Tag: Champions League

  • Il Real Madrid riparte da Manuel Pellegrini

    Il Real Madrid riparte da Manuel Pellegrini

    Il Real Madrid oggi ha presentato al “Santiago Bernabeu” il nuovo tecnico: si tratta del cileno Manuel Pellegrini che negli ultimi 5 anni ha guidato il Villareal portandolo svariate volte alla fase ad eliminazione diretta in Champions League, eliminando persino l’Inter nei quarti di finale nella stagione 2005/2006.
    Manuel PellegriniSono emozionato e orgoglioso di essere stato scelto per guidare il club più importante del mondo – dichiara Pellegrini – Quando 23 anni orsono iniziai la mia carriere d’allenatore dissi che avrei desiderato volerla terminare dirigendo il Real Madrid. Adesso posso dire di aver coronato un sogno“.
    Il tecnico cileno conclude così la sua conferenza stampa: “Sono atteso da una grande sfida. Sono in Spagna da cinque anni. Penso di essere arrivato al momento giusto e spero di essere la persona adatta per guidare la squadra ai livelli di gioco che questa tifoseria merita“.
    Ora il neo presidente Perez, coadiuvato da Pellegrini e dal nuovo direttore sportivo Jorge Valdano, può sferrare l’attacco decisivo per portare a Madrid Kakà per poi cercare di chiudere le trattative per gli altri obiettivi di mercato: Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic, David Villa e Xabi Alonso.

  • Lavezzi rompe con il Napoli e scappa in Argentina

    Lavezzi rompe con il Napoli e scappa in Argentina

    Dopo poche ore aver ufficializzato l’acquisto di Fabio Quagliarella dall’Udinese, il Napoli deve fare i conti con la grana Lavezzi. L’attaccante argentino infatti è partito per l’argentina con 4 giorni d’anticipo rispetto al “rompete le righe” lasciando al suo agente una lettera in cui esprime tutta la sua delusione nei confronti della società: “Scrivo Ezequiel Lavezziquesta lettera ai tifosi letteche mi sono sempre stati vicino e che mi hanno dimostrato anche domenica il loro affetto – scrive Lavezzi -. E’ un momento difficile e spero che presto la situazione si chiarisca tanto per voi quanto per me. L’unica cosa certa e’ che un giorno non ci saranno piu’ ne’ Lavezzi ne’ Marino, ma restera’ soltanto questa grande squadra e questa immensa citta’ semplicemente perche’ il Napoli non e’ di nessuno, rappresenta la sintesi del sentimento della dignita’ dei suoi tifosi. Oggi io devo soltanto scegliere tra la dignita’ e la mancanza di rispetto, fedele alla educazione ricevuta scelgo senza dubbio la dignita
    Lavezzi, che ha già firmato il rinnovo contrattuale con il Napoli fino al 2013, sarebbe deluso per il mancato incontro con la società per ridiscutere dei termini dell’accordo. Il suo procuratore, Alejandro Mazzoni, spiega: “Ha ricevuto un’offerta importante da parte di un club inglese che gioca in Champions League, ma non ha mai detto di voler lasciare Napoli. E’ giusto che il Napoli almeno ascolti questa possibilità. Manca un po’ di chiarezza“.

  • Adesso è ufficiale: Carlo Ancelotti presentato dal Chelsea ecco il video.

    Carlo Ancelotti volta pagina parlando di “great opportunity” allenare la squadra di Abramovic, e sarà una grossa opportunità per il tecnico di dimostrare il suo valore anche in un campionato diverso e con nuovi stimoli.
    Il tecnico ha firmato un contratto triennale a partire dal primo luglio di quest’anno ed ho oggi ha rilasciato la prima intervista in lingua inglese al sito ufficiale del club chelseafc.com, dimostrandosi subito con le idee molto chiare:”voglio vincere la Champions”, poi analizza il trasferimento dal Milan al Chelsea come il passaggio tra due società ambiziose, ed il fatto che il Chelsea non abbia ancora vinto la Champions mi dà un ulteriore stimolo per far bene, poi il mio rapporto con la Champions è ottimo avendone vinto due da giocatore e due da allenatore. Abramovic per rinforzare la squadra per il nuovo tecnico sembra aver messo a disposizione 65 milioni di euro ed il primo acquisto potrebbe esser il francese Ribery.
    Guarda la prima intervista di Ancelotti in lingua inglese

  • Serie A 38 Giornata: Milan terzo, Torino in Serie B

    L’ultima giornata di campionato, mai cosi ricca di gol (42 reti realizzate), scrive gli ultimi verdetti: il Milan, vincendo a Firenze per 2-0, arriva terzo e si qualifica direttamente in Champions League proprio ai danni della Fiorentina che andrà a giocare i preliminari; la partita si sblocca solo nel secondo tempo con il gol Kakà a cui raddoppia Pato con una splendida giocata. A fine partita c’è l’abbraccio di tutto il “Franchi” a Paolo Maldini, nella sua ultima apparizione sui campi di calcio e l’annuncio dell’addio di Ancelotti sulla panchina del Milan, che verrà sostituito da Leonardo.
    Il Torino retrocede mestamente in Serie B, dopo una stagione tribolata:i granata si piegano anche alla Roma per 3-2: Torino in vantaggio con Vailatti con una sventola da fuori area e Menez agguanta il pareggio; finale emozionante con la Roma che passa a 15′ dal termine con Vucinic e poi arrotonda il risultato con capitan Totti su calcio di rigore. Il Torino accorcia definitivamente le distanze con Ventola. La stagione granata è stata un fallimento totale e bisognerà ripartire dalla Serie B con un progetto serio. I capitolini l’anno prossimo giocheranno in Europa League.
    Salvo dunque il Bologna che rifila tre reti al Catania e può festeggiare una salvezza sofferta: nel 3-1 finale reti di Mingazzini e Terzi nei primi minuti di gioco che spaccano in due il match, poi alla fiammata di Morimoto risponde Di Vaio che però non riesce ad aggiudicarsi il titolo di capocannoniere della Serie A.
    A Milano l’Inter campione d’Italia chiude in bellezza il campionato vincendo 4-3contro l’Atalanta. Nei primi 25 minuti vengono segnati 4 gol: Muntari porta in vantaggio i nerazzurri, pareggio orobico di Doni, Ibrahimovic riporta in vantaggio l’Inter e Cigarini fissa il punteggio sul 2-2. Nella ripresa la squadra di Del Neri passa in vantaggio con una punizione di Doni, ma vengono raggiunti e sorpassati prima dal gol di Cambiasso e poi da quello di Ibrahimovic, di tacco, che con la doppietta realizzata, vince il titolo di miglior marcatore del nostro campionato a quota 25 gol. A fine primo tempo c’era stato l’ultimo saluto di Luis Figo che ha deciso di appendere le scarpe al chiodo, mentre a fine partita Ibrahimovic dichiara che deciderà in settimana se cambiare aria o rimanere.
    La Juventus accontenta il suo nuovo tecnico Ciro Ferrara, in attesa di sapere le scelte della società, e mette la ciliegina sulla torta al suo campionato. Una doppietta di Iaquinta stende la Lazio nel giorno dell’addio di Pavel Nedved che cerca in tutti i modi di segnare, aiutato dai compagni, ma Carrizo gli nega la gioia del gol in più occasioni.
    Il Genoa affonda il già retrocesso Lecce 4-1: Milito, autore di una doppietta, non riesce a raggiungere Ibrahimovic nella classifica marcatori e saluta il pubblico di “Marassi” in lacrime (a fine stagione approderà all’Inter insieme a Thiago Motta). Dopo 18 anni il “Grifone” torna in Europa con Gasperini ancora in panchina.
    Il Napoli si congeda dal “San Paolo” con una vittoria per 3-0 sul Chievo che aveva già raggiunto la salvezza la scorsa giornata. Le reti di Montervino, Bogliacino e Pià però non servono a calmare i tifosi partenopei, imbestialiti per la possibile cessione del loro idolo Lavezzi.
    Bella partita tra Palermo e Sampdoria; entrambe volevano la vittoria ma alla fine ne è uscito un pareggio per 2-2 che saluta i due tecnici (Ballardini e Mazzarri) considerato che lasceranno la guida tecnica della squadra a fine stagione. Miccoli e Succi portano avanti di deu lunghezze i rosanero, Pazzini e Stankevicius riportano il risultato in parità.
    L’Udinese rifila 6 reti al Cagliari e chiude nel migliore dei modi il suo campionato: 3 gol per tempo e sigillo di Quagliarella che probabilmente gioca la sua ultima partita con i friulani (l’anno prossimo giocherà nel Napoli); per il Cagliari, a parte il risultato, stagione da incorniciare e vera rivelazione di questo campionato.
    Infine pareggio per 1-1 tra la Reggina già retrocessa e il Siena: i calabresi volevano salutare la massima serie con una vittoria ma il gol di Maccarone fissa il punteggio in parità.

    Risultati 38 giornata Serie A

    Bologna-Catania 3-1
    5´ Mingazzini (B), 26´ Terzi (B), 50´ Morimoto (C), 68´ Di Vaio (B)
    Fiorentina-Milan 0-2
    55´ Kaka’, 76´ Pato
    Genoa-Lecce 4-1
    23´ Jankovic (G), 33´ Tiribocchi (L), 53´ Criscito (G), 55´ Milito (G), 66´ Milito (G)
    Inter-Atalanta 4-3
    6´ Muntari (I), 10´ Doni (A), 12´ Ibrahimovic (I), 25´ Cigarini (A), 53´ Doni (A), 80´ Cambiasso (I), 81´ Ibrahimovic (I)
    Juventus-Lazio 2-0
    3´ Iaquinta, 59´ Iaquinta
    Napoli-Chievo 3-0
    3´ Montervino, 7´ Bogliacino, 19´ Pia’
    Palermo-Sampdoria 2-2
    7´ Miccoli (P), 40´ Succi (P), 45´ Pazzini (S), 60´ Stankevicius (S)
    Reggina-Siena 1-1
    45´ rig. Stuani (R), 76´ Maccarone (S)
    Roma-Torino 3-2
    9´ Vailatti (T), 35´ Menez (R), 74´ Vucinic (R), 83´ rig. Totti (R), 88´ Ventola (T)
    Udinese-Cagliari 6-2
    10´ Asamoah (U), 13´ Pepe (U), 16´ Floro Flores (U), 55´ rig. Acquafresca (C), 57´ Parola (C), 58´ Pasquale (U), 83´ Quagliarella (U), 90´ Ighalo (U)

    Classifica

    1 Inter 84 11 Atalanta 47
    2 Juventus 74 12 Napoli 46
    3 Milan 74 13 Sampdoria 46
    4 Fiorentina 68 14 Siena 44
    5 Genoa 68 15 Catania 43
    6 Roma 63 16 Chievo 38
    7 Udinese 58 17 Bologna 37
    8 Palermo 57 18 Torino 34
    9 Cagliari 53 19 Reggina 31
    10 Lazio 50 20 Lecce 30

    Classifica marcatori

    25 Ibrahimovic
    24 Di Vaio, Milito
    19 Gilardino
    16 Kakà
    15 Pato
    14 Acquafresca, Cavani, Miccoli
    13 Del Piero, Inzaghi, Mutu, Pellissier, Quagliarella, Totti, Zarate
    12 Amauri, Cassano, Di Natale, Floccari, Iaquinta, Mascara, Pazzini
  • 38 Giornata serie A: Fiorentina-Milan a chi i preliminari?

    38 Giornata serie A: Fiorentina-Milan a chi i preliminari?

    Il Milan si affida al recuperato Gattuso. Nei viola è Gila l’ex con il dente avvelenato

    Il match clou della 38° Giornata di Serie A si gioca al Franchi: Fiorentina e Milan si giocano la possibilità di allungare le vacanze e preparare al meglio la prossima stagione. I rossoneri paradossalmente possono giocare per tre risultati: sarebbero terzi naturalmente in caso di vittoria e pareggio ma anche la sconfitta con minimo scarto premierebbe gli uomini di ancelotti per una migliore differenza reti.gattuso11 Se l’aritmetica favorisce il Milan, mentalmente gli uomini di Prandelli stanno decisamente meglio: il loro obiettivo è stato gia centrato il terzo posto potrebbe esser la ciliegina sulla torta dell’ennesimo miracolo viola. Il Milan è alle prese con tantissimi problemi interni che destabilizzano l’ambiente e che fanno propendere la bilancia verso i viola: la contestazione di San Siro contro Maldini, il silenzio della società, il futuro di Ancelotti, i rumors sull’imminente passaggio di Kaka a Madrid rischiano di esser una zavorra per una partita che importante. Ai rossoneri mancheranno Ambrosini squalificato e Beckham infortunatosi in allenamento, si rivede tra i titolari Gattuso dopo il brutto infortunio e in panchina si rivede Alessandro Nesta. Nella Fiorentina mancheranno l’irascibile Felipe Melo e Dainelli squalificati, Prandelli si affida all’ex con il dente avvelenato Gilardino con lui Jovetic e Semioli.

    Probabili Formazioni:
    Fiorentina (4-2-3-1): Frey; Comotto, Gamberini, Zauri, Pasqual; Donadel, Montolivo; Semioli, Jovetic, Vargas; Gilardino. A disposizione: Storari; Jorgensen, Almiron, Kroldrup, Gobbi, Maritato, Kuzmanovic. All.: Prandelli.
    Indisponibili: Santana, Mutu, Bonazzoli, Felipe Melo (squalificato, 2), Dainelli (squalificato, 1)

    Milan (4-3-1-2): Dida; Zambrotta, Favalli, Maldini, Jankulovski; Gattuso, Pirlo, Flamini; Seedorf, Kakà; Inzaghi. A disposizione: Kalac, Senderos, Nesta, Beckham, Ronaldinho, Shevchenko, Pato. All.: Ancelotti
    Indisponibili: Borriello, Abbiati, Kaladze, Bonera, Ambrosini (squalificato, 1)

  • Kakà, Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo: Il Real Madrid ha scelto il suo tridente

    Kakà, Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo: Il Real Madrid ha scelto il suo tridente

    Dopo le brutte stagioni che sta vivendo, e come se non bastasse bastonato dal Barcellona campione d’europa e di spagna suoacerrimo nemico, il Real Madrid vuole tornare a vincere e per farlo si affiderà alle cura di Florentino Perez, che assumerà l’incarico di presidente a partire dal prossimo giugno e già numero uno delle Kakà“Merengues” dal 2000 al 2006; durante il suo “regno” strappò vari campioni dalle big d’Europa come Zinedine Zidane, Luis Figo, Ronaldo, BeckhamOwen e Robinho.
    Perez vuole rilanciare il club che detiene il record di successi in Champions League e nei giorni scorsi è uscito allo scoperto, dichiarando di voler ricostruire il Real portando a Madrid due grandissimi campioni, due Palloni d’Oro che rispondono al nome di Ricardo Kakà e Cristiano Ronaldo.
    Il brasiliano del Milan ha fatto intendere più volte di voler respirare l’aria della capitale spagnola; la settimana prossima, moilto presumibilmente lunedì, ci sarà l‘incontro decisivo tra il padre procuratore del giocatore Bosco LeiteFlorentino Perez per cercare di chiudere la trattativa il più in fretta possibile, considerato che Kakà sarà straimpegnato con la nazionale verdeoro subito dopo la fine del campionato.Cristiano Ronaldo
    C’è un però…Il Milan ieri ha ufficializzato la cessione a titolo definitivo di colui che era destinato a sostituire Kakà nella prossima stagione, Yoann Gourcuff e questo tiene in vita le speranze dei tifosi rossoneri di non vedersi privare del suo campione numero uno. In ogni caso bisognerà aspettare la fine del campionato e l’annuncio del nuovo tecnico del Milan Leonardo, che prenderà il posto di Carlo Ancelotti alla guida dei rossoneri dopo stagioni di successi.
    Il discorso Cristiano Ronaldo si era raffreddato negli ultimi tempi perchè Ferguson ha saputo fare scudo sui suoi giocatori per mantenere al massimo la concentrazione per la Finale di Champions, ma ora che il Manchester l’ha persa quella Finale, contro il Barcellona, il nome di Ronaldo è tornato d’attualità.
    Zlatan IbrahimovicIl Pallone d’Oro portoghese ha fatto sapere, subito dopo la sconfitta europea di non sapere dove giocherà il prossimo anno, strizzando l’occhio a Florentino Perez.
    Ma non finisce qui perchè il neo presidente madridista punta con decisione anche su Zlatan Ibrahimovic che però è conteso anche dal Barca. I rapporti dell’attaccante con l’Inter sono ormai incrinati e la sua voglia di vincere la Champions è tanta.
    Immaginate un Real Madrid con un tridente formato da Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo e Kakà? Difficile da immaginare ma non impossibile da realizzare. Se poi ti chiami Perez e sei il presidente del club più ricco al mondo allora è tutto più facile.

  • Berlusconi chiama Cristiano Ronaldo. Realtà o campagna elettorale?

    Berlusconi chiama Cristiano Ronaldo. Realtà o campagna elettorale?

    Il quotidiano Tuttosport, oggi in edicola, propone uno scoop sensazionale, quello che può esser il nuovo tormentone dell’estate. Come sappiamo l’elezione di Perez alla presidenza del Real Madrid sconvolgerà il mercato e sicuramente durante l’estate ci saranno colpi di scena, in Italia ci stiamo abituando all’idea di poter perdere il brasiliano, che come riportato in un altro articolo, non è piu cosi incedibile come nelle scorse estati.cristiano-ronaldo2 In Inghilterra sia Alex Ferguson è alle prese con lo stesso tormentone solo che il protagonista è Cristiano Ronaldo anche lui nei papapibili di Perez; lo scorso anno Ferguson era riuscito a resistere alle avance milionarie e al volere di CR7. Quest’anno potrebbe esser piu difficile riuscirci, per la delusione di Roma dove il portoghese è stato l’unico a tentar di tenere a galla i Red Evils per poi criticare le scelte di Ferguson. Sembra che in occasione della finale il presidente Berlusconi abbia trovato il modo di sussurrare all’orecchio di Ronaldo “vieni al Milan”. L’operazione è di quelle milionarie, ma il ritorno d’immagine lo sarebbe allo stesso modo, dopo il mezzo flop Ronaldinho, Berlusconi va alla ricerca di un altra stella? Sarà vero o è l’ennesimo proclamo da campagna elettorale?

  • Nedved e la Juve ancora insieme?

    Nedved e la Juve ancora insieme?

    La storia d’amore tra Pavel Nedved e la Juventus potrebbe durare ancora un altro anno; infatti il centrocampista ceco ha cambiato idea sul suo ritiro a fine stagione e aspetta di incontrare i dirigenti bianconeri per mettere nero su Pavel Nedvedbianco.
    Il procuratore di Nedved, Mino Raiola, in un’intervista ha dichiarato che tutto dipende dalla volontà della società: “Nulla è impossibile, chiedete alla Juve“.
    Il presidente bianconero Cobolli Gigli ha spiegato: “Non si ritira? E’ stato lui a dire addio più volte quest’anno. Io quando lo vedo in campo penso che sia ancora una grandissimo atleta. Se adesso vorrà rimanere dovrà venire a trovarci. Per il momento, però, a quanto ha detto si ritira“.
    Decisivo per il ripensamento del “biondo” di Cheb l’accesso diretto in Champions League della Juventus; quella Champions League che sogna da anni e che manca nel suo palmares.
    Noi facciamo il tifo per Pavel; dopo il ritiro di Maldini perdere un altro campione come lui darebbe molto dispiacere.

  • Il Barcellona è campione d’Europa. Sconfitto il Manchester Utd

    Il Barcellona è campione d’Europa. Sconfitto il Manchester Utd

    Il Barcellona è campione d’Europa per la terza volta nella sua storia. A Roma i catalani vincono 2-0 dando una lezione di calcio al Manchester United e completano la “triplete” (LigaCoppa del Re e Champions League), che li incorona squadra più forte del mondo. Gli inglesi interrompono la loro striscia positiva di imbattibilità in Barcellona Campione d' EuropaChampions dopo 25 partite, proprio nella partita più importante, dove bisogna dare il tutto per tutto e tenere un livello di concentrazione altissimo: tutto questo alla squadra di Ferguson è mancato, mentre l’allenatore degli spagnoli, Pep Guardiola, al suo primo anno da tecnico, è riuscito a vincere tutto quello che c’era da vincere, facendo degli avversari un sol boccone, con una squadra equilibrata in tutti i reparti e micidiale li davanti. Ecco spiegata la chiave del successo “Blaugrana”.
    Splendida cornice di pubblico all’”Olimpico” in una magica notte romana, che inizia con l’ingresso in campo delle due squadre; riflettori puntati su Messi e Cristiano Ronaldo: è la loro sfida.
    Formazioni della vigilia confermate, brividi ed emozioni forti quando si ascolta l’inno della Champions, il tempo di recuperare la giusta concentrazione e si comincia.
    Manchester United che nei primi 10 minuti fa sul serio, vuole subito aggredire gli avversari e dopo appena due giri di lancette, su una respinta goffa di Victor Valdes su punizione calciata da Ronaldo, per poco Park non mette dentro il pallone dell’1-0. Il Barcellona sembra stordito dall’avvio fulminante dei “Red Devils” e cercano di riordinare le idee: al 10′ grande percussione centrale di Iniesta che serve Eto’o, il camerunense salta come un birillo Vidic e mette il pallone alle spalle di Van der Sar. E’ apoteosi “blaugrana”. Da quel momento in poi la partita la gestisce il Barcellona con passaggi rapidi e precisi, mentre ne Ronaldo ne Rooney riescono ad impensierire il portiere spagnolo. Primo tempo che si chiude con il vantaggio catalano.
    Nella ripresa si capisce che Ferguson vuole raddrizzare la partita subito mandando in campo Tevez al posto dello spento Anderson, lasciando il solo Carrick a far legna a centrocampo. Ma la musica non cambia e sono sempre gli uomini di Guardiola a fare la partita, sfiorando in almeno 2 occasioni il gol del raddoppio: prima Van der Sar si supera su Henry, poi Xavi prende il palo direttamente su calcio di punizione procurato dallo straordinario Iniesta con il portiere olandese a guardare la sfera. Ferguson capisce che bisogna osare di più e toglie un inguardabile Park per Berbatov, pronto a sfruttare le giocate di Ronaldo, Rooney e Tevez li davanti. In questo modo gli inglesi perdono il centrocampo regalando di fatto il raddoppio al Barcellona: Puyol recupera palla a centrocampo, allarga per Xavi che con una pennellata trova lo smarcatissimo Messi che con una strepitosa coordinazione di testa mette nel sette. Il Manchester ha una reazione d’orgoglio e solo l’intervento straordinario di Victor Valdes, che abbassa la saracinesca, sventa il pericolo creato da Ronaldo. Messi e compagni addormentano la partita fino al fischio finale e urlo liberatorio dei circa 30 mila tifosi catalani.
    Il Barcellona è sul tetto d’Europa, Messi vincerà con ogni probabilità il Pallone d’Oro, succedendo proprio a Cristiano Ronaldo e Guardiola, a parte i successi all’esordio da allenatore, entra nel club ristrettissimo di coloro che la Champions l’hanno alzata sia da giocatori che da allenatori. Il Manchester non riesce a bissare il successo della scorsa stagione e continua il tabù dei campioni in carica; infatti, da quando è stata istituita la denominazione Champions League,nessuna squadra è riuscita a ripetersi. Per la Spagna questo è il dodicesimo trofeo che stacca così Italia e Inghilterra.
    All’ombra del Colosseo, complimenti ai vincitori e onore agli sconfitti.

    Il tabellino

    Barcellona-Manchester Utd 2-0
    Barcellona (4-3-3): Valdes; Puyol, Piqué, Touré, Sylvinho; Busquets, Xavi, Iniesta (48′ st Pedro Rodriguez); Messi, Eto’o, Henry (27′ st Keita). In panchina: Pinto, Caceres, Muniesa, Krkic, Gudjohnsen. All. Guardiola
    Manchester Utd (4-3-3): Van der Sar; O’Shea, Ferdinand, Vidic, Evra; Carrick, Anderson (1′ st Tevez), Giggs (30′ st Scholes); Park (21′ st Berbatov), Ronaldo, Rooney. In panchina: Kiszczak, Rafael, Evans, Nani. All. Ferguson
    Arbitro: Busacca (Svi)
    Marcatori: 10′ Eto’o (B), 25′ st Messi (B)
    Ammoniti: 16′ Piqué (B), 33′ st Ronaldo (M), 35′ st Scholes (M), 48′ st Vidic (M)
    Espulsi: –

    Albo d’Oro

    ’55-’56 REAL MADRID
    ’56-’57 REAL MADRID
    ’57-’58 REAL MADRID
    ’58-’59 REAL MADRID
    ’59-’60 REAL MADRID
    ’60-’61 BENFICA
    ’61-’62 BENFICA
    ’62-’63 MILAN
    ’63-’64 INTER
    ’64-’65 INTER
    ’65-’66 REAL MADRID
    ’66-’67 CELTIC
    ’67-’68 MANCHESTER UTD
    ’68-’69 MILAN
    ’69-’70 FEYENOORD
    ’70-’71 AJAX
    ’71-’72 AJAX
    ’72-’73 AJAX
    ’73-’74 BAYERN MONACO
    ’74-’75 BAYERN MONACO
    ’75-’76 BAYERN MONACO
    ’76-’77 LIVERPOOL
    ’77-’78 LIVERPOOL
    ’78-’79 NOTTINGHAM FOREST
    ’79-’80 NOTTINGHAM FOREST
    ’80-’81 LIVERPOOL
    ’81-’82 ASTON VILLA
    ’82-’83 AMBURGO
    ’83-’84 LIVERPOOL
    ’84-85′ JUVENTUS
    ’85-’86 STEAUA BUCAREST
    ’86-’87 PORTO
    ’87-’88 PSV EINDHOVEN
    ’88-’89 MILAN
    ’89-’90 MILAN
    ’90-’91 STELLA ROSSA
    ’91-’92 BARCELLONA
    ’92-’93 MARSIGLIA
    ’93-’94 MILAN
    ’94-’95 AJAX
    ’95-’96 JUVENTUS
    ’96-’97 BORUSSIA DORTMUND
    ’97-’98 REAL MADRID
    ’98-’99 MANCHESTER UTD
    ’99-’00 REAL MADRID
    ’00-’01 BAYERN MONACO
    ’01-’02 REAL MADRID
    ’02-’03 MILAN
    ’03-’04 PORTO
    ’04-’05 LIVERPOOL
    ’05-’06 BARCELLONA
    ’06-’07 MILAN
    ’07-’08 MANCHESTER UTD
    ’08-’09 BARCELLONA

    Vittorie per club

    9 REAL MADRID
    7 MILAN
    5 LIVERPOOL
    4 BAYERN MONACO
    4 AJAX
    3 BARCELLONA
    3 MANCHESTER UTD
    2 BENFICA
    2 JUVENTUS
    2 INTER
    2 NOTTINGHAM FOREST
    2 PORTO
    1 CELTIC
    1 AMBURGO
    1 STEAUA BUCAREST
    1 MARSIGLIA
    1 FEYENOORD
    1 ASTON VILLA
    1 PSV EINDHOVEN
    1 STELLA ROSSA
    1 BORUSSIA DORTMUND
  • Finale Champions League Roma 2009: la vittoria è del “Pep” Guardiola

    Signori, che classe ed eleganza. Come direbbe il grande Guido Meda tutti in piedi sul divano ad applaudire un numero uno. Il suo nome è Pep Guardiola, tecnico del Barcellona, grandissimo giocatore e capitano dei blaugrana in passato, lo abbiamo apprezzato anche in Italia tra le fila del Brescia di Baggio e Mazzone. Guardiola questa sera è entrato di diritto nella storia per due motivi fondamentali: il primo per aver vinto tutto il possibile alla sua prima stagione in panchina da allenatore ( l’esperienza con il Barcellona B non fa testo) ma il secondo credetemi è ancora piu importante, è in questo che il calcio italiano deve crescere ed imparare: la sua nobiltà d’animo saltò agli occhi quando ai tempi del Brescia, Roberto Baggio tornò dopo l’ennesimo grave infortunio, al momento in cui si alzò la lavagna luminosa ad indicare il dieci del Divin Codino non esitò un attimo a togliersi la fascia per metterla al braccio del vero capitano di quel Brescia. Ancora oggi, prima della partita della storia, esce fuori la sua nobiltà d’animo: al suo ritorno in Italia da protagonista si è ricordato del suo mister Carletto Mazzone, chiamandolo per invitarlo alla finale dell’Olimpico sicuramente ha fatto sussultare il cuore del vulcanico Mazzone, ma seppur metaforicamente ha reso questa Champions un poco anche sua. E per ultimo con la Coppa in mano, invece di gonfiare il petto, ha voluto ringraziare l’Italia e omaggiare la leggenda Paolo Maldini, invitandolo scherzosamente a non smettere per trasfersi ai blaugrana. Italiani, milanisti imparate da lui.