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  • Inter – Fiorentina: le interviste. Mourinho “il mio dovere è esser onesto, chi è Balotelli?”

    Mourinho: “Si è visto che la squadra non era impaurita dopo la sconfitta di Champions. Questa era la partita più importante, non la prossima. Avversario difficile, la squadra ha fatto una grande partita. Per 80 minuti abbiamo giocato bene, meglio di loro. La vittoria arriva con grandissima giustizia. Non ho mai pensato che Quaresma fosse un bidone, non penso oggi che è il miglior giocatore del mondo. Ha fatto una grande partita. Negli ultimi minuti aveva i crampi. E’ giusto che voi parliate oggi di lui. E’ stato veramente speciale.” Lo Special One evita di parlare del caso Balotelli clamorosamente escluso dalla partita “quando una squadra gioca così e vince, mi sembra una mancanza di rispetto parlare di chi non c’era. La mia squadra ha vinto, oggi sono di nuovo bravo. Alla prossima sconfitta sarò di nuovo scarso. Dopo Barcellona mi hanno già trovato un sostituto”

    Stankovic: “Abbiamo meritato al 100% di vincere, abbiamo creato 4-5 palle gol durante la garaDopo Barcellona siamo ritornati sui binari giusti: abbiamo dimenticato la gara del ‘Camp Nou’ e adesso ci apprestiamo ad affronare cinque partite importanti da qui alla fine dell’anno. Quaresma? Ha tirato fuori gli attributi, dimostrando che è un giocatore importante per questa squadra”.

    Cesare Prandelli: “Abbiamo pagato le assenze e la stanchezza per gli impegni internazionali dei giorni scorsi. Usciamo da questo stadio a testa alta. L’Inter ha pressato di più ma la Fiorentina quando si è fatta viva in avanti è stata più pericolosa. Il rigore? Non sto a discutere l’operato dell’arbitro, ma di sicuro è risultato determinante. Noi squadra europea e l’Inter squadra italiana? No, noi ci teniamo a far bene anche in campionato. Le parole di Gilardino sul mio futuro in nazionale? Mi fanno piacere, ma in questo momento Lippi è alla nazionale e io alla Fiorentina, e personalmente faccio fatica a pensare più in là di qualche settimana”.

  • Serie A 14 Giornata: Inter – Fiorentina. Probabili formazioni e live streaming

    Cerca subito il riscatto l’Inter di Mourinho dopo il passo falso di Barcellona ma la Fiorentina di Prandelli con il morale alle stelle non è disposta ad essere la vittima sacrificale. Nell’Inter capitan Zanetti sostituirà lo squalificato Maicon, a centrocampo si rivede Quaresma ancora riposo per Eto’o con Balotelli dal primo minuto.Prandelli deve ancora fare a meno di Mutu e Jovetic e si affida a bomber Gilardino per aprire gli spazi ai terribili inserimenti di Vargas, Marchionni e Santana.

    PROBABILI FORMAZIONI
    Inter-Fiorentina
    Inter (4-2-3-1): Julio Cesar; J. Zanetti, Samuel, Lucio, Chivu; Vieira, Muntari; Quaresma, Stankovic, Balotelli, Milito. A disposizione: Toldo, Cordoba, Materazzi, Thiago Motta, Mancini, Arnautovic, Eto’o. All.: Mourinho
    Squalificati: Maicon (2)
    Indisponibili: Santon, Sneijder

    Fiorentina (4-2-3-1): Frey; Comotto, Dainelli, Kroldrup, Gobbi; Montolivo, C. Zanetti; Marchionni, Santana, Vargas, Gilardino. A disposizione: Avramov, Pasqual, De Silvestri, Jovetic, Jorgensen, Castillo, Babacar. All.: Prandelli.
    Squalificati: Donadel (1)
    Indisponibili: Mutu, Gamberini, Natali

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3

  • Gilardino giura fedeltà a Firenze e sogna l’impresa a San Siro

    La Fiorentina si gode l’ottimo la storica qualificazione agli ottavi di Champions League e con il morale alle stelle sogna di far il colpaccio a San Siro contro l’Inter. I nerazzurri sono usciti ridimensionati dalla brutta serataccia del Camp Nou e i viola vogliono approfittare del situazione per centrare un altra storica impresa e dar un forte segnale anche al campionato.

    La partita contro l’Inter non sarà semplice per gli uomini di Prandelli ma il morale a mille può far miracoli cosi come si percepisce dalle parole di Gilardino sempre più leader e caposaldo del progetto viola.

    “La qualificazione è un motivo d’orgoglio per tutti, e significa tanto per il nostro club e per il nostro gruppo. Siamo riusciti a creare davvero qualcosa di importante. L’Inter? E’ una squadra fortissima in ogni reparto. Dovremo fare attenzione per 90 minuti: hanno giocatori e un allenatore molto bravi. A San Siro fa sempre piacere giocare ma io sto bene a Firenze e voglio rimanere qui ancora a lungo. Vogliamo dimostrare il nostro valore e cercheremo di farlo anche contro i nerazzurri”.

  • Champions League: Fiorentina – Lione. Le interviste post partita

    Diego Della Valle:”Bellissima serata per tutto quello che questo gruppo sta facendo. I ragazzi stanno facendo cose straordinarie. Era un regalo che volevamo fare a tutta Firenze. Ora godiamoci questa gioia poi dalle prossime settimane penseremo al futuro. La Fiorentina sa di essere una squadra importante, poi quando può giocare in questo ambiente sereno e che la coccola diventa tutto più facile. Questa vittoria ci fa pensare che lavorando sodo, a testa bassa si possono sempre raggiungere grandi traguardi”

    Cesare Prandelli: “Io sto ancora rosicando per la sconfitta di sabato con il Parma. Stasera abbiamo provato a correggere quegli errori e i ragazzi sono stati bravissimi, interpretando al meglio la gara. Gli ultimi dieci minuti abbiamo sofferto ma eravamo veramente stanchi e tutti i cambi sono stati per motivi fisici. La gara ci pesava, perchè volevamo entrare nella storia coronando un girone giocato alla grande. C’era grande tensione ed è stato importante far capire ai giocatori che se fanno grandi cose in campionato possono farle anche in Champions. Gli infortunati? Per domenica spero di recuperare Jovetic e Gamberini, mentre per Mutu è impossibile. Noi abbiamo un modulo ben collaudato, ma quando cambiano i giocatori cambiano anche le interpretazioni. Santana è stato fantastico sul loro mediano basso, e per questo abbiamo alzato Vargas e Marchionni. Chiaro che Jovetic e Mutu la manovra si sviluppa in modo diverso. La Champions ci può dare tanta convinzione e tanto entusiasmo, l’importante è non avere infortuni perchè poi diventa complicato. La gioia più grande della mia carriera? Credo di si, anche se in questi anni di soddisfazioni ce ne siamo tolte. Da stasera voglio cominciare a scrivere la storia”

    Sebastian Frey: “Stasera sono troppo felice, e anche se sono francese mi sento italiano. Siamo molto maturati rispetto allo scorso anno, ci sentiamo forti ed in casa riusciami sempre ad imporre il nostro gioco, questo è molto importante. La sfida con Loris? Non mi interessa, lo rispetto perchè è il portiere della Nazionale. Ovviamente quando gioco contro squadre francesi do qualcosa in più perchè mi sento vittima di un torto. Stasera sono solo felice per essere entrato nella storia della Fiorentina. Volevamo lasciare un segno e ci samo riusciti. Mi permetto di fare i complimenti a Vargas Impressionante”

    Pantaleo Crovino: “Stasera vogliamo goderci tutti questa grandissima soddisfazione. Ce la meritiamo tutti, io, Prandelli, i giocatori, la proprietà, la gente. Anche se a volte subiamo delle critiche per delle nostre scelte vedete tutti quali sono poi i risultati. Forse sarebbe più facile fare delle scelte popolari ma noi lavoriamo sempre per il meglio della Fiorentina. Questo è un gruppo eccezionale, che sta raccogliendo dei risultati strepitosi anche se forse non abbiamo dei giocatori di primissimo livello. Ovviamente noi vogliamo crescere sempre”

    Jovetic: “Come sto fisicamente? Abbastanza bene, anche se sento ancora dolore. Se ci sarò con l’Inter? E’ ancora presto per dirlo; io stasera ero a disposizione, ma il mister ha deciso che non era il caso che entrassi. La cosa più importante. Comunque è avere vinto. Cosa ha la Fiorentina di quest’anno in più rispetto a quella dell’anno scorso? Sicuramente l’esperienza

  • Champions League: la Fiorentina batte il Lione e conquista ottavi e primato

    E’ la notte della laurea per Fiorentina dei fratelli Della Valle, la squadra viola oramai in costante crescita da diversi anni è giunta allo storico traguardo dell’approdo agli ottavi. Era troppo alta per gli uomini di Prandelli per sbagliare la partita della vita e infatti gli undici in campo regalano una partenza sprint che annichilisce subito il Lione di Puel e i suoi intenti bellicosi. Nel primo quarto d’ora Marchionni e Gilardino scuotono i pali della porta di Lloris prima che un ingenuo Cissokho regali un rigore per atterramento di Marchionni. Vargas va sul dischetto e senza nessuna emozione segna la rete della vittoria, il gol carica ulteriormente la Fiorentina che cicca con Gilardino e Marchionni l’occasione del raddoppio costringendo Frey nel finale agli straordinari. Makoun e Lisandro cercano di rovinare la festa ma Frey davanti al portiere della Francia dimostra di esser superiore. Per concludere il sogno adesso la Fiorentina deve cercare di resistere alla reazione del Liverpool per mantenere il secondo posto.

    IL TABELLINO
    FIORENTINA-LIONE 1-0
    28′ pt Vargas (rig)
    Fiorentina (4-2-3-1): Frey; De Silvestri (42′ st Comotto), Dainelli, Kroldrup, Gobbi; Zanetti (35′ st Jorgensen), Montolivo; Marchionni, Santana (26′ st Donadel), Vargas; Gilardino. All. Prandelli (Avramov, Jovetic, Castillo, Pasqual)

    Lione (4-3-3): Lloris; Gassama, Cris, Boumsong, Cissokho; Makoun, Pjanic, Kallstrom; Govou (29′ st Delgado), Gomis (34′ st Ederson), Bastos (22′ st Lisandro). All. Puel (A disposizione: Vercoutre, Kolodziejczak, Tafer, Seguin)
    Arbitro: Benquerença (Por)
    Ammoniti: Cissokho (L), Gilardino (F), Dainelli (F), Gobbi (F), Kallstrom (L)

  • Champions League: La Fiorentina cerca la partita della storia. Gilardino sfida il Lione

    E’ un giorno storico per la Fiorentina di Della Valle, una vittoria contro il Lione vorrebbe dire qualificazione certa alla seconda fase della Champions League. I progressi dei viola in questi ultimi anni sono stati costanti e continui ma adesso è l’ora della partita verità e per questo Prandelli chiede ai suoi di dimenticare il passo falso di sabato scorso contro il sorprendente Parma e regalargli la partita perfetta. Defezioni importanti per i viola che dovranno far a meno di Gamberini in difesa e Mutu in attacco, recupera invece Jovetic ma solo per la panchina. Puel schiera il suo Lione con il solito 4-3-3, tridente pauroso con Govou, Gomis e Lisandro Lopez.

    Fiorentina (4-2-3-1): 1 Frey, 25 Comotto, 2 Kroldrup, 3 Dainelli, 19 Gobbi, 15 Zanetti, 18 Montolivo, 32 Marchionni, 24 Santana, 6 Vargas, 11 Gilardino. Panchina:35 Avramov, 29 De Silvestri, 23 Pasqual, 20 Jorgensen, 4 Santana, 8 Jovetic, 9 Castillo All.: Prandelli.

    Lione (4-3-3):
    1 Lloris, 32 Gassama, 3 Cris, 4 Boumsong, 20 Cissokho, 17 Makoun, 8 Pjanic, 6 Kallstrom, 14 Govou, 9 Lisandro, 18 Gomis. Panchina:30 Vercoutre, 10 Ederson, 19 Delgado, 7 Bastos, 22 Grenier, 35 Seguin, 39 Belfodil All.: Puel.

  • Serie A: Fiorentina – Parma 2-3. Viola ko, gialloblu da Champions

    Spettacolo puro a Firenze dove Fiorentina e Parma sono protagoniste di una delle partite più belle che abbiamo visto in questa stagione: alla fine il risultato premia i ducali di Guidolin, bravi a credere nella vittoria finale fino in fondo, ma gli uomini di Prandelli non hanno certo meritato la sconfitta. Termina 3-2 per i gialloblu con le reti di Amoruso, Bojinov e Lanzafame mentre ai viola non è bastata la doppietta di Gilardino.

    Il Parma fa capire le proprie intenzioni sin dai primi minuti di gara e sfiora il gol del vantaggio al 3′ con l’ex di turno Bojinov di destro, certamente non il suo piede preferito; poi è Zanetti ad intervenire in spaccata togliendo la palla dal colpo sicuro di Dzemaili.
    I viola reagiscono e si fanno pericolosissimi al 25′ con Marchionni, lanciato splendidamente da Gilardino, che prova il tocco sotto ma Mirante non abbocca e manda in angolo; sugli sviluppi del corner, palla a Santana sull’altro lato che crossa trovando la testa di Gilardino per il vantaggio Fiorentina.
    Passano solo 5 minuti e il Parma giunge al pareggio: Dzemaili lancia in profondità Zaccardo, cross in mezzo del terzino e Amoruso non deve far altro che appoggiare in rete. Il primo tempo si chiude sull’1-1.

    Il secondo tempo si apre con la rete di Bojinov in spaccata su calcio di punizione dalla trequarti che completa la rimonta degli emiliani ma è palese la dormita della difesa viola che lascia libero in area il bulgaro. La Fiorentina non ci sta e pareggia ancora con Gilardino, al suo 119esimo centro in campionato, e ancora di testa, Mirante non può nulla.
    Nel momento migliore dei padroni di casa arriva la terza rete gialloblu con Lanzafame che brucia Natali e trafigge Frey.
    Negli ultimi minuti di partita sale il nervosismo viola e Donadel si fa ammonire per ben due volte in 8 minuti, lasciando così i compagni in inferiorità numerica.
    Ma la partita non finisce qui perchè nei minuti di recupero Mirante compie un autentico miracolo su Gilardino consegnando di fatto i 3 punti al Parma.

    Il tabellino

    FIORENTINA – PARMA 2-3
    25′ Gilardino (F), 30′ Amoruso (P), 52′ Bojinov (P), 62′ Gilardino (P), 67′ Lanzafame (P)
    FIORENTINA (4-2-3-1): Frey; Comotto, Dainelli, Natali (71′ De Silvestri), Pasqual; Zanetti, Donadel; Marchionni, Santana (54′ Castillo), Vargas; Gilardino.
    A disposizione: Avramov, Savio, Gobbi, Jorgensen, Babacar.
    Allenatore: Prandelli.

    PARMA (3-5-2): Mirante; Dellafiore, Panucci, Lucarelli; Zaccardo, Dzemaili, Morrone, Galloppa (70′ Lunardini), Castellini; Bojinov (63′ Lanzafame), Amoruso (84′ Mariga).
    A disposizione: Pavarini, Biabiany, Paci, Zenoni.
    Allenatore: Guidolin.
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Pasqual (F), Zanetti (F), Amoruso (P), Galloppa (P), Dzemaili (P), Dellafiore (P)
    Espulsi: Donadel (F)

  • Serie A: Fiorentina – Parma 2-3. Le interviste agli allenatori

    PRANDELLI: Quando attraversi un bel periodo la sosta alle volte crea problemi, molti nazionali arrivati all’ultimo momento e il Parma ha giocato bene. Siamo stati anche poco fortunati, non recriminiamo più di tanto, ai giocatori non posso dire nulla per l’impegno. E’chiaro che abbiamo commesso errori ingenui su tutti e tre i gol, in superiorità numerica. Eravamo fermi dietro, 3 contro 1 non possiamo fare un fuorigioco alto così. Ma nel calcio ci sta, succede. Con il Lione chi recupera? Non lo so, probabilmente solo Kroldrup. Gli altri non sono recuperabili. Mutu? No, nemmeno lui. Avevamo preso l’anno scorso gol simili con il Lecce, avevamo corretto alcune cose, ma quando sei in campo alle volte decidi di fare un fuorigioco che non ci sta. Panucci era solo nella metà campo avversaria, dovevamo solo aspettare un passaggio per intercettare il pallone. Sul 2 a 2 potevamo passare in vantaggio e pensavo di poter vincere. Poi è andata diversamente. Potevamo osare di più prima anche se il Parma ha sempre contrastato bene le nostre iniziative anche dal basso. Il mio difficile rapporto con Guidolin? E’inutile parlarne, sono passati anni. Ognuno ha le sue convinzioni, anche io sono d’accordo con lui sul fatto di buttare via la palla, ma io come persona non posso farci nulla. L’espulsione di Donadel? E’stato il quarto uomo a suggerire l’espulsione, io credo che il quarto uomo sia importante se partecipa per 90 minuti alla gara. L’espulsione c’era, va detto

    GUIDOLIN: Il mio rapporto con Prandelli? Ci siamo salutati. Vi dispiace? Non credo. Era già successo in altri tempi comunque. Mi aspettavo di fare una buona prestazione, abbiamo raccolto meno in trasferta che in casa ma abbiamo avuto gare difficili fuori casa. Come prestazione abbiamo mancato solo la gara di Bergamo. Oggi abbiamo risposto alla grande, abbiamo giocato una partita bella. E’stata brava anche la Fiorentina, noi forse un po’ di più e credo che abbiamo meritato la vittoria. Avevamo studiato alcune cose, sapevamo che potevamo soffrire il loro attacco, ma sapevamo che potevamo mettere in difficoltà la loro difesa con i nostri centrocampisti e con gli esterni. Con la superiorità numerica. Siamo stati imprevedibili come volevamo. E’andato tutto bene, poi ci vuole anche un pizzico di fortuna. Sono molto contento. Sul 2 a 1 per noi ci siamo un po’ fermati, sbagliando. Poi sul 2 a 2 abbiamo ricominciato a giocare tenendo alto il ritmo come sappiamo fare

  • Savicevic “La Fiorentina deve scegliere! Jovetic o Mutu”

    Il genio del Milan Dejan Savicevic tolta la casacca di gioco si è prefissato l’obiettivo di portare in alto il nome del suo Montenegro divenendo presidente della Federcalcio del suo paese. In Nazionale il suo ruolo è stato preso in tutto  e per tutto dal fiorentino Stefan Jovetic, è per questo che Savicevic consiglia il suo giovane connazionale di valutare bene il suo futuro per continuare bene il suo processo di crescita.

    L’ex rossonero ai microfoni di Radio Toscana dice che la Fiorentina per l’immediato futuro dovrà prender una decisione difficile ma necessaria, la coesistenza tra Jovetic e Mutu non è sostenibile, secondo Savicevic i due hanno caratteristiche simili e difficilmente potranno dare il massimo giocando insieme.

    “Non penso che i due possano giocare insieme. Non discuto le scelte di Prandelli ma prima o poi la Fiorentina dovrà scegliere fra uno dei due perché nessuno dei due può stare in panchina. Restare a Firenze un’altra stagione per stare in panchina sarebbe sbagliato. Jovetic deve pensare al suo futuro e per crescere deve giocare, non stare in panchina. A me interessa che il giocatore trovi una sistemazione che gli permetta di giocare con continuità perché puntiamo su di lui per le prossime qualificazioni agli Europei. Ripeto non discuto le scelte di Prandelli ma tento molto al futuro di Jovetic. A fine anno Stevan, assieme ai suoi procuratori e alla Fiorentina troveranno una soluzione. La Fiorentina? Sta giocando bene e penso che lotterà fino alla fine per i primi quattro posti della classifica. Prandelli ha trovato il modulo giusto e poi ha scoperto Vargas. Un elemento che crossa bene e segna. Con questi elementi la Fiorentina può fare bene (via Fiorentina.it)”

  • Nazionale: AAA cercasi tecnico. Il dopo Lippi è un rebus

    Il ciclo di Marcello Lippi con la Nazionale si concluderà subito dopo i Mondiali in Sud Africa, il ct campione del mondo ha deciso infatti di chiudere con la seconda esperienza azzurra la sua gloriosa carriera di allenatore accettando il ruolo di direttore generale alla Juventus.

    In quest’ottica confessa Abete la Federazione deve lavorare per non trovarsi impreparata nel post Mondiale come successe con l’improvvisa scelta di Roberto Donadoni. “Dovremo arrivare in Sud Africa con le idee chiare, senza trasformare il problema del tecnico nel­l’unico problema della Na­zionale. Il vero problema della Nazionale è fare bene al Mondiale, poi c’è una re­sponsabilità della Federa­zione di programmazione. A tal proposito, Cerchere­mo di capire cosa rappre­senta il meglio e di proce­dere nel modo più giusto, dandone informazione, evi­tando che si apra una si­tuazione come quella degli Europei 2008, che è stata un po’ kafkiana sul versan­te dell’accompagnamento alla fase finale”

    In Italia, mentre Lippi con le amichevoli di Olanda e Svezia cerca di trovare la quadratura del cerchio in vista delle definitive convocazioni, è iniziato il toto sostituto. Il nome più gettonato è quello di Luciano Spalletti, l’ex tecnico della Roma non ha un contratto in questo momento e per questo arrivare a lui è relativamente semplice. Spalletti è l’uomo giusto se si vuol effettuare il necessario ricambio generazionale in Nazionale con un progetto a lunga scadenza e sopratutto senza troppe pressioni. E’ dei giorni scorsi la notizia di un colloquio tra Abete e Cesare Prandelli per valutare i programmi futuri del tecnico viola ma i Della Valle sembrano aver bloccato il proprio tecnico con un prolungamento del contratto. Nei programmi futuri del tecnico viola c’è l’ambita panchina azzurra ma pare che prima di sedersi Prandelli voglia regalare un successo al popolo fiorentino. I sogni restano Carlo Ancelotti e Fabio Capello ma per motivi contrattuali è davvero dura arrivare a loro, è di ieri invece la candidatura di Roberto Mancini ma il suo nome non sembra tra i papabili in questo momento.