Tag: Champions League

  • Mandzukic lancia la Juve negli ottavi di Champions

    Mandzukic lancia la Juve negli ottavi di Champions

    La Juventus porta a termine il compito, i bianconeri sconfiggono per 1-0 il Manchester City allo Juventus Stadium, grazie alla rete di Mario Mandzukic nel primo tempo, conquistano l’accesso agli ottavi di Champions League con un turno d’anticipo.

    Le buone notizie però non finiscono qua, Allegri può gioire per un’ottima prestazione di Alex Sandro, per il gol di Mandzukic e per una difesa che chiude le sue tre sfide casalinghe in Champions League da imbattuta.

    Il prossimo step sarà cercare di confermare il primo posto nel girone, ottenuto questa sera, per evitare diverse corazzate negli ottavi. Per riuscirci, alla Juventus basterà un pareggio nell’ultima gara da disputare a Siviglia.

    Mario Mandzukic | Foto Twitter
    Mario Mandzukic | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri opta per il suo affidabile 3-5-2 con Sturaro in mezzo al campo, Lichtsteiner e Alex Sandro sulle fasce e una coppia d’attacco formata da Mandzukic e Dybala.

    Pellegrini, con diverse assenze, manda in campo il City con un 4-2-3-1 che vede Sterling inizialmente in panchina e con De Bruyne, Fernandinho e Navas alle spalle del Kun Aguero.

    La partenza vede un Manchester City che cerca di fare la gara con un palleggio piuttosto sterile, fatta eccezione per una chance non sfruttata da Fernandinho. Al 18° la Juventus passa in vantaggio, Pogba innesca Alex Sandro, il brasiliano piazza un cross per Mandzukic che non sbaglia. I Citizens rischiano di capitolare ma Hart è strepitoso sempre su Mandzukic. Sul finale di tempo occasione clamorosa per Aguero che sfrutta un errore di Marchisio ma si trova di fronte un enorme Buffon. Il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bianconeri.

    Ad inizio ripresa il City va vicino al pari con una carambola Buffon-palo che fa tremare i tifosi dello Stadium, poco dopo è Morata a colpire il legno con un tocco morbido. Gli inglesi ci provano, i padroni di casa sprecano diverse occasioni per raddoppiare ma alla fine lo Juventus Stadium fa festa, è vittoria e qualificazione agli ottavi di Champions League.

     

    JUVENTUS – MANCHESTER CITY 1-0 (18° Mandzukic)

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Marchisio, Sturaro, Alex Sandro (77° Evra); Dybala (82° Cuadrado), Mandzukic (55° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Manchester City (4-2-3-1): Hart (81° Caballero); Sagna, Demichelis, Otamendi, Clichy; Fernando, Yaya Touré; Navas, Fernandinho (60° Delph), De Bruyne; Aguero (69° Sterling).

    Allenatore: Pellegrini.

    Arbitro: Brych.

    Ammoniti: Fernandinho (M), Navas (M), Sagna (M)

  • Suarez e Messi show, la Roma affonda al Camp Nou

    Suarez e Messi show, la Roma affonda al Camp Nou

    Già prima di scendere in campo si sapeva che per la Roma, la trasferta nella tana del Barcellona, sarebbe stata una sfida di difficoltà estrema.

    Il Camp Nou non solo ha confermato questa ipotesi ma ha mostrato una compagine blaugrana totalmente padrona del gioco e che ha sbrigato la pratica giallorossa in meno di 20 minuti.

    Protagonisti assoluti il Pistolero Suarez, autore di una doppietta e Leo Messi, doppietta e assist per lui, al ritorno da titolare dopo il lungo infortunio.

    Gli uomini di Garcia però possono vedere il bicchiere mezzo pieno, il pareggio tra Bate Borisov e Bayer Leverkusen lascia il destino del passaggio del turno nelle mani dei giallorossi.

    Veniamo al racconto della gara.

    Come detto Luis Enrique lancia dal primo minuto Leo Messi che va a formare il devastante trio offensivo con Neymar e Suarez.

    Garcia deve fare a meno di pedine fondamentali come Salah e Gervinho e con De Rossi in panchina, per questo il tecnico francese inserisce Keita a centrocampo mentre Iago Falque e Florenzi fanno da spalle a Dzeko.

    Leo Messi | Foto Twitter
    Leo Messi | Foto Twitter

    Pronti via ed il Barcellona fa subito paura, Messi troverebbe anche il gol ma il guardalinee alza la bandierina per un fuorigioco di Neymar. Il Barça crea, la Roma ha una grossissima chance ma Dzeko di testa manda alto. Al 15° la gara si sblocca, ennesimo inserimento di un giocatore del Barcellona, in questo caso Dani Alves, assist preciso per Suarez che deposita facile, facile a porta sguarnita. La Roma non ha nemmeno il tempo di abbozzare una reazione che arriva il raddoppio, sublime giocata di squadra del Barça, palla a Messi che finalizza con un tocco sotto dolcissimo. La Roma incassa il colpo, ha una mezza occasione con un tiro cross di Florenzi ma sul finale del tempo subisce il terzo gol per una conclusione al volo di Suarez.

    Si riparte e sembra di vedere una Roma più vogliosa, con il neo entrato Iturbe che prova a spaventare la difesa di casa. E’ solo un’illusione perchè i blaugrana spingono e piazzano un uno-due micidiale con Messi che prima regala il gol a Pique e poi realizza il tap-in dopo una parata di Szczesny su un suo stesso tiro. Qualche lampo di Iturbe prova ad accendere la serata giallorossa, ma i padroni di casa vogliono il gol di Neymar e spingono in attacco. Il brasiliano avrebbe una grossa opportunità al minuto 77 ma si fa respingere il rigore, che si era procurato, da Szczesny, sulla ribattuta arriva Adriano ed è 6-0. Non è proprio serata e lo si capisce al 81° quando Dzeko si conquista e si fa parare da ter Stegen un calcio di rigore. Neymar cerca in tutti i modi di trovare un gol che però non arriva. Nel primo ed unico minuto di recupero, un colpo di testa di Dzeko toglie lo zero dalla casella della Roma, al Camp Nou finisce 6-1.

     

    BARCELLONA – ROMA 6-1 (15°, 44° Suarez (B), 18°, 59° Messi (B), 55° Piquè (B), 77° Adriano (B), 91° Dzeko (R))

    Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Dani Alves, Piquè (56° Bartra), Vermaelen, Jordi Alba; Rakitic, Busquets (46° Samper), Sergi Roberto (64° Adriano); Messi, Suarez, Neymar

    Allenatore: Luis Enrique.

    Roma (4-3-3): Szczesny; Maicon, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic (75° Ucan), Keita, Nainggolan (46° Iturbe); Florenzi (46° Vainqueur), Dzeko, Iago Falque.

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Cakir.

    Ammoniti: Piquè (B), Dani Alves (B), Vainqueur (R), Messi (B)

  • Roma, arrivano i tre punti, ma che sofferenza!

    Roma, arrivano i tre punti, ma che sofferenza!

    Roma e Bayer Leverkusen danno vita ad un’altra partita folle, stavolta però i giallorossi alla fine riescono a sorridere.

    Una Roma praticamente perfetta nei primi 45 minuti, segna due gol, e ne sbaglia altrettanti. Ad inizio ripresa però, gli uomini di Garcia si fanno rimontare, rischiano di subire il sorpasso ma riescono a reagire e con il rigore trasformato da Pjanic, portano a casa tre punti di fondamentale importanza per la qualificazione agli ottavi di Champions League. 

    Salah e Pjanic | Foto Twitter
    Salah e Pjanic | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Garcia decide di schierare la sua Roma con il 4-3-3 che vede il rientro di De Rossi a centrocampo, l’arretramento di Florenzi in difesa sulla fascia ed un tridente offensivo composto da Salah, Dzeko e Gervinho.

    Schmidt lascia in panchina Bellarabi ed opta per un 4-4-2 con Kiessling a far compagnia in attacco al Chicharito Hernandez.

    La gara si mette subito bene, il Bayer parte con aggressività e pressione ma dopo soli due minuti il contropiede giallorosso è devastante e Salah si trova solo davanti a Leno, battendolo con un tiro che il portiere riesce solo a toccare.  A questo punto i tedeschi provano a giocar palla ma la Roma continua a far paura in ripartenza ed al 29° arriva il raddoppio: contropiede veloce dei giallorossi, palla a Dzeko che si lancia e davanti al portiere non sbaglia. Passa solo un minuto e il bosniaco si mangia il possibile 3-0 calciando alto dopo l’ennesima ripartenza. Il Bayer non riesce a rendersi praticamente quasi mai pericoloso ed è ancora Salah ad avere la palla buona ma sul più bello non trova ne Dzeko ne Gervinho soli in area. La frazione si chiude con un’altra chance sprecata da Salah.

    Si riparte con Bellarabi al posto di Kiessling e il Bayer trova subito il gol, Kampl s’inventa la giocata, palla bassa dietro per l’accorrente Mehmedi che batte Szczesny. Le Aspirine prendo coraggio, i padroni di casa sembrano impauriti e al 51° Hernandez evita il fuorigioco e batte il portiere polacco per il gol che vale il 2-2. La Roma è completamente sotto shock ma per fortuna dei giallorossi, Bellarabi prima spreca un contropiede facilissimo, anche per l’opposizione di Manolas, poi Hernandez scivola al momento del tiro. Passano i minuti e gli uomini di Garcia provano a crescere cercando di chiudere nella propria metà campo gli ospiti. Il Bayer perde il neontrato Bellarabi e poco dopo stessa sorte tocca anche alla Roma con Maicon, anche lui subentrato nella ripresa. Al 79° colpa di scena, dopo una mischia in area Salah viene steso ad un passo dalla linea, è rigore e rosso per Toprak. Pjanic dal dischetto trasforma. Gli ultimi minuti sono d’intensa sofferenza, i tedeschi provano a spingere, la Roma tiene e dopo 4 minuti di recupero il popolo dell’Olimpico può esultare.

     

    ROMA – BAYER LEVERKUSEN 3-2 (2° Salah (R), 29° Dzeko (R), 46°Mehmedi (B), 51° Hernandez (B), 80° rig.Pjanic (R))

    Roma (4-3-3): Szczesny; Florenzi (56°Maicon (77°Torosidis)), Manolas, Rudiger, Digne; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Salah, Dzeko, Gervinho (68°Iturbe).

    Allenatore: Garcia.

    Bayer Leverkusen (4-4-2): Leno; Donati, Tah, Papadopoulos, Wendell; Mehmedi (88°Brandt), Toprak, Kampl, Calhanoglou; Kiessling (46°Bellarabi (73° Kramer)), Hernandez.

    Allenatore: Schmidt.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Papadopoulos (B), Torosidis (R), Szczesny (R)

    Espulso: Toprak (B)

  • Borussia – Juventus è 1-1, Lichtsteiner replica a Johnson

    Borussia – Juventus è 1-1, Lichtsteiner replica a Johnson

    Borussia – Juventus è terminata con il punteggio di 1-1; alla rete di Johnson, complice un grossolano errore in disimpegno di Chiellini, ha risposto Lichtsteiner, abile a sfruttare, al volo, un assist al bacio di Pogba, con un mezzo collo di esterno destro.

    Johnson, autore della rete del vantaggio in Borussia - Juventus
    Johnson, autore della rete del vantaggio in Borussia – Juventus

    La Juventus è partita molto forte, pressing alto, senza dare respiro al centrocampo tedesco, ma nel momento di maggiore spinta degli uomini di Allegri, il Borussia è passato in vantaggio, o meglio la Juventus se lo è fatta da solo: errore di Chiellini che non spazza un pallone che arriva basso da sinistra, e Traore fa un assist facile per Johnson, che in diagonale supera Buffon. A questo punto la Juve soffre la rete e la spinta tedesca: soprattutto sulla fascia sinistra dove Wendt, molte volte, si trova smarcato in quanto Sturaro non rientra in marcatura lasciando Lichsteiner, spesso, in difficoltà. Nei minuti finali della prima frazione Pogba, tornato sui suoi livelli, serve un assist perfetto per Lichsteiner che deve solo appoggiare la palla in fondo al sacco; grande prova dello svizzero che tanto è mancato su quella fascia ad Allegri e ai suoi compagni.

    Nella ripresa è subito grande Juve alta, compatta e solida, il Borussia con ci capisce molto e deve annaspare, subendo tre angoli nel giro di pochi minuti ma ecco l’episodio che cambia la gara: Hernanes, in scivolata, entra in contrasto con Dominguez, le lor gambe si scontrano, Kuipers decide per il cartellino rosso ai danni del brasiliano, Juve in dieci e Allegri si cautela rafforzando prima il centrocampo, togliendo Dybala  e poi la difesa, togliendo Morata e inserendo Barzagli. La gara scorre è bravissimo Buffon in un paio di interventi, ad evitare la capitolazione; i minuti finali vedono le squadre stanche e con i bianconeri arroccati in difesa ma il risultato non cambia.

    Al 2′ punizione dalla destra di Hernanes, respinta la palla, giunge ad Evra che di esterno sinistro la alza sopra la traversa; al 13′ destro dalla distanza di Dahoud, la palla centra in pieno la traversa. Al 17′ il vantaggio del Borussia: grave errore di Chiellini, che respinge in maniera goffa un cross rasoterra di Wendt, la palla arriva a Traore che serve sulla sua destra Johnson il quale in diagonale, rasoterra, supera Buffon. Al 21′ apertura di Rafel per Traore che dalla fascia destra lascia partire un sinistro velenoso che Buffon è costretto ad alzare sopra la traversa; al 22′ tiro di Nordtveit, rasoterra, bloccato da Buffon; al 25′ colpo di testa di Chiellini, da angolo di Hernanes, palla fuori di poco. Al 26′ sinistro in diagonale di Dybala, palla bloccata da Sommer. Al 27′ sinistro da fuori area di Xhaxa, palla alta. Al 39′ colpo di Evra dalla linea dell’area piccola, ma Sommer toglie la palla dall’angolino basso destro. Al 42′ tiro di Stindl dal limite dell’area palla alta di poco. Al 43′ destro vincente di Lichsteiner, al volo su assist al bacio di Pogba, con un colpo sotto di mezzo esterno destro: è 1-1.

    Al 46′ destro a giro di Pogba con palla a lato di poco; al 50′ angolo di Dybala, colpo di testa di Morata palla alta. Al 53′ cartellino rosso per Hernanes che entra in scivolata a contatto con Dominguez, Juventus in dieci uomini.  Al 58′ destro, in diagonale, di Dahoud, palla a lato; al 60′ punizione di Pogba, palla deviata in angolo dalla barriera. Al 63′ assist di sinistro di Wendt e Johnson, in corsa, conclude di sinistra con palla alta. Al 68 tiro di sinistro di Xhaxa dalla distanza, Buffon accompagna la palla in angolo; al 76′ colpo di testa di Stindl che schiaccia la palla, il pallone acquista  maggiore pericolosità ma Buffon con il piede sinistro, contro tempo riesce a respingere la sfera. All’88’ grande parata di Buffon sul tiro a giro di Hazard dal limite dell’area che si ferma sulla traversa ma decisiva la mano del portiere della nazionale azzurra.

    BORUSSIA MONCHENGLADBACH – JUVENTUS 1-0 (18. Johnson; 43. Lichtsteiner)

    BORUSSIA MONCHENGLADBACH: (4-4-2): Sommer; Nordtveit, Christensen, Dominguez, Wendt; Traore, Dahoud, Xhaxa, Johnson [84. Hazard], Stindl, Raffael. A disp: Hrgota, Heimeroth, Brouwers, Drmic, Schulz All: Schubert

    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Sturaro [86. Lemina], Marchisio, Pogba; Hernanes; Dybala [62. Cuadrado], Morata [74. Barzagli]. A disp: Neto, Alex Sandro,  Zaza, Mandzukic. All: Allegri

    Arbitro: Kuipers (Olanda)   Assistenti: Roenkel – Boenkel

    Espulso: 52. Hernanes       Ammoniti: 55. Marchisio [J]; 63. Dybala [J]; 66. Sturaro [J]

    Angoli: 8-8 Recupero: 1 + 4

  • Juventus-Borussia: lo 0-0 della sterilità offensiva

    Juventus-Borussia: lo 0-0 della sterilità offensiva

    Juventus-Borussia Monchegladbach, terza giornata del girone D è terminata con il punteggio di 0-0, permettendo ai bianconeri di confermarsi al vertice del gruppo. Un pari giusto per quello che si è visto in  campo, la Juventus ha fatto qualcosa in più del Borussia, ci ha provato ma i tedeschi sono stati ben messi in campo e non hanno dato modo ai giocatori di Allegri di trovare grossi spazi, i vice-campioni d’Europa hanno commesso diversi errori tecnici, specialmente nel secondo tempo quando al 48′ è arrivato il primo tiro nello specchio della porta del nazionale svizzero Sommer. Sono apparsi evidenti i problemi di finalizzazione della manovra: parlando dei singoli, Pogba è apparso in crescita, ma non ancora sui livelli delle passate stagioni, grande prestazione di Andrea Barzagli il quale non ha sbagliato un intervento ed è apparso propositivo in fase offensiva, Zaza da rivedere e Dybala non giudicabile per i pochi minuti giocati. Il Borussia esce con il punto da Torino dimostrando di aver invertito il trand delle prime partite di campionato, squadra corta, attenta e senza particolari sbavature.

    Juventus-Borussia
    Juventus-Borussia

    Il primo tiro in porta è dei tedeschi all’8 con Rafael, da fuori area, palla che esce a lato. Al 15′ Morata riceve palla da Marchisio, tenta il tiro sul secondo palo, da posizione defilata e la sfera esce; al 22′ destro da fuori area di Cuadrado, tutto spostato alla destra del portiere, palla fuori.  Al 29′ destro di Pogba, dal limite dell’area, palla fuori di poco; al 34′ Morata, riceve palla da Cuadrado, si sposta la palla sul sinistro, tira, ma è fuori. Al 57′ punizione di Pogba dal limite dell’area, deviazione di Sommer. Al 48′ destro di Pogba da fuori area respinta laterale di Sommer.

    JUVENTUS – BORUSSIA MONCHEGLADBACH (0-0)

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Chiellini, Bonucci; Cuadrado [60. Pereyra], Khedira, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Morata [80. Dybala], Mandzukic [69′ Zaza], A disp: Neto, Evra, Hernanes, Rugani All: Allegri

    BORUSSIA MONCHENGLADBACH (4-4-2): Sommer; Korb, Christensen, Dominguez, Wendt; Dahoud [87. Nordtveit], Xhaka, Traore [81. Hahn], Johnson; Stindl, Rafael [73. Hazard]. A disp: Jantschke, Drmic, Sippel, Hrgota All: Schubert

    ARBITRO: Thompson (Scozia)

    Ammoniti: 41. Dominguez [B]; 61. Wendt [B]; 76. Xhaka [B]; 92. Chiellini [J]

    Angoli: 11-5   Recupero: 0 + 3

  • Bayer Leverkusen-Roma: il pazzo 4-4 è servito

    Bayer Leverkusen-Roma: il pazzo 4-4 è servito

    Bayer Leverkusen-Roma è terminata con il punteggio di 4-4; gara strana, pazza, dai mille risvolti ed errori. Partita nella quale la Roma rinvia l’appuntamento con la vittoria, deve recitare il mea culpa la squadra di Garcia che, per colpa principalmente propria, butta alle ortiche un pezzo importante di qualificazione agli ottavi. Troppi errori individuali per De Rossi  e compagni a cui va attribuito il merito di essere stati in grado, nel primo tempo, di rimontare la doppietta di Hernandez proprio con capitan futuro.

    Hernandez, autore di una doppietta nel match Bayer Leverkusen-Roma
    Hernandez, autore di una doppietta nel match Bayer Leverkusen-Roma

    Nel secondo tempo è rabbiosa la Roma riesce con la ormai consueta magia di Pjanic a ribaltare la sfida in apertura di tempo e la rete di Iago Falque sembra far pendere l’ago della bilancia a favore della Roma, ma iniziano gli ultimi sei pazzi minuti della squadra di Garcia, che si abbassa lasciando campo ai giocatori di Schmit, bravo e fortunato Kampl a trovare il gol del 3-4 ma un minuto dopo, è Mehmeti ad approfittare della ennesima dormita della Roma approfittando del cross rasoterra di Wendell. Ora sono solo 2 i punti della Roma nel girone E di Champions League, ancora tre gare, tra cui quella al Camp Nou, per una squadra destinata a non poter più sbagliare se ci vuole essere ancora a febbraio.

    Subito Bayer subito brivido con Hernandez che impatta male di testa da ottima posizione, sulla linea dell’area piccola, e la palla va oltre la traversa. Al 3′ calcio di rigore per il Bayer Leverkusen: Calhanoglu, dalla fascia, effettua un cross ma Torosidis tocca la palla con il braccio destro, inizialmente Kassai fa proseguire ma l’assistente di porta fa cambiare idea al direttore di gara: batte Hernandez mandando la palla a sinistra in rete. Al 12′ bel lancio di Pjanic per Gervinho che scatta in posizione regolare ma Leno esce e spazza; al 16′ Salah per Pjanic, destro e respinta di pugno di Leno; al 19′ ancora Hernandez: pressing alto dei tedeschi che rubano palla a Digne con Hernandez il quale serve Kampl che lo lancia nello spazio, il messicano è in posizione regolare, tira, respinta di Szczsny ma la palla ritorna a Hernandez che di piatto supera il portiere della Roma. Al 29′ accorcia le distanze la Roma: calcio d’angolo di Pjanic respinta di Leno, colpo di testa di Manolas che serve De Rossi il quale stoppa di petto e supera il portiere di casa con un tocco sporco. Al 31′ cross di Bellarabi, da destra,Szczsny in uscita tocca la palla quel tanto che basta per mandare fuori tempo Hernanedz. Al 37′ De Rossi, porta la partita sul 2-2: punizione dalla destra di Pjanic, De Rossi salta e di ginocchio manda la palla nell’angolino, nulla da fare per Leno.

    Al 49′ grande intervento di Leno che alza la palla sopra la traversa; al 50′ piazzato di Pjanic, centrale, para Leno. Al 52′ grande slalom di Gervinho che prende in infilata i suoi avversari, arriva davanti a Leno che è bravo a respingere; al 53′ punizione di Pjanic e palla alla sinistra di Leno per il nuovo vantaggio della Roma. Al 62′ mancino di Naingollan, dal limite dell’area, Leno para a terra. Al 66′ Brandt si inserisce in velocità, controllo e tiro parato da Szczsny; al 70′ contropiede della Roma con Florenzi che entra in area di rigore, tira di destro ma Leno, con il polso destro, respinge la palla, che si impenna, e Iago Falque di testa centra la parte superiore della traversa. Al 72′ arriva il quarto gol della Roma: contropiede con Pjanic che lancia sulla fascia sinistra Gervinho il quale punta Tah, si accentra e serve Iago Falque, in area di rigore, che da solo, si sinistro, di prima, supera Leno. Al 75′ colpo  di testa di Papadopoulos, centrale, parato da Szczsny. All’84 Kampl, parte da destra, rientra sul sinistro e effettua un tiro a giro con la palla che va ad infilarsi nell’angolo alto alla destra di Szczsny, per il 3-4. Un minuto dopo il pareggio del Bayer in una partita infinita: cross rasoterra di Wendell e palla per Mehmedi che deve solo appoggiare la palla in porta. Al 90′ contropiede Bayer Leverkusen con Hernandez che tira dal limite dell’area e la palla esce di poco.

    BAYER LEVERKUSEN – ROMA 4-4 (3′, 19′ Hernandez rig.; 29′, 37′ De Rossi; 54′ Pjanic; 72′ Iago Falque; 84. Kampl; 85. Mehmedi)

    BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Leno; Donati, Tah, Papadopoulos, Wendell; Kramer [65. Brandt], Toprak [79. Yurchenko]; Bellarabi [56. Mehmedi], Kampl, Calhanoglu; Hernandez  All: Schmit

    ROMA (4-4-2): Szczsny; Torosidis, Rudiger, Manolas, Digne; Florenzi [88. Iturbe], De Rossi, Naingollan, Pijanic; Salah [61. Iago Falque], Gervinho [85. Dzeko].  All: Rudi Garcia

    ARBITRO: Kassai (Ung)  Assistenti: Ring e Toth   Quarto Uomo: Berretyan   Addizionali: Bognar – Szabo

    Ammoniti: 23. Naingollan [R]; 34. De Rossi [R]; 36. Kramer [B]; 88. Wendell [B]

    Angoli: 4-6  Recupero: 0 + 3

  • Ultima spiaggia per la Roma. A Leverkusen per vincere

    Ultima spiaggia per la Roma. A Leverkusen per vincere

    Una partita da dentro o fuori, stasera la Roma si gioca il suo futuro in Champions League contro il Bayer Leverkusen. Maledetta fu l’ultima gara contro il Bate Borisov, eppure l’esordio con il Barcellona poteva far presagire qualcosa di positivo. Non è finita, ma quella della BayArena è l’ultima spiaggia. Vincere per poter sperare ancora nella qualificazione, nella peggiore delle ipotesi almeno non perdere sarebbe positivo perché una sconfitta costringerebbe la squadra di Rudi Garcia a dover fare nove punti nelle tre partite di ritorno, il che sarebbe praticamente impossibile. Meglio non fare calcoli e giocare da Roma questa sera, andando anche contro i pronostici e i numeri che vedono i giallorossi sfavoriti.

    Miralem Pjanic | Foto Twitter
    Miralem Pjanic | Foto Twitter

    Due vittorie nelle ultime dodici sfide in Germania, l’ultima soddisfazione è datata 2001, contro l’Amburgo. Squadra ostica il Leverkusen che nei preliminari, se stiamo a vedere le coincidenze, eliminò l’altra romana, la Lazio, perdendo a Roma ma rifilando un passivo pesante in casa, dove gli avversari hanno dimostrato di essere difficili da battere. Gioca un calcio moderno la formazione tedesca, che non ha nella difesa il reparto migliore, ma che dal centrocampo in su, con tre uomini di qualità dietro a una punta esperta, sa fare la differenza.

    La Roma ha iniziato a carburare davanti, non ha mai fatto fatica a dire il vero a trovare la via della rete, ma dietro sembrano arrivare i maggiori problemi, lo dicono i numeri, le reti subite. Le soluzioni non mancano, ma la retroguardia giallorossa ha spesso traballato, tanti, forse troppo dall’inizio di stagione a questa parte, sintomo che qualcosa non va. Invertire la rotta, trovare solidità, quella che servirà ancor di più alla Roma per arginare gli uomini offensivi del Bayer, senza rinunciare alle ripartenze ripartenze, l’arma con cui colpire un reparto arretrato non certo irresistibile.

    Ancora fuori Totti, Strootman e Keita, Dzeko è disponibile ma non verrà rischiato, almeno dall’inizio da Garcia, che ne ha fatto a meno anche contro l’Empoli.

    Alessandro Florenzi | Foto Twitter
    Alessandro Florenzi | Foto Twitter

    Rispetto alla sfida vinta con i toscani cambia un centrale, visto che probabilmente Castan si siederà in panchina, sostituito al fianco del confermato Manolas da Rudiger, a corrente alternata in questo inizio di stagione. Digne e Torosidis saranno i laterali, con il greco favorito su Maicon. Saranno chiamati a tenere bassi gli esterni avversari e ad attaccare, mentre a centrocampo non si può non prescindere da Pjanic e De Rossi. Il “folletto” bosniaco è capace di dare geometrie e segnare gol come quello di sabato da calcio da fermo, l’italiano invece è fondamentale per carisma e capacità di andare in rete. Nainggolan si riprende la mediana, davanti ci saranno Florenzi, Salah e Gervinho, la velocità sarà quindi l’arma da sfruttare.

    Dall’altra parte i due centrali Tah e Toprak sono più fisici e potranno soffrire gli attaccanti, laddove Donati, ex Inter, e Wendell saranno i terzini, il secondo non certo un difensore. Kramer e Kampl faranno filtro in mezzo, cercando di spezzare le manovre romaniste, mentre Bellarabi, Calhanoglu e lo svizzero Mehmedi saranno alle spalle del “Chicharito” Hernandez. Il messicano rileverà Kiessling, non al meglio e quindi non rischiato con ogni probabilità dal tecnico Schmidt che dovrà fare a meno ancora degli indisponibili Hilbert e Haranguiz.

    La Roma per sperare, servirà la gara perfetta, e gli uomini di Rudi Garcia hanno nelle corde la possibilità di battere un seppur forte Bayer Leverkusen. Il fischio d’inizio sarà alle 20.45. Vietato sbagliare.

     

  • Tris del Bayer Leverkusen, Lazio eliminata

    Tris del Bayer Leverkusen, Lazio eliminata

    Il Bayer Leverkusen centra la qualificazione alla fase a gironi della Champions League 2015/2016 sconfiggendo per 3-0 una Lazio in confusione dopo aver subito la prima rete al 40′ del primo tempo; la squadra di Pioli non è più stata in grado di reagire e di tentare di raddrizzare il risultato che si stava mettendo a favore dei tedeschi. Il primo gol del Bayer Leverkusen è stato un autentico regalo di De Vrij incapace di spazzare in area di rigore una palla vagante favorendo il gol di Calhanoglu; da li in poi la strada è stata completamente in salita con la Lazio incapace di reagire e di creare situazioni pericolose da gol; in avvio di ripresa subito il secondo gol del Bayer Leverkusen ha aggravato la situazione già difficile che si è definitivamente posta appannaggio dei tedeschi quando Mauricio è stato espulso per doppia ammonizione al 67. La definitiva terza rete arriva a due minuti dalla fine ed in contropiede.

    Bellarabi autore della terza rete che manda il Bayer Leverkusen alla fase a gironi
    Bellarabi autore della terza rete che manda il Bayer Leverkusen alla fase a gironi

    La Lazio ha perso in un sol colpo partita, qualificazione ai gironi di Champions League e quasi 40 milioni di ricavi. Invece la truppa di Lotito si dovrà accontentare della Europa League; è la quinta volta nelle ultime sette stagioni che le squadre italiane non riescono a superare l’ostacolo del turno preliminare, dopo la riforma voluta dal Presidente Uefa Michael Platini soltanto la Fiorentina nel 2009 e il Milan nel 2013 sono riuscite a passare il turno.

    CRONACA DELLA GARA:

    3′ pasticcio difensivo della difesa tedesca, cincischiano i due centrali difensivi e la palla staziona pericolosamente in area di rigore con Leno che è costretto all’uscita.

    6′ diagonale di Bellarabi, con la palla che attraversa tutta l’area di rigore ma nessuno ne sa approfittare.

    16′ destro di Calhanoglu da fuori area e la palla va alta sopra la traversa

    18′ Basta da fuori area si inventa una conclusione a foglia morta, da posizione molto defilata sulla fascia destra con la palla che esce alta sulla parte alta della rete

    18′ tiro di Calhanoglu, dal limite dell’area, ma la palla è respinta da Berisha

    25′ colpo di testa di Calhanoglu e la palla si stampa sulla traversa con Berisha fermo, immobile

    26′ testa di Papadoupolos, su cross di Calhanoglu, palla fuori.

    17′ Candreva serve Keita che, sulla corsa, entra in area di rigore, di sinistro conclude in diagonale la Lendo blocca la palla

    30′ Keita conclude da dentro l’area di rigore, di destro sul primo palo ma Lendo devia in calcio d’angolo

    39′ gol del vantaggio per il Bayer Leverkusen: azione partita da destra, De Vrij non esce a rinviare il pallone e Kiessling tira di destra, la palla rimpalla su tre gambe e giunge a Calhanoglu che, di destro, di piatto supera Berisha

    48′ Seconda rete del Bayer: Bellarabi serve in profondità Mehmedi, con Mauricio che sbaglia l’intervento e fulmina Berisha sul primo palo.

    50′ tiro di sinistro di Calhanoglu, dopo un 1/2 con Bellarabi, Berisha, in uscita, si oppone

    52′ Bender da fuori area calcia, di potenza e Berisha alza la sfera in calcio d’angolo

    65′ destro di Bellarabi, da dentro l’area di rigore e la palla, deviata, scorre in calcio d’angolo

    67′ la Lazio rimane in dieci uomini per l’espulsione, per doppia ammonizione, di Mauricio per fallo su Kiessling.

    88. Terza rete del Bayer Leverkusen: contropiede perfetto, perfetto l’incrocio sull’asse Kiessling-brandt con quest’ultimo che serve Bellarabi il quale può depositare a porta vuota dopo l’assist del primo.

    BAYER LEVERKUSEN – LAZIO 3-0 (37° Calhanoglu; 48° Mehmedi; 88° Bellarabi)

    BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1):Leno; Hilbert, Papadoupolos, Tah, Wendell; Kramer, Bender; Bellarabi [], Calhanoglu [79. Kruse], Mehemedi [75. Brandt]; Kiessling A disp: Kresic, Donati, Andrè Ramalho, Boenisch, Seung-WooAll: Roger Schmidt

    LAZIO (3-4-4): Berisha; Mauricio, De Vrij, Radu [55.Kishna]; Basta, Onazi [81. Morrison], Parolo, Lulic; Candreva, Keita, Felipe Anderson [69. Gentiletti] A disp: Guerrieri, Konko, Cataldi, Milinkovic-Savic. All: Stefano Pioli

    AMMONITI: 37’Bellarabi [B]; 59. Mauricio [L]; 66. Wendell [B]; 71. Parolo [L]; 74. Lulic [L]; 85. Hilbert

    ESPULSI: 67. Mauricio [L]

    RECUPERO: 0 + 3

    CALCI D’ANGOLO: 7-3

    ARBITRO:  Carlos Velasco Carballo

    ASSISTENTI: Roberto Alonso e Juan Juste

    ARBITRI D’AREA: Jesus Jil Manzano e Carlos Del Cerro

     

  • Keita l’escluso, fa sognare la Lazio

    Keita l’escluso, fa sognare la Lazio

    Ci sono motivi che vanno al di là del mero e semplice valore sportivo, motivi che possono far già impostare una stagione che deve ancora iniziare, motivi che Lotito conosce benissimo e sono quelli legati all’economia. Il gol di Keita diventa così prezioso come l’oro.

    La Lazio se inizia la stagione col piede giusto e si qualifica per la fase a gironi di Champions League può disporre di 34 milioni derivanti dalla UEFA per i diritti televisivi, più i bonus che possono arrivare in seguito in base ai risultati dei match nel minitorneo nella prima fase. Ovviamente lo stesso vale per l’ostacolo che devono superare i biancocelesti, il Bayer Leverkusen.

    Il bilancio interno della Lazio contro le squadre tedesche negli ultimi anni parla di quattro vittorie ed un pareggio e la squadra capitolina manca dalla massima competizione europea per club dalla stagione 2007/08. In caso la Lazio passasse ci sarebbero i fondi necessari per completare la rosa e renderla competitiva per fare una Champions decorosa, in caso contrario la Lazio scenderebbe in Europa League con una rosa già pronta. Il Bayer Leverkusen è reduce dalla vittoria in Bundesliga contro l’Hoffenheim per 2-1 e sembra più avanti nella preparazione rispetto ai biancocelesti.

    La partita ha il preludio emotivo dell’inno della Champions League che abbinato all’ancor prima volo dell’aquila Olimpia e al successivo minuto di silenzio in ricordo dell’ex-presidente della Federcalcio tedesca Gerhard Mayer-Vorfelder fa un bell’effetto.

    L’approccio alla partita della Lazio è buono, il Bayer pressa alto ma è la squadra di casa che imposta e fa il gioco. Al 6° minuto Klose dopo un batti e ribatti spara a botta sicura in porta ma la sfera è deviata fuori di poco. Si nota subito un bel duello tra i due esterni nella zona sinistra della Lazio, Lulic e Chalhanoglu dove sia l’una che l’altra squadra riescono a sfondare.

    Al 23° Bellarabi ben servito da un lancio lungo sulla sinistra si trova uno contro uno con Basta lo mette a sedere con una finta e poi spara alto sopra la traversa di poco. Due minuti dopo ancora un lancio lungo centrale per Son mette in difficoltà Berisha e Mauricio che non s’intendono combinano quasi un pasticcio scontrandosi, poco dopo Bender da fuori area coglie in pieno il palo destro della porta del portiere biancoceleste e sul rovesciamento di fronte Klose salta il portiere ma si allarga troppo e al momento della conclusione prende il legno anche lui. E’ la fase più intensa del primo tempo, al 43° Wendell già ammonito rischia il rosso per un fallaccio su Anderson e al 46° Chalhanoglu rapisce un buon pallone a centrocampo e calcia verso la porta da prima della metà campo vedendo Berisha fuori dai pali, ma il suo fendente è accompagnato in tuffo dall’estremo laziale fuori. Finisce la prima frazione 0-0.

    La ripresa inizia con due novità. Klose nell’azione che ha colpito il palo si è infortunato ed al suo posto Pioli inserisce Keita mentre Schmidt toglie Son e inserisce Mehmedi.  Al 47° giallo in area tedesca, Keita servito in profondità viene stoppato al momento del tiro in area, si rialza e impatta contro le mani del portiere nel tentativo di dribblarlo ci vuole la moviola per stabilire se prima avviene il contatto sui piedi dell’attaccante, Eriksson sorvola.

    Keita segna l'1-0 per la Lazio | Foto Twitter
    Keita segna l’1-0 per la Lazio | Foto Twitter

    Nonostante il buon inizio della Lazio è il Bayer che si prende in mano la partita nel primo quarto d’ora della ripresa e mette alle corde i padroni di casa. Al 61° da un calcio di punizione dal limite dell’area evitabilissimo Chalhanoglu testa l’attenzione di Berisha che respinge di pugno. Al 63° Keita con una finta supera Papadopoulos in posizione defilata e sull’uscita di Leno in area d’esterno mette alto un pallone prezioso. Al 64° Mehmedi dall’esterno si accentra salta due difensori laziali e poi effettua un tiro potente a girare basso che mette i brividi a Berisha e si ripete al 66° da calcio di punizione sulla trequarti con ancora il portiere che smanaccia fuori.

    Al 69° il Bayer si porterebbe in vantaggio con Chalhanoglu ma l’arbitro annulla per fuorigioco di Kiessling dopo una bella azione sulla destra ed un pasticcio difensivo della Lazio, passano tre minuti e Anderson sulla sinistra salta l’uomo e prima di essere anticipato serve in mezzo Keita che dal limite dell’area piccola spara su Leno proteso in disperata uscita.

    Al 77° Keita fa esplodere inaspettatamente l’Olimpico. Ancora una volta manda fuori tempo con una finta di corpo Papadopoulos poi in velocità s’invola dentro l’area di rigore prendendo di sorpresa la difesa delle aspirine, Leno prova ad uscire e ma l’attaccante biancoceleste di piatto incrocia sul secondo palo battendolo per l’1-0.

    Il giovanissimo attaccante della Lazio salta ancora Papadopoulos all’81° ma viene steso prima della possibilità di concludere e all’88° ancora sfortuna per la Lazio che deve far uscire De Vrij per infortunio ed entra al suo posto Gentiletti. Nei minuti di recupero buona occasione per Anderson che però conclude in modo fiacco e centrale.

    La partita finisce 1-0 ed è un ottimo risultato per la Lazio che in una certa fase della partita stava perdendo la bussola e molta autostima per l’uscita di Klose, tuttavia ha trovato in Keita l’uomo della provvidenza per vedere il ritorno con maggior sicurezza.

     

    LAZIO-BAYER LEVERKUSEN 1-0 (0-0) – 77° Keita (L)

    Lazio (4-3-2-1): Berisha 5,5; Basta 6,5, De Vrij 6 (dal 88° Gentiletti S.V.), Mauricio 5,5, Lulic 6,5; Onazi 5,5 (dal 53° Milinkovic-Savic 6), Biglia 6, Parolo 6; Candreva 6, Felipe Anderson 6,5; Klose 6 (dal 46° Keita 7).

    A Disp.: Guerrieri, Gentiletti, Cataldi, Konko, Milinkovic-Savic, Keita, Kishna.

    Allenatore: Stefano Pioli 7

    Bayer Leverkusen (4-2-3-1): Leno 6,5; Hilbert 6, Tah 5,5, Papadopoulos 5, Wendell 5,5; Bender 6, Kramer 6; Bellarabi 6, Son 5 (dal 46° Mehmedi 6,5), Calhanoglu 6,5 (dal 84° Brandt S.V.); Kiessling 5 (dal 93° Kruse S.V.).

    A Disp.: Kresic, Donati, André Ramalho, Brandt, Kruse, Aranguiz, Mehmedi.

    Allenatore: Roger Schmidt 5,5

    Arbitro: Jonas Erikssen 4,5

    Ammoniti: Kiessling (B), Leno (B), Wendell (B), Mauricio (L), Papadopoulos (B), Milinkovic-Savic (L) Espulsi:

  • Lazio, l’urna di Nyon sceglie il Bayer Leverkusen

    Lazio, l’urna di Nyon sceglie il Bayer Leverkusen

    Un’urna dal retrogusto certamente amaro quella di Nyon per la Lazio.

    I biancocelesti infatti, per poter raggiungere la fase a gironi della Champions League dovranno vedersela con i tedeschi del Bayer Leverkusen.

    Un confronto decisamente complesso quello con le Aspirine, certamente si poteva pescare di meglio, sulla carta Shakhtar Donetsk e Sporting Lisbona sembravano decisamente avversarie più morbide, poteva però anche andare peggio, venendo accoppiati con lo spauracchio Manchester United.

    Sarà certamente uno scoglio difficile per gli uomini di Pioli, il Bayer Leverkusen è giunto 4° nella scorsa Bundesliga ed è stato eliminato negli ottavi di finale della scorsa Champions League, ai calci di rigore, dall’Atletico Madrid.

    La squadra tedesca, guidata da luglio 2014 da Roger Schmidt, ha una rosa decisamente interessante e che non può certo lasciar sereno il tecnico della Lazio.

    In porta infatti c’è il talento dell’Under 21 tedesca Bernd Leno, in difesa oltre all’italiano Giulio Donati, c’è anche l’ex giallorosso Tin Jedvaj. E’ però da centrocampo in su che il Bayer Leverkusen ha i suoi punti di forza, partendo dal turco Çalhanoğlu, proseguendo con Bellarabi, Kruse e Lars Bender. In avanti la Lazio dovrà fare grandissima attenzione al talento coreano Heung-Min Son e all’esperto attaccante tedesco classe 1985 Stefan Kiessling.

    Heung-Min Son | Foto Twitter
    Heung-Min Son | Foto Twitter

    Lazio e Bayer Leverkusen hanno avuto modo di sfidarsi in sole due occasioni, risalenti alla fase a gironi di Champions League 1999/2000. La gara d’andata in Germania finì 1-1, a segno Neuville e Sinisa Mihajlovic. Stesso risultato anche nella sfida dell’Olimpico, reti di Pavel Nedved e Ulf Kirsten.

    Insomma un doppio confronto da affrontare con grande concentrazione per evitare l’eliminazione come accaduto al Napoli 12 mesi fa e portare così nuovamente tre squadre della Serie A, ai gironi di Champions League.

    La gara di andata si svolgerà allo stadio Olimpico di Roma martedì 18 agosto mentre il ritorno alla BayArena di Leverkusen si giocherà mercoledì 26 agosto.

    Nelle altre sfide il sorteggio ha proposto interessantissimi incontri come quello tra il Celtic e il Malmoe e quello tra gli spagnoli del Valencia ed il Monaco di Stephan El Shaarawy.

    Il risultato del sorteggio dei Playoff Champions League | Foto Uefa.com
    Il risultato del sorteggio dei Playoff Champions League | Foto Uefa.com

    Strada sulla carta più semplice, ma attenzione a sottovalutare l’avversario, per il Manchester United che sfiderà i belgi del Club Brugge. L’equilibrio sembra regnare nelle sfide Sporting Lisbona-Cska Mosca e Rapid Vienna-Shakhtar Donetsk. Sogno gironi possibile per gli albanesi del Skenderbeu, sfideranno la Dinamo Zagabria, e  per i Kazaki dell’Astana che se la vedranno con l’Apoel Nicosia.