Ora è ufficiale: Fabio Cannavaro è di nuovo un giocatore della Juventus. L’ufficialità arriva all’ indomani della notizia dell’ esonero del tecnico Claudio Ranieri, sostituito da Ciro Ferrara che ha il compito di traghettare la squadra alla qualificazione diretta in Champions League.
Cannavaro ha firmato un contratto che lo legherà alla società bianconera fino a giugno 2010 con l’opzione per il 2011.
Il capitano della Nazionale azzura spiega: “Sono felice di essere tornato alla Juventus. Mi spiace che in una parte della tifoseria prevalga il rancore sull’apprezzamento per le stagioni gloriose che abbiamo vissuto insieme. Sono convinto però di poter convincere anche i più scettici attraverso il lavoro, la professionalità e la passione con cui affronterò la nuova avventura”.
Anche il direttore sportivo Alessio Secco spende due parole per lui: “E’ un campione del mondo, un Pallone d’oro e un grandissimo uomo di spogliatoio – e aggiunge – Durante l’estate 2006 la società ha dovuto cederlo per far fronte ad esigenze economiche urgenti. Quest’anno abbiamo sfruttato la scadenza naturale del contratto per riportarlo a Torino e siamo sicuri che il suo apporto tecnico renderà la Juventus più competitiva”.
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E’ ufficiale: Cannavaro firma per la Juve
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La Juve presenta Ferrara: “Bisogna ritrovare gli stimoli”
“Alla squadra serviva una scossa”. Così Jean-Claude Blanc, nella conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico Ciro Ferrara, chiarisce la decisione di esonerare Claudio Ranieri. L’amministratore delegato spiega le cause che hanno portato alla drastica decisione a sole 2 partite dalla fine del campionato: “Non è il nostro stile, ma anche
mancare l’Europa non è da noi. Dopo gli ultimi risultati ci troviamo un solo punto avanti alla Fiorentina e cosi’ abbiamo deciso, giudicando tutta la stagione, di esonerare Claudio Ranieri – dice Blanc -. Adesso vogliamo chiudere bene, almeno al terzo posto, perche’ dobbiamo entrare in Champions League senza passare dai preliminari. E’ stata una scelta totalmente condivisa dall’intera societa’. La guida della squadra va a Ciro Ferrara per i prossimi due impegni, poi a fine stagione valuteremo cosa fare. Per adesso lui comunque è l’unico allenatore della Juventus: il futuro sono queste due partite. E basta. Ferrara ha dato la sua totale disponibilita’ e lo ringrazio. Non sara’ per lui una missione facile”.
Poi, riferendosi alla squadra, aggiunge: “Avra’ da questa scelta una scossa, perche’ sono loro comunque che vanno in campo. Abbiamo preso la decisione ultima che si puo’ prendere quando una squadra non va bene. Siamo convinti che cosi’ arrivera’ ai giocatori un messaggio chiaro: queste ultime due partite sono fondamentali e vanno giocate al massimo. Tutti devono prendersi le loro responsabilità”.
Infine sul nuovo tecnico Ferrara: “Ci aspettano due finali e abbiamo deciso di giocarci questo asso che avevamo in tasca. Adesso spetta anche al gruppo dimostrare che il lavoro fatto quest’anno si puo’ concludere in maniera giusta”.
Ciro Ferrara si è presentato così in conferenza stampa, all’esordio da allenatore: “Non posso portare novità tecniche, ma solo motivazioni. Può essere rischioso, ma dovevo dare il mio contributo. Non ho paura di metterci la faccia in questo momento strano. Non mi tiro indietro e mi assumo le mie responsabilità. Farò delle scelte, come allenatore e non come amico o ex compagno di squadra. Ci vuole intelligenza da una parte e dall’altra, come è successo quando è arrivato Ancelotti. Non mi interessa se mi chiameranno mister o Ciro”. Non ho avuto nessun dubbio e mi sono messo a completa disposizione della società. C’e stata una forte emozione, ma non ho avuto nessun tentennamento. Credo che i giocatori devono capire il momento difficile che la societa’ sta attraversando. I giocatori devono ritrovare gli stimoli giusti per affrontare queste due ultime partite nella maniera giusta. Non ho ancora parlato con i giocatori ma chiederò loro di fare sette punti, se ne faremo sei andrà bene lo stesso… Era una battuta, non vi è piaciuta?”. “Non so quale sarà il mio futuro e se sarò ancora in panchina l’anno prossimo. Se la società decidesse di ingaggiare un altro allenatore non avrei problemi a farmi da parte. Dal 2 giugno sarò a disposizione della Nazionale per il momento mantengo questo impegno”. -
Serie A 36 Giornata: Continua il periodo nero della Juventus
La 36esima giornata di Serie A era importante per conoscere gli ultimi verdetti, vista la conquista dello scudetto da parte dell’Inter per la sconfitta del Milan ad Udine.
La Juventus non sa più vincere; infatti viene fermata sul 2-2 dall’Atalanta e continua il periodo di crisi. I bergamaschipassano in vantaggio nei primi minuti di gara con il gol di Cigarini che, servito da Doni, trafigge Buffon con la complicità di Legrottaglie che devia il pallone in fondo al sacco; poi i bianconeri si riorganizzano e prima pareggiano con Iaquinta che, lasciato solo nell’area piccola, colpisce di testa e segna e poi passa in vantaggio con l’eurogol di Cristiano Zanetti che lascia partire un bolide dalla distanza imparabile per Consigli. Prima del riposo i nerazzurri pareggiano i conti con Pellegrino su azione di calcio d’angolo. E’ il 2-2 finale che permette alla Fiorentina di avvicinarsi in classifica. I viola infatti stendono la Sampdoria per 1-0 grazie al gol del solito Gilardino che prende il tempo a Gastaldello e batte Mirante. Ora i toscani sono a -1 dal terzo posto occupato dalla Juve, che vuol dire qualificazione diretta in Champions League, e a +5 dal quinto posto occupato dal Genoa che viene bloccato in casa sul pareggio dal Chievo: vantaggio scaligero di Pinzi che si infila tra Bocchetti e Ferrari battendo Rubinho, pareggio del “Grifone” con Milito con un tiro sporco ma efficace che poi completa la rimonta con Olivera direttamente da calcio di punizione; a tempo quasi scaduto ci pensa Pellissier a riportare il risultato in parità. Un risultato che riporta il Genoa in Europa 18 anni dalla sua ultima apparizione.
Il Palermo non molla la presa sulla Roma (vittoriosa ieri all’ “Olimpico” 4-3 sul Catania) e scavalca l’Udinese in classifica (i friulani nell’anticipo serale avevano battuto il Milan consegnando di fatto lo scudetto all’Inter) rifilando 2 reti alla Lazio, fresca vincitrice della Coppa Italia. Miccoli su rigore e Migliaccio a 3 minuti dal termine continuano a far sperare e sognare una città intera.
Nella lotta salvezza risultati positivi per Bologna, Reggina e Torino, mentre il Lecce viene sconfitto per l’ennesima volta; i granata espugnano Napoli con i gol di Bianchi che, con un sinistro a giro, batte Navarro sul secondo palo e di Rosina che regala 3 punti fondamentali ai suoi con un sinistro perfetto su calcio di punizione. Il Napoli era passato in vantaggio con Pià.
Il Bologna continua a sperare nella salvezza grazie al gol di Volpi che segue il pareggio temporaneo del capocannoniere della Serie A Marco Di Vaio; il Lecce aveva accarezzato solo per 7 minuti il sogno di fare bottino pieno, illuso dal gol di Tiribocchi. I salentini sono con un piede e mezzo in Serie B mentre i granata al momento sono salvi.
Infine colpaccio della Reggina che si rimette in gioco nella bagarre salvezza, dopo che qualche settimana fa era stata data già per spacciata. Ceravolo e Brienza capovolgono il risultato di vantaggio a favore del Cagliari segnato da Lazzari. Finale di 2-1 e reggini che lasciano l’ultimo posto in classifica.
Stasera posticipo tra l?inter campione d’Italia e il Siena già salvo.I risultati della 36esima giornata di Serie A
Bologna-Lecce 2-1
30′ Tiribocchi (L), 37′ Di Vaio (B), 94′ Volpi (B)
Fiorentina-Sampdoria 1-0
21′ Gilardino
Genoa-Chievo 2-2
35′ Pinzi (C), 58′ Milito (G), 71′ Olivera (G), 85′ Pellissier (C)
Inter-Siena (stasera ore 20:30)
Juventus-Atalanta 2-2
2′ Cigarini (A), 26′ Iaquinta (J), 36′ Zanetti (J), 44′ Pellegrino (A)
Napoli-Torino 1-2
42′ Pià (N), 51′ Bianchi (T), 72′ Rosina (T)
Palermo-Lazio 2-0
6′ rig. Miccoli, 87′ Migliaccio
Reggina-Cagliari 2-1
18′ Lazzari (C), 25′ Ceravolo (R), 49′ Brienza (R)
Roma-Catania 4-3 (giocata ieri)
13′ Perrotta (R), 15′ Tedesco (C), 17′ Vucinic (R), 31′ Perrotta (R), 47′ Mascara (C), 72′ Morimoto (C), 92′ Panucci (R)
Udinese-Milan 2-1 (giocata ieri)
31′ D’Agostino (U), 49′ Zapata (U), 93′ Ambrosini (M)Classifica
1 Inter 78 11 Atalanta 46 2 Milan 71 12 Sampdoria 44 3 Juventus 68 13 Napoli 43 4 Fiorentina 67 14 Siena 43 5 Genoa 62 15 Catania 40 6 Roma 57 16 Chievo 37 7 Palermo 55 17 Torino 34 8 Udinese 54 18 Bologna 33 9 Cagliari 50 19 Reggina 30 10 Lazio 47 20 Lecce 29 Prossimo turno 24/05/2009
Atalanta-Palermo
Cagliari-Inter
Catania-Napoli
Chievo-Bologna
Lazio-Reggina
Lecce-Fiorentina
Milan-Roma
Sampdoria-Udinese
Siena-Juventus
Torino-GenoaClassifica marcatori
23 Di Vaio 21 Ibrahimovic 20 Milito 19 Gilardino 15 Kakà 14 Cavani, Pato 13 Inzaghi F., Mutu, Pellissier 12 Acquafresca, Amauri, Di Natale, Floccari, Miccoli, Quagliarella, Zarate -
Premier League: Il Manchester Utd è campione per la 18esima volta
Il Manchester Utd si laurea per la 18esima volta campione d’Inghilterra. I “Red Devils” conquistano il loro terzo titolo consecutivo, raggiungendo in vetta il Liverpool nell’albo d’oro.
Al Manchester bastava un solo punto contro l’Arsenal per chiudere il campionato e di fatto la partita termina 0-0 con la festa di Ronaldo e compagni che, oltre alla Premier, hanno conquistato il Community Shield, la Coppa di Lega, e il Mondiale per club.
E i titoli potrebbero aumentare visto l’imminente finale di Champions League del 27 maggio a Roma contro il Barcellona.
I primi 45 minuti sono di ordinaria amministrazione: un’occasione per Rooney e una anche per Van Persie. Come i “Red Devils”, anche i “Gunners” danno l’impressione di potersi accontentare di un pareggio, visto che non hanno più niente da chiedere al campionato.
Nella ripresa la musica non cambia, e alla mezz’ora standing ovation per Carlos Tevez che, salvo clamorosi dietrofront, lascerà il Manchester a fine stagione (destinazione Juve?).
Ora la squadra di Sir Alex Ferguson si concentrerà esclusivamente sulla finale di Roma, dove c’è un altro titolo da difendere.I risultati della 37esima giornata di Premier League:
Bolton-Hull City 1-1
26´ Steinsson (B), 46´ Fagan (H)
Chelsea-Blackburn (oggi)
Everton-West Ham 3-1
24´ Kovac (W), 38´ rig. Saha (E), 48´ Yobo (E), 76´ Saha (E)
Manchester Utd-Arsenal 0-0
Middlesbrough-Aston Villa 1-1
14´ Sanli (M), 57´ Carew (A)
Newcastle-Fulham 0-1
41´ Kamara
Portsmouth-Sunderland (domani)
Stoke City-Wigan 2-0
69´ Fuller, 76´ Beattie
Tottenham-Manchester City 2-1
29´ Defoe (T), 65´ Bojinov (M), 86´ rig. Keane (T)
West Bromwich-Liverpool (oggi)Classifica
1 Manchester Utd 87 11 Stoke City 45 2 Liverpool 80 12 Wigan 42 3 Chelsea 77 13 Bolton 41 4 Arsenal 69 14 Blackburn 40 5 Everton 60 15 Portsmouth 38 6 Aston Villa 59 16 Sunderland 36 7 Fulham 53 17 Hull City 35 8 Tottenham 51 18 Newcastle 34 9 West Ham 48 19 Middlesbrough 32 10 Manchester City 47 20 West Bromwich 31
Prossimo turno 24/05/2009
Arsenal-Stoke City
Aston Villa-Newcastle
Blackburn-West Bromwich
Fulham-Everton
Hull-Manchester Utd
Liverpool-Tottenham
Manchester City-Bolton
Sunderland-Chelsea
West Ham-Middlesbrough
Wigan-PortsmouthAlbo d’Oro
18 Liverpool 18 Manchester Utd 13 Arsenal 9 Everton 7 Aston Villa 6 Sunderland 4 Newcastle 4 Sheffield Wednesday 3 Wolverhampton 3 Leeds 3 Huddersfield 3 Chelsea 3 Blackburn 2 Preston 2 Tottenham 2 Manchester City 2 Burnley 2 Derby County 2 Portsmouth 1 West Bromwich 1 Ipswich 1 Sheffield United 1 Nottingham Forest -
L’Inter vince il 17 scudetto
Arriva il 17esimo scudetto per l’Inter senza mettere piede in campo, in virtù della sconfitta del Milan ad Udine per 2-1. Infatti i nerazzurri ormai sono imprendibili avendo 7 punti di vantaggio in classifica sui rossoneri, a cui rimangono solo 2 partite da disputare.
Milano si colora di nerazzurro, in Piazza Duomo si scatena la festa, brindisi ad Appiano Gentile con i giocatori che hanno festeggiato insieme allo staff tecnico e al presidente Moratti che ha potuto così festeggiare nel migliore dei modi i suoi 64 anni, dedicando il tricolore appena vinto al padre Angelo: “A chi è stato molto più grande di me nel vincere: mio padre”.
Poi il presidente nerazzurro ringrazia il tecnico Josè Mourinho: “Ha dovuto farsi largo con intelligenza, una grande percentuale di questo scudetto è sua”.
Mourinho, arrivato alla corte di Moratti quest’estate per centrare l’obiettivo unico ed esclusivo di vincere la Champions League (Inter eliminata agli ottavi dal Manchester Utd), porta “solo” lo scudetto a casa, lui che aveva sbandierato ai quattro venti di essere interessato a vincere la Coppa “dalle grandi orecchie”. Ci riproverà l’anno prossimo.
Il vero artefice di questo scudetto è Zlatan Ibrahimovic; senza di lui i nerazzurri soffrono e non esprimono al meglio tutto il loro potenziale. Lo svedese disputa la sua migliore stagione da quando è in Italia (per quanto riguarda il campionato). Con i 21 gol è il miglior marcatore della squadra ed è in lizza anche per vincere il titolo di bomber della Serie A, staccato da una sola rete dal capocannoniere Marco Di Vaio.
L’Inter, con questo trionfo, raggiunge il Milan come numero di tricolori conquistati.Albo d’Oro
27 Juventus 17 Milan 17 Inter 9 Genoa 7 Torino 7 Pro Vercelli 7 Bologna 3 Roma 2 Fiorentina 2 Napoli 2 Lazio 1 Casale 1 Cagliari 1 Verona 1 Sampdoria 1 Novese -
E’ fatta per Floccari al Genoa
Secondo gli esperti del calciomercato negli ultimi giorni sarebbe stato raggiunto l’accordo tra Sergio Floccari e il Genoa. L’attaccante calabrese avrebbe dato il suo consenso al trasferimento per un contratto triennale ad un milione di euro netto a stagione. Invece, non ci sarebbe ancora l’intesa con l’Atalanta: l’offerta di Enrico Preziosi
ammonterebbe a 8 milioni più un giocatore in comproprietà. Ma la società bergamasca vorrebbe aspettare un rilancio da parte di un grande club per l’attaccante fino al periodo di apertura del mercato, in cui sarà possibile ufficializzare il trasferimento.
Floccari preferirebbe il Genoa (si tratterebbe di un ritorno il suo avendo giocato già con la maglia rossoblu nella stagione 2002/2003 in Serie B collezzionando 9 presenze con una rete messa a segno) al Napoli, perché il “Grifone” parteciperà sicuramente ad una coppa europea: è ormai infatti alla soglia del traguardo della Coppa Uefa e non ha ancora perso del tutto le speranze di raggiungere il quarto posto per la Champions League, considerato che la Fiorentina è a soli 3 punti. La vetrina continentale sarebbe molto importante per il bomber dell’Atalanta, che quest’anno ha messo a segno 12 reti in 27 partite giocate. Con lui a Genova potrebbe approdare anche il suo attuale tecnico all’Atalanta, Gigi Del Neri. -
Drogba rischia la carriera
La sfuriata contro Ovrebo potrebbe costar caro all’ivoriano del Chelsea: da quanto trapela dai piani alti dell’Uefa Drogba rischierebbe sei mesi di squalifica, e con ogni probabilità la squalifica verrà estesa a tutte le competizioni. In caso la pena dovesse venire confermata, Drogba verrebbe punito in maniera ancora più pesante rispetto David Navarro del Valencia, in seguito ai fattacci accaduti nel 2007 durante l’incontro con l’Inter. Anche per quanto riguarda il mercato la squalifica potrebbbe sconvolgere i piani delle scoietà interessate all’ivoriano: il matrimonio con il Chelsea in crisi da tempo sembra sia finito la scorsa sera contro il Barcellona ma un eventuale penalizzazione lo renderebbe inappetibile per i top club a quelle cifre di mercato.