A Nyon è da poco andato in scena il sorteggio Champions per gli ottavi di finale della massima competizione per club europea. L’urna ha lasciato in bocca alle italiane un gusto decisamente agrodolce con la Juventus che ha pescato il Porto, uno dei team tanto desiderati tra le squadre di seconda fascia, mentre il Napoli se la vedrà con i temibilissimi campioni in carica del Real Madrid.
Saranno quindi i portoghesi, giustizieri della Roma nel turno preliminare, la prima avversaria sulla strada degli uomini di Allegri nella corsa verso Cardiff. Un avversario certamente tra i meno temibili rispetto a nomi altisonanti come Psg, Bayern Monaco, Real Madrid o Manchester City, una squadra però non da sottovalutare per evitare brutte figure.
Il Porto guidato dal tecnico Nuno Espirito Santo, si è qualificata da seconda in un girone non certo impossibile composto da Leicester, Copenhagen e Bruges. Un passaggio agli ottavi ottenuto solo all’ultima giornata sopratutto grazie ad una difesa solida e guidata dal “vecchietto” Casillas, con solo 3 gol subiti. In avanti la retroguardia bianconera dovrà far molta attenzione al classe ’95 André Silva autore di 4 gol nelle sei gare della fase a gironi.
Se la Juventus sorride il Napoli certamente mastica amarissimo. Nonostante il primo posto del girone i partenopei si troveranno agli ottavi di finale il Real Madrid. Una sfida sicuramente affascinante ma che gli azzurri avrebbero certamente evitato.
Cristiano Ronaldo, Benzema, Sergio Ramos, Morata, insomma il Sorteggio Champions ha proposto un brutto cliente per gli uomini di Sarri ma c’è anche l’altra faccia della moneta, in fin dei conti il Real di Zidane nel girone non ha incantato, andando a pareggiare con il Borussia Dortmund ma sopratutto impattando 3-3 in casa del Legia Varsavia. In sostanza l’ostacolo sarà durissimo da superare ma il Napoli con il bel gioco, con tanta grinta e magari con la spinta, nella gara di ritorno, del caloroso pubblico del San Paolo potrebbe anche riuscire nell’impresa.
Per quanto riguarda le altre gare, si notano diverse rivincite come l’ormai classico Arsenal – Bayern Monaco, ma anche Barcellona – Psg e Atletico Madrid – Bayer Leverkusen.
Completano il quadro Borussia Dortmund – Benfica, Leicester – Siviglia e Monaco – Manchester City.
Una Juve con diverse assenze e con una formazione decisamente sperimentale, conquista il successo per 2-0 contro la Dinamo Zagabria e si piazza al primo posto del proprio girone.
L’obiettivo è stato quindi raggiunto, la prestazione non è stata certo esaltante anche contro un avversario non certo trascendentale però quello che voleva mister Allegri è stato ottenuto.
Come detto il tecnico dei bianconeri, oltre alle assenze di lungo corso, ha lasciato a riposo Buffon, Chiellini, Alex Sandro e Khedira.
Il primo tempo ha visto la Juventus fare la partita con un possesso palla ma con un gioco piuttosto sterile, un paio di occasioni di cui una di Higuain nei primi minuti.
Nella ripresa la Juve è entrata in campo con maggiore voglia e maggior intensità ed al 52°, dopo una bell’azione di Lemina, Higuain ha fatto partire il tiro vincente che ha sbloccato la partita ma anche il suo bottino personale. La Dinamo Zagabria non ha avuto una minima reazione ed al 74° la ditta Pjanic-Rugani ha confezionato un gol replay rispetto a quello di sabato scorso contro l’Atalanta. Negli ultimi minuti c’è stato anche il rientro in campo di Dybala che è sembrato già molto tonico.
Al triplice fischio finale gioisce il popolo bianconero, il primo posto ottenuto è un ottimo risultato ma l’urna dei sorteggi conterrà delle mine vaganti che andremo tra poco ad analizzare.
Nel girone della Juventus, il Siviglia impatta 0-0 a Lione e si prende il secondo posto. Nel girone E il Bayer Leverkusen, già certo del secondo posto, ha battuto 3-0 il Monaco, già matematicamente primo. Il Tottenham batte il Cska Mosca 3-1 e vola in Europa League. Nel girone F il Borussia Dortmund riesce nell’impresa di rimontare due gol al Real Madrid al Bernabeu e con il gol di Reus al 88° fissa il risultato sul 2-2 e lancia i gialloneri al primo posto e fa scivolare i Blancos nella seconda urna. Nell’altra gara di serata il Legia Varsavia batte lo Sporting 1-0 e conquista l’Europa League. Nel girone G al secondo posto si piazza il Porto che travolge 5-0 il Leicester, che comunque era già primo, e beffa il Copenhagen a cui non basta il successo 2-0 in casa del Bruges.
Il Napoli, in una gara che alla vigilia incuteva molto timore, si porta a casa un successo pesantissimo in casa del Benfica che vale qualificazione agli ottavi ma anche il primo posto nel girone.
Una qualificazione che c’è da dire si è messa praticamente subito in discesa con la Dinamo Kiev che ha fatto il proprio dovere chiudendo la pratica Besiktas in meno di 45 minuti, un 4-0 all’intervallo con l’uomo in più per gli ucraini (trasformatosi poi in un 6-0 finale con doppia superiorità numerica) che ha praticamente decretato la qualificazione di Napoli e Benfica agli ottavi.
Il primo tempo ha vissuto molto sulle notizie provenienti dall’altra sfida e le emozioni non sono stata certo tantissime, un paio di conclusioni di Hamsik e Callejon per il Napoli e qualche tentativo d’incursione da parte dei portoghesi.
Nella ripresa, con la certezza quasi matematica della qualificazione per entrambe, le compagini hanno provato a sfidarsi a viso aperto per il tanto desiderato primo posto, con il Napoli che aveva comunque due risultati su tre.
La mossa vincente la giocava Sarri inserendo Mertens al 57° per Gabbiadini, il belga infatti ci impiegava solo 3 minuti a mettere Callejon solo davanti al portiere. Lo spagnolo dimostrava freddezza andando a scavalcare Ederson con un tocco morbidissimo per il momentaneo 1-0 azzurro.
Lo show di Mertens però non era ancora finito ed al 79° arrivava la sua firma, con una gran giocata e conclusione vincente a fil di palo, per lo 0-2 che gelava totalmente il Da Luz.
Un errore di Albiol permetteva a Raul Jimenez di accorciare le distanze al 87° ma non c’era più tempo per rovinare la festa partenopea, il Napoli conquista il successo e si va a collocare nell’urna delle prime classificate nel sorteggio di lunedì prossimo, il Benfica gioisce comunque perchè agguanta il secondo posto che vale comunque il proseguimento nella corsa alla Champions League.
Nelle altre gare di serata l’Arsenal espugna Basilea per 4-1 e, approfittando del 2-2 casalingo del Psg con il Ludogorets, conquista la vetta del gruppo A. Vittoria a valanga del Barcellona (4-0) contro il Moenchengladbach e pari per il Manchester City con il Celtic. Catalani primi e inglesi secondi nel gruppo C. Vittoria di prestigio per il Bayern Monaco che batte 1-0 l’Atletico Madrid ma non può scavalcarlo in classifica nel gruppo D, vinto appunto dai colchoneros. Finisce 0-0 tra Rostov e Psv con i russi che conquistano il pass per l’Europa League.
Una vittoria non avrebbe garantito la qualificazione immediata, probabilmente però dal Napoli, in casa contro la Dinamo Kiev, ci si sarebbe aspettata tutta un’altra prestazione che avrebbe potuto mettere più certezze nel team partenope in vista dell’ultimo match di Champions.
Così non è stato, gli azzurri di Sarri non sono riusciti ad andare oltre allo 0-0 contro una Dinamo Kiev che non ha fatto niente per poter impensierire Reina.
Nel post partita l’allenatore del Napoli, ai microfoni di Premium, ha dichiarato che forse il pareggio rocambolesco 3-3 tra Besiktas e Benfica, con i turchi in grado di rimontare nel finale uno svantaggio di ben tre reti, ha tolto le motivazioni alla squadra in quanto, con qualsiasi risultato contro gli ucraini, non sarebbe arrivata la matematica qualificazione agli ottavi di Champions League.
La gara come già anticipato non ha vissuto di grandi emozioni, Sarri conferma il suo consueto 4-3-3 con il tridente leggero formato da Insigne, Mertens e Callejon e con il ritorno in difesa dopo 2 mesi di Albiol, al fianco di Koulibaly. A centrocampo Zielinski prende il posto di Allan.
La prima frazione vive di pochissime emozioni, con qualche inserimento di Mertens, ben chiuso da portiere e difesa ucraina, e un paio di tiri di Hamsik che però non spaventano Rudko.
La gara sembra quindi un remake del match di sabato scorso ad Udine, ci si attende quindi la partenza briosa nella ripresa come accaduto contro i friulani, così però non accade. Entra anche Gabbiadini, l’attaccante ci prova andando al tiro due volte nel giro di 60 secondi ma senza la precisione necessaria per sbloccare il risultato. Nel finale di gara il Napoli si accontenta dello 0-0 anche perchè la Dinamo Kiev prova a spaventare la retroguardia azzurra in un paio d’occasioni.
Finisce così a reti bianche davanti ad un San Paolo tutt’altro che soddisfatto. Adesso il Napoli ha ancora la qualificazione nelle proprie mani, basterà non perdere in casa del Benfica o,nella malaugurata possibilità di un K.o. in casa portoghese, sperare in una sconfitta del Besiktas in casa della Dinamo Kiev.
L’obiettivo è centrato, se pur con una partita di grande fatica e sofferenza, la Juve espugna Siviglia e si conquista la momentanea vetta del girone ma sopratutto la matematica certezza del passaggio agli ottavi di finale di Champions League.
La squadra di Allegri presentatasi in Spagna con il 4-3-3 e priva di calciatori importanti del calibro di Higuain, Dybala, Pjaca, Barzagli e Benatia, ha saputo reagire all’iniziale svantaggio, trovando il pari sul finale del primo tempo e completando poi il sorpasso negli ultimi minuti della seconda frazione.
Nel caldissimo impianto del Sanchez Pizjuan, la Juve ha provato a partire con il piglio giusto ma dopo solo 9 minuti è andata sotto per una conclusione di Pareja da fuori area che ha sorpreso Buffon infilandosi nell’angolo basso.
Il gol del Siviglia ha stordito per diversi minuti la Juventus che è parsa incapace di trovare una reazione, anche a causa di un Pjanic non certo in grande serata. I bianconeri hanno provato a spaventare Sergio Rico con un paio di conclusioni, fuori di poco quella di Khedira, ma la svolta della gara, in favore della compagine italiana, l’ha causata un avversario, ovvero Franco Vazquez.
L’ex Palermo infatti ha commesso la sciocchezza di prendere due cartellini gialli in pochi minuti, lasciando i suoi compagni in 10 contro 11 al minuto 36. Ottenuto il vantaggio numerico la Juve prova a chiudere nella sua metà campo il Siviglia e riesce ad ottenere il pari con un rigore, per trattenuta di Mercado su Bonucci, trasformato da Marchisio nel recupero del primo tempo.
Nella ripresa ci si attende una Juve d’assalto ma gli uomini di Sampaoli, espulso per continue proteste, si chiudono bene dietro e non soffrono molto anche per la bassa intensità e per la lentezza del gioco bianconero.
Quando la sfida sembra indirizzarsi verso un 1-1, che fa più gola agli spagnoli che alla Juventus, ecco che al 84° arriva la conclusione da fuori di Bonucci che non lascia scampo a Sergio Rico.
La reazione degli andalusi è tutta grinta e rabbia ma per Gigi Buffon arriva in area solo qualche pericoloso tiro-cross. La Juve può far male in contropiede, il giovanissimo Kean spreca una chance ghiotta, non fa la stessa cosa Mandzukic che nel terzo minuto di recupero piazza il diagonale che s’infila in gol per il definitivo 1-3 che regala gli ottavi di Champions League ad una Juve non bellissima ma certamente efficace.
Nella vita, particolarmente nel calcio in questo caso, dare giudizi affrettati non va mani bene, lo hanno capito sulla loro pelle tutti coloro che dopo il doppio errore tra Nazionale e Campionato, davano già per finito Gigi Buffon.
Il portierone dell’Italia e della Juventus nella sfida di Champions League in casa del Lione ha infatti sfoderato una prestazione favolosa, condita da un rigore parato a Lacazette nel primo tempo e da due parate strepitose nella ripresa che hanno permesso alla porta dei bianconeri di rimanere imbattuta.
Gianluigi Buffon | Foto Twitter
Un vero e proprio riscatto quello di Buffon, gli errori pesanti che avevano causato il gol della Spagna e quello dell’Udinese avevano fatto mugugnare la critica con alcuni che erano arrivati addirittura a sospettare l’inizio del viale del tramonto.
Prendendo a spunto lo striscione dei tifosi della Juve, esposto allo Stadium nella sfida contro i friulani guidati da Del Neri, talvolta Superman è semplicemente Clark Kent. Ieri sera però probabilmente fuori dal Parc Olympique LyonnaisBuffon ha trovato una cabina telefonica ed ha potuto indossare i panni del miglior Superman.
L’altro eroe bianconero della serata di ieri è stato l’autore del gol da tre punti, il colombiano Juan Cuadrado.
Juan Cuadrado | Foto Twitter
Lanciato in campo da Max Allegri al 69° al posto di Dybala sullo 0-0 e con la Juventus in 10 contro 11 per l’espulsione a Lemina, la freccia bianconera ha impiego solo 7 minuti per mettere il suo sigillo decisivo sulla sfida: serie di doppi passi e giochi di gambe per liberarsi dell’avversario e poi violenta conclusione, da posizione defilata che ha fatto pensare più ad un cross sbagliato, che ha sorpresa il portiere dei francesi e si è infilata in gol.
Una Juventus non certo stupenda che però ha saputo tirar fuori tutto l’orgoglio dei propri campioni e sopratutto grazie alle prodezze di Super Gigi Buffon e del rapido Cuadrado, ha portato a casa un successo fondamentale che avvicina i bianconeri al passaggio del turno.
Tutto facile per la Juve nella trasferta di Zagabria nella seconda giornata di Champions League. I bianconeri di Allegri si sono imposti nettamente per 4-0 contro la Dinamo e le marcature portano tutte firme pesanti: Pjanic, Higuain, Dybala e Dani Alves.
Una sfida che nella vigilia aveva messo qualche ansia, non certo per il tasso tecnico, decisamente superiore quello della Juve, ma più che altro per la paura di non sfondare il prevedibile muro dei croati e rischiare di compromettere la corsa al primo posto nel girone.
La gara invece si è messa sul binario giusto, certo c’è voluto un po’ di tempo per scardinare la serratura della difesa della Dinamo Zagabria ma una volta trovato il vantaggio con il tocco di Pjanic la Juve ha dovuto solo subire uno spavento per il pallone colpito di testa da Schildenfeld che si è schiantato sulla traversa. Passata la paura al 31° la Juventus ha deciso di accelerare per aumentare il vantaggio e su un dolcissimo assist di Pjanic ci ha pensato il PipitaHiguain con controllo di petto e conclusione immediata per il 2-0.
Nella ripresa la gioia dei tisfosi juventini è stata aumentata da “la Joya” argentina, Paulo Dybala infatti con una conclusione di gran potenza e precisione da fuori area al 57° ha trovato il primo gol stagionale che è valso il 3-0 per i suoi. La Dinamo non ha praticamente abbozzato alcuna reazione, la Juve ha avuto altre occasioni, Allegri ha dato una chance anche ai due croati bianconeri, entrambi ex della Dinamo, Pjaca e Mandzukic ma il Poker definitivo lo ha calato Dani Alves che, su calcio di punizione al 85°, ha proseguito il suo momento d’oro dopo i gol al Cagliari e quello, in collaborazione con il difensore rosanero Goldaniga, a Palermo.
Un successo convincente che, in concomitanza della vittoria del Siviglia per 1-0 contro il Lione, lancia la Juventus in testa al girone a 4 punti come gli andalusi, con un punto di vantaggio sui francesi prossimi avversari nella terza e quarta giornata di Champions League.
Nelle altre gare di serata pareggio per 2-2 tra Borussia Dortmund e Real Madrid, vittoria per 2-0 dello Sporting Lisbona in casa contro il Legia Varsavia. Successo importantissimo per il Leicester di Ranieri sul campo amico, per 1-0, contro il Porto e nello stesso girone il Copenhagen ha dilagato sconfiggendo nettamente per 4-0, con anche un rigore sbagliato, il Bruges. Glik permette al Monaco di riacciuffare sul 1-1 nel recupero il Bayer Leverkusen. Un gol di Heung-Min Son regala il successo al Tottenham sul campo del Cska Mosca.
La Juve in formato Champions non brilla come quella vista nelle prime tre giornate di Serie A e nella sfida d’esordio, in casa, contro il Siviglia i bianconeri non vanno oltre allo 0-0.
Una Juventus che non ha dimostrato il cinismo e la grinta che le ha permesso di fare tre vittorie su tre gare nel campionato italiano.
Merito va anche al Siviglia di Sampaoli che ha praticamente fatto muro per tutta la gara, non si ricordano interventi di Buffon, cercando di concedere meno spazi possibili agli attacchi della Juve.
Al termine del match non sono mancate le critiche per alcune scelte di Mister Allegri come quella di rinunciare per 70 minuti a Pjanic ed Alex Sandro che sono parsi decisamente in condizioni migliori rispetto ad Asamoah e Evra che sono invece partiti nell’undici iniziale fornendo una prestazione opaca per entrambi.
Eppure la gara avrebbe potuto avere uno svolgimento ed un sapore decisamente più dolce per la Juve se nel primo tempo Khedira, decisivo e preciso nei match contro Fiorentina e Lazio, avesse concretizzato le due occasioni avute a tu per tu contro Rico. Il tedesco invece ha calciato larga la prima conclusione e addosso al portiere la seconda.
Nella ripresa gli uomini di Allegri hanno provato a chiudere il Siviglia nella propria metà campo e poco dopo il quarto d’ora soltanto la traversa ha detto no ad un gran colpo di testa di Higuain su perfetto cross di Dani Alves.Allegri ha quindi deciso di effettuare il doppio cambio mandando in campo Pjanic e Alex Sandro per gli impalpabili Asamoah ed Evra ed il gioco bianconero ne ha beneficiato. Il Siviglia però ha saputo tener botta, costruendo un muro ancor più solido, ed ha tirato un sospiro di sollievo quando Rico ha sfoderato una gran parata sul perfetto colpo di testa del brasiliano Alex Sandro.
Dunque per la Juventus è stata una serata europea amara, non ci sono però da fare drammi, la vittoria del girone è ampiamente alla portata della Juve che però dovrà sfoderare un altro approccio e sopratutto giocare con molto più coraggio e spregiudicatezza.
Nelle altre gare di serata, nel girone della Juve arriva il successo per 3-0 del Lione sulla Dinamo Zagabria, vince anche il Real che negli ultimissimi minuti con Cr7 e Morata ribalta lo svantaggio e batte 2-1 lo Sporting Lisbona. Tutto facile per il Borussia Dortmund che s’impone, con il tennistico 6-0, in casa del Legia. Storico successo all’esordio Champions per il Leicester di Ranieri, le Foxes vincono 3-0 in casa del Brugge, nello stesso girone il Copenhagen impatta per 1-1 in Portogallo contro il Porto. Il Monaco espugna 2-1 il campo del Tottenham mentre Bayer Leverkusen e Cska chiudono in parità sul 2-2.
Nel recupero del match rinviato martedì per maltempo, il Manchester City liquida con un netto 4-0 i tedeschi del Borussia Moenchengladbach.
Buona la prima per Maurizio Sarri in Champions League, l’allenatore toscano deve ringraziare il nuovo acquisto Milik per i primi tre punti incamerati nella stagione europea.
Un successo importante che come anticipato ha avuto il protagonista principale proprio in Milik, il centravanti polacco infatti con due morbidi colpi di testa ha permesso agli azzurri di rimontare lo svantaggio firmato da Garmash.
L’approccio del Napoli non è stato certamente dei migliori, dopo poco più di un minuto gli uomini di Sarri hanno rischiato di capitolare a causa di un errore di Albiol che ha permesso a Sydorchuk di calciare da metà campo costringendo Reina alla gran parata. Gli errori d’impostazione del Napoli si sono ripetuti e così, anche a causa di una dormita difensiva, al 26° la Dinamo passa in vantaggio grazie alla girata di Garmash bravo a sfruttare la sponda di Tsygankov dopo il perfetto cross di Iarmolenko. Il gol non da la sveglia agli azzurri ma anzi un errore di Hamsik rischia di spalancare la strada verso il raddoppio ai padroni di casa, Albiol però salva. A questo punto però decide di salire sul palco l’attore principale, Arkadiusz Milik: al 36° il centravanti polacco si è fatto trovare pronto sul cross di Ghoulam e con un pallonetto di testa ha beffato un incerto Shovkovskiy. Lo show di Milik non si è però concluso, nel recupero del primo tempo l’attaccante ha concesso il bis, sempre con un delicato colpo di testa, questa volta dopo un salvataggio sulla linea in seguito ad un colpo di testa di Mertens.
Al rientro dagli spogliatoi la Dinamo ha provato a fare la partita ma dopo il palo di Mertens, gli ucraini hanno visto la strada ancora più in salita a causa del doppio giallo, per una doppia simulazione, di Sydorchuk. La gara quindi si è messa sui binari giusti per il Napoli che però ha avuto il demerito di non chiudere il match, tenendo aperto il rischio beffa, che per fortuna non è arrivata, sino al 90°.
Nelle altre gare di serata la pioggia ha costretto al rinvio di Manchester City-Borussia Moenchengladbach mentre si è assistito ad una grandinata di gol per Barcellona, 7-0 al Celtic, e Bayern Monaco, 5-0 al Rostov. Finiscono in parità, tutte per 1-1, Benfica-Besiktas, stesso girone del Napoli, Psg-Arsenal e Basilea-Ludogorets. Successo di misura, 1-0, dell’Atletico Madrid in casa del Psv.
Mandata in archivio la partita d’esordio del Napoli, questa sera toccherà all’altra italiana in Champions League, disputare il primo match: la Juventus.
I bianconeri troveranno sulla propria strada quel Siviglia che lo scorso anno li fece arrivare al secondo posto nel girone con il successivo sorteggio contro il Bayern che costò l’eliminazione agli uomini di Allegri.
Questa sera però si troveranno di fronte due squadre con tante differenze rispetto alla scorsa stagione. La Juve si è rinforzata con calciatori d’esperienza europea come Dani Alves o con gran giocatori del calibro di Pjanic, Benatia e sopratutto Higuain. Anche il Siviglia ha un’altra pelle, sulla panchina degli andalusi non c’è più Emery ma Jorge Sampaoli. In avanti oltre a Vitolo ci sono dei nuovi volti, il conosciuto ex Palermo Franco Vazquez, il giapponese Kiyotake e l’attaccante ex Atletico Madrid Vietto.
Una sfida che la Juventus non deve assolutamente sottovalutare e che sarebbe fondamentale vincere per portare a casa tre punti importanti per iniziare a mettere i primi mattoncini per costruire quel sogno chiamato Champions League.
Nel Principato di Monaco è andata in scena la prima parte di quello che sarà il cammino in Europa delle squadre italiane. Per Juventus e Napoli il sorteggio della Champions League è stato benevolo, scansando tutti gli spauracchi e soprattutto donando in generale un grande equilibrio nei gironi.
Inutile dire che sarebbe potuta andare meglio o che c’è stata fortuna negli accoppiamenti perché se la Juventus, come dichiarato, vuole vincere la Champions League certamente non deve temere questa fase e se il Napoli vuole fare un cammino più lungo possibile deve lottare contro qualsiasi avversario blasonato o meno che gli si parerà davanti.
Comosizione dei gironi di Champions League | Foto Web
Già leggendo le composizioni delle varie fasce ci si poteva rendere conto che lo squilibrio tutto inglese dettato dalla presenza del Leicester, dallo spauracchio Tottenham e la conseguente esclusione di Manchester United e Chelsea poneva le italiane ad un “rischio britannico” limitato. Analizziamo comunque i gironi di entrambe.
NAPOLI – GRUPPO B
Il Napoli incontrerà la squadra campione del Portogallo che è sinceramente l’avversario principale per il primo posto nel girone per i partenopei e il Napoli ha tutte le carte in regola per superarla. Il Benfica, così come il calcio portoghese tende a fare ormai da qualche anno, ha venduto molto durante il mercato e acquistato in modo oculato non è un caso che il calcio portoghese continui a sfoderare giovani interessanti restando comunque competitivo e con i conti a posto. I lusitani hanno iniziato una settimana prima della Serie Ae hanno mantenuto buona parte dell’ossatura che gli ha fatto vincere il titolo.
Il girone del Napoli in Champions League | Foto Twitter
Punti fermi della squadra sono il portiere ex-InterJulio Cesar, i due difensori centrali Luisao e Lisandro Lopez, il mediano croato Fejsa e gli attaccanti Pizzi, il greco Mitroglou e il messicano Jimenez di cui solo due trovano spazio nel 4-4-2 di Rui Vitoria. Attenzione, intorno a questo scheletro portante ci sono tanti giovani di talento, dal difensore svedese Lindelof (22 anni) al centrocampista Horta (19 anni) o all’esterno alto sinistro italo-argentino Franco Cervi (20 anni) quindi la componente dell’entusiasmo va considerata in relazione al fatto che il campionato portoghese non è impegnativo come i maggiori europei, quindi per il Benfica c’è ampio spazio per dosare le energie.
Il primo avversario però che, in ordine di tempo, dovrà affrontare il Napoli è la Dinamo Kiev e l’ottima notizia è che il 13 settembre si toglierà il dente proprio in terra ucraina quindi è scongiurata una trasferta logorante a temperature proibitive per la squadra di Sarri. La Dinamonon è più il team con il blasone di una volta e oggi fa molta meno paura, ma ha dalla sua il fatto che il campionato ucraino è già molto avanti, quindi il Napoli troverà una squadra al top della forma con schemi già collaudati e forse è l’avversario, nel girone, che ha più la tendenza offensiva. Stelle della squadra sono l’attaccante centrale brasiliano Junior Moraes, i nazionali Sydorchuk, Buyalsky, Rybalka il terzino sinistro portoghese Antunes e il portiere della Nazionale Shovkovsky.
Il Besiktas è la squadra forse con meno talento ma che ha una temibile carta da giocare per lei, si tratta del fattore campo. Lo stadio di Istanbul diventa una polveriera e la squadra di Senol Gunes si trasforma. Ci sono tre stelle che spiccano su tutti gli altri giocatori, Ricardo Quaresma, Tolgay Arslan e il difensore centrale brasiliano Marcelo, il resto è imprevedibilità assoluta.
In generale il Napoli ha addirittura le carte per vincerlo il girone, ma sarà fondamentale usare la testa, non sbagliare le partite casalinghe con Besiktas e Benfica soprattutto.
JUVENTUS – GRUPPO H
I bianconeri di Max Allegri hanno un girone ampiamente alla loro portata, a cominciare dalla squadra con la quale, secondo la carta, dovrebbero giocarsi la testa del girone ovvero il Siviglia. Nella scorsa edizione della Champions League però la Juventus fece l’errore di rilassarsi proprio in casa degli andalusi permettendogli quindi di conquistarsi il primo posto. il Siviglia tra cessioni ed acquisti resta per livello tecnico più o meno quello dell’anno scorso, ma ha perso l’artefice dei successi recenti della squadra, l’allenatore Unai Emery, passato al Paris Saint Germain.
Il girone della Juventus in Champions League | Foto Twitter
Certamente i bianconeri vorranno mettere subito le cose in chiaro allo Juventus Stadium mettendo tre punti tra loro e gli spagnoli nello scontro diretto alla prima giornata. Attenzione, tra i nuovi acquisti potrebbe verificarsi la consacrazione dell’attaccante italo-argentino Luciano Vietto e dell’ex-PalermoFranco Vazquez oltre alla stella ucraina Konoplyanka.
In questa Champions League la Juventus ritrova anche il Lione. Una squadra che può dire la sua in questo torneo, come outsider certo, ma ha diversi giocatori che sono seguiti da molti top club europei a cominciare dal difensore argentino Mammana dai centrocampisti Gonalons, seguito molto dal Napoli l’anno scorso, e Tolisso oltre all’inossidabile Valbuena. Davanti la stella è certamente Alexandre Lacazette, un bomber di cui si parla poco ma che ha sempre fatto un buon numero di reti, è merito soprattutto suo se, non a caso, l’Olimpic Lione è in testa dopo due giornate alla Ligue 1insieme al Paris Saint Germain. Insomma un avversario morbido ma del quale diffidare.
Sulla carta, il fanalino di coda, dovrebbe essere la Dinamo Zagabria. Vanno fatte due precisazioni però, la Juventus ha comprato la stella Piaca e i tifosi non l’hanno presa bene e lo stadio di Zagabria per la Juventus vale quello di Istanbul per il Napoli, diventa una polveriera pronta a far esaltare gli idoli locali che anche se tecnicamente inferiori danno il 110%. Quindi prima di valutare un discorso tecnico, sbilanciato a favore della Juve, è meglio evitare di dover andare laggiù per tre punti fondamentali da dentro o fuori come accaduto in passato. E’ una squadra giovanissima che oscilla, nell’età media, dai 24 ai 25 anni e nonostante questo, oltre a Piaca, si sono fatti notare in molti nella scorsa stagione. Marko Rog (21 anni), per esempio, è seguitissimo dal Napoli, lo sloveno Stojanovic è un esterno destro che vedono in molti come un altro Lichtsteiner. Il brasiliano Junior Fernandez e il capitano Antolic invece sono le stelle principali con una certa esperienza. Vorranno ben figurare e dimostrare di poter ambire a qualcosa di più che una semplice prima divisione croata.
Insomma per entrambe le nostre squadre impegnate nella prossima Champions League c’è da sorridere per quanto riguarda la carta e i sorteggi, in entrambi i casi hanno avversari più che abbordabili. Il campo però mette a volte a dura prova i pronostici e alcuni campi soprattutto possono diventare indigesti se non affrontati con la mentalità giusta. Se Juventus e Napoli sfrutteranno in pieno gli impegni casalinghi possono tranquillamente dominare i loro rispettivi gironi però.