarla e non concretizzando due ghiotte occasioni con Ljajic e Nainggolan prima di subire la beffa del tiro cross di Berezutskiy ad una manciata di secondi dalla conclusione del terzo ed ultimo minuto di recupero.

    Veniamo al racconto della gara.

    Come si percepiva dalle previsioni Garcia sceglie Florenzi come terzino destro, lascia in panchina Pjanic per giocare con Nainggolan-De Rossi- Keita in mediana. Nel tridente d’attacco insieme a Totti e Gervinho trova spazio Ljajic che supera in gerarchia Iturbe.

    Slutski opta per il 4-2-3-1 con Doumbia di punta ma preferisce far partire dal primo minuto Cauna con Tosic e Milanov che partono dalla panchina.

    La punizione vincente di Francesco Totti
    La punizione vincente di Francesco Totti

    La partita inizialmente sembra farla la Roma, i russi però nel primo quarto d’ora provano a rendersi pericolosi con un paio d’insidiose ripartenze e con un’azione nata da un errato rinvio di De Sanctis, la difesa giallorossa si salva. La Roma prova ad addormentare il gioco con il possesso palla, è il Cska ad essere più propositivo, nei primi 25 minuti tra gli uomini di Garcia, si segnala una sola accelerazione di Gervinho. Al 36° Florenzi, che nel ruolo di terzino destro se la cava molto bene, si inserisce in area e calcia, senza però trovare la porta. Brivido, non solo per il freddo, al 39° con Doumbia che si presenta davanti a De Sanctis ma il portiere chiude bene lo specchio e salva. Al 43° dopo una gran bella giocata di Florenzi che guadagna una punizione dal limite che Totti trasforma per il vantaggio. Nel minuto di recupero ci sarebbe anche la chance del raddoppio ma la conclusione di Florenzi viene salvata dal portiere del Cska in corner. Finisce il primo tempo sul 1-0 per la Roma.

    Si riparte con i russi che provano ad essere più aggressivi ma con la Roma che riesce a controllare e ad addormentare il gioco. Il Cska aumenta il ritmo del pressing e prova a mettere in difficoltà il centrocampo giallorosso che però, pur sprecando qualche pallone, se la cava. Al 60° però è Nainggolan ad avere una grande occasione, il belga si libera di un paio d’avversari, entra in area ma incredibilmente calcia a lato. Il Cska preme, la Roma non riesce quasi mai a ripartire, la difesa di Garcia stringe i denti e tiene. Il tecnico francese toglie uno spento Gervinho ed inserisce Iturbe provando a sfruttare la sua rapidità. Al 79° proprio Iturbe innesca Ljajic che calcia in diagonale ma Akinfeev salva con il piede. Gli ultimi minuti sono di pura sofferenza per la Roma ma i giallorossi reggono proprio sino agli ultimissimi secondi quando Strootman perde un pallone a metà campo, i russi ripartono e la palla arriva a Berezutskiy che lascia partire un tiro cross che inganna la difesa e De Sanctis che vede il pallone insaccarsi per un beffardo 1-1.

    CSKA MOSCA – ROMA 1-1 (0-1) (43° Totti (R), 93° Berezutskiy (C))

    Cska Mosca (4-2-3-1): Akinfeev; Fernandes, V. Berezutskiy, Ignashevich, Schennikov; Natcho, Cauna (63° Milanov); Dzagoev, Eremenko, Musa (80° Tosic); Doumbia.

    Allenatore: Slutski.

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Manolas, Astori, Holebas; Nainggolan (82° Strootman), De Rossi, Keita; Gervinho (76° Iturbe), Totti, Ljajjc (87° Pjanic).

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Dzagoev (C), Berezutskiy (C), Schennikov (C).

  • Roma è il momento della verità, nel gelo di Mosca

    Roma è il momento della verità, nel gelo di Mosca

    Ritorna la Champions League ed arriva subito un match decisivo e fondamentale per il passaggio del turno della Roma.

    La Roma a Mosca
    La Roma a Mosca

    I giallorossi nel gelo di Mosca, sia per le temperature che dovrebbero scendere di parecchi gradi sotto lo zero sia per il fatto che si giocherà a porte chiuse, dovranno cercare di portare a casa almeno un punto per poter poi giocare con più serenità l’ultima sfida casalinga contro il Manchester City.

    Tecnicamente la Roma potrebbe già festeggiare il matematico passaggio del turno se ottenesse il successo contro il Cska e contemporaneamente il Manchester City non s’imponesse sul Bayern Monaco.

     

    Rudi Garcia sa benissimo che non sarà per niente semplice e non si fa ingannare dal 5-1 con qui la Roma distrusse i russi all’Olimpico nella prima gara della fase a gironi. Il tecnico francese nonostante l’assenza di Maicon e la possibilità di dover modificare il modulo è apparso convinto con quel pizzico di prudenza:

    Sarà una gara difficile, diversa da quella dell’andata. Vogliamo vincere, ma anche un pareggio sarebbe un risultato utile. Giocheremo come sempre per vincere. Maicon, non si è allenato con la squadra, non è ancora pronto per giocare, per questo motivo non è stato convocato. Stesso discorso per Torosidis, anche lui avrebbe dovuto essere dei nostri e invece non è in condizione di giocare. Per quanto riguarda il modulo l’importante è che la squadra sia pronta a iniziare eventualmente con un altro modulo, ma anche pronta a cambiare in corsa senza modificare l’atteggiamento mentale per creare problemi all’avversario.

    Anche da parte russa c’è la convinzione di porsi dinanzi ad un match completamente diverso da quello dell’andata e, come si legge dalle parole del tecnico Slutski, il Cska proverà a sfruttare quella possibilità di qualificazione che si è aperta dopo il successo in casa City:

    Non eravamo e non siamo i favoriti del girone ma ora che abbiamo questa chance vogliamo sfruttarla. Tra i difensori principali mancheranno solo Torosidis e Maicon, gli altri che hanno giocato contro di noi a Roma, sono a disposizione. Non penso ci sarà una precauzione speciale per tutti, all’andata tutti gli attaccanti della Roma ci hanno creato problemi.

    Per quanto riguarda le formazioni Garcia è costretto ad utilizzare Florenzi come terzino. Il tridente di attacco dovrebbe esser composto da Gervinho, Totti e Ljajic che pare aver superato Iturbe.

    Il Cska invece dovrebbe puntare sul consueto 4-2-3-1 con il temibile Doumbia punta centrale supportato dal trio Tosic-Eremenko-Musa.

    CSKA MOSCA – ROMA le probabili formazioni 

    Cska Mosca (4-2-3-1): Akinfeev; Fernandez, Berezutski, Ignaschevich, Nababkin; Milanov, Natcho; Tosic, Eremenko, Musa; Doumbia.

    Allenatore: Slutski.

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Florenzi, Astori, Manolas, Cole; De Rossi, Nainggolan, Pjanic; Gervinho, Totti, Iturbe.

    Allenatore: Garcia.

     

  • Conosciamo Martina Rosucci, centrocampista di Brescia e nazionale

    Conosciamo Martina Rosucci, centrocampista di Brescia e nazionale

    Il Pallonaro, come i nostri lettori ben sanno, cura anche una rubrica di calcio femminile che ogni sabato racconta la giornata appena disputatasi con risultati e classifiche aggiornate. Abbiamo anche già avuto il piacere di scambiare opinioni e di conoscere meglio le calciatrici del Firenze Orlandi e Matsubayashi.

    Oggi abbiamo avuto il piacere di parlare, scambiare opinioni e conoscere meglio il centrocampista del Brescia e della Nazionale italiana di Calcio Femminile, Martina Rosucci.

    Prima di passare direttamente alle domande facciamo un piccolo accenno sulla carriera e sul palmares della calciatrice piemontese classe ’92.

    Martina Rosucciin Italia-Spagna | © martinarosucci.com
    Martina Rosucciin Italia-Spagna | © martinarosucci.com

    Rosucci esordisce in Serie A nella stagione 2008/2009 con la maglia del Torino. Dopo 3 stagioni in maglia granata nel 2011/2012 passa al Brescia,, sua attuale squadra, con la quale conquista una Coppa Italia, lo scudetto nella scorsa stagione e la Supercoppa Italiana in quella appena iniziata. Con la maglia azzurra vanta un titolo europeo ed un terzo posto in Under 19. ha disputato il Mondiale U-20 in Giappone ed attualmente è nella rosa della Nazionale maggiore di Antonio Cabrini che si giocherà la finale Playoff per accedere al mondiale di Canada 2015.

    Ciao Martina, cosa ti ha spinto a giocare a calcio? C’è un calciatore che ti ha ispirato?

    Ho iniziato andando a vedere mio fratello gemello Matteo giocare a calcio, sono diventata la mascotte, mi divertivo a giocare e da lì è nata la mia passione. Il mio idolo è Alex Del Piero. Un calciatore a cui mi ispiro è Claudio Marchisio, anche lui juventino, che gioca praticamente nel mio stesso ruolo.

    Ti volevamo chiedere, visto che sei un centrocampista duttile e che ti abbiamo visto giocare in diversi ruoli del centrocampo, qual è quello che preferisci?

    Senza dubbio il ruolo di mezzala, insomma il classico “numero 8”.

    Veniamo all’attualità, voi del Brescia siete Campionesse d’Italia in carica, solitamente si dice che vincere è difficile ma ripetersi lo è ancora di più, come vedi questa stagione? Prospettive e rivali più accreditate?

    La stagione è difficile proprio per il fatto di dover riconfermarsi, ho notato in queste prime gare che le squadre avversarie quando ci affrontano danno sempre qualcosa in più. Lo scorso anno eravamo la squadra rivelazione, quest’anno siamo le detentrici del titolo, è normale che ci sia pressione in più. Le rivali più accreditate, vedendo anche le rose, posso dire che sono il Mozzanica ed il Verona.

    Questa stagione hai avuto modo di disputare due gare di Champions League, quanto è stato emozionante?

    E’ stata un qualcosa di veramente forte, mai vissuto prima. Sono grata anche alla società per il grande ambiente creato intorno. Giocando contro un’avversaria come il Lione abbiamo visto il diverso livello di organizzazione e progetto che c’è intorno al calcio femminile all’estero. 

    In questo momento sei nel ritiro della nazionale in vista della doppia sfida di finale playoff contro l’Olanda, quali sono le tue sensazioni alla vigilia del match contro le Orange?

    Sappiamo che andremo ad affrontare una squadra organizzata e forte fisicamente. Stiamo studiando e valutando le avversarie, sono partite in cui spesso contano anche gli episodi e come vengono affrontate, non sempre vince quella che sulla carta pare la più forte.

    Il calcio femminile in Giappone ha avuto una crescita esponenziale anche grazie ai successi della nazionale (campione del mondo e vice campione olimpica in carica) pensi che in Italia si potrà ripetere il miracolo Nadeshiko?

    Sinceramente, in tempi brevi penso di no. Negli ultimi anni non basta più avere il campione per vincere le partite, vincono le squadre più organizzate, con un bel progetto alle spalle, come ad esempio la Germania. 

    Se tu dovessi scegliere una calciatrice tra quelle che giocano all’estero, chi sceglieresti?

    La centrocampista svedese del Paris Saint Germain Caroline Seger.

    Prima di salutarti e ringraziarti, vogliamo porti un’ultima domanda, vorremmo tu spiegassi ai nostri lettori, perchè dovrebbero seguire il calcio femminile.

    Beh perchè in fondo a chi piace il calcio, piace in generale. Il calcio femminile è un calcio pulito, fatto con tanta passione, non che i maschi non mettano passione nel praticarlo, però diciamo che chi pratica il calcio femminile ci mette tanta passione e tante rinunce.