Tag: celtic

  • La Juventus torna tra le migliori otto

    La Juventus torna tra le migliori otto

    Tutto come previsto. La Juventus non sbaglia e conquista i quarti di finale di Champions League a distanza di sette anni dall’ultima volta. Forti del 3-0 dell’andata, i bianconeri gestiscono in tranquillità il match contro il Celtic e grazie alla coppia d’attacco scelta da Antonio Conte, quella formata da Matri e Quagliarella, affondano definitivamente gli scozzesi. Ottavi passati facilmente e adesso i tifosi possono sognare, anche se indubbiamente ad aprile si ritroveranno davanti una squadra dal tasso tecnico superiore a quella allenata da Lennon. Che ci ha messo buona volontà allo Juventus Stadium, ma nulla più. Qualche occasione creata, possesso palla sterile. La Juve, ben chiusa per un tempo e più propositiva nella ripresa, ha gestito facilmente la gara.

    Conte, come previsto alla vigilia, applica un moderato turnover: dentro Marrone, Padoin, Peluso, Pogba, Quaagliarella e Matri, fuori Chiellini, Lichtsteiner, Asamoah, Marchisio, Vucinic e Giovinco, mentre c’è dal 1’ Vidal, diffidato ma che durante la gara conterrà la consueta foga agonistica gestendo il proprio match con intelligenza. Dall’altra parte Lennon lascia il combina guai dei primi 90’ Ambrose in panchina ma getta nella mischia Samaras, assente all’andata. Il Celtic parte discretamente ma di spazi non ne trova. A differenza della Juve che a metà tempo passa grazie ad una azione cominciata da Barzagli e conclusa a porta sguarnita da Matri, con l’intermezzo del tiro di Quagliarella respinto corto da Forster. Dall’altra parte il Celtic ci prova con un tiro terminato da poco a lato, con un traversone basso e per finire con una chance targata Hooper il quale devia sottomisura un tiro di Commons senza fare però i conti con un super Buffon.

    Nel secondo tempo Quagliarella mette il sigillo al match sfruttando un assist al bacio di Vidal. Conte continua nel proprio turnover dando spazio anche a Isla e Giaccherini oltre che ad Asamoah. Il Celtic prova a trovare il gol della bandiera ma non ci riesce, anche se sulle tribune i tifosi scozzesi fanno festa comunque. Ma per loro è l’ultima tappa nel tour europeo della stagione 2012/2013. Giro che la Juve continuerà ad aprile, con la speranza che duri il più possibile. Come l’imbattibilità del proprio capitano Buffon.

    Juventus festeggia copy; AFP/Getty Images
    Juventus festeggia copy; AFP/Getty Images

    LE PAGELLE DI JUVENTUS-CELTIC
    Buffon 7: Splendida la deviazione su Hooper nel primo tempo, ma si dimostra sempre attento nelle uscite. D’altronde se in Europa è imbattuto da quasi 500’ un motivo ci sarà.
    Barzagli 7: Solita grandissima prova condita dalla discesa che vale il gol dell’1-0.
    Marrone 6,5: Si disimpegna abbastanza bene non soffrendo l’importanza di un ottavo di Champions League.
    Quagliarella 7: Sembrava essere finito nel dimenticatoio ed invece prima ci mette lo zampino sul primo gol e poi realizza, facilmente, il secondo.
    Matthews 6: Lì dietro è tra i pochi a combinare qualcosina di buono.
    Samaras 5: Grandi aspettative su di lui, ma alla fine non incide particolarmente.

    IL TABELLINO DI JUVENTUS-CELTIC
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Marrone 6,5, Bonucci 6; Padoin 6, Vidal 6,5 (21′ st Isla sv), Pirlo 6,5 (24′ st Giaccherini sv), Pogba 7, Peluso 6 (13′ st Asamoah 6); Quagliarella 7, Matri 6,5.In panchina: Storari, Chiellini, Vucinic, Giovinco. Allenatore: Conte 7
    CELTIC (4-3-2-1): Forster 5,5; Matthews 6 (7′ st Forrest 6), Kayal 5, Wilson 5, Izaguirre 5; Wanyama 5 (1′ st Ambrose 6), Mulgrew 5,5, Ledley 5,5; Commons 5,5 (28′ st Lassad 5,5), Samaras 5; Hooper 5. In panchina: Zaluska, Miku, Stokes, McGeouch. Allenatore: Lennon 5,5

  • Conte carica la Juve: “con il Celtic antenne dritte”

    Conte carica la Juve: “con il Celtic antenne dritte”

    La gara di questa sera contro il Celtic è uno di quei match che, pur semplici sulla carta alla luce del risultato dell’andata degli ottavi, può avere alcune insidie insite nella sua stessa semplicità. I pericoli in agguato per la Juventus sono soprattutto di natura psicologica, nell’approcciarsi ad una gara alla quale si arriva forti dello 0-3 dell’andata in terra scozzese e, dunque, potrebbe esservi il rischio  di sottovalutarla in termini di impegno e concentrazione. Il condizionale, però, è d’obbligo proprio perché si tratta della Juventus e, in particolare, di Antonio Conte che fa della carica, della fame agonistica e dell’intensità i suoi dogmi. Pertanto, non bisogna meravigliarsi del fatto che nella conferenza stampa della vigilia le parole da lui adoperate risultano essere improntate alla necessità di “mantenere le antenne dritte”, definendo il match con il Celtic “un importante banco di prova per tutti”. I pericoli maggiori, secondo mister Conte, possono provenire proprio dalla determinazione e dall’orgoglio degli scozzesi, che hanno tutta l’intenzione di provare a cancellare la debacle subita al Celtic Park o, perlomeno, provare a rimediare fornendo una prestazione di grinta e sostanza, anche perché – ovviamente – le qualificazioni “si devono conquistare in 180 minuti”.

    Conte carica la Juventus | © Valerio Pennicino/ Getty Images Sport
    Conte carica la Juventus | © Valerio Pennicino/
    Getty Images Sport

    Andando maggiormente nel dettaglio, secondo mister Conte il Celtic è una squadra pericolosa ed insidiosa soprattutto sulle palle inattive, considerando le doti fisiche dei suoi uomini e, dunque, sarà indispensabile prestare attenzione in tal senso, perché i pericoli non vanno sottovalutati nonostante la seria ipoteca messa nella gara d’andata e perché “il calcio può sempre riservare sorprese” e, sembra scontato sottolineare, che in tal caso non sarebbero affatto gradite. Perciò mister Conte non molla di un centimetro e mantiene il suo consueto piglio deciso e determinato, non soltanto perché lo impone il “copione”.

    Oltre al tema Champions League, la conferenza stampa di mister Conte tocca altre tematiche “di attualità”, connesse anche alla corsa-scudetto ed in risposta alle dichiarazioni di Adriano Galliani che, interpellato in merito, ha sentenziato che la Juventus “abbia già vinto lo scudetto”. Antonio Conte, da uomo scaramantico e pragmatico, non sembra aver gradito la “previsione” che potrebbe apparire anche come una “gufata”, e sottolineando il fatto che “mancano ancora undici gare al termine e lo stesso Milan un anno fa era a +7 sulla Juventus che ha poi vinto lo scudetto”. Per tal ragione, Conte non trascura “di fare gli opportuni scongiuri” ringraziando Galliani per la stima e sottolineando il fatto che “lui in fondo è juventino e se la Juve dovesse ripetersi sotto sotto sarà contento”.

    Galliani ma non solo, Antonio Conte risponde anche alle parole del tecnico del Napoli Walter Mazzarri che ha affermato che la sua squadra avrebbe meritato di vincere lo scontro diretto di Venerdì sera. Conte la pensa diversamente e sottolinea, in tal senso, soprattutto la carica e la forza psicologica del suo gruppo, capace di non lasciarsi intimorire dal clima di tensione che si respirava prima della gara, con tanto di pietre lanciate contro il pullman e con tre vetri rotti.

    La Juventus al San Paolo è scesa in campo e ha dimostrato di essere “sempre sul pezzo”, una caratteristica che infonde fiducia anche in prospettiva della gara contro il Celtic che ha intenzione di andare a Torino “non da semplice visitatore”.

  • La Juventus può vincere la Champions? Il parere di Vialli

    La Juventus può vincere la Champions? Il parere di Vialli

    La vittoria della Juventus contro il Celtic in Champions League ha acceso i riflettori europei sulla squadra di Conte che finora, nonostante fosse la protagonista del campionato italiano ormai da due stagioni, nel panorama continentale viaggiava ancora a fari spenti, da outsider che appare nella scena europea che conta dopo anni di assenza. La vittoria del suo girone, eliminando i campioni d’Europa in carica del Chelsea e battendoli allo Stadium avrebbe potuto essere un “segnale” in tal senso, ma soltanto la vittoria per 3-0 al Celtic Park ha contribuito a mostrare una squadra attrezzata anche in campo europeo o, perlomeno, che può provare a giocarsela. Gli ottavi di finale, seppur quasi “ipotecati” sono ancora da conquistare con il ritorno del 6 Marzo a Torino, ma i commenti sulla prestazione di Coppa della Juventus sono stati molto positivi, quasi unanimemente. In tal senso, è da considerare il punto di vista di Gianluca Vialli, opinionista Sky e capitano della Juventus di Lippi del 1996, l’ultima formazione bianconera a laurearsi campione d’Europa, che ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui analizza con attenzione le chance europee della Signora.

    In particolare, il parere di Gianluca Vialli appare ancora più autorevole considerando la sua profonda conoscenza del calcio internazionale e, nello specifico, di quello britannico: ciò gli permette di cogliere le differenze tra il calcio italiano e quello inglese, a vantaggio di quello di “casa nostra” e gli stessi britannici (includendo in tal senso anche gli scozzesi, ndr) sembra siano rimasti ben impressionati dalla freddezza e dalla capacità di soffrire della squadra di Conte che dapprima ha retto all’urto e alla veemenza del Celtic e poi ha colpito in maniera letale, ben tre volte, anche approfittando degli svarioni difensivi.

    Juventus, può vincere la Champions? | © Jeff J Mitchell/ Getty Images Sport
    Juventus, può vincere la Champions? | © Jeff J Mitchell/
    Getty Images Sport

    In tal senso, dunque, è bene “ponderare” il successo della Juventus rispetto al valore dell’avversaria che non può ovviamente essere annoverata tra le grandi del calcio europeo. Tuttavia, il calore e il rumore assordante del Celtic Park avrebbero di certo intimorito la Juventus degli anni scorsi: basti pensare alla cocente sconfitta in terra inglese (con il Fulham) subìta in Europa League nel 2010 durante la gestione Zaccheroni, quando riuscirono a farsi eliminare dagli ottavi della competizione dilapidando il risultato d’andata di 3-1. La Juventus di Conte, ovviamente, è tutta un’altra cosa – e questo era già noto – ma la prova negli ottavi di Champions, in cui gli errori non sono ammessi, era la necessaria cartina di tornasole.

    Una sorta di “messaggioche la Juventus ha inviato alle grandi d’Europa, alle più quotate pretendenti alla Coppa dalle grandi orecchie: secondo Gianluca Vialli si è trattato di un “messaggio di serietà” che lascia trapelare uno studio approfondito da parte di Conte, notoriamente maniacale nella cura dei particolari. Basti pensare in tal senso alla sicurezza di Peluso (esordiente assoluto in Champions League), ma anche la vena realizzativa di Matri (alla sua prima rete in Champions, e che Vialli dichiara di stimare molto, ndr) e l’approccio utile e costruttivo di Padoin, entrato a gara in corso e capace di dare il suo contributo sul terzo gol di Vucinic. Si parla, dunque, ancora una volta di gruppo, con i gregari che diventano importanti protagonisti, ma non è possibile tacere della prova maiuscola di Marchisio e Pirlo, così come della sicurezza di Barzagli e Bonucci.

    Questa Juventus ha dimostrato di esser capace di esprimersi al meglio sotto pressione, quando la posta in gioco è elevata e non si può sbagliare, coniugando coralità e atletismo alla qualità di alcune individualità che nel gruppo armonico si esaltano e secondo Vialli la forza di questa squadra è il centrocampo, che mister Conte esalta “perchè gli è rimasto qualcosa della vecchia vita da calciatore, con le coperture richieste agli attaccanti e il sostegno dei terzini”.

    Tuttavia, la Juventus nonostante le premesse positive, deve ancora misurarsi contro una squadra avversaria dalle individualità eccelse, per capire quali saranno le sue capacità nel fermare gli “alieni”. Il riferimento è, ad esempio, al Barcellona di Messi, ma anche al Real Madrid di Cristiano Ronaldo o al Manchester United: se dovesse trovarsi di fronte a squadre del genere, la Juventus sarà chiamata alla “prova del fuoco” e bisognerà vedere “se sarà in grado di fermare i fenomeni individuali”. 

    Prima, però, bisogna approdare definitivamente ai quarti di finale e, per questo, la Juventus dovrà giocare il ritorno con gli scozzesi con il medesimo ardore e impegno della gara d’andata: soltanto volando basso e preservando la propria fame, la Signora potrà continuare nel suo ruolo di outsider di lusso. Antonio Conte, probabilmente, sarebbe d’accordo.

  • Impresa al Celtic Park, bianconeri ad un passo dai quarti

    Impresa al Celtic Park, bianconeri ad un passo dai quarti

    Impresa bianconera al Celtic Park. Finisce 0-3 la sfida Celtic-Juventus, valida per l’andata degli Ottavi di Finale di Champions League grazie alle reti di Matri, Marchisio e Vucinic. Partita perfetta dei ragazzi di Antonio Conte che ipotecano il passaggio del turno con una rotonda vittoria esterna in terra scozzese, inaspettata alla vigilia. Ai biancoverdi non basta l’eccessivo agonismo e il supporto di 60 mila spettatori per portare a casa un risultato positivo che gli avrebbe permesso di giocarsi a Torino la qualificazione al turno successivo. Partita a tratta nervosa, con varie liti tra giocatori e un arbitro rivelatosi all’altezza della situazione, riuscendo a gestire una gara molto maschia e dagli interventi al limite del regolamento. Al fischio finale è festa per i tifosi juventini presenti all’interno dell’impianto scozzese.

    La partita – Il gol in avvio ha spianato la strada alla Juventus, che nei primi minuti ha subito l’inaspettato atteggiamento offensivo del Celtic, causato anche dall’assenza dell’ultimo minuto di Saramas che ha costretto il tecnico Lennon ad optare per il cambio del modulo, lasciando impreparati i giocatori bianconeri. Il tempo di riordinare le idee e Matri approfitta di un disimpegno errato dei padroni di casa per insaccare la rete dello 0-1. I biancoverdi reagiscono immediatamente e si rendono pericolosi soprattutto in occasione dei calci d’angolo, vista la loro imponente stazza fisica. I bianconeri tengono bene e proteggono il risultato fino al doppio fischio dell’arbitro che decreta la fine della prima frazione di gioco.

    Marchisio, protagonista nell'impresa bianconera al Celtic Park © GRAHAM STUART/AFP/Getty Images
    Marchisio, protagonista nell’impresa bianconera al Celtic Park © GRAHAM STUART/AFP/Getty Images

    Nel secondo tempo la Juventus, forte del vantaggio, gestisce la gara e cerca di non cadere nelle parecchie tentazioni dei giocatori scozzesi che provano a mettere la partita sul piano della “rissa”. Pur con qualche difficoltà, i bianconeri tengono testa al furore agonistico del Celtic e a dieci minuti dalla fine realizzano il raddoppio sull’asse Vidal – Matri – Marchisio, con quest’ultimo che supera un incerto Forster. Passano pochi minuti e arriva il definitivo 0-3 con Mirko Vucinic che servito dal centrocampista della Nazionale, supera con un bel diagonale il portiere scozzese. Nei minuti finali c’è spazio anche per l’esordio con la maglia bianconera di Anelka.

    Scaramanzia? – Lo 0-3 esterno permette alla Juventus di dormire sonni tranquilli in vista del ritorno di Torino. Certo, nel calcio tutto è possibile, ma la formazione di Antonio Conte ha dimostrato grande solidità, concretezza e soprattutto fame di vittorie. L’impresa del Celtic Park era impensabile alla vigilia, vista anche la caduta del Barcellona appena due mesi fa.

    Le pagelle di Celtic-Juventus
    Matri 7.5 – L’ex attaccante del Cagliari si dimostra uomo dal gol facile. Pur tra mille difficoltà, raggiunge sempre la doppia cifra in fatto di gol realizzati e sono sempre gol decisivi ed importanti.
    Marchisio 8 – Trovate voi le parole per descrivere questo centrocampista tuttofare. Perfetto in fase offensiva, idem in fase difensiva. Unisce quantità a qualità. Realizza la rete della sicurezza (0-2). In realtà mette a segno anche il vantaggio bianconero ma giustamente la Uefa assegna il gol a Matri.
    Forster 5 – Molti hanno osato paragonarlo a Marchetti, il portiere “anti-Juve”. Diciamo che le qualità ci sono ma sbaglia approccio alla gara e non offre sicurezza tra i pali.
    Commons 6.5 – Il capitano del Celtic si mostra nervoso fin dai primi minuti, ma alla fine risulta tra i migliori in campo dei biancoverdi. Prova l’eurogol in rovesciata, ma la palla finisce fuori di parecchio.

    Tabellino Celtic-Juventus 0-3
    Celtic (4-4-2): Forster 5; Lustig 5.5 (59′ Matthews 5.5), Wilson 5, Ambrose 5.5, Izaguirre 6; Forrest 6, Brown 5 (80′ Kayal sv), Wanyama 6, Mulgrew 6; Commons 6.5 (73′ Watt 5.5), Hooper 5. Allenatore: Lennon 5.5
    Juventus (3-5-2): Buffon 6.5; Barzagli 6.5, Bonucci 5.5, Caceres 6; Lichtsteiner 6, Marchisio 8, Pirlo 6.5, Vidal 7, Peluso 6.5 (69′ Padoin 6); Matri 7.5 (81′ Pogba 6), Vucinic 7 (85′ Anelka sv). Allenatore: Conte 8
    Marcatori: 3′ Matri, 78′ Marchisio, 83′ Vucinic

    Le reti del match Celtic-Juve
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  • Celtic-Juve, l’esordio di Conte in Champions. Asamoah in panchina

    Celtic-Juve, l’esordio di Conte in Champions. Asamoah in panchina

    Ritorna la Champions League e sarà l’esordio in panchina per Antonio Conte nella massima competizione a livello europeo. Infatti, l’allenatore bianconero ha dovuto saltare tutta la Fase a Gironi per squalifica e sembra più carico che mai in vista della sfida Celtic-Juventus, valida per l’andata degli Ottavi di Finale. La squadra bianconera ha deciso di allenarsi sul campo del Glasgow Rangers, indisponendo oltremodo alcuni componenti della formazione biancoverde. L’ambiente scozzese sembra già caldo e al Celtic Park sono previsti circa 60mila spettatori (tutto esaurito), pronti a spingere i propri idoli verso la vittoria. Tra le mura amiche, il Celtic diventa un avversario ostico, tanto da aver fermato anche il Barcellona durante la Fase a Gironi (anche se vinsero tirando in porta 2 volte e subendo il possesso palla blaugrana superiore al 70%).

    CELTIC – Squadra al completo per il tecnico degli scozzesi Lennon, che punterà sull’ottima forma dell’attaccante Hooper per scardinare l’organizzatissima difesa juventina. Per il resto, il Celtic non offre individualità di livello importante, escluso Samaras, elemento di grande esperienza, ma non fortunato dal punto di vista fisico. L’allenatore punta molto sul collettivo e sulla grinta dei suoi ragazzi. Gli scozzesi sono abili nel proteggere la propria porta e ripartire in contropiede.

    Esordio per Antonio Conte in Champions League © Stu Forster/Getty Images
    Esordio per Antonio Conte in Champions League © Stu Forster/Getty Images

    JUVENTUS – Qualche assenza pesante invece per Antonio Conte. Il tecnico bianconero, oltre a dover rinunciare a Chiellini (ancora fermo ai box), dovrà fare a meno di Asamoah, tornato domenica dalla Coppa d’Africa e l’ex mister di Siena e Bari preferisce farlo partire dalla panchina. Per il resto, formazione al completo con Buffon in porta. Trio difensivo formato da Bonucci, Barzagli e Caceres. A centrocampo gli esterni saranno Peluso a sinistra e Lichtsteiner a destra, mentre gli interni Vidal, Marchisio e Pirlo. In attacco, accanto a Vucinic (recuperato dopo l’infortunio contro la Fiorentina) giocherà Matri. Ancora panchina per Quagliarella e Giovinco.

    Dopo la vittoria in campionato contro la Fiorentina, ci si aspetta una conferma in campo europeo per la Juventus, che arriva al match in buona forma, dopo aver passato un periodo di leggera crisi a gennaio. La posta in palio è alta anche se Buffon e Conte hanno mostrato molta tranquillità nel corso della conferenza stampa di pre-gara, mostrandosi entrambi molto ottimisti sul risultato finale.

    PROBABILI FORMAZIONI CELTIC-JUVENTUS
    Celtic (4-4-2): Forster; Lustig, Wilson, Mulgrew, Izaguirre; Brown, Wanyama, Ledley, Commons; Samaras, Hooper. Allenatore: Lennon.
    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Peluso; Vucinic, Matri. Allenatore: Conte.

  • Juventus ospite dei Rangers. Torna Asamoah, Vucinic recupera

    Juventus ospite dei Rangers. Torna Asamoah, Vucinic recupera

    La missione-Glasgow della Juventus è iniziata con lo sbarco in terra scozzese, alla vigilia del match degli ottavi di andata di Champions League contro il Celtic in programma domani sera alle 20.45. In mattinata si è svolta la prima seduta di allenamento in casa degli odiati “cugini” Rangers, al Murray Park in una cornice caratterizzata da freddo gelido e temperature prossime allo zero, con le colline innevate vicino al campo d’allenamento. Ma non sarà il clima rigido a spaventare la Juventus di mister Antonio Conte, galvanizzata dal successo contro la Fiorentina in campionato ed, ora, totalmente proiettata al fondamentale impegno europeo, che può valere una mezza stagione. Piuttosto, il fattore campo potrà essere un elemento da considerare con attenzione, anche perchè è risaputo che il tifo del Celtic è fra i più calorosi e rumorosi d’Europa, e ne ha già dato prova in altre circostanze, come nel caso del match di Champions contro il Barcellona, e che in queste ore negli ambienti del Celtic si è registrato un certo malumore per la decisione della Juventus di andare ad allenarsi nell’impianto degli acerrimi rivali dei Rangers.

    Juventus ospite dei Rangers, torna Asamoah  e Vucinic recupera | © Andreas Solaro/Getty Images
    Juventus ospite dei Rangers, torna Asamoah e Vucinic recupera | © Andreas Solaro/Getty Images

    Ma, contesto infuocato a parte, l’aspetto essenziale su cui focalizzarsi è cercare di capire quali saranno gli uomini che mister Conte sceglierà per la battaglia del Celtic Park. Buone notizie provengono dal ritorno di Asamoah, reduce dalla Coppa d’Africa, tra i disponibili considerando che è riuscito a imbarcarsi sul volo Johannesburg-Londra per poi proseguire alla volta di Glasgow e raggiungere la squadra, che non vedeva dal 21 Dicembre scorso, ossia dall’ultima gara di campionato del 2012, quando la Juventus vinse contro il Cagliari sul neutro di Parma. Da allora, la sua assenza si è molto avvertita anche perchè era complesso sostituire un calciatore con le sue caratteristiche sulla fascia: il rientro di Asamoah, dunque, stanchezza del viaggio a parte, è una manna dal cielo per Conte che potrebbe decidere anche di schierarlo da titolare dopo aver valutato le sue condizioni fisiche, ancor di più perchè De Ceglie ha riportato una lesione di primo-secondo grado al muscolo semitendinoso della coscia destra e non sarà, quindi, disponibile.

    Oltre ad Asamoah, la notizia confortante per Conte giunge dall’infermeria bianconera, con Mirko Vucinic che sembra aver smaltito completamente il piccolo fastidio al ginocchio riportato nella gara contro la Fiorentina di sabato scorso e, pertanto, potrebbe partire titolare in attesa di capire chi sarà il suo compagno di reparto: Matri o Giovinco? Dopo la rete segnata contro i Viola (senza scarpetta, ndr) che ha fatto seguito al gol contro il Chievo sono in crescita le quotazioni di Matri, anche perchè dal punto di vista delle caratteristiche fisiche sembra meglio adattarsi a fronteggiare un confronto corpo a corpo con la difesa scozzese rispetto alla Formica Atomica.

    In difesa, ritorna Leonardo Bonucci – che in campionato ha “riposato” per due giornate per scontare la squalifica – al fianco di Barzagli e Martin Caceres, mentre il centrocampo sarà quello “ideale” con Vidal, Pirlo e Marchisio. In tal senso, dovrebbero giungere conferme sugli intenti di mister Conte durante l’allenamento di rifinitura, previsto alle ore 18 italiane (17 locali) al Celtic Park, lo stadio che domani sera sarà tutto esaurito e si prevederà quasi interamente bianco verde, in un’assordante bolgia che tenterà di intimorire la Juventus. I nervi saldi e la totale concentrazione, dunque, saranno un imperativo fondamentale per la Signora.

  • Marchisio vuol esserci: “provo a rientrare con la Fiorentina”

    Marchisio vuol esserci: “provo a rientrare con la Fiorentina”

    La sfida alla Fiorentina di sabato pomeriggio allo Stadium sarà un impegno fondamentale nel cammino della Juventus, che aprirà il periodo più intenso della stagione bianconera, in un susseguirsi di impegni al cardiopalma, iniziando dal match degli ottavi d’andata di Champions League contro il Celtic di martedì prossimo, e passando poi per la gara con la Roma nella giornata di campionato seguente. La Juventus di Conte si avvicina a questa fase tanto delicata con una squadra rimaneggiata da infortuni e impegni di Nazionale, ma proverà a serrare i ranghi e gestire al meglio le forze e le energie. Sarà una settimana importantissima, come lo stesso Claudio Marchisio – veterano bianconero nonostante sia un classe 1986 – ha sottolineato quest’oggi, a margine di una giornata organizzata dalla Nike a Vinovo con la partecipazione di sedici giovani giocatori selezionati fra oltre centomila giovani promesse. Il centrocampista bianconero è reduce da un infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo nella scorsa giornata di campionato contro il Chievo ed è ancora in dubbio per l’impegno con la Fiorentina anche a causa dei tempi molto ristretti per il recupero.

    Marchisio punta a rientrare con la Fiorentina | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Marchisio punta a rientrare con la Fiorentina | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Saranno decisive le prossime 48 ore, anche se “deciderà Conte se rientrerò con la Fiorentina o con il Celtic. Abbiamo qualche giorno per valutare come sto e da parte mia c’è sempre voglia di giocare e anche di rischiare qualcosa non essendo al 100%”. Se le condizioni di Marchisio sono ancora in dubbio, il Principino della Juventus si esprime sulle condizioni della squadra, fotografando il momento bianconero e, soprattutto, il mese nero di Gennaio – ormai alle spalle – con la speranza di “tornare ai nostri livelli abituali”. La presente stagione, come lo stesso Claudio Marchisio sottolinea, ha un coefficiente di difficoltà notevolmente superiore rispetto alla scorsa annata, considerando che “abbiamo molti più impegni ravvicinati, mentre nell’ultima stagione giocavamo ogni sette giorni e avevamo più tempo per recuperare gli acciacchi”.

    Sul tema lotta-scudetto Claudio Marchisio è concorde con la maggior parte dei suoi compagni bianconeri che in questi giorni hanno indicato unanimemente il Napoli come la vera anti-Juve, in attesa dello scontro diretto del prossimo 1 Marzo allo Stadio San Paolo. Ed è significativo che gli elogi al Napoli ed alle potenzialità della squadra di Mazzarri provengano proprio dallo stesso Marchisio che, fino a qualche settimana fa, era stato protagonista di uno scambio di battute a distanza con l’ambiente partenopeo, che si era risentito per l’antipatia “sportiva” dichiarata dal centrocampista della Juventus.

    Marchisio ha, in seguito, ben chiarito la portata delle sue parole ed oggi afferma che “il Napoli è l’avversaria numero uno in campionato, hanno fatto un gran lavoro e hanno dimostrato tutta la loro forza e si giocheranno lo scudetto con noi fino all’ultimo”.

    In tal senso, la prossima giornata oltre a Juventus-Fiorentina proporrà anche lo scontro Lazio-Napoli, ma Marchisio preferisce pensare soltanto alla corsa della Juventus, nella quale risulteranno decisive le motivazioni e la voglia di vincere, anche se “giocando ogni tre giorni non è facile giocare sempre a mille”.

    L’essenziale è, dunque, non concedersi più distrazioni perchè, soprattutto in Champions League, anche un piccolo passo falso rischia di non essere recuperabile.

  • Matri e la fiducia ritrovata: “la concorrenza non mi spaventa”

    Matri e la fiducia ritrovata: “la concorrenza non mi spaventa”

    Lo scorso anno è stato il capocannoniere dell’attacco della Juventus Campione d’Italia, con dieci reti messe a segno, mentre quest’anno con l’arrivo di Sebastian Giovinco il suo impiego è stato part-time, anche a causa di una grande concorrenza interna: finora, però, uno dei problemi della Juventus di Conte è stata proprio la freddezza sottoporta, la concretizzazione delle occasioni create, al punto da render necessario l’acquisto di un rinforzo (che ancora dovrà essere testato sul campo) come Nicolas Anelka. Nonostante ciò, Alessandro Matri, dopo la buona prova contro il Chievo in cui ha realizzato la rete (bellissima, al volo) del 2-0, ostenta serenità e ottimismo, guardando al futuro prossimo con fiducia. Sarà perchè, dopo un periodo di digiuno, ha finalmente ritrovato la via del gol con maggiore continuità, al punto da essere attualmente l’attaccante bianconero con la migliore media realizzativa con 5 reti in 21 partite; sarà perchè la Champions League si avvicina sempre più e nella gara d’andata contro il Celtic lui stesso sogna di realizzare la sua prima rete nella competizione più importante d’Europa; sarà perchè ala Juventus sta bene e vuol rispettare il suo contratto che lo lega alla Signora per altri quattro anni, accettando di “sudarsi” e “conquistarsi” il posto in campo.

    Matri, la concorrenza non lo spaventa | © Dino Panato/Getty Images
    Matri, la concorrenza non lo spaventa | © Dino Panato/Getty Images

    Alessandro Matri è un attaccante atipico da questo punto di vista perchè non mostra manie di protagonismo, non fa polemiche, nè gesti fuori posto: attende il suo turno, e cerca di capitalizzare al meglio le occasioni che gli si presentano, senza lasciarsi turbare da “voci assurde che ho letto sul mio conto” in merito al calciomercato ormai concluso, in cui si ipotizzava quotidianamente una sua partenza in direzione Lazio o Fiorentina. Tutto ciò non è accaduto, e proprio nella gara di sabato prossimo contro i Viola, Alessandro Matri potrebbe essere ancora titolare in coppia con Vucinic, a causa dell’assenza di Giovinco che sta ancora smaltendo la forte contusione rimediata contro il Chievo.

    Un’occasione importante, ma soprattutto un match delicato per la Juventus considerando la forza dell’avversario e l’importanza dei punti in palio, con il Napoli sempre a meno tre. A proposito della lotta scudetto, Matri teme molto la concorrenza dei partenopei di mister Walter Mazzarri, perchè “è un gruppo che gioca insieme da tanti anni, ben consolidato e saranno loro la nostra avversaria fino alla fine, è una squadra che non molla mai”. 

    I gol di Matri, dunque, saranno fondamentali in un campionato che, fino alla fine, procederà in maniera tirata ed intensa, lottando su ogni singolo punto da conquistare, cercando di non far rimpiangere quel  “top player” tanto sognato che non è mai arrivato e provando a ritagliarsi un posto importante nelle gerarchie di Conte prima che, in estate, arrivi Llorente che, di fatto, presenta caratteristiche di gioco simili a lui: Alessandro Matri, però, non si lascia intimorire da quel che sarà ed, anzi, per la prossima stagione si è già fissato un obiettivo molto importante ed ambizioso: i Mondiali di Rio de Janeiro 2014. Per guadagnarsi la convocazione, però, è necessario trovare spazio con continuità e cercare di “fare meglio con la Juventus” anche perchè la concorrenza in maglia Azzurra (con la coppia Balotelli-El Sharaawy su tutti) è ancora più agguerrita: “ma sognare non costa nulla”.

  • Champions League, rimonte vincenti di Celtic e Galatasaray

    Champions League, rimonte vincenti di Celtic e Galatasaray

    Ieri sera è andata in archivio la Fase a gironi di Champions League edizione 2012-2013. Non sono mancate come sempre le emozioni che hanno visto protagoniste diverse outsider del calcio europeo. Forse la sorpresa più grande è arrivata proprio dal girone E, dove la Juventus è andata a violare il campo dello Shakhtar di Mircea Lucescu, fin qui imbattuto davanti al proprio pubblico, scalzando gli stessi ucraini dal primo posto nel girone e regalandosi così un sorteggio sulla carta meno faticoso rispetto a quanto sarebbe stato qualora il piazzamento finale fosse stato il secondo posto, alle spalle degli ucraini. Sempre nel girone E si registra quindi l’eliminazione del Chelsea, a cui non sono bastati dieci punti per ottenere il pass agli ottavi di finale.

    OUTSIDER – Agli ottavi invece ci vanno il Celtic e il Galatasaray, due squadre che rientrano sotto l’etichetta di outsider e che potrebbero creare più di un’insidia in futuro. Gli scozzesi hanno ottenuto la qualificazione grazie alla vittoria sullo Spartak per 2-1, giunta nel finale con il penalty di Kris Commons. Niente da fare per il Benfica, che non va oltre lo zero a zero sul campo del Barcellona. I portoghesi dovranno accontentarsi della retrocessione in Europa League.

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    L’irrefrenabile gioia di Yilmaz, eroe nella notte portoghese del Galatasaray | ©MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images

    IN RIMONTA – Più o meno lo stesso copione si è svolto nel girone H, dove i turchi allenati da Fatih Terim hanno superato in rimonta il Braga grazie alla doppietta di Yilmaz nella ripresa. Totalmente inutile quindi il successo del Cluj all’Old Trafford, con il Galatasaray davanti ai romeni per via degli scontri diretti. Al Cluj rimane il contentino dell’Europa di Serie B.

    ADDIO LILLE – Nel girone F invece, con la qualificazione agli ottavi già decisa, ci si aspettava il miracolo del Lille, che però non è arrivato. I francesi perdono anche in casa contro il Valencia, condannati così all’ultimo posto del girone, offrendo il via libera ai bulgari del Bate per l’accesso in Europa League.

  • Champions League, Benfica e Celtic a caccia degli ottavi

    Champions League, Benfica e Celtic a caccia degli ottavi

    Si conclude oggi la fase a gironi di Champions League. Dopo le quattro partite di ieri sera che hanno sancito il primo posto del Psg e l’eliminazione da “qualsiasi Europa” del Manchester City, sono attesi altrettanti importanti verdetti nella giornata odierna. A partire dal Girone E, dove la Juve rischia tantissimo a Donetsk, con i padroni di casa guidati da Lucescu vogliosi di far divertire per l’ultima volta quest’anno il proprio pubblico, sempre che il Chelsea di Benitez non si suicidi allo Stramford Bridge contro i norvegesi del Nordsjaelland. Proprio dall’Inghilterra potrebbe arrivare la sorpresa di giornata, con i campioni d’Europa in carica clamorosamente fuori al primo turno, cosa mai verificatasi in passato nella massima competizione europea per club.

    ATTENZIONE AL LILLE– Nel Girone F c’è da decidere ancora chi tra Bayern e Valencia si aggiudicherà il primo posto del gruppo. I bavaresi affronteranno il Bate, attualmente terzo in classifica, in una sfida chiaramente a senso unico per i padroni di casa. Impegno tutt’altro che agevole invece per il Valencia, che in trasferte a Lille potrebbe soccombere di fronte alla furia agonistica dei francesi, che battendo gli iberici e sperando nel ko del Bate conquisterebbero l’accesso ai sedicesimi di Europa League.

    SL Benfica v Celtic FC - UEFA Champions League
    Samaras e l’ambizione del Celtic di centrare la qualificazione agli ottavi di Champions League | ©Julian Finney/Getty Images

    BENFICA O CELTIC – Alle spalle del Barcellona già qualificato, impazza la lotta tra Benfica e Celtic per l’ultimo posto utile che significherebbe ottavi. Favoriti gli scozzesi, che in casa con il fanalino di coda dello Spartak dovrebbero riuscire a conquistare quei tre punti che consentirebbero la qualificazione al turno successivo. Dall’altra parte i portoghesi devono sperare di uscire indenni dal Camp Nou e contemporaneamente che il Celtic non vinca contro i russi.

    CE LA FA TERIM? Situazione analoga nel Girone H, dove c’è una squadra (il Braga) senza alcuna speranza di conquistare nemmeno il terzo posto, e dall’altra parte invece due squadre (Cluj-Galatasaray) appaiate a quota sette punti che mantengono ancora intatte le speranze di qualificazione agli ottavi. Considerata la proverbiale grinta e fame di vittoria dei turchi, siamo sicuri che il Galatasaray darà fondo a tutte le sue energie per cogliere i tre punti su un campo difficile come quello dei portoghesi, mentre il Cluj attenderà buone notizie dal fronte Braga sperando che lo United si prenda un giorno di riposo.