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  • Serie A, probabili formazioni 37 giornata

    Serie A, probabili formazioni 37 giornata

    Ecco le probabili formazioni relative alla 37esima giornata del campionato di serie A 2011/2012.

    LECCE-FIORENTINA (5/05/12 ORE 18:00): Il Lecce in piena emergenza visto le squalifiche di Muriel, Carrozzieri e Cuadrado, cerca tre punti fondamentali per giocarsi la salvezza nell’ultima giornata. La Fiorentina dopo il fattaccio di mercoledì ha affidato la squadra a Vincenzo Guerini, che dovrà fare a meno di Stevan Jovetic, punta di diamante dell’attacco viola. Assente anche Nastasic in difesa. I viola con un pareggio sarebbero salvi.

    LECCE: Benassi, Miglionico, Esposito, Tomovic, Blasi, Bertolacci, Giacomazzi, Delvecchio, Brivio, Di Michele, Seferovic

    FIORENTINA: Boruc, Camporese, Natali, Gamberini, Cassani, Behrami, Montolivo, Lazzari, Pasqual, Cerci, Olivera

    ROMA-CATANIA (5/05/12 ORE 20:45): Allo stadio Olimpico la Roma cerca tre punti che la riproietterebbero nella zona Europa League. Saranno disponibili dopo aver scontato le rispettive squalifiche sia Osvaldo che Lamela, entrambi partiranno titolari ed insieme a Totti formeranno il trio d’attacco. Ancora fuori Stekelenburg. Il Catania di Montella, autore di un gran campionato, ha poco da chiedere alla sua classifica ed è apparso sottotono in queste ultime partite. Tuttavia scenderà in campo la squadra migliore ad eccezione dello squalificato Spolli.

    ROMA: Curci, Rosi, De Rossi, Heinze, Josè Angel, Pjanic, Gago, Marquinho, Totti, Osvaldo, Lamela

    CATANIA: Carrizo, M. Motta, Bellusci, Legrottaglie, Marchese, Izco, Lodi, Almiron, Barrientos, Bergessio, Gomez

    SIENA-PARMA (6/05/12 ORE 12:30): Al Franchi di Siena si affrontano due squadre tra le più in forma del campionato. Il Siena di Sannino vuole vincere per puntellare la sua classifica e si affida all’affiatamento tra Brienza e Destro per scardinare la difesa di un Parma reduce da cinque vittorie consecutive e trascinato da un Giovinco in forma strabiliante. Assenti tra i ducali Mirante, Santacroce, Valdes e Mariga.

    SIENA: Pegolo, Vitiello, Terzi, Contini, Mannini, Gazzi, Vergassola, D’Agostino, Del Grosso, Brienza, Destro

    PARMA: Pavarini, Feltscher, Paletta, Zaccardo, Biabiany, Valiani, Galloppa, Musacci, Gobbi, Okaka, Giovinco

    ATALANTA-LAZIO (6/05/12 ORE 15:00): All’Atleti Azzurri d’Italia va in scena l’ultima Atalanta dell’anno e mister Colantuono può contare sulla ritrovata verve di Denis e Maxi Moralez. La Lazio, in piena emergenza di formazione e di risultati (2 punti nelle ultime 5) proverà a far risultato per assicurarsi almeno un piazzemento in Europa League. Possibile panchina per Klose.

    ATALANTA: Consigli, Ferri, Stendardo, Manfrdini, Peluso, Schelotto, Cigarini, Carmona, Bonaventura, Maxi Moralez, Denis

    LAZIO: Bizzarri, Konko, Diakitè, Scaloni, Garrido, Cana, Matuzalem, Gonzalez, Mauri, Candreva, Kozak

    BOLOGNA-NAPOLI (6/05/12 ORE 15:00) Ultima in casa per il Bologna di Pioli. I rossoblù sono matematicamente salvi e vogliono chiudere in bellezza un campionato sorprendente. Squalificati Ramirez, Portanova e Kone. Penultima partita nel Bologna per Di Vaio che andrà a giocare in Canada. Il Napoli di Mazzarri vede sempre più vicino l’obiettivo terzo posto e una vittoria al Dall’Ara sarebbe fondamentale in ottica Champions. Conferma da  titolare per Pandev mentre Lavezzi si accomoderà in panchina per la terza partita consecutiva.

    Ezequiel Lavezzi © ROBERTO SALOMONE/AFP/GettyImages

    BOLOGNA: Agliardi, Sorensen, Antonsson, Cherubin, Garics, Taider, Mudingayi, Morleo, Diamanti, Di Vaio, Acquafresca

    NAPOLI: De Sanctis, Cannavaro, Aronica, Britos, Maggio, Gargano, Dzemaili, Zuniga, Pandev, Hamsik, Cavani

    NOVARA-CESENA (6/05/12 ORE 15:00): Partita tra due squadre già retrocesse ma che stanno onorando al massimo la serie maggiore. Il Novara si affida alla coppia Mascara-Caracciolo per vincere l’ultima in casa in serie A. Il Cesena dovrà fare a meno di Mutu e Iaquinta. In attacco spazio al giovane Rennella.

    NOVARA: Coser, Morganella, Lisuzzo, Paci, Garcia, Gemiti, Porcari, Pesce, M.Rigoni, Mascara, Caracciolo

    CESENA: Ravaglia, Moras, Von Bergen, G. Rodriguez, Comotto, T. Arrigoni, Guana, Parolo, Martinho, Santana, Rennella

    PALERMO-CHIEVO (6/05/12 ORE 15:00): Il Palermo cerca una vittoria che significherebbe aggancio al Chievo ma soprattutto salvezza matematica. Tornano disponibili Silvestre, Mantovani e Miccoli che affiancherà in attacco Budan. Il Chievo si presenta con una formazione tipo. Assente Thereau. In attacco spazio al fattore P (Paloschi, Pellissier)

    PALERMO: Viviano, Munoz, Silvestre, Mantovani, E. Pisano, Migliaccio, Donati, Barreto, Aguirregaray, Miccoli, Budan

    CHIEVO: Sorrentino, Sardo, Cesar, Acerbi, Jokic, Bradley, L. Rigoni, Hetemaj,  Cruzado, Paloschi, Pellissier

    UDINESE-GENOA (6/05/12 ORE 15:00): Partita fondamentale in chiave terzo posto per i ragazzi di Guidolin. In difesa torna Benatia mentre in attacco conferma per Fabbrini dopo il gol decisivo a Cesena. Il Genoa, rinfrancato dalla vittoria di mercoledì, proverà a fare risultato per non giocarsi la salvezza all’ultima giornata. Attacco Sculli-Palacio. Jankovic titolare.

    UDINESE: Handanovic, Benatia, Danilo, Domizzi, Pereyra, Pinzi, Pazienza, Asamoah, Armero, Fabbrini, Di Natale

    GENOA: Frey, Mesto, Granqvist, Moretti, Alhassan, M. Rossi, Kucka, Biondini, Jankovic, Sculli, Palacio

    CAGLIARI-JUVENTUS (6/05/12 ORE 20:45): A Trieste in uno dei due posticipi serali, il Cagliari non vuole fare sconti alla Juve e manda in in campo la formazione migliore. La Juve deve rinunciare a De Ceglie (per lui stagione finita) che verrà sostituito dal rientrante Pepe. In attacco sono in rialzo le quotazioni che vedono Borriello affiancare l’inamovibile Vucinic.

    CAGLIARI: Agazzi, Perico, Ariaudo, Astori, F. Pisano, Ekdal, Conti, Nainggolan, Cossu, Pinilla, Thiago Ribeiro

    JUVENTUS: Buffon, Lichsteiner, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Vidal, Marchisio, Pirlo, Pepe, Vucinic, Borriello

    INTER-MILAN (6/05/12 ORE 20:45): A San Siro va in scena un derby spettacolare e dai molteplici significati. L’Inter recupera Zanetti mentre perde Stankovic per infortunio. Torna titolare Guarin mentre sono confermati Alvarez e il ritrovato Sneijder alle spalle di Milito. In casa Milan regna fiducia dopo i due punti recuperati alla Juve ma Thiago Silva non dovrebbe farcela; spazio quindi a Mexes e Nesta centrali con Abate che torna dopo il turno di riposo. Confermatissimo il trio in avanti: Boateng-Ibra-Cassano.

    INTER: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Zanetti, Cambiasso, Guarin, R. Alvarez, Sneijder, Milito

    MILAN: Abbiati, Abate, Mexes, Nesta, Antonini, Nocerino, Van Bommel, Muntari, Boateng, Ibrahimovic, Cassano

  • Cesena – Udinese 0-1, lampo di Fabbrini poi il nulla

    Cesena – Udinese 0-1, lampo di Fabbrini poi il nulla

    Cesena Udinese finisce 0-1, decide il primo gol in Serie A di Diego Fabbrini nel primo tempo. Cesena mai sceso in campo con Adrian Mutu che sbaglia anche un rigore.

    Importantissima vittoria dei friulani che mantengono il contatto con il Napoli per la corsa al terzo posto valido per i preliminari di Champions League approfittando anche dei passi falsi della Lazio, fermata in casa dal Siena e dell’Inter capitolata al “Tardini” di Parma sotto i colpi di Sebastian Giovinco.

    Francesco Guidolin decide all’ultimo minuto di schierare Totò Di Natale dall’inizio, a far coppia con il capitano bianconero c’e’ Diego Fabbrini, giovane talento bianconero e nazionale Under 21 di Ciro Ferrara. La decisione di Guidolin è azzeccata, infatti è proprio Fabbrini che sblocca il risultato dopo appena 4’ di gioco:  cross di Pasquale, assist non del tutto volontario di Danilo (in netta posizione di fuorigioco) e il trequartista insacca da due passi. Il gol rassicura gli ospiti che si limitano a controllare il match e probabilmente segnano anche il 2-0 con Asamoah che con un diagonale di sinistro prima colpisce la traversa e poi non si vede assegnare il gol con la palla che varca decisamente la linea di porta. L’unico sussulto dei padroni di casa arriva al 20’ quando un fallo di Domizzi su Mutu consente proprio al romeno di presentarsi sul dischetto di fronte a Samir Handanovic. Ma anche dal dischetto il rumeno conferma la sua stagione no, colpendo la traversa e sprecando di fatto l’unica occasione per i padroni di casa di segnare il gol del pareggio.

    Fabbrini festeggiato dai compagni ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Infatti i secondi 45’ non regalano assolutamente nulla allo spettacolo con Mario Beretta che tenta di animare un po’ l’apatico attacco cesenate, con l’inserimento di Malonga per uno spento Mutu. Il cambio non dà i frutti sperati, non succede praticamente nulla di rilevante con qualche sprazzo regalato solo da Totò Di Natale che viene risparmiato da Guidolin al 34′, in vista della delicata sfida di domenica prossima contro il Genoa. Tutto fila liscio per ospiti che comodamente controllano i ritmi del match fino al 90’ senza correre mai alcun rischio.

    Qualificazione in Europa League in cassaforte per la squadra del Patron Pozzo ma la speranza dell’ingresso nell’Europa che conta per i friulani non è ancora del tutto svanita. Adesso Udinese e Napoli sono appaiate al terzo posto con 58 punti ma i partenopei, oltre ad avere lo scontro diretto a favore, hanno anche un calendario più semplice con Bologna e Siena che hanno poco da chiedere ormai a questo campionato ma, dopo il capitombolo inaspettato della Juventus in casa contro il Lecce, tutto può succedere fino all’ultimo minuto di recupero di domenica 13 maggio.

    Tabellino e Pagelle Cesena Udinese 0-1

    CESENA (3-5-2) Ravaglia 6; Benalouane 6, Moras 6, Von Bergen 5,5; Ceccarelli 5,5 (dal 32′ s.t. Filippi 6), T. Arrigoni 6 (dal 45′ s.t. Urso s.v.), Guana 6, Djokovic 6, Martinho 6,5; Rennella 5, Mutu 4,5 (dal 1′ s.t. Malonga 5,5). (Antonioli, Rodriguez, Rossi, Colucci). All. Beretta

    UDINESE (3-5-1-1) Handanovic 6; Coda 6, Danilo 6,5, Domizzi 5,5; Basta 6, Pereyra 6, Pinzi 6, Asamoah 6,5, Pasquale 6,5; Fabbrini 6,5 (dal 27′ s.t. Fernandes 6); Di Natale 6 (dal 34′ s.t. Floro Flores s.v.). (Padelli, Ekstrand, Pazienza, Armero, Torje). All. Guidolin

  • Cesena – Udinese, Guidolin dilemma Di Natale

    Cesena – Udinese, Guidolin dilemma Di Natale

    Cesena Udinese si sfideranno questa sera al “Manuzzi” in una sfida dal valore inestimabile esclusivamente per la compagine bianconera guidata da Mister Guidolin che ha ancora speranze di qualificazione per i preliminari di Champions League.

    Tuttavia il Cesena, sebbene già retrocesso, non concederà assolutamente nulla avendo il dovere di chiudere a testa alta una stagione disastrosa che doveva portare alla vigilia, a ben altri traguardi.

    Mario Beretta dovrà raschiare il fondo del barile per riuscire a presentare una formazione affidabile, tante e troppe le assenze fra i padroni di casa che devono rinunciare, oltre allo squalificato Mario Alberto Santana, anche a Simone Del Nero, Colucci, Comotto, Lauro e Vincenzo Iaquinta con l’ex giocatore della Juve alle prese con un affaticamento ai flessori. Quindi  Moras e Ceccarelli  agiranno sugli esterni e Benalouane, Von Bergen e Rodriguez come centrali. A centrocampo il trio composto da Arrigoni Parolo e Guana, mentre in avanti la coppia sarà formata da Mutu e Rennella.

    Totò Di Natale ©Dino Panato/Getty Images

    Francesco Guidolin è invece alle prese con il dilemma rappresentato dalla presenza in campo di Totò Di Natale, il capitano e trascinatore dei friulani è alle prese con un affaticamento muscolare che lo terrà in dubbio fino all’ultimo minuto. Se Di Natale non dovesse farcela ecco pronto Floro Flores, il trequartista sarà Fabbrini. A sinistra ballottaggio tra Armero e Pasquale con l’italiano favorito nei confronti del colombiano. A centrocampo conferma per Pereyra dopo il contestatissimo e rocambolesco gol contro la Lazio ed in difesa, squalificato Benatia, ci sarà Coda con Domizzi e Danilo.

    Formazioni Cesena Udinese

    Cesena (5-3-2): Antonioli; Moras, Benalouane, Von Bergen, Rodriguez, Ceccarelli; Arrigoni, Parolo, Guana; Mutu, Rennella. Panchina: Ravaglia, Rosi, Lolli, Urso, Martinho, Djokovic, Malonga. Allenatore: Mario Beretta.

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic; Coda, Danilo, Domizzi; Basta, Fernandez, Pinzi, Asamoah, Fabbrini; Torje; Di Natale. Panchina: Padelli, Ekstrand, Pazienza, Abdi, Pereyra, Barreto, Floro Flores. Allenatore: Francesco Guidolin.

  • Inter – Cesena 2-1, Obi e Zarate lanciano i neroazzurri al terzo posto

    Inter – Cesena 2-1, Obi e Zarate lanciano i neroazzurri al terzo posto

    Inter Cesena non era una partita facile e su questo era stato chiaro mister Stramaccioni alla vigilia. Il risultato premia i neroazzurri nonostante le enormi difficoltà manifestate durante i 90 minuti di gioco. Ciò che contava per il popolo interista erano i tre punti e alla fine così è stato.

    Parte forte l’ Inter subito pericolosi nei primi minuti. Gli uomini di Stramaccioni aggrediscono con un pressing alto e  i romagnoli stentano ad entrare in partita . Al 5′ primo tiro in porta della gara ad opera di Guarin, ma la conclusione è debole. Rispondono subito i romagnoli con Ceccarelli , ma il suo tentativo è facile preda di Castellazzi. Prende coraggio il Cesena, ma è l’Inter a rendersi ancora pericolosa con Sneijder e Alvarez. Ottima prova anche di Nagatomo, ispiratissimo sul settore sinistro.Gioca bene l’Inter ma è poco cinica sotto porta e al 20’ fallisce una clamorosa occasione con Pazzini che tira addosso ad Antonioli da pochi metri dalla linea di porta.  Al 28′ ci prova Sneijder su calcio piazzato ma la palla finisce di poco alta sopra la traversa. Da sottolineare anche la vivacità di Ricky Alvarez autore di un ottimo primo tempo.

    La ripresa vede  il Cesena subito pericoloso con Vincenzo Iaquinta, il quale si invola in area avversaria ma calcia di poco alto sopra la traversa della porta difesa da Castellazzi. L’Inter riparte un po’ più compassata rispetto ai primi 45 minuti di gioco. Sneijder prova ad imbeccare Pazzini con un tocco delizioso in area, ma il solito Antonioli respinge. Immediato rovesciamento di fronte da parte del Cesena che colpisce la traversa con Iaquinta. Al 56′ primo colpo di scena della gara. Ceccarelli riceve palla e calcia sul secondo palo con la palla che si infila in rete dopo una netta deviazione di Nagatomo. Dura soltanto due minuti il vantaggio del Cesena perché l’inter pareggia al 58′ con un tiro da fuori area di Obi, al primo goal in maglia neroazzurra.

    Mauro Zarate © Marco Luzzani/Getty Images

    Dopo il pareggio Stramaccioni lancia Milito e Zarate per Alvarez e Pazzini e l’Inter riprende a macinare gioco. Al 72′ passano i neroazzurri: Guarin si mette in proprio e scodella dalla destra un traversone, sul quale Zarate impatta di testa per il 2-1 dei padroni di casa. Il finale serve ai neroazzurri per controllare agevolmente il risultato e balzare inaspettatamente al terzo posto in piena lotta Champions.

    Le pagelle di Inter Cesena: 

    INTER

    Nagatomo 6,5 : Solito pendolino sulla sinistra. Sfortunato nella deviazione nel goal di Ceccarelli. PILE DURACEL

    Zarate 6,5 : La cura Stramaccioni funziona anche per lui. Il goal è di vitale importanza per la rincorsa al terzo posto dei neroazzurri. RINATO

    Sneijder 6,5: Vera spina nel fianco della difesa romagnola, le sue iniziative sono fondamentali per il gioco nerazzurro. GENIO DELLA LAMPADA

    CESENA

    Antonioli 7: Evita una potenziale goleada da parte dei neroazzurri con diversi miracoli. Mica male a 41 anni. ETERNO

    Ceccarelli 6,5: Prestazione sufficente, mezzo punto in più per il goal. STANTUFO

    Mutu 5: Dovrebbero chiamare “Chi l’ha visto” dopo il match di quest’ oggi. Non entra mai in partita. FANTASMA

     

    INTER :Castellazzi 6; Maicon 6, Lucio 6, Ranocchia 5.5, Nagatomo 6,5; Guarin 5.5, Cambiasso 6, Obi 6.5; Alvarez 6.5 (21′ st Zarate 6.5), Sneijder 6.5 (35′ st Poli sv); Pazzini 5 (15′ st Milito 6). .

    CESENA: Antonioli 7; Ceccarelli 6.5 (40′ Djokovic sv), Benalouane 5.5, Von Bergen 6, Rodriguez 6,Comotto 5.5 (19′ st Martinho 6); Santana 5.5, Guana 5.5, Parolo 5; Mutu 5(30′ st Lolli sv), Iaquinta 6.

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  • Inter – Cesena, Guarin e Pazzini dal 1′ minuto

    Inter – Cesena, Guarin e Pazzini dal 1′ minuto

    La 35^ giornata di Serie A  propone Inter Cesena , una gara scontata solo sulla carta. Questo Stramaccioni lo sa, di fatto non si fida della compagine emiliana. Cesena reduce dalla sconfitta di misura contro la Juventus, neroazzurri rivitalizzati dalla cura del nuovo tecnico, sul quale ha espresso parole di elogio anche il presidente Massimo Moratti.

    Inter a caccia dei tre punti che darebbero grande morale e fiducia per la rincorsa al terzo posto, piazza che garantirebbe la qualificazione ai preliminari di Champions League. Dopo il passo falso di Roma e Napoli, scontro diretto terminato in pareggio, i neroazzurri hanno una grande possibilità di recuperare terreno sulle dirette rivali.

    Stramaccioni vola basso e predica calma. L’ ex tecnico della primavera neroazzurra si affida all ‘ormai collaudato 4-3-1-2. Difesa a quattro, con Lucio e Ranocchia centrali e Maicon e Negatomo sugli esterni. A centrocampo confermati Guarin e Avarez dal 1’ minuto. In attacco ancora fiducia a Sneijder, ritornato su ottimi livelli. Unica novità Pazzini dal 1′ minuto con Milito in panchina.

    Andrea Stramaccioni © PETRUSSI DIEGO/AFP/Getty Images

    Mister Beretta non vuol lasciare strada alla compagine milanese. Il Cesena, matematicamente retrocesso in Serie B dopo la sconfitta contro la Juventus, giocherà la partita a viso aperto e con il coltello tra i denti. Non ci sarà spazio dunque per regali o “lascia-passare”, episodi all’ordine del giorno fino al campionato passato. Gli emiliani sanno benissimo che l’evolversi del capitolo calcioscommesse potrebbe alterare l’attuale classifica di Serie A, quindi è un imperativo cercare di totalizzare più punti possibili. Beretta dovrà rinunciare a Rennella e Colucci squalificati.  Consueto 5-3-2,  con Comotto pienamente recuperato, il quale andrà a ricoprire la solita posizione di tornante destro. Centrocampo imbottito con Guana e Parolo dal 1′ minuto. In attacco ancora out Iaquinta, spazio dunque al rientrante Mutue al confermato Malonga.

    “Dentro o fuori”. Inter Cesena sarà la partita che decreterà se i neroazzurri potranno ambire o meno al massimo traguardo Europeo.

    Ecco le probabili formazioni:

    Inter (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Guarin, Cambiasso, Poli; Sneijder, Alvarez; Pazzini.
    Panchina.: Castellazzi, Cordoba, Faraoni, Obi, Forlan, Zarate, Milito. All.: Stramaccioni
    Cesena (5-3-1-1): Antonioli; Comotto, Benalouane, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Santana, Parolo, Guana; Mutu, Malonga. Panchina : Ravaglia, Ceccarelli, Rossi, Arrigoni, Martinho, Lolli, Iaquinta. All.: Beretta

  • La Liberazione di Borriello, un gol per il riscatto

    La Liberazione di Borriello, un gol per il riscatto

    Se c’è una ricetta per il successo in questa Juventus griffata Antonio Conte, senza dubbio è lo spirito di gruppo: ormai è risaputo, ma ogni volta sembra esserci un’ulteriore dimostrazione di questa unità di intenti, di questa voglia di porsi a disposizione della squadra per il bene comune, per portare un valore aggiunto al collettivo, e non per vane glorie personali. Il mantra dell’importanza del gruppo rispetto ai singoli è una certezza inossidabile, costruita giorno per giorno, alimentata dai risultati ottenuti, coltivata con la cura dei dettagli, maniacale. In un tale clima di perfetta armonia, però, sembrava stridere la presenza di un calciatore poco amato dal pubblico, poco “produttivo” in campo, deludente nelle prestazioni al punto da apparire quasi come un corpo estraneo: Marco Borriello, giunto nel mercato di Gennaio, per quasi cinque mesi ha rappresentato un “neo” nell’orchestra bianconera, a partire già dalla freddissima accoglienza (per usare un eufemismo) che i tifosi gli hanno tributato nella gara con il Lecce, al rientro dalla sosta natalizia, l’8 Gennaio, in cui uno striscione lo definiva pressapoco un “mercenario”.

    L’ostilità affondava le sue origini dal “gran rifiuto” di Borriello, lo scorso anno, quando preferì la maglia della Roma a quella Juventina, uno sgarbo mai digerito dai tifosi bianconeri che, pertanto, non hanno accolto di buon grado la notizia del suo arrivo del mercato di riparazione: nel calcio, però, spesso si ha la memoria corta ed ogni vecchia ruggine può essere smaltita a suon di gol, capaci di cancellare ogni precedente dissapore. Nel caso di Borriello, però, tutto questo non è avvenuto, perchè – per lunghi mesi – la sua condizione approssimativa ed il suo stato di forma non eccellente gli hanno impedito di essere protagonista in campo, alternando prestazioni mediocri e scampoli di partita disputati entrando dalla panchina, facendo storcere spesso il naso a chi lo vedeva entrare in campo, “rubando la scena” all’uomo più amato dal popolo bianconero, ossia Alessandro Del Piero.

    Marco Borriello | © TIZIANA FABI/Getty Images

    In molti non riuscivano a capire cosa inducesse un tecnico tanto pragmatico come Antonio Conte ad ostinarsi nel concedere fiducia ad un attaccante in apparenza spento ed appannato, nei movimenti e nel “vedere la porta”; una circostanza misteriosa che, a dieci minuti dalla fine nell’ostica gara con il Cesena, si svela improvvisamente, con un gran sinistro di controbalzo, dai molteplici significati: il gol dell’ 1 a 0 per la Juventus, il gol che consente di vincere la partita mantenendo il vantaggio sul Milan di tre punti a quattro giornate dalla fine, il gol che consente a Borriello di correre in direzione di Antonio Conte, per abbracciarlo e dirgli “grazie”, un gol che contente a Marco – nel giorno di San Marco – di riscattare tante prestazioni grigie e divenire nuovamente protagonista in campo, dopo 11 mesi di digiuno.

    Nel post partita Marco Borriello rivelerà di aver avuto, prima di entrare in campo dalla panchina, il sentore che avrebbe segnato, come mai gli succede, al punto da dirlo anche ai compagni seduti vicino a lui. Un sentore che gli ha portato bene, e che dà ragione a chi – a dispetto di tutti – gli ha voluto dare fiducia, credendo nel suo riscatto e nelle sue qualità, calcistiche ed umane: ecco perchè mister Conte afferma, con grande sincerità, di “esser felice più per l’uomo che per il calciatore”, lodando l’umiltà e lo spirito di sacrificio di Marco Borriello. Ecco perchè, nonostante la “gloria personale”, l’attaccante afferma che “non si può ancora festeggiare“, dimostrando di aver recepito alla perfezione lo spirito made in Conte, omaggiando, poi, con la dedica del suo gol, Andrea Fortunato il giovane calciatore bianconero scomparso 17 anni fa.

    Per Marco Borriello, dunque, il presente si può tingere di tinte più rosee, come il colore della maglia indossata ieri, nella speranza che –  con le sue prestazioni da qui al termine del campionato – possa indurre la società a riscattare il suo prestito: a suon di gol decisivi, la “mission” può non essere impossible.

  • Cesena – Juventus 0-1, Borriello avvicina lo scudetto

    Cesena – Juventus 0-1, Borriello avvicina lo scudetto

    Continua a non voler nominare la parola scudetto Antonio Conte, ma il sogno, come lo chiama lui, almeno per cinque minuti dalla fine del match contro il Cesena, sembrava davvero ad un passo, almeno finchè dal tabellone del Manuzzi non è apparso il vantaggio del Milan sul Genoa.

    La Juventus centra la settima vittoria consecutiva nella sfida contro il Cesena il cui unico risultato utile per sperare ancora nella salvezza era la vittoria. I romagnoli, nonostante le numerose assenze, ce la mettono tutta ad onorare i colori della società, ma Antonio Conte estrae dal cilindro magico la carta vincente con l’inserimento di Borriello che, all’80’, trova il colpo del ko condannando matematicamente il Cesena alla retrocessione.

    Parte con il 3-5-2 il tecnico bianconero con Caceres preferito a Lichtsteiner e Matri a sostituire lo squalificato Quagliarella. Stesso modulo per Beretta che deve rinunciare a Mutu e Iaquinta inserendo Del Nero e Rennella come coppia d’attacco. Non parte a mille come al solito la Juve che, anzi, nelle prime battute del match soffre il pressing dei romagnoli. All’8′ l’episodio che potrebbe far cambiare subito le sorti della gara, l’arbitro concede un calcio di rigore a favore degli ospiti per un tocco di mano di Moras (la moviola chiarirà che il fallo è fuori area), sul dischetto Pirlo spara sul palo alla destra di Antonioli sbagliando il secondo rigore in soli 3 giorni.
    Cresce col passare dei minuti la Juventus che si riversa completamente nell’area di rigore avversaria. Al Cesena non resta che attuare un perfetto catenaccio per arginare i tentativi dei bianconeri di sbloccare il risultato. Ci prova De Ceglie con un colpo di testa che colpisce il palo esterno protetto da Antonioli, poco più tardi tocca a Vucinic il cui colpo di testa finisce alto sulla traversa. Il primo tempo si conclude a reti inviolate, stesso risultato arriva da Milano.

    Cesena – Juventus – Marco Borriello | 6copy; TIZIANA FABI / Getty Images

    Nella ripresa ci prova il Cesena al 4’con un tiro di Ceccarelli che però non impensierisce Buffon. Piuttosto è Matri che al 20′ fa gridare al gol (considerevole la presenza di tifosi bianconeri sugli spalti) con un tiro che impegna per ben due volte Antonioli, l’ultimo con un intervento sulla linea. I minuti scorrono e Conte prova a cambiare inserendo prima Giaccherini per Caceres e poi Borriello e Del Piero per De Ceglie e Matri, l’intento è evidente, portare a casa i tre punti. E la mossa premia la scelta del tecnico, infatti il capitano subito si procura e calcia un calcio di punizione che richiede ancora una volta una prodezza del numero uno romagnolo. E’ il preludio al gol che arriva all’80: su cross ancora di Del Piero Vucinic appoggia di testa quel poco che basta per servire Borriello che con una conclusione potente al volo insacca di diagonale nell’angolino basso alla destra di Antonioli. Si sblocca anche l’ultimo degli attaccanti della Vecchia Signora nel momento più importante della stagione. Serviva mantenere i 3 punti di vantaggio sull’inseguitrice che, al gol da Cesena, ha risposto con il vantaggio sul Genoa firmato da Boateng al suo rientro dopo il lungo stop. Condannato invece il Cesena per il quale arriva il verdetto matematico della serie B.

    PAGELLE CESENA JUVENTUS

    CESENA
    Antonioli 7: Avere 43 anni e non sentirli proprio, il numero uno oggi si trasforma in un “gatto volante”. Para il rigore a Pirlo, si fa trovare pronto sul colpo di testa di De Ceglie, poi con un grande colpo di reni salva il risultato sulla conclusione di Matri, infine, nn si fa sorprendere sulla punizione calciata da Del Piero. Si deve arrendere solo al tiro di Borriello.

    Benalouane 6,5: Argina gli attacchi di Vucinic e sopratutto annienta Matri.Perfetta la sua partita fino a quando perde la posizione su Borriello in occasione del gol.

    Santana 6,5: Entra subito in partita dispensando assist per i compagni e mettendo in allerta la retroguardia bianconera specie nei primi minuti di gara. La sua prestazione cala alla distanza sotto la pressione dei bianconeri.

    Parolo 6: Mette ordine a centrocampo e ci prova da fuori con qualche conclusione senza però trovare fortuna.

    JUVENTUS

    Pirlo 5,5: Il fantasista oggi non era nella migliore condizione, all’8′ il suo errore dal dischetto, il secondo in 3 giorni, rischiava di pesare sul risultato finale. A fare notizia, più che l’errore dagli undici metri, la serie di passaggi sbagliati nella prima metà fase della gara. Riprende a guidare la squadra nella ripresa dettando geometrie e ritmo alla gara.

    Matri 5: Conte l’ha preferito a Borriello, lui non ripaga la fiducia del mister che per tutta la gara l’ha spesso richiamato. Si trova sui piedi il colpo dell’1-0 che Antonioli salva in extremis sulla linea di porta, ma certamente il centravanti poteva fare meglio anche in quell’occasione.

    Del Piero 6,5: Il capitano entra con una gran voglia di firmare il settimo successo consecutivo. Si procura una punizione da posizione interessante e solo Antonioli gli nega la gioia del gol. Dai suoi piedi parte il cross che porterà al vantaggio juventino.

    Borriello 7: Sigla una rete importante per scacciare la pressione del gol che manca da tanto, importante anche per il peso che la rete porta sulla conquista dello scudetto. Doveroso l’abbraccio a Conte che ha sempre creduto in lui.

    CESENA-JUVENTUS 0-1
    Cesena (4-3-1-2): Antonioli 7; Ceccarelli 6, Moras 6, Rodriguez 6,5, Banalouane 6,5; Djokovic 6 (32′ st Rossi 5,5), Colucci 6 (32′ Guana 6), Parolo 6; Santana 6,5; Del Nero 6 (20′ st T. Arrigoni 5,5), Rennella 5,5. A disp.: Ravaglia, Comotto, Malonga, Lolli. All.: Beretta 6
    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6,5; Caceres 5,5 (24′ st Giaccherini 6), Vidal 6, Pirlo 5,5, Marchisio 7, De Ceglie 6,5 (29′ st Del Piero 6,5); Matri 5 (29′ st Borriello 7), Vucinic 6. A disp.: Storari, Lichtsteiner, Padoin, Marrone. All.: Conte 7

    Video Cesena Juventus 0-1

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  • Cesena – Juventus, Matri con Vucinic. Out Mutu e Iaquinta

    Cesena – Juventus, Matri con Vucinic. Out Mutu e Iaquinta

    La Juventus capolista farà visita al Cesena, ultima in classifica, per il recupero della 33a giornata di campionato dopo la sospensione del campionato per la tragica morte di Piermario Morosini.
    La vittoria schiacciante di domenica sera contro la Roma ha permesso ai bianconeri di guadagnare due punti portandosi a + 3 sul Milan, tuttavia la classifica non deve trarre in inganno visto che il Cesena è imbattuto da cinque partite consecutive e un buon risultato contro la prima della classe potrebbe alleviare l’amarezza per la scontata retrocessione.

    Ancora imbattuta in campionato (si avvicina il record di Capello di 34 partite senza sconfitte), la Juventus è reduce da sei vittorie consecutive ma nel girone d’andata ha spesso dimostrato di soffrire con le piccole squadre, ne sono conferma i numerosi pareggi che ne sono derivati da incontri che sulla carta erano considerati “facili”. Per questo Conte chiede concentrazione ai suoi ragazzi e invita tutti a non pensare già agli allori:

    Ci sono cinque finali da qui alla fine, cinque partite della vita. Viviamo momenti importanti, le situazioni si evolvono in fretta, noi non dobbiamo però cambiare atteggiamento. Sono curioso di vedere il nostro atteggiamento. Finora i ragazzi hanno superato prove straordinarie, hanno giocato sempre con l’obbligo di vincere e l’hanno fatto con maturità e personalità. Dobbiamo dare il massimo fino alla fine, e poi vedremo se questo ci porterà a coronare il sogno. Però, prima bisogna vincere: i record fanno piacere, ma solo se si vince, perchè chi arriva secondo non se lo ricorda nessuno“.

    Unico indisponibile per Conte è Quagliarella fermato dal giudice sportivo per una giornata poichè ammonito nel corso del match contro la Roma, mentre saranno tutti a disposizione gli altri elementi della rosa. Il modulo scelto dovrebbe essere il 3-5-2 con il ballottaggio tra Matri e Borriello per affiancare Vucinic in attacco, l’ex cagliaritano è in netto vantaggio, mentre gli altri 10 giocatori dovrebbero essere gli stessi vittoriosi scesi in campo Domenica contro la Roma: Buffon in porta protetto dai tre centrali Barzagli, Bonucci e Chiellini, sulle fasce laterali agiranno Lichtsteiner a destra e De Ceglie a sinistra, mentre la linea mediana sarà formata da Marchisio, Vidal e Pirlo, in attacco unico sicuro del posto al momento è Vucinic con Matri principale indiziato a sostituire Quagliarella squalificato.

    Alessandro Matri © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Beretta deve fare a meno dello squalificato Von Bergen e degli indisponibili Calderoni, Pudil, Martinho e Martinez, a cui si sono aggiunti nelle ultime ore le assenze di Mutu e dell’ex Iaquinta entrambi alle prese con problemi fisici, al loro posto sono stati convocati i primavera Nicolò Lolli e Mattia Filippi.
    E’ una squadra dalle grande forza fisica e mentale, non ha ancora perso e questo la dice tutta sui valori del gruppo. E’ favorita per lo scudetto è in grande condizione, soprattutto mentale. Dovremo dare più del 100% e sperare che loro non siano al massimo, altrimenti si farà dura” – spiega Beretta nel corso della conferenza stampa.

    Il Cesena potrebbe così scendere in campo con Antonioli difesa a 4 con Ceccarelli, Moras, Rodriguez e Lauro, mentre il centrocampo sarà confermato con Guana, Colucci e Parolo, Santana che agirà da trequartista dietro le due punte Malonga e Rennella. Possibili sorprese sono quelle di Comotto sulla fascia destra difensiva e Del Nero in qualità di regista dietro le due punte.

    PROBABILI FORMAZIONI CESENA – JUVENTUS

    CESENA (4-3-1-2): Antonioli; Ceccarelli, Moras, Rodriguez, Lauro; Guana, Colucci, Parolo; Santana; Malonga, Rennella.
    Panchina: Ravaglia, Comotto, Benalouane, Arrigoni, Del Nero, Djokovic, Filippi.
    Allenatore: Beretta.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Licthsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Vucinic.
    A disp: Storari, Caceres, Giaccherini, Estigarribia, Pepe, Del Piero, Borriello.
    Allenatore: Conte.

  • Cesena – Palermo, torna Miccoli. Iaquinta in panca

    Cesena – Palermo, torna Miccoli. Iaquinta in panca

    Al “Dino Manuzzi” di Cesena i bianconeri di Beretta ospiteranno il Palermo di mister Bortolo Mutti in un match che riscuote interesse esclusivamente per la salvezza matematica ancora da raggiungere per gli ospiti.

    Infatti la serie A è stata abbondantemente abbandonata dai padroni di casa nelle scorse giornate, con le ultime sei partite, che devono essere utilizzate per onorare al meglio un Campionato partito sotto ben altre aspettative e finito nel peggiore dei modi.

    Beretta recupera un paio di pezzi importanti per l’undici iniziale, Adrian Mutu, sicuramente la delusione più grande in casa bianconera, affiancherà Malonga con Vincenzo Iaquinta che partirà inizialmente dalla panchina. Recupero importante anche in mediana con il rientro di Parolo che formerà, insieme a Guana e Colucci, il trio a copertura del trequartista Santana mentre in difesa Gianluca Comotto, recupera il suo posto nella fascia sinistra.

    Fabrizio Miccoli ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Il Palermo deve fare a meno dello squalificato Josip Ilicic, ma viste le ultime prestazioni dello sloveno, l’assenza non è di quelle sicuramente più importanti. Fabrizio Miccoli, dopo la panchina a Verona contro il Chievo, riprende le redini dell’attacco rosanero con l’uruguaiano Abel Hernandez a supporto, Vazquez dovrebbe prendere il posto di Ilicic sulla destra offensiva, mentre in difesa ci sono da registrare una buona ed una cattiva notizia: in settimana forfait di Federico Balzaretti a causa di un risentimento muscolare, ma è importantissimo il recupero di Matias Silvestre al centro della difesa che sarà affiancato da Munoz con Mantovani spostato a sinistra.

    Le probabili Formazioni di Cesena  Palermo

    Cesena (4-3-1-2): Antonioli; Comotto, Moras, Von Bergen, Lauro; Guana, Colucci, Parolo;Santana; Mutu, Malonga. Panchina: Ravaglia, Ceccarelli, Rodriguez, Djokovic, Arrigoni, Delnero, Iaquinta. Allenatore: Beretta.

    Palermo (4-4-2): Viviano; Mantovani, Munoz, Silvestre, Pisano; Vazquez, Donati, Dellarocca, Bertolo; Miccoli, Hernandez. Panchina: Tzorvas, Bacinovic, Milanovic, Acquah, Zahavi, Budan. Allenatore: Bortolo Mutti.

  • Conte “Gol Muntari? Allegri è noioso”

    Conte “Gol Muntari? Allegri è noioso”

    Antonio Conte esce allo scoperto. Alla vigilia della 33^ giornata di Serie A, la quale vede i bianconeri impegnati domani pomeriggio a Cesena, il tecnico salentino ha risposto prontamente alle polemiche sollevate da Allegri nella conferenza stampa di ieri pomeriggio.

    Il tecnico rossonero ha affermato, che il punto di vantaggio dei bianconeri, è figlio di alcune disattenzioni arbitrali, citando in primis il goal fantasma di Muntari in Milan – Juventus, che a parere del tecnico toscano, pesa ancora come un macigno sulla classifica dei rossoneri.

    Stamane Conte, in conferenza stampa pre Cesena – Juventus, ha soronamente risposto al “collega-scudetto”, definendolo “noioso.” Il tecnico salentino è apparso visibilmente infastidito dalle dichiarazioni di Allegri e ha precisato che tutto l’entourage bianconero dopo la partita di Parma ha smesso di parlare e di giudicare l’operato arbitrale, accusando i rossoneri di alimentare continue polemiche: “Qui ci chiedono di stare tutti zitti, ma sono loro che continuano a parlare, il goal di Muntari è diventato di una noia mortale”!

    Antonio Conte © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Chiaro, sintetico e deciso, Antonio Conte non le manda di certo a dire, ma sa benissimo che alimentare le polemiche fa parte di un pretatticismo rossonero, pronto a mettere sotto pressione l’ambiente bianconero. Furbate che fanno parte del calcio si sa, per questo una sana competizione verbale potrebbe anche essere aprezzata dagli appassionati, ma quando la questione rimane nei limiti!

    Conte ha poi parlato dell’imminente impegno dei bianconeri contro il Cesena, definendola “la partita della vita”. Il tecnico bianconero vuole tenere alta la concentrazione nei suoi uomini, consapevole che le vere difficoltà della Juve di quest’anno sono sorte proprio con le squadre provinciali. La Juve affronterà un Cesena tutt’altro che rassegnato. Le vicende del calcioscommesse potrebbero riaprire i discorsi salvezza grazie a future penalizzazioni di alcune squadre. Per questo gli emiliani non getteranno la spugna fino all’ultima giornata, gettando il cuore oltre l’ostacolo in queste 6 partite finali, nonostante l’attuale posizione di classifica li penalizzi in modo evidente.