Tag: Champions League

  • Liverpool-Chelsea: Hiddink vince la lotta tra strateghi

    Liverpool-Chelsea: Hiddink vince la lotta tra strateghi

    Ivanovic ruba la scena ai big

    Il 9/02/2009 è una data che i tifosi del Chelsea non scorderanno mai! E’ il giorno in cui Abramovic decide per l’esonero di Felipe Scolari affidando la panchina allo stratega olandese Guus Hiddink, mai un cambio durante la stagione si è rivelato cosi determinante. I Blues sembrano un altra squadra, forti in difesa tosti a centrocampo e sopratutto finalmente pungenti in avanti.hiddink La partita contro il Liverpool non era iniziata nel migliore dei modi il “You’ll never walk alone” mette i brividi a chiunque ed aiuta i Reds a schiacciare sin dall’avvio i Blues nella propria metà campo. AL 5′ i padroni di casa grazie al El Niño sono in vantaggio, lo spagnolo è abile a sfruttar un passaggio al bacio di Arbeloa ed a superare l’incolpevole Cech. Il Chelsea cerca di scuotersi ma senza scoprirsi troppo ha un occasione d’oro con Drogba, ma l’ivoriano da pochi passi spara su Reina in uscita. Xabi Alonso giganteggia a centrocampo, Fernando Torres è indiavolato si butta su ogni pallone tenendo in apprensione da solo tutta la retroguardia dei Blues. Drogba spreca la seconda occasione della partita mandando sopra la traversa da ottima posizione, al 39′ però gli uomini di Hiddink raggiungono il pari con Ivanovic abile a corregere in rete un corner di Malouda, un bella parata di Cech su Kuyt fa calare il sipario sul primo tempo. Il gol del pareggio galvanizza il Chelsea, Lampard e Ballack sono piu presenti in mezzo al campo per Torres sono sempre meno i palloni giocabili. Drogba avrebbe l’occasione per portar i suoi in vantaggio ma questa volta è Carragher a salvare sulla linea di porta, Ivanovic per al 62′ dimostra di esser in serata di grazia e di testa ancora su calcio d’angolo gela Anfiel. Il Liverpool perde la testa e il Chelsea mette al sicuro la qualificazione , Lampard recupera l’ennesimo pallone in mezzo al campo e serve il ritrovato Malouda, il francese sembra tornato la gazzella dei tempi del Lione, dall’out sinistro serve un pallone al bacio per Drogba che questa volta non sbaglia. 1-3 e qualificazione in tasca, il Liverpool mostra la sua sofferenza per la prima volta quest’anno in Champions tradita dal suo trascinatore capitano, Gerrard oggi non è stato mai in partita. Hiddink azzecca tutte le mosse, il ripescato Ivanovic e dar fiducia al ritrovato Malouda ne sono un esempio. Hiddink ai microfoni di Sky nel dopo partita non si nasconde “Voglio la finale di Champions, arrivare in Sud Africa con la Russia e poi andar in giro Harley Davidson”

    IL TABELLINO: LIVERPOOL-CHELSEA 1-3 (6’ Torres (L), 39’ Ivanovic, 62’ Ivanovic, 67’ Drogba)

    LIVERPOOL (4-2-3-1): Reina; Arbeloa, Carragher, Skrtel, Aurelio (75’ Dossena); Lucas  (79’ Babel), Xabi Alonso; Kuyt, Gerrard, Riera (68’ Benayoun); Torres. A disp: Cavalieri, Hyypia, Agger, N’gog. All: Benitez
    CHELSEA (4-3-2-1): Cech; Ivanovic, Terry, Alex, Cole; Ballack, Essien, Lampard; Kalou , Malouda, Drogba  (80’ Anelka). A disp: Hilario, Belletti, Carvalho, Mikel, Deco, Mancienne. All: Hiddink
    ARBITRO: Claus Bo Larsen
    AMMONITI: Kalou, Terry (C), Fabio Aurelio (L)

  • Champions League: A lezioni di Barcà

    Champions League: A lezioni di Barcà

    Toni non può nulla contro il trio delle meraviglie

    Lionel MessiMessi, Eto’o ed Henry regalano lezioni di calcio agli spettatori del Camp Nou, il Bayern Monaco deve arrendersi per manifesta inferiorità. La squadra di Guardiola è uno spot per il calcio spettacolo, i blaugrana sono devastnti contro qualsiasi tipo di avversario perchè la loro arma in piu è il divertimento. Il Bayern di Toni e Oddo è palesemente inferiore, se poi a questi si aggiungono le assenze di Lucio, Van Buyten e Lahm il divario non può che aumentare. La partita è stata un monologo degli spagnoli con il trio d’attacco abile a smarcarsi e a puntare la porta difesa dallo spaesato Butt. Dura meno di dieci minuti la resistenza tedesca all’8 Eto’o lancia Messi che in anticipo batte Butt, passano appena 4 minuti e a ruoli invertiti il Barcà si trova sul due a zero. I tedeschi nono entrano mai in partita ma a perder la testa è Pep Guardiola espulso al 17′ per un rigore non concesso su Messi. Ma il copione non cambia al 38′ è ancora l’argentino ad andare in rete questa volta su assist di Henry che a sua volta prima della fine del primo tempo firma il 4-0.L’unico tiro in porta per i tedeschi è di Ribery. Nella ripresa, i blaugrana si limitano ad amministrare la partita, andando più volte vicino al quinto goal e deliziando il pubblico con giocate sublimi; per i bavaresi notte fonda: nella ripresa, nessun tiro nello specchio della porta di Victor Valdes. Il Barcellona può concentrarsi sul campionato almeno per il prossimo mese aspettando l’avversaria per la semifinale.

    IL TABELLINO
    Barcellona-Bayern Monaco 4-0 (8′ Messi, 12′ Eto’o, 38′ Messi, 43′ Henry)
    Barcellona (4-3-3): Valdes 6; Puyol 6,5, Piquè 6, Marquez 6, Daniel Alves 6,5; Iniesta 6,5, Toure 6 (36′ st Busquets sv), Xavi 7; Henry 7 (29′ st Keita 6), Eto’o 7,5 (45′ st Krkic sv), Messi 8. In panchina: Pinto, Sylvinho, Caceres, Gudjohnsen. All. Guardiola.
    Bayern Monaco (4-5-1): Butt 5,5; Oddo 5, Breno 4,5, Demichelis 5, Lell 4,5; Altintop 5 (1′ st Ottl 5,5), Schweinsteiger 5, Zé Roberto 5 (32′ st Sosa 5,5), Van Bommel 6, Ribery 6; Toni 5. In panchina: Rensing, Lahm, Badstuber, Borowski, Podolski. All. Klinsmann
    Arbitro: Webb (Ing)
    Ammoniti: 17′ Messi (Bar), 3′ st Lell (Bay), 13′ st Demichelis (Bay), 46′ st Marquez (Bar)

  • Anteprima di Barcellona-Bayern Monaco

    Anteprima di Barcellona-Bayern Monaco

    Sfida che si preannuncia interessante quella che si disputera in un “Camp Nou” tutto esaurito in ogni ordine di posto; il Barcellona ospita il Bayern Monaco del nostro Luca Toni e di Franck Ribery.
    In campo mancheranno 2 pedine fondamentali per i bavaresi: si tratta dell’attaccante della nazionale tedesca Miroslav Klose e del perno difensivo brasiliano Lucio.
    Il tecnico del Bayern Klinsmann cercherà di riscattare il brutto 5-1 subito in campionato contro il Wolfsburg sfruttando i varchi che gli spagnoli concederanno.
    Lionel MessiSul fronte “blaugrana” l’allenatore Pep Guardiola potrà fare affidamento sul trio esplosivo in attacco: Messi, Eto’o, Henry sono più di una certezza.
    In conferenza stampa dichiara: “Loro sono leggermente avvantaggiati dal fatto di potere giocare la seconda partita in casa, ma affronteremo questa sfida come se fosse una partita dentro-fuori. Il Bayern ha un nome storico e giocatori di grande tradizione. Non c’è un punto debole in questa squadra che offre un grande collettivo e splendide individualità.”
    Siamo sicuri che le squadre scenderanno in campo per vincere e non per fare calcoli, sperando di assistere ad una partita da Champions…

    Probabili formazioni

    BARCELLONA (4-3-3): Valdes, Daniel Alves, Marquez, Piqué, Puyol, Xavi, Yaya Touré, Iniesta, Messi, Eto’o, Henry.
    All.: Guardiola.
    BAYERN MONACO (4-5-1): Rensing, Lell, Breno, Demichelis, Lahm, Schweinsteiger, Borowski, Van Bommel, Ze Roberto, Ribery, Toni.
    All.: Klinsmann.
    Arbitro: Webb (Inghilterra).

  • Liverpool-Chelsea: news e probabili formazioni

    Liverpool-Chelsea: news e probabili formazioni

    Questa sera all’”Anfield Road” andrà in scena il derby inglese tra Liverpool e Chelsea valido per l’andata dei quarti di finale di Champions League.
    Le due squadre godono di un buon momento di forma avendo vinto entrambe le ultime partite in Premier League.
    Fernando TorresNelle ultime tre sfide di Champions nella fase a eliminazione diretta, il Liverpool ha eliminato per ben due volte il Chelsea grazie ai gol segnati in trasferta, quindi questo fa presagire ad un duello alla pari come conferma il tecnico dei “Reds” Rafa Benitez: “E’ veramente difficile sapere come andrà a finire: ovvio che avrei preferito giocare il ritorno ad Anfield ma non ci possiamo fare nulla e dunque proveremo a far bene già dalla sfida d’andata.” – e aggiunge – “ci conosciamo benissimo, perchè abbiamo giocato circa 20 partite nelle ultime 5 stagioni e dunque le due squadre non hanno segreti. Proprio per questo sarà molto difficile batterli, e se passiamo il turno credo che potremmo arrivare in finale“.
    Benitez si affiderà all’estro di Fernando Torres per sfondare la difesa del Chelsea, oltre alla fantasia e potenza del capitano Steven Gerrard.
    Per quanto riguarda il Chelsea, Hiddink dovrebbe recuperare Didier Drogba, che aveva saltato l’ultima partita di campionato contro il Newcastle, supportato dal genio di Frank Lampard.

    Probabili formazioni

    LIVERPOOL (4-2-3-1): Reina, Arbeloa, Carragher, Skrtel, Fabio Aurelio, Lucas, Xabi Alonso, Kuyt, Gerrard, Riera, Fernando Torres.
    All.: Benitez.
    CHELSEA (4-4-2): Cech, Belletti, Alex, Terry, A. Cole, Ballack, Essien, Mikel, Lampard, Drogba, Anelka.
    All.: Hiddink.
    Arbitro: Bo Larsen (Danimarca).

  • Il Porto esorcizza i Diavoli Rossi

    Il Porto esorcizza i Diavoli Rossi

    ferreiraFerreira per preparare la partita dell’Old Trafford deve aver visto l’esorcista, infatti come Padre Damien Karras  tolse le forze all’indemoniara Chris MacNeil Ferreira ha ridimensionato la forza e le idee dei Diavoli Rossi.Ferreira schiera un Porto a trazione anteriore per mantenere sotto pressione la difesa del Manchester, infatti i portoghesi iniziano subito a ritmi altissimi e per tutto il primo tempo gli uomini di Ferguson devono rincorrere  gli “indiavolati” Lisandro Lopez e Rodriguez. Il Porto passa in vantaggio al 3′ con Rodriguez che va in rete con un bel tiro dalla destra che si insacca nell’angolo opposto. Il Manchester sembra stordito ma Bruno Alves è in vena di regali, al 15′ un avventato retropassaggio viene intercettato dal lesto Rooney che non ha difficoltà a superare l’incolpevole Helton. Tutti aspettano il tracollo dei portoghesi, ma è Rodriguez a far correre altri pericoli a Van der Sar ma con scarsa fortuna. Nella ripresa il Manchester prende piu possesso del campo iniziando a nasconder la palla ai portoghesi ma sempre con scarse idee, il Porto viene schiacciato ma dimostra una buona tenuta difensiva e non disdegna di pungere la retroguardia inglese nelle occasioni possibili. Ferguson azzecca i cambi e con uno spregiudicato 4-2-4 trova il vantaggio, da un innocua rimessa laterale un invenzione di Rooney manda in gol Tevez. Il Porto però dimostra di aver orgoglio e da un cross dalla destra dell’instancabile Lopez, Mariano ha tutto il tempo di scavalcare Van Der Sar in uscita. Si conclude in pareggio e ci vorrà il miglior Manchester al ritorno per evitare la seconda eliminazione dai portoghesi dopo quella del 2004 con Mourinho in panchina

    IL TABELLINO
    MANCHESTER UNITED-PORTO 2-2 (3’ Rodriguez (P), 15’ Rooney, 85’ Tevez, 88’ Mariano Gonzalez (P)

    MANCHESTER UNITED (4-3-2-1): Van Der Sar; O’shea, Vidic, Evans (71’ Neville), Evra; Fletcher, Carrick, Scholes (71’ Tevez); C.Ronaldo, Park (58’ Giggs); Rooney.  A disposizione: Kuszczak, Eckersley, Nani, Macheda.  All. Ferguson
    PORTO (4-3-3): Helton ; Sapunaru, Rolando, Bruno Alves, Cissokho; Fernando, Lucho Gonzalez, Raul Meireles (78’ Costa, 92’ Madrid)); Lopez, Hulk, Rodriguez (78’ Mariano Gonzalez).  A disposizione: Nuno, Stepanov, Madrid, Sektioui, Farias. All. Ferreira
    ARBITRO: Plauts (Austria)
    AMMONITI: Bruno Alves (P), Helton (P)

  • Magia di Adebayor: Villareal-Arsenal 1-1

    Magia di Adebayor: Villareal-Arsenal 1-1

    Al “Madrigal” finisce 1-1 la sfida tra Villareal e Arsenal e quindi si deciderà tutto tra 7 giorni in terra inglese.
    Gli spagnoli passano in vantaggio con Marcos Senna che lascia partire un missile da 25 metri che s’insacca all’incrocio Emmanuel Adebayordei pali, il pareggio definitivo è firmato Emmanuel Adebayor con una reta a dir poco spettacolare: lancio lungo di Fabregas, il togolese stoppa di petto e in rovesciata trafigge Lopez.
    Il Villareal gioca un primo tempo migliore degli avversari passando la palla  più rapidamente e con maggiore precisione, tenendo bene il centrocampo.
    L’Arsenal si riprende nel secondo tempo e, dopo il gol di Adebayor, prende il comando del gioco sfiorando più volte il colpaccio con Nasri e Walcott, ma alla fine e un 1-1 che accontenta entrambe le squadre.

    Tabellino

    VILLARREAL (4-4-2): Diego Lopez, Angel Lopez, Diego Godin, Gonzalo Rodriguez, Capdevila, Cani (dal 1’ s.t. Mati Fernandez), Senna, Eguren, Ariel Ibagaza (dal 33’ s.t. Guille Franco), Joseba Llorente (dal 25’ s.t.Pires), Rossi.
    A disposizione: Viera, Nihat Kahveci, Javi Venta, Fuentes.
    All.: Pellegrini
    ARSENAL (4-2-3-1): Almunia (dal 28’ p.t. Fabianski), Sagna, Touré, Gallas (dal 43’ p.t. Djourou), Clichy, Song, Denilson, Walcott (dal 33’ s.t.) Eboué, Fabregas, Nasri, Adebayor.
    A disposizione: Vela, Silvestre, Bendtner, Gibbs.
    All.: Wenger
    Marcatori: 10′ Senna, 66′ Adebayor
    Arbitro: Ovrebo (Norvegia)
    Note: Spettatori 25.000. Ammoniti: Song, Adebayor per gioco scorretto, Fabregas per c.n.r., Nasri per proteste. Angoli: 8-10. Recuperi: 3’ p.t., 3’ s.t.

  • Speciale Champions: Toni, Dossena e Rossi fateci onore.

    Speciale Champions: Toni, Dossena e Rossi fateci onore.

    rossiStasera torna la Champions, le italiane purtroppo guarderanno la partita dalle poltroncine di casa, a portar in alto l’onore dell’Italia ci penseranno i nostri Toni, Dossena e Giuseppe Rossi oltre al baby prodigio Macheda dello United,il ragazzino si è fatto conoscere nel miglior modo possibile Domenica, regalando la vittoria ai suoi con uno straordinario gol all’Ason Villa. Ferguson lo porterà in panchina nel match di coppa contro il Porto e chi sa se dopo l’esordio in Premier League arriverà anche quello il Champions.
    Apriranno i quarti le sfide tra Villareal ed Arsenal e Manchester con il Porto: gli spagnoli vorranno vendicare l’eliminazione nella semifinale del 2006, quando un errore nel match di ritorno al Madrigal l’errore dal dischetto di Riquelme negò i sogni di finale agli spagnoli. Questa volta sarà diverso perchè molto probabilmente il passaggio del turno si deciderà nella gara di ritorno in Inghilterra. Wenger recupera Fabregas, Adebayor e Theo Walcott ma dovrà fare a meno di van Persie che nella partita contro il Manchester City ha riportato una lesione agli adduttori. Nel Villareal di Giuseppe Rossi mancherà Santi Cazorla, frattura del perone per lui e per Pires sarà la prima volta contro la sua ex squadra. L’altro confronto tra Manchester e Porto appare almeno sulla carta senza storia, la differenza di qualità tra le due squadre sembra non lasciar spazio a sorprese, ma come ricordiamo tutti nel 2004 il Porto di Mourinho giocò un brutto scherzo alla squadra di Sir Alex Ferguson, anche se quel Porto era molto diverso da quello attuale. Ai Red Evils mancheranno Ferdinand e Berbatov; Giggs, Ronaldo e Rooney formeranno il trio d’attacco, portoghesi si affidano a Lisandro Lopez e Hulk.
    Le Formazioni
    Villarreal (4-4-2): Diego Lopez; Angel, Godin, Gonzalo Rodriguez, Capdevila; Ibagaza, Senna, Eguren, Pires; Nihat, Rossi
    Arsenal (4-4-1-1): Almunia; Clichy, Gallas, Tourè, Sagna; Nasri, Song Bilong, Denilson, Ebouè; Fabregas; Adebayor
    Arbitro: Tom Henning Øvrebø (NOR)
    Manchester United (4-2-3-1): Van der Sar; O’Shea, Vidic, Evans, Evra; Carrick, Scholes; Park, Rooney, Ronaldo; Giggs/Tevez
    Porto (4-3-3): Helton; Cissokho, Bruno Alves, Rolando, Sapunaru; Raul Meireles, Lucho Gonzalez, Fernando; Rodriguez, Hulk, Lisandro
    Arbitro: Konrad Plautz (AUT)

  • Toni nudo per la Champions

    “La finale di Roma è il mio obiettivo: se il trofeo arriverà a Monaco attraverserò nudo la Marienplatz” Con queste parole il bomber della nazionale apre un intervista ad un quotidiano tedesco. Luca Toni nella sua carriera ha segnato tantissimi gol ma nella sua bacheca compaiono pochi trofei, adesso sogna di vincere la finale di Roma con il Bayern Monaco e di festeggiare sfilando a nudo per il centro della città tedesca. Molte sue fans faranno ancor di piu il tifo per lui, attento Luca le promesse si devono mantenere.

  • Domenica riparte la volata per la Champions: quattro squadre per due posti

    Milan 55 Genoa 51 Fiorentina 49 Roma 46
    30° Lecce Reggina Atalanta Bologna
    31° Chievo Juventus Cagliari Lazio
    32° Torino Lazio Udinese Lecce
    33° Palermo Bologna Roma Fiorentina
    34° Catania Samp Torino Chievo
    35° Juventus Atalanta Catania Cagliari
    36° Udinese Chievo Samp Catania
    37° Roma Torino Lecce Milan
    38° Fiorentina Lecce Milan Torino

    La sosta c’ha permesso di analizzare il campionato e questa entusiasmante lotta per un piazzamento Champions. Adesso, senza piu interruzioni, nelle ultime nove giornate  Milan, Genoa, Fiorentina e Roma si giocheranno l’accesso alla coppa dalle grandi orecchie ed ai suoi conseguenti introiti. Tutte avranno 5 partite casalinghe e quattro in trasferta, il Genoa non ha piu scontri diretti mentre le altre tre si dovranno ancora incontrare. Il Milan potrebbe esser decisivo in tal senso, forte del +4 sul quarto posto potrebbe chiudere in anticipo la corsa al terzo posto, ultimo posto utile per accedere alla fase a gironi. Nelle ultime due giornate infatti incontrerà la Roma tra le mura amiche alla 37° e la Fiorentina al Franchi nel turno successivo, paradossalmente potrebbe far da giudice per il quarto posto.

    Il Milan dopo aver superato il periodo di crisi a cavallo del tragico ritorno di Coppa Uefa sembra essersi ripreso e di poter riuscire a tenersi stretto il terzo posto, posizione fondamentale per le future strategia rossonere. Grazie alla sosta Ancelotti poi recupererà dai vari acciacchi  Seedorf, Ambrosini e Bonera, bisognerà verificare le condizioni di Kaka di ritorno dal Brasile, sembra che stia decisamente meglio e che prenderà parte pure alla partita con la Selecao contro il Perù. I rossoneri incontreranno in serie tre squadre in lotta per non retrocedere, saranno partite da prender con le pinze, superato questo trittico se la vedranno con Palermo, Catania e Udinese che non hanno piu da chiedere molto al campionato se non migliorare le proprie posizioni e la Juventus che potrebbe esser ancora lanciata nella corsa disperata alla capolista Inter. Il calendario non è semplice infatti il Genoa domenica sarà in scena a Reggio Calabria contro una squadra assetata di punti e con l’ultima speranza salvezza. Poi avrà la Juve ancora lanciata nella rincorsa all’Inter

    Il Genoa ha bisogno della Champions per trattenere i suoi campioni. L’ottimo campionato disputato dai grifoni ha scatenato un asta sui pezzi pregiati di Preziosi. Per trattenere Milito, Thiago Motta e Bocchetti si deve raggiungere lo storico e inaspettato traguardo. Gasperini è consapevole che sono loro gli unici responsabili del loro destino, purtroppo la sosta per le qualificazioni a Sud Africa 2010 sono costate ai rossoblu l’infortunio di Milito, che ne avrà per almeno un mese. Senza il Principe il gioco spumeggiante di Gasperini perde in profondità, ma l’entusiasmo dell’ambiente  può aiutare a sopperire alle assenze. Dovrà giocare il derby contro una Samp rinata con l’arrivo di Pazzini e vogliosa di far uno sgarbo ai cugini, poi concluderà la stagione affrontando tutte le pericolanti che come sappiamo nel finale di stagione triplicano le forze per raggiungere la salvezza.

    La Fiorentina dei Della Valle è ad un bivio, dopo anni di crescita continua sotto la guida attenta di Prandelli, quest’anno i viola a dispetto di una campagna acquisti faraonica (Gilardino, Vargas, Felipe Melo, Jovetic) ha deluso le aspettative della società e dei tifosi. Nelle ultime partite il risveglio di Mutu sta tenendo in corsa Champions ma il rendimento viola è scostante. Prima dello scontro diretto con la Roma alla 33° la Fiorentina affronterà Atalanta, Cagliari e Udinese e le differnti motivazioni potrebbero favorire gli uomini di Prandelli. Un possibile vantaggio potrebbe esser quello di dover incontrare solo una delle pericolanti, il Lecce alla penultima giornata quando i giochi in fondo potrebbero esser gia decisi.

    La Roma deve recuperare il numero piu alto possibile di giocatori per esser ancora competitiva e tentare l’ultimo assalto al quarto posto che ora dista cinque punti. A differenza del Genoa e della Fiorentina l’ingresso in Champions per i giallorossi vuol dire evitare un ridimensionamento. La situazione economica dei capitolini è critica e solo grazie agli introiti della Champions i giallorossi possono continuare ad esser competitivi e trattenere i proprio campioni in squadra. Il derby tra due domeniche e lo scontro diretto con la Fiorentina sono i due passaggi fondamentali di questo mini campionato, bisognerà far attenzione anche agli scontri con le pericolanti Bologna, Chievo e Torino. L’incontro con i rossoneri alla penultima giornata potrebbe esser ininfluente

  • Roberto Mancini:” Anche la mia Inter uscì dignitosamente”

    Roberto Mancini:” Anche la mia Inter uscì dignitosamente”

    Dopo il brusco divorzio il Mancio torna a parlare all’Era Glaciale della Bignardi.

    robertomanciniRoberto Mancini dopo l’addio brusco di Maggio non aveva piu rilasciato interviste, si era defilato perchè l’umiliazione era stata cocente, non si aspettava di esser liquidato con un freddo comunicato dalla scoietà che aveva riportato alla vittoria dopo decenni di delusione. Incalzato dalla domande della Bignardi ha gonfiato il petto ed ha rivendicato i suoi meriti ricordando come la sua Inter lo scorso anno uscì contro il Liverpool per un errore arbitrale “l’espulsione di Materazzi dopo cinque minuti e per l’infortunio di Cordoba che disorientò tutta la squadra”, ma quell’Inter uscì dignitosamente tanto quanto quella dello Special One. Lo sfogo post-partita? “non so se mi sono pentito, ma andava fatto.” Si dice orgoglioso di aver cambiato la storia dell’Inter e sui rumors che lo rivorrebbero un altra volta sulla panchina nerazzurra risponde: “Non leggo i giornali da molto tempo, non saprei. Non è vero che il presidente Moratti mi ha allertato, ci siamo visti per altre cose ma non per questo. Sono sotto contratto per altri tre anni ma l’Inter non ha bisogno di un allenatore in questo momento, sono obbligato perché sono sotto contratto. Se sarei contento? In questo momento non è un problema dell’Inter, ma nel calcio può accadere qualsiasi cosa”.Il Mancio di questo calcio cambierebbe sicuramente i giornalisti, a suo dire quindici anni fa erano piu preparati, l’ex doriano non ha mandato giu la “vigliaccata” a suo dire, delle intercettazione in cui parlava con il pregiudicato Brescia:”Credo che i giornali le avessero lì da un po’ e le hanno fatte uscire a tre giorni da una partita importante. E’ stata una vigliaccata da parte di alcuni giornalisti che spero paghino molto”. Poi una stoccata anche ad Ancelotti rispondendo ad una domanda secca della Bignardi:”Sarebbe meglio Moratti presidente del Consiglio o Berlusconi presidente del Milan?” il Mancio rispose:”Berlusconi è l’allenatore del Milan”.