Tag: catania

  • Catania-Juventus 1-1, le pagelle. Elia esordio shock, treno Gomez

    Catania-Juventus 1-1, le pagelle. Elia esordio shock, treno Gomez

    Un punto ampiamente meritato da Vincenzo Montella che imbriglia, soprattutto nel primo tempo, una Juventus troppo confusionaria che ha pagato, forse, la presunzione di Conte a voler rivoluzionare un modulo che fino ad oggi aveva reso benissimo.

    Eljero Elia ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Juventus Conte 5 inspiegabile la scelta dell’allenatore bianconero che schiera un inedito 4-2-3-1 non facendo rifiatare uno tra tra Pirlo e Marchisio, lasciando Matri isolato con Quagliarella e Del Piero scalpitanti e condizionando anche, la disastrosa prestazione di Elia. Elia 4,5 svagato, disattento, assolutamente fuori partita per tutto il primo tempo. Lascia sempre Grosso alla merce di Gomez non riuscendo mai a saltare, ma nemmeno a puntare l’uomo, per tutti i deludenti suoi 45’, forse non era proprio il suo ruolo ma dall’olandese i tifosi bianconeri si aspettano decisamente qualcosa di più. Grosso 4.5 passo indietro per l’eroe di Berlino, che viene preso di mira per tutta la partita da una straripante Gomez. Krasic 7 nel primo tempo la sua prestazione è vicina a quella di Elia, ma è bastato il gol a sboccarlo ed a farlo ritornare quello dell’anno scorso con contropiedi fulminei ed una doppietta sfiorata a metà ripresa Catania Montella 7 l’ex allenatore della Roma azzecca la scelta di Bergessio a scapito di Maxi Lopez, imbriglia benissimo Pirlo e legge bene la differenza di Gomez su un Grosso imbarazzante. Gomez 7 non solo l’assist che regala il vantaggio catanese, ma è tutta la prestazione che convince del “Papu” immarcabile ed irrefrenabile per tutti i 90’. Bergessio 6,5 ripaga benissimo la fiducia riposta in lui da Montella rispondendo presente sull’invito di Gomez ed impegnando severamente Chiellini fino alla sua uscita, occolta dal difensore bianconero con profondo sollievo. Le pagelle CATANIA (4-3-2-1): Andujar 5; Alvarez 6 (28’ Marchese 5,5), Spolli 6, Bellusci 5,5, Capuano 6; Almiron 6,5 (64’ Ledesma 6), Lodi 6, Delvecchio 6; Gomez 7, Catellani 6,5; Bergessio 6,5 (77’ Suazo 5). A disposizione: Kosicky, Marchese, Ledesma, Ricchiuti, Sciacca, Maxi Lopez, Lanzafame. Allenatore: Montella JUVENTUS (4-2-4): Buffon 6,5; Lichtsteiner 5,5, Barzagli 6, Chiellini 5, Grosso 4,5; Pirlo 5,5, Marchisio 5,5 (81’Quagliarella s.v.) ; Elia 4,5 ( 46’ Pepe 6,5 ), Vidal 5,5; Krasic 7 Matri 6 (63’ Del Piero 6 ). A disposizione: Storari, De Ceglie, Bonucci, Vidal, Pepe, Krasic, Toni, Del Piero. Allenatore: Conte.

  • Juve, formazione indecifrabile a Catania. Quagliarella e Elia dall’inizio?

    Juve, formazione indecifrabile a Catania. Quagliarella e Elia dall’inizio?

    Mister Antonio Conte è soddisfatto di questa sua prima Juve nonostante il rammarico del pareggio con il Bologna. Il tecnico ha visto una squadra che ha cercato ad ogni costo il gol della vittoria anche se in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo, la cosiddetta “fame di vittorie” che la Juve deve avere nel suo dna.

    © Valerio Pennicino/Getty Images
    Archiviato il Bologna, Conte si è subito proiettato nella preparazione della successiva partita di campionato che vedrà i bianconeri impegnati nella delicata trasferta di Catania. Per tutti gli addetti ai lavori è compito arduo riuscire a intuire le scelte di Conte che in conferenza stampa, interpellato sulla questione, ha risposto con un semplice “Se ci saranno novità? Giocherà la formazione migliore, questa è la novità. Io faccio le mie scelte in base a quello che vedo in settimana negli allenamenti“. Con il Bologna tutti si aspettavano un turnover che invece non c’è stato, l’unico cambiamento era stato l’inserimento di Krasic dal primo minuto per Giaccherini e il rientro di De Ceglie sulla corsia di sinistra di difesa dopo la squalifica. Per domani però qualcosa il tecnico cambierà perchè se è vero che come dice lui in campo scenderanno gli 11 migliori, allora dovremmo vedere Fabio Quagliarella dal primo minuto che, in silenzio e senza procurare alcun tipo di fastidio all’interno dello spogliatoio, sta lavorando per convincere Conte a concedergli una chance da titolare. L’attaccante di Castellammare di Stabia è stato uno dei grandi esclusi delle prime gare della Juventus così come il neo-arrivato Eljero Elia che quest’anno ha visto le partite solo dalla panchina e, all’ombra dell’Etna, dovrebbe fare il suo esordio stagionale con la maglia bianconera. Chi invece dovrebbe tornarsi a sedere in panca è Krasic, a tratti devastante lo scorso anno ma che non sembra aver instaurato un buon feeling con il tecnico che gli ha sempre preferito sia Giaccherini che Pepe. E’ proprio quest’ultimo che domani ha la certezza di partire da titolare, l’esterno ex Udinese è apparso indispensabile per il gioco richiesto da Conte. Un altro rebus riguarda il centrocampo: a Marchisio potrebbe essere concesso un turno di riposo così, al fianco dell’intoccabile Pirlo, potrebbe giocare il cileno Arturo Vidal. Per il resto la difesa dovrebbe essere la solita con l’unico ballottaggio tra il deludente De Ceglie e Grosso mentre in attacco, con Vucinic squalificato, Matri attende che Conte sciolga le riserve sul suo compagno di reparto: Quagliarella o capitan Del Piero?

  • Catania Primavera 2011-2012, rosa e calendario

    Catania Primavera 2011-2012, rosa e calendario

    Il Catania Primavera torna ad affidarsi alle sapienti mani di mister Pulvirenti con il chiaro ed ambizioso intento di ritagliarsi un posto importante nel settore giovanile.

    La scelta optata per questa stagione è saggia anche se un pò rischiosa, l’organico infatti sarà composto da tantissimi classe ’94 e qualche ’95 promossi dagli Allievi Nazionali lo scorso anno arrivati alla Final Eight. Un organico così giovane può rischiare contraccolpi importanti in un girone difficilissimo come quello meridionale ma servirà allo stesso per far esperienza e far crescere in anticipo i ragazzi arrivando pronti poi alle prossime stagioni.

    LA ROSA DEL CATANIA PRIMAVERA 2011-2012 (dal sito ufficiale)
    PORTIERI
    Bouallegue Haichel – Catania, 27/09/1994
    Messina Giuseppe – Enna, 12/02/1993

    DIFENSORI
    Ambra Enrico – Catania, 05/05/1994
    Bria Mario – Cosenza, 30/04/1993
    Brugaletta Simone – Modica (Rg), 19/01/1994
    Calapai Luca – Messina, 20/05/1993
    Di Bella Paolo – Catania, 15/06/1994
    Franchina Gabriele – Messina, 03/05/1994
    Iorfida Corrado – Catanzaro, 19/03/1994
    Liotti Daniele – Vibo Valentia, 08/06/1994

    CENTROCAMPISTI
    Addamo Sem – Patti (Me), 25/02/1995
    Caci Salvatore – Licata (Ag), 20/04/1994
    Comegna Antonino – Castellammare di Stabia (Na), 02/11/1992
    Gallo Agostino – Catania, 05/03/1995
    Garufi Sergio Agatino – Giarre (Ct), 16/09/1995
    Gatto Natale – Messina, 02/11/1994
    Iraci Nicholas – Catania, 01/03/1994
    Romano Raffaele – Napoli, 30/07/1993

    ATTACCANTI
    Aveni Fabio Francesco – Messina, 05/09/1994
    Caruso Simone – Catania, 09/09/1994
    Gargiulo Alfonso – Vico Equense (Na), 26/11/1994
    Mangano Santi – Messina, 09/12/1993
    Milluzzo Cristian – Catania, 12/02/1994

    IL CALENDARIO DEL CATANIA PRIMAVERA 2011-2012

    Andata Partita Ritorno
    10 Settembre 2011 NOCERINA-CATANIA 14/01/2012
    17 Settembre 2011 CATANIA-ROMA 21/01/2012
    24 Settembre 2011 CATANIA-LAZIO 28/01/2012
    28 Settembre 2011 GUBBIO-CATANIA 04/02/2012
    15 Ottobre 2011 CATANIA-NAPOLI 25/02/2012
    22 Ottobre 2011 ASCOLI-CATANIA 03/03/2012
    12 Novembre 2011 REGGINA-CATANIA 10/03/2012
    19 Novembre 2011 CATANIA-CROTONE 17/03/2012
    29 Ottobre 2011 PALERMO-CATANIA 24/03/2012
    26 Novembre 2011 CATANIA-BARI 31/03/2012
    5 Novembre 2011 JUVE STABIA-CATANIA 04/04/2012
    3 Dicembre 2011 CATANIA-LECCE 14/04/2012
    10 Dicembre 2011 PESCARA-CATANIA 21/04/2012
  • Colpo di scena, Suazo è del Catania

    Colpo di scena, Suazo è del Catania

    Qualche anno fa era conteso tra Milan e Inter con i nerazzurri che riuscirono ad averla vinta nonostante i rossoneri avessero trovato l’accardo con il Cagliari. Suazo forse in questi anni ha pensato spesso alla scelta fatta visti i risultati non certo esaltanti con la maglia dell’Inter addosso ma nonostante il lungo periodo di inattività l’honduregno è ancora ricercatissimo dal mercato tanto che il suo nome quest’estate è diventanto un tormentone.

    © Yuru Cortez/Getty Images
    RIchiamato da Cellino per una scelta di cuore l’attaccante dopo l’avvio del ritiro con i sardi ha rotto con il Cagliari tornando ad esser sul mercato. Novara e Cesena si erano interessate alle sue prestazioni ma con un autentico blitz ieri sera Pietro Lo Monaco ha trovato l’accordo per il suo arrivo al Catania. La piazza etnea calda e passionale può esser il trampolino giusto per il rilancio di Suazo considerato fino a qualche anno fa come uno dei migliori attaccanti del nostro campionato. L’arrivo di Suazo conferma però la partenza di Maxi Lopez, come scritto ieri, vicinissmo alla Fiorentina per raccogliere il testimone di Alberto Gilardino.

  • Terremoto Catania, Lo Monaco si dimette

    Terremoto Catania, Lo Monaco si dimette

    L’Isola felice di Catania ha subito in poche un pesante scossone. Il dg Pietro Lo Monaco ha annunciato in conferenza stampa le dimissioni dopo le frizioni con il presidente Pulvirenti in merito alla trattativa per rilevare le quote della Salernitana. Un colpo pesante per gli etnei che devono gran parte della loro fortuna alla capacità di gestione e il fiuto nel calciomercato di Lo Monaco. Il dg si è sentito offeso dalle parole del comunicato con il quale il presidente Pulvirenti prendeva le distanze dai rumors d’acquisto della Salernitana

    © Maurizio Lagana/Getty Images
    “Mi dimetto dall’incarico. Non mi è mai passato per la testa di andar via dalla Sicilia, vivo qui da 40 anni e qui ho costruito tanto. Quello che è uscito fuori sui giornali tra ieri e oggi è solo un fulmine a ciel sereno” “In maniera troppo leggera – ha spiegato –, il presidente Pulvirenti ha parlato di una vicenda di cui è sempre stato al corrente. Pertanto visto che mi chiede di prendere una posizione io mi dimetto. Non lascerò il Catania dall’oggi al domani, farò in modo che tutto avvenga gradualmente e lavorerò con la stessa determinazione con la quale ho lavorato in questi anni. Darò il tempo alla proprietà che è unica è sola, e ci tiene a sottolinearlo, di trovare i giusti rattoppi”. “Penso che fino ad oggi ho svolto le funzioni di Presidente, da domani lo dovra’ fare Antonino Pulvirenti. Non voglio andare oltre con le polemiche. Ci tengo pero’ a puntualizzare che al di la’ delle polemiche tutto questo non mi fa dimenticare del rapporto che ci lega da 10 anni. Dieci anni di grande stima e passione, continuo a volergli bene e a rispettarlo come uomo e professionista, ma io non posso piu’ andare avanti. Non mi interessa come finisce il discorso Salernitana, non mi e’ piaciuto cosa è successo. Io non ci sto”. Un fulmine a ciel sereno che può modificare le strategie future del club sopratutto in un momento cosi turbolento per il calciomercato.

  • Silvestre al Genoa asse Milan. Beffate Juve e Inter

    Silvestre al Genoa asse Milan. Beffate Juve e Inter

    Milan e Genoa stando alle indiscrezioni raccolte dal Corriere dello Sport avrebbero messo a segno l’ennesimo colpo di mercato soffiando a Inter e Juventus Matias Silvestre, solido difensore argentino di proprietà del Catania al centro delle cronache di radiomercato in questi giorni.

    Matias Silvestre | Maurizio Lagana/Getty Images
    Lo Monaco ha messo ufficialmente il ragazzo sul mercato, per fare cassa e sopratutto per dar al giocatore di confrontarsi per traguardi ancora più ambiziosi. Prima l’Inter e poi la Juventus avevano provato l’approccio con gli etnei ma il presidente Preziosi in simbiosi con Galliani starebbe per chiudere con gli etnei per l’acquisto. Silvestre giocherà la prossima stagione al Genoa per poi approdare in rossonero nella prossima quando il Milan dovrà rimpiazzare Nesta e Yepes in scadenza di contratto e vicini all’addio al calcio. Il costo dell’operazione dovrebbe agirarsi sugli 8 milioni divisi tra Milan e Genoa.

  • Montella – Catania: vicini al Sì

    Montella – Catania: vicini al Sì

    Il tecnico del Catania per la prossima stagione sarà Vincenzo Montella, che andrà a sostituire Diego Simeone. L’ufficialità non è ancora giunta, poichè la firma si attende per giovedì, ma tutti i segnali conducono all’ex tecnico della Roma, che nella presente stagione ha “traghettato” i giallorossi nel post- Ranieri.

    Montella, così, verrebbe preferito a Vincenzo Torrente, l’altro papabile tecnico degli etnei che resta la prima alternativa all’aeroplanino; intanto, Montella ieri a Taormina, dove si trova in vacanza, ha incontrato il presidente Pulvirenti e l’ amministratore delegato Lo Monaco, per definire l’accordo con la società rossoazzurra. Vincenzo Montella al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla sua prossima destinazione, anche se questa prudenza appare legata al fatto che la Roma non ha ancora ufficializzato l’arrivo di Luis Enrique come nuovo tecnico.

    Quando arriverà il via libera della società Giallorossa (si presume nei primi giorni di questa settimana), la via della Sicilia per Vincenzo Montella sarà ancor più certa.

  • Il Pagellone della Serie A. Parte Prima

    Il Pagellone della Serie A. Parte Prima

    Fine stagione e tempo di bilanci per tutte le squadre della serie A, c’è chi ha vinto e chi ha perso, chi ha sofferto e chi sorriso, un campionato che ha visto trionfare il Milan dopo anni di dominio interista, che ha visto tornare in Champions l’Udinese dopo 6 anni e il Napoli dopo 20 e che ha segnato il fallimento del progetto della prima Juve targata Andre Agnelli.

    Bari 4,5: Di più non si può dare alla squadra del capoluogo pugliese, che aveva iniziato alla grande il proprio campionato battendo in casa la Juve, ma che poi, anche a causa di svariati infortuni, ha smarrito la bussola che neanche il cambio in panchina ha fatto ritrovare. L’unica nota positiva è rappresentata dalla scoperta dei due talentuosi attaccanti che hanno trovato spazio nel finale di stagione biancorosso: Huseklepp giovane punta norvegese, agile e dotato di un’ottima tecnica individuale, nelle ultime giornate ha dimostrato di avere ampi margini di miglioramento. L’altra nota lieta è Francesco Grandolfo, attaccante classe ’92, autore ieri di una tripletta al suo esordio da titolare nella massima serie e che già molti paragonano ad un’altra stella nata qualche anno fa nel capoluogo pugliese, tale Antonio Cassano.

    Bologna 6: Una prima parte di stagione straordinaria quella degli uomini di Malesani, che nonostante la penalizzazione e la scarsa stabilità societaria, hanno conquistato una meritata salvezza con prestazioni molto superiori alla qualità dell’organico. Al solito uno splendido Marco Di Vaio, navigato bomber di razza, ha trascinato anche quest’anno i felsinei alla salvezza con le sue 19 realizzazioni. Tra le note liete di questa stagione, sicuramente ci sono Diego Perez roccioso centrocampista uruguayano già apprezzato al Mondiale sudafricano e Gaston Ramirez centrocampista offensivo dalle spiccate qualità tecniche che alla sua prima stagione in Italia non ha sfigurato, considerando anche la giovane età del ragazzo c’è da tenerlo d’occhio.

    Brescia 4: L’organico di base ad inizio stagione presentava dei validi elementi per assicurarsi una salvezza tranquilla, i vari Zebina, Zanetti, Caracciolo e Diamanti, parevano essere dei buoni pilastri con i quali arrivare a costruire una stagione senza grossi patemi d’animo, invece, così non è. Le rondinelle offrono molto poco a livello qualitativo, sono una squadra che subisce molto e si affida solo alle giocate del singolo, il più delle volte al sinistro di Diamanti.

    Cagliari 6: Dopo l’esonero di Bisoli e l’arrivo in panchina di Donadoni la musica in terra sarda è cambiata la squadra ha cominciato ad esprimere un gioco più pimpante e meno prevedibile, anche la cessione di Matri alla Juve, nel mercato di Gennaio, fino ad allora matador dei rossoblu con 11 reti, non ha influenzato la squadra che ha raggiunto con largo anticipo la salvezza.

    Catania 6: Gli etnei volevano una salvezza tranquilla e alla fine tutto sommato l’hanno ottenuta, la stagione era cominciata con Giampaolo alla loro guida, dopo una serie di risultati poco esaltanti però, il clima al tecnico ex Siena si era fatto molto pesante e l’ambiente già caldo richiedeva l’arrivo di una nuova guida tecnica con carisma, e in mezzo ad una colonia di argentini chi chiamare se non un uomo dal temperamento deciso come “El Cholo” Diego Pablo Simeone. L’ex centrocampista di Inter e Lazio ha portato in casa siciliana la sua determinazione oltre all’attaccante Bergessio, grande protagonista insieme al sorprendente Gomez della volata finale dei rossazzurri verso la salvezza. Il tecnico argentino con 46 punti è, inoltre, riuscito a battere anche il record in campionato detenuto dal precedente allenatore Mihajlovic.

    Cesena 6,5: Mezzo voto in più rispetto alle altre pretendi alla salvezza perchè i romagnoli non erano fra i favoriti, anzi, si pensava potessero essere la squadra materasso della nostra massima serie. Ma il calcio si sa è bello anche per questo e grazie alla fiducia illimitata del presidente Campedelli nei confronti del tecnico Ficcadenti, anche nei momenti più difficili, i bianconeri sono riusciti a salvarsi compiendo un mezzo miracolo e togliendosi anche qualche soddisfazione come quella di battere i futuri campioni d’Italia del Milan. Tra i giocatori saliti alla ribalta nelle fila cesenate ci sono sicuramente: Giaccherini, esterno d’attacco del tridente di Ficcadenti, ottimo nel dribbling e come assistman e Parolo, centrocampista centrale dal sicuro avvenire, che grazie alle sue prestazioni in maglia bianconera si è guadagnato la convocazione in nazionale da parte del Ct Prandelli, oltre che le attenzioni di tutte le grandi del nostro campionato.

    Chievo 6: Che il Chievo sia tra le squadre più difficili da battere nel nostro campionato non è più una novità, la squadra scaligera che ad inizio stagione è stata affidata a Stefano Pioli, ha disputato come al solito un campionato che l’ha portata ad una salvezza tranquilla. Al solito grande protagonista è stato il capitano gialloblu Sergio Pellissier autore di 11 marcature fondamentali per la salvezza della propria squadra, ma un nome da ricordare e che sarà presente sui taccuini di molti operatori di mercato è sicuramente quello di Kevin Constant, giovane centrocampista francese, che ha molto ben figurato tra le fila dei clivensi in questa stagione.

    Fiorentina 6: La viola di Sinisa Mihajlovic, non può meritare di più vista la deludente stagione in cui è incappata, certo il compito a cui era chiamato il serbo non era facile, sostituire uno come Prandelli che alla guida dei gigliati ha ottenuto ben 3 volte la qualificazione in Champions (una revocata in seguito alla nuova classifica post-calciopoli). L’ex allenatore del Catania, ha poi dovuto fare a meno per tutta la stagione della talento montenegrino Stefan Jovetic e per grand parte del campionato anche del rumeno Adrian Mutu. A beneficiare dell’assenza dei due è stato soprattutto il giovanissimo Adem Ljacjic, trequartista serbo, ennesima scommessa del DS Pantaleo Corvino, noto per essere uno scopritore di talenti già ai tempi del Lecce.

    Genoa 5: Incoronata all’inizio dell’anno come regina del mercato, la squadra di Preziosi si è sciolta come neve al sole, neanche l’avvicendamento in panchina, tra Gasperini e Ballardini, ha portato l’effetto sperato. I grifoni hanno concluso la loro stagione in decima posizione, togliendosi solo il sadico sfizio di spedire i cugini sampdoriani in serie B, battendoli nel decisivo derby di ritorno. Protagonisti della stagione dei grifoni sono gli acquisti di gennaio Floro Flores e Juraj Kucka, un dato che di fatto conferma il fallimento dell’ingente campagna acquisti estiva.

    Inter 7: Cedere lo scettro di campione d’Italia ai cugini di sicuro non dev’essere stato il massimo per l’ambiente nerazzurro, ma per come la stagione era cominciata tutto sommato il secondo posto a sei lunghezze dal Milan non è male. I meneghini hanno sicuramente pagato lo scotto di aver dovuto partecipare al Mondiale per Club e anche il cambio in panchina da Mourinho a Benitez non ha dato i frutti sperati. Con l’approdo di Leonardo in panchina però la musica è cambiata, i giocatori forse ad inizio stagione appagati da quanto ottenuto nell’annata precedente, hanno ricominciato a macinare risultati su risultati, fino a giungere ad un passo dalla vetta, poi però lo scontro diretto è stato fatale e il popolo del biscione s’è dovuto rassegnare a veder volare via lo scudetto dalle proprie maglie. Rimane però ancora il mini triplete da conquistare, puntando alla vittoria della Coppa Italia, nella finale di domenica contro il Palermo.

  • Inter pronta per la Coppa Italia, 3-1 al Catania. Doppietta Pazzini

    Inter pronta per la Coppa Italia, 3-1 al Catania. Doppietta Pazzini

    L’Inter passeggia su un Catania ormai in vacanza vincendo con una doppietta di Giampaolo Pazzini ed il gol del samurai Nagatomo, di ledesma il gol dei siciliani.

    Leonardo non vuole lasciare niente al caso e trova delle motivazioni impensabili in una partita all’apparenza inutile. Pazzini al posto di Milito con Stankovic a centrocampo in sostituzione dell’infortunato Cambiasso. Simeone, alla sua ultima panchina con i siciliani, schiera Bergessio in attacco con Gomez a supporto.

    Primo sussulto all’ottavo con Kharja che stampa un tiro da lontano sulla traversa, lo stesso Kharja vince un contrasto al limite dell’ area catanese, palla a Pazzini che al 15’ porta in vantaggio i nerazzurri. L’ Inter comanda in tutte le zone del campo con il Catania che si vede alla mezzora con Schelotto che salta Chivu mettendo al centro una palla interessante messa fuori da un ottimo Lucio. Finisce un primo tempo sotto ritmo con la gara a senso unico, Inter in attacco e Catania intento solo a coprirsi.

    Si rivede il principe Milito nel secondo tempo a l posto di Eto’ o, Milito subito protagonista al 3’ con l’assist al bacio per Pazzini che realizza la sua personale doppietta. Catania assolutamente assente in campo con l’Inter in forma per la finale di Coppa Italia contro il Palermo, al 7’ tiro di Stankovic deviato e palla di poco a lato. Sussulto catania al 9’ con Bergessio, servito da Schelotto che mira sul secondo palo con Castellazzi pronto in calcia d’angolo. Ripresa molto più emozionante e ricca di azion, l’Inter segna il terzo gol con il migliore in campo, il giapponese Nagatomo che insacca su assist di Lucio, gol della bandiera del Catania con Ledesma pescato da Lodi su azione da calcio d’angolo. Entra Samuel che va subito vicino al gol lisciando una palla che andava solo spinta in rete su corner di Kharja ed ancora Kharja che fallisce, alla mezzora, un comodo contropiede sparando alto da buona posizione.

    Finisce nel migliore dei modi il campionato nerazzurro con la mente alla finale di Coppa Italia contro il Palermo per regalare almeno un titolo al patron Massimo Moratti dopo l’abbuffata dell’era Mourinho.

  • Inter – Catania probabili formazioni. Cambiasso e Lopez ko

    Scendono in campo oggi pomeriggio alle 18.00  a San Siro Inter e Catania per la passerella finale del campionato. Già, perché l’Inter con il pareggio strappato a Napoli si è garantita aritmeticamente la seconda posizione in classifica, e il Catania battendo nel precedente turno la Roma di Montella ha strappato il pass per la permanenza in serie A anche per la prossima stagione. Partita dai toni amichevoli, con la possibilità per Simeone, ex nerazzurro di rivedere e ricevere applausi dal suo pubblico interista, e con la possibilità invece per Leonardo di lasciare spazio a chi ha giocato meno, e far tirare il fiato in vista della prossima finale di Tim Cup contro il Palermo in programma il 29 maggio. Curiosità del giorno, l’anno scorso proprio il 22 maggio l’Inter scendeva in campo per la finale Champions League a Madrid contro il Bayern Monaco: emozioni diverse, in un anno diverso.

     

    INTER– Situazione non delle più rosee in casa Inter, a livello di condizione fisica, con il numero degli infortunati che tende ad aumentare di giorno in giorno. Out Sneijder, (che dovrebbe recuperare per la finale di Tim Cup), indisponibile anche Julio Cesar alle prese con i soliti dolori alla schiena, salta fuori all’ultimo momento anche l’infortunio i Cambiasso che complica i piani di Leonardo. Per il centrocampista argentino si parla di uno stiramento al bicipite femorale di terzo grado. Un infortunio più grave del previsto che mette ancora una volta in allarme il centrocampo nerazzurro. Ultimo forfait quello di Maicon, perché essendo squalificato in coppa Italia, Leo vuole capire in questa partita chi può sostituire il brasiliano al meglio. Quindi undici titolare con Castellazzi tra i pali, difesa a quattro con Materazzi e Samuel al centro, il primavera Faraoni e Nagatomo sulle corsie laterali; Centrocampo in totale emergenza con Mariga e Thiago Motta più arretrati e Zanetti e Pandev ai lati.  Se si optasse per il rombo spazio a Coutinho sulla trequarti. Ovviamente in zona gol largo ad Eto’o, con la possibilità di infrangere il suo record personale di 36 gol segnati con la maglia del Barcellona, e minuti nelle gambe per Milito, che nelle ultime partite è sembrato in ottima condizione.

    CATANIA- Simeone strappata la salvezza e la permanenza in A nella prossima stagione contro la Roma, oggi torna a San Siro per il saluto ai suoi ex tifosi nerazzurri. Personaggio molto amato dai colori interisti, nonostante quel gol segnato in maglia biancoazzurra il 5 maggio, quando l’Inter perse lo scudetto contro la Lazio. “Non so se mi hanno perdonato quel gol- ha spiegato Simeone- Credo però che quando i tifosi dell’Inter vedono me, vedono una persona pulita e nel calcio italiano è bello di tanto in tanto vedere una persona così”. Formazione inedita anche per il Catania, con diversi giocatori nemmeno partiti per la trasferta milanese. Rimane a casa il bomber Maxi Lopez per un infortunio al piede, come anche i difensori Spolli, Bellusci e Silvestre, indisponibili per acciacchi vari. Mancheranno all’appello anche Biagianti e Pesce, alle prese con dei risentimenti muscolari. Quindi Simeone dovrebbe schierare dal primo minuto una difesa con quattro uomini: Augustyn e Terlizzi al centro e Capuano e Alvarez sugli esterni. Centrocampo con Carboni, l’ex Frosinone Lodi, e l’argentino Ledesma. Tridente offensivo con Bergessio, Gomez e Schelotto.

    INTER(4-4-2): Castellazzi; Nagatomo, Materazzi, Samuel, Faraoni; Zanetti, Mariga, Thiago Motta, Pandev; Milito, Eto’o.

    A disposizione: Orlandoni, Ranocchia, Chivu, Stankovic, Obi, Coutinho, Pazzini.

    Allenatore: Leonardo.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Sneijder, Cordoba, Julio Cesar, Cambiasso.

     

    CATANIA(4-3-3): Andujar; Alvarez, Augustyn, Terlizzi, Capuano; Ledesma, Carboni, Lodi; Gomez, Bergessio, Schelotto.

    A disposizione: Campagnolo, Potenza, Izco, Marchese, Ricchiuti, Martinho, Morimoto.

    Allenatore: Simeone.

    Squalificati: nessuno.

    Indisponibili: Sciacca, Bellusci, Spolli, Silvestre, Lopez.