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  • Juventus: E se tornasse Ibrahimovic…?

    Zlatan Ibrahimovic sta passando uno dei momenti più brutti (se non il più brutto in assoluto) della sua carriera calcistica: il passaggio la scorsa Estate al Barcellona campione d’Europa aveva dato stimoli al campione svedese per cercare di vincere la Champions League, uno dei pochissimi trofei che mancano nella bacheca del nativo di Malmoe.
    Ma le cose non sono andate per il verso giusto. Secondo quanto riportato oggi da Tuttosport, in questo momento le voci provenienti da Barcellona raccontano di uno Zlatan stordito dagli eventi, infastidito molto dal comportamento dei tifosi spagnoli che lo contestano e vedo no in lui il principale colpevole di una stagione che rischia di diventare fallimentare, in caso di mancato trionfo nella Liga. E neppure con i compagni il rapporto è idilliaco, figuriamoci con i dirigenti che vedevano in lui il campione in grado di far mantenere alla squadra la forza e la compattezza della scorsa stagione. Disposti a cedere uno dei punti saldi come il camerunense Samuel Eto’o pur di accaparrarsi Zlatan.
    In più Leo Messi è il leader incontrastato in campo e nello spogliatoio, cosa che ha fatto storcere più volte il naso al numero 9 blaugrana

    E così, dopo appena una stagione, il matrimonio sembra finito e il sogno spezzato. Il presidente Joan Laporta insegue altri obiettivi per riportare gli azulgrana in cima all’Europa: al primo posto c’è David Villa del Valencia che secondo voci vicine ai due club sarebbe già stato acquistato per circa 40 milioni di euro. E a questo punto lo svedese verrebbe messo sul mercato perchè in esubero nel parco attaccanti e non sarà facile rientrare dei soldi spesi perché in questo momento in giro per l’Europa non ci sono molti club disposti a svenarsi. Mancano gli euro, abbondano i debiti! Solo il Real Madrid ha la possibilità di portare avanti un’operazione del genere ma Florentino Perez si è invaghito di Rooney (come più volte è stato messo in evidenza dalla stampa internazionale, forte dell’amicizia e dell’intesa con Cristiano Ronaldo che lo sponsorizza a più riprese nella capitale spagnola) che è stato valutato sui 100 milioni di euro. Poi il nulla. Il Manchester United è in crisi e comunque non reinvestirebbe i soldi dell’eventuale cessione di Rooney ma ripianerebbe il disastrato bilancio (memore delle parole del Presidente Uefa sul fair play finanziario), così come le altre inglesi. Il Manchester City potrebbe ma la piazza non è delle più allettanti. Il Chelsea di Carletto Ancelotti, invece, pare puntare su Gonzalo Higuain e su Pato casomai il Milan volesse intavolare una trattativa.

    A questo punto potrebbe entrare in scena la Juventus per riprendersi Zlatan (e poco importa in società il tradimento con il passaggio agli odiati avversari dell’Inter nell’Estate 2006 post calciopoli, il passato non basta, nella nuova Juventus conterà solo vincere senza guardare più a niente vista l’ultima disastrosa stagione fatta di umiliazioni per tutti, e uno come lo svedese faciliterebbe il compito) e ripartire verso traguardi ambiziosi. Joan Laporta, però, dovrà scendere a compromessi e il campione spalmare negli anni il suo cospicuo ingaggio (circa 12 milioni di euro). Così la società bianconera potrebbe diventare uno dei pochi club in grado di gestire la situazione tecnica e finanziaria. Sotto l’aspetto economico Andrea Agnelli sarà in grado di girare al Barcellona 35-40 milioni magari con un’aggiunta il prossimo anno se la squadra dovesse ottenere risultati di un certo prestigio: un’operazione che ricorderebbe quella di Antonio Cassano alla Sampdoria. Una trattativa con dei paletti, per intenderci. Difficile, ma tutto sommato fattibile anche se in tutta questa situazione ci sarebbe sempre la “spada di Damocle” dell’Europa League alla quale la Juve è stata condanna ta la scorsa giornata di campionato dopo il pareggio a Catania, visto che è risaputo che lo svedese ambisce giocare solo nella competizione principale per cercare di vincere il prestigioso trofeo. Tuttavia la dirigenza bianconera nutre vivamente la speranza di portare a casa la clamorosa operazione allettando Zlatan Ibrahimovic con un progetto fondato su solide basi di serietà e competitività.

  • Le interviste di Catania – Juventus 1-1. Zaccheroni: “La rosa non va stravolta”

    Le interviste ai protagonisti al temine di Catania – Juventus finita in parità (1-1).

    Zaccheroni: “Oggi la partita l’abbiamo fatta noi, e si giocava in casa di una squadra che sul proprio campo ha fatto sempre grandi gare, oggi alla fine abbiamo rischiato la beffa con Maxi Lopez ma abbiamo fatto la partita. Quest’anno ho fatto piu’ il commissario tecnico che l’allenatore, non abbiamo avuto molto tempo per allenarci, dunque la fluidità di manovra non poteva esserci granchè.
    Il futuro non è un mio problema ho un contratto fino al 30 giugno, posso dire che non manca molto per essere una grande squadra, a parte l’Inter anche altre squadre hanno lacune, alla juve non ci sono tante cose da cambiare.
    Servono punti fermi, gente che fa la differenza, si fa la squadra dal portiere al centravanti poi si completa il contorno. Si rischia di far errori di valutazione dopo una stagione come questa”.

    Marcolin: “Oggi abbiamo provato a vincere con tutte le forze, replicando l’impresa dell’andata, ma anche aver conquistato questo pari, nonostante loro si fossero chiusi molto dopo il vantaggio, è un ottimo risultato. Da qui in avanti non abbasseremo la guardia, e continueremo a giocarcele tutte al massimo, a partire dalla gara di domenica prossima contro il Bologna, da cui potremmo uscirte matematicamente salvi”.

    Pulvirenti: “Abbiamo centrato l’obiettivo stagionale e non possiamo che essere contenti e soddisfatti di quello che abbiamo fatto. Il merito è di tutti, è stato un campionato molto difficile e complicato, ci siamo trovati in grosse difficoltà ma attraverso il lavoro, la compatezza del gruppo e il sostegno dei nostri tifosi siamo riusciti ad ottenere la salvezza”.

  • La Juve pareggia a Catania e saluta la Champions

    La Juve pareggia a Catania e saluta la Champions

    E ora anche la matematica taglia la Juventus dalla corsa al quarto posto già difficile da conquistare per come si era messa la stagione. Con il pareggio a Catania per 1-1 la classifica recita impietosa: bianconeri a -8 dalla Sampdoria e -6 dal Palermo, accontentandosi così di partecipare alla prossima edizione dell’Europa League. In virtù dell’1-1 gli etnei si salvano con due giornate d’anticipo dopo una lunga rincorsa partita dal fondo della classifica e con al timone Sinisa Mihajlovic.

    La Juventus parte meglio del Catania ed ha sin da subito la palla del possibile vantaggio sprecata malamente da Del Piero che non riesce ad approfittare di un retropassaggio sbagliato da un giocatore rossoazzurro che lo mette da solo davanti ad Andujar con quest’ultimo bravo a salvarsi in calcio d’angolo. I bianconeri si rendono pericolosi ancora con il capitano ma a segnare sono i padroni di casa con Silvestre al suo primo gol in stagione che ribatte in rete una respinta di Buffon al minuto 24.

    Nella ripresa Zaccheroni toglie Del Piero che rimane negli spogliatoi per far posto ad Amauri (ancora una prestazione in ombra per l’italobrasiliano). Il gol però non arriva dagli attaccanti bianconeri bensì da Marchisio che di forza e dopo un rimpallo favorevole trafigge Andujar per il definitivo 1-1.
    Il Catania tira i remi in barca mentre la Juve non riesce a graffiare demotivata anche dai risultati sugli altri campi di Samp e Palermo. Maxi Lopez in chiusura impegna serieamente Buffon. E’ l’ultimo ruggito del Catania che si accontenta del punto.

    La Juventus ora deve ricominciare a pensare alla prossima stagione: il primo tassello è Benitez che nel pomeriggio ha praticamente confermato il suo arrivo a Torino dichiarando di aver chiuso la sua parentesi a Liverpool.

    Il tabellino
    CATANIA – JUVENTUS 1-1
    24′ Silvestre (C), 52′ Marchisio (J)
    CATANIA (4-3-3): Andujar; Potenza, Silvestre, Terlizzi, Alvarez; Ricchiuti (57′ Ledesma), Carboni, Biagianti (68′ Spolli); Izco (86′ Sciacca), Maxi Lopez, Mascara.
    A disposizione: Campagnolo, Marchese, Delvecchio, Morimoto.
    Allenatore: Mihajlovic
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Zebina (77′ Salihamidzic), Cannavaro, Chiellini, De Ceglie; Marchisio, Felipe Melo, Poulsen; Diego (83′ Candreva); Iaquinta, Del Piero (46′ Amauri).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Grosso, Camoranesi.
    Allenatore: Zaccheroni
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: De Ceglie, Zebina, Cannavaro, Salihamidzic, Melo (J), Mascara (C)

  • Serie A 36 Giornata: Catania – Juventus. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni CATANIA – JUVENTUS (ore 15:00)

    CATANIA (4-3-3): Andujar; Potenza, Silvestre, Terlizzi, Alvarez; Ricchiuti, Ledesma, Biagianti; Izco, Maxi Lopez, Mascara.
    A disposizione: Campagnolo, Bellusci, Spolli, Delvecchio, Carboni, Morimoto, Martinez.
    Allenatore: Mihajlovic
    Squalificati: Capuano
    Indisponibili: Llama, Plasmati, Augustyn
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Zebina, F.Cannavaro, Chiellini, Grosso; Candreva, Felipe Melo, Marchisio; Diego; Iaquinta, Amauri.
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Caceres, De Ceglie, Poulsen, Camoranesi, Del Piero.
    Allenatore: Zaccheroni
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Chimenti, Grygera, Trezeguet, Giovinco, Sissoko

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3

  • Campionato Primavera: out la Fiorentina. Domani i sorteggi degli ottavi

    Si è conclusa la regular season del Campionato Primavera e domani alle ore 17 presso la Lega Calcio ci saranno i sorteggi per gli ottavi di finale che decreteranno la migliori otto per la fase finale che quest’anno si disputerà nel maceratese dal 1 all’8 giugno.

    L’ultima giornata ha emesso verdetti importanti, il principale è la clamorosa estromissione della Fiorentina di Babacar dalle migliori 5 del girone A. E’ la Juventus a negare le speranze qualificazioni ai viola con un netto tre a uno, i bianconeri chiudono la loro stagione al secondo posto preceduti di un punto dalla Sampdoria. Il Genoa grazie il pari a Sassuolo si prende un posto tra le teste di serie, Empoli e Parma le altre qualificate.

    Nel girone B Inter e Milan arrivano alla fase finale da dominatrici assolute del torneo, Chievo ed Atalanta si dividono una terza piazza che non vale però un posto tra le teste di serie nel sorteggio degli ottavi di finale, ai quali parteciperanno anche il Brescia e l’Udinese come miglior sesta classificata.

    Roma e Palermo hanno fatto campionato a se nel girone C, alle loro spalle si è classificata la Lazio che ha approfittato a pieno del pareggio tra Catania e Reggina. Estromessi i calabresi gli etnei hanno perso una posizione in classifica uscendo di fatto dalle teste di serie. Quinta classificata il Bari.

    La partita di andata si giocherà in casa delle non teste di serie, non potranno incontrarsi squadre dello stesso girone.
    Gruppo Teste di Serie:
    Sampdoria, Inter, Roma, Juventus, Milan, Palermo, Genoa e Lazio
    Non Teste di Serie
    Chievo, Empoli, Atalanta, Catania, Parma, Brescia, Bari, Udinese

  • Liscio & Sbalascio: Pazzini fa volare la Samp, Milan e Fiorentina allo sbando

    Anche la 35esima giornata del massimo campionato di calcio è passata in archivio. Come ogni settimana esaminiamo i migliori e i peggiori del turno appena concluso.

    Migliore in assoluto è, senza ombra di dubbio alcuno, la Sampdoria e il suo cannoniere Giampaolo Pazzini (arrivato alla 17esima segnatura in questo campionato).
    I blucerchiati sono la squadra più in forma del momento e mantenendo questa condizione non dovrebbero avere difficoltà a portare a casa un quarto posto un pò imprevisto ad inizio torneo che li proietterebbe nel giro dell’Europa che conta, regalando i preliminari di Champions League. Certo ancora ci sarà da sudare in vista anche dello scontro diretto della penultima giornata contro il super Palermo di Delio Rossi che sabato sera ha annichilito il Milan, ma le basi per fare bene ci sono tutte: la Roma non perdeva da 24 giornate e batterla sul terreno amico dell’Olimpico non è roba da tutti, un campo che ha visto anche il tracollo della super Inter di Mourinho qualche giornata fa e questo evidenzia in modo ancor più netto l’impresa dei liguri. Delneri con i 2 cambi del primo tempo ha dato scacco matto ai più quotati avversari, segno che l’impronta data a questa squadra dal tecnico ex Atalanta, Roma e Chievo è evidente. Peccato che una tra Samp e Palermo resterà fuori dal giro Champions, indubbiamente lo avrebbero meritato entrambe dopo questo stratosferico campionato giocato sempre ai vertici.

    Secondo posto per Vincenzo Iaquinta che tornato dal lungo infortunio da un paio di partite si è rimesso in condizione e i risultati non sono tardati ad arrivare: doppietta al Bari e Juve trascinata al successo. Peccato che l’attaccante calabrese abbia avuto poca fortuna quest’anno per quanto riguarda l’integrità fisica, con lui siamo certi che la Juventus avrebbe qualche punticino in più in classifica, non per lottare per lo scudetto, ma sicuramente sullo stesso livello di Palermo e Sampdoria. Ora invece dopo i risultati di ieri i bianconeri saranno sicuramente costretti alla zona Europa League, l’obiettivo Champions resterà solo un sogno, visto che oltre a 3 vittorie nelle ultime 3 partite serve una combinazione di risultati delle dirette avversarie che sarebbe molto più facile giocare 6 numeri al Superenalotto e vincerlo. Ma non tutto il male viene per nuocere, sbagliando si impara e speriamo vivamente, per tutti i milioni di tifosi della “Vecchia Signora”, che i dirigenti faranno tesoro di questa annata disgraziata, per far risorgere dalle proprie ceneri la società più gloriosa in Italia.

    Terzo posto che è condiviso da 2 giocatori: uno è Christian Chivu, che nel turno dove l’Inter si riappropria di ciò che le era stato tolto qualche settimana fa dalla Roma, segna un grandissimo gol, dai molteplici significati, soprattutto dopo aver rischiato la carriera calcistica (e non solo) per il terribile infortunio alla testa patito contro il Chievo nel girone di andata e di cui porta, evidenti, i segni. L’altro è Maxi Lopez che segna un gol capolavoro a Livorno (brutta sconfitta però per il Catania contro i retrocessi labronici!). Un mix di istinto, cordinazione, fiuto del gol, eleganza e bravura che ne faranno sicuramente la rete dell’anno: veramente da restare senza parole!

    Passiamo ai peggiori dove trova posto come quasi accennato poco fa il Catania: la squadra quando vuole giocare a calcio è una formazione che non avrebbe nulla da invidiare a team più blasonati (non parliamo certamente di Inter e Roma, ma giocherebbe alla pari con tante altre squadre di vertice di questo campionato). La batosta di ieri a Livorno giunge un pò inaspettata, quindi come ne sono stati evidenziati i meriti quando ha battuto l’Inter, così dobbiamo evidenziarne i demeriti nella giornata di ieri. E anche Mihajlovic, crediamo, abbia le sue colpe!

    Secondo gradino del podio per il Milan che oramai è allo sbando. Il Palermo gioca una partita sostanziosa, niente di fenomenale, ma a questo Milan basta poco per andare letteralmente in bambola, anche le semplici giocate dei diretti avversari. Oddo disastroso (non è il suo ruolo quello di centrale ma a questi livelli non possono compiersi errori così grossolani e lo aveva fatto già domenica contro la Sampdoria). C’è apprensione anche per il terzo posto, fortuna vuole che cmq Palermo e Samp hanno un difficile scontro diretto da giocarsi!

    Peggiore in assoluto (ed è un bel pò di settimane che lo diciamo) la Fiorentina che sembra una squadra senza capo nè coda. Vargas ha i suoi “meriti” nel risultato di ieri avendo sbagliato il rigore del possibile vantaggio, ma la situazione appare veramente tragica visto che il Chievo è salvo e senza motivazioni mentre i Viola si giocano (o si giocavano!) un posto in Europa. Certamente gli infortuni del primo tempo hanno inciso, ma resta il fatto che questa squadra dopo la batosta dell’eliminazione in Champions da parte del Bayern Monaco, ha perso gran parte degli stimoli. In forte calo, ed è un peccato vedere una stagione sicuramente buona, buttata via in questo modo con sconfitte sopra sconfitte. Speriamo vada bene la prossima.

  • Serie A 34 Giornata: Catania – Siena. Streaming e formazioni

    Probabili formazioni CATANIA – SIENA (ore 15:00)

    CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Capuano; Carboni, Biagianti, Ricchiuti; Izco, Maxi Lopez, Morimoto.
    A disposizione: Campagnolo, Potenza, Spolli, Bellusci, Delvecchio, Ledesma, Sciacca.
    Allenatore: Mihajlovic
    Squalificati: Mascara
    Indisponibili: Llama, Plasmati, Augustyn, Martinez, Russo
    SIENA (4-2-3-1): Curci; Rosi, Malagò, Cribari, Del Grosso; Vergassola, Tziolis; Reginaldo, Ghezzal, Maccarone; Larrondo.
    A disposizione: Pegolo, Terzi, Odibe, Jarolim, Codrea, Ekdal, Calaiò.
    Allenatore: Malesani
    Squalificati: Pratali
    Indisponibili: Parravicini, Fini, Rossettini

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3, CANALE 4

  • Highlights Milan – Catania 2-2

    Altra opportunità sprecata per il Milan che a San Siro si fa bloccare da un ottimo Catania passato addirittura in vantaggio di due reti; poi è Borriello a riportare il risultati in parità ma rimane il rammarico di non essere riuscita ad accorciare le distanze sull’Inter.

  • Le pagelle di Milan – Catania 2-2

    Borriello 7: Fa reparto da solo, riesce ad agganciare un Catania a dir poco perfetto con due sue prodezze.

    Favalli 4: Giornata da incubo per lui, prima si lascia scappare Maxi Lopez sul filo del fuorigioco, dopo si addormenta sull’inserimento con gol di Ricchiuti, disastro.

    Ronaldinho 5: Fa a sportellate con Alvarez, che ha quasi sempre la meglio sul brasiliano. Nella ripresa cala vistosamente.

    Ricchiuti 7.5: Prova esemplare dell’argentino, che mette a referto un prezioso assist per Maxi Lopez, poi si prende la gloria personale sul cross dello stesso argentino che gli ricambia il favore. Esce stremato, ma che partita la sua!

    Maxi Lopez 7: Voto 7 come i suoi gol stagionali in sole 12 partite con la maglia rossazzurra. Il biondo attaccante non fallisce mai sottoporta e si rende utile anche come assist-man per Ricchiuti. Acquisto azzeccato.

    Alvarez 6.5: Riesce a contenere per tutta la partita un certo Ronaldinho, fa a sportellate e lotta senza freni. Altamente sufficiente.

    Milan (4-2-3-1): Dida 5; Abate 6, Thiago Silva 6, Favalli 4 (18′ st Flamini 5,5), Antonini 6; Ambrosini 5,5, Pirlo 5,5; Huntelaar 5 (30′ st F.Inzaghi 6), Seedorf 4,5 (30′ st Mancini 5), Ronaldinho 5; Borriello 7. A disp.: Roma, Zambrotta, Kaladze, Gattuso. All.: Leonardo
    Catania (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 6,5, Spolli 6, Terlizzi 6,5, Capuano 5,5; Ricchiuti 7,5 (27′ st Delvecchio 6), Biagianti 6, Carboni 6,5 (16′ st Ledesma 5,5); Izco 5,5, Maxi Lopez 7, Mascara 6. A disp.: Campagnolo, Potenza, Bellusci, Morimoto, Russo. All.: Mihajlovic.

    Arbitro: Orsato

    Marcatori: 12′ pt Lopez (C); 43′ pt Ricchiuti (C); 2′ st Borriello (M); 35′ st Borriello (M)

    Ammoniti: Ambrosini (M), Mascara (C), Carboni (C), Pirlo (M), Alvarez (C), Borriello (M)

    11 aprile 2010

  • Le interviste di Milan – Catania 2-2

    Le interviste ai protagonisti di Milan – Catania 2-2

    Leonardo: “Quella di oggi è stata una delle poche gare in cui abbiamo sbagliato approccio. In genere riusciamo a scendere in campo con la mentalità giusta, cercando il gol fin da subito, da grande squadra insomma: contro il Catania invece abbiamo iniziato con ritmi troppo blandi, e ci siamo ritrovati a subire in alcuni frangenti, anche se comunque gli spunti in attacco non sono mai mancati. Certamente pensare al nostro primo tempo non ci farebbe sperare in una rimonta ancora possibile, ma quanto abbiamo mostrato nella ripresa la dice lunga sul cuore e sullo spirito che questa squadra sa mettere in campo: noi manteniamo il nostro consueto ottimismo, e crediamo ancora nella possibilità di giocarcela fino alla fine per lo scudetto, facendo anche caso a quanto sia difficile per tutti chiudere le partite in questo campionato, specialmente contro le “piccole” in lotta per la salvezza, e in generale contro chiunque”.

    Mihajlovic: “Abbiamo disputato un grandissimo primo tempo, trovandoci a contenere nella ripresa, consapevoli di essere di fronte a una squadra composta da grandissimi giocatori: il guaio è che abbiamo subito l’1-2 troppo presto, se avessimo retto agli attacchi rossoneri per 15-20 minuti in più, avremmo potuto portare a casa il risultato pieno. Dobbiamo però guardare anche il bicchiere mezzo pieno: siamo terzi nella classifica relativa al girone di ritorno, abbiamo superato anche il Chievo, e se domenica prossima riusciremo a battere il Siena credo proprio che potremo festeggiare il raggiungimento della salvezza. Lo scudetto? Rimango della mia idea, vince l’Inter, il fatto che la Roma ora sia davanti non vuol dire granché, anche perché non vincerà il derby contro la Lazio”.