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  • Italia bella ma non concreta, contro la Francia arriva la sconfitta

    Italia bella ma non concreta, contro la Francia arriva la sconfitta

    L’amichevole di lusso del Tardini tra Italia-Francia termina 1-2. Agli azzurri non basta il gol di El Shaarawy, che finalizza una bella azione tutta in verticale tra Balotelli, Montolivo e l’ex attaccante del Padova (chissà che i tre non possano ritrovarsi l’anno prossimo a Milanello). La Francia trova prima l’immediato pareggio con un gran gol di Valbuena, esterno offensivo di proprietà del Marsiglia, ed infine il gol vittoria a quindici minuti dalla fine con il tap-in di Gomis, che sfrutta al meglio l’unico buco difensivo italiano. Per l’Italia è la quinta sconfitta consecutiva in partite amichevoli, l’ottava in totale sotto la gestione Prandelli. I giovani hanno comunque dimostrato di potersela giocare alla pari contro i più esperti francesi, dando ottimi segnali al commissario tecnico azzurro.

    LA PARTITA– Gli azzurri giocano bene ma perdono la partita, con i francesi abili a sfruttare al meglio due delle poche occasioni concesse dalla difesa italiana. Il gol di El Shaarawy poco oltre il 30′ sembra mettere la partita verso la giusta direzione, ma neanche il tempo di esultare e arriva il pareggio di Valbuena che si mangia mezza difesa e infila Sirigu con un tiro sotto l’incrocio dal vertice dell’area piccola. Nella seconda frazione, solita girandola di sostituzioni, con le due squadre che cambiano completamente volto, abbassando notevolmente il ritmo della partita. Al 66′ arriva il vantaggio di Gomis, bravo a farsi trovare sul secondo palo sul tiro cross di Evra dalla sinistra. L’Italia reagisce, e grazie anche all’inserimento in campo di Giovinco e Diamanti, crea dei seri pericoli dalle parti di Lloris, salvato all’86’ dalla traversa colpita da Giaccherini.

    Stephan El Shaarawy
    El Shaarawy supera Lloris con un tiro piazzato © Dino Panato/Getty Images

    I GIOVANI – Prandelli ha sfruttato l’amichevole per dare una chance da titolare a due giovani su tutti. Verratti e El Shaarawy. Il primo, con la partita di ieri sera, si è preso ufficialmente la maglia di vice Pirlo. Ottima tecnica, visione di gioco eccellente e personalità. Pecca in fase difensiva, ma non si può pretendere la perfezione. Il secondo invece, sta dimostrando una forma fisica invidiabile e ogni palla che tocca diventa oro. Stephan segna, corre e inventa. Il futuro della Nazionale deve passare da questi due elementi.

    PAGELLE ITALIA-FRANCIA

    Balotelli 7: Lo critichi? E lui risponde con una prestazione importante. Schierato da prima punta, offre spunti interessanti in coppia con El Shaarawy (Galliani avrà visto la partita?) e sfiora più volte la rete. Se concentrato, non è secondo a nessuno.
    Candreva 6.5: Alla Lazio sembra rinato, tanto da conquistare la maglia azzurra. In campo dimostra di meritarsela. Buona tecnica e tanta quantità sulla fascia. Cercherà di tenersi stretta la maglia fino al Mondiale brasiliano.
    Valbuena 7: Che gol. Azione personale dalla sinistra e tiro sotto l’incrocio. Oltre alla rete, tanta qualità in fase offensiva che mette in allarme la difesa italiana.
    Giroud 5.5: Poca sostanza li davanti, ben marcato dalla coppia difensiva azzurra. Sembra essersi sbloccato con la maglia dell’Arsenal, con la Francia è tutta un’altra storia.

    TABELLINO ITALIA-FRANCIA 1-2
    Italia (4-3-3): Sirigu 6.5; Maggio 5.5, Barzagli 6.5 (46′ st. Bonucci 5.5), Chiellini 5.5, Balzaretti 6; Montolivo 6 (47′ Florenzi 6), Verratti 7 (47′ Pirlo 6.5), Marchisio 6 (47′ Giaccherini 6.5); Candreva 6.5 (70′  Giovinco 6.5), Balotelli 7, El Shaarawy 7.5 (73′ Diamanti 6).
    Francia (4-3-3): Lloris 6; Debuchy 5.5 (47′ Reveillere 6), Sakho 5.5, Koscielny 6, Evra 6.5; Capoue 6 (80′ Gonalons sv), Matuidi 6.5, Sissoko 6 (90′ Tremoulinas sv); Valbuena 7 (72′ Gourcouff 5.5), Giroud 5.5 (61′ Menez 6), Ribery 6 (61′ Gomis 6.5).
    Marcatori: 34′ El Shaarawy (I), 36′ Valbuena (F), 67′ Gomis (F)

    Ecco i gol della partita
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  • L’Italia ospita la Francia al Tardini, non sarà una semplice amichevole

    L’Italia ospita la Francia al Tardini, non sarà una semplice amichevole

    Questa sera, allo stadio Tardini di Parma, andrà in scena l’amichevole di lusso Italia-Francia, appuntamento alle ore 20.45. Prandelli punta sulla linea giovane e sul 4-3-3. Il commissario tecnico della Nazionale ha bisogno di conferme e soprattutto, utilizzerà questa sfida per poter dare esperienza con la maglia azzurra ai ragazzi che si ritrovano spesso chiusi dai colleghi più esperti. Le dichiarazioni dell’ex tecnico della Fiorentina sono chiare “vogliamo regalare emozioni e spettacolo“, e testimoniano la voglia di uscire dall’impianto emiliano con una vittoria e una prestazione importante contro i rivali di sempre, anche se ciò non servirà a guadagnare punti per la qualificazione al Mondiale brasiliano del 2014. Italia-Francia la sfida eterna.

    CASA ITALIA – Novità nell’undici di partenza degli azzurri. Giocheranno i “francesi” Sirigu e Verratti al posto di Buffon e Pirlo, alla quale Prandelli ha deciso di dare un turno di riposo. Grande occasione per il giovane regista, che potrà finalmente dimostrare le sue qualità anche con la maglia della Nazionale. In attacco spazio al trio El Shaarawy– Balotelli – Candreva. Il primo si sta esaltando nella cupa stagione milanista, SuperMario garantisce forza fisica e qualità sotto porta ed infine il laziale autore di un ottimo inizio di stagione con la maglia della Lazio. A centrocampo, affianco a Verratti, giocheranno Montolivo e Marchisio, formando una mediana di qualità. La difesa a quattro vedrà schierata la coppia centrale juventina Barzagli – Chiellini e gli esterni Maggio e Balzaretti, che garantiscono inserimenti in fase offensiva e velocità in fase difensiva.

    Marco Verratti
    Chance da titolare per Verratti contro la Francia © Franck Fife/Getty Images

    CASA FRANCIA – In conferenza stampa, il commissario tecnico transalpino esordisce con una frase che fa capire subito che la sfida contro gli azzurri non sarà un’amichevole “per me non è un’amichevole visto che c’è rivalità” e sottolinea di non voler dare la formazione titolare. E’ gara vera. Durante la chiacchierata con i giornalisti si è parlato anche di Pogba, escluso perché chiuso nella Juventus da Pirlo (ma è ancora giovane e avrà altre chance) e di Mexes, che al momento non da le garanzie necessarie. Difficile ipotizzare l’undici titolare. Deschamps probabilmente schiererà i suoi ragazzi con un 4-3-3. In porta, l’estremo difensore del Tottenham, Lloris. Ipotizziamo una difesa con Evra e Debuchy sulle corsie esterne e i due centrali Sakho e Koscielny. A centrocampo troveremo Gonalons, Matuidi (che si scontrerà con il suo compagno di club Verratti) e Cabaye (di proprietà del Newcastle, ma sotto osservazione dai club di mezza Europa). In attacco spazio alla fantasia e alla velocità di Ribery e Menez con Giroud, con quest’ultimo pronto a finalizzare le azioni da gol della squadra.

    I RICORDI – Se per i francesi il ricordo più bello rimane l’Europeo del 2000 con la vittoria al Golden Gol, dopo aver recuperato il risultato nei minuti finali della partita, il nostro è un po più fresco, è datato 9 luglio 2006, finale del Mondiale tedesco.

    PROBABILI FORMAZIONI ITALIA-FRANCIA

    Italia (4-3-3): Sirigu; Maggio, Barzagli, Chiellini, Balzaretti; Montolivo, Verratti, Marchisio; Candreva, Balotelli, El Shaarawy. C.T.: Prandelli.
    Francia (4-3-3): Lloris; Debuchy, Sakho, Koscielny, Evra; Cabaye, Gonalons, Matuidi; Menez, Giroud, Ribery. C.T.: Deschamps.

  • Italia-Francia, Prandelli consola Balotelli e comprende De Rossi

    Italia-Francia, Prandelli consola Balotelli e comprende De Rossi

    L’amichevole Italia-Francia di mercoledì è molto di più di un semplice test per la Nazionale di Prandelli, soprattutto a giudicare dallo spirito con cui gli Azzurri si avvicinano alla gara con i transalpini allenati da Didier Deschamps: per capitan Buffon incontrare la Francia è “come un derby“, mentre Claudio Marchisio si dichiara contento di “ritrovare mister Deschamps” che lo allenò nel campionato di serie B del post-Calciopoli. Incroci importanti, dunque, che rendono la sfida sempre pepata, anche se mister Prandelli sembra interessato solo al presente, all’importanza di fare risultato “per il ranking”, ed all’utilità degli esperimenti che potranno essere proposti in campo.

    In tal senso, risulta molto probabile che la coppia d’attacco titolare sarà quella composta da Mario Balotelli e Stephan El Sharaawy. Il condizionale è d’obbligo perchè l’allenamento di questa mattina nel centro sportivo di Collecchio si è svolto a porte chiuse e, soltanto quello pomeridiano intorno alle 17 potrà fornire indicazioni più sicure anche in merito all’eventuale schieramento del tridente con il laziale Candreva ad affiancarsi alla coppia formata da “Super Mario” e dal “Faraone”.

    A completare il probabile modulo 4-3-3, a centrocampo pare probabile il lancio del giovane Marco Verratti, per premiare anche in Azzurro il suo ottimo momento al Psg di Carlo Ancelotti, con una maglia da titolare al posto di un mostro sacro come Andrea Pirlo in uno schieramento a tre completato da Riccardo Montolivo e Claudio Marchisio: l’eventuale esclusione di Pirlo, però, non deve far pensare ad una scelta di Prandelli strumentale alle esigenze della Juventus di farlo rifiatare, anche perchè il regista bianconero è squalificato per la prossima gara di campionato contro la Lazio. Il reparto difensivo, invece, dovrebbe vedere uno schieramento a quattro, con i centrali juventini Giorgio Chiellini ed Andrea Barzagli ed i terzini Balzaretti e Maggio.

    Ma, prima di fornire maggiori dettagli sugli interpreti in campo mercoledì sera, il ct Cesare Prandelli nella consueta conferenza stampa ha affrontato diverse tematiche ed, in primis, ha parlato del momento di Daniele De Rossi. Il centrocampista giallorosso, infatti, non è stato convocato a seguito dell’applicazione del “codice etico” – dopo il pugno sferrato durante il Derby a Stefano Mauri – ma il commissario tecnico Azzurro non pare essere particolarmente duro nei suoi confronti, cercando di analizzare in profondità le reali cause del disagio di De Rossi che possono determinare il suo particolare momento di nervosismo dentro e fuori dal campo: secondo Prandelli, De Rossi “avverte troppo la responsabilità, perchè è troppo tifoso“. Tuttavia, il ct non è preoccupato dal centrocampista della Roma, ritenendo che tale esclusione potrà servirgli per il futuro per non commettere simili errori.

    Cesare Prandelli verso Italia-Francia di mercoledì | © Claudio Villa/Getty Images

    L’altro tema-caldo è, poi, quello legato a Mario Balotelli ed al suo momento non brillante al City, dove Roberto Mancini lo relega molto spesso in panchina: Cesare Prandelli vede Super Mario “preoccupato per le esclusioni, che non prende sottogamba” ma il ct ha intenzione di fornirgli un’occasione per il pronto riscatto proprio con la maglia della Nazionale, con al fianco un partner d’attacco inedito che, appunto, potrebbe essere lo stesso El Sharaawy, oppure il romanista Mattia Destro.

    Infine, una considerazione di Prandelli sull’eventualità di nuovi scenari attorno alla figura dell’allenatore che, seguendo “il modello Conte”, potrebbero assistere alle gare dalla tribuna. Il ct, in tal senso, si dichiara possibilista, ritenendo che potrebbe essere una soluzione – accompagnata da adeguati strumenti di comunicazione – per “veder bene la situazione ed evitare di trasmettere ansie alla squadra”.

  • Italia-Francia, escluso De Rossi si punta su El Shaarawy-Balotelli

    Italia-Francia, escluso De Rossi si punta su El Shaarawy-Balotelli

    In vista di Italia-Francia, amichevole di lusso contro i transalpini del ct Didier Deschamps, in programma mercoledì prossimo allo stadio Tardini di Parma, il ct Cesare Prandelli ha diramato le convocazioni degli Azzurri, con qualche ritorno importante – quello dell’ex interista Davide Santon, attualmente al Newcastle – ed alcune assenze di rilievo: in particolare, quella che “fa più notizia” è la mancata chiamata di Daniele De Rossi, in applicazione dell’ormai celebre “codice etico” di mister Prandelli, a causa del pugno sferrato al Laziale Stefano Mauri durante il derby disputato ieri, che è costato a Daniele De Rossi anche l’espulsione dal campo di gioco, incrinando ancor di più il suo rapporto con il tecnico boemo Zdenek Zeman.

    Fra i non convocati in attacco anche l’interista Antonio Cassano, il milanista Giampaolo Pazzini (che nel match di ieri, perso dai rossoneri contro la Fiorentina aveva segnato l’unico gol milanista), ed anche Fabio Quagliarella, nonostante la tripletta ( la prima della sua carriera, ndr) messa a segno contro il Pescara nella vittoria per 1-6 della Juventus di sabato scorso: al loro posto, i presenti saranno il milanista El Shaarawy, Mario Balotelli, i romanisti Destro ed Osvaldo, e Giovinco, con la coppia El Shaarawy-Balotelli che potrebbe essere schierata titolare.

    A centrocampo convocato il laziale Antonio Candreva, premiato per la rete realizzata ieri nel derby che ha confermato il suo buon momento attraversato nella Lazio di Petkovic, oltre che il giovane romanista Florenzi, nonostante un rendimento di “alti e bassi” nella Roma di Zeman, a dispetto di un ottimo inizio in campionato, ed il “parigino” Marco Verratti.

    Sempre “prevalente” il blocco juventino, con otto elementi: in porta il capitano Gigi Buffon, e in retroguardia Leonardo Bonucci, Giorgio Chiellini ed Andrea Barzagli, mentre a centrocampo l’inamovibile Andrea Pirlo, in compagnia di Claudio Marchisio ed Emanuele Giaccherini, ed in attacco Sebastian Giovinco.

    Dopo il raduno a Parma, fissato alle ore 12, gli allenamenti fissati in vista della partita contro i transalpini sono previsti nel primo pomeriggio odierno e nella mattinata di martedì presso il Centro Sportivo di Collecchio, mentre nel pomeriggio di martedì si svolgerà la rifinitura presso lo stadio Tardini.

    Cesare Prandelli, non ha convocato De Rossi per amichevole Italia-Francia | ©Marco Luzzani/Getty Images

    Nonostante si tratti soltanto di un’amichevole, il match contro la Francia non può essere considerato una partita come le altre, data l’atavica rivalità con i “cugini” transalpini, acuita dai diversi “incroci” fra le due Nazionali in occasione di Europei e Mondiali, con “dolori” azzurri (eliminazione dai Mondiali ’98 nei quarti di finale, sconfitta in finale ad Euro 2000) e la straordinaria gioia della vittoria nella finale Mondiale 2006 di Berlino. Mercoledì sera, dunque, l’ultima uscita del 2012 per gli Azzurri potrà essere un test importante per consolidare meccanismi ed equilibri, dopo le importanti vittorie nel girone di qualificazione ai Mondiali 2014 con Armenia e Danimarca, contro un avversario prestigioso. La Francia di Deschamps, infatti, nonostante le difficoltà di risultati degli ultimi anni è un organico di assoluto spessore, con molti interpreti di qualità: da Ribery a Menez ed Evra, mentre sarà assente Benzema per infortunio.

    La lista completa dei 25 convocati Azzurri per Italia-Francia:

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Morgan De Sanctis (Napoli), Salvatore Sirigu (Paris St. Germain), Emiliano Viviano (Fiorentina);

    Difensori: Davide Astori (Cagliari), Federico Balzaretti (Roma), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Domenico Criscito (Zenit San Pietroburgo), Christian Maggio (Napoli), Davide Santon (Newcastle);

    Centrocampisti: Antonio Candreva (Lazio), Alessandro Diamanti (Bologna), Alessandro Florenzi (Roma), Emanuele Giaccherini (Juventus), Claudio Marchisio (Juventus), Riccardo Montolivo (Milan), Andrea Pirlo (Juventus), Marco Verratti (Paris St. Germain);

    Attaccanti: Mario Balotelli (Manchester City), Mattia Destro (Roma), Stephan El Shaarawy (Milan), Sebastian Giovinco (Juventus), Pablo Daniel Osvaldo (Roma).

  • De Rossi pugno a Mauri poi le scuse. E Prandelli non lo convoca

    De Rossi pugno a Mauri poi le scuse. E Prandelli non lo convoca

    Alta tensione in casa giallorossa dove, proprio durante il derby con la Lazio, Daniele De Rossi si è reso protagonista di un gesto alquanto vergognoso: mentre stava lottando in mezzo all’area azzurra per poter saltare e colpire il pallone, “Capitan Futuro” ha infatti scagliato un pugno a Mauri che gli ha fatto guadagnare il cartellino rosso. Una reazione in cui un giocatore come lui non doveva di certo incorrere ed invece anche agli esperti del mestiere accadono queste cose: nonostante le raccomandazioni di Zeman nel pre partita, il quale aveva pregato i suoi giocatori di non cadere nelle provocazioni degli avversari, Daniele De Rossi ha perso il controllo della situazione e, senza pensarci molto, ha scagliato un sinistro al volto del centrocampista laziale.

    Il tutto è accaduto nei minuti finali del primo tempo, con la Lazio avanti 2-1 e con il nervosismo alle stelle tra i giocatori giallorossi: sfortunatamente per De Rossi a Rocchi non è sfuggito nulla ed ha prontamente estratto il cartellino rosso sventolandolo in viso al numero 16 della Roma che è uscito dal campo tra i fischi dei propri tifosi. Un evento che non succedeva da tempo ma che mette ben in chiaro le cose: l’addio a gennaio del sempre “giallorosso”sembra ormai essere cosa certa.

    Daniele De Rossi FBL-ITA-SERIEA-LAZIO-AS ROMA
    Daniele De Rossi © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Subito dopo il match De Rossi si è recato all’entrata dello spogliatoio della Lazio dove, davanti all’intera squadra si è scusato per il gesto con Mauri, il quale ha accettato le scuse e ha scambiato una stretta di mano con l’avversario: nonostante questo sarà dura cancellare quanto accaduto in quel frangente anche visto che ora Prandelli ha deciso di non convocare il centrocampista romano per l’amichevole contro la Francia. Purtroppo sembra quindi che l’avventura alla Roma di De Rossi sia arrivata al capolinea: il calciomercato è già in movimento e le squadre che corteggiano “Capitan Futuro” sono molte e soprattutto di alto livello. Ora il tutto si giocherà prima di gennaio, quando molto probabilmente De Rossi volerà fuori dall’Italia per continuare la sua carriera sportiva in un club estero.

    IL VIDEO DEL PUGNO DI DE ROSSI A MAURI:

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  • Cassano show a ‘Che tempo che fa’

    Cassano show a ‘Che tempo che fa’

    Un Antonio Cassano a tutto tondo quello ospite ieri sera a Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. L’attaccante nato a Bari vecchia ha parlato di svariati argomenti, incentrati soprattutto sul calcio e intervallati da momenti di pura simpatia. Simpatia a parte, Cassano ha temuto seriamente per la sua vita un anno fa quando gli fu riscontrato un problema al cuore, poi fortunatamente risolto: “Quella cosa mi ha cambiato sono diventato più responsabile. Così come mi ha cambiato la nascita di mio figlio”. Il talento barese si è dichiarato migliorato da quella esperienza difficile, tanto che adesso la voglia di giocare gli è ritornata e i suoi numeri sul campo ne sono la conferma. Giocare a calcio e divertirsi è un motto per Cassano, che però ha voluto precisare di non aver più la passione degli inizi: “Il pallone è divertimento, allegria, popolarità, soldi, ma la passione è un’altra cosa. Il massimo era giocare a torso nudo in piazza. Vincevo sempre, ero il più forte e non avevo responsabilità”.

    Antonio Cassano
    Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    Cassano ha confermato che a breve diventerà padre per la seconda volta augurandosi che anche il secondogenito sia maschio. Il numero 99 nerazzurro ha poi speso buone parole nei confronti dell’Inter, suo club attuale nonchè sua squadra del cuore fin da bambino: “L’Inter è sopra il cielo. Devo ringraziare Stramaccioni che mi ha voluto, e spero che non abbia fatto la peggior fesseria della sua vita, e anche il presidente Moratti che ci ha messo la faccia. Spero di ricambiarli sul campo”. Tuttavia FantAntonio non ha nascosto il desiderio di tornare un giorno alla Samp, trovando il naturale consenso di Fazio, noto tifoso blucerchiato. Proprio di recente l’ex attaccante di Roma e Bari ha fatto visita alla squadra blucerchiata in quel di Bogliasco, a conferma di come il rapporto con la famiglia Garrone sia tornato sereno dopo quel litigio che provocò la cessione al Milan nel gennaio 2011.

    Nella sua intervista Antonio Cassano ha parlato anche di nazionale e spera di poter giocare il suo primo mondiale nonostante il ct della nazionale Cesare Prandelli lo stia ignorando negli ultimi tempi: “Mi irrita un po’ che i giornalisti sapessero cinque giorni prima di me che non sarei stato chiamato in Nazionale, nonostante un buon inizio di campionato, con quattro gol e due assist. Spero di andare al Mondiale, ma se non accade vorrà dire che ho saltato anche il terzo, non è un dramma”. Tra le tante maglie indossate, FantAntonio non ha mai indossato quella della Juventus nonostante abbia avuto delle occasioni per vestirla: “La Juventus l’ho rifiutata tre volte. Lì vogliono solo soldatini, che vanno sempre dritti. Io sono uno che spesso esco dai binari”. Infine Cassano non ha dubbi su chi sia il calciatore più forte del mondo: “Messi è il più grande, dieci spanne sopra gli altri. Da cinque anni gioca a livello altissimo e ha già segnato oltre duecento gol”.

    Video Antonio Cassano ospite a ‘Che tempo che fa’ 

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  • Buffon e Giovinco verso il forfait? Balzaretti e Balotelli dal 1′

    Buffon e Giovinco verso il forfait? Balzaretti e Balotelli dal 1′

    La vittoriosa, ma non del tutto convincente, trasferta in Armenia è ormai alle spalle e l’attenzione dell’Italia di Cesare Prandelli è tutta rivolta alla sfida in programma domani sera al Meazza contro la Danimarca. Rispetto alla gara di venerdì il commissario tecnico degli azzurri sembra intenzionato a fare un po’ di turnover. Per scelta in alcuni casi, per obbligo in altri. Fatto sta che rispetto a Yerevan è molto probabile che cambino cinque undicesimi della formazione titolare. Certi dell’impiego sono Abate, Balzaretti, Chiellini e Balotelli che sostituiranno, rispettivamente, Maggio, Criscito, Bonucci e Giovinco. L’unico dubbio sembra essere legato al portiere: se Buffon non ce la farà in campo scenderò De Sanctis.

    Per il resto confermati i vari Barzagli, Montolivo, De Rossi, Pirlo, Marchisio e Osvaldo. Modulo confermato ma interpreti diversi dunque, ma qualche cambio sembra davvero inevitabile visto che ancora nessuno dei giocatori è al top. Ma l’attenzione della vigilia, più che sulla Danimarca e sulle insidie che può nascondere sembra essere concentrata sull’impiego dei giocatori in vista del super match di sabato prossimo tra Juventus e Napoli. Prima le grandi polemiche relative al rosso a Vidal che cosi rientrerà dal Cile in anticipo e dell’ammonizione subita da Pandev che, diffidato, salterà la gara di domani della sua Macedonia, poi quelle che riguardano direttamente i giocatori delle due squadre presenti nella Nazionale azzurra.

    Buffon e De Sanctis
    Buffon e De Sanctis © KAREN MINASYAN/AFP/GettyImages

    In particolare Buffon, vittima di un infortunio all’adduttore sinistro e il cui impiego è in forte dubbio. Al suo posto giocherebbe il napoletano De Sanctis. E’ bastato questo a scatenare l’ira dei tifosi napoletani che hanno accusato il portiere juventino di volersi “riposare” in vista della sfida di sabato, obbligando cosi a far scendere in campo l’estremo difensore partenopeo. Ma le accuse non sono state rivolte solo nei suoi riguardi, ma anche a Giovinco. Quest’ultimo però era uscito con una caviglia gonfia dalla sfida in Armenia e in ogni caso il rientro di Balotelli lo avrebbe fatto accomodare in panchina. L’altro napoletano, Maggio, è invece rientrato a casa poiché la moglie ha dato alla luce il figlio Mattia, ma ripartirà per Milano dove sarà regolarmente in panchina.

    I diretti interessati, e i compagni di squadra, hanno comunque respinto con forza tutte le illazioni cosi come Prandelli e Abete. L’Italia ancora una volta si riscopre double face: tutti, o quasi, tifosi agli Europei o ai Mondiali. Tutti, o quasi, pronti a salvaguardare solo l’interesse dei club nelle gare di qualificazione.

  • Armenia-Italia, Balotelli con la febbre. Spazio a Giovinco

    Armenia-Italia, Balotelli con la febbre. Spazio a Giovinco

    La Nazionale torna in campo questa sera alle 19, scenderà in campo in Armenia per la terza partita valevole per la qualificazione al Mondiale in Brasile del 2014. Una sfida sulla carta senza storia, ma come spesso ci hanno ricordato i nostri ragazzi, sarebbe meglio non sottovalutare questo tipo di incontro, visto che quando abbiamo il favore del pronostico, escono fuori partite noiose e vinte con uno, massimo due gol di scarto. Per questo motivo, per Armenia-Italia, Cesare Prandelli torna al modulo che ci ha permesso di vincere e convincere contro Inghilterra e Germania nel corso dell’ultimo Europeo, piazzando il trequartista dietro le due punte e tornando alla difesa a quattro, con i terzini liberi di spingere, coperti da una mediana tutta muscoli e polmoni.

    L’unico neo viene rappresentato dall’assenza di SuperMario Balotelli, fermato da un’influenza improvvisa, costringendo il centravanti del City a rimanere a letto. Al suo posto è pronto a scendere in campo lo juventino Giovinco che andrà a far coppia con il romanista Osvaldo, che ha perso la maglia da titolare a Roma, ma che continua ad avere la fiducia del c.t. azzurro. Dietro le due punte giostrerà Montolivo, coperto dai tre centrocampisti De Rossi, Pirlo e Marchisio. La difesa sarà invece composta dalla coppia centrale tutta juventina Barzagli – Bonucci con Maggio e Criscito terzini. In porta il capitano Gigi Buffon.

    Sebastian Giovinco
    Giovinco, oggi titolare contro l’Armenia © Claudio Villa/Getty Images

    L’Armenia invece si presenterà in campo con un più coperto 4-4-1-1, sfruttando il gioco sulle fasce. Mkhitaryan, trequartista dello Shakhtar supporterà l’azione offensiva armena con il capocannoniere del campionato russo con 9 reti in 11 partite, Movsisyan, giocatore capace di fare reparto da solo grazie al suo imponente fisico.

    L’Italia ha bisogno di una vittoria convincente, visto le non brillanti prestazioni nelle prime due gare, soprattutto all’esordio in terra bulgara. Il commissario tecnico Prandelli è fiducioso “sono sicurissimo, già contro l’Armenia i tifosi rivedranno l’Italia all’Europeo“.

    PROBABILI FORMAZIONI ARMENIA-ITALIA

    Armenia (4-4-1-1): Berezovsky; Mkoyan, Arzumanyan, Aleksanyan, Yedigaryan; Edigaryan, Mkrtchyan, Hayrapetyan, Badoyan; Mkhitaryan; Movsisyan.
    Italia (4-3-1-2): Buffon; Maggio, Barzagli, Bonucci, Criscito; De Rossi, Pirlo, Marchisio; Montolivo; Giovinco, Osvaldo.

  • Accordo tra Conte e Prandelli sulla gestione di Pirlo in Nazionale

    Accordo tra Conte e Prandelli sulla gestione di Pirlo in Nazionale

    Alla fine la chiacchierata tra Cesare Prandelli e Antonio Conte c’è stata. Argomento principale, Andrea Pirlo. Il tecnico bianconero non ha chiesto alcuna limitazione circa l’impiego del suo regista, ma una gestione particolare per il recupero fisico del giocatore tra una partita e l’altra. Tra i due mister non c’è stato nessun accordo scritto o promessa, ma esiste un patto sulla parola. Il 33enne centrocampista di Brescia, insieme ai compagni juventini, eseguiranno un lavoro specifico che già eseguono dopo ogni partita con il proprio club anche con la Nazionale. Questo permetterà di preservare il più possibile Pirlo (il più vecchio del gruppo dei bianconeri) da possibili cali fisici durante la stagione (che ci saranno inevitabilmente nel corso dell’anno).

    Prandelli ha confermato il tutto e a Coverciano, i giocatori bianconeri che sono scesi in campo a Siena domenica pomeriggio (Chiellini, Barzagli, Marchisio, Pirlo e Giovinco), hanno svolto un lavoro defaticante per conto loro, sotto gli occhi dello staff della Nazionale. Il Commissario Tecnico dell’Italia si dice entusiasta di questa nuova era, con la collaborazione lui e l’allenatore della Juventus, aggiungendo che sarebbe ben contento di ascoltare le richieste degli altri mister e soprattutto dei propri ragazzi che hanno esigenze particolari.

    Gruppo Juventus
    Pirlo insieme ai compagni bianconeri © Claudio Villa/Getty Images

    Si chiude così il caso Pirlo. Un inizio di stagione difficile per l’ex Milan (prima dei due gol su punizione nel giro di una settimana, alleggerendo la pressione sulle sue prestazioni) che aveva portato molti giornalisti e opinionisti a consigliare al giocatore di lasciare la Nazionale per preservare tutte le energie per il club, senza trovare però l’approvazione del diretto interessato che, se ritenuto utile, vorrebbe far parte della spedizione azzurra per il Mondiale brasiliano del 2014. Tuttavia, pur considerando Pirlo il miglior regista al Mondo, non sarebbe del tutto sbagliato dare qualche chance da titolare in più al giovane Verratti, che a Parigi sta entusiasmando tutti per le sue giocate e per la sua personalità. Questo darebbe la possibilità all’ex Pescara di fare esperienza in Nazionale e allo stesso tempo far riposare il centrocampista della Juventus.

  • Prandelli esclude Cassano. Scelta tecnica o c’è dell’altro?

    Prandelli esclude Cassano. Scelta tecnica o c’è dell’altro?

    Balotelli si, Cassano no. Perché? Cesare Prandelli ha sempre fatto dell’etica morale e del comportamento fuori e dentro il campo, il suo cavallo di battaglia nella scelta  dei giocatori da convocare per gli impegni della Nazionale italiana. Ma cosa è successo stavolta? Ha convocato l’attaccante del Manchester City che in questo periodo sta dando non pochi problemi al tecnico Mancini, lasciando a casa il fantasista dell’Inter, autore di un inizio di stagione straordinario sia dal punto di vista del rendimento che da quello comportamentale. Scelte insolite per l’ex tecnico della Fiorentina che un mese fa, non prese bene la decisione di SuperMario di farsi operare agli occhi per ridurre la miopia, proprio in concomitanza del doppio impegno della Nazionale valido per la qualificazione ai Mondiali in Brasile del 2014.

    Prandelli si è difeso con la frase “è un talento“, aggiungendo “voglio che capisca che la Nazionale è una cosa molto importante per tutti i giocatori e che voglia davvero diventare un campione”. Parole che sanno tanto di metodo del bastone e della carota, ma la realtà sta nel fatto che Balotelli, nonostante non abbia rispettato pienamente le regole comportamentali imposte dal ct dal suo primo giorno a Coverciano, si ritrova convocato e per esempio, un giocatore sempre corretto come Mimmo Criscito ha perso gli Europei per un avviso di garanzia di troppo (e con le stesse accuse ma con un foglio in meno, Bonucci ha potuto parteciparvi). Il commissario tecnico italiano sembra quasi andare in confusione e queste leggerezze potrebbero portare a creare un precedente importante in vista dei prossimi impegni.

    Antonio Cassano
    Cassano, escluso da Prandelli © Claudio Villa/Getty Images

    L’opinione pubblica si divide tra chi è d’accordo nel convocare sempre un talento come Balotelli e chi preferirebbe lasciarlo a casa fino a quando non riuscirà a mettere definitivamente la testa a posto (ci riuscirà mai?!). Prandelli per il momento sta con i primi, visto che in conferenza stampa ha sottolineato come l’attaccante del City possa essere importante in Nazionale per il suo modo di giocare. Quindi? L’etica morale tanto proclamata viene fatta saltare solo per Mario oppure bisogna rivedere tutte le regole?

    Altro caso importante è l’assenza di Antonio Cassano. Trasferitosi dal Milan all’Inter durante il mercato estivo, diventando decisivo per la squadra nerazzurra in questi primi mesi alla Pinetina. Nonostante l’ottimo rendimento, il fantasista di Bari Vecchia non risulta presente nella lista dei convocati, ma Cesare Prandelli non chiude le porte al suo ritorno in Nazionale, prendendo come esempio Antonio Di Natale, poco considerato durante le qualificazioni per gli ultimi Europei, salvo poi trovare posto per la rassegna europea, con tanto di gol contro la Spagna alla prima partita. E’ giusto secondo voi fare a meno del talento di Cassano, che sembra aver trovato una serenità mai avuta prima, rispetto ad un’altrettanto talento ancora alla ricerca di una stabilità interiore che neanche la futura paternità sembra avergli dato?

    L’ex Milan è passato dall’essere considerato un elemento fondamentale nel progetto di Prandelli ad escluso eccellente. Solo scelta tecnica oppure c’è dell’altro? L’ex tecnico viola si nasconde in un “se dovessi prendere Cassano non potrei metterlo come quinta-sesta punta”. Le gerarchie sono cambiate, ma il buon Cesare non vuole ammetterlo, difficilmente ritroveremo FantAntonio con la maglia azzurra.