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  • Pagelle Juventus Catania 3-1 Chiellini Pirlo, il braccio e la mente

    Pagelle Juventus Catania 3-1 Chiellini Pirlo, il braccio e la mente

    Nel posticipo di ieri sera allo Juventus Stadium la Juventus batte il Catania per 3-1. I siciliani vanno in vantaggio per primi con un bel gol di Barrientos. Poi sale in cattedra mago Pirlo che con una punizione al limite dell’aria di rigore (ma con la complicità di Kosicki) regala ai tifosi bianconeri il primo gol con la maglia bianconera. Di Chiellini e Quagliarella le altre reti.

    Pagelle Juventus Catania 3-1

    BUFFON 7: Salva il risultato in almeno tre occasioni sempre sicuro anche quando deve giocare il pallone con i piedi.
    BARZAGLI 6,5: Solito baluardo in difesa ormai non è una novità.
    CHIELLINI 7: Chiude su tutti quelli che si presentano dalle sue parti e ci riesce sempre con interventi da applausi, ha il merito di segnare il gol del 2 a 1.
    BONUCCI 6: Qualche buona chiusura ma anche alcune amnesie che potevano costare caro.
    PADOIN 5: Dopo pochissimi secondi la prima azione pericolosa nasce dai suoi piedi, rimarrà l’unica giocata di tutta la partita, sbaglia anche le cose più elementari.
    MARCHISIO 6: Si limita di svolgere le cose facili, ancora non è il Marchisio di inizio stagione, ma è in crescita rispetto alle precendi partite, sfiora un gol da urlo.
    PIRLO 8,5 : Un gol, due assist, 147 palloni giocati, scheggia una traversa su punizione, un tiro dal limite parato dal portiere avversario, lanci, chiusure e tanto altro, semplicemente perfetto.

    Giorgio Chiellini | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    GIACCHERINI 6,5: Corre tantissimo, quando decide di saltare l’uomo crea pericoli alla difesa del Catania, uno dei migliori della fantastica stagione bianconera.
    DE CEGLIE 6,5: Ormai è un giocatore ritrovato, tanta corsa lungo la fascia e tantissimi cross, si propone sia in appoggio in attacco sia in raddoppio in difesa.
    BORRIELLO 5: Una vera delusione, il peggior giocatore in campo, cade con molta facilità a terra nonostante abbia un fisico possente, tira una sola volta in porta, ammonito giustamente per una ridicola simulazione.
    QUAGLIARELLA 7: A differenza del compagno di reparto Borriello, lui si va’ a cercare il pallone, lo gioca per i compagni e cerca la conclusione, in una di queste colpisce la traversa da fuori aria con un tiro da fuori area, chiude la partita con il gol del 3 a 1 lui si, merita un posto da titolare.
    DAL 16’ s.t. PEPE 5,5: Entra ma non è in forma e si vede, sbaglia un paio di cross facili e ceca la conclusione invece di passare ai compagni.
    DAL 23’ s.t. VUCINIC 6: Quando entra dà un poco di vivacità all’attacco, rischia di segnare a tu per tu con il portiere ma come accade sempre invece di spaccare la rete appoggia il pallone tra le braccia del portiere avversario.
    DAL 32’ s.t. LICHTSTEINER S.V.
    All. CONTE 7,5 : Lo scorso anno non si vinceva in rimonta ha dato carattere e un’anima a questa squadra, poteva sostituire molto prima Padoin e Borriello.

    KOSICKI 5: Sulla punizione di Pirlo rimane immobile, sul 2 a 1 di Chiellini sbaglia l’uscita e consegna a Pirlo la palla che il centrocampista trasforma nell’assist del 3 a 1 di Quagliarella.
    MOTTA 4,5: Ha il merito di conquistare la palla del vantaggio Siciliano ma ha anche il grosso demerito di lasciare i compagni in 10 uomini.
    BELLUSCI 6: Annulla Borriello, sui cross avversari salta senpre prima degli attaccanti bianconeri.
    LEGROTTAGLIE 5,5: Giocatore di esperienza fa quello che può sbaglia in occasione del 3 a 1 .
    MARCHESE 6: Svolge il compito assegnatogli con diligenza anche se dalla sua parte è inesistente Padoin.
    IZCO 6: Molto pressing e qualche conclusione dalla distanza.
    LODI 5,5: Qualche errore di troppo in mezzo al campo ma anche un passaggio illuminante in occasione della traversa colpita da Bergessio, viene sostituito.
    ALMIRON 6,5: Grande personalità, gioca tantissimi palloni e sfiora il gol del 1 a 2 negato solo da Buffon.
    GOMEZ 6: Quando parte in velocità preoccupa un pochino Barzagli, cala alla distanza.
    BERGESSIO 6: Colpisce la traversa sull’ 1 a 1 aiuta i compagni in fase di non possesso.
    BARRIENTOS 7: Un gol fantastico, è il migliore dei suoi, un giocatore che farà parlare di sé.
    Dal 5’ s.t. BIAGIANTI 6: Molta sostanza.
    DAL 15’ s.t. SPOLLI 6: Entra per cercare di limitare i danni.
    DAL 26’ s.t. SEYMOUR 5,5: Nei 20 minuti giocati combina ben poco.
    ALL. MONTELLA 6,5: Se il Catania gioca un bel calcio il merito e soprattutto suo.

    ARBITRO BRIGHI 6,5: Dirige alla perfezione, giusta l’espulsione di Motta, e la distribuzione dei cartellini gialli da una parte e dall’altra, pochi episodi da moviola, in campo viene aiutato dai giocatori molto corretti.

    Il tabellino
    JUVENTUS-CATANIA 3-1 (primo tempo 1-1)
    MARCATORI: Barrientos (C) al 4′, Pirlo (J) al 22′ p.t.; Chiellini (J) al 29′, Quagliarella (J) al 36′ s.t.
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin (16′ s.t. Pepe), Giaccherini, Marchisio, Pirlo, De Ceglie (23′ s.t. Vucinic); Borriello (32′ s.t. Lichtsteiner), Quagliarella. (Storari, Caceres, Matri, Del Piero). All.: Conte.
    CATANIA (4-3-3): Kosicky; Motta, Legrottaglie, Bellusci, Marchese; Izco, Lodi (15′ s.t. Spolli), Almiron; Gomez (26′ s.t. Seymour), Bergessio, Barrientos (5′ s.t. Biagianti). (Carrizo, Ricchiuti, Ebagua, Catellani). All.: Montella.
    ARBITRO: Brighi.
    NOTE: serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 38.000 circa. Al 20′ s.t. espulso Motta per doppia ammonizione. Ammoniti: Marchisio, Almiron, Vucinic, Legrottaglie. Recupero: 0′ p.t.; 5′ s.t.

    Video JUventus Catania 3-1 hihglights Youtube
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  • Juventus Catania 3-1, Pirlo illumina la Vecchia Signora

    Juventus Catania 3-1, Pirlo illumina la Vecchia Signora

    Alla fine è arrivato. Andrea Pirlo va a segno per la prima volta nello Juventus Stadium e per la prima volta con la maglia bianconera anche se indossando quella rosa. Nell’anticipo di campionato contro il Catania di Vincenzo Montella la Juventus batte i siciliani per 3 reti a 1.

    Montella ha preparato al meglio la partita arrivando a Torino con una squadra ben messa in campo, un 4-3-3 con in difesa due ex bianconeri, Motta e Legrottaglie, e uno a centrocampo, Almiron. Per Conte invece la scelta ricade sul 3-5-2 con Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, De Ceglie e Padoin preferito a Pepe, a supporto di Pirlo, Giaccherini e Marchisio. Coppia d’attacco affidata a Borriello e Quagliarella.

    Andrea Pirlo primo gol in bianconero | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Juventus Catania, la partita. Inizia in salita il cammino verso la vittoria per gli uomini di Conte che solo dopo 4 minuti di gioco si fanno trafiggere da un tiro dal limite di Barrientos. Al 17′ è ancora il Catania a farsi pericolosa dalle parti di Buffon che si vede costretto a respingere su Almiron una palla minacciosa. Ma al 22′ scocca il momento di Pirlo, quello atteso da milioni di tifosi bianconeri. Atterrato al limite dell’aria da Motta, il regista si procura un calcio di punizione che trasforma subito in gioia per i presenti. Sul finale del primo tempo c’è anche spazio per due legni, uno colpito da Quagliarella e l’incrocio dei pali preso da Bergessio. Si va tutti negli spogliatoi sul punteggio di 1-1.

    Al rientro Montella deve far fronte prima all’infortunio di Barrientos che sarà costretto a far spazio a Biagianti, e l’espulsione dell’ingenuo Motta per doppia ammonizione al 20′ della ripresa poi. Conte ne approfitta per sfruttare l’occasione di un possibile vantaggio richiamando in panchina De Ceglie per Vucinic e la mossa gli da ragione perchè, sebbene rischia di andare sotto nuovamente con un tiro di Almiron su invito di Gomez e su pasticcio di Bonucci, arriva il gol del 2-1 con Pirlo che serve per la zuccata di Chiellini. Dopo il vantaggio c’è spazio anche per Lichtsteiner al posto di Borriello e per la gloria di Quagliarella che lanciato in contropiede chiude definitivamente il match con la rete del 3-1, grazie anche all’errore di Kosicky.

    La Juventus si riprende i due punti che mancavano ormai da due partite, riconquistando anche la vetta della classifica (con una partita ancora da recuperare) a + 2 dal Milan che oggi affronterà il Cesena.

  • Juventus Catania, Conte si affida alla coppia Borriello-Vucinic

    Juventus Catania, Conte si affida alla coppia Borriello-Vucinic

    Questa sera allo Juventus Stadium la Juve sarà impegnata nell’anticipo della 24esima giornata di campionato contro il Catania, squadra in ottima salute. All’andata finì 1-1 con le reti di Bergessio e Krasic, alla sua unica marcatura stagionale.

    La Juventus deve fare i conti con la scarsa vena realizzativa al momento dei suoi attaccanti, la squadra di Conte infatti è reduce da due gare nelle quali è rimasta a secco di gol (0-0 contro Siena in casa e a Parma), nonostante la grande quantità di occasioni da rete creata. Risultati che non le hanno concesso di approfittare dei mezzi passi falsi del Milan. Inoltre nel recupero di Mercoledì contro il Parma, la Juventus ha reclamato con veemenza due rigori che non sono stati concessi dal direttore di gara. Recriminazioni di rigori non concessi a parte, i bianconeri devono deve fare i conti con un attacco sterile rispetto alle tante occasioni create, l’unico a non soffrire di tale sterilità è Matri:anche perchè l’altro collega di reparto, Vucinic, pagato in estate alla Roma 15 milioni di euro, ha trovato la rete solo tre volte in stagione.
    Il Catania è reduce dal poker rifilato al Genoa ma in trasferta non è quella squadra solida apprezzata quest’anno in casa e, soprattutto, ha una difesa che lontano dal Massimino subisce tanti gol.

    Marco Borriello titolare Juventus Catania | © Valerio Pennicino/Getty Images
    In vista degli impegni ravvicinati dell’ultimo mese causa recuperi per il maltempo Conte potrebbe affidarsi al turnover, lasciando intendere che Matri lascerà spazio a Quagliarella al centro dell’attacco mentre Lichtsteiner, apparso un po’ stanco contro il Parma, dovrebbe lasciare spazio a Caceres, eroe di San Siro in Coppa Italia. Il modulo dovrebbe essere il solito 4-3-3 con Buffon tra i pali, in difesa Chiellini, Barzagli, Bonucci e l’inserimento tra gli undici titolari di Caceres. Assente lo squalificato Vidal a centrocampo sostituito sicuramente da Giaccherini, vista l’assenza forzata per infortunio del giovane Marrone, affiancherà Pirlo e Marchisio. Ritorno in campo per Pepe, la coppia d’attacco dovrebbe essere affidata a Borriello e Vucinic.
    In casa Catania Montella deve fare i conti con la tegola per il brutto infortunio accorso a Potenza; anche Capuano salterà la trasferta per lo stesso motivo, rientra Bellusci, che dunque torna sulla fascia destra nella linea dei difensori. Il tecnico Montella si affiderà al 4-3-3 con Marchese sempre in luogo di Capuano, centrocampo orchestrato da Lodi con Almiron e Izco ai fianchi, solito tridente argentino Gomez-Bergessio-Barrientos, in porta con Campagnolo indisponibile giocherà molto probabilmente Kosicky.

    JUVENTUS CATANIA LE PROBABILI FORMAZIONI
    JUVENTUS (4-3-3):
    Buffon; Caceres, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Marchisio, Pirlo, Giaccherini; Pepe, Borriello, Vucinic. All. Conte.
    A disp: Storari, Lichtsteiner, De Ceglie, Padoin, Estigarribia, Matri, Quagliarella.
    Squalificati: Vidal.
    Indisponibili: Marrone.

    CATANIA (4-3-3): Kosicky; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Barrientos, Bergessio, Gomez. All. Montella.
    A disp: Carrizo, M. Motta, Llama, Seymour, Biagianti, Catellani, Ebagua.
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: Campagnaro, Capuano, Potenza, Suazo.

    Arbitro : Brighi

  • Catania Genoa 4-0, le pagelle. Lodi e Barrientos scatenati

    Catania Genoa 4-0, le pagelle. Lodi e Barrientos scatenati

    Una partita che termina con risultato di 4-0 è una partita sicuramente a senso unico che mostra il lato positivo soltanto da parte di una delle due formazioni in campo, nella fattispecie il Catania, che produce gol, ritmo, intensità, gioco e gol. L’altra squadra in campo, invece, mostra solo di esser “presente” fisicamente in campo, ma mai entrato in partita, ferma su se stessa, distratta, confusa, molle, ferma allo sterile possesso palla, inadatta a frenare le ripartenze, incartata e priva di identità.

    Questo il quadro sintetico di questo Catania Genoa dal quale gli uomini di Vincenzino Montella escono con spirito rinvigorito e grande convinzione, mentre gli uomini di Pasquale Marino, ex tecnico dei rossoazzurri etnei, escono con le ossa rotte, come si usa dire in gergo, con la necessità di riassestare i propri equilibri di squadra.

    Le pagelle di Catania Genoa

    CATANIA

    Kosicky 6.5 Gara tranquilla, quasi da spettatore, date le scarse velleità offensive del Genoa. Il portiere si diletta in lanci lunghi ad innescare gli scatti dei veloci attaccanti del suo Catania e, uno di questi, vale l’assist per il 4-0 di Bergessio.

    Motta 6.5 Limita Sculli, per il resto gara precisa: un buon inserimento

    Legrottaglie 6 Gli attaccanti del Genoa non sono ispirati oggi, pertanto non fatica più di tanto al centro della difesa. Prova sufficiente

    Spolli 6 Anche per lui gara sufficiente, di ordinaria amministrazione

    Marchese 6 Gara con pochi inserimenti, ma nel complesso positiva

    Izco 6.5 Prova a proporsi in avanti, con qualche iniziativa positiva e qualche buon cross.

    Lodi 7.5 Il migliore in campo, senza dubbio: prima realizza su rigore il suo sesto gol stagionale, dimostrando ancora di avere un piede “fatato”, poi rimane sempre al centro del gioco, dettandone i tempi, confezionando passaggi precisi, ed anche l’assist per il raddoppio di Barrientos

    Almiron 6.5 Gara di buona intensità e grande sostanza, il suo contributo in coppia con Lodi è fondamentale

    Gomez 7 Devastante nelle sue incursioni sulla corsia sinistra, dove  a tratti appare incontenibile: è lui che si procura il calcio di rigore che apre la gara, per l’ 1-0 del Catania

    Bergessio 7 Un gol, quello del 4-0, in contropiede, ma poi sempre pericoloso in zona offensiva, Frey gli nega la doppietta personale che sarebbe valsa il 5-0

    Barrientos 7.5 Insieme a Lodi, il migliore in campo: l’amico di Lavezzi segna una doppietta preziosa, con la quale dimostra la sua grande qualità: elemento in crescita, ma già prezioso

    GENOA

    Frey 5.5 Subire quattro gol è sintomo di una giornata da dimenticare completamente: dal rigore, dopo sette minuti, alle altre tre reti subite; riesce ad evitare solo il 5-0, che sarebbe una beffa ancora più pesante

    Mesto 5 Soffre molto, come l’intero reparto arretrato: gara mediocre

    Kaladze 5 Si fa ammonire, ed ammattisce contro Barrientos, che al suo cospetto appare imprendibile

    Granqvist 4.5 Lento, macchinoso, impreciso, svagato. Probabilmente, il peggiore in campo

    Rossi 5.5 Fatica a reggere i ritmi ed a tenere uniti i reparti, appare in affanno, come tutto il Genoa

    Jankovic 5.5 Parte bene, prova a mettere in campo il suo ritmo, tentando qualche conclusione. Viene sostituito al 20′ del secondo tempo da Veloso che apporta maggiore contributo, meritando la sufficienza

    Biondini 5 Anche lui, solitamente sempre sul pezzo, oggi pare appannato e svagato

    Belluschi 6 Da rivedere in altre circostanze, oggi riesce a far intravedere qualche lampo positivo, almeno tecnicamente.

    Birsa 5 Troppo confusionario, troppo goffo in alcuni interventi: uno dei peggiori in assoluto

    Sculli 5 Più di quantità che d’altro il suo apporto, corre molto ma conclude ben poco: anche per lui giornata da dimenticare

    Palacio 5.5 Un paio di tentativi, che non impensieriscono il portiere del Catania, poi si spegne in una difficoltà di proposizione che, da lui, non ci si aspetterebbe. Viene sostituito al 28′ del secondo tempo da Ze Eduardo, che non fornisce nessun apporto decisivo alla causa.

    HIGHLIGHTS CATANIA GENOA 4-0

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  • Catania Genoa 4-0, poker etneo all’ex Marino

    Catania Genoa 4-0, poker etneo all’ex Marino

    Catania Genoa alla vigilia doveva essere la partita dello spettacolo e dei gol, date le caratteristiche offensive delle due formazioni in campo: spettacolare lo è stata, regalando al pubblico ben 4 gol, ma a senso unico, soltano per merito del Catania di Montella, l’aeroplanino che può esultare per la squadra che ha saputo mandare in campo contro l’ex tecnico rossoazzurro, Pasquale Marino, attuale allenatore del Genoa in crisi di identità, in confusione assoluta, soprattutto in difesa.

    Alla vigilia Marino aveva lasciato spazio ai ricordi, ai ringraziamenti nei confronti di Pulvirenti, che “gli diede una Ferrari quando aveva solo il foglio rosa” ma ora, dopo il 4-0 incassato, il tecnico di Marsala probabilmente avrà altro a cui pensare rispetto ai convenevoli. Una sconfitta netta, a trecentosessanta gradi, senza appello.

    I sentori che la gara sarebbe stata tutta a favore del Catania erano ben presenti fin dai minuti iniziali, con il rigore concesso dal direttore di gara per fallo di Birsa su Alejandro Gomez, prontamente trasformato dallo specialsta dei calci da fermo, Lodi, al minuto numero 7, che consente al regista di realizzare il sesto gol in campionato e l’ 1-0 della gara. Il Catania anche dopo il vantaggio continua a macinare gioco, spettacolo ed intensità, mentre il Genoa annaspa in modo assai preoccupante, senza idee nè identità. Al 29′ ci prova Birsa a scuotere il Genoa ma la palla termina a lato. Al 39′, invece, altra occasione per il Catania con Francesco Lodi, che prova il sinistro da fuori area che termina a lato non di molto.

    Nel secondo tempo, il Catania si scatena ancor di più, per non lasciare nulla di intentato e provare a chiudere la gara in sicurezza: al 49′, giunge subito il raddoppio degli etnei, con Pablo Barrientos – uno degli astri nascenti del calcio argentino – che realizza di destro, con un tiro da centro area, il gol del 2-0. Al 51′ ammonizione per il genoano Kaladze e, solo un minuto dopo, al minuto 52, il 3-0 realizzato dai padroni di casa, firmato ancora da Pablo Barrientos, su azione iniziata in contropiede, con passaggio di Bergessio, e l’argentino che realizza con un bel tiro di sinistro da centroarea mandando la palla nell’angolino basso, laddove Frey non potrebbe mai arrivare.

    Il Catania potrebbe amministrare il vantaggio, ma pare non volersi accontentare, continuando a macinare gioco e costruire occasioni da gol: al 62′, giunge il poker firmato da Gonzalo Bergessio, su azione iniziata direttamente dal portiere Tomas Kosicky, con la difesa genoana colpevolmente immobile in questa circostanza. Dopo il 4-0 subìto, il Genoa prova a trovare la reazione di orgoglio per rendere almeno meno pesante il passivo: ci provano Jorquera, Veloso, Zè Eduardo, ma sono soltanto tiri da fuori area, poco velleitari, che non impensieriscono affatto Kosicky. Sul finale, Frey salva il 5-0 su colpo di testa di Bergessio che stava per approfittare dell’ennesima disattenzione della difesa genoana.

    Dopo tre minuti di recupero, la gara termina con il Catania che ottiene tre punti fondamentali per la sua classifica, e la prima vittoria nel 2012, mostrando di avere un altro passo rispetto agli avversari, oltre che – a tratti – gioco spettacolare, in stile Barcellona, con le dovute proporzioni naturalmente. Per il Genoa di Pasquale Marino, oggi privo dell’uomo simbolo del mercato di Gennaio, Alberto Gialrdino fuori per infortunio, le problematiche da affrontare e da risolvere sono ancora tante, considerando l’assoluta confusione e l’assoluta difficoltà, sia in fase offensiva che, soprattutto, in difesa, dove la squadra oggi è parsa distratta e troppo nervosa, con ben cinque ammonizioni rimediate, nella fattispecie quelle di Mesto, Kaladze, Birsa, Biondini, Jankovic.

    Con la vittoria odierna il Catania sale a quota 27 punti in classifica, con due partite da recuperare, mentre il Genoa con questo stop resta fermo a quota 30, con un match da recuperare.

  • Catania Genoa, Marino perde Gilardino

    Catania Genoa, Marino perde Gilardino

    Catania-Genoa, in programma oggi pomeriggio alle ore 15 al Massimino, pare essere una delle poche gare di serie A che verrà risparmiata dalle intemperie: nella città etnea, infatti, non si prevedono particolari problematiche e la temperatura si aggirerà sui 9-10 gradi centigradi.

    Il Catania di Vincenzo Montella è reduce dal completamento della gara con la Roma, mercoledì scorso, portando a casa un pareggio prezioso, ma dovendo fare i conti con l’infortunio grave accorso a Potenza, che lo costringerà a saltare il resto della stagione a causa della lesione al legamento crociato anteriore e a sottoporsi ad intervento chirurgico. Inoltre, Montella dovrà rinunciare anche ai vari Suazo, Campagnolo, Capuano e lo squalificato Bellusci.

    Il Genoa di Pasquale Marino, dopo la vittoria fondamentale ottenuta con la Lazio, prova a continuare il trend positivo al Massimino, puntando a far bene considerando anche il fattore ex che riguarda il tecnico siciliano. Il tecnico, però, dovrà fare a meno di molti indisponibili Antonelli, Bovo e Moretti (di lungo corso) ai quali si è aggiunto anche Alberto Gilardino, che in settimana ha subito uno stiramento al polpaccio che lo costringerà ad uno stop di circa un mese. Inoltre, bisogna tener conto delle assenze di Kucka e Constant, anche se per Marino giunge la buona notizia del recupero di Veloso, che è tornato a disposizione e dovrebbe pertanto scendere in campo dal primo minuto.

    Le probabili formazioni vedranno i seguenti schieramenti. Il Catania scenderà in campo con il modulo 3-5-2, con Carrizo in porta, Legrottaglie, Spolli, Marchese in difesa; Izco, Almiron, Lodi, Gomez, Llama a centrocampo;  Barrientos, Bergessio in avanti. Unico ballottaggio probabile quello fra Biagianti ed Almiron, con quest’ultimo che potrebbe esser lasciato a riposo precauzionale.
    Il Genoa si schiererà, invece, con modulo 4-3-3, con Frey in porta, Mesto, Granqvist, Kaladze, Rossi in difesa; Belluschi, Veloso, Biondini a centrocampo; Jankovic, Palacio e Sculli in avanti.

    Il direttore di gara al Massimino di Catania sarà il signor Giacomelli di Trieste.

  • Catania Roma 1-1 nel recupero di 25 minuti

    Catania Roma 1-1 nel recupero di 25 minuti

    Ieri sera è andato in onda un anomalo Catania Roma nel recupero della 18 giornata di Serie A sospesa lo scorso 14 gennaio a causa della pioggia torrenziale arrivata sul Massimino. Da giocare solo 25 minuti più recupero col risultato di partenza di 1-1 che poi si è confermato essere quello definitivo. Molte le assenze da una parte e dall’altra tra cui per la Roma Totti e De Rossi, già sostituiti nello spezzone di gennaio.

    I due allenatori alla vigilia avevano dichiarato di voler vincere a tutti i costi dato che un solo punto non avrebbe accontentato nessuno. E in effetti le due squadre sono scese in campo molto motivate ed agguerrite. Hanno mostrato dei ritmi ed una intensità di gioco vertiginosi più vicini ad un calcio britannico che italiano. Il problema di una simile gara è la mancanza di tempo e così molte giocate sono svanite a causa della troppa foga dei giocatori.

    Comunque Catania e Roma si sono date battaglia duramente e i due allenatori possono essere soddisfatti della prova. Lo stesso Vincenzo Montella infatti ha ammesso nel postpartita: “siamo tutti e due contenti, ce lo prendiamo il punto – ha detto a Sky il tecnico catanese – Sinceramente mi sono emozionato, abbiamo giocato su ritmi alti, le due squadre volevano vincere. Siamo stati un attimino frenetici proprio perchè si voleva mettere intensità.” La stessa idea del collega Luis Enrique che ha ribadito il concetto di una Roma sempre su alti livelli per conquistare quella continuità che fa scalare le posizioni in classifica ed ha definito il match “trepidante” ammettendo che “in mezz’ora era difficile fare di più. Stasera l’impegno c’era l’atteggiamento dei gocatori l’ho visto” ha concluso l’allenatore asturiano.

    LO SPEZZONE DI PARTITA – Come era prevedibile la Roma ha diretto le operazioni in una strana ma palpitante partita che ha escluso qualsiasi tatticismo. I giallorossi hanno insidiato Kosicky in più di una occasione e soprattutto con Fabio Borini tra i più attivi. Il Catania non è stato a guardare e si è reso molto pericoloso sulle palle da fermo o in ripartenza e soprattutto con un tiro di esterno di LLama sul quale è volato Stekelenburg. Nota positiva per la Roma la ottima prova del baby attaccante Giammario Piscitella (schierato al posto di Bojan Krkic) che ha dimostrato personalità e serenità con qualche giocata incisiva. Sulla sponda catanese buon match per l’estremo difensore e in particolare el Papu Gomez. Per la Roma in ombra le prestazioni di Gago e Pjanic che non hanno avuto la tranquillità necessaria per orchestrare al meglio il gioco.

    LA NUOVA CLASSIFICA – Dopo la X di ieri sera la Roma si avvicina ancora di più al treno dell’Europa ed è al sesto posto. Avendo 35 punti deve fare la corsa sull’Inter a 36 e la Lazio a 39 in zona Europa League e all’Udinese a quota 41 che occupa il terzo posto valido per la Champions League. Irraggiungibili le due duellanti per il Titolo Milan (44) e Juventus (45).

    Anche il Catania fa un piccolo passo in avanti per l’obiettivo salvezza occupando il quattordicesimo posto con 24 punti. Ben 7 punti in più del Lecce che occupa l’ultimo posto disponibile che vale la retrocessione. Il Chievo tredicesimo dista solo 3 punti.

  • Catania Roma, oggi il recupero degli ultimi 25 minuti

    Catania Roma, oggi il recupero degli ultimi 25 minuti

    Oggi alle 20:00 si recupera Catania Roma, gara valida per la 18esima giornata di Serie A sospesa per il violento nubifragio abbattutosi sullo stadio Massimino e sulla città etnea lo scorso 14 gennaio che ha costretto il direttore di gara Tagliavento a decretare la fine delle ostilità al 20′ del secondo tempo.

    Si riparte dall’1-1 maturato prima dell’interruzione per effetto dei gol di Legrottaglie, per i padroni di casa, al 24′ e di De Rossi che aveva pareggiato i conti immediatamente, dopo appena 240 secondi dal gol subìto. Nella ripresa il terreno di gioco zuppo e saturo di acqua, causato dall’aumento considerevole dell’intensità della pioggia,  non aveva più consentito alle due squadre di giocare il pallone in maniera sufficientemente ideale per terminare il match con Tagliavento che aveva sospeso il gioco anzitempo mandando tutti sotto la doccia.

    Il regolamento prevede che le due squadre debbano riprendere dal minuto in cui si è interrotta la gara e con gli stessi 22 in campo al momento dell’interruzione (a parte indisponibilità sopraggiunte in seguito) e con le sostituzioni già effettuate valide. Per quest’ultimo motivo Daniele De Rossi e Francesco Totti non potranno essere disponibili per la gara perchè sostituiti da Luis Enrique rispettivamente al 55′ e al 59′, forse per evitare infortuni di una certa entità ai due giocatori della Roma più rappresentativi con le pessime condizioni del terreno di gioco.

    I giallorossi quindi scenderanno in campo con Stekelenburg tra i pali, Rosi e Taddei terzini, Juan in mezzo che farà coppia con Heinze che prende il posto di Kjaer influenzato, in mediana Simplicio, Pjanic e Gago (che aveva preso il posto di De Rossi) e in attacco Piscitella, Lamela e Borini, autore di una doppietta nell’ultimo turno di campionato giocato contro l’Inter, subentrato al numero 10; per gli etnei Kosicky in porta al posto di Campagnolo, titolare contro la Roma ma indisponibile per infortunio (Carrizo non potrà giocare perchè al 14 gennaio non era ancora un tesserato del Catania ndr), linea difensiva composta da Legrottaglie e Spolli al centro mentre cambiano i due terzini che saranno Bellusci e Llama dal momento che Potenza non è al meglio e Alvarez è stato ceduto al Saragozza nella finestra invernale di calciomercato, centrocampo e attacco confermato con Izco, Lodi e Almiron nella zona nevralgica del campo e Gomez, Barrientos e Bergessio in avanti per scardinare la difesa giallorossa.

    Catania Roma è una partita speciale per l’allenatore etneo Vincenzo Montella, ex sia da calciatore (ha vestito la maglia giallorossa per 10 anni) che da allenatore avendo allenato prima la squadra Giovanissimi e poi la prima squadra lo scorso anno quando subentrò a fine febbraio al dimissionario Claudio Ranieri. Il Catania, che oltre a questa deve recuperare anche le gare con Siena e Cesena, non vince dal 18 dicembre quando si impose nel derby siciliano contro il Palermo, da lì in poi solo due pareggi e due sconfitte. La Roma invece dopo la grande prestazione offerta contro l’Inter battuta con un sonoro 4-0, ha la possibilità stasera con i 3 punti di sopravanzare proprio i nerazzurri in classifica al quinto posto e gettarsi all’inseguimento prima dei cugini della Lazio e poi del terzo posto che da l’accesso ai preliminari di Champions occupato attualmente dall’Udinese che non è più così lontano dopo le recenti vittorie dell’undici di Luis Enrique.

    FORMAZIONI CATANIA ROMA

    CATANIA (4-3-3): Kosicky; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Llama; Izco, Lodi, Almiron; Barrientos, Gomez, Bergessio.
    Panchina: Terracciano; Potenza, Calapai; Paglialunga, Ricchiuti; Catellani, Suazo.
    Allenatore: Montella.

    ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Rosi, Heinze, Juan, Taddei; Gago, Simplicio, Pjanic; Piscitella, Lamela, Borini.
    Panchina: Lobont; Josè Angel, Cassetti; Greco, Viviani, Perrotta; Bojan.
    Allenatore: Luis Enrique.

  • Neve sulla capitale, rinviata a domenica Roma Inter

    Neve sulla capitale, rinviata a domenica Roma Inter

    La fitta nevicata abbattutasi su Roma nella tarda mattinata di oggi che sta ricoprendo le strade, le case e i monumenti storici della città eterna (davvero suggestiva la veduta del Colosseo imbiancato ndr) ha spinto il Prefetto della capitale Giuseppe Pecoraro a posticipare l’anticipo della 22esima giornata di Serie A Roma Inter a domenica alle ore 15.

    La gara tra giallorossi e nerazzurri aveva già subìto ben due variazioni prima di di arrivare a quest’ultimo cambiamento: dapprima era stato deciso di anticipare di qualche ora il big match programmandolo per le ore 15:00 del sabato anzichè far giocare le due squadre in notturna come da calendario di Lega per evitare il pericolo ghiaccio previsto dal meteo, poi all’ora di pranzo addirittura la decisione del rinvio della gara a data da destinarsi causa la nevicata abbondante che ha paralizzato e mandato in tilt il traffico.

    Roma Inter rinviata per neve| © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Roma Inter quindi si giocherà insieme al resto delle gare della 22esima giornata, tutti in campo domenica alle 15. L’impraticabilità di campo dello stadio Manuzzi coperto di neve e l’impossibilità di garantire l’incolumità pubblica invece ha costretto il Gos (Gruppo Operativo Sicurezza) a rinviare definitivamente a data da destinarsi Cesena – Catania che originariamente doveva essere il primo anticipo della 22esima giornata. Per gli etnei si tratta della seconda partita consecutiva rinviata dopo quella con il Siena di domenica scorsa, i rossoazzurri dovranno quindi recuperare due partite e mezzo considerando anche la sospensione a 20 minuti dal termine della gara contro la Roma per il violento temporale abbattutosi su Catania il 14 gennaio scorso.

    Anche la Serie B potrebbe subìre rivoluzioni di calendario: già rinviate Sassuolo – Ascoli e Gubbio – Modena per le abbondanti nevicate, a rischio c’è anche Pescara – Reggina per il quale il Gos deciderà in queste ore se rinviare o meno mentre Brescia – Torino e Vicenza – Cittadella si giocheranno domenica alle ore 15 invece di domenica rispettivamente alle 21:00 e alle 19:00. A deciderlo il presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi vista l’allerta meteo di questi giorni.

  • Serie A, non si gioca a Siena e Bologna. Rinvio anche a San Siro?

    Serie A, non si gioca a Siena e Bologna. Rinvio anche a San Siro?

    Il maltempo che ha investito in queste ultime ore l’Italia sta mettendo in ansia migliaia di tifosi, con il rischio del rinvio che aleggia su numerose partite della 21^ giornata di Serie A. Ancora non si sono spente le polemiche che hanno visto protagonista il Tardini di Parma ieri sera, con un Antonio Conte imbufalito a causa della mancata organizzazione che ha di fatto causato notevoli problemi all’intero clan juventino, il quale ha dovuto affrontare oltre 10 ore di pullman per fare ritorno a Torino.

    Nella mattinata di oggi sono state annullate altre due gare previste per questa sera, Siena-Catania e Bologna-Fiorentina. A rischio anche il match di San Siro fra Inter-Palermo, l’incontro di Bergamo fra Atalanta-Genoa e la partita che vede l’Udinese in casa contro il Lecce. Inoltre è probabile il rinvio del posticipo di domani fra Novara-Chievo.
    Mezza Serie A in tilt quindi, per la delusione degli appassionati di calcio che già si pregustavano un ricco turno infrasettimanale, con ben 8 incontri in contemporanea. La mannaia del rinvio che incombe su 3 incontri, e la sentenza definitiva già pervenuta su altri due match.

    stadio tardini | &; GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Da poco infatti è arrivata l’ufficialità del rinvio della sfida all’Artemio Franchi Siena-Catania (dove non ci sono le condizioni di sicurezza all’interno dello stadio) e quella del Dall’Ara Bologna-Fiorentina, con il campo emiliano reso impraticabile. Le abbondanti nevicate al Nord Italia stanno rendendo critiche le condizioni anche sui campi di Milano, Udine e Bergamo, oltre che il Silvio Piola di Novara dove è in programma il posticipo di giovedì fra i padroni di casa e il Chievo del tecnico Di Carlo.

    Si attende una decisione ufficiale nelle prossime ore, sebbene gli ultimi aggiornamenti stanno dando riscontri confortanti. La situazione sembra stia migliorando e le altre partite a rischio segnalate questa mattina dovrebbero disputarsi regolarmente, come riportano i siti della Gazzetta dello Sport e Sportmediaset.