Tag: Champions League

  • Premier: il City perde il quarto posto. Mancini rischia?

    Un inzuccata dello spilungone Peter Crouch ha messo fine ai sogni di Champions League dello sceicco Mansour ed il suo Manchester City. La coppa dalle grandi orecchie il prossimo anno avrà il ritorno del Tottenham dopo un assenza di oltre trentanni.

    I Citizens sono riusciti nell’impresa di perdere lo scontro diretto tra le mura amiche abdicando di fatto alla lotta con una giornata d’anticipo. La stampa inglese questa mattina si è scagliata dritta contro Roberto Mancini per il modo in cui ha gestito la partita e sopratutto per aver fallito nel traguardo minimo chiestogli dalla società.

    Per il Mancio, mai accettato completamente per aver sostituito l’idolo dei tifosi Mark Hughes, sarà difficile superare la gogna mediatica ed evitare quindi l’esonero da parte dell’esigente sceicco.
    Nel mercoledì inglese, anche il Fulham con la testa alla finale di Europa League, perde in casa contro lo Stoke City. La rete che ha sancito la sconfitta per la squadra di Roy Hodsgon e’ di Etherington al 38′ della ripresa.

  • Bayern, Ribery salta la finale. Confermate le 3 giornate di squalifica

    La commissione disciplinare della Uefa ha respinto il ricorso presentato dal Bayern Monaco confermando la squalifica di 3 giornate inflitte a Franck Ribery per il fallo del giocatore francese commesso su Lisandro Lopez nei primi minuti della gara di andata della semifinale di Champions League contro il Lione che gli era costato il cartellino rosso diretto. Ribery così salterà la finalissima di Madrid con l’Inter.

    Ad annunciarlo è stato il presidente onorario del club bavarese Karl-Heinze Rummenigge spiegando che il Bayern non si arrenderà e ricorrerà al Tribunale arbitrale dello Sport:

    Continueremo a lottare. Siamo molto delusi da questa decisione e continuiamo a non comprendere perchè questo fallo sia stato considerato un atto di violenza volontario. Abbiamo annunciato immediatamente all’Uefa che faremo nuovamente appello e che ci batteremo per ottenere giustizia e perchè Franck Ribery possa giocare la finale“.

  • Tronchetti Provera:”Calciopoli caso chiuso, la finale di Champions tutta da vivere”.

    Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli e nel Consiglio di amministrazione dell’Inter non vuole tornare sulla polemica per la riassegnazione dello scudetto 2006 nemmeno dopo le dichiarazione degli Agnelli di voler far ricorso. «Non guardo indietro. È una vicenda chiusa», ha detto. «In tutti gli sport – ha però sottolineato dopo – quando il primo viene squalificato vince il secondo e nessuno ne fa uno scandalo: ma il calcio ha un impatto mediatico più forte e qui si sono inventati che è uno scandalo». «L’importante – ha proseguito invitando a guardare avanti – è che la Juve torni a essere uno degli aspiranti al titolo e ad avere un ruolo internazionale. Fa bene al calcio e rende più divertente il campionato». «Si è cercato di ricostruire sul nulla una rivisitazione di Calciopoli», ha affermato Tronchetti Provera sulle ultime vicende del processo. «Tentare di manipolare la verità è scandalosò».

    Inoltre, Il presidente della Pirelli si sofferma sulla finale di Mdrid che vedrà la sua Inter a contendersi lo scettro d’ Europa:«La finale di Champions League tra Inter e Bayern Monaco sarà una partita tutta da vivere». «Entriamo in campo per vincere è ovvio ma le possibilità sono 50-50 ed è il campo a decidere». Tronchetti porvera inoltre dice dei tedeschi:« Il Bayern è una squadra molto solida, arrivata in finale per la sua capacità. Come ogni partita sarà tutta da vivere», ha aggiunto Tronchetti in conferenza stampa prima di salire a bordo del Kauris III per l’ultima giornata di regate al Trofeo Pirelli nelle acque del Tigullio. Quella con il Barcellona è stata una partita straordinaria, giocata in 10 (dopo l’espulsione di Thiago Motta, ndr). Sia la squadra che Mourinho – ricorda Tronchetti – hanno compiuto un impresa che va al di là della passione del tifoso. È stata – spiega Tronchetti – un’opportunità di rilancio del calcio italiano. Quella di oggi è un Inter diversa da quella che andò in finale di Champions League 38 anni fa. Sono due modi di giocare diversi – ha commentato Tronchetti alla richiesta di un parallelo tra le due partite e soprattutto tra i due allenatori Helenio Herrera e Josè Mourinho – È stata una partita giocata in modo intelligente e fuori dagli schemi. Non basata solo sulla forza fisica ma sulla tattica”

  • Sneijder incorona Mourinho “grande allenatore e grande uomo” e sulla finale…

    Non sta piu’ nella pelle il talento olandese. La partita contro il Barcellona ha dimostrato ancora una volta il feeling che c’è tra lui e Josè Mourihno. Una stima talmente grande da fargli rilasciare queste dichiarazioni al De Telegraaf : “Dall’esterno Josè puo’ risultare antipatico, ma chi lo conosce sa che è una grande persona, oltre che un grandissimo allenatore. Non è un caso che noi diamo tutto per lui”.

    A giustificazione di alcune reazioni dell’allenatore lusitano, Sneijder ritorna su quanto successo precedentemente alla partita : “Oltre a tutti i proclami “intimidatori” durante la settimana, lo spettatore non sa tutto quello che è successo dal nostro arrivo a Barcellona. Al fischio finale la sua è stata una reazione a tutte le provocazioni che ha subito, ma era felicissimo per la squadra, che ha sofferto per un’ora in dieci : E’ stata emozione pura!”

    Sneijder ritorna anche sulle polemiche per la partita “difensiva” dell’Inter che in Spagna ha fatto parlare di “sconfitta del calcio” : “Tutti dicono che il Barcellona gioca il miglior calcio del mondo e allora la nostra tattica era quella di impedirglielo, aggredendoli per 90 minuti. Credo che poche squadre al mondo siano riuscite a non far giocare il Barca come noi. Serviva una partita del genere per passare il turno e alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo. L’atmosfera ostile dello stadio e il fatto di essere rimasti in 10 dopo mezzora non ha cambiato nulla nel nostro atteggiamento: una serata fantastica”.

    Infine un pensiero a Robben, suo compagno nel Real l’anno scorso e che ora sfiderà nella finale di Madrid : “Io e Arjen mai avremmo pensato, quando eravamo compagni nel Real, di riuscire ad arrivare a una finale di Champions nella stessa stagione in due squadre diverse: E’ davvero incredibile che sia accaduto.”

  • Brivido Inter, Mourinho a Madrid per rimanerci

    L’ipotesi di un Mourinho lontano dall’Inter nella prossima stagione prende sempre più consensi. Il portoghese è ormai un idolo per i tifosi nerazzurri dopo aver riportato l’Inter in una finale di Champions League dimostrando al mondo di esser una delle squadre più competitive.

    Lo Special One è tipo orgoglioso e famelico e sa che nelle ultime cinque partite di questa stagione si gioca la possibilità di entrare nel giro degli “eletti”, i pochissimi allenatori che hanno centrato la vittoria di tutti i trofei disponibili in una nuova stagione.

    Se davvero ci riuscisse per Moratti sarebbe davvero un compito arduo convincere Mourinho a rimanere in panchina e rifiutare l’asfissiante corte del Real Madrid di Florentino Perez. La stampa spagnola, è sicura dello stato avanzato della trattativa, condotta dal procuratore di Mourinho Jorge Mendes.

  • Ranking Uefa: l’Italia nelle mani dell’Inter. Terzo posto solo con vittoria sul Bayern

    Ora è tutto sulle spalle dell’Inter. Infatti la sconfitta e conseguente eliminazione dell’Amburgo dall’Europa League aumenta le probabilità dell’Italia di riprendersi il terzo posto nel ranking ai danni della Germania: il divario dopo stasera è rimasto invariato con i tedeschi che ci superano soltanto di 0.155 di coefficiente (Germania -> 64.207, Italia -> 64.052).

    Giudice supremo che decreterà il ranking definitivo per questa stagione sarà la finale di Champions League il prossimo 22 maggio a Madrid e, manco a farlo apposta, si affronteranno una squadra italiana e una tedesca. L’Italia finirà terza soltanto se l’Inter batterà il Bayern Monaco entro i tempi supplementari perchè il regolamento Uefa non prevede assegnazione di punti con vittoria ai rigori. L’affermazione in coppa della squadra di Mourinho porterebbe il nostro coefficiente a 64.338 con la Germania che resterebbe a 64.207, mentre con un pari o con una sconfitta dei nerazzurri l’Italia fallirebbe il controsorpasso sui tedeschi con conseguente perdita del quarto posto in campionato che da l’accesso ai preliminari di Champions e schierare così ai nastri di partenza nelle competizioni europee per la stagione 2011-2012 non più le 7 squadre abituali (4 in Champions e 3 in Europa League) ma soltanto 6 (3 in Champions e 3 in Europa League).

    Se prima della partita dell’Amburgo le probabilità di giungere terzi erano del 11.1%, ora queste sono aumentate al 33.3%, cioè una possibilità, la vittoria, su tre risultati possibili. Nel caso in cui riuscissimo nell’intento, il distacco tra Italia e Germania sarebbe solo di 0.131 che dovrà essere difeso con le unghie e con i denti anche per la prossima stagione.

    Questo il Ranking Uefa aggiornato al 29 Aprile

    • 1. Inghilterra – 81.856
    • 2. Spagna – 79.471
    • 3. Germania – 64.207
    • 4. Italia – 64.052
    • 5. Francia – 53.740
    • 6. Russia – 43.791
    • 7. Ucraina – 39.550
    • 8. Romania – 39.491
    • 9. Portogallo – 38.296
    • 10. Olanda – 36.546

    Calcolo del coefficiente Uefa

    Si tiene conto di tutti i risultati delle squadre partecipanti alla Champions ed Europa League e si procede alla somma di punteggi così calcolati

    2 punti per vittoria;
    1 punto per pareggio;
    1 punto per vittoria nei preliminari;
    0,5 punti per pareggio nei preliminari;
    0 punti per sconfitta;
    4 punti per l’ingresso alla fase a gruppi di Champions;
    5 punti da sommare ai 4 precedenti per la qualificazione agli ottavi di Champions;
    1 punto per il raggiungimento di quarti, semifinali e finale in una delle due competizioni;
    0 punti per le finali vinte.

    Fatta la somma dei punteggi per ogni nazione, si procede nel dividere il risultato ottenuto per il numero di squadre inizialmente ammesse per singola Federeazione: sarà questo il coefficiente finale di stagione.
    Il Ranking Uefa tiene conto solo dei risultati ottenuti nelle ultime 5 stagioni (esempio quello di quest’anno tiene in considerazione la somma dei punteggi che vanno dalla stagione 2005-2006 fino al 2009-2010) e così via.

  • Scontro Mourinho – Valdes. Il tecnico: “La mia esultanza verso tifosi Inter” [video]

    Attimi di tensione al termine della gara di ieri sera tra Barcellona e Inter che ha sancito il ritorno in finale dei nerazzurri dopo 38 anni dall’ultima apparizione: al fischio finale dell’arbitro, Josè Mourinho esulta a modo suo correndo per il rettangolo di gioco e alzando il braccio in segno di vittoria rivolto verso il pubblico del Camp Nou. Il portiere degli spagnoli Victor Valdes cerca di bloccare la sua esultanza, a suo modo di vedere, non rispettosa verso il pubblico di casa.
    Mourinho però durante l’intervista post partita ha poi spiegato che la sua esultanza era rivolta verso i tifosi nerazzurri accorsi al Camp Nou per sostenere la propria squadra.

    Guarda il video

  • Balotelli non regge la contestazione: malore a Malpensa, il video

    SuperMario inizia a non sopportare più la tensione e lo stress di esser sempre protagonista e sotto i riflettori. Questa notte di ritorno da Barcellona è stato ancora una volta preso di mira dai tifosi ed ha accusato un lieve malore. Forse la contestazione gli ha fatto capire quanto brutto è stato il suo gesto nella partita d’andata a San Siro ma sopratutto gli avrà aiutato a realizzare di aver perso i suoi tifosi.

    Balotelli comunque dopo esser stato aiutato da alcuni membri dello staff si è ripreso scambiando in maniera cordiale qualche battuta con un tifoso. Guarda il video:

  • “Benvenuti eroi” bagno di folla nerazzurra alla Malpensa

    L’impresa dell’Inter al Camp Nou ha mandato in visibilio il popolo nerazzurro che dopo aver ravvivato la notte milanesi con cortei improvvissati, strombazzamenti e suoni di clacson si è riversato alla Malpensa in attesa della squadra.

    Alle 2:28, quando il tabellone ha annunciato l’arrivo del volo l’entusiasmo dei 5000 accorsi all’aereoporto è arrivato alle stelle. Benvenuti eroi’, hanno scritto su un grande striscione con lo stesso appellativo usato a caldo dal portoghese per definire Zanetti e compagni. “Vamos a Madrid!”, “Chi non salta rossonero è”, i cori più utilizzati.

    Osannanato Mourinho. L’arrivo del portoghese ha generato ancora più caos con i tifosi pronti a sfidare chiunque per poterlo abbracciare, il primo a scendere tra la folla è capitan J. Zanetti seguito a ruota da tutti gli altri gladiatori. Fischi e insulti per Mario Balotelli.

    Guarda le immagini:

  • Ranking Uefa: Inter in finale ma l’Italia resta quarta. L’Amburgo decide tutto

    Si riducono ulteriormente le possibilità per l’Italia di riconquistare il terzo posto nel Ranking Uefa perso martedì. Nonostante l’Inter sia approdata in finale di Champions League, la sconfitta subita al Camp Nou dal Barcellona non ci consente di effettuare il controsorpasso sulla Germania: infatti l’Italia guadagna solo 0.142 di coefficiente (1 punto per il passaggio del turno diviso 7, le squadre italiane che quest’anno hanno partecipato alle coppe) che sommato al precedente ci fa arrivare a 64.052 contro i 64.207 della Germania. Quindi al momento l’Italia potrà usufruire di 6 posti riservati alle competizione europee (3 per la Champions e 3 per l’Europa League) anzichè le 7 abituali con conseguente perdita del quarto posto che da l’accesso ai preliminari di Champions a partire dalla stagione 2011-2012.

    E neanche una vittoria in finale dell’Inter contro il Bayern Monaco ci potrebbe garantire la terza posizione. Ago della bilancia sarà l’Amburgo che stasera giocherà la semifinale di ritorno di Europa League a Londra contro il Fulham. Vediamo perchè i tedeschi risultano essere decisivi: ipotizzando la vittoria della Champions dell’Inter contro il Bayern Monaco, l’Italia raggiungerebbe quota 64.338, la soglia massima raggiungibile. L’Amburgo con una vittoria porterà il coefficiente tedesco a 64.707 ma basterà anche un pareggio con reti, che li qualificherà in finale in virtù dello 0-0 dell’andata, per infrangere le speranze italiane con un coefficiente di 64.540. In caso di sconfitta dell’Amburgo, la Germania rimarebbe ancorata ad un coefficiente di 64.207, inferiore al nostro ipotetico di 64.338 di soli 0.131 punti.

    Attualmente l’Italia, prendendo in considerazione tutti i possibili risultati, ha una sola possibilità su 9 di arrivare terza e conservare il quarto posto in campionato riservato alla Champions League, cioè una striminzita probabilità del 11.1%.
    In definitiva solo con una vittoria in finale dell’Inter e con l’eliminazione stasera dell’Amburgo si potrebbe conservare il terzo posto nel ranking.

    Questo il Ranking Uefa aggiornato al 28 Aprile

    • 1. Inghilterra – 81.142
    • 2. Spagna – 79.329
    • 3. Germania – 64.207
    • 4. Italia – 64.052
    • 5. Francia – 53.740
    • 6. Russia – 43.791
    • 7. Ucraina – 39.550
    • 8. Romania – 39.491
    • 9. Portogallo – 38.296
    • 10. Olanda – 36.546

    Calcolo del coefficiente Uefa

    Si tiene conto di tutti i risultati delle squadre partecipanti alla Champions ed Europa League e si procede alla somma di punteggi così calcolati

    2 punti per vittoria;
    1 punto per pareggio;
    1 punto per vittoria nei preliminari;
    0,5 punti per pareggio nei preliminari;
    0 punti per sconfitta;
    4 punti per l’ingresso alla fase a gruppi di Champions;
    5 punti da sommare ai 4 precedenti per la qualificazione agli ottavi di Champions;
    1 punto per il raggiungimento di quarti, semifinali e finale in una delle due competizioni;
    0 punti per le finali vinte.

    Fatta la somma dei punteggi per ogni nazione, si procede nel dividere il risultato ottenuto per il numero di squadre inizialmente ammesse per singola Federeazione: sarà questo il coefficiente finale di stagione.
    Il Ranking Uefa tiene conto solo dei risultati ottenuti nelle ultime 5 stagioni (esempio quello di quest’anno tiene in considerazione la somma dei punteggi che vanno dalla stagione 2005-2006 fino al 2009-2010) e così via.