Tag: Champions League

  • Quarto Posto:Fiorentina o Genoa?Il Milan può esser il giustiziere viola

    35° Giornata 36° Giornata 37° Giornata 38° Giornata
    Fiorentina 61 Atalanta Sampdoria Lecce Milan
    Genoa       60 Catania Chievo Torino Lecce

    Eliminata la Roma, Fiorentina e Genoa continuano spedite nella ricorsa alla Champions: Vargas finalmente entrato nei meccanismi tattici di Prandelli si ripete e regala tre punti importanti ai viola nel macth di Domenica pomeriggio ma il Genoa seppur con un impegno piu difficile grazie al bomber Milito non molla la presa e si riporta sotto a -1 dagli uomini di Della Valle. La 34° Giornata però è costata cara in termini di infortuni gli uomini di Gasperini hanno perso un cardine della difesa Biava fino al termine della stagione. Il difensore ha riportato la frattura della settima costola durante il derby e con l’assenza di Ferrari in difesa per squalifica perderà in termini di esperienza e di uomini. Prandelli ha perso invece Semioli, il laterale destro era uno dei piu in forma in questo momento e con la prolungata assenza di Santana costringerà Prandelli a dover modificare la formazione non avendo altri laterali con quelle caratteristiche. Comunque in questo momento della stagione le motivazioni dovrebbero aver la meglio sulle squalifiche e infortuni. E paradossalmente nell’ultima giornata potrebbe esser il Milan a toglier la Champions ai viola vendicandosi dell’estromissione dello scorso campionato.

  • Sondaggio panchina Juve: Spalletti il favorito, ma non solo.

    Impazza il toto-allenatore per la prossima stagione in casa Juventus. Con l’ormai divorzio certo a fine campionato tra la società di Corso Galileo Ferraris e il tecnico Claudio Ranieri, i nomi si fanno sempre più scottanti; e allora proviamo a capirci qualcosa di più.
    Il primo nome che era stato tirato in ballo era quello del ct della Nazionale italiana Marcello Lippi; lui e Blanc erano stati sorpresi a cena in un noto locale, ma più che come allenatore, il tecnico campione del Mondo 2006 avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di direttore tecnico subito dopo la fine dei Mondiali in Sud Africa, con in panchina Ferrara (suo vice in Nazionale) che potrebbe prendere il posto del tecnico romano già da domenica prossima in caso di sconfitta contro il Milan e traghettare così la squadra fino al termine della stagione.
    Ieri si è paventata l’ipotesi di uno scambio con la Roma: Spalletti a Torino e Ranieri ad allenare la squadra della sua città. Infatti John Elkann, sembra aver optato per Luciano Spalletti. Ormai chiuso il suo rapporto con la Roma, il mister toscano viene ritenuto la figura ideale per esperienza e capacità per riportare a vincere la Juve. Già ai tempi in cui Spalletti allenava la Sampdoria, i bianconeri mostrarono interesse per il tecnico toscano ma la disastrosa stagione (retrocessione in serie B) vissuta con i blucerchiati, fece rivedere i piani alla dirigenza bianconera.
    Anche Antonio Conte, nome caldeggiato dalla tifoseria e dal Presidente Cobolli Gigli, è in pole per la panchina bianconera; il vecchio capitano rappresenta l’unica via d’accesso per nuovi successi considerato che è un tecnico emergente che sta riportando il Bari nella massima serie.
    Fabio Caressa, noto commentatore tv, a Sky Sport 24 ha dichiarato: “Il prossimo allenatore della Juve sarà Cesare Prandelli, ne sono praticamente certo”. Il tecnico viola sembra ancora saldamente ancorato alla panchina della Fiorentina, ma la prospettiva di allenare una grande come la Juventus lo stuzzica parecchio, inoltre non è un mistero che già in passato il tecnico sia stato molto vicino ai bianconeri. Per questo la dirigenza juventina è pronta al cambio definitivo, affidando la guida tecnica ad un allenatore d’esperienza e soprattutto dal forte carisma, gli indizi portano anche a Prandelli, ma ancora nulla è davvero certo.
    Altra ipotesi è l’allenatore del Genoa Gian Piero Gasperini, già in passato allenatore del settore giovanile della Juventus, che sta portando il “Grifone” ad un traguardo storico come la qualificazione in Champions League. Il suo gioco piace a molti grandi club ma il Milan pare essere favorito per ingaggiarlo per il dopo Ancelotti.
    All’estero i bookmakers non hanno perso tempo ed hanno subito aperto le scommesse su chi sarà il prossimo allenatore della Vecchia Signora. In pole position c’è Luciano Spalletti dato a 2.75 seguito da Gian Piero Gasperini a 3.50 e Antonio Conte a 5.00.
    La riconferma di Ranieri è pagata 10 volte la posta e la stessa quota è prevista per Marco Giampaolo mentre se si guarda a Davide Ballardini il premio sale ancora un po’ (quota 12). L’ultimo italiano in lista è Cesare Prandelli che è equiparato nella valutazione a Sven Goran Eriksson (quota 15 per entrambi). Poi è il turno di Frank Rijkaard (in lavagna a 18) mentre le quote diventano più elevate se si prende in considerazione Michael Laudrup (a 20), Zinedine Zidane (a 25), Avram Grant e Slaven Bilic (entrambi a 30), con Lothar Matthaus (quota 35), Leo Beenhakker (quota 40) e Jurgen Klinsmann (quota 50) a chiudere la la lista dei possibili candidati.

    Chi vorreste come allenatore della Juventus il prossimo anno?

    • Spalletti (29%, 10 Voti)
    • Lippi-Ferrara (24%, 8 Voti)
    • Conte (18%, 6 Voti)
    • Prandelli (18%, 6 Voti)
    • Gasperini (11%, 4 Voti)

    Totale Votanti: 34

  • Manchester Utd in finale, piegata l’Arsenal 3-1

    Manchester Utd in finale, piegata l’Arsenal 3-1

    Il Manchester United è la prima finalista della Champions League edizione 2008/2009 battendo all’”Emirates Stadium” di Londra l’Arsenal per 3-1 con la doppietta di Cristiano Ronaldo e la rete di Park.
    Il tecnico dei “Gunners” Arsene Wenger vuole ribaltare lo 0-1 subito a Manchester e schiera i suoi secondo un 4-3-2-1 Cristiano Ronaldocon Adebayor punta centrale e supportato da Van Persie e Walcott che dovrebbe portare più vivacità in attacco; Ferguson risponde con uno schema molto simile: Rooney in attacco con Ronaldo e Park a giostrare alle sue spalle.
    Pronti via e il Manchester passa subito in vantaggio all’8′ sfruttando la prima occasione da gol della serata: cross basso dalla sinistra del fuoriclasse portoghese, svarione di Gibbs che regala la palla a Park che tutto solo contro Almunia deposita la palla in rete. Passano solo 3 minuti e i “Red Devils” raddoppiano grazie ad una violenta punizione dalla distanza calciata da Ronaldo con il portiere londinese non esente da colpe. Arsenal ko e Manchester che si limita a controllare la gara forte anche del risultato dell’”Old Trafford”.
    Nella ripresa si aspetta la reazione della squadra di casa che tarda ad arrivare, infatti al 61′ Ronaldo firma la sua personale doppietta: contropiede strepitoso della squadra ospite con il portoghese abile a recuperare palla nella propria metà campo e servire Park, quest’ultimo gira su Rooney che a sua volta la da nuovamente al Pallone d’Oro 2008 che trafigge Almunia per la seconda volta portando la sua squadra sul 3-0.
    Qui si ha la reazione d’orgoglio dell’Arsenal che arrivano al gol della bandiera al 75′ grazie ad un rigore trasformato da Van Persie e procurato da Fabregas atterrato in area da Fletcher che viene espulso perchè ultimo uomo.
    Non succede più niente e triplice fischio di Rosetti che manda il Manchester verso la finale (la seconda consecutiva) del 27 maggio a Roma, che ora attende la partita di domani sera per sapere chi tra Chelsea e Barcellona cercherà di contendergli il titolo.

    Per il tabellino clicca qui

  • Arsenal-Manchester Utd in Live Blogging

    ARSENAL-MANCHESTER UTD 1-3 (fine partita)
    Marcatori: 8′ Park (M), 11′ Ronaldo (M), 61′ Ronaldo (M), 75′  rig. Van Persie (A)

    Il tabellino

    ARSENAL: Almunia, Sagna, Tourè, Djourou, Gibbs (46′ Ebouè), Walcott (64′ Bendtner), Fabregas, Song, Nasri, Van Persie (80′ Vela), Adebayor.
    A disposizione: Fabianski, Silvestre, Ebouè, Diaby, Denilson, Vela, Bendtner.
    All.: Wenger
    MANCHESTER UTD: Van der Sar, O’Shea, Ferdinand, Vidic, Evrà (66′ Rafael), Fletcher, Carrick, Anderson (64′ Giggs), Park, Ronaldo, Rooney (67′ Berbatov).
    A disposizione: Kuszczak, Rafael, Evans, Tevez, Scholes, Giggs, Berbatov
    All.: Ferguson
    Arbitro: Rosetti
    Note: Serata serena con terreno di gioco in ottime condizioni. 56000 spettatori circa di cui 3000 tifosi del Manchester.
    Ammoniti: 70′ Nasri (A), 82′ Adebayor (A), 87′ Ebouè (A)
    Espulsi: 75′ Fletcher (M)
    Angoli: 7-6
    Recupero: 1′ pt, 3′ st

  • Inter e Ibrahimovic ai ferri corti

    Inter e Ibrahimovic ai ferri corti

    Ibra e l’Inter sono sempre più lontani. Dopo i fischi di sabato sera da parte della curva nord e i gesti del centravanti rivolti verso la stessa curva dopo il gol lasciano intravedere il divorzio con la società nerazzura. A confermare i Zlatan Ibrahimovicrumors di mercato è il centrocampista olandese del Real Madrid Drenthe che da per certo il passaggio di Zlatan Ibrahimovic alle “merengues” nella prossima stagione: “Tutti nello spogliatoio sanno che Ibra la prossima stagione vestirà la maglia del Real. Il denaro necessario per strapparlo all’Inter non sarà un problema”.
    L’attaccante svedese, in un’intervista rilasciata alla televisione francese “Canal Plus” ha fatto intendere che è giunto il momento di cambiar aria e realizzare il suo sogno nel cassetto che è quello di vincere la Champions League con qualsiasi squadra. L’avventura di Ibra, beniamino dei tifosi fino a qualche tempo fa, all’Inter potrebbe terminare dopo solo 3 anni.

  • Semifinali Champions :E’ Manchester show ma il discorso qualificazione è ancora aperto

    Il Manchester United si aggiudica per 1-0 la semifinale di andata di Champions League contro l’Arsenal. A regalare il successo ai Red Devils all’Old Trafford è O’Shea, che al 17′, complice la difesa avversaria, mette alle spalle di Almunia. I Red Devils nel primo tempo sono incontenibili, le scelte a sorpresa di Ferguson si risultano azzeccate, Tevez ed Anderson sono in forma super e mettono in grande difficoltà la difesa dell’Arsenal che in almeno tre occasioni è salvata dalle parate di Almunia. L’Arsenal si limita a contenere e non impesierisce mai Van der Sar. Nella ripresa i Gunners cercano di scuotersi ma è sempre il Manchester a far la partita, l’unico acuto di un impalpabile Adebayor è al 63′ quando ruba palla a Rio Ferdinand ma spara alto. Ferguson effettua un doppio cambio per tentare di chiudere il discorso qualificazione: giggsGiggs(ottocentesima partita con la maglia del Manchester) e Berbatov per Tevez ed Anderson. I cambi aumentano la pressione dei Red Devils che vanno vicino al gol con Ronaldo che prende la traversa con una bomba dalla distanza.e azioni da manuale del Manchester non si contano: al 75′ Giggs offre un morbido cross per la testa di Berbatov, anticipato. Al 79′ è Carrick ad avere sui piedi l’ultimo pallone, la sfera termina fuori. Tutto sommato i Gunners limitano i danni rimandando il discorso qualificazione alla gara di ritorno, ma i suoi uomini migliori Adebayor e Fabregas devono esser piu in partita.

    IL TABELLINO
    Manchester Utd-Arsenal 1-0 (17′ O’Shea)
    Manchester United (4-3-3): Van der Sar 6; O’Shea 7, Ferdinand 7 (87′ Evans sv), Vidic 6, Evra 6,5; Fletcher 6, Carrick 7, Anderson 6,5 (67′ Giggs 6,5); Cristiano Ronaldo 6,5, Tevez 7,5 (67′ Berbatov 6), Rooney 7. A disposizione: Foster, Rafael, Scholes, Park. All.: Ferguson.
    Arsenal (4-2-3-1): Almunia 7,5; Sagna 5, Toure 5, Silvestre 5, Gibbs 5,5; Diaby 5, Song 5; Walcott 4,5 (70′ Bendtner 5), Fabregas 5, Nasri 5; Adebayor 5 (82′ Eduardo sv). A disposizione: Fabianski, Ebouè, Denilson, Djourou, Ramsey. All.: Wenger.
    Arbitro: Bo Larsen (DAN)
    Ammoniti: Tevez (M)

  • Siamo sicuri di voler prender esempio dal calcio inglese?

    Siamo sicuri di voler prender esempio dal calcio inglese?

    Negli ultimi due anni il calcio inglese insieme a quello spagnolo sembrano aver preso il posto della nostra serie A in termini di spettacolo, competività e sopratutto nel fair-play. Se su quest’ultimo punto possiamo esser in accordo con gli esperti di calcio che riempono i palinsesti televisivi delle nostre reti e scrivono per autorevoli quotidiani, in quanto a fair-play il nostro calcio purtroppo è terribilmente in dietro rispetto alla cultura europea, è difficile che un tifoso decreti il giusto riconoscimento ad una squadra piu forte o per un giocatore resosi protagonista di una azione o di un gol spettacolare. lampardMa se in tema di sportività avremmo da prender esempio siamo sicuri che negli altri aspetti gli inglesi sono cosi differenti da noi? Guardando i risultati sicuramente ci sono superiori, le tre semifinaliste di Champions per due anni consecutivi sono un ottima cartina di tornasole ma analazziando un pò meglio il fenomeno calcistico inglese mi viene qualche dubbio sulla qualità del campionato ad esempio: la differenza tra le big d’Europa evidente in qualisiasi campionato europeo in Inghilterra è ancora piu evidente se nel distacco tra la prima e l’ultima siamo piu o meno sui stessi numeri, in Inghilterra dietro le 4 sorelle c’è il vuoto, Manchester, Liverpool Chelsea e Arsenal fanno ogni anno campionato a se non trovando nessuna diffilcoltà sugli altri campi per la mancanza di cultura tattica, consentendo cosi di vincere le partite senza sforzi aggiuntivi, cosa che in Italia è impensabile: è impensabile che ad esempio l’Inter vinca in scioltezza e senza sudare le proverbiali sette camicie sul campo dell’Udinese o della rivelazione del torneo Cagliari di Allegri. Se consideriamo ancora che i bilanci di Liverpool, Chelsea e Manchester vengono gonfiati grazie al famoso doping finanziario, e in Champions il tanto osannato Manchester di Ferguson per aver la meglio dei portoghesi del Porto è dovuto ricorrere alla dea bendata e alle continue perdite di tempo e a spezzare le azioni con continui falli tattici tanto criticati ai team dello stivale e in ultimo il catenaccio italico tanto criticato al nostro Trap ma usato dal Chelsea di Hiddink per fermar i giocolieri blaugrana. Il calcio italico ha indubbiamente delle lacune che devono esser risolte, penso agli stadi a misura di tifoso, allo sviluppo del merchandising, alla programmazione, alla valorizzazione dei vivai. Ma ha anche delle peculiarità da non perder come la preparazione dei nostri allenatori, al coraggio e all’innovazione di tecnici come Prandelli e Spalletti, o al bel calcio praticato da Gasperini, Marino e Allegri.

  • Hiddink blocca le stelle blaugrana

    Hiddink blocca le stelle blaugrana

    L’olandese emula il vecchio Trap per bloccare il Barcellona

    hiddinkIl miglior attacco della Champions viene bloccato da un delle migliori difese del torneo. Quella vecchia volpe di Hiddink consapevole della forza dei blaugrana al Camp Nou prepara una partita di contenimento imponendo il pari al Barcellona e rinviando cosi il discorso qualificazione alla gara di ritorno. Lo stellare Barcellona del trio delle meraviglie deve arrendersi al catenaccio del Chelsea, i balugrana in tutta la partita hanno due ghiotte occasioni: al 70’ occasionissima per Eto’o, che vola in contropiede a velocità altissima, scarta Alex con una finta e tira però debolemente su Cech sbilanciato dal cambio di passo ed allo scadere Bojan ha la palla del match: Alves,gli fornisce dalla destra un cross al bacio che però la giovane stella blaugrana manda alto incredibilmente da due passi. Per il Chelsea in tutta la partita ha una sola occasione peraltro fortuita con Drogba: Marquez sbaglia l’appoggio a Valdes e consente all’ivoriano di presentarsi a tu per tu con il portiere catalano, il quale gli sbarra la strada due volte compiendo una vera prodezza. Unico errore difensivo dei blaugrana, ma poteva costare caro. Qualificazione in alto mare, la scelta di Hiddink, di giocarsela allo Stamford Bridge, ha avuto successo ma al ritorno i contropiedi degli spagnoli possono sempre esser determinanti.

    IL TABELLINO
    BARCELLONA-CHELSEA 0-0

    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Daniel Alves, Marquez (54’ Puyol), Piqué, Abidal; Xavi, Toure, Iniesta; Messi , Eto’o  (82’ Krkic ), Henry (87’ Hleb). A disposizione: Jorquera, Silvinho, Keita, Gudjohnsen. All.: Guardiola
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Terry, Alex, Bosingwa; Ballack(95’ Anelka), Obi Mikel; Essien, Lampard (71’ Belletti), Malouda; Drogba. A disposizione: Hilario, Stoch, Mancienne, Kalou, Di Santo. All.: Hiddink
    ARBITRO: Stark
    AMMONITI: Alex (C), Ballack (C), Yaya Touré (B)

  • Chelsea-Liverpool che PARTITA!!!

    Chelsea-Liverpool che PARTITA!!!

    Il 4-4 dello Stamford Bridge qualifica il Chelsea, ma i Reds escono con onore

    GYI0000601632.jpgIl risultato della vigilia sembrava potesse far dormire sonni tranquilli alla squadra di Abramovic, ma le perplessità di Hiddink della vigilia si sono dimostrate azzeccate, per i primi 45′ gli uomini di Benitez sembrano indemoniati corrono a tutto campo e riescono a segnare due reti riaprendo il discorso qualificazione, è Fabio Aurelio con la complicità di Cech ad aprire le marcature al 19′, il Chelsea prova a reagire ma la sua difesa è in vena di regali, cosi Ivanovic atterra scioccamente in area Alonso è rigore che lo stesso Xabi trasforma spiazzando Cech. Il Liverpool continua a far paura e in chiusura di primo tempo sfiora la terza rete con Kuyt ma questa volta Cech si salva seppur con affanno. Cosi come all’andata le parole di Hiddink nell’intervallo hanno la capacità di risvegliare i suoi uomini che nel secondo tempo ripetono la prestazione di Anfield trascinati da uno strepitoso Drogba. E’ lui che con furbizia e con l’aiuto di un goffo Reina riporta i suoi in partita, per i Reds dovrebbe cambiare poco ma non riescono piu a pungere ed è Alex a far esplodere lo Stamford Bridge con  un siluro su calcio piazzato ma anche in questo caso Reina non è esente da colpe. Lampard prova a scrivere il game over sul discorso qaulificazione sfruttando al meglio un assist di Drogba, ma i Reds sono duri a morire e con Riera si riportano in partita. Kuyt a sette minuti dalla fine riporta avanti i suoi in un partita dalla mille emozioni ma è ancora Lampard a far capire la voglia degli uomini di Abramovic di riprendersi ciò che la sfortuna ha portato via sul piu bello l’anno scorso: su assist di Anelka fa carambolare la palla sui due legni prima di entrare in rete e scrivere la parola fine sul match. Il Chelsea va avanti ma agli uomini di Benitez va concesso l’onore delle armi, i Reds si sono battuti al massimo delle loro possibilità riaprendo una partita a molti sembrata conclusa. Noi non possiam far altro che ringraziarli per lo spettacolo.

    IL TABELLINO
    CHELSEA-LIVERPOOL 4-4
    (19’ Fabio Aurelio, 28’ rig. Xabi Alonso, 51’ Drogba (C), 58’ Alex (C), 76’ e 89’Lampard (C), 81’ Riera, 83’ Kuyt)
    CHELSEA (4-3-3): Cech; Ivanovic , Carvalho, Alex, Cole; Ballack, Essien, Lampard; Kalou (36’ Anelka), Drogba (93’ Di Santo), Malouda. A disp: Hilario, Belletti, Mancienne, Mikel, Deco. All: Hiddink.
    LIVERPOOL (4-3-2-1): Reina; Arbeloa  (85’ Babel), Carragher, Skrtel, Fabio Aurelio; Mascherano (69’ Riera), Xabi Alonso, Lucas; Kuyt, Benayoun; Torres  (80’ N’gog). A disp: Cavalieri, Agger, Dossena, Hyypia. All: Benitez.
    ARBITRO: Luis Medina Cantalejo
    AMMONITI: Ivanovic, Ricardo Carvalho, Cole (C), Benayoun, Skrtel e Arbeloa (L)

  • I Pronostici del Pallonaro quarti di Champions:il ritorno

    Scommetti 5 ->42.19
    Bayern Monaco-Barcellona gol(1.45)
    Chelsea-Liverpool gol(1.80)
    Arsenal- Villareal gol(1.88)
    Porto – Manchester un(1.72)

    Scommetti 5 ->146.79
    Chelsea-Liverpool over(2.05)
    Bayern- Barcellona under(2.25)
    Arsenal-Villareal x(3.70)
    Porto-Manchester gol(1.72)

    Scommetti 5 ->111.52
    Chelsea- Liverpool x(3.20)
    Bayern – Barcellona x(3.45)
    Porto-Manchester 2(2.05)