Tag: cesare bovo

  • Sampdoria – Genoa 3 a 1, Icardi decide il derby della Lanterna

    Sampdoria – Genoa 3 a 1, Icardi decide il derby della Lanterna

    Ci si aspettava un derby della Lanterna incandescente e con un bello spettacolo. Le formazioni non hanno affatto deluso, soprattutto con i padroni di casa della Sampdoria, che grazie a una secca vittoria per 3 a 1 scacciano i fantasmi di una classifica da incubo e tornano a vincere un derby, salvando la panchina di Ferrara. È il derby dei giovani, con Immobile da un lato e Mauro Icardi dall’altro. Proprio il giovane argentino alla sua prima da titolare metterà il sigillo decisivo a due minuti dal termine, realizzando la sua prima rete in Serie A, e regalando una vittoria nel derby che non dimenticherà facilmente. Del Neri a questo punto è un dead man walking. Si attendono news dall’alto, con Preziosi indirizzato verso l’esonero.

    LA PARTITA

    Novità nelle formazioni per la Sampdoria dove Ferrara sceglie un 4-5-1 con Munari e Kristicic sugli esterni, lanciando il giovane Icardi come unica punta, mentre Del Neri non cambia il 4-4-2 schierando il tandem offensivo con la coppia Borriello-Immobile.

    Mauro Icardi © Valerio Pennicino/Getty Images
    Nei primi quindici minuti è un derby assolutamente noioso con le due squadre fin troppo bloccate, per la paura di scoprirsi e subire un gol che potrebbe bloccare psicologicamente entrambe le rose. Parte sicuramente meglio il Genoa che cerca con le verticalizzazioni verso Immobile e Borriello di trovare il varco giusto, ma è la Sampdoria a sbloccare il risultato. Minuto 16: Maresca dal limite dell’area fa partire un tiro fortunato, che si trasforma in un assist perfetto per Poli che da solo davanti a Frey non sbaglia e porta i suoi in vantaggio facendo esplodere la curva doriana. Sono ancore i padroni di casa a sfiorare il raddoppio alla mezz’ora con Icardi che salta Frey ma da posizione troppo defilata manca la rete del raddoppio. C’è da attendere solo 5 minuti per vedere il Genoa subire il secondo gol, con la sfortuna tutta dalla parte dei rossoblu: Icardi è incontenibile, calcia trovando però la respinta di Frey , ma il rimpallo è sfortunato e Bovo in corsa non riesce a fermarsi poggiando in maniera goffa e involontaria la palla in rete. Il Genoa sparisce dal campo e il passivo non è più pesante al termine della prima frazione di gioco, solo per la scarsa vena realizzativa di Icardi e Munari che sbagliano un paio di occasioni nitide nel finale.

    Nella ripresa Del Neri cambia tutto inserendo Vargas e Bertolacci per Bovo e Tozser. Il Genoa sembra dare segnali di ripresa prima con Borriello e poi con Immobile che dalla distanza provano a impensierire un prontissimo Romero, senza però riuscire mai a trovare la finalizzazione decisiva. L’ingresso di Vargas cambia radicalmente la partita, consentendo al Genoa di spingere con continuità sulle fasce. La zampata vincente la trova Ciro Immobile al 27’ , sfruttando un’azione di mischia in area, quasi in replica del primo gol sampdoriano, agganciando un tiro da fuori area di Vargas e battendo Romero. La favola della Sampdoria porta il nome di Mauro Icardi, che a 19 anni nella sua prima da titolare segna il suo primo gol in Serie A proprio nel derby, chiudendo di fatto ogni velleità di rimonta genoana: a due minuti dal finale, arriva la verticalizzazione di Tissone con il giovane Icardi che taglia tutta l’area e beffa Frey con un rasoterra letale. This is the end, parafrasando i Doors. La curva doriana torna a festeggiare.

    PAGELLE SAMPDORIA GENOA

    POLI 7 Si prende le chiavi del centrocampo doriano, e lo guida con la fermezza di un veterano. Splendida il suo gol, con un aggancio al volo di gran classe e un gol da rapinatore d’area puro.

    ICARDI 7,5 Man of the Match. Entra da comprimario nell’autorete di Bovo. Non bastasse, prima da titolare e prima rete in Serie A proprio nel derby di Genoa. Che vuoi di più dalla vita?

    TISSONE 6,5 Entra nel finale e regala una verticalizzazione perfetta per Icardi. Scelta azzeccatissima di Ferrara.

    BOVO 4,5 Prima sbaglia un controllo in maniera goffa e poi nel tentativo di rimediare frana sul pallone realizzando un autogol da spedire a Paperissima.

    IMMOBILE 6 Il mezzo voto in più è per la rete del 2 a 1. È l’unico davanti che ci crede fino alla fine.

    VARGAS 6,5 Cambia il volto del match, realizzando belle discese e trovando anche con fortuna l’assist per la rete di Immobile

    SAMPDORIA(4-5-1): Romero 6.5, Mustafi 6, Gastaldello 6, Rossini 6.5, Costa 6, Krsticic 6 (67 Estigarribia 6), Maresca 6.5 (82′ Tissone 6,5), Obiang 5.5, Poli 7, Munari 6.5, Icardi 7(89′ Soriano sv).

    GENOA (4-4-2) Frey 6.5, Sampirisi 5.5(82′ Rossi sv), Granqvist 5.5, Bovo 4,5(46′ Vargas 6,5), Moretti 5.5, Jankovic 6, Kucka 6.5, Toszer 5(46′ Bertolacci 5,5), Antonelli 6, Immobile 6, Borriello 5.

    VIDEO GOL E HIGHLIGHTS SAMPDORIA GENOA:
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  • Rivoluzione Palermo, anche Miccoli pronto a partire?

    Rivoluzione Palermo, anche Miccoli pronto a partire?

    Cosa sta succedendo a Palermo? La società rosanero dopo aver perso la possibilità di disputare la prossima Champions League ha attuato una autentica rivoluzione privando la squadra dei suoi elementi migliori sostituendoli con un manipolo di ragazzi il cui rendimento è quantomeno da valutare.

    ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Se la cessione di PAstore è stata seppur dolorosa condivisibile si fa a capire il perchè si è deciso di smembrare la difesa privandola di due veterani e da sempre tra i più positivi. La paura dei tifosi adesso che a Cassani e Bovo seguano nuovi pesanti addii con Hernandez corteggiatissimo dalla Roma di Sabatini e Fabrizio Miccoli allettato da un ritorno nella sua Lecce. E’ proprio la posizione di Miccoli quella che in queste ultime 24 ore ha tenuto banco con le indiscrezioni raccolte dagli organi di stampa che lo vogliono partente e il ds Sogliano invece costretto a smentire nuove fuoriuscite. In un clima di totale cambiamento però non è esclusa una nuova cessione eccellente che sicuramente scontenterà i tifosi privandoli del giocatore simbolo e della bandiera rosanero.

  • Palermo, Aguirregaray. Balotelli? Fantacalcio

    Palermo, Aguirregaray. Balotelli? Fantacalcio

    Per uno che arriva uno che va via, è, infatti, notizia di poche ore fa l’addio di Cesare Bovo alla maglia del Palermo, il difensore romano dopo esser stato ad un passo dal trasferimento alla Fiorentina, è tornato al Genoa, sua ex squadra. L’ufficialità dell’affare, è arrivata dal sito ufficiale della società rosanero, dove è stato comunicato che il difensore tornerà in Liguria in prestito con diritto di riscatto. Al posto del giocatore approdato alla corte di Preziosi, giungerà in Sicilia l’esterno destro uruguayano Aguirregaray, messosi in mostra durante l’ultima coppa America giocata in Argentina. L’esterno destro, secondo quanto riporta ‘Sky Sport 24’, ha effettuato questa mattina le visite mediche di rito e il suo acquisto potrebbe essere annunciato ufficialmente in giornata. Provienente dal Terrassa Futbol Club e in passato accostato anche all’Inter, è uno degli acquisti in difesa che il tecnico Pioli aveva esplicitamente richiesto al proprio presidente Maurizio Zamparini, che dopo aver smantellato la propria rosa, con le cessioni eccellenti di Sirigu e Pastore, pare adesso intenzionato ad acquistare in modo da garantire un organico di un certo spessore al proprio allenatore.

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    Pioli che di certo non potrà avere in rosa un fenomeno, al momento più fuori che dentro il campo, come Mario Balotelli. Infatti il presidente Zamparini ha smorzato prima di subito l’indiscrezione che avrebbe voluto l’attaccante in forza al City, affascinato da un’avventura in rosanero, per lui sarebbe stato un ritorno alle origini essendo palermitano di nascita e bresciano di adozione. Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’ Supermario avrebbe confidato ad un suo amico: “Sai dove mi piacerebbe giocare? A Palermo, mi piacerebbe andare li’, e’ un bel posto, c’e’ il sole…”. Ma come detto il patron dei siciliani intervistato da ‘Italpress’ ha spiegato: “Se non abbiamo tenuto Pastore per un problema di ingaggio, figuriamoci se possiamo prendere Balotelli”, aggiungendo, “Mario e’ un giocatore da Inter, Milan e Juventus, ma anche questi club avrebbero problemi ad assicurargli lo stesso stipendio che gli garantisce il Manchester City, figuratevi il Palermo”. Niente ritorno a casa, quindi, per Supermario, che dopo l’arrivo del Kun Aguero e la non partenza di Tevez pare sempre più chiuso, chissà che la sua avventura con i citizens non si concluda prima del tempo, di certo c’è che oltre a Palermo, il giovane attaccante gradirebbe volentieri rientrare a Milano, ma stavolta sponda rossonera.

  • Bovo, il Genoa beffa la Fiorentina

    Bovo, il Genoa beffa la Fiorentina

    Cesare Bovo torna a vestire la maglia del Genoa. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi oggi arriva l’ufficialità Preziosi riesce a trovare l’accordo con il difensore e con il Palermo soffiandolo sul tempo alla Fiorentina interessata al giocatore ma meno decisa nel chiudere la trattativa.

    ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    L’acquisto del difensore va ad aumentare la qualità e l’esperienza del reparto dando alternative a Malesani. Oltre a Bovo arriverà al Grifone il giovane esterno d’attacco Jonathan “Urreta” Urretavizcaya prelevato dal Benfica nella trattativa Eduardo. Per completare l’organico il botto finale dovrebbe esser Gilardino il cui nome circola oramai da tempo negli ambienti genoani e con il quale l’accordo è oramai totale. Le alternative comunque restano Floccari e FLoro FLores. Il Genoa comunque continua a riscuotere successo anche grazie ai suoi giovani all’ormai famoso Polenta al centro di un intreccio di mercato dovuto alle sirene di sua maestà il Barcellona in queste ore si gode l’exploit al Mondiale Under 20 di Judilson Mamadu Tuncara Gomes, meglio conosciuto come Pelè. Il centrocampista è stato senza dubbio uno degli elementi più positivi dell’intero torneo e uno dei punti cardine della scalata del Portogallo.

  • Della Valle prova l’addio, Corvino compra Kharja

    Della Valle prova l’addio, Corvino compra Kharja

    La Fiorentina è forse nel momento più caldo della florida gestione Della Valle, un pò come avviene alla Lazio con i tifosi in perenne lotta con Lotito, i proprietari viola vengono contestati dai tifosi e accusati di un manifesto disinteresse dalle sorti societarie. Obiettivamente la Fiorentina sin dall’arrivo della famiglia Della Valle è stato un escalation di successi fino alle ultime stagioni vissute caracollando a metà classifica senza obiettivi specifici.

    © Oliver Morin/Getty Images
    E’ umano pensare ad un ridimensionamento dei piani societari in conseguenza al mancato accordo per la Cittadella viola quello che serve è però chiarezza ed un nuovo progetto, chiaro per tifosi e giocatori. Il rapporto con i giocatori cardine nello spogliatoio non è più idilliaco e a questo punto sarebbe opportuno rifondare partendo proprio dalle cessioni di Gilardino, Montolivo e Vargas. L’ossatura della squadra può esser smantellata a patto che Corvino possa attingere dai ricavi e aver carta bianca sulla scelta degli elementi su cui dovrà partire la rifondazione. Ad esempio prende sempre più quota l’ipotesi di scambio con il Milan tra Montolivo e Cassano, Gilardino potrebbe andare al Grifone, Vargas invece è l’obiettivo primario della Juventus per la fascia sinistra. L’ipotesi è quella di uno scambio tra il peruviano ed Amauri i viola in questo modo avrebbero un attacco atomico e sopratutto in cerca di riscatto con Jovetic e Cassano a suggerire l’italo brasiliano. Intanto manca soltanto l’annuncio per il passaggio a titolo definitivo di Kharja dal Genoa alla Fiorentina. Corvino ha praticamente trovato l’accordo con Preziosi sulla base di tre milioni di euro regalando un giocatore eclettico e di qualità capace di giocare in qualsiasi posizione del centrocampo. Altri colpi importanti potrebbero arrivare dal Palermo, La Fiorentina infatti è interessata al centrocampista Bacinovic poco utilizzato da Pioli e in cerca di una sistemazione che gli consenta di giocare con continuità e nelle ultime ore a Cesare Bovo.

  • Bovo infrange il muro. Brescia ko, il Palermo aggancia la Juve

    Bovo infrange il muro. Brescia ko, il Palermo aggancia la Juve

    Una bomba di Bovo a tre minuti dalla fine permette al Palermo di aver la meglio di un coriaceo Brescia tenuto in partita da un superlativo Arcari. I rosanero con i recuperati Miccoli e Bovo in campo parte fortissimo costringendo alla difensiva il Brescia per quasi tutta la partita.

    Le occasioni per i padroni di casa sono tantissime mentre il Brescia non riesce mai ad impensierire Sirigu. I lombardi escono dal guscio dopo la mezzora con un tiro di Cordova mentre nel finale è il palo a dire di no a Munoz.

    Nella ripresa il Brescia sembra meno timorosa e prima Lanzafame e poi capitan Caracciolo provano la conclusione ma sull’Airone è il legno a dire di no. Il Palermo continua a spingere e trova il gol vittoria solo vicino allo scadere ma i tre punti sono meritatissimi. I rosanero agganciano la Juventus a quota 34.

    IL TABELLINO
    PALERMO-BRESCIA 1-0
    Palermo (4-3-2-1): Sirigu sv; Cassani 6,5, Munoz 6,5, Bovo 7, Balzaretti 6; Migliaccio 6, Bacinovic 6, Nocerino 6,5; Ilicic 6, Pastore 6,5; Miccoli 6,5. A disp.: Benussi, Andelkovic, Darmian, Liverani, Kurtic, Kasami, Maccarone. All.: Rossi
    Brescia (4-3-3): Arcari 7; Berardi 6, Zebina 6, Mareco 5,5, T.Martinez 5 (6′ st Zambelli 6); A.Filippini 5,5 (44′ st Taddei sv), Cordova 6, Kone 7; Possanzini 5 (19′ st Hetemaj 5,5), Caracciolo 6,5, Lanzafame 5. A disp.: Leali, Dallamano, Nana, Baiocco, Feczesin. All.: Beretta
    Arbitro: Gervasoni
    Marcatori: 42′ Bovo
    Ammoniti: Lanzafame (B), Berardi (B),Hetemaj (B) Arcari (B), Caracciolo (B), Bacinovic (P)
    Espulsi: nessuno

  • Juve di nuovo ko. Il Palermo espugna l’Olimpico 3-1

    Juve di nuovo ko. Il Palermo espugna l’Olimpico 3-1

    Per la terza stagione consecutiva il Palermo viola l’Olimpico di Torino battendo la Juventus con il punteggio di 3-1 e ottenendo il primo successo in campionato. Un tabù questo che resta ancora da sfatare per la squadra di Del Neri che fa due passi indietro dopo averne fatto uno in avanti nella vittoriosa trasferta di Udine dove oltre al risultato aveva offerto anche una buona prestazione.

    La partita comincia malissimo per i bianconeri che vanno subito sotto già dopo 90 secondi: gli attaccanti rosanero penetrano la difesa juventina come con il coltello caldo nel burro e Pastore colpisce a freddo bucando Storari dal limite dell’area.
    La reazione bianconera non è immediata. Del Piero e compagni risentono del colpo subìto e lasciano il pallino del gioco alla squadra di Delio Rossi che controlla bene la gara fino alla mezz’ora. Pinilla, titolare dall’inizio al posto di Hernandez, si rende pericoloso con un tiro rasoterra finito a lato di poco, poi si scuote il capitano bianconero che prova a dare la scossa ai suoi con delle conclusioni dalla distanza.
    Il Palermo ha l’occasionissima per raddoppiare al 40′ con Pastore che entra in area indisturbato e con il piatto colpisce il palo alla sinistra di Storari. Pochi secondi più tardi Del Piero pareggia il conto dei legni prendendo una traversa dalla distanza.

    Nella ripresa Del Neri cambia volto al suo attacco, sterile nel primo tempo, facendo entrare Amauri e Iaquinta senza nessun risultato. Krasic non ripete le ottime prestazioni nelle precedenti uscite, Pastore invece è straripante e dai suoi piedi nasce il gol del 2-0: tiro insidioso dal vertice alto dell’area di rigore, Storari respinge ma sulla sfera si avventa Ilicic che con un tiro sporco riesce a beffare l’estremo difensore bianconero. Seconda rete consecutiva, dopo quella messa a segno domenica contro l’Inter, in due presenze con la maglia rosanero. Un bel biglietto da visita per lo sloveno prelevato dal Maribor.
    Il colpo del ko arriva a 5 minuti dal termine con la bomba direttamente su calcio di punizione di Bovo, ma Storari non è esente da colpe. Olimpico gelato.
    Il gol della bandiera, inutile, lo segna Iaquinta di testa su assist di Motta; ma per la Juve ormai è troppo tardi.

    Il tabellino
    JUVENTUS – PALERMO 1-3
    2′ Pastore (P), 62′ Ilicic (P), 85′ Bovo (P), 87′ Iaquinta (J)
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, Grygera; Krasic, Marchisio, Felipe Melo, Pepe (46′ Iaquinta); Quagliarella (46′ Amauri), Del Piero (60′ Aquilani).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Rinaudo, Sissoko.
    Allenatore: Del Neri
    PALERMO (4-3-2-1): Sirigu; Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Nocerino, Bacinovic (77′ Rigoni), Migliaccio; Pastore (93′ Darmian), Ilicic; Pinilla (67′ Hernandez).
    A disposizione: Benussi, Kasami, Liverani, Miccoli.
    Allenatore: Rossi.
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Bovo, Bacinovic, Ilicic (P), Marchisio (J)

  • Palermo: Cavani in vantaggio su Hernandez per far coppia con Miccoli

    Rifinitura a porte chiuse per il Palermo che si prepara a vivere lo “spareggio” che varrà il quarto posto per accedere ai preliminari di Champions League con la Sampdoria (domani alle 15.00 in un Barbera tutto esaurito). Giovanni Tedesco si rende disponibile e recupera dagli acciacchi muscolari, rientra in gruppo in tempo per ottenere la convocazione per la sfida coi blucerchiati ma solo per accomodarsi in panchina. Restano a casa Mchedlidze (fuori rosa), Bresciano, Simplicio e Brichetto infortunati. A Boccadifalco, lontano da sguardi indiscreti, Delio Rossi ha dato gli ultimi consigli ai suoi e messo a punto i dettami tattici nella seduta a base di situazioni su palle inattive, lavoro di reattività e una partita finale a ranghi misti.

    Provato anche l’undici anti-Delneri, non sono previste sorprese. Giocheranno Sirigu in porta, Cassani, Kjaer, Goian (favorito su Bovo) e Balzaretti in difesa, Migliaccio, Liverani e Nocerino a centrocampo, Pastore sulla trequarti e il duo Cavani-Miccoli in attacco. Resta viva l’ipotesi Hernandez ma la Joya probabilmente entrerà solo a gara in corso. Partita della vita per i rosanero che si giocano la stagione, un successo darebbe sorpasso e una quasi matematica qualificazione nella competizione europea più prestigiosa, un traguardo storico che a Palermo si attende ormai da troppo tempo.

  • Giudice Sportivo: Morero e Pinzi saltano l’Inter, il Palermo perde Bovo

    Sono 12 i giocatori fermati dal giudice sportivo per il penultimo turno di serie A. Solo Maximiliano Pellegrino dell’Atalanta viene squalificato per due giornate di gioco dopo l’ormai famoso episodio di domenica con l’arbitro Tagliavento e che ha costretto i bergamaschi a giocar con un uomo in meno la partita più importante della stagione.

    Il Chievo perde Morero e Pinzi per la sfida contro l’Inter mentre il Palermo dovrà dare a meno di Bovo nello spareggio per la Champions League contro la Sampdoria.

    2 Giornate: Maximiliano Pellegrino (Atalanta)
    1 Giornata: Jimenez Luis Antonio e Dzemaili Blerim (Parma), Morero Santiago Eduardo e Pinzi Giampiero (Chievo Verona), Bovo Cesare (Palermo), Cassetti Marco (Roma), Domizzi Maurizio (Udinese), Grava Gianluca e Zuniga (Napoli), Portanova Daniele (Bologna), Salihamidzic (JUventus), Zarate Mauro Matias (Lazio)

    Dovranno pagare 5.000 euro Bologna, Catania e Roma, mentre al Parma spetta una multa di mille euro inferiore. L’Atalanta invece, per avere suoi sostenitori, nel corso della gara,
    rivolto continuativamente ad un Assistente espressioni minacciose e insultanti, indirizzandogli inoltre numerose palle di carta dovrà sborsare 15.000 euro.

  • Palermo: Emergenza centrocampo col dubbio Bertolo-Blasi

    E’ piena emergenza a centrocampo per il Palermo che affronterà il Genoa in uno scontro cruciale per mantenere alte le speranze Champions League.
    Non sono partiti per la Liguria infatti nè Fabio Simplicio, nè Fabio Liverani e nè Mark Bresciano.
    Inoltre anche Budan ha dato forfait.
    In cabina di regia, ma con altri compiti rispetto al titolare Liverani, ci sarà quindi inevitabilmente Nocerino. Il dubbio del tecnico Delio Rossi riguarda il ruolo di mezzala sinistra, dove sono in ballottaggio per una maglia Bertolo e Blasi. E poi ancora c’è incertezza sul turnover dove Cavani e Bovo potrebbero usufruire di un turno di riposo. In ogni caso si scaldano Hernandez e Goian.