Tag: Champions League

  • Milan: Borriello salta il Manchester, tocca ad Huntelaar. Thiago Silva ci sarà

    Una notizia buona e una cattiva per Leonardo in vista del match di martedi sera contro il Manchester United a San Siro per gli ottavi di andata di Champions League. In difesa in coppia con Nesta ci sarà Thiago Silva, il difensore brasiliano uscito nel primo tempo della gara contro l’Udinese per un problemino muscolare sembra aver recuperato del tutto e sarà a disposizione del tecnico brasiliano.

    Non ce la fa Marco Borriello, il problema al retto femorale non sembra esser recuperato e in più è alto il rischio di ricaduta. Sarà ancora Huntelaar ad agire come perno alto d’attacco con Pato e Ronaldinho ai lati. Saranno a disposizione anche Seedorf e Antonini, ancora out Zambrotta.

  • Manchester United: Ferguson perde Giggs, niente Milan per il gallese

    Brutte notizie per Alex Ferguson e per il suo Manchester United arrivano dall’infermeria. Nella gara di mercoledi contro l’Aston Villa l’esperto esterno Giggs si è procurato la frattura alla mano in uno scontro fortuito e dovrà star fermo almeno un mese. Niente Milan per il gallese e per Ferguson una pedina esperta in meno per far fronte al difficile impegno in Champions League

  • Chelsea: Ancelotti teme l’Inter “è l’avversario peggiore che poteva capitarci”

    Se in casa Inter la partita con il Chelsea veniva vista qualche mese fa come uno scoglio insormontabile la crescita degli ultimi mesi e il recupero dei giocatori importanti fanno vedere quell’appuntamento, difficile ma non insormontabile. L’Inter in questo momento è la migliore squadra d’Europa, cresciuta tantissimo grazie agli acquisti di Milito e Sneijder in estate e Pandev nel mercato invernale.

    Il Chelsea è un avversario ostico e difficile da affrontare e Carlo Ancelotti è un mago nelle gare di Coppa, ma è lo stesso tecnico in una intervista concessa a Repubblica a metter in guardia i suoi: “L’Inter è riuscita a ribaltare partite perse che nessun altro poteva. Si batte solo se si è al 100 per cento delle possibilità; ha gente di grande qualità come Milito e Sneijder; non ci poteva capitare di peggio negli ottavi, ma credo che tale discorso valga anche per loro”

    Sarà un match sicuramente avvincente e con l’esito incerto ma per l’Inter potrebbe significare la definitiva consacrazione. Una vittoria infatti potrebbe riuscire a scacciare quella zavorra che frena il club di Massimo Moratti in Champions League

  • Liscio & Sbalascio: Milito e Di Natale da 10, la Fiorentina ufficialmente in crisi

    Come ogni settimana, conclusa la giornata di Serie A, passiamo ad esaminare i migliori e i peggiori del turno appena andato agli archivi.
    A pieno titolo, sul gradino più alto dei migliori, troviamo il piccolo bomber dell’Udinese Antonio Di Natale, autore di una straordinaria tripletta contro il Napoli. Il bomber campano punisce la squadra partenopea coi suoi guizzi e la sua classe, regala una importantissima vittoria al suo allenatore e alla sua squadra e compie un’impresa che fino ad ora, almeno in campionato, non era riuscita a nessuno: stendere il Napoli di Walter Mazzarri, che fino ad ieri pomeriggio risultava imbattuto.
    Subito dietro non possiamo non permetterci di parlare della super Roma e del suo allenatore Claudio Ranieri: 19esimo risultato utile consecutivo, espugnato un campo sicuramente tra i più difficili della Serie A, e anche il secondo posto in classifica in solitario grazie alla battuta di arresto del Milan a Bologna (recupero permettendo). L’inter ha un vantaggio rassicurante ma farebbe bene a non guardarsi indietro e a non perdere punti perchè i giallorossi sono, al momento, un treno in corsa quasi inarrestabile.
    Non si può non avere una parola di elogio per Diego Milito: straordinario questo bomber argentino, dal fiuto per il gol sopraffino. C’è solo da inchinarsi al cospetto del “Principe” soprannome mai più meritato, l’Inter al momento è soprattutto sulle sue spalle e lui sta dimostrando di poterne reggere tutto il peso e la pressione che comporta il fatto di giocare a Milano sulla sponda nerazzurra per sostituire un certo Zlatan Ibrahimovic.
    Ultima menzione per il super Palermo di Delio Rossi che a suon di vittorie ora si trova al quinto posto in classifica e con la prospettiva di un aggancio alla zona Champions League, visto che il quarto posto del Napoli è alla portata dei rosanero di Zamparini.

    Tra i bocciati invece troviamo una squadra che molto spesso si è trovata in questa speciale graduatoria, ovvero la Juventus. Il momento di agonia per i tifosi bianconeri ancora non è terminato, giornata dopo giornata la squadra perde posizioni su posizioni(ora è settima e fuori anche dall’Europa League) con squadre che dietro incalzano e che devono ancora recuperare partite. Non una situazione delle più facili per il neo tecnico Zaccheroni che dovrà cercare di smuovere questa squadra dalle sue paure e dalle sue amnnesie come successo in occasione del gol del Livorno. Dopotutto, per assurdo, la quota salvezza ancora non è stata raggiunta e il ritmo dei bianconeri non fa presagire proprio una stagione tranquilla.
    Situazione identica ma ancora più pericolosa è quella della Lazio che partita dopo partita viene risucchiata nella zona retrocessione. Il presidente Lotito è stato duramente contestato e criticato, la squadra non si capisce cosa abbia in alcuni momenti. Peccato perchè l’inizio di stagione non era stato niente male vista la vittoria della supercoppa italiana e la partenza spint in campionato. Ma la luce ad un tratto, improvvisamente si è spenta: urge qualcuno (o qualcosa!) che la faccia riaccendere.
    Peggiore della settimana è la Fiorentina, che, dopo la sconfitta interna con la Roma, ha aperto la sua crisi ufficialmente: troppo poco stanno facendo i ragazzi di Cesare Prandelli in campionato. Certo che in Champions League la Firentina ha fatto benissimo, risultando anche la migliore tra le italiane e concludendo, unica, al primo posto. Ma sarebbe bene che le energie mentali e le risorse fisiche che sono state trovate nel momento in cui si è scesi in campo per la massima competizione continentale per club, siano altrettanto ricercate per il campionato che è altrettanto importante e cruciale per il futuro della squadra viola.

  • Kaka: carriera a rischio? Il brasiliano soffre di pubalgia cronica

    Kaka: carriera a rischio? Il brasiliano soffre di pubalgia cronica


    Una rivelazione chock del quotidiano spagnolo Marca svelerebbe il perché il brasiliano Kaka stenta a decollare nella sua nuova avventura al Real Madrid. L’ex milanista stando a quanto rivela il giornale soffrirebbe di una forma di pubalgia cronica che pregiudicherebbe le sue prestazioni con il passare degli anni. Il Real Madrid pare che per cautelarsi abbia studiato insieme allo staff medico un allenamento extra per il brasiliano con l’intento di potenziare glutei e addome in modo da render il fastidio sopportabile.

    Il rendimento di Kaka in questa sua prima stagione con la maglia dei Galatticos è inferiore alle attese (16 partite con appena 3 gol segnati (uno su rigore) e 4 assist, mentre in Champions League è sceso in campo 5 partite con un rigore realizzato) e sopratutto inferiore a quello dell’altro colpo estivo Cristiano Ronaldo.

  • Juventus: Ferrara al capolinea, con l’Inter in Coppa Italia l’addio poi Hiddink o traghettatore

    L’avventura di Ferrara sulla panchina della Juventus è arrivata al capolinea: questo quanto è trapelato dal vertice di ieri sera tra proprietà e dirigenza del club bianconero a cui non è bastata la buona partita di sabato sera contro la Roma e persa per 2-1 in cui si erano visti dei timidi miglioramenti.
    Ferrara rimarrà in panchina fino alla sfida di giovedì di Coppa Italia contro l’Inter con il destino già segnato e, indipendentemente dal risultato, si chiuderà il rapporto con il tecnico napoletano; poi verrà ufficializzato il nuovo allenatore che sarà Hiddink ma se non verrà trovato l’accordo economico con l’olandese allora Blanc virerà su un traghettatore; Carrera è il favorito alla successione di Ferarra ma tra i papabili ci sono anche Vialli (l’ex attaccante bianconero ha già rifiutato per rispetto al suo amico Ciro), Zaccheroni, Zoff, Laudrup e Gentile.

    Il progetto di Blanc di resistere con Ferrara per poi affidare la gestione tecnica del club a Lippi al termine del Mondiale è fallita, John Elkann ha imposto al presidente di cambiare immediatamente rotta per non perdere anche la qualificazione alla prossima Champions League.

    Una scelta più che discutibile, anche alla luce della prestazione offerta dalla Juventus contro la Roma, non esaltante ma sicuramente una delle migliori da inizio stagione perchè se deve essere esonero meglio cominciare a lavorare con il nuovo tecnico sin da subito e non farlo alla vigilia di una partita importante come la sfida con la Lazio, ma forse ai vertici di Corso Galileo Ferraris si tiene più alla Coppa nazionale che non al campionato e all’Europa, sintomo di una confusione mentale d’altri tempi. E in questi casi come di consuetudine alla fine il solo a pagare sarà l’allenatore.

  • Calciomercato: Krasic rifiuta il Manchester City, Dzeko il Chelsea. Il Milan gongola

    Il Milan pur se a fari spenti sta lavorando per l’organico del futuro, tanti i giovani portati a Milanello dal bravo Mauro Pederzoli e tantissimi altri sono visionati in tutte le parti del continente dagli attenti osservatori rossoneri. Se per il futuro i tifosi rossoneri possono esser fiduciosi come dimostra l’ottimo lavoro di Filippo Galli e Giovanni Stroppa con la Primavera per l’immediato i rossoneri hanno bisogno di inserire in organico qualche tassello utile per il ricambio generazionale.

    Se per la difesa sembrano ormai in dirittura d’arrivo le trattative per i cagliaritani Marchetti e Astori a centrocampo e in attacco i nomi più gettonati sono quelli di Milos Krasic e Edin Dzeko. Dell’attaccante bosniaco del Wolfsburg ormai abbiamo scoperto tutto, è sicuramente un top player inseguito dal Milan sin dalla scorsa estate e adesso sembra davvero vicino. La trattativa tra Galliani e i dirigenti del Wolfsburg è ben avviata grazie sopratutto alla volontà del giocatore che a più riprese ha rifiutato le milionarie offerte di Manchester United e Chelsea. I 40 milioni richiesti dai campioni di Germania adesso sono trattabili e nella trattativa potrebbero esser inserite come contropartite tecniche Kaladze e Jankulovsky ormai relegati a ruolo di comparsa in rossonero.

    Il laterale destro del Cska Mosca Milos Krasic è stato accostato spesso ai colori rossoneri del Milan e anche alcune sue dichiarazioni hanno contribuito ad entusiasmare i tifosi. Il venticinquenne è stato un assoluto protagonista della fase a gironi della Champions League realizzando 4 reti in sei incontri giocando la sua migliore partita al cospetto del Manchester United all’Old Trafford. Le sue ottime prestazioni hanno fatto aumentare il numero delle pretendenti, nei mesi scorsi si sono interessate a lui Bayern Monaco e lo stesso Manchester United mentre adesso è il Manchester City di Roberto Mancini ad averci provato, ma la risposta è sempre “sogno il rossonero”. I presupposti ci sono tutti adesso starà al Milan e a Galliani trovar il modo di portare le due stelle balcaniche a Milanello

  • Fa Cup: Liverpool stagione orribile. Eliminato dal modesto Reading

    Il Liverpool di Rafa Benitez continua a vivere una stagione deludente e dopo aver detto addio alla Champions League, eliminata dalla Fiorentina, e aver rinunciato a lottare per il vertice nella Premier League ha dovuto dire addio alla FA Cup eliminato dal modesto Reading nel remake del terzo turno ad Anfield Road.

    I Reds hanno comandato le ostilità fino al 90′ grazie ad una rete di Gylfi Bertrand quando il Reading ha trovato il pari su calcio di rigore Sigurdsson al 90′ ed ha trovato il gol qualificazione al 99′ con Shane Long. Il Reading incontrerà nel quarto turno il Burnley, il Liverpool invece per reagire e dar un senso alla stagione ha tesserato Maxi Lopez a lungo inseguito anche dalla Juventus. Nell’altro incontro di giornata il Newcastle ha battuto nettamente Plymouth.

  • Serie A: alla fine vince Mourinho. Incontri il venerdi e ci sarà il Monday Night

    La rivoluzione del presidente di Lega Maurizio Beretta parte dalla valorizzazione del mercato televisivo della serie A che mira a diventare appetibile sul mercato estero e in quest’ottica è costretto ad adeguare gli orari del nostro campionato alle abitudini dei fruitori esteri. Oltre al marketing c’è però l’interesse della Lega di respingere l’attacco della Bundesliga nel ranking UEFA e tener stretto cosi il quarto posto in Champions League per le squadre italiane.

    Lo stravolgimento delle serie A prevederà l’anticipo al venerdi delle squadre impegnate il martedi in Champions League (Mourinho da sempre invita la Lega a questa scelta), il sabato giocheranno invece le squadre impegnate il mercoledi mentre novità importanti ci saranno anche la domenica, dove oltre al posticipo delle 20:45 ci sarà l’anticipo delle 13. La giornata di serie A si chiuderà il lunedi con il posticipo delle 20:45.

    I primi cambiamenti si avranno a partire da Febbraio, il Milan quasi certamente venerdi 12 giocherà il match con l’Udinese per via del match di martedi contro il Manchester United in Champions League e stessa sorte toccherà a Inter- Catania il 16 marzo

  • Beckham: “Cosa chiedo al 2010? Tanta serenità per la mia famiglia. E vincere il campionato con il Milan”

    Beckham: “Cosa chiedo al 2010? Tanta serenità per la mia famiglia. E vincere il campionato con il Milan”

    David Beckham
    “Cosa chiedo al 2010? Tanta serenità per la mia famiglia. E vincere il campionato con il Milan”. Completo nero, camicia bianca e cravatta nera. Elegante, come sempre: alle sue spalle i trofei in esposizione a Palazzo Bagatti Valsecchi, sede della mostra sui 110 anni del Milan. Si è presentato (nuovamente) così David Beckham al popolo rossonero. Sicuro e con le idee molto chiare: vincere il più possibile con il Milan e convincere Fabio Capello a portarlo ai Mondiali.

    La seconda vita di David Robert Joseph Beckham in rossonero è ricominciata ufficialmente ieri, ufficiosamente tre giorni fa, con la prima seduta d’allenamento a Milanello. Il possibile debutto sarà il giorno della Befana a San Siro contro il Genoa. Quel Genoa al quale, l’anno passato, Beckham segnò su punizione uno dei suoi due gol in maglia rossonera: “Non penso di dover giocare sempre – precisa Beckham – so che devo lavorare sulla preparazione fisica; il gol al Genoa me lo ricordo molto bene, fu speciale. Vorrei segnare molti altri gol per il Milan: il mio ruolo sarà quello di aiutare la squadra ed essere pronto a giocare anche soli cinque minuti”.

    Dichiarazioni politiche e mielose, ma che nascondono un dato di fatto: a 35 anni l’inglese ha imparato che l’umiltà è la prima arma se vuoi vincere. David trova tante novità in casa rossonera: “Il gruppo è simile, un grande club non cambia mai la base; è vero, ci sono stati grandi cambiamenti: manca Maldini, giocatore speciale, una grande personalità. Si sente la sua mancanza; manca anche Kakà, il migliore al mondo. E manca anche Ancelotti: tutti cambiamenti importanti, ma sono sicuro che saremo in grado di far fronte a tutto. Il Milan sta andando bene dopo un inizio difficile, e sicuramente mi troverò a mio agio anche in questo gruppo”.

    Beckham tornerà nella sua Manchester per la prima volta dopo sette anni, quando il Milan affronterà lo United in Champions: 2Il giorno del sorteggio ho quasi pianto dall’emozione – ammette – il Manchester è stato il club più importante, quello nel quale ho sempre sognato di giocare. Lì ho ancora tanti amici e tifosi e tornarci come giocatore del Milan sarà ancora più speciale. Sarà sicuramente una serata di grande emozione”. E a chi gli chiede cosa potrà fare il Milan in campionato, Beckham non ha dubbi: “Possiamo vincere il titolo; siamo una grande squadra, come l’Inter e la Juve; ci vorrà tanto buon lavoro, dovremo impegnarci, ma possiamo vincere”.
    via:calciomercato.com