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  • Cesena Inter, le pagelle. Julio Cesar l’uomo dei miracoli!

    Cesena Inter, le pagelle. Julio Cesar l’uomo dei miracoli!

    Cesena era un campo difficile, ma ciò non giustifica la prestazione nerazzurra, apparsa assolutamente al di sotto delle aspettative. I 3 punti servivano e sono arrivati, ma senza ombra di dubbio s’è vista un’involuzione nel gioco espresso. Se contro la Fiorentina e contro il Genoa insieme ai punti si erano intravisti sprazzi di buone giocate, che facevano presagire una rimonta e una condizione fisica in divenire, oggi in Cesena Inter l’undici di Ranieri ha nuovamente palesato tutti i suoi limiti. Il rientro di Maicon ha tappato un buco enorme sulla fascia destra, ma l’assenza di Sneijder purtroppo per il tecnico romano, è ancora incolmabile, e a pagarne le spese sono Pazzini e Milito lasciati soli davanti alla disperata ricerca di palloni giocabili che non arrivano.

    Il Cesena non ha assolutamente meritato una sconfitta, che è passata anche nelle mani di Julio Cesar capace di lasciare inviolata la sua rete per la terza partita di fila, grazie a una parata d’istinto su Ghezzal. Il Cesena torna a casa con 0 punti, leccandosi le ferite di questa sconfitta, ma con la consapevolezza di essersela giocata a testa alta e fino agli ultimi minuti contro una big come l’Inter.

    Julio Cesar torna Superman in Cesena Inter | ©Giuseppe Cacace/Getty Images

    PAGELLE CESENA INTER

    Antonioli 5,5 Non viene praticamente mai chiamato in causa per tutta la partita, e quando deve uscire per anticipare Ranocchia sul cross di Maicon, sbaglia i tempi e lascia la porta sguarnita. Mezzo voto in più perché nel finale nega l’emozione del gol a Stankovic allungandosi come un gatto sul secondo palo.

    Candreva 6,5 Indemoniato. Gli riesce qualsiasi cosa, in una partita condita da corsa, giocate di qualità, e buone conclusioni, gli manca solo il gol. Mette in seria difficoltà tutta la retroguardia nerazzurra, risultando il migliore in campo dei suoi

    Parolo 6 Appena sufficiente la sua prestazione. Non sfigura nel centrocampo dei suoi, mostrando anche un paio di buone conclusioni e interrompendo quando può le trame di gioco dei nerazzurri, lottando spesso con Thiago Motta.

    Mutu 5,5 Avrebbe voluto segnare a tutti i costi il gol numero 100 in serie A, ma non è la sua giornata, soprattutto quando si ritrova in area con il pallone tra i piedi ma si vede murare la conclusione da Ranocchia. Si lotta e batte come un leone, ma davanti non combina molto.

    Ghezzal 6 Il suo ingresso cambia notevolmente gli equilibri tattici della partita, costringendo la difesa nerazzurra a fare gli straordinari. Gli capita anche l’occasione di pareggiare, quando servito da Lauro di testa, prova un colpo in acrobazia ma  trova sulla sua strada un super Julio Cesar a negargli l’emozione del gol

    Julio Cesar 7,5 Superman. Torna a risultare decisivo come in passato. Se la sua porta rimane inviolata oggi la maggior parte dei meriti è sua. Presso la Santa Sede si dice stiano catalogando e studiando la sua parata sulla conclusione di Ghezzal come un miracolo vero e proprio. In piazza del Duomo è pronta la sua beatificazione. Ranieri ringrazia. Santo Subito.

    Ranocchia 6,5 Mezzo voto in più per il gol realizzato. In fase difensiva risulta roccioso e solido, anche se contro Eder soffre moltissimo le sue accelerazioni. Altro discorso per la fase d’impostazione dove è inguardabile, sbagliando moltissimi appoggi semplici mettendo in serio pericolo tutta la sua squadra.

    Nagatomo 6 Aveva promesso il terzo gol consecutivo, e in avvio su una splendida apertura di Maicon ci va vicino. Poi si spegne e fa una partita di ordinaria amministrazione senza lodi e sbavature.

    Coutinho 5 Involuzione totale per il brasiliano che perso il primo pallone si demoralizza e non combina niente di buono, costringendo Ranieri a sostituirlo nella ripresa.

    Pazzini 5 Il ricordo della doppietta nella passata stagione  al Cesena è sbiadito. Servito pochissimo e male prova a combinare qualcosa di buono ma non riesce a tirar fuori nulla più di un paio di conclusioni sugli spalti e un colpo di testa fuori misura.

    Cesena Inter 0-1 video highlights
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  • Inter corsara a Cesena. Ranocchia segna, Julio Cesar salva

    Inter corsara a Cesena. Ranocchia segna, Julio Cesar salva

    Arriva contro un ottimo Cesena dopo 7 mesi di distanza la terza vittoria consecutiva dell’Inter. Terza partita anche senza prendere gol, grazie anche ai meriti di uno straordinario Julio Cesar che riesce a tenere a galla il risultato con un vero e proprio miracolo su Ghezzal. Vittoria di misura, che ricorda in particolar modo la sfida contro il Siena, riuscendo a strappare tre punti, facendo il minimo sindacale, e trovando il solito gol dei difensori con gli attaccanti che soffrono ancora il mal di gol sottoporta. Ranieri non ha ancora risolto i problemi di questa Inter, ma ha sicuramente saputo far virtù degli uomini a disposizione, trasformando brutte prestazioni in buoni risultati dal punto di vista della classifica. Moratti farà il resto a gennaio.

    Andrea Ranocchia | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Ranieri non conferma le previsioni, mandando in tribuna Faraoni, e lasciando a riposo in panchina Samuel, scegliendo il rientrante Ranocchia al suo posto. Spazio dunque al baby Coutinho alle spalle della coppia Pazzini-Milito, con Forlan pronto ad entrare a partita in corso. Per Arrigoni tutto confermato con Candreva che vince il ballottaggio con Ghezzal.

    PRIMO TEMPO – Primo squillo nerazzurro al 5’, Cambiasso sulla fascia fa partire un cross forte e teso che si trasforma in una buon tiro neutralizzato da un reattivo Antonioli. Cerca il terzo gol consecutivo Nagatomo che al 10’ viene servito da una splendida apertura di Maicon, il giapponese calcia al volo ma non trova la porta di poco. Partita molto statica con i nerazzurri che continuano a seguire il solito copione con il lungo possesso palla in attesa di trovare un varco per servire una delle due punte fin troppo isolate, mentre il Cesena mantiene un buon ritmo mettendo in apprensione la retroguardia nerazzurra con la velocità di Eder e le splendide giocate di Candreva, spina nel fianco di Maicon.

    Alla mezz’ora è proprio il migliore dei suoi Candreva a cercare la rete del vantaggio, calciando da fuori area e trovando la respinta con tuffo a terra di Julio Cesar. Al 40’ grosso rischio per il portiere nerazzurro che per anticipare un cross di Eder esce dai pali colpendo a malapena il pallone e lasciando la porta sguarnita. Nerazzurri fin troppo lenti e quasi sulle gambe, con ritmi di gioco compassati, mentre il Cesena tiene un buon ritmo. Il primo tempo termina con pochissime azioni degne di nota e la noia dei tifosi.

    SECONDO TEMPO – Ranieri cambia qualcosa nella ripresa sostituendo uno spento Coutinho per un più fresco Obi che si rende subito protagonista di un pasticcio con Ranocchia a centrocampo, ne approfitta Guana in contropiede ma spreca un’occasione d’oro al 7’ quando perde il momento buono per servire Mutu solissimo davanti a Julio Cesar.  Tanto Cesena nei primi minuti della ripresa con i nerazzurri assolutamente inguardabili, lenti e prevedibili, con un numero esagerato di errori in fase d’impostazione. Al 15′ altro rischio per l’Inter con Parolo che dal limite dell’area fa partire un gran sinistro neutralizzato con una respinta in tuffo da Julio Cesar.

    Nel momento peggiore al 18’ i nerazzurri trovano la luce, Andrea Ranocchia sugli sviluppi di una punizione calciata da Maicon, anticipa con un gran colpo di testa Antonioli, schiacciando la palla in rete e portando i suoi in vantaggio. Arrigoni corre ai ripari al 23’ utilizzando un doppio cambio: Ghezzal per Ceccarelli e Bogdani per Eder, ridisegnando un Cesena a trazione anteriore. Ranieri utilizza il secondo cambio sostituendo Pazzini per Forlan. Molto pericoloso il Cesena che sfrutta i numerosissimi errori della retroguardia nerazzurra fin troppo penetrabile.
    Miracolo di Julio Cesar al 41’: Lauro si fa trovare libero da marcature sull’esterno e di testa serve un assist su cui Ghezzal in acrobazia colpisce a botta sicura, vedendosi negare il gol solo da una parata straordinaria. Solo Cesena nel finale con Arrigoni che si gioca il tutto per tutto togliendo anche Lauro e inserendo Benalouane. Ranieri corre ai ripari buttando nella mischia Stankovic al posto di Milito. È proprio il serbo nel finale ad andare vicino al gol, impegnando Antonioli con una bella conclusione dal limite dell’area.
    Dopo 4 minuti di recupero la partita termina decretando la terza vittoria consecutiva per i nerazzurri, che continuano la rincorsa alla zona Champions.

  • Cesena Inter gioca Milito, dubbio Alvarez Faraoni

    Cesena Inter gioca Milito, dubbio Alvarez Faraoni

    Dopo aver sconfitto Fiorentina e Genoa, ritrovando una classifica dignitosa, i nerazzurri guidati da Claudio Ranieri puntano al terzo risultato utile consecutivo, in   Cesena Inter . La ricerca della continuità è una costante che l’Inter in questa stagione ancora non ha trovato, poiché il cammino seguito fin ad ora è stato invece rappresentato da una striscia di risultati altalenanti, di alti e bassi che costringono i nerazzurri a provare una rimonta molto simile a quella di Leonardo della stagione passata. Al ‘Manuzzi’ i bianconeri di Arrigoni venderanno cara la pelle, galvanizzati dall’ultima vittoria ottenuta sul campo del Palermo, con l’ex di turno Adrian Mutu pronto a segnare il gol numero 100 in Italia proprio contro la sua ex squadra.

    CESENA– Moltissimi dubbi per Arrigoni, che deve fare i conti con la lista degli infortunati, dove figurano Colucci, Martinho e Martinez, con l’aggiunta dello squalificato Rossi. Le incognite maggiori riguardano il possibile modulo, poiché nell’ultimo turno vittorioso contro il Palermo, i bianconeri hanno adottato un 4-3-2-1 mentre oggi Arrigoni potrebbe optare per un modulo che garantisca più coperture e speculare a quello nerazzurro: il classico 4-4-2. Ballottaggio dunque in mediana dove Candreva e Ghezzal si giocano un posto in due, nonostante l’italiano parte leggermente favorito. Per il resto poche sorprese con Antonioli che torna tra i pali, dopo esser stato sostituito da Ravaglia nell’ultimo turno di campionato. Difesa a quattro con i recuperi di Lauro e Comotto figurano Von bergen al centro e Rodriguez sull’esterno. In mediana Ceccarelli, con Guana, Parolo (a lungo corteggiato proprio dai nerazzurri in estate) e a supporto del reparto offensivo agirà Candreva. Tandem d’attacco composto dal brasiliano ex Empoli e Frosinone Eder, in coppia con Adrian Mutu alla ricerca del centesimo gol in Italia.

    La carica di Ranieri Cesena Inter | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    INTER- Ranieri rinuncia nuovamente al suo giocatore più importante, Wesley Sneijder, per non forzarne il recupero, lasciando a casa anche  Ranocchia e Chivu alle prese con i rispettivi infortuni. Tornano disponibili invece Forlan e il brasiliano Maicon lasciato a riposo per motivi precauzionali contro la Fiorentina. Pochi dubbi sul modulo per il tecnico romano che dovrebbe schierare il 4-4-2 delle ultime sfide, con la scelta in mediana di lanciare uno tra Alvarez autore di una buona prova contro i viola, e Faraoni invece apparso in leggero calo fisico. Con il ritorno di Maicon in difesa Zanetti riprende la sua casella a centrocampo e quindi rimane un solo posto libero per due o tre nomi, inserendo nel ballottaggio anche il brasiliano Coutinho. Quindi nel dettaglio, in difesa saranno presenti i soliti e solidi Lucio-Samuel al centro, con a sinistra l’ex di turno Nagatomo intenzionato a segnare il terzo gol di fila , e a destra Maicon. In mediana Thiago Motta e Cambiasso agiranno più centrali a schermo della difesa con Zanetti e uno tra Faraoni e Alvarez per garantire corsa e cross, allargando il gioco sulle corsie laterali. In attacco dubbio sul possibile utilizzo della coppia Pazzini Milito, con il Cacha Diego Forlan che scalpita per giocare dal primo minuto. Se così non dovesse essere, possibile ingresso a partita in corso.

    PROBABILI FORMAZIONI CESENA INTER:

    Cesena (4-3-2-1): 1 Antonioli, 16 Comotto, 25 Von Bergen, 2 Rodriguez, 6 Lauro, 77 Ceccarelli, 5 Guana, 18 Parolo, 8 Candreva, 10 Mutu, 7 Eder.

    A disp.: 88 Ravaglia, 28 Benalouane, 23 Djokovic, 24 Arrigoni, 32 Ghezzal , 70 Bogdani, 17 Malonga.

    All.: Arrigoni.

    Squalificati: Rossi.

    Indisponibili: Colucci, Martinho, Martinez.
    Inter (4-4-2): 1 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo, 37 Faraoni, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta, 4 Zanetti, 7 Pazzini, 22 Milito.

    A disp: 12 Castellazzi, 2 Cordoba, 5 Stankovic, 11 Alvarez, 18 Poli, 28 Zarate, 9 Forlan.

    All.: Ranieri.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Sneijder, Ranocchia, Chivu, Jonathan, Viviano.

  • Palermo Cesena 0-1, le pagelle. Mutu trascinatore

    Palermo Cesena 0-1, le pagelle. Mutu trascinatore

    Una vittoria fatta di bel gioco e capacità di interpretare tatticamente la gara per il Cesena di Arrigoni che sbanca il Renzo Barbera, impedendo alla squadra di Mangia di inanellare la settima vittoria consecutiva interna.

    Abdelkader Ghezzal | © Tullio M. Puglia/ Getty Images

    Una partita in cui i romagnoli hanno saputo esprimere al meglio il loro potenziale, già nella prima frazione di gara e prima ancora di sbloccare il risultato, mostrando una grande armonia di squadra, soprattutto nel reparto offensivo, con Candreva e Mutu a svariare dietro Eder. Il Palermo, invece, si mostra opaco, in serata decisamente storta, molto lontano dai suoi standard migliori nelle gare in casa, e molto più simile alla squadra che stenta in trasferta.

    Oltre ad Adrian Mutu, autore del gol decisivo, protagonisti assoluti i due portieri, Benussi e Ravaglia: il primo evita che il passivo diventi molto più pesante, il secondo si rivela pronto ed attento, sventando i pericoli provenienti dai rosanero sul finire del primo tempo e negli ultimi minuti della ripresa.

    PAGELLE PALERMO

    Benussi 6.5 Nel primo tempo evita un gol di Candreva, poi si rivela attento in tutte le circostanze, sempre reattivo e concentrato: subisce il gol dell’ 1-0 da parte di Mutu, ma evita che il passivo diventi più pesante

    Silvestre 5.5 Non la sua migliore serata, è in parte sua la responsabilità sul gol subito da Mutu su azione di calcio d’angolo

    Munoz 4 Il peggiore in assoluto: disattento, impreciso, confuso. Due ammonizioni ingenue, delle quali la seconda per fallo su Eder, lasciando i compagni in inferiorità numerica

    Balzaretti 6 Uno dei migliori dei suoi, nel primo tempo confeziona cross e sortite offensive, ma la serata “no” della squadra rosanero contagia anche lui, che si spegne progressivamente nel secondo tempo

    Pisano 6 Impegno e generosità, termina la gara in avanti stringendo i denti a causa di un infortunio

    Barreto 5 Impreciso sotto porta, sbagliando un gol clamoroso calciando in braccio a Ravaglia

    Ilicic 5 Dovrebbe suggerire per le punte, ma non suggerisce; dovrebbe inventare, ma non inventa

    Bacinovic 5 Come Ilicic, la sua luce è spenta, e viene sostituito dopo appena 30 minuti per Bertolo, che dà un contributo maggiore

    Acquah 5 Impreciso e nervoso, sull’azione del gol lascia troppa libertà a Mutu, che punisce subito

    Pinilla 5 Serata storta anche per lui, poco in partita, quasi mai pericoloso: spento

    Miccoli 6 Uno dei migliori dei suoi, prova a creare pericoli per la porta di Ravaglia, ma il portiere romagnolo è attento e non gli concede nulla: è troppo solo

    PAGELLE CESENA

    Ravaglia 7 Preciso, concentrato, reattivo: salva su Miccoli e Barreto nel primo tempo: mostra di essere un degno sostituto dello squalificato Antonioli

    Rossi 6.5 Attento e concentrato in fase difensiva, non rinuncia a proporsi in avanti: buona gara

    Von Bergen 7 La vera saracinesca della difesa bianconera romagnola: è lui che guida il reparto alla perfezione

    Ceccarelli 6 In alcuni cross troppo impreciso, ma nel complesso disputa una gara generosa

    Rodriguez 6 Anche per lui gara generosa: ammonito per fallo su Pinilla

    Parolo 6.5 Fosforo per il centrocampo del Cesena: fondamentale per servire Mutu ed Eder

    Candreva 6.5 Da trequartista, gara di qualità e quantità: prezioso e sempre lucido, è suo il calcio d’angolo-assist raccolto di testa da Mutu e trasformato nel decisivo gol-vittoria

    Guana 6 Gara di sostanza e di quantità per l’ex rosanero: recupera e fa ripartire

    Ghezzal 6.5 Veloce e scattante sulla sua corsia, dove irretisce gli avversari confezionando dribbling e cross, mettendo in difficoltà anche Balzaretti

    Eder 6.5 Preferito  a Bogdani, la sua gara è condita da numerosi inserimenti in velocità, vivacità e brio: non segna, ma la sua presenza si rivela importante in avanti

    Mutu 7 Gol vittoria, di testa su cross di Candreva, ma si rivela pericoloso anche in altre occasioni, quando viene fermato soltanto da grandi interventi di Benussi. Un campione ritrovato.

    IL VIDEO DI PALERMO – CESENA 0-1

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  • Mutu zittisce il Barbera. Palermo Cesena 0-1

    Mutu zittisce il Barbera. Palermo Cesena 0-1

    Un risultato dai toni clamorosi, soprattutto perchè giunto contro ogni previsione della vigilia. Il Palermo di Devis Mangia, reduce da sei vittorie consecutive al Renzo Barbera, ad un passo dalla conquista del record di sette vittorie, si ferma per opera del Cesena di Arrigoni e, soprattutto, di Adrian Mutu, il fuoriclasse prestato alla provincia romagnola, che sta ritrovando la sua dimensione più congeniale, quella del gol, e delle reti decisive.

    Adrian Mutu | © Getty Images

    Al Renzo Barbera la partita inizia con il Cesena che, da subito, mostra di essere più tonico ed in partita, sfruttando la mobilità di Candreva e Mutu dietro la punta Eder, che riescono a creare non pochi grattacapi alla difesa rosanero ed al portiere Benussi, in grande serata, che chiude la porta ad Eder e Mutu più volte, evitando un passivo più pesante di quello finale.

    Il primo tempo si chiude sul risultato di 0 a 0, anche se già nella prima frazione i bianconeri avevano mostrato salute atletica, bel gioco, capacità di ripartire, freschezza e meccanismi di squadra collaudati, al contrario di una situazione di classifica ancora non del tutto rosea, anche se il picco della gara rosanero giunge proprio sul finire del primo tempo, con due grandi interventi di Ravaglia prima su Silvestre e poi su Fabrizio Miccoli.

    Ad inizio ripresa, però, il Cesena ritorna in campo con grande determinazione, sfiorando subito il gol del vantaggio, colpendo la traversa con cross di Ghezzal deviato da Munoz, con il portiere rosanero già battuto. Pochi minuti dopo, al 63′ la rete che decide la gara, firmata di testa da Adrian Mutu, che salta più alto di Acquah e batte il portiere Benussi, infilando la palla sotto la traversa, sfruttando al meglio in calcio  d’angolo battuto da Antonio Candreva.

    Un minuto dopo, al 64′, Munoz – al culmine della sua serata negativa – raccoglie il secondo cartellino giallo per fallo su Eder, e termina, così, anzitempo la sua gara, lasciando in inferiorità numerica il Palermo.

    Al 72′, però, il Palermo prova a scuotersi, con assist di Ilicic per Miccoli, che prova il sinistro da fuori area, parato dal portiere romagnolo. Al 77′ ci prova, invece, Lores per i rosanero, ma anche il suo tiro viene respinto da  Ravaglia.

    Resi inutili i tentativi dei padroni di casa di evitare la prima sconfitta fra le mura amiche, dopo quattro minuti di recupero la gara termina con la vittoria del Cesena, che conduce la gara in porto senza troppe difficoltà, sfruttando anche le difficoltà del Palermo che, oltre all’inferiorità numerica per l’ espulsione di Munoz, ha perso anche Pisano per infortunio, costretto a terminare la gara in attacco perchè il mister Mangia aveca già effettutato le tre sostituzioni.

    Una serata da dimenticare, dunque, per i siciliani, che oltre all’imbattibilità interna, è parso avessero perso lo smalto che aveva contraddistinto le gare casalinghe, fatte di bel gioco e determinazione. Il Palermo di questa sera, invece, è sembrata la squadra formato trasferta, opaca e spenta, timorosa e distratta.

    La squadra di mister Arrigoni, invece, ha ripreso il positivo cammino intrapreso prima della sconfitta dello scorso turno contro la Juventus, conquistando tre punti fondamentali in chiave classifica, ma non esaltandosi eccessivamente, ben consapevole del lungo cammino ancora da intraprendere: nonostante la serata vincente, infatti, il mister Arrigoni non ha voluto mancare alla sua consuetudine scaramantica tale per cui, da inizio stagione non commenta mai le vittorie della sua squadra.

  • Palermo Cesena, Mangia cerca la settima vittoria in casa

    Palermo Cesena, Mangia cerca la settima vittoria in casa

    Allo stadio Barbera alle ore 20:45 anticipo della quindicesima giornata di Serie A fra il Palermo e il Cesena, in una gara in cui i romagnoli sono attesi da un esame molto complesso, contro la formazione di Devis Mangia, fortissima fra le mura amiche, al punto che questa sera potrebbe ottenere il record di sette vittorie consecutive in casa, eguagliando il record già raggiunto due volte da Delio Rossi.

    Devis Mangia, tecnico rosanero | © Dino Panato/Getty Images

    Mangia però, nonostante la possibilità di raggiungere il prestigioso risultato, pensa più che altro alle questioni di campo, all’aspetto pragmatico e concreto, ossia alla possibilità di conquistare tre punti pesanti che sarebbero importanti per la classifica dei rosanero, ma anche consapevole della difficoltà del match connessi alla possibilità di sottovalutare la difficoltà della gara e le forze dell’avversario.

    Punti casalinghi fondamentali, poi, soprattutto in virtù dell’eccessiva discrepanza dei rendimenti dei rosanero fra le partite in casa e quelle in trasferta, considerando che, lontano dallo stadio Barbera, finora hanno raccolto soltanto due punti, con due pareggi, dei quali l’ultimo in ordine cronologico è stato ottenuto contro il Parma al Tardini, sotto una filtre coltre di nebbia, nello scorso turno di campionato.

    Il Cesena, invece, cerca il riscatto dopo la sconfitta subita nell’ultimo turno di campionato contro la capolista Juventus, cercando di dare continuità ai positivi risultati ottenuti prima dello stop di Torino, puntando ancora sulla sua punta di diamante, il rumeno Adrian Mutu, in coppia con Eder e con Candreva nelle vesti di trequartista, maggiormente libero di svariare e di esprimersi. Al Renzo Barbera arbitrerà Gianpaolo Calvarese di Teramo.

    PROBABILI FORMAZIONI PALERMO CESENA

    PALERMO (4-3-1-2): Benussi; Pisano, Silvestre, Munoz, Balzaretti; Acquah, Bacinovic, Barreto; Ilicic; Pinilla, Miccoli.
    Allenatore: Mangia.

    CESENA (4-3-1-2): Ravaglia; Ceccarelli, Von Bergen, Rodriguez, Rossi; Parolo, Guana, Djokovic; Candreva; Eder, Mutu.
    Allenatore: Arrigoni.

  • Juventus Cesena 2-0, le pagelle. Marchisio, da “principino” a re

    Juventus Cesena 2-0, le pagelle. Marchisio, da “principino” a re

    Vittoria dal peso specifico inestimabile per la compagine di Antonio Conte che supera un cesena fin troppo rinunciatario grazie al sesto gol in campionato di Claudio Marchisio ed al rigore di Arturo Vidal.

    Juventus

    Claudio Marchisio Juventus Cesena | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Marchisio 7,5 Il principino è definitivamente maturato, sesto centro in campionato e partita da vero trascinatore.

    Lichtsteiner 6,5 altra prestazione convincente per il laterale destro svizzero, instancabile sulla fascia e migliorato tantissimo nei cross.

    Pazienza: 6 Sostituire Pirlo deve esser un compito difficile per chiunque figuriamoci per chi fa il debutto dal primo minuto allo Juventus Stadium davanti ai suoi nuovi tifosi. La sua prova è comunque ordinata e con qualche inserimento interessante.

    Vidal: 6,5 La sua settimana è stata tutt’altro che semplice, il cileno però dimostra di esser un professionista lasciando fuori dal rettangolo verde i problemi familiari giocando una buona partita per intensità e qualità.

    Vucinic e Matri 5,5 La coppia d’attacco titolare questa volta si prende una pausa costringendo Conte a ricorrere alla panchina per smuovere un attacco troppo disattento e nervoso

    Conte: 7 Questa vittoria vale per la Juve molto più del pari al San Paolo o della vittoria contro la Lazio e dimostra che la bontà del lavoro del tecnico.

    Cesena

    Antonioli 7 vero baluardo del Cesena che ha potuto resistere fino al gol di Marchisio grazie soprattutto alle parate del portiere ex Roma, espulso ingiustamente nel finale del match.

    Rossi 4,5 Decisamente una partita no. Spesso in ritardo sull’avversario, ricorre troppo spesso alle maniere forti meritando spesso il cartellino giallo.

    Parolo 5,5 E’ uno dei pochi a cercare geometrie e verticalizzazioni. E’ però lasciato troppo solo e viene trascinato nel baratro dall’atteggiamento troppo remissivo dei suoi compagni.

    Le pagelle di Juventus Cesena

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon s.v.; Lichtsteiner 6,5, Bonucci 6, Barzagli 6, Chiellini 6; Vidal 6,5, Pazienza 6, Marchisio 7,5; Pepe 6,5, Vucinic 6 (50’ Del Piero s.v. 55’ Giaccherini 6), Matri 5,5 (50’ Quagliarella 6). (Storari, De Ceglie,Krasic, Estigaribbia). All. Conte.

    CESENA (4-3-1-2): Antonioli 7; Rossi 4,5, Von Bergen 5, Rodriguez 5,5, Lauro 5; Ghezzal 5, Guana 5, Parolo 5,5; Martinho 4,5 (77’ Candreva s.v.), Bogdani 4,5 (46’ Malonga 5 77’ Eder s.v.), Mutu 5. (Calderoni, Ricci, Benalouane, Djokovic). All. Reja.

    VIDEO JUVENTUS CESENA 2-0

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    Del Piero che spavento, esce con 8 punti di sutura

    Attimi di paura allo Juventus Stadium per Alessandro Del Piero che nel corso della partita contro il Cesena è stato costretto ad uscire in barella per un brutto colpo all’arcata sopraccigliare.
    Il capitano bianconero aveva preso il posto di Vucinic all’11’ del secondo tempo, per lui Conte aveva previsto oltre mezz’ora di gioco in vista delle ultime apparizioni di poco più di una manciata di minuti.

    Alessandro Del Piero | 6copy; Valerio Pennicino / Getty Images

    Purtroppo per Del Piero le cose sono andate diversamente e alla fine sono stati solo 8 i minuti di gioco in campo visto che al 19′ un brutto intervento di Marco Rossi lo ha costretto ad abbandonare il gioco. Il capitano ha da subito fatto capire la durezza dell’intervento (tacchettata fortuita in piena tempia) e si è temuto il peggio quando le telecamere inquadravano le mani sanguinanti del numero 10. Uscito in barella sotto un caloroso applauso e cori di incoraggiamento del pubblico di casa, Del Piero è stato immediatamente curato allo stadio e, fanno sapere gli addetti stampa bianconeri, la ferita ha richiesto 8 punti di sutura.
    Ferita lacero-contusa alla tempia sinistra – è la diagnosi dello staff medico della Juventus per Del Piero – Il giocatore non ha mai perso conoscenza, la ferita e’ stata suturata gia’ allo stadio, con otto punti. Il capitano sara’ comunque portato all’ospedale per i controlli di rito“.

    Dunque escluse le ipotesi fratture visto il duro colpo, Del Piero potrebbe tornare a disposizione di Antonio Conte già nella prossima partita contro la Roma di Luis Enrique nel posticipo di Lunedì 12 Dicembre.
    Intanto la Juventus porta a casa 3 punti fondamentali per riconquistare la vetta della classifica. Con un possesso palla quasi da record per una squdra italiana ma con qualche problema nel concretizzare la superiorità tecnica contro il Cesena, alla fine un sinistro di Marchisio batte Antonioli e sblocca il risultato. Nel finale un’uscita di Antonioli sull’ex Giaccherini che ha provocato un rigore dubbio chiude la partita (penalty ed espulsione per il numero uno del Cesena). Arrigoni, che aveva esaurito già i tre cambi, si vede costretto a mandare tra i pali il difensore Rodriguez che nulla ha potuto contro l’esecuzione dagli undici metri da parte di Vidal.

  • Marchisio mantiene la Juve in vetta, Cesena ko 2-0

    Marchisio mantiene la Juve in vetta, Cesena ko 2-0

    La Juventus conquista tre punti preziosissimi contro un Cesena completamente chiuso in difesa per tutti i 90’ che ha dovuto soccombere al gol di Claudio Marchisio nella ripresa ed al rigore di Vidal nel finale partita.

    Claudio Marchisio trascina la Juve | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Come da previsione Antonio Conte sostituisce lo squalificato Pirlo con Pazienza, Chiellini gioca a sinistra con Bonucci al centro della difesa. Arrigoni presenta davanti Mutu con Bogdani a supporto.

    I primi 45’ sono un monologo juventino con la squadra di Conte che arriva facilmente al tiro ma non riuscendo mai a concretizzare con i suoi attaccanti. Matri per ben due volte ha l’occasione giusta per sbloccare il risultato ma nella prima occasione si fa respingere il tiro da Antonioli e nella seconda cicca clamorosamente un ottimo invito di Marchisio. Pericoloso è anche Mirko Vucinic che si procura due ottime occasioni sciupate dal montenegrino che non fa della concretezza sotto porta, la sua arma migliore.

    Nella ripresa Antonio Conte sostituisce la coppia d’attacco inserendo Quagliarella e Del Piero per Matri e Vucinic. Non cambia la situazione nella ripresa con i bianconeri che sfiorano ripetutamente il vantaggio con Vucinic e Pepe in più di due occasioni. Del Piero non fa in tempo nemmeno ad entrare che è costretto ad uscire a causa di un brutto scontro di gioco con Rossi che procura al capitano bianconero un bruttissimo taglia sulla testa. Sembra stregata la porta difesa da Antonioli quando Claudio Marchisio si dimostra il vero leader bianconero inventandosi il gol del vantaggio con un preciso tiro da fuori area che si infila all’angolino sinistro di un incolpevole Antonioli. A fine partita la Juve raddoppia grazie ad un rigore molto dubbio concesso per un fallo di Antonioli su Giaccherini che produce anche l’espulsione del portiere cesenate. Vidal trasforma il rigore chiudendo di fatto una partita senza storia in cui la Juve dimostra di saper affrontare anche le cosiddette piccole in maniera autorevole e nel prossimo turno ci sarà la Roma, decimata dalla trasferta di Firenze.

  • Verso Juventus Cesena, Pazienza vice Pirlo

    Verso Juventus Cesena, Pazienza vice Pirlo

    Dopo il bel pareggio raccolto in casa del Napoli la Juventus affronterà domenica, 4 Dicembre, il Cesena allo Juventus Stadium e cercherà di portare a casa tre punti fondamentali per la testa della classifica. I bianconeri sono stati scavalcati in testa alla classifica dal Milan che nell’anticipo di venerdi ha battuto per 2 a 0 il Genoa. Obiettivo per la squadra di Conte è quello di  riprendersi il primato in classifica per questo motivo il mister ha fatto sapere già il giorno dopo l’impresa al San Paolo di non voler pensare ad un turn over in vista dell’importante partita di Domenica prossima contro la Roma di Luis Enrique: “Non mi interessa fare turnover o pensare ai diffidati per domenica. La partita con il Cesena è fondamentale, dobbiamo dare continuità ai risultati di Roma e Napoli, altrimenti avremmo fatto tanta fatica per nulla” – queste le sue parole.

    Michele Pazienza | ©Getty Images

    Contro il Cesena i bianconeri dovranno fare a meno di Pirlo squalificato per una giornata,  a centrocampo dovrebbe debuttare dal primo minuto Pazienza al posto di Pirlo, anche se toccherà questa volta a Vidal interpretare il ruolo di playmaker. Dopo lo stop per squalifica che l’ha visto assente a Napoli, riprende il suo posto a centrocampo  Claudio Marchisio. In difesa non dovrebbero esserci cambi anche se le indiscrezioni danno quasi per certo la bocciatura di Bonucci dopo le deludenti prove nei match passati ma, conoscendo Conte, difficilmente cambierà formazione. Anche in attacco confermata la coppia Matri-Vucinic con spazio nella ripresa per Quagliarella e Del Piero.

    Nel Cesena di Arrigoni, in ripresa nelle ultime giornate, si dovrà fare a meno di Comotto (infortunato) e Ceccarelli (squalificato);  torna Candreva  e in campo dal primo minuto ci sarà Bogdani si affiancherà all’ex Mutu.

    Juventus Cesena probabili formazioni

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Vidal, Pazienza, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic
    A disp.: Storari, De Ceglie, Estigarribia, Krasic, Giaccherini, Del Piero, Quagliarella. All. Conte
    Squalificati: Pirlo (1)
    Indisponibili: Manninger
    Cesena (4-4-2): Antonioli; Comotto, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Candreva, Guana, Parolo, Martinho; Bogdani, Mutu
    A disp.: Calderoni, Benalouane, Rossi, Ricci, Djokovic, Eder, Livaja. All.: Arrigoni
    Squalificati: Ceccarelli (1), Ravaglia (1)
    Indisponibili: Colucci, Malonga, Ghezzal, Martinez