Tag: cesare prandelli

  • Verso Euro 2012 Cassano e Giuseppe Rossi, Prandelli sorride

    Verso Euro 2012 Cassano e Giuseppe Rossi, Prandelli sorride

    Gli Europei di calcio in Polonia ed Ucraina si avvicinano sempre più, e la Nazionale Italiana di Cesare Prandelli dovrà farsi trovare pronta in vista dell’appuntamento continentale, fin dalle prime battute, data la difficoltà del girone qualificatorio. In tal senso, dunque, sarà fondamentale stilare una lista di convocazioni competitiva ed idonea a raggiungere gli obiettivi prefissati, per provare a risollevare l’immagine internazionale del calcio di casa nostra. Per Cesare Prandelli, in questi giorni, sono giunte buone notizie da parte di due uomini importanti in ottica qualificazione che, però, nella presente stagione hanno dovuto fronteggiare problematiche fisiche piuttosto serie: Antonio Cassano e Giuseppe Rossi, Pepito, come viene soprannominato in Spagna.

    Il barese, come anticipato nei giorni scorsi, ha ormai ottenuto l’atteso “ok” dalla commissione medica della Figc per tornare in campo, dopo la problematica cardiaca che lo ha colto cinque mesi fa, e che lo ha costretto a sottoporsi all’intervento per chiudere il forame ovale pervio. Dopo allenamenti blandi, fatti di corsa leggera, stretching e poco altro, Fantantonio potrà, ora, intensificare i ritmi di preparazione, cercando di smaltire i tre chili di troppo, accumulati in questi lunghi mesi lontano dall’attività agonistica, nella speranza che i due mesi che mancano alla data delle convocazioni siano sufficienti a garantirgli l’acqusizione di una forma ottimale, perlomeno per mettere in difficoltà Cesare Prandelli che, in tempi “non sospetti” aveva dichiarato di voler aspettare Antonio Cassano “fino all’ultimo secondo utile prima delle convocazioni”.

    Cesare Prandelli | © Getty Images

    Per quanto riguarda Giuseppe Rossi, poi, giungono ottime notizie dalla Spagna: dopo l’infortunio al legamento crociato riportato ad ottobre 2011, infatti, Pepito è tornato ad allenarsi con la sua squadra, il Villareal, e ciò apre lo spiraglio alla speranza di un suo ritorno in campo in tempi idonei a garantirgli un posto per Euro 2012. La presenza di Cassano e Rossi, infatti, appare assolutamente fondamentale per il gioco offensivo della Nazionale di Prandelli, anche perchè – da uno sguargdo d’ insieme  al reparto offensivo – emerge un panorama non propriamente roseo, considerando le difficoltà che stanno attraversando, in questo momento, alcuni attaccanti. Basti pensare al momento “no” di Giampaolo Pazzini, condizionato anche dalla disastrosa stagione nerazzurra, ma anche alle problematiche legate all’eccessiva incostanza del talentuoso quanto bizzoso Mario Balotelli. Non da meno sono le difficoltà realizzative di Alessandro Matri, relegato in panchina da Antonio Conte, nonostante sia comunque il miglior realizzatore della Juventus nella presente stagione, con 10 reti all’attivo, così come le difficoltà – ormai di lungo corso – dell’oriundo Amauri, e di Totò Di Natale che, dopo una stagione assolutamente brillante, nelle ultime uscite è apparso in difficoltà atletica.

    Al contrario delle ultime edizioni di Europei e Mondiali, quando i dubbi principali delle diverse Nazionali azzurre riguardavano principalmente gli altri reparti, in prospettiva dell’Europeo di Polonia-Ucraina 2012, l’Italia potrebbe giungere con un reparto d’attacco “working in progress”, senza gerarchie consolidate e punti di riferimento fissi. La data ultima per la presentazione delle qualificazioni ufficiali, in cui la lista dei ventuitrè dovrà essere comunicata definitivamente, è fissata per il 28 Maggio: ancora due mesi circa, dunque, a disposizione del cittì Prandelli prima di svelare le carte.

  • Cassano può giocare. Il Milan riabbraccia Fantantonio

    Cassano può giocare. Il Milan riabbraccia Fantantonio

    Antonio Cassano rinasce. Nella mattinata di oggi il sito del Milan ha confermato il rientro ufficiale del numero 99 rossonero, dopo aver ricevuto l’idoneità all’attività agonistica da parte della commissione di medici chiamata a decidere circa il futuro calcistico del fantasista barese. Scongiurate così le ipotesi più cupe che davano per conclusa la carriera del calciatore. Una notizia che non può non riempire di gioia l’ambiente milanista, che attendeva questo giorno da cinque mesi. Potrebbe essere proprio Cassano l’asso nella manica di Allegri per le ultime otto partite di campionato. Sorride anche Cesare Prandelli. Il ct della Nazionale azzurra si è detto entusiasta della possibilità di contare sul talento di Bari vecchia in vista degli Europei.

    IDONEO – Era nell’aria, ora è ufficiale. Cassano è di nuovo a disposizione di Allegri e può essere convocato già dalla prossima partita di campionato che vedrà il Milan impegnato contro la Fiorentina di Delio Rossi a San Siro. L’idoneità è arrivata questa mattina dall’Istituto di medicina dello sport di Milano e sarà valida per i prossimi 12 mesi. Il giocatore era accompagnato da Rodolfo Tavana, il responsabile sanitario del Milan, il quale ha voluto esprimere la propria gratitudine nei confronti della Federazione Medico sportiva italiana. Il direttore dell’istituto lombardo, che ha firmato personalmente il nullaosta a Cassano, ha rivelato come il rossonero, appresa la notizia, abbia corso con il certificato in mano fino a casa per festeggiare con la moglie e il piccolo Christopher.

    UOMO SCUDETTO – Il rientro di Cassano deve leggersi anche in chiave scudetto. E’ innegabile come l’ex doriano rappresenti un’arma in più nella lotta fra il Milan e la Juventus per il titolo di campione d’Italia. Forse è prematuro parlare di una convocazione del barese già nella prossima sfida di campionato, considerata la forma fisica prevedibilmente approssimativa. Più realistico invece vedere un Cassano pronto nel giro di due settimane, e quindi disponibile per l’impegno casalingo contro il Bologna in programma domenica 22 aprile, quando mancheranno cinque gare al termine della stagione.

    Antonio Cassano torna a Milanello | ©Oliver Morin/Getty Images

    NUMERI – Dal suo arrivo a Milanello nella finestra del mercato invernale della scorsa stagione, Antonio Cassano ha totalizzato 26 presenze totali. Lo scorso anno in meno di cinque mesi andò a segno quattro volte, sfornando nove assist ai propri compagni di squadra. Anche quest’anno l’avventura al Milan sembrava iniziata sotto i migliori auspici, grazie ai due gol e i sette assist, oltre alla marcatura in Champions League durante la fase a gironi contro i cechi del Viktoria Plzen.

    VALZER – Il calciatore più felice del rientro di Cassano sarà con tutta probabilità Ibrahimovic. In questi mesi lo svedese ha spesso dichiarato di sentire la mancanza del numero 99 rossonero, con il quale fin dall’anno scorso si è instaurato un rapporto speciale a tal punto da “costringere” Allegri a preferire ad  inizio stagione la coppia Ibra-Cassano, mettendo in discussione i brasiliani Robinho e Pato, in particolare quest’ultimo. Nella frattempo alla comitiva rossonera si è aggiunto l’argentino Maxi Lopez, senza dimenticare l’esplosione del talentuoso El Shaarawy. Quali saranno le future gerarchie all’interno del Milan? Un dato è certo, a Milanello non c’è spazio per tutti.

    EUROPEI – Cesare Prandelli strabuzza gli occhi. Sembrava una mission impossible, ma alla fine il commissario tecnico degli azzurri potrà contare anche sulle giocate di Antonio Cassano per i prossimi Europei di Ucraina e Polonia. L’ex allenatore di Fiorentina e Parma non ha mai nascosto la propria ammirazione nei confronti del calciatore del Milan, tanto da incentrare il nuovo progetto Italia intorno alla figura del talento di Bari vecchia. La Spagna fa meno paura?

     

  • Cassano di corsa verso Euro 2012. Parte l’iter riabilitativo

    Cassano di corsa verso Euro 2012. Parte l’iter riabilitativo

    Dopo l’importante pareggio ottenuto contro il Barcellona in Champions League, in prospettiva dell’ anticipo di campionato contro il Catania, e del rush finale stagionale, giungono importanti e confortanti notizie per il Milan dal fronte Antonio Cassano. Il barese, infatti, dopo i lunghi mesi trascorsi in lunghe sedute di allenamento individuale progressivo, ieri alle ore 15 ha partecipato alla seduta di allenamento insieme alla squadra, eseguendo qualche esercizio di stretching e corsa leggera.

    Antonio Cassano | © Claudio Villa/Getty Images

    Un approccio leggero al campo, dunque, ma che è già un buon segnale in vista del completo recupero per il fantasista di Bari Vecchia, lontano dai campi da gioco da cinque mesi circa, a seguito dell’operazione subita per una piccola malormazione cardiaca. Inoltre, tale segnale è sicuramente da leggere in chiave positiva in vista delle prossime visite mediche cui si sottoporrà a Roma, al fine di ottenere il via libera per continuare l’attività sportiva. In tal senso, infatti, è stata richiesta all’ FMSI (Federazione Medico Sportiva Italiana, ndr) la costituzione di un’apposita commissione medica al fine di formulare una valutazione medico-scientifica che si riunirà lunedì prossimo 2 Aprile per una prima valutazione sulle condizioni del giocatore, che – se sarà positiva – darà il via all’ iter medico-legislativo strumentale al conseguimento della certificazione dell’ idoneità sportivo – agonistica di Antonio Cassano, così come previsto ai sensi del decreto ministeriale 1982 e della legge 91.

    Una buona notizia, dunque, anche per la Nazionale di Prandelli in vista dei prossimi Europei di calcio, considerando l’intento – esplicitamente espresso dallo stesso cittì – di voler aspettare Antonio Cassano fino ” all’ultimo secondo disponibile ” in chiave convocazione. Realisticamente, le possibilità che Antonio Cassano possa essere in perfetta condizione per poter intraprendere l’avventura in Polonia ed Ucraina con la maglia Azzurra sono poche, più vicine all’ utopia che alla realtà, ma come si suol dire “sognare aiuta a vivere” e, soprattutto, non costa nulla.

  • No agli stage della Nazionale: colpo basso a Prandelli

    No agli stage della Nazionale: colpo basso a Prandelli

    Decisione unanime da parte dei presidenti dei venti club di serie A che hanno respinto categoricamente la richiesta avanzata da parte di Cesare Prandelli di poter realizzare degli stage a Coverciano insieme ai suoi calciatori della Nazionale, per averli a disposizione per due giorni, nel mese di Aprile in prossimità delle semifinali di Champions (in tal caso i giocatori del Milan, se fossero ancora in corsa sarebbero comunque esentati, ndr) in modo da lavorare insieme, compattare il gruppo e preparare al meglio il prossimo impegno Europeo in Polonia ed Ucraina.

    Un no secco, che ricalca ancora una volta l’ egoismo da parte dei club, e la loro chiusura nei confronti delle richieste avanzate da parte della Nazionale, nonostante il ct Prandelli abbia comunque cercato, in ogni occasione, di sottolineare l’ importanza della collaborazione con i club di appartenenza.

    Cesare Prandelli ©Claudio Villa/Getty Images

    Gli impegni della Nazionale durante il campionato sono considerati come un vero e proprio fastidio per i club, che – stando alle parole del Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis – non hanno mai avuto piacere di “concedere” i propri calciatori alla Nazionale per le partite amichevoli (peraltro rare, ndr) durante la stagione, temendo sempre che quegli impegni “indesiderati” potessero comportare qualche infortunio di troppo, o anche solo qualche acciacco ai propri uomini.

    Uno schiaffo pesante nei confronti di Cesare Prandelli, che teneva tanto alla possibilità di realizzare tali stages, considerando che la proposta è stata una sua personale iniziativa: una sconfitta personale, dunque, che rischia di incrinare e compromettere il suo futuro da cittì, nonostante il suo contratto con la Figc scada nel 2014.

    Inoltre, Prandelli ha sempre ribadito di “sentirsi uomo di campo” e, dunque, se dovessero venir meno i presupposti per restare alla guida della Nazionale, non gli dispiacerebbe andare ad allenare un grande club ed, in particolare, la sua amata “Signora”, ossia la Juventus. Una concreta possibilità, almeno per il futuro, anche se per ora sarebbe meglio evitare di turbare il cittì, considerando l’importanza dell’imminente impegno Europeo. In tale direzione dovrebbe andare il comportamento dei club di serie A, superando le logiche del solo interesse “personale” per creare delle “sinergie che permettano di realizzare l’interesse del calcio italiano”, così come ha sottolineato quest’ oggi lo stesso presidente del Coni Gianni Petrucci.

     

  • Verso Euro 2012: Spagna grande favorita

    Verso Euro 2012: Spagna grande favorita

    Mancano appena un centinaio di giorni all’inizio di Euro 2012  in Polonia e Ucraina ma già, complice anche gli ultimi test amichevoli, ci sono già i primi pronostici. Ovviamente la favorita numero uno è la Spagna, campione del mondo e d’Europa in carica, inserita tra l’altro nel girone dell’Italia insieme a Croazia ed Irlanda. Le Furie rosse al momento attraversano uno stato di grazie, e il 5-0 inflitto al Venezuela nell’ultima uscita ne è la controprova. Del Bosque dal canto suo ha tantissimi uomini di alto livello a disposizione potendo contare prima di tutto sul numeroso gruppo del Barcellona. Basti pensare che ieri sera ha lasciato fuori uno come Xavi, titolare in qualsiasi squadra di club o nazionale del mondo. Per il resto accanto ai soliti noti ecco spuntare Soldado, autore di un’ottima stagione sin qui e che, al ritorno dopo tanti anni in Nazionale, ha siglato una tripletta. Per gli iberici, dunque, tutto sembra girare al meglio.

    Spagna © Manuel Queimadelos Alonso/Getty Images

    Come al solito una squadra dalla quale ci si attende tantissimo è la Germania, capace di sorprendere quando non parte favorita e di farsi trovare pronta quando inizia le manifestazioni con i pronostici dalla propria parte. Non tragga in inganno il ko rimediato contro la Francia ieri sera: per Klose e compagni era il primo ko negli ultimi dodici mesi ed è inoltre arrivato complice anche una serie di pesanti assenze. Stranamente però, rispetto al passato, la formazione teutonica sembra ballare un po’ dietro.

    Da tenere d’occhio ovviamente l’Olanda, capace in settimana di vincere contro l’Inghilterra. Ma al di là di tale successo, la formazione di Van Marwijk sembra quella con il maggiore potenziale offensivo. In particolare se Van Persie e Sneijder ritroveranno la migliore forma in vista dell’appuntamento di Polonia e Ucraina. Da migliorare invece il rendimento del reparto arretrato. Ovviamente nel novero delle possibili vincitrici va inserita l’Italia. Al contrario dell’Olanda la formazione di Prandelli sembra avere qualche problemino in fase avanzata. Gli Azzurri infatti sembrano da non poter prescindere, per via del loro gioco, da Balotelli, considerando che Rossi attualmente è ancora ai box per via del grave infortunio patito qualche mese fa. A patto che, dal punto di vista comportamentale, cominci a cambiare. Molto però ruota attorno a Pirlo: è lui a dare luce alla manovra. In difesa, se si riuscirà a trovare la giusta quadratura, non ci dovrebbero essere problemi. D’altronde il blocco più importante è quello della Juventus, la squadra che ha subito meno gol di tutte in campionato.

    Sembra aver perso qualcosina, dopo l’addio di Fabio Capello, la nazionale dell’Inghilterra. Una squadra forse troppo “vecchia” e molto dipendente da Rooney. Per i Leoni il cammino non sarà facile. Occhio invece alla Francia, nazionale che sta cambiando parecchio svecchiando una rosa rimasta sino a poco tempo fa ancorata a troppi senatori che avevano fatto il proprio tempo. Ribery a parte, nonostante l’età ancora al top, c’è il talento di Nasri da tenere d’occhio, così come altri giocatori emergenti come Giroud, Cabaye e M’Vila. Per Blanc dunque c’è la possibilità di poter contare su una rosa giovane e vogliosa di emergere. Sin qui le big.

    Non è escluso poi che possano uscire fuori delle sorprese. Tra queste la prima è il Portogallo, inserita in questo gruppo solo perché negli ultimi tempi ha dimostrato qualche difficoltà di troppo nonostante un talento cristallino quale quello di Cristiano Ronaldo. Occhio anche alla Svezia di Zlatan Ibrahimovic, anche se dovrà vedersela contro avversarie piuttosto difficili nel proprio girone.

  • Italia – Usa 0-1, le pagelle. Sentenza Dempsey, piace Borini

    Italia – Usa 0-1, le pagelle. Sentenza Dempsey, piace Borini

    Nell’Italia scesa in campo ieri sera a Genova si salva poco o niente. Da dimenticare la prima frazione di gioco, da apprezzare la generosità mostrata nel finale, grazie sopratutto alla verve del neo entrato Borini.

    Ottima prestazione degli Usa guidati da Klinsmann, che c’entrano l’impresa storica di battere per la prima volta la Nazionale italiana. Dempsey si conferma autentico trascinatore della formazione statunitense.

    Dopo il match di ieri il tecnico tedesco può sorridere ed essere fiducioso circa la qualificazione al Mondiale in Brasile fra due anni.

     

    PAGELLE ITALIA USA 0-1

    ITALIA
    Ogbonna 6,5
    : il giovane difensore del Torino mostra di possedere una personalità importante. Nel primo tempo gioca al fianco del bianconero Barzagli (6,5) senza commettere errori. Nella ripresa l’entrato in campo di Chiellini (6) gli consegna la fascia sinistra, di cui ne diventa padrone. Concentrazione mentale e fisicità non comuni per un ragazzo dell’età di Ogbonna, se si considera che ha soltanto 23 anni.

    Marchisio 5: deludente la prestazione del centrocampista juventino, schierato sul settore di centro-sinistra con al fianco il suo compagno di squadra Pirlo (5,5). La formazione sperimentale di Prandelli non deve servire come attenuante e in vista dell’Europeo ci si attende qualcosa di più dal Principino bianconero.

    fabio borini | © Claudio Villa/Getty Images

    Thiago Motta 4,5: il regista del Psg gioca in un ruolo non suo e si vede. Il guizzo in avvio di gara resterà un episodio isolato, tanto che il ct azzurro decide per la sua sostituzione alla fine del primo tempo. Nonostante Prandelli abbia indicato Cossu e Diamanti come possibili outsider nel ruolo di trequartista, fin qui all’Italia degli ultimi anni è mancato un leader in quella zona di campo. Utopia vedere Totti in Polonia e Ucraina?

    Giovinco 5,5: la “Formica atomica” non riesce ad incidere più di tanto sul match. Quando accelera sembra in grado di mettere in grossa difficoltà la difesa statuaria degli Usa, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. L’attaccante del Parma forse non è ancora pronto a disputare un Europeo da protagonista. I tifosi della Nazionale auspicano i rientri di Giuseppe Rossi e Antonio Cassano.

    Borini 6,5: esordio molto positivo per l’attaccante della Roma, a cui Prandelli concede l’ultima mezzora di gioco. Non è un caso che dopo il suo ingresso per uno spento Matri (5), la partita dell’Italia subisca una brusca sferzata. Solo la sfortuna e il portiere statunitense Howard impediscono al giallorosso di timbrare con un gol la sua prima presenza in azzurro. A fine partita incassa i complimenti del commissario tecnico. L’ex giocatore del Chelsea sta bruciando le tappe, e ad oggi non sarebbe una follia immaginare il numero 31 giallorosso nella comitiva che partirà fra 100 giorni in Polonia.

     

    USA
    Dempsey 7:  man of the match dell’amichevole vinta dalla Nazionale a stelle e strisce contro l’Italia. Il centrocampista del Fulham segna il gol che decide l’incontro al 10′ del secondo tempo. L’esperienza maturata in Premier League lo ha trasformato in un leader carismatico che catalizza tutte le azioni offensive dei propri compagni. Insieme a Bradley (6,5), il figlio dell’ex commissario tecnico, giganteggia a centrocampo.

    Altidore 6,5: più che un calciatore sembra un giocatore da Superbowl. Migrato in Olanda dove sta facendo le fortune dell’AZ, l’attaccante classe ’89 si è reso protagonista di un’ottima prestazione, condita dall’assist sui piedi di Dempsey per l’1-0 finale.

    Klinsmann 7: bella rivincita per l’ex ct della Germania, che nel 2006 fu costretto ad arrendersi in semifinale proprio contro l’Italia di Marcello Lippi. Nella conferenza stampa della vigilia aveva annunciato l’intenzione di giocare una partita offensiva, ma ciò che più ha stupito gli addetti ai lavori è stata la solidità difensiva mostrata dai suoi uomini. Il tedesco si augura di ritrovare gli azzurri nella rassegna iridata che si disputerà fra 2 anni in Brasile.

    Tabellino Italia Usa 0-1 
    Italia (4-3-1-2): Buffon 6, Maggio 6 (27′ s.t. Abate 6), Barzagli 6,5, Ogbonna 6,5, Criscito 5 (1′ s.t. Chiellini 6), Pirlo 5,5, Marchisio 5 (27′ s.t. De Rossi 5,5), Nocerino 5 (1′ s.t. Montolivo 5,5), Thiago Motta 4,5 (13′ s.t. Borini 6,5), Giovinco 5,5, Matri 5 (13′ s.t. Pazzini 5,5).
    Panchina: De Sanctis, Sirigu, Viviano, Bonucci, Astori, Balzaretti. Allenatore: Prandelli 5
    Usa (4-2-3-1):  Howard 6,5, Boccanegra 6,5, Cherundolo 6,5, Goodson 6, Johnson 6,5, (31′ s.t. Spector 6), Edu 6, Bradley 6,5, Williams 6, Dempsey 7 (48′ s.t. Buddle s.v.), Shea 6,5 (28′ s.t. Kljestan 6), Altidore 6,5 (34′ s.t. Boyd s.v.).
    Panchina: Guzan, Rimando, Cameron, Parkhurst. Allenatore: Klinsmann 7

    HIGHLIGHTS ITALIA USA 0-1
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  • Italia – Usa 0-1, Klinsmann sorprende gli azzurri

    Italia – Usa 0-1, Klinsmann sorprende gli azzurri

    L’amichevole tra Italia Usa termina con il successo storico degli americani guidati da Klinsman. Per la prima volta nella loro storia la Nazionale a stelle e strisce ha battuto la squadra azzurra.

    L’eroe della serata è stato il centrocampista Dempsey, autore del gol vittoria al 10′ del secondo tempo. Inutile il forcing finale degli uomini di Prandelli. Una reazione tardiva quella degli azzurri, apparsi lenti e privi del minimo sindacale di cattiveria agonistica richiesto da un’amichevole come quella di stasera.

    Tra le poche note positive si segnala la prestazione di Ogbonna e l’impatto di Borini sul match, al suo esordio con la maglia della nazionale. Delude la coppia d’attacco composta da Giovinco e Matri.

    clint dempsey | © Valerio Pennicino/Getty Images

    PRIMO TEMPO SOPORIFERO – Durante i primi 45′ minuti di gioco a Genova regna la noia, con gloriose canzoni del passato che risuonano più attuali che mai. La posizione di Thiago Motta inizialmente crea qualche grattacapo alla retroguardia statunitense, ma il centrocampista del Paris Saint Germain ben presto cade nell’anonimato del match.

    Meglio di lui non fa l’attaccante della Juventus Matri. L’ex cagliaritano non riesce mai a trovare giocate convincenti insieme alla “Formica atomica”, e anche la sua prova nel complesso è da ritenersi negativa. Gli Usa assolvono bene il compito difensivo, merito sopratutto del proprio allenatore, in passato schernito dai colleghi per via del suo gioco decisamente sbilanciato all’attacco.

    IL GOL VITTORIA – Il gol che decide l’incontro arriva poco dopo l’inizio della ripresa. Dalla sinistra Johnson crossa al centro per Altidore, e l’attaccante dell’AZ è bravo a servire all’indietro Dempsey che di destro incrocia dalla parte opposta di Buffon. Per il calciatore del Fulham si tratta del 25° gol con la maglia della Nazionale in 83 presenze, una media reti importante per un centrocampista.

    GENEROSITÀ NON PREMIATA – Prandelli rivolta come un calzino l’undici azzurro in campo e decide di varare al 13′ minuto del secondo tempo il tridente d’attacco. Borini va a sostituire un deludente Thiago Motta, mentre l’interista Pazzini prende il posto di un evanescente Matri. L’attaccante giallorosso si rende in più di un’occasione pericoloso difronte ai pali difesi da Howard, senza riuscire però a spezzare l’incantesimo della porta americana. Nel finale gli assalti della Nazionale italiana si fanno ancora più impegnativi per la difesa Usa che si compatta in maniera brillante. Klinsmann può sorridere, dopo la semifinale di Berlino 2006 è lui ad esultare mentre per Prandelli scatta un campanello d’allarme piuttosto inquietante qualora gente come Cassano, Giuseppe Rossi, Cassano mancasse agli Europei di Ucraina e Polonia fra 6 mesi.

  • Borini in Nazionale a suon di gol grazie a Luis Enrique

    Borini in Nazionale a suon di gol grazie a Luis Enrique

    Fabio Borini sta attraversando un momento straordinario che lo ha portato alla convocazione nella Nazionale maggiore del c.t. Prandelli per l’amichevole contro gli Stati Uniti di stasera. Il palcoscenico internazionale non è una novità per il ragazzo bolognese che può vantare già 31 presenze con 7 reti nelle Nazionali minori.

    Importanti anche le due esperienze inglesi, soprattutto quella prestigiosa nella squadra riserve del Chelsea di cui è stato capocannoniere nel 2008-2009 conquistandosi convocazioni e 4 presenze con la squadra dei grandi alla corte di Carlo Ancelotti. Anche il prestito allo Swansea City nella Serie B inglese ha portato gloria all’attaccante classe 1991, in una stagione trionfante con promozione in Premier League da vero protagonista e 6 importanti e decisivi gol messi a segno.

    LA CONVOCAZIONE DI PRANDELLI – Sulla nuova esperienza in Nazionale le sensazioni di Borini sono molto positive e ha riferito di sentire molta fiducia da parte dell’ambiente. Inoltre il romanista ha dichiarato di aver sentito subito il sostegno dei compagni e di un gruppo di grandi campioni. “Io sono il più giovane – ha dichiarato al Corriere dello Sport –, e questo è un passo avanti per me e per l’Italia. Il primo giorno è stato tutto un po’ strano, ho dormito con l’Under 21 e poi la mattina dopo sono arrivato qua, comunque sono molto contento”.

    Fabio Borini © Claudio Villa/Getty Images

    L’ATTACCANTE MODERNO – E non stupisce che a soli 20 anni Borini sia approdato in Azzurro, cosa che come sottolinea l’agente Marco De Marchi “non è da tutti”. Difficile comunque paragonare l’eccellente stagione a livello personale con la finora deludente esperienza della Roma nel campionato in corso. Sei reti importanti in Serie A più una in Coppa Italia a fronte di una squadra che stenta a decollare ed è costantemente al centro di beghe tattiche e di spogliatoio. La cosa certa è che con qualsiasi modulo si scenda in campo la presenza di Borini è sempre gradita anche e soprattutto da parte del tecnico giallorosso Luis Enrique che lo sta lanciando da titolare fisso. Quello che stupisce infatti è la voglia che il calciatore mette in campo, i chilometri percorsi durante ogni match e l’intensità della concentrazione e del sacrificio. Borini è il prototipo dell’attaccante moderno cinico sotto porta, fisicamente eccellente e disponibile a correre per i compagni oltre che diligente tatticamente.

    BORINI E LUIS ENRIQUE – E tra il tecnico e Borini c’è grande feeling al punto che l’attaccante ha riconosciuto a Luis Enrique i meriti della sua convocazione che “sono sicuramente molti”. E lo ha ringraziato per avergli dato fiducia soprattutto dopo l’infortunio che per tanto tempo lo aveva bloccato, ma anche per il modo in cui lo fa giocare che esalta le sue qualità. Sul codice deontologico di squadra che ha tenuto fuori De Rossi dal delicato match perso malamente contro l’Atalanta Borini si trova perfettamnte d’accordo con l’allenatore spagnolo che ha definito “davvero inflessibile”. “Le regole le ha dettate lui prima che io arrivassi e le fa rispettare,- ha continuato l’ex del Parma – anche perché è una persona di grande carattere e carisma”.

    SUL CASO DE ROSSI – Borini è poi tornato sul caso che in questi giorni sta monopolizzando i media romani e nazionali affermando che “è successo quello che ha raccontato lui. A me non potrebbe accadere ma solo perché io arrivo sempre venti minuti in anticipo. È una questione di abitudine”. Insomma nella bagarre del momento nero della Roma l’unica nota positiva è l’attaccante da oggi anche della Nazionale anche considerando che nelle ultime gare giallorosse i suoi voti sono stati sempre sopra la sufficiente o quantomeno sufficienti al contrario della stragrande maggioranza dei suoi compagni di squadra. Non sarà certo una soluzione alla crisi romanista, ma il dato è emblematico, infatti molte volte nel calcio prima di moduli e tecnica contano le motivazioni.

  • Italia – Usa, Prandelli lancia la coppia Matri e Giovinco

    Italia – Usa, Prandelli lancia la coppia Matri e Giovinco

    L’Italia affronta gli Usa stasera in amichevole al Luigi Ferraris. Durante la vigilia ha tenuto banco il codice etico che vige all’interno dello spogliatoio azzurro e la sua applicazione concreta operata dal ct Cesare Prandelli.

    Ha fatto clamore l’esclusione di Mario Balotelli per condotta antisportiva, stesso motivo per il quale il romanista Osvaldo è rimasto a casa. Altro tema caldo il polverone sollevatosi intorno a Gianluigi Buffon. Le polemiche hanno investito anche De Rossi, con il giallorosso finito sulla graticola per la tribuna di Bergamo a causa del suo ritardo alla riunione tecnica prima del match.

     

    L’allenatore degli azzurri si augura di lasciarsi alle spalle i dibattiti scoppiati negli ultimi giorni per ritrovare la giusta concentrazione in vista dell’importante amichevole contro la formazione statunitense guidata da Klinsmann, uno degli ultimi test prima dell’Europeo che avrà inizio a giugno. In attacco Giovinco farà coppia con Matri, mentre con ogni probabilità Borini farà il suo esordio con la maglia della Nazionale durante il secondo tempo. Tra gli Usa attenzione alla punta Altidore, affiancato da Buddle.

    Allenamento Italia | © Claudio Villa/Getty Images

    THIAGO MOTTA TREQUARTISTA – Durante la conferenza stampa della vigilia Prandelli ha svelato ai giornalisti presenti in sala l’undici titolare che scenderà in campo questa sera contro gli Usa. In porta gioca Gigi Buffon. Ogbonna partirà dal primo minuto al fianco dello juventino Barzagli, Maggio e Criscito terzini. A centrocampo l’ex tecnico della Fiorentina mischia un po’ le carte. Fuori De Rossi e Montolivo, spazio al rossonero Nocerino insieme ai bianconeri Pirlo e Marchisio. La novità più importante è quella rappresentata da Thiago Motta, schierato nell’inedito ruolo di trequartista centrale. In avanti Matri farà coppia con l’attaccante del Parma Giovinco.

    KLINSMANN, CHI SI RIVEDE – Sulla panchina della Nazionale statunitense siede da poco più di sei mesi una vecchia conoscenza del calcio italiano, Jurgen Klinsmann. Sono passati 6 anni da quando il tedesco guidò la Germania alle semifinali di Coppa del Mondo. Un incontro che è ancora negli occhi degli appassionati di calcio, vinto ai supplementari dall’Italia di Marcello Lippi che arrivò poi al successo finale contro i transalpini. La Nazionale tedesca venne celebrata a lungo in patria ma Klinsmann rassegnò le dimissioni dall’incarico di ct per raggiungere la propria famiglia in America. L’ex attaccante dell’Inter ha accettato l’invito della Federazione statunitense, dove è chiamato a trasmettere il suo credo offensivo ad un movimento calcistico in continua crescita.

    Probabili formazioni Italia Usa
    Italia (4-3-1-2)
    : Buffon, Maggio, Barzagli, Ogbonna, Criscito, Pirlo, Marchisio, Nocerino, Thiago Motta, Giovinco, Matri.
    Panchina: De Sanctis, Chiellini,  Balzaretti, Abate, Astori, Bonucci, De Rossi, Montolivo, Pazzini, Borini, Sirigu, Viviano. Allenatore: Prandelli.
    Usa (4-1-3-2): Howard, Cherundolo, Goodson, Boccanegra, Johnson, Bradley, Williams, Dempsey, Shea, Altidore, Buddle.
    Panchina: Guzan, Cameron, Parkhurst, Spector, Edu, Kljestan, Williams, Boyd. Allenatore: Klinsmann

  • Prandelli e il codice etico, sì a Buffon e De Rossi, no a Balotelli e Osvaldo

    Prandelli e il codice etico, sì a Buffon e De Rossi, no a Balotelli e Osvaldo

    L’amichevole della Nazionale Azzurra contro gli Stati Uniti, in programma mercoledì prossimo, giunge come intermezzo fra le polemiche accesissime del campionato e la necessità di concentrarsi su quello che si connota come l’ultimo test prima dell’esordio agli Europei di Polonia ed Ucraina.

    Le polemiche, però, non si spengono facilmente nel nostro calcio e, dunque, anche le convocazioni del cittì Cesare Prandelli sono state criticate a causa di alcune esclusioni eccellenti, e per alcuni presunti “trattamenti privilegiati” nei confronti di alcuni senatori dello spogliatoio, regolarmente convocati anche in presenza di una violazione del famigerato codice etico.

    In particolare, le polemiche in questione, si sono concentrate su quattro Azzurri, i primi due perchè assenti dalla lista dei convocati, gli altri due perchè presenti: Balotelli, Osvaldo, Buffon e De Rossi.

    Balotelli, infatti, è stato escluso dalle convocazioni di Prandelli per aver violato il codice etico in occasione dell’episodio della scarpata all’indirizzo di un giocatore del Tottenham, accaduto con la maglia del Manchester City, che lo ha costretto ad osservare ben quattro giornate di squalifica in Premier League: il ct, infatti, sostiene di aver in mente, per gli Europei, una Nazionale con Balotelli titolare, ma che gli dia le giuste garanzie, ossia che non lo sottoponga al rischio di restare in inferiorità numerica per falli di reazione.

    Discorso analogo vale, poi, per il romanista Osvaldo, anch’egli escluso dalla lista dei convocati per l’amichevole contro gli Usa per alcuni comportamenti ritenuti non consoni da parte di Prandelli, anche se il ct rivela di non aver parlato direttamente con il giocatore in occasione della decisione di non convocarlo, ma di essere a disposizione (sia di Osvaldo che di Balotelli, ndr) per qualsiasi chiarimento e confronto telefonico in merito.

    Cesare Prandelli | © Getty Images

    Prandelli, dunque, prova a “dare i giusti riferimenti ai suoi ragazzi”, per aiutarli a crescere, ma in alcuni casi le sue scelte, o meglio le sue valutazioni, sono state fraintese. In particolare, nel post Milan-Juventus, con le infuocate interviste del dopo partita, una parte dell’opinione pubblica ha visto in maniera negativa la convocazione di Gianluigi Buffon, portiere e capitano Azzurro, reo di aver parlato con assoluta sincerità, senza nascondersi dietro alle solite ipocrisie che condiscono spesso le dichiarazioni dei post-partita. Buffon, come ormai noto, ha sostenuto infatti di “non essersi reso conto che il pallone fosse entrato nella propria porta a seguito della deviazione del milanista Muntari, e che – anche nel caso in cui se ne fosse accorto – di certo non avrebbe aiutato l’arbitro”.

    Una frase che, per molti, ha simboleggiato un affronto al codice etico di Prandelli ed un elogio alla non correttezza in campo: Prandelli, però, probabilmente non è di questa opinione, considerando il fatto che ha comunque convocato Buffon, non riscontrando alcuna violazione al suo codice comportamentale. Anzi, il ct ha giustificato il suo capitano, al quale non ha alcuna intenzione di togliere la fascia, sostenendo che durante la gara, in trance agonistica, risulta impossibile fare valutazioni lucide sui singoli episodi, e che non si può pretenedere che un calciatore in tali occasioni aiuti gli arbitri.

    Oltre a quella del portierone bianconero, un’altra convocazione è finita, poi, sotto l’occhio delle polemiche: quella di Daniele De Rossi. Secondo alcuni, infatti, il cittì non avrebbe dovuto convocare il romanista, seguendo la linea già imposta da Luis Enrique, che lo ha escluso nel match – poi perso rovinosamente contro l’Atalanta – a causa di un presunto ritardo (di dieci minuti) alla riunione tecnica delle ore 13. Prandelli, però, non ha ritenuto opportuno ricalcare la linea dura del tecnico asturiano ed ha deciso di convocare De Rossi per la gara di mercoledì.

    Nell’ultimo match prima del debutto Europeo, dunque, la rigidità non sempre può trovare spazio: a volte il pragmatismo è più importante.