Tag: catania

  • Delusione Juve. Delneri, semplicemente inadatto

    Delusione Juve. Delneri, semplicemente inadatto

    Ennesima brutta figura stagionale della Vecchia Signora incapace di mantenere un doppio vantaggio e di gestirlo fino alla fine della gara. Un risultato sfumato che risulta essere decisivo per i bianconeri per un lotta all’ ultimo posto Champions che fino al 95′ era lontano solamente 5 punti e con lo scontro diretto contro la Lazio, proprio nel prossimo turno.

    Ed invece come al solito, Gigi Delneri ci ha messo del suo per agevolare la rimonta catanese, con cambi fuori dall’ immaginazione: Toni al posto di Matri quando serviva velocità in contropiede e l’ incapacità cronica a dare una scossa ad una squadra poco incline alla sofferenza ed anche un pò presuntuosa. Come è possibile che per tre partite consecutive si punti su Motta per poi doverlo sempre sostituire a causa delle sue, a dir poco, prestazioni deludenti? Come mai Andujar, nel secondo tempo non ha fatto un intervento? ma soprattutto, perchè le squadre che giocano contro la Juventus sembrano tutte Barcellona o Real Madrid?

    Come abbiamo sempre detto e ripetuto, va bene il nuovo stadio, va bene il Made in Italy ma quello che non va bene è la presa in giro nei confronti di tanti tifosi ridotti a dover assistere ogni domenica ad uno spettacolo penoso e del quale non si farà mai e poi mai l’ abitudine.

    Come un anno fa, adesso la Juventus si trascinerà stancamente alla fine del campionato cercando di ottenere una qualificazione in Europa league che comunque non è ancora sicura e che se venisse fallita, metterebbe la classica “ciliegina” su una torta molto amara per i colori bianconeri.

  • Pagelle Juve-Catania. Un Del Piero super non basta

    Pagelle Juve-Catania. Un Del Piero super non basta

    Motta 4,5: Il voto è la media fra la prestazione sufficiente del primo tempo e lo stupido intervento su Gomez che gli costa un cartellino giallo dopo soltanto 50”, e che probabilmente ha condizionato la scelta di Del Neri nella sostituzione ad inizio ripresa.

    Sorensen 4: Il giovane danese ci aveva abituato bene, aveva annullato gente come Eto’o e Robinho, ma stasera Bergessio gli fa vedere i sorci verdi, gli sguscia via da tutte le parti e i pericoli maggiori per la retroguardia bianconera arrivano tutti dalla sua fascia di competenza.

    Aquilani-Marchisio 5,5: Il primo sbaglia troppi palloni in mezzo anche se ha il merito di rincorrere l’avversario, il secondo tranne il tiro all’inizio e qualche sortita non si vede quasi mai, da due come loro ci si aspetta molto ma molto di più.

    Del Piero 8: Passano i mesi e gli anni e siamo sempre qui a commentare un giocatore straordinario, due gol anche se non d’autore, ma tanta tanta qualità, da solo regge il peso di tutto l’attacco e concede giocate d’alta scuola non ultimo il tacco che libera Matri e gli offre la possibilità, non sfruttata, di battere a rete.

    Juventus (4-4-2): Buffon 6; Motta 4,5(1′ st Sorensen 4), Bonucci 6, Barzagli 6, Grosso 6; Krasic 6, Aquilani 5,5, Melo 6,5, Marchisio 5,5; Del Piero 8 (30′ st Pepe 5), Matri 5 (22′ st Toni 5,5).

    A disp.: Storari, Traoré, Sorensen, Giandonato, Salihamidzic.

    Alvarez 4,5: Nonostante dalla sua parte non arrivino grossi pericoli ha il demerito di regalare un rigore alla Juve con un’ingenuità non da poco.

    Spolli 6,5: Tiene bene su Matri e lo limita nei movimenti, adottando anche le maniere forti, sfortunato in occasione del raddoppio bianconero la sua deviazione finisce sul petto di Del Piero e carambola in porta.

    Ricchiuti 6,5: Tecnica e velocità da quando è arrivato Simeone sembra un giocatore rinato, fa la differenza muovendosi fra le linee e non dando punti di riferimento al proprio diretto marcatore. Illuminante il passaggio per Bergessio che fornirà poi l’assist vincente a Gomez in occasione del primo gol etneo.

    Gomez 7: Fa impazzire la difesa avversaria che fin da subito non gli risparmia anche interventi al limite, segna il gol che riapre la partita, si procura la punizione che porterà poi a quella successiva del pareggio e nel primo tempo colpisce una clamorosa traversa con un bolide mancino da fuori, chiamando anche Buffon al grande intervento in un’altra occasione. Inarrestabile.

    Bergessio 6,5: Punta e salta di continuo Sorensen mettendo a dura prova le coronarie di Del Neri, fornisce l’assist per il primo gol di Gomez, ma aldilà di questo da quando entra dimostra tutto il suo valore e sposta gli equilibri della partita in favore dei catanesi. A vederlo giocare si capisce perchè sia stata l’unica richiesta di Simeone al suo arrivo in Sicilia, ci si domanda cosa avrebbe combinato se fosse stato in campo dal primo minuto.
    Catania (4-2-3-1): Andujar 6,5; Alvarez 4,5 (41′ st Schelotto sv), Silvestre 6, Spolli 6,5, Capuano 6; Carboni 6, Ledesma 5 (14′ st Lodi 7); Izco 5 (1′ st Bergessio 6,5), Ricchiuti 6,5, Gomez 7; Maxi Lopez 6,5.
    A disp.: Kosicky, Terlizzi, Marchese, Pesce.

  • Harakiri Juve: Del Piero non basta. Champions a -7

    Harakiri Juve: Del Piero non basta. Champions a -7

    Juve-Catania
    Missione fallita per la Juve. Nel posticipo della 34ma giornata i bianconeri non riescono a sfruttare le sconfitte pomeridiane di Lazio e Udinese e rimangono a -7 dalla Champions, anche se la matematica non condanna gli uomini di Del Neri, la speranza di rimontare e recuperare una stagione deludente si assottiglia ulteriormente. Partono bene i bianconeri che già al 6° portano un pericolo alla porta etnea con Marchisio che con un sinistro fulmineo chiama Andujar all’intervento a terra. Dopo quasi un quarto d’ora di poco gioco, i padroni di casa si portano in vantaggio su calcio di rigore trasformato da Del Piero, che realizza dal dischetto il suo 183° gol in serie A. Il Catania ci prova e alla mezz’ora Maxi Lopez prova ad impensierire Buffon con un debole tiro a giro che finisce tra le braccia del portierone bianconero. Al 37° è però la Juve a raddoppiare sempre con il capitano, che dopo un’azione in contropiede sull’asse Matri-Krasic insacca fortunosamente con il petto il pallone del 2-0, 184 gol in serie A e serata che pare presagire un’ottima Pasqua per il popolo bianconero. Così non è, e le avvisaglie arrivano dopo solo un minuto quando uno scatenato Gomez stampa un pallone sulla traversa con un gran tiro dalla distanza. Ma nonostante questo è ancora l’eterno capitano bianconero a portare pericolo alla porta rossazzurra procurandosi una punizione dal limite e chiamando all’intervento plastico il numero uno catanese. Si va al riposo col doppio vantaggio juventino, ma con un Catania indomito. All’ingresso in campo sia Del Neri, sia Simeone effettuano le sostituzioni che cambieranno le sorti della partita, il tecnico di Aquilea sostituisce Motta con Sorensen, mentre “El Cholo” fa entrare Bergessio al posto di Izco e lo piazza sul versante destro dell’attacco. I siciliani partono forte e la Juventus appare appagata e sulle gambe, al 48° il solito Gomez, crossa in mezzo dove Maxi Lopez colpisce male di testa, due minuti dopo è Bonucci a sventare su una sortita di Bergessio dalla destra della difesa bianconera. Per la Vecchia Signora ci prova ancora il capitano a suonare la carica con un tiro di sinistro da fuori, ma è una fiammata, al 58° entra Lodi per uno spento Ledesma, ancora una mossa che risulterà determinante. Dieci minuti dopo è ancora Gomez, si sempre lui, a chiamare Buffon al primo serio intervento della serata, il numero uno c’è e risponde presente. Se Simeone azzecca i cambi, Del Neri pare non leggere bene la partita e sostituisce al 75° il grande protagonista della gara Del Piero con Pepe. Il Catania attacca e la Juve agisce di contropiede, ma è una squadra sprecona, prima Toni, subentrato a Matri, e poi Pepe falliscono delle facili occasioni a due passi dalla porta avversaria. A dieci dal termine succede quello che non t’aspetti, gli etnei passano grazie ad una splendida azione, palla in profondità di Ricchiuti per Bergessio che brucia Sorensen e mette in mezzo un pallone delizioso che Gomez deve solo spingere in rete. Adesso i bianconeri soffrono, ma nonostante ciò si rendono ancora pericolosi con Krasic che spreca da due passi l’ottimo pallone buttato in mezzo da Felipe Melo al termine di una travolgente azione personale. I padroni di casa di difendono però disordinatamente e proprio a pochi secondi dalla fine succede l’irreparabile, palla persa a centrocampo e fallo, Lodi, lo specialista, si porta sul pallone, tira ma Melo respinge secondo Bergonzi con il braccio, proteste dei bianconeri perchè il centrocampista brasiliano aveva l’arto attaccato al corpo, ma l’arbitro è irremovibile, Lodi, ancora lui, avvicina la palla di qualche metro e la posiziona, calcia e batte un immobile Buffon. Pareggio e rimonta realizzata, finisce la partita e probabilmente anche i sogni Champions della Juventus. All’uscita dal campo i giocatori bianconeri erano tutti infuriati con il direttore di gara, in particolare Felipe Melo, che pare abbia detto che certe cose accadono sempre e solo contro la Juve. Di certo il centrocampista ha ragione a recriminare, ma a conti fatti e a ben vedere l’andamento della partita, il Catania non avrebbe meritato la sconfitta e quindi nel complesso il pareggio appare giusto. Si tratta quindi dell’ennesima occasione persa per l’undici di Del Neri e probabilmente, a meno di miracoli, una delle ultime da tecnico sulla  panchina della società di Corso Galileo Ferraris.

  • Juventus-Catania: ultime e probabili formazioni

    Juventus-Catania: ultime e probabili formazioni

    Juventus-Catania
    Posticipo della 34ma giornata, Juventus-Catania è un match fondamentale per le ambizioni di entrambe le squadre. Da parte juventina una vittoria giustificherebbe ancora i sogni di recuperare terreno sulla Lazio, nella lotta al quarto posto e salvare così una stagione che altrimenti risulterebbe nuovamente fallimentare, oltre a puntellare anche per l’anno prossimo la panchina di Del Neri. Mentre per i rossazzurri guidati dal “Cholo” quello che passa da Torino pare essere un treno importante per raggiungere una fondamentale salvezza. In casa bianconera l’ambiente pare essere in fermento più in prospettiva futura che guardando al presente, a tal proposito è di oggi la notizia che da per certo l’arrivo sotto la Mole dei due talentini brasiliani Gabriel e Guilherme Appelt Pires, che si contrappone alle dichiarazioni preoccupanti di Felipe Melo, che pare apprezzare tanto Del Neri, al punto che potrebbe decidere di lasciare la casacca juventina qualora il tecnico di Aquileia non dovesse essere riconfermato anche per il prossim’anno sulla panchina della Vecchia Signora. Per quanto riguarda la formazione che dovrebbe scendere in campo, l’unica defezione dovrebbe riguardare quella di Chiellini, il difensore azzurro non è riuscito a recuperare in tempo e sarà probabilmente disponibile per la prossima trasferta di Roma, contro la Lazio. Davanti a Buffon, dovrebbero, quindi, agire Bonucci e Barzagli come coppia centrale, mentre sugli esterni ci saranno a sinistra Grosso e a destra Motta, in vantaggio su Sorensen. Sulla mediana solito centrocampo a 4 con Aquilani e Melo in mezzo e Krasic e Marchisio sugli esterni, davanti, invece, a far coppia con l’ottimo Matri sarà capitan Del Piero. Juventus (4-4-2): Buffon; Motta, Bonucci, Barzagli, Grosso; Krasic, Aquilani, Melo, Marchisio; Del Piero, Matri.                         A disposizione: Storari, Sorensen, Traoré, Salihamidzic, Giandonato, Pepe, Toni. In casa etnea, Simeone vorrà approfittare dei risultati di oggi per aumentare il vantaggio sulle terzultime, ma dovrà fare a meno Bellusci, Llama e Sciacca. Recuperato, invece, il lungodegente Biagianti che però dovrebbe finire in panchina. L’ex centrocampista di Inter e Lazio, per la trasferta in Piemonte dovrebbe ricorrere al modulo con una difesa a 4 davanti al solito Andujar, schierata con Alvarez e Capuano, in vantaggio nel ballottaggio con Marchese, esterni, mentre Silvestre e Spolli formeranno la coppia di centrali. La  coppia mediana di centrocampo sarà  formata da CarboniLedesma, davanti al duo argentino agiranno Gomez, Ricchiuti ed Izco, con l’unica punta Maxi Lopez a cercare di bucare la non impeccabile difesa bianconera di quest’anno. Catania (4-2-3-1): Andujar; Alvarez, Silvestre, Spolli, Capuano; Carboni; Ledesma, Gomez, Ricchiuti, Izco; Maxi Lopez. A disposizione: Campagnolo, Terlizzi, Marchese, Lodi, Schelotto, Bergessio, Morimoto.

  • Napoli, Catania e Brescia deferite ma la classifica è salva

    Napoli, Catania e Brescia deferite ma la classifica è salva

    La Commissione Federale della Federcalcio ha deferito sette società tra serie A e Serie B per irregolarità fiscali. Le squadre (Napoli, Catania e Brescia nella massima serie e Varese, Modena, Atalanta e Reggina per il torneo cadetto) dovranno rispondere per di irregolarità riguardanti le modalità di pagamento di emolumenti e contributi.

    Il deferimento avvenuto dopo un controllo della Covisoc può comunque produrre, qualora venisse riscontrato l’illecito, soltanto delle pene pecuniaria pertanto le classifiche non avranno stravolgimenti.

  • Catania – Lazio: le pagelle. “Profeta” Zarate

    Catania – Lazio: le pagelle. “Profeta” Zarate

    La Lazio ipoteca il quarto posto in classifica vincendo con un secco e perentorio 4 a 1 al Massimino di Catania, staccando ancor di più Roma e Juventus, rispettivamente a meno sette ed a meno otto punti, in attesa della gara di questa sera dell’Udinese a Napoli.

    Una Lazio cinica e determinata, volitiva ed unita, che sfrutta al meglio le debolezze difensive del Catania, molle e deconcentrato, demotivato dall’obiettivo salvezza che pare vicino da raggiungere a quota 36 punti. Una Lazio che piace al presidente Lotito, che elogia lo spirito di gruppo, l’umiltà e la determinazione dei suoi, che sono scesi in campo per i tre punti e non si sono arresi dopo il pareggio del Catania. Un Catania che, invece, non è piaciuto al suo presidente Pulvirenti, amareggiato per la prestazione giudicata “ai limiti del ridicolo”.

    Le pagelle della gara:

    Catania:

    Andujar 5.5 Non colpevole direttamente nelle azioni dei quattro gol incassati, più incerto sulla punizione del 4-1 calciata da Zarate, ma compie qualche salvataggio su Floccari che rende meno pesante il passivo 

     Alvarez 5 Come membro del reparto difensivo è responsabile insieme ai compagni dell’ estrema facilità con cui la Lazio riesce a penetrare in zona gol, soprattutto partendo dalle fasce

    Silvestre 5 Prestazione insicura ed incerta, come tutto il reparto difensivo che dovrebbe guidare

     Terlizzi 5.5 Salva su Lichsteiner a porta vuota, ma poi commette altre imprecisioni, soffre molto Zarate, soprattutto in occasione del terzo gol

     Capuano 5.5 Era in ballottaggio per un posto da titolare, rientrava dall’infortunio, ma non convince granchè.

    Carboni 5 Poco filtro, poco pressing, poco visibile

    Lodi 5.5 Come i compagni di reparto, partita opaca ed incolore

    Schelotto 6 La sufficienza per qualche buona iniziativa e per il merito di pareggiare momentaneamente la gara dopo 25 secondi della ripresa. Esce anzitempo acciaccato per Morimoto

     Ricchiuti 6 Qualche buona azione, in particolare la discesa che consente il gol del pari

     Bergessio 5.5 Una prestazione anonima, entra nell’azione del momentaneo 1-1 Catanese tirando debolente e trovando la respinta di Muslera, poi raccolta da Schelotto

     M. Lopez 5.5 Impalbabile, tranne che per un bel sinistro ad incrociare che esce di poco a lato sul finire del primo tempo

    Lazio:

    Muslera 6 Poco impegnato dal Catania, non compie quasi nessun intervento, tranne nell’azione del gol incassato in cui si era inizialmente opposto a Bergessio

    Lichtsteiner 6.5 Buone discese, buoni inserimenti e sovrapposizioni, inizia lui l’azione che sblocca la partita con gol di Hernanes, crossando per Mauri.

    Biava 6 Partita accorta, ammonito per fallo su Maxi Lopez, per un fallo scomposto e scoordinato, sostituito nel finale per Stendardo

    Dias 6 Ammonito al 35′ per fallo tattico, utile nel fermare il contropiede Catanese 

    Radu 6 Al rientro dopo un mese difficile di infortuni e squalifiche, gioca una partita sufficiente, con qualche entrata molto decisa, come quella su Alvarez

    Bresciano 6 Sostituisce Brocchi infortunato con una partita di buona sostanza

    Ledesma 6 Non incide sulle punizioni, partita sufficiente per il resto

    Sculli sv Esce per infortunio dopo 13′ sostituito da Zarate 

    Zarate 7.5 L’uomo partita: il suo ingresso in campo accende la luce. Suggerisce perfettamente per Mauri sul secondo gol, dà il via ai contropiedi laziali, pennella per Floccari sul terzo gol, mette la firma sul tabellino su punizione, chiudendo la gara sul 4 a 1, realizzando il suo sesto gol in campionato

    Mauri 7 La sua deviazione per Hernanes è decisiva nel primo gol, poi raddoppia nella ripresa su cross di Zarate portando la Lazio sul 2 a 1

    Hernanes 7 Ottima partita, in cui segna il primo gol del match, il suo nono in stagione, duetta e suggerisce

    Floccari 6.5 Si fa trovare pronto per mettere in rete il 3 – 1 su cross perfetto di Zarate, ha un’altra buona occasione neutralizzata dal portiere Catanese

  • La Lazio a Catania ipoteca il quarto posto: 1-4

    La Lazio a Catania ipoteca il quarto posto: 1-4

    La Lazio sbanca il Massimino di Catania leggittimandosi come pretendente più accreditata al quarto posto, valido per la qualificazione in Champions League. Una vittoria netta, nel gioco e nel risultato, una partita fondamentale, una vittoria in trasferta che mancava dal 13 Febbraio a Brescia.

    Una Lazio che inizia concentrata il match, un Catania che, invece, inizia molle e poco in partita: sarà questa la chiave dell’incontro per tutta la gara e che ne segnerà inesorabilmente l’esito. Nonostante tutto, è un episodio in particolare che sembra incanalare l’incontro sui binari della vittoria biancoceleste.

    Dopo 13′ si fa male Giuseppe Sculli, per un risentimento muscolare alla coscia, ed è costretto ad uscire per lasciar spazio a Mauro Zarate, che Reja aveva tenuto in panchina punendolo per un ritardo in allenamento. L’argentino ha un impatto decisivo sul match, entrando nel vivo del gioco con giocate sempre incisive e  decisive, schierandosi inizialmente largo a sinistra, ma accentrandosi nel corso della gara, su suggerimento di Reja, per mantenersi più vicino a Sergio Floccari in avanti, lasciando Hernanes sulla sinistra.

    Al quarto d’ora del primo tempo la Lazio si presenta in avanti con un pregevole uno-due Mauri-Floccari sulla fascia destra, con palleggio di Mauri che suggerisce per Hernanes che, però, manda a lato.

    Al 18′, opportunità per Sergio Floccari, che riesce a stoppare una palla non semplice, ma poi colpisce l’esterno della rete.

    Bisogna attendere il 38′ per assistere ad un’altra occasione pericolosa, sempre della Lazio, su punizione ben eseguita da Hernanes, ma respinta prontamente da Andujar ben piazzato.  Due minuti dopo, al 40′ l’episodio che sblocca la gara: inserimento di Lichsteiner che crossa per Mauri, il quale devia di testa all’indietro a beneficio di Hernanes che devia in porta, realizzando il nono gol in campionato, il secondo lontano dall’Olimpico.

    Il Catania prova a scuotersi al 42′ con un bel diagonale ad incrociare di Maxi Lopez, bravo a difendere la posizione sul disturbo di Biava, che però esce di poco.

    Dopo l’intervallo, la squadra di Simeone entra in campo con un piglio diverso, cercando di rispondere ai fischi che il pubblico le aveva rivolto al rientro negli spogliatoi. Dopo soli 25 secondi Ricchiuti riesce ad incunearsi nella difesa laziale, suggerendo per Bergessio, il cui tiro viene respinto da Muslera, ma viene prontamente raccolto da Schelotto che realizza il gol del pareggio momentaneo, con la colpevole distrazione di Lichsteiner e Biava.

    Dopo il gol incassato la Lazio appare maggiormente intimoita, allungata, ed il Catania più motivato e aggressivo.

    La parità, però dura poco: dopo 10′ su cross di Zarate si inserisce in area Mauri che realizza il 2-1, anche se in posizione di sospetto fuorigioco.

    La gara, dopo l’episodio del nuovo vantaggio Laziale, ritorna ad essere a senso unico, con un Cania che pare arrendersi alle azioni biancocelesti ed, in particolare di Zarate: al 32′ Hernanes parte in contropiede, suggerisce per l’argentino Zarate che segue l’azione e regala un assist perfetto per Floccari, che finalizza da due passi la perfetta azione in verticale, realizzando il suo ottavo gol in campionato.

    La Lazio, dopo la terza realizzazione, gioca sul velluto, mantenendo il possesso e rallentando il ritmo, anche a causa del caldo, fino alla ciliegina del quarto gol, al 43′: perfetta punizione quasi dal limite di Zarate che realizza il sesto gol in campionato, coronando una partita di grande livello, da indiscusso migliore in campo.

    Al termine della gara Reja commenta soddisfatto il risultando, precisando l’importanza di mantenere per le prossime cinque partite l’attuale determinazione e concentrazione, elogiando la squadra che, con tutta probabilità, continuerà ad allenare anche per il prossimo campionato, anche se per il rinnovo vuol attendere, scaramanticamente, il termine della stagione.

    Il tecnico del Catania Diego Simeone, invece, è deluso per la prestazione dei suoi, apparsi molli e arrendevoli, quasi sazi da un obiettivo-salvezza che appare comunque vicino, dati i 36 punti in classifica.

    La Lazio, invece, guadagna punti preziosi sulla Roma, che ha perso ieri col Palermo, e sulla Juventus, fermata per 0-0 a Firenze, in attesa del risultato di Napoli – Udinese di questa sera: ma le porte dell’Europa che conta sembrano ormai spalancate.

  • Catania – Lazio, probabili formazioni

    Catania – Lazio, probabili formazioni

    Alle 15.00 allo stadio Massimino di Catania arriverà la Lazio quarta in classifica, in un delicato scontro salvezza-Champions. I biancocelesti hanno l’imperativo di provare a conquistare tre punti fondamentali per preservare la quarta posizione valida per la qualificazione in Champions League, un risultato che acquisirebbe un risvolto importante in virtù della sconfitta subita ieri dai cugini giallorossi contro il Palermo, ed in vista del difficile impegno di questa sera della diretta concorrente Udinese in posticipo contro il Napoli, ed anche del delicato impegno della Juventus a Firenze.

    La vigilia del match, però, in casa biancoceleste non è stata delle più serene, soprattutto per i problemi fisici di Cristian Brocchi, e del nuovo episodio legato ai comportamenti non impeccabili dell’argentino Mauro Zarate, presentatosi a Formello con un’ora di ritardo, perchè “aveva dimentato che fosse in programma l’allenamento”, nonostante i calciatori fin da Lunedì conoscono il programma settimanale di lavoro, come lo stesso tecnico Reja ha precisato.

    Pertanto, Mauro Zarate (che non è affatto nuovo a simili episodi), potrebbe essere punito da Edi Reja, che lo lascerebbe in panchina preferendogli Giuseppe Sculli al fianco di Floccari, ma la decisione definitiva verrà presa immediatamente prima di scendere in campo come lo stesso tecnico ha dichiarato.

    Brocchi, invece, sarà costretto ad uno stop a causa di un ematoma al quadricipite alto: non parteciperà alla partita Catanese e verrà sostituito molto probabilmente da Bresciano, oppure, da Gonzales. Inoltre, sarà ancora assente per squalifica Matuzalem.

    Oltre alle assenze, però, quello che maggiormente preoccupa il tecnico friulano è l’approccio alla gara della sua squadra, evitando cali di concentrazione e mettendo in campo temperamento e personalità giocando sempre partita per partita e facendo i calcoli soltanto alla fine: “Noi cerchiamo sempre di vincere ovunque. Mi auguro che la mia squadra affronti la gara con il piglio giusto. Il Catania in casa è particolarmente motivato, ma andiamo lì con la mentalità giusta per fare il massimo, dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci capiteranno”.

    L’obiettivo per i biancocelesti è quello di migliorare il rendimento in trasferta, dato che la formazione di Edi Reja non riesce a vincere fuori casa dal 13 Febbraio dopo la vittoria per 2-0 a Brescia; un miglioramento del rendimento necessario anche in vista delle prossime quattro trasferte che attendono i biancocelesti sul totale delle sei partite che restano fino al termine del campionato cercando, inoltre, di sfatare il tabù Catanese, dove non riescono a conquistare i tre punti da ben 50 anni: nell’ultimo precedente, disputato il 20 Settembre 2009, vi fu un pareggio per 1-1, con reti di Jorge Martinez per il Catania e di Julio Cruz per la Lazio.

    La probabile formazione Laziale è la seguente,  schierata con un 4-2-3-1 composto da: Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Bresciano, Ledesma; Mauri, Hernanes, Sculli; Floccari. In panchina vi saranno: Berni, Scaloni, Stendardo, Garrido, Meghni, Gonzalez, Kozak.

    Il Catania, invece, dopo il pareggio ottenuto a Bari nell’ultimo turno di campionato, è ora alla ricerca di preziosi punti salvezza, cercando di agguantare i tre punti che gli consentirebbero di raggiungere la quota di 39 punti, che significherebbe quasi certa permanenza in A, mantendosi a distanza di sicurezza dalle sabbie mobili degli ultimi posti.

    Il tecnico argentino Diego Simeone, grande ex dell’incontro dopo i lunghi anni da calciatore in biancoceleste, non ha dubbi particolari di formazione, e schiererà un 4-2-3-1 con Andujar in porta, Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Marchese in difesa ; Carboni, Lodi; Schelotto, Ricchiuti; Bergessio; Maxi Lopez in attacco. In panchina siederanno: Campagnolo, Augustyn, Spolli, Ledesma, Pesce, Gomez, Morimoto.

    Rientrerà quindi il capitano Silvestre, reduce dalla squalifica, mentre è stato recuperato in extremis Spolli che sarà in ballottagio con Terlizzi per un posto da centrale difensivo. L’altro ballottaggio, per il ruolo di terzino sinistro, riguarderà invece Marchese e Capuano, con il primo nettamente favorito.

    Al Massimino di Catania arbitrerà Rizzoli di Bologna, coadiuvato dai guardalinee  Stefani- Faverani, e dal quarto uomo Russo: sul loro operato vigilerà certamente l’ormai celebre “task force” del presidente Lotito.

  • Primavera: la Roma blinda il primo posto, Napoli alimenta le speranze

    Primavera: la Roma blinda il primo posto, Napoli alimenta le speranze

    Nel girone meridionale del Campionato Primavera la Roma continua a far la corsa su se stessa, ipotecando dopo il turno infrasettimanale il primo posto del girone con un roboante 7-2 sul malcapitato Bari. I pugliesi in vantaggio per 2-1 alla fine del primo tempo hanno subito la trasformazione dei giallorossi catechizzati a dovere da De Rossi negli spogliatoioi.  Per l0’undici di Maiellaro aveva  segnato Gammone e Grandolfo, per i gialorossi son andati in rete Dieme (doppietta) Piscitella, Montini, Viviani, Florenzi e Politano.

    La Lazio respinge l’attacco del Catania surclassando il Palermo in trasferta trascinati da Onazi, doppietta per lui, Barretto ed Emmanuel. Il Napoli continua ad alimentare la fiammella di speranza  superando il Pescara ma adesso occorre battere il Siena nello scontro verità di sabato prossimo.

    Lecce-Frosinone 1-2
    Crotone-Siena 0-1
    Palermo-Lazio 1-4
    Napoli-Pescara 2-1
    Reggina-Catania 1-2
    Roma-Bari 7-2
    Ascoli-Grosseto 3-4

    Classifica: Roma 56, Lazio 46, Catania 43, Siena 42, Napoli 37, Palermo 31, Reggina 29, Bari 27, Ascoli 26, Crotone 23, Frosinone 24, Lecce e Grosseto 22 Pescara 20

    Leggi anche:
    Campionato Primavera la situazione del: Gruppo A, Gruppo B

  • Campionato Primavera: è bagarre per la fase finale

    Campionato Primavera: è bagarre per la fase finale

    Il Campionato Primavera si avvia alla fase finale e tutte le squadre sono impegnate a raggiungere un posto al sole che garantirebbe la partecipazione alla Poule Scudetto. Accederanno al torneo otto squadre: le prime e le seconde classificate dei tre gironi saranno qualificate direttamente. Le terze, le quarte e le due migliori quinte classificate si affronteranno in due turni play-off ad eliminazione diretta per determinare le altre due squadre ammesse alla fase finale.

    Se Genoa, Varese e Roma sembra ormai sicura la partecipazione per la seconda posizione regna l’incertezza. Nel girone A Fiorentina, Torino e Juventus si contendono il posto utile viaggiando a pari punti ormai da diverse giornate. Nel turno infrasettimanale di mercoledi prossimo ci sarà il derby della mole che potrà stravolgere le gerarchie anche se per i viola l’impegno contro la Samp non è cosi agevole.

    Il Milan grazie a Verdi ha superato l’Inter in seconda posizione ma i nerazzurri hanno una partita in meno. I rossoneri sono la formazione più in forma del momento con un filotto di 9 vittorie consecutive ma paradossalmente non sono ancora sicuri di un posto “al sole”.

    Nel girone meridionale i giochi sembrano fatti. Si giocheranno l’accesso diretto ma Lazio, Catania e Siena sembra non debbano correre rischi.

    LE CLASSIFICHE DEI TRE GIRONI
    Girone A
    Genoa 53; Fiorentina, Torino e Juventus 42, Empoli 39, Novara 35, Parma 32, Sampdoria* 31, Bologna* 27, Sassuolo 24, Livorno 21, Cesena 18, Piacenza 13, Modena 11.

    Girone B,
    Varese 52, Milan e Chievo 44, Inter* e Atalanta* 43, Brescia* 37,
    Udinese e Albinoleffe 32, Cagliari 24, Padova e Cittadella 21, Triestina** 18, Vicenza* 13, Portogruaro 1

    Girone C
    Roma 53, Lazio 43, Catania 40, Siena 39, Napoli 34, Palermo 31, Reggina 29, Bari 27, Ascoli 26, Crotone 23, Lecce 22, Frosinone 21, Pescara 20, Grosseto 19