Tag: cesare natali

  • Milan, Ogbonna e Criscito per il dopo Nesta

    Milan, Ogbonna e Criscito per il dopo Nesta

    Sul futuro di Alessandro Nesta c’è una certezza, non di poco conto per i tifosi rossoneri, ossia che non andrà alla Juventus, evitando di seguire le orme del suo amico Andrea Pirlo. Nonostante ciò, all’età di 36 anni, il suo contratto in scadenza non verrà rinnovato dal club di Via Turati, e l’ex centrale della Lazio e della Nazionale, con tutta probabilità si trasferirà oltre Oceano, negli Stati Uniti, per chiudervi la carriera, disputando un’ultima stagione nel club di New York, i NY Red Bulls, dove militano anche Thierry Henry e Rafael Marquez. Dopo il saluto ad un baluardo di lungo corso come Alessandro Nesta, il Milan, dunque, ha già aperto la caccia ad un sostituto che possa essere all’altezza di sostituire un calciatore che, dal suo approdo nel lontano 2002, ha rappresentato sempre una certezza assoluta per la retroguardia, conquistando in maglia rossonera due scudetti, due Champions League ed una Coppa del Mondo per club.

    Le scelte di mercato della scorsa stagione hanno portato, giocando d’anticipo, il francese Philippe Mexes alla corte di Allegri, anche se le prestazioni dell’ex romanista hanno lasciato non poche perplessità, inducendo il Milan a guardarsi ancora attorno alla ricerca di un giovane promettente: in tal senso, l’attenzione è stata puntata sul clivense Acerbi, a metà fra i veronesi ed il Genoa, che si è messo in mostra nell’attuale stagione in gialloblu e che potrebbe approdare a Milanello già in Estate.

    Alessandro Nesta © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Oltre a lui, però, sembra che l’entourage rossonero stia valutando anche altre opzioni di maggiore esperienza, come quelle che conducono all’ex genoano (anche se cresciuto in casa Juventus, ndr) ed attualmente in forza allo Zenith San Pietroburgo, Mimmo Criscito, nel giro della Nazionale di Prandelli: il suo cartellino non sarà fra i più economici, considerando la trattativa con i russi, ma la duttilità del difensore campano potrebbe essere un punto a suo favore, considerando che può essere schierato sia da centrale difensivo che nel ruolo di terzino sinistro.

    Se la pista Criscito venisse accantonata, le alternative sul taccuino potrebbero essere Angelo Ogbonna del Torino, che ha rifiutato le convocazioni della Nazionale Nigeriana nella speranza di poter conquistare un posto agli Europei in maglia Azzurra e che recentemente è stato premiato con il riconoscimento “Gentleman Serie B” dedicato a Piermario Morosini, per la sua correttezza in campo. Il difensore granata, così come Criscito, può giocare sia da terzino che da centrale e potrebbe essere, pertanto, una validissima soluzione anche se pare esserci la concorrenza del Valencia da superare.

    Nel caso si puntasse, invece, su soluzioni “low cost”, potrebbero condurre a Cesare Natali, trentaduenne centrale attualmente in forza alla Fiorentina ma in scadenza di contratto e che, quindi, approderebbe a parametro zero: in tal caso un elemento decisivo nell’operazione potrebbe essere rappresentato dal procuratore del difensore, Mino Raiola, che intrattiene ottimi rapporti con il club rossonero. A tal proposito, infatti, lo stesse Raiola, ha lasciato intendere – tra le righe – che l’approdo del suo assistito in maglia rossonera non sarebbe affatto un’ipotesi remota: “Il ragazzo non accetta le condizioni del rinnovo con la Fiorentina ed ha la moglie milanese…Vedremo”.

  • Mercato Milan un giapponese, tre low cost e un grande colpo?

    Mercato Milan un giapponese, tre low cost e un grande colpo?

    La volata scudetto sembra non assorbire completamente Juventus e Milan che con i propri uomini mercato stanno sondando il terreno e tessendo alleanze per rinforzare gli organici della prossima stagione. Come oramai ci ostiniamo da tempo a ribadire il calciomercato in Europa e sopratutto in Italia è notevolmente cambiato per via del fairplay finanziario ma anche del forte indebitamento in cui versano le nostre squadre. Il mercato Milan un pò come avviene da qualche stagione si baserà tanto sui colpi a parametro zero che nell’ultima stagione ha portato in rossonero il vice capocannoniere Antonio Nocerino e Sulley Muntari acquisto che si sta rivelando prezioso in questa ultima stagione. Adriano Galliani e Ariedo Braida si sono oramai specializzati in questo tipo di colpi tanto da esser presi come esempio da molti e monitorati nelle proprie strategie.

    Mercato Milan prima fase. Cosi come avvenne nella passata stagione il Milan e Galliani a fine stagione dovranno far i conti con la grande truppa di giocatori in scadenza di contratto. Dal portiere Flavio Roma ai veterani Massimo Ambrosini, Gennaro Gattuso e Clarence Seedorf dal loro futuro dipenderà molto del mercato Milan per il 2012 2013.

    Mercato Milan i low cost. Adriano Galliani sembra aver già bloccato per la prossima stagione Riccardo Montolivo cercato già la scorsa estate e adesso libero di firmare con Milan. Il centrocampista in viola ha vissuto una stagione difficile giocando a fase alterne ma nell’ambiente rossonero è apprezzatissimo per la sua grande capacità di sdoppiarsi come recupera palloni e come playmaker godendo di una buona qualità di base. Montolivo può esser sia la mezzala destra del centrocampo a tre di Allegri o il regista basso che fa da collante con la difesa. L’altro parametro zero sembra esser Cesare Natali difensore d’esperienza che nelle idee della società dovrebbe andare a sostituire uno tra Yepes e Bonera. Galliani sembra aver bloccato da qualche settimana Bakaye Traoré in scadenza di contratto con il Nancy e protagonista con qualche rete in questa ultima parte di stagione.

    Eiji Kawashima -mercato Milan | ©BEHROUZ MEHRI/AFP/Getty Images

    Eiji Kawashima, il mercato Milan guarda ad estEiji Kawashima è il portiere titolare del Giappone campione d’Asia di Alberto Zaccheroni. Nominato man of the match nella finale è un portiere di gran temperamento che oltre ad esser un altro parametro zero può servire al Milan per posizionarsi meglio nel merchandising in Asia, continente fertile per il calcio e da qualche tempo meta dei più grossi club europei. Eiji Kawashima è un classe ’83 e va in scadenza di contratto a giugno con il Lierse, da qualche giorno è in Italia e attraverso il suo procuratore sta cercando di piazzarsi al Milan dove potrebbe sostituire il partente Marco Amelia.

    Acerbi futuro mercato Milan. Galliani sembra poi pronto ad investire per il giovane Francesco Acerbi che dopo aver lasciato un bel ricordo di se in riva allo Stretto con una grande stagione con la maglia della Reggina quest’anno è cresciuto di partita in partita fino a diventare un pilastro per il Chievo mettendosi in luce proprio nel match contro il Milan quando è riuscito a limitare Ibra e a farsi apprezzare anche come terzino sinistro.

    Mercato Milan e il grande colpo. La passata stagione era Mister X, a gennaio era Tevez la prossima estate chi sarà? In molti sono sicuri che Galliani riproverà a prender l’Apache e a confermarlo sarebbero i continui contatti con Kia Joorabchian, il potente procuratore divenuto famoso in Italia lo scorso inverno. Un altro nome caldo è sempre quello di Mario Balotelli e quello di Luis Muriel, nome suggestivo e la legato alla voglia di ringiovanimento della rosa.

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  • Milan, bilancio in rosso. Il futuro è a parametro zero

    Milan, bilancio in rosso. Il futuro è a parametro zero

    Un bilancio in rosso e un futuro, almeno per quanto riguarda il mercato… in nero! Venerdì prossimo infatti è prevista l’assemblea dei soci del Milan e il punto più importante all’ordine del giorno è l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2011. Nulla di particolare se non fosse che lo stesso si chiuderà con una perdita che ammonta a circa 67 milioni di euro. Due in meno rispetto al 31 dicembre 2010, ma sempre di rosso si tratta, e anche importante se si va a considerare la cifra. Il tutto nonostante il tentativo della società lombarda di aumentare i ricavi e cercare di diminuire i costi nel corso dei mesi passati. Pesano enormemente infatti i pesanti ingaggi, visto che il totale dei soldi da sborsare nei confronti di giocatori e staff tecnico ammonta addirittura a 160 milioni di euro, il più alto di tutta la Serie A.

    Un valore veramente molto elevato, spesso e volentieri legato a giocatori rimasti diverse volte ai box per infortunio. L’occasione per cercare di diminuire tale monte ingaggi arriverà a partire dal primo luglio. Sono diversi infatti i giocatori in scadenza di contratto a fine giugno, tutti con ingaggi abbastanza alti e alcuni dei quali quasi mai utilizzati in questa stagione. Sono ben dieci i giocatori in scadenza di contratto tra due mesi e mezzo. Si tratta del portiere Roma, dei difensori Nesta, Yepes e Zambrotta, dei centrocampisti Ambrosini, Flamini, Gattuso, Seedorf e Van Bommel e dell’attaccante Inzaghi. Quasi un undici da mettere in campo dunque.

    Ancora incerto il futuro di molti di loro: se per Yepes, Inzaghi e forse Seedorf l’avventura rossonera terminerà qui, per gli altri ancora è tutto in discussione. Ma le grosse perdite del bilancio 2011 potrebbero pesare e non poco. Aquilani e Maxi Lopez invece sono arrivati in prestito, dunque il loro discorso va considerato a parte. Per Galliani compito non semplice sul mercato: sembra improbabile che vengano fatti ulteriori investimenti, almeno per l’acquisizione di cartellini costosi. Si mirerà a coloro che si svincoleranno a parametro zero, e potrebbero allo stesso tempo essere ceduti altri elementi che potrebbero consentire di far cassa.

    Adriano Galliani © Maurizio Lagana/Getty Images

    In entrata sembra quasi ufficiale l’arrivo di Montolivo dalla Fiorentina. Il centrocampista azzurro era già stato accostato ai rossoneri nel corso dell’estate 2011 ma poi non se ne fece nulla ne in quell’occasione ne a gennaio. Adesso sembrerebbe fatta tra le parti e dunque un suo arrivo sicuramente farà saltare uno degli altri centrocampisti presenti in rosa con ingaggio simile o più alto. Natali e Bakaye Traoré sono altri due elementi sui quali si sta lavorando da tempo, mentre Acerbi potrebbe arrivare senza spendere, per il momento, l’intera cifra del suo cartellino. Magari con il famoso prestito con diritto di riscatto che va molto di moda nel corso degli ultimi anni. L’unico modo per arrivare ad un grande giocatore, Tevez su tutti, sembra essere legato alla cessione di un altro big. Pato sembra essere in pole in tal senso. Sempre se qualcuno scommetta su una sua ripresa e decida di ingaggiarlo, come aveva tentato di fare nel corso della sessione di mercato invernale il Paris Saint Germain.

  • Fiorentina – Palermo 0-0, viola in lotta per non retrocedere

    Fiorentina – Palermo 0-0, viola in lotta per non retrocedere

    Fiorentina Palermo finisce a reti bianche al “Franchi” di Firenze, un pareggio che, in concomitanza della rocambolesca vittoria del Lecce a Catania, riapre la lotta per la zone retrocessione che adesso vede coinvolti anche i viola.

    In occasione del turno infrasettimanale, niente turn over per Delio Rossi che si affida allo zoccolo duro che ha espugnato San Siro per cercare di dare un po’ di continuità a questa disastrata stagione viola mentre, dall’altra parte, Bortolo Mutti manda un po’ a sorpresa in panchina il capitano del Palermo, Fabrizio Miccoli, schierando a fianco di Abel Hernandez lo sloveno Josip Ilicic.

    La prima mezz’ora di gioco vede i padroni di casa decisi a sbloccare il risultato andandoci anche vicini con il palo colpito da Nastasic e due occasioni pericolosissime di Amauri e Cesare Natali. Stefan Jovetic sembra ispirato ma la classe del montenegrino si accende ad intermittenza ed in quelle poche occasioni, viene sprecata malamente dai propri compagni di squadra. Il Palermo cerca di sfruttare le ripartenze e non dispiace nel finale della prima frazione di gioco rendendosi anche pericoloso sia con Ilicic che con Hernandez che in due occasioni, fa tremare seriamente la curva Fiesole.

    Stefan Jovetic ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    La ripresa si apre con dei ritmi un po’ più bassi rispetto al primo tempo, la Fiorentina inizia a pensare che un punticino non sarebbe poi così male, considerato che il Lecce inizia la ripresa a Catania sotto di un gol e dello stesso avviso sembra essere anche Bortolo Mutti, con la dimostrazione della panchina per tutti i 90’ regalata a Fabrizio Miccoli. Iniziano i cambi per le due squadre ma l’inserimento di Bacinovic e Lazzari non cambiano il ritmo blando del match con L’unico sussulto di una scialba seconda frazione di gioco, rappresentato dalla “furbata” tentata da Amauri che tenta di mascherare con un colpo di testa, una schiacciata con la mano in rete. L’arbitro in un primo tempo concede il gol ma fortunatamente per i rosanero, il guardalinee segnala il fallo con il consequenziale annullamento del gol. Gli ultimi minuti vengono vissuti più con l’orecchio rivolto al Massimino di Catania dove arriva, proprio nei minuti finali, la notizia più brutta per i viola con il vantaggio firmato da David Di Michele allo scadere.

    Adesso si fa molto dura per la compagine guidata da Delio Rossi che non è certamente abituata a lottare per simili piazzamenti e tutti sappiamo come finì un anno fa con la Sampdoria, con il pianto finale di Angelo Palombo. Prestazione così così per il Palermo che si è comportato da vera e propria compagine in lotta per la salvezza e rischiando di capitolare solamente, nella prima metà del primo tempo.

    Tabellino e Pagelle Fiorentina Palermo

    FIORENTINA (3-5-2): Boruc 6; Gamberini 6, Natali 6,5, Nastasic 6,5; De Silvestri 6 (dal 32′ s.t. Cassani s.v.), Behrami 6, Montolivo 5,5, Kharja 6 (dal 23′ s.t. Lazzari 5,5), Pasqual 6; Jovetic 5,5, Amauri 5,5. (Neto, Felipe, Salifu, Cerci, Ljajic). All: Rossi

    PALERMO (3-5-2): Viviano 6; Munoz 6, Mantovani 6,5, Labrin 6,5; Pisano 6, Della Rocca 6, Donati 6,5, Barreto 5,5 (dal 4′ s.t. Bacinovic 6), Bertolo 6; Ilicic 6 (dal 44′ s.t. Vazquez s.v.), Hernandez 6 (dal 30′ s.t. Budan s.v.). (Tzorvas, Kosnic, Zahavi, Miccoli). All: Mutti

  • Genoa – Fiorentina 2-2, Palacio beffa i viola nel finale

    Genoa – Fiorentina 2-2, Palacio beffa i viola nel finale

    La sfida tra le due deluse del nostro campionato, ovvero Genoa e Fiorentina, non fa sorridere ne fa contento nessuno. Il match finisce sul punteggio di 2 a 2, con la Fiorentina che fino a quattro minuti dalla fine aveva i tre punti in tasca, e solo un gran guizzo di Palacio ha consentito al Genoa di riacciuffare un pari che regala un punticino poco utile a entrambe le squadre. Tanti fischi nel finale con un Genoa che con questo pari conquista 4 punti nelle ultime otto partite, confermando il primato negativo di peggior difesa della Serie A. La Fiorentina avrebbe sicuramente potuto gestire meglio l’andamento della partita, soprattutto chiudendola quando era in vantaggio, evitando di essere beffata sul filo di lana.

    PRIMO TEMPO – Avvio di gara interessante con la prima occasione della partita che arriva dopo soli due minuti da parte della Fiorentina: cross di Marchionni dall’esterno, in area Amauri in scivolata indirizza a rete, trovando un vero e proprio miracolo di Frey a negargli il gol. Al minuto 21’ la partita si sblocca con i padroni di casa che passano in vantaggio. Mesto fa partire un gran traversone dalla destra, sul quale svetta in area Belluschi che di testa anticipa tutti e mette in rete alle spalle di Boruc. Palacio poco dopo avrebbe l’occasione di portare i suoi sul 2 a 0, ma calcia alto sopra la traversa solo davanti al portiere viola. La Fiorentina accusa il colpo e rischia il tracollo, considerando anche una rete annullata per fuorigioco ai rossoblu. La reazione che Delio Rossi voleva dai suoi arriva alla mezz’ora con la rete del capitano Montolivo: la difesa ligure non rinvia bene, e da una situazione molto confusionaria il pallone finisce sui piedi di Vargas che da fuori area calcia forte e teso trovando la deviazione decisiva di Montolivo. Ancora Amauri nel finale si fa respingere una conclusione da Frey che mantiene il risultato invariato.

    Genoa Fiorentina © Valerio Pennicino/Getty Images

    SECONDO TEMPO – Partita molto combattuta nei primi minuti della ripresa, dove entrambe le squadre lottano su ogni pallone. Al minuto 25 la partita prende un’altra piega , con la Fiorentina che trova il gol del vantaggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo Natali svetta in area e di testa mette in rete la palla del 2 a 1 per i viola. A seguire è il Genoa con Biondini a mancare la rete del pari con il centrocampista ex Cagliari che di testa sfiora il palo alla sinistra di Boruc. Rossi nel finale si copre togliendo Amauri stanchissimo per inserire un giocatore di contenimento come De Silvestri, lasciando unica punta Jovetic. Occasione d’oro nel finale per i viola sull’asse Lazzari Vargas, con la difesa rossoblu davvero in bambola. Negli ultimi minuti però è il Genoa a crederci, e al minuto 44 arriva il pari rossoblu: Rodrigo Palacio riesce a insinuarsi nelle maglie della difesa genoana  scartando Natali e infilando con un diagonale rasoterra Boruc. Punteggio che rimane sul 2 a 2 dopo i 4 minuti di recupero, e non fa contenta nessuna delle due squadre.

     

    TOP GENOA

    Mesto 6,5 Deve sorvegliare due clienti scomodi come Vargas e Beherami contenendo come meglio può. In fase propositiva regala belle discese e un assist di precisone estrema per la testa di Belluschi, a realizzare il gol del vantaggio.

    Palacio 6,5 non avesse segnato sarebbe stato un vote mediocre, perché per 80 minuti o più non gli riesce nulla. Poi si inventa un gol praticamente da solo riacciuffando un pari che rende il boccone meno amaro.

     

    TOP FIORENTINA

    Natali 6 Partita dal duplice volto, poiché dopo aver realizzato con un bello stacco di testa il gol del momentaneo vantaggio del 2 a 1 si fa bruciare con estrema facilità da Palacio sul gol del pari rossoblu.

    Montolivo 6 anche per lui luci e ombre, dove nel primo tempo si dimentica la marcatura di Belluschi e gli permette di staccare in solitaria per bucare Frey. Poi riesce a rifarsi con la deviazione decisiva sulla conclusione di Vargas.

     

    Video Highlights Genoa Fiorentina

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  • Fiorentina Lecce 0-1, Di Michele stende i viola

    Fiorentina Lecce 0-1, Di Michele stende i viola

    La gara più importante della stagione, come l’aveva definita Delio Rossi, si conclude nel peggiore dei modi per la Fiorentina che soccombe in casa contro un Lecce agguerrito e compatto. Cosmi grazie al rigore trasformato da Di Michele strappa i primi tre punti del 2012 iniziando a vedere la luce dopo un periodo buio. È opportuno invece fare un’analisi approfondita sulla Fiorentina, fin troppo sterile in attacco, priva di un bomber di razza come Gilardino, e poco incisiva in mezzo al campo, che non riesce ad ottenere una buona reazione nemmeno dopo il gol di svantaggio. Rossi dovrà fare del suo meglio per risollevare la squadra, ma come si è visto oggi in campo, i primi aiuti dovranno arrivare dal mercato di riparazione.

    David Di Michele | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nessuna novità nelle formazioni per entrambi i tecnici, con Rossi che punta molto sull’ottimo stato di forma del gioiellino Jovetic, supportato davanti da Ljajic mentre Cosmi rinnova l’undici visto contro la Juve affidandosi ai numeri di Muriel e Di Michele in fase offensiva. Infortunio dell’ultimo secondo per Obodo che per problemi al ginocchio viene sostituito da Grossmuller.

    PRIMO TEMPO – Il primo guizzo della partita è del Lecce al 11’ con Cuadrado che sfida in dribbling Vargas, lo supera e prova la conclusione trovando una pronta respinta di Boruc a deviare in angolo. Poca Fiorentina nei primi minuti, con tanti passaggi sbagliati e molti errori banali in fase di impostazione, mentre il Lecce mostra un buon fraseggio con Cosmi soddisfatto dell’interpretazione della partita da parte dei suoi. I viola sembrano davvero spenti, evidenziando poco movimento senza palla, assenza di velocità e guizzi decisivi nel reparto avanzato.
    Partita molto noiosa alla mezz’ora con entrambe le squadre che abusano del possesso palla senza cercare mai una verticalizzazione per le punte. Si vede la Fiorentina davanti, per la prima volta al 33’ con una gran conclusione di Montolivo dal limite dell’area, su cui arriva una reattivissima risposta in tuffo di Benassi a negargli il gol. Occasione clamorosa per Ljaijc al 35’ che, servito in area da un lancio perfetto di Behrami, mette a sedere il portiere salentino e incredibilmente si fa anticipare da Tomovic mancando una rete impossibile da sbagliare. Bella azione del Lecce al 44’, con la finalizzazione di Oliveira che da fuori area fa partire un tiro diretto all’incrocio dei pali, trovando una parata perfetta di Boruc a mantenere il risultato fermo sullo 0-0. Finisce senza ulteriori azioni degne di nota il primo tempo.

    SECONDO TEMPO – Cambio per Rossi che nella ripresa sostituisce Salifu inserendo Lazzari cercando in questo modo di lasciare più libertà di movimento a centrocampo per Montolivo. Dopo una buona occasione per il Lecce c’è da segnalare una ripartenza fulminea della Fiorentina al minuto 6, sull’asse Jovetic Ljajic, con quest’ultimo lanciato a rete che si fa murare una debole conclusione dall’estremo difensore del Lecce. Nell’uscita Benassi prende un brutto colpo che non gli permette di continuare la partita. Cosmi  è costretto a sostituirlo con l’ex portiere della Roma Julio Sergio.
    In un momento in cui la partita sembrava assolutamente statica, al 20’  il Lecce sfrutta una ripartenza di Muriel che entrato in area viene atterrato da Natali: Calvarese  non ha dubbi e assegna il penalty ammonendo Cassani per proteste. Di Michele dagli undici metri è implacabile e batte con una conclusione forte e centrale Boruc, portando i suoi in vantaggio. Rossi corre ai ripari togliendo Ljajic e inserendo Cerci. Buona la risposta immediata dei viola al 23’ prima con Jovetic e poi con Natali a sfiorare il gol del pareggio.
    Cambi per entrambi i tecnici al 34’ con Corvia a sostituire uno spento Muriel, e Romulo per i viola al posto di Cassani. È poca cosa la reazione della Fiorentina nel finale, non riuscendo mai a creare occasioni degne di nota, rischiando anche qualcosa con le ripartenze di Di Michele. La partita dopo 4 minuti di recupero, volge al termine regalando i primi 3 punti d’oro della gestione Cosmi e segnalando come la Fiorentina non stia vivendo un bel momento.

  • Pagelle Palermo-Fiorentina. Ilicic si riprende il Barbera

    Pagelle Palermo-Fiorentina. Ilicic si riprende il Barbera

    Benussi 6,5: Mangia lo sceglie al posto di Tzorvas e lui lo ripaga con degli interventi degni di nota e che danno sicurezza ad un reparto non proprio impenetrabile. Migliaccio 7: il suo schieramento alla Mascherano, ovvero arretrandolo al centro della difesa, funziona e anche discretamente bene, visto il risultato. Blocca spesso sul nascere ogni tentativo di far male da parte del Gila e co.
    Ilicic 7,5: corre, dribbla e regala spettacolo, un altro giocatore rispetto a quello visto a Torino. Fornisce l’assist del vantaggio a Miccoli e chiude la pratica su calcio di punizione.

    Zahavi 6: Pinilla non è ancora al meglio e lui lo sostituisce senza infamia e senza lode, di certo al Barbera si aspettano molto di più.

    Miccoli 7: Mette a segno la sua quarta rete in questa stagione e poi esce per infortunio lasciando di fatto senza attaccanti la propria squadra. Però in quella mezz’ora regala sprazzi di bel gioco, totalmente diverso da quanto visto con la Juve, si vede che l’aria di casa lo rinvigorisce.

    Palermo (4-3-2-1): Benussi 6,5; Pisano 6,5, Silvestre 6,5, Migliaccio 7, Mantovani 6; Acquah 5, Bacinovic 6, Barreto 6; Ilicic 7,5 (37′ st Bertolo sv), Zahavi 6 (18′ st Pinilla 6); Miccoli 7 (42′ Lores 6). A disp.: Tzorvas, Cetto, Munoz, Aguirregaray.

    Josip Ilicic| © Maurizio Lagana/Getty Images

    Natali 5: è praticamente l’uomo più pericoloso della viola, bravo Benussi su un suo colpo di testa e sfortunato quando colpisce la traversa che sarebbe valso il pareggio. Poi perde la testa e si fa espellere stupidamente.

    Montolivo 6,5: ci prova da lontano e quel tipo di tiro si sa è nelle sue corde, ma Benussi è in stato di grazia e c’è ben poco da fare.

    Vargas 6: rientra bene disputando una partita sufficientemente positiva che non regala grosse emozioni. senza infamia e senza lode.

     Gilardino 5: abulico e poco attivo, un giocatore molto diverso rispetto a quello visto in tante occasioni, forse soffre troppo la solitudine a cui è abbandonato dai propri compagni.

    Cerci 5,5: e pensare che quest’anno aveva cominciato bene, così come aveva finito, ma a quanto pare la poca fiducia o chissà quale altro fattore, lo hanno a poco a poco riportato nell’ombra. Rossi deve assolutamente recuperarlo è una pedina troppo importante per questa squadra.

    Fiorentina (4-3-1-2): Boruc 5; De Silvestri 5,5, Gamberini 5, Natali 5, Pasqual 5 (28′ st Nastasic 6); Behrami 6, Montolivo 6,5, Vargas 6; Lazzari 5 (26′ st Ljajic 6); Gilardino 5 (13′ st Silva 5), Cerci 5,5. A disp.: Neto, Romulo, Munari, Salifu.

  • Al Barbera non si passa. Palermo corsaro in casa

    Al Barbera non si passa. Palermo corsaro in casa

    Sei su sei e confermata anche oggi la legge del Barbera, dove il Palermo di Mangia ha superato con una bella prova di forza, dopo il K.O. esterno con la Juve, la Fiorentina dell’ex Delio Rossi, accolto con una standing-ovation al suo rientro in campo, anche se da avversario. Ma i sentimenti nel calcio contano il giusto e i rosanero non hanno nessuna intenzione di fare sconti al loro ex mister. Dal canto suo l’allenatore romagnolo, visibilmente commosso ad inizio gara, pur dovendo far fronte a numerose assenze non poteva pensare di non inseguire la vittoria per risollevare morale e classifica della squadra viola. E proprio per perseguire questo obiettivo i viola nei primi minuti della gara attaccano e si rendono pericolosi con un bel colpo di testa di Natali ben parato da Benussi. Un’occasione solare ma di fatto l’unica perchè dopo sale in cattedra Josip Ilicic e la partita cambia volto e direzione. Il trequartista sloveno con una splendida performance si fa perdonare gli erroracci visti nel match della scorsa settimana, è lui, infatti, a rompere l’equilibrio della gara mandando in rete con una bella verticalizzazione il proprio capitano Miccoli ed è sempre lui a chiudere la gara al 74° con un delizioso calcio di punizione che fissa il risultato sul definitivo 2-0 e rispedisce a casa Delio Rossi con un ulteriore dispiacere.

    Josip Ilicic| © Maurizio Lagana/Getty Images

    In mezzo però non c’è solo Palermo, si vedono piccoli sprazzi di Fiorentina che prova a reagire e a siglare la rete che dopo il gol dell’ex Miccoli, poi uscito per infortunio, la riporterebbe in partita, così non è. Benussi preferito a Tzorvas si supera in più occasioni ingaggiando un duello personale con Montolivo che ci prova spesso dalla distanza, ma che trova sulla propria strada sempre l’estremo difensore rosanero. I viola sono anche sfortunati, quando al 70° poco prima del raddoppio di Ilicic, colpiscono una traversa con Natali che stavolta però impatta di piede, lo stesso difensore viola sarà poi espulso e questo spegnerà ogni velleità della squadra ospite. Una sconfitta per Rossi che ha ancora molto da fare con gli effettivi a disposizione e che spera di poter recuperare Jovetic, autore della metà dei gol viola, già dalla prossima gara. Per Mangia, invece, solo un rammarico, che non si possa giocare solo in casa, ciò vorrebbe dire vittoria certa stando alle statistiche dei siciliani.

  • Champions League: Bayern Monaco – Fiorentina 2-1, le pagelle

    Arjen Robben: 7,5 E’ il migliore in campo, ormai idolo dell’Allianz Arena, mette i brividi ogni volta che tocca il pallone.

    Cesare Natali: 7,5 L’infortunio di Gamberini e le precarie condizioni di Felipe lo rilancino tra gli undici titolari e lui risponde nel migliore dei modi. Rivelazione

    Frank Ribery: 5,5 Il francese non può esser nelle migliori condizioni fisiche, ci mette tanto impegno ma non incide sulla partita.

    Marco Marchionni: 7 Esperienza, grinta e tanta qualità a servizio della squadra.

    Mario Gomez: 5,5
    Van Gaal lo preferisce a Klose e per lui ha costretto Toni a cambiar aria. Ma lo spilungone tedesco è troppo statico per impensierire la difesa viola.

    Alberto Gilardino: 5
    Il bomber di Prandelli è caduto in letargo. Fermo, disattento e mai pericoloso ricorda molto l’involuzione dell’ultima stagione rossonera.

    IL TABELLINO
    BAYERN MONACO – FIORENTINA 2-1
    48’pt rig. Robben (B), 5’st Kroldrup (F), 44’st Klose (B)

    BAYERN MONACO (4-4-2): Butt 6; Lahm 6, Van Buyten 5.5 (1’st Contento), Demichelis 5.5, Badstuber 5.5; Robben 7.5, Van Bommel 6.5, Schweinsteiger 6, Ribery 5.5; Muller 5 (20’st Olic 6,5), Gomez 5.5 (20’st Klose 6,5); A disposizione: Rensing, H. Altintop, Pranjic, Tymoshchuk. All. Van Gaal.
    FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 7; De Silvestri 7, Natali 7.5(40’st Pasqual sv), Kroldrup 7, Gobbi 5.5; Montolivo 6 (39’st Donadel sv), Bolatti 6; Marchionni 7, Jovetic 5,5 (30’st Felipe sv), Vargas 6.5; Gilardino 5 A disposizione: Avramov, Comotto, Carraro, Keirrison. All. Prandelli.
    ARBITRO: Ovrebo (Nor)
    AMMONITI: Van Bommel, Klose (B), De Silvestri, Marchionni, Vargas (F)
    ESPULSI: 28’st Gobbi (F) per gioco scorretto

  • Fiorentina: è Felipe il primo acquisto. Adesso Floccari?

    Il ds Pantaleo Corvino regala il primo colpo del mercato invernale a Cesare Prandelli prendendo dall’Udinese il duttile difensore brasiliano Felipe. E’ la stessa società friulana ad annunciare attraverso il proprio sito la buona riuscita della trattativa e per questo dopo le visite mediche di rito concederà al difensore di allenarsi sin da oggi con la nuova squadra prima di metter tutto nero su bianco alla riapertura del mercato.

    Con l’acquisto di Felipe la Fiorentina spera di colmare le lacune difensive evidenziate nella prima parte della stagione e sarà un utile rinforzo anche per il proseguo della Champions League. I viola adesso potrebbero cedere il difensore Cesare Natali al Genoa e cosi avere un canale preferenziale per arrivare a Sergio Floccari.

    Corvino è alla spasmodica ricerca di un vice Gilardino e per caratteristiche e prezzo l’ex bomber atalantino sembra far al caso di Prandelli. Il Genoa vorrebbe rinnovare la sua batteria di attaccanti ma per farlo deve riuscire a cedere Floccari senza dissipare del tutto l’elevato costo per l’ingaggio di questa estate. Floccari potrebbe arrivare in Toscana in comproprietà per 5-6 milioni di euro.