Tag: cesare prandelli

  • Italia, avanti con fiducia nonostante la sconfitta con l’Uruguay

    Italia, avanti con fiducia nonostante la sconfitta con l’Uruguay

    L’amichevole dell’Italia di Cesare Prandelli contro l’Uruguay di Tabarez, disputata nella fredda notte romana, è stata – risultato a parte – una bella serata di sport ed un’occasione importante per celebrare i 150 anni dell’Unità del nostro Paese, in particolare in un momento tanto delicato e difficile per le nostre istituzioni politiche e per l’instabilità economico-finanziaria.

    E’ stata la serata del record di Gigi Buffon, capitano da 112 presenze in Azzurro, al pari di un altro portierone storico, l’altro portiere campione del Mondo, Dino Zoff. Gigi Buffon, totem Azzurro, che – anche fuori dal campo, in occasione della visita al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – nel suo discorso da Capitano, ha dimostrato grande attaccamento alla Nazionale oltre che maturità di pensiero e capacità di analisi della delicata situazione attuale.

    E’ stata la serata delle conferme per il cittì Cesare Prandelli che ha visto la propria squadra reggere bene il confronto con una grande Nazionale, campione del Sudamerica, quarta nel ranking Fifa, ed in testa alla classifica del proprio girone nelle qualificazioni sudamericane ai prossimi Mondiali di Brasile 2014.

    Italia | © Claudio Villa/Getty Images

    Una Nazionale italiana che ha provato sempre a costruire, a fare gioco, a cercare il gol con convinzione, chiudendo in positivo – nonostante la sconfitta, che Cesare Prandelli definisce “ingiusta per quanto visto sul campo” – l’anno 2011 proiettandosi già verso il 2012, ossia l’anno degli Europei.

    E’ stata la prima sconfitta casalinga dell’era Prandelli, una sconfitta che – in casa – mancava dal 16 Agosto 2006 nell’amichevole contro la Croazia, nella gestione Donadoni, ma è stata una battuta d’arresto che potrebbe rivelarsi anche utile nel percorso futuro, poichè ha permesso all’Italia di misurarsi contro un avversario di spessore ed in un momento di grande forma, senza sfigurare affatto.

    Fra le note positive in campo, su tutti la grande prova di Mario Balotelli che sembra stia diventando imprescindibile per il ct, nonostante ieri sera abbia dovuto sopportare un trattamento “particolare” da parte dei duri difensori uruguaiani. Mario Balotelli, dunque, sta divenendo una certezza, anche se al suo fianco – ad oggi – manca qualcuno in grado di completarlo al meglio nelle manovre offensive, aspettando il ritorno di Antonio Cassano.

    Fra gli aspetti da rivedere, invece, la difesa Azzurra di ieri sera non è parsa sufficientemente sicura: nel gol incassato “a freddo”, che ha poi deciso l’incontro, pesa la responsabilità di Ranocchia che ha concesso troppo spazio a Fernandez; responsabilità individuali, ma non solo: anche Balzaretti non è parso in gran serata, in difficoltà soprattutto nei ripiegamenti, lasciando troppo spazio agli uomini di fascia della Celeste.

    Le certezze inossidabili, invece, si riferiscono alle iniziative di Andrea Pirlo, come sempre fulcro indispensabile del centrocampo, alla generosità di Simone Pepe, entrato a gara in corso, e di Claudio Marchisio, che – con il geometra Pirlo – nell’ormai collaudata coppia bianconera, dimostra di trovarsi a meraviglia.

    Una sconfitta di misura, dunque, dalla quale trarre importanti spunti di riflessione per il prossimo futuro, fra certezze, esperimenti riusciti, uomini ritrovati e consolidamento dei meccanismi di squadra: la strada verso le speranze del 2012 è ancora lunga, il tempo per lavorare è dalla parte del gruppo Azzurro, e la parola d’ordine, dopo quanto visto, sembra essere una sola: fiducia.

    Il video di ITALIA – URUGUAY 0-1

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”105437″]

  • Nuova maglia Nazionale per Euro 2012

    Nuova maglia Nazionale per Euro 2012

    E’ stata presentata quest’oggi alla Borghesiana la nuova maglia della Nazionale per Euro 2012. La maglia, ideata ancora una volta da Puma è stata presentata da Stefano Caroti, Chief commercial Officier del Brand, insieme a Benedetta Geronzi responsabile dell’ufficio marketing della Federazione e per gli azzurri oltre al ct Prandelli hanno “posato” Gigi Buffon e Andrea Pirlo.

    Dalle immagini si evince che qualcosa di vero c’era nelle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi con il ritorno al colletto bianco mentre è originale il gioco grafico in 3D ideato dalla Puma.

    La maglia sarà utilizzata domani sera per la prima volta nell’amichevole contro l’Uruguay (dettagli del match) valida per la festa dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

    Queste le parole di Buffon “Il calcio moderno è un gioco tecnico e fisico; le prestazioni che garantisce il kit da gioco sono molto importanti e siamo molto felici di quanto PUMA ha creato per l’Italia. Si tratta di un kit molto ricercato – siamo un popolo orgoglioso e sicuramente anche il design è molto importante per noi. Nella mia lunga carriera internazionale posso certamente dire che questo è il miglior kit che abbia mai indossato per gli Azzurri. “

    La Nuova Maglia Nazionale per Euro 2012

  • Italia Uruguay, Buffon raggiunge Zoff. Balotelli Osvaldo vs Cavani Suarez

    Italia Uruguay, Buffon raggiunge Zoff. Balotelli Osvaldo vs Cavani Suarez

    Dopo la vittoria nell’amichevole contro la Polonia e la bella domenica di Rizziconi, dal valore importante aldilà del significato calcistico, gli Azzurri sono pronti ad affrontare domani sera all’Olimpico la Celeste di Tabarez in un succulento Italia Uruguay, un’amichevole dal significato anche simbolico, ricordando la ricorrenza dei 150 anni dell’ Unità d’Italia.

    Cesare Prandelli, ct Azzurro | © Getty Images

    Calcisticamente sarà un’amichevole di prestigio assoluto, contro la Nazionale Campione d’America, un test utile per mettere alla prova gli Azzurri di Cesare Prandelli contro un avversario in grande forma, al comando del girone sudamericano di qualificazione ai prossimi Mondiali 2014, e reduce dalla roboante vittoria contro il Cile, ottenuta per 4 a 0, e siglata da Luis Suarez, uno degli uomini più temibili della Nazionale Uruguagia di Tabarez, oltre al Matador napoletano Edinson Cavani.

    Cesare Prandelli, pertanto, ci tiene a non fare sfigurare i suoi in una tale circostanza, anche se non rinuncia agli esperimenti, vera essenza delle gare amichevoli: in avanti, spazio alla coppia Balotelli-Osvaldo, mentre in difesa il palermitano Federico Balzaretti sostituirà Domenico Criscito, e Cristian Maggio prenderà il posto di Abate. A centrocampo, quasi certa la presenza di Aquilani, mentre è in dubbio la presenza del milanista Nocerino, mentre al posto di Montolivo dovrebbe esserci Simone Pepe, in un 4-3-3 in stile Juventus di Conte.

    Per Osvaldo, in particolare, sarà una gara speciale, una sorta di derby, perchè – anche se ormai difende i colori azzurri – la sua parte argentina continua a “sentire” ancora molto la sfida contro i cugini uruguayani. Speciale, però, sarà anche la gara di un veterano assoluto, il capitano Azzurro Gigi Buffon: il portierone si è dichiarato emozionato nell’incontrare domani sera il Presidente Napolitano, soprattutto in un momento tanto delicato per il Paese, proprio in concomitanza del raggiungimento delle 112 presenze, al pari di un mito come Dino Zoff, nella speranza che “possa essere un punto di partenza e non di arrivo” con la maglia della Nazionale.

    Una grande serata di sport, dunque, fra emozioni speciali, celebrazioni e spettacolo assicurato in campo.

    GUARDA LE IMMAGINI IN ANTEPRIMA DELLA NUOVA MAGLIA DEGLI AZZURRI

  • Nazionale a Rizziconi con Don Ciotti “per metter fuorigioco le mafie”

    Nazionale a Rizziconi con Don Ciotti “per metter fuorigioco le mafie”

    Per un piccolo comune come quello di Rizziconi ma in generale per tutto il meridione un fine settimana senza serie A è noioso, è un fine settimana senza aver nulla da fare. Ieri però è stata una domenica diversa, la Nazionale a Rizziconi per dar un segnale di speranza ad una terra troppo spesso flagellata dalla prepotenza della criminalità organizzata.

    L’evento nato alcuni fa da una intuizione di Don Luigi Ciotti a Bologna durante un convegno sull’etica e lo sport ha subito trovato il consenso di Cesare Prandelli e poi sposato appieno dalla Federazione cambiando per una volta il calendario degli impegni e prestandosi dunque ad un impegno sociale. La Nazionale a Rizziconi ha riportato entusiasmo in tutto il paese lasciando scontenti chi non ha potuto assistere all’allenamento azzurro per la mancanza di posti.

    Gli azzurri sul campetto di Rizziconi | ©Francesco Falleti/Il Pallonaro

    L’attesa è iniziata sin dalla mattina presto con i giovani della scuola calcio composti in attesa dei loro beniamini sulle nuove tribune per l’occasione colorate con i cappellini rossi, bianchi e verdi. Tante le autorità presenti dal Presidente della Ragione Giuseppe Scoppelliti a quello della Provincia Giuseppe Raffa, il presidente della commissione contro la Ndrangheta Salvatore Magarò, il vescovo della Diocesi Oppido Palmi, mons. Luciano Bux ma la festa è tutta per loro, per gli azzurri, che arrivano alle 12:30 venendo accolti da un boato di gioia ed incredulità.

    La Nazionale a Rizziconi, allora è tutto vero! Da capitan Buffon, fino agli osannati Pirlo e Marchisio al “bad boy” Balotelli gli azzurri, spiazzati all’arrivo si calano poi nell’atmosfera regalando sorrisi e tanta passione. Con gli azzurri ma da ambasciatore per la Calabria, di quella Calabria che è riuscita ad imporsi c’era anche Ringhio Gattuso chiamato in causa proprio da Don Ciotti come più grande esempio dell’impegno e della determinazione per non esser preda semplice delle mafie.

    Pirlo porta palla durante il mini torneo | © Enzo Barresi/Il Pallonaro

    Prima del mini torneo organizzato da Prandelli, vinto per la cronaca dagli arancioni grazie ad un gran gol di Marchisio, proprio le parole di Don Ciotti sono state da stimolo per le coscienze toccando i tanti giovani sugli spalti ma anche gli stessi azzurri. Prandelli ha definito l’evento come “una giornata storica”, Marchisio “ci siamo sentiti piccoli” sono i significativi commenti della truppa azzurra tornati a Roma per preparare la partita contro l’Uruguay per l’anniversario dei 150 anni dell’unità d’Italia.

    A Rizziconi da domani si tornerà alla routine quotidiana ma siamo sicuri che nella testa dei presenti e nella loro memoria resterà per molto tempo le emozioni di una giornata di festa.

    Il video dell’intervento di Don Ciotti (canale youtube Inquietonotizie)
    [jwplayer config=”240s” mediaid=”105107″]

    Qualche scatto della Nazionale a Rizziconi (altri scatti qui)

  • Nazionale a Rizziconi. Le immagini

    Nazionale a Rizziconi. Le immagini

    Una domenica speciale per la Nazionale a Rizziconi in campo per dar un calcio alla n’drangheta. I ragazzi di Prandelli atterrati questa mattina a Lamezia Terme si sono trasferiti in pulmann nel piccolo centro della Piana di Gioia Tauro dove da pochi minuti hanno iniziato l’allenamento. Grande entusiasmo intorno al campetto rimesso a nuovo per l’occasione per i beniamini azzurri.

    Presenti anche il calabrese Ringhio Gattuso in veste però di ambasciatore della Calabria nel mondo visti gli ormai noti problemi di salute. A rappresentare la Federazione c’è invece un “appesantito” Demetrio Albertini e il presidente Abete. E’ il giornalista di Rai Sport ad introdurre gli eventi e far da moderatore dando la parola ai vari ospiti. Presente il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, il presidente della Provincia Giuseppe Raffa, il presidente del consiglio regionale Francesco Talarico che ha consegnato ad Abete il pallone ufficiale dell’evento.

  • Nazionale a Rizziconi da bel sogno a incubo?

    Nazionale a Rizziconi da bel sogno a incubo?

    La Nazionale a Rizziconi , Prandelli e gli azzurri scendono per la prima volta in Calabria, non per una delle solite amichevoli ma per un impegno civile, per dar un segnale di speranza ad un paese balzato troppo spesso alle cronache per “fatti di n’drangheta”. Cesare Prandelli e la Federazione Italiana Giuoco Calcio hanno preso con impegno ed entusiasmo l’invito lanciato da Don Ciotti anima di “Libera” per scender fin nella Piana di Gioia Tauro e dar un calcio alla n’drangheta convincendo con la propria opera che può esistere un mondo diverso.

    Il campetto di Rizziconi ©inquietonotizie.it

    Rizziconi, un piccolo comune di circa 8000 anime ha subito accolto con entusiasmo l’evento e sopratutto i più piccoli, i bambini, che su quel terreno confiscato alla cosca Crea adesso giocano sognando proprio un futuro azzurro. Il tam tam organizzativo si è subito messo in moto e grazie alla Nazionale il comune è stato inserito nel Pon Sicurezza permettendo di recepire i fondi necessari a metter a nuovo il piccolo campetto che domenica mattina ospiterà l’allenamento di Balotelli e compagni.

    L’entusiasmo iniziale però adesso sembra aver lasciato spazio alla rabbia e alla rassegnazione, rabbia e rassegnazione che il popolo rizziconese vive ogni volta che la sua immagine viene sporcata dai soprusi delle famiglie egemoni nel territorio. Ieri mattina Rizziconi è tornata ancora una volta nelle prime pagine dei più grandi quotidiani nazionali e come spesso accade è stata dipinta per collusa, omertosa e incapace di rialzare la testa.

    A Rizziconi sanno cos’è la n’drangheta, ne vivono le conseguenze ogni giorno cercando comunque di andare avanti senza chinare il capo ma non ci stanno a finire ancora una volta, e questa volta in un giorno di festa, sbattuti sulle prime pagine come dei mostri. Per il paese l’arrivo della Nazionale è visto adesso come un incubo tanto che l’evento non potrà esser visto dall’intera cittadinanza ma limitato alle associazioni della cittadina.

    “Su quel campetto son cresciuti molti di noi” dicono in centro a Rizziconi e la “mancanza dell’erbetta è proprio dovuta all’eccessivo utilizzo”. Il campetto sul terreno confiscato ai Crea, adiacente allo “stadio”, è l’unico comunale dell’intero paese ed “è rimasto inutilizzato solo nel tempo (burocratico ndr) in cui i commissari prefettizi hanno deciso di non assegnare le concessioni” ci dice un altro ragazzo.

    Il focus dato da Don Ciotti e Prandelli all’evento sembre dunque non esser stato del tutto recepito quantomeno per quel che traspare nell’immagine data dagli organi di stampa.

  • Scocca l’ora di Super Mario

    Scocca l’ora di Super Mario

    Croce e delizia di ogni allenatore, un talento purissimo che, come quasi tutti i suoi predecessori, ha dentro di sè quella componente di follia che li rende ammirati da alcuni, di solito si tratta dei propri tifosi e odiati da altri. Si, stiamo parlando di Mario Balotelli, il bad boy del Manchester City che nell’ultimo periodo pare aver messo la testa a posto, o quasi. Reduce da uno splendido periodo di forma in maglia citizens, vorrebbe ripetere quanto di buono fatto fino adesso anche con l’azzurro più scuro e più pesante della nazionale. L’occasione è sicuramente di quelle ghiotte, per dimostrare di poter essere un leader anche alla sua giovane età, grazie all’assenza in contemporanea di Cassano e G.Rossi, superMario, infatti, stasera si troverà a guidare l’attacco dei nostri contro un avversario non molto impegnativo e in una gara che ai fini del risultato non conta granchè, ma che è pur sempre una vetrina per mettersi in mostra e puntare dritto alla chiamata che conta nel mese di maggio.

    Mario Balotelli| © gettyimages
      “E’ ora che mi svegli in azzurro, non ho ancora segnato un gol e la Nazionale e’ la cosa piu’ bella per un calciatore. Per questa amichevole non sono nervoso, e’ solo una partita di calcio, sono stato nervoso prima di un match solo nel pre-partita della finale di Champions League che poi non ho giocato” Ha dichiarato qualche giorno fa, in un’intervista che per contenuti e modi pacati ha lasciato intravedere un Balotelli più maturo, che non ha escluso un suo futuro ritorno all’Inter, che sogna di giocare con Ibra e Cassano, ma che dice di dover ringraziare sia Mancini e sia Prandelli: “Hanno fatto cose importanti per me. Mi hanno migliorato sotto il profilo tattico e mi hanno dato serenità”. E anche il ct azzurro si è detto molto soddisfatto dell’atteggiamento dell’attaccante bresciano: “L’ho trovato più maturo. Ora spero che la consapevolezza della sua forza diventi un dato costante” E allora caro Mario per dirla a modo tuo “Why always me?” “Because we count on you”.

  • Verso Polonia-Italia, subito Abate. In avanti Balotelli Pazzini

    Verso Polonia-Italia, subito Abate. In avanti Balotelli Pazzini

    Dopo aver concluso alla grande il girone di qualificazione l’Italia di Prandelli passa al secondo step della preparazione per arrivare agli Europei preparata ad esser protagonista. Il lavoro dell’ex tecnico viola è stato encomiabile sia sotto l’aspetto caratteriale recuperando il gruppo dopo la mesta apparizione al mondiale di Sudafrica che culturale con la ricerca di un gioco corale, quasi da squadra di club, mai visto in azzurro.

    Ignazio Abate | ©Getty Images
    Corsa, qualità e unità d’intenti sono i tre principi su cui Prandelli ha basato il suo lavoro lasciando poi all’estro di Giuseppe Rossi e sopratutto di Antonio Cassano la possibilità di esaltare l’intera manovra. Prima Pepito e poi Fantantonio hanno dovuto però alzare bandiera bianca condizionandone le scelte e imponendo qualche cambiamento nel progetto ma con il ct ha tenuto oggi precisare il cambio di uomini non vuol dire cambio di mentalità. Lo sforzo azzurro infatti dovrà esser nel continuare a giocare palla a terra e con gli inserimenti pur avendo in avanti due torri forti fisicamente. Sia Balotelli che Pazzini, titolari domani in Polonia, dovranno rivedere un pò il proprio stile di gioco consentendo con il movimento ad allargare le maglie della difesa polacca per i consueti inserimenti dei centrocampisti. Da qui a giugno gli appuntamenti della Nazionale non saranno tantissimi e per questo pur in amichevole gli azzurri dovranno metter in difficoltà Prandelli per guadagnare un posto nei 23 dell’Europeo. Nell’undici titolare domani l’unico a doversi giocare il posto è il debuttante Ignazio Abate arrivato in Nazionale dopo aver conquistato il Milan e i milanisti affermandosi come un dei migliori terzini destri del nostro campionato. Il biondo cresciuto nel vivaio rossonero si gioca un posto con Cassani e forse De Silvestri come alternativa all’inamovibile Maggio. In difesa tornerà a giocare quella che è considerata la coppia titolare con il rientrante Ranocchia a far coppia con Chiellini riportato in mezzo per l’occasione. Sulla sinistra questa volta giocherà Criscito. Giusta l’idea di Prandelli di non modificare il centrocampo consegnando ancora una volta ai 4 registi le chiavi della Nazionale. Più salirà l’intesa tra Pirlo, De Rossi, Marchisio e Montolivo più l’Italia avrà chance di giocarsi la vittoria finale all’Europeo. Nella ripresa Prandelli ha annunciato la volontà di dar spazio a Simone Pepe, il cui compito sarà quello di far il guastatore attaccando il portatore di palla polacco, e sicuramente ci sarà spazio per i vari Ogbonna, Aquilani e Matri.

  • Prandelli richiama Matri e Pepe in nazionale. Novità Abate, no a Di Natale

    Prandelli richiama Matri e Pepe in nazionale. Novità Abate, no a Di Natale

    Il commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli ha diramato oggi pomeriggio, come di consueto qualche ora dopo il termine delle gare dell’undicesima giornata di Serie A, le convocazioni in vista del doppio impegno amichevole con Polonia, venerdì 11 novembre a Wroclaw, e Uruguay, martedì 15 novembre allo stadio Olimpico di Roma.

    Ignazio Abate | © Marco Luzzani/Getty Images
    Il ct, che deve far fronte alle assenze forzate di Antonio Cassano – appena operatosi al cuore – e Giuseppe Rossi – rottura dei legamenti del ginocchio destro – che sono a rischio Europeo considerato il lungo periodo di guarigione che devono osservare, ha richiamato in Nazionale gli juventini Simone Pepe e Alessandro Matri che bene stanno facendo in questa stagione con il club bianconero. La novità assoluta è la prima convocazione del milanista Ignazio Abate che si è guadagnato la chiamata di Prandelli a suon di prestazioni eccellenti dimostrandosi uno dei migliori terzini italiani attualmente in circolazione. Come al solito è folta la rappresentanza juventina che conta ben 7 calciatori, seguita da quella di Inter e Milan con 3. Per il resto tutto confermato: ci saranno Buffon, Chiellini, Criscito, De Rossi, Pirlo, Marchisio, Montolivo, Aquilani, Giovinco, Pazzini e Balotelli sul quale il ct riporrà le speranze se Cassano e Rossi non dovessero farcela a recuperare per giugno. Non figura invece nella lista Antonio Di Natale, ancora una volta escluso dal gruppo azzurro nonostante sia l’attuale capocannoniere del campionato e vincitore delle ultime due classifiche marcatori con 29 e 28 gol nelle stagioni 2009-2010 e 2010-2011. Questo l’elenco completo dei 24 convocati del ct Cesare Prandelli. Portieri Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Sirigu (Paris Saint Germain) Difensori Abate (Milan), Balzaretti (Palermo), Barzagli (Juventus), Chiellini (Juventus), Criscito (Zenit San Pietroburgo), Maggio (Napoli), Ogbonna (Torino), Ranocchia (Inter) Centrocampisti Aquilani (Milan), Nocerino (Milan), De Rossi (Roma), Marchisio (Juventus), Pirlo (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Inter), Pepe (Juventus) Attaccanti Balotelli (Manchester City), Giovinco (Parma), Matri (Juventus), Osvaldo (Roma), Pazzini (Inter)

  • Mancini, rinnovo faraonico 25 milioni in 4 anni

    Mancini, rinnovo faraonico 25 milioni in 4 anni

    Secondo le ultime indiscrezioni del giornale “The Sun”, lo sceicco Mansour avrebbe già pronto il rinnovo de contratto del suo tecnico Roberto Mancini, per blindare definitivamente il legame tra l’allenatore ex Inter e la panchina del Manchester City. L’ultimo risultato ottenuto contro il Manchester United (il 6 a 1 a Old Trafford) ha decisamente convinto lo sceicco Mansour delle qualità, delle potenzialità e del buon lavoro sin qui svolto da Mancini, portando a mettere sul piatto un rinnovo a suon di milioni, dove secondo i rumors si vocifera di un quadriennale da 22 milioni di sterline (circa 25 milioni di euro), aumentando l’ingaggio attuale, stimato intorno ai 3 milioni e mezzo, verso un notevole ritocco che lo innalzerebbe sui 6 milioni e duecento mila euro netti annui. Cifre da capogiro che lo renderebbero il tecnico più pagato della Premier League, scavalcando un ‘mostro sacro’ come Sir Alex Ferguson, che in questa speciale classifica degli allenatori paperoni si accomoderebbe alle spalle del tecnico jesino.

    Roberto Mancini | ©Laurence Griffiths/Getty Images
    Nonostante il tecnico italiano abbia ancora 18 mesi di contratto questo rinnovo potrebbe supportare l’ipotesi di una blindatura forte e decisa, per un allenatore che ha iniziato un progetto con il City, conquistando in due anni una qualificazione alla Champions League entrando nella fase a gironi senza passare per i preliminari, e proprio nella passata stagione il suo primo trofeo british con la vittoria della F.A. Cup. L’ottimo andamento in campionato e la testa della classifica saldamente conquistata hanno convinto lo sceicco Mansour a togliere ogni ipotesi di un plausibile addio del Mancio dalla panchina dei Citizens. Soprattutto in vista di una possibile tentazione relativa ad una chiamata ad allenare la Nazionale Azzurra nella peggior ipotesi di un Cesare Prandelli che naufraghi ai prossimi Europei.