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  • Napoli – Catania, Montella sfida Mazzarri

    Napoli – Catania, Montella sfida Mazzarri

    Per la ventinovesima giornata di Serie A, una delle più “topiche” per intenderci, quella di Milan-Roma e Juventus-Inter, il calendario propone anche un interessante confronto al San Paolo alle ore 15: Napoli Catania.

    Una partita che presenta spunti sicuramente interessanti, considerando lo stato di forma della formazione ospite, guidata dal napoletano di nascita, Vincenzo Montella, ma anche dal ritrovato momento positivo degli uomini di Mazzarri, che hanno conquistato in settimana la finale di Coppa Italia, battendo il Siena al San Paolo, e staccando il biglietto per la finalissima di Roma contro la Juventus, in programma il prossimo 20 Maggio.

    La clamorosa eliminazione in Champions League ad opera del Chelsea sembra, dunque, ormai archiviata, e gli uomini di mister Mazzarri sembrano proiettati verso la lotta alla conquista del terzo posto in classifica: dopo aver assaporato il dolce gusto delle notti europee, la città partenopea sembra non possa più farne a meno. Inoltre, in campionato gli Azzurri sono imbattuti da circa due mesi con cinque vittorie e tre pareggi all’attivo, che hanno consentito di risalire la china in classifica. Ora che la mente è sgombra dagli altri impegni, dunque, il Napoli sarà totalmente concentrato sulle partite di campionato, cercando di approfittare degli eventuali passi falsi delle dirette concorrenti, Lazio (che pare in calo, ndr) ed Udinese in primis.

    Il Catania di Montella, invece, ha raggiunto ormai la tranquillità dei 41 punti, con la salvezza già in tasca: un risultato eccellente, frutto di una stagione di alto livello, in cui gli etnei hanno saputo conquistare risultati e consensi, anche grazie ad un gioco fluido ed a tratti spettacolare, al punto che qualcuno ha anche azzardato il paragone con il Barcellona, e non solo per la similitudine del colore di maglia. I rossoazzurri etnei hanno conquistato ben 18 punti nel girone di ritorno, con una sola sconfitta (contro la Juventus, ndr) nelle ultime nove gare: un ruolino di marcia che lascia lo spiraglio anche a qualche sogno europeo, con il settimo posto valido per l’accesso all’Europa League che, al momento, non è soltanto una chimera.

    Per quanto concerne le condizioni delle due squadre alla vigilia del match, il Napoli di Mazzarri potrebbe scendere in campo con una formazione rinnovata rispetto allo standard, con i probabili cambi per scelta tecnica di Fernandez ed Aronica, che potrebbero andare in campo al posto di Paolo Cannavaro e Campagnaro, mentre rientreranno dal primo minuto Hamsik e Lavezzi; al posto dell’ infortunato Maggio, invece, sarà schierato Zuniga. Il Napoli, dunque, scenderà in campo con modulo 3-4-1-2, con De Sanctis in porta, Fernandez, Aronica, Britos in difesa, Zuniga, Inler, Dzemaili, Dossena a centrocampo; Hamsik, Lavezzi, Cavani in avanti, a comporre il trio delle meraviglie.

    Walter Mazzarri © Christopher Lee/Getty Images

    Il Catania, invece, giunge a Napoli con la formazione tipo, senza squalificati nè infortunati (a parte quelli di lungo corso, come Potenza e Motta ndr): Montella, dunque, potrebbe schierare il suo prediletto 4-3-3, con Carrizo tra i pali, la linea difensiva composta da Bellusci, Legrottaglie, Spolli e Marchese; Izco, Lodi, Almiron a centrocampo, ed in attacco Barrientos, Bergessio e Gomez.

    Napoli-Catania, probabili formazioni:

    NAPOLI (3-4-1-2) De Sanctis; Fernandez, Aronica, Britos;  Zuniga, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik; Lavezzi, Cavani. A  disposizione: Rosati, Cannavaro, Campagnaro, Grava, Gargano, Pandev,  Vargas. Allenatore: Walter Mazzarri.

    CATANIA (4-3-3) Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli,  Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Barrientos, Bergessio, Gomez. A  disposizione: Kosicky, Capuano, Llama, Seymour, Ricchiuti, Catellani,  Ebagua. Allenatore: Vincenzo Montella.

    Il direttore di gara sarà il signor Gervasoni di Mantova.

  • Milan, Pato in bilico. Torna di moda Tevez

    Milan, Pato in bilico. Torna di moda Tevez

    Al Milan tiene banco il caso Pato. Il brasiliano lunedì volerà negli Usa dove verrà seguito da un nuovo guru del settore. Nonostante le rassicuranti esternazioni di Adriano Galliani, il futuro del Papero appare lontano da Milanello. L’ad rossonero non ha fatto nulla per nascondere la propria ammirazione per Carlos Tevez, tornato a giocare in Premier e subito protagonista nel match vinto contro il Chelsea di Di Matteo. Oltre all’Apache il Milan segue da vicino anche l’evolversi della situazione Van Persie, il cui contratto scade a giugno del 2013. In ogni caso Galliani avrebbe già allacciato i discorsi con il Catania per  completare l’acquisto di Maxi Lopez quest’estate. Tra il Milan e Pato sarà ancora amore?

     

    PATO – Gli infortuni che hanno colpito il numero 7 rossonero rappresentano un vero e proprio rebus, e nonostante l’intervento dei più grandi specialisti l’attaccante brasiliano continua a restare fermo ai box. In questa stagione ha totalizzato soltanto 11 presenze in campionato, realizzando un solo gol. Da quando è approdato in Italia, il 22 enne ha subito 13 infortuni gravi, quasi tutti a livello muscolare. Il miglior Pato è stato proprio quello della stagione 2008-2009, l’ultima che ha visto Carlo Ancelotti sedere sulla panchina del Milan, quando venne schierato in 36 occasioni realizzando 15 gol (fin qui il miglior score del brasiliano in Serie A). Dall’arrivo di Leonardo all’avvento di Allegri, il Papero in quasi 3 anni ha disputato meno di 60 incontri in campionato, praticamente la metà di quelli disponibili.

    Sebbene la carta d’identità induca a riflettere bene prima di una cessione avventata, in Via Turati non hanno avuto particolari remore nell’imbastire la duplice trattativa che avrebbe permesso l’arrivo di Tevez in rossonero e l’approdo di Pato a Parigi, dove ad aspettarlo a braccia aperte c’era il maestro Ancelotti insieme a Leonardo. L’affare saltò a causa dell’intervento presidenziale, con Berlusconi primo tifoso del “genero” e preoccupato dalle bizze dell’argentino. Da gennaio ad oggi il verdeoro si è bloccato per altre due volte, disputando la miseria di due incontri, quanto basta per convincere anche il tifoso più scettico. Il viaggio negli Usa del Papero è da leggersi in chiave mercato, perché al Milan c’è l’assoluta necessità di mostrare un Pato sano per l’ultima parte di stagione, affinché l’interesse e il prezzo del giocatore rimangano alti. Il Psg rimane alla finestra.

    alexandre pato | © Valerio Pennicino/Getty Images

    TEVEZ – La punta del City rimane in cima alla lista dei desideri di Galliani. L’assist per Nasri nell’ultimo incontro di campionato sarà stato tuffo al cuore per l’ad rossonero, da sempre estimatore dell’argentino. Il flirt tra Tevez e il Milan potrebbe sbocciare nuovamente in estate, quando i rossoneri avranno la possibilità di presentarsi adeguatamente al cospetto della dirigenza inglese, forti della sempre più probabile cessione di Pato al Psg.

    VAN PERSIE – Non è però tramontata nemmeno l’ipotesi Van Persie. L’olandese dell’Arsenal non ha ancora rinnovato il proprio contratto (in scadenza nel 2013 ndr)  con i Gunners, e qualora il club londinese non dovesse centrare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League, l’attaccante olandese potrebbe salutare Londra e offrirsi ad una nuova squadra. Su Van Persie non c’è soltanto il Milan. La stagione fin qui straordinaria del giocatore ha suscitato l’interesse dei più grandi club europei, fra cui Real Madrid e lo stesso City di Roberto Mancini.

     

    MAXI LOPEZ – Da non sottovalutare infine il futuro dell’ex Barcellona. L’argentino sta facendo di tutto per conquistare la considerazione di mister Allegri, e le ottime prestazioni fin qui disputate (Udine, Torino) sembrano aver convinto Galliani nell’acquistare a titolo definitivo il cartellino dell’etneo, potendo contare sugli ottimi rapporti con la società del Catania e il direttore sportivo Lo Monaco.

  • Serie A 28 Giornata, risultati e classifica

    Serie A 28 Giornata, risultati e classifica

    Dopo l’eliminazione negli ottavi di finale di Champions League, ieri pomeriggio l’Inter era chiamata all’immediato riscatto in campionato per alimentare le proprie speranze di un piazzamento europeo. Invece gli uomini di Ranieri hanno steccato per l’ennesima volta in stagione concludendo la gara contro l’Atalanta a reti inviolate nonostante ai nerazzurri le occasioni per segnare non sono mancate come il rigore concesso per una trattenuta in area su Pazzini che Milito sbaglia facendosi ipnotizzare dall’ottimo Consigli. Ma al di là dell’episodio, è la prestazione generale a destare non poche preoccupazioni con il presidente Moratti che è il ritratto della delusione interista decidendo di abbandonare la tribuna all’intervallo.

    Il pareggio dell’Inter può essere considerato in casa nerazzurra come un’occasione gettata alle ortiche in virtù dei risultati odierni delle squadre interessate alla corsa al terzo posto: la Lazio cade in casa del Catania, ormai non più una sorpresa ma una splendida realtà, merito dell’allenatore Montella che ha dato una fisionomia precisa alla squadra etnea, a punire i biancocelesti ci pensa Legrottaglie all’82’ che permette di agganciare proprio l’Inter in classifica a quota 41 mentre Udinese e Napoli hanno pareggiato 2-2 nel posticipo della domenica al termine di una gara rocambolesca e aspramente contestata dai friulani per alcune decisioni arbitrali; Pinzi e Di Natale portano sul doppio vantaggio i padroni di casa che restano in 10 per l’espulsione di Fabbrini, poi Cavani sbaglia un penalty prima di scatenarsi con la doppietta che raddrizza il risultato evitando alla squadra di Mazzarri un ko che poteva avere ripercussioni gravi sullo stato mentale dei giocatori dopo l’inattesa eliminazione in Champions con la debacle di Londra.

    Il risultato a sorpresa della giornata è la vittoria del Novara a Siena con i toscani che erano reduci da un filotto di 3 vittorie consecutive. I piemontesi fanno 2 su 2 da quando Tesser è tornato in sella e si rifanno sotto in una lotta salvezza che appare disperata (8 i punti di distanza dal Parma) dimostrando grande tenacia. I tre punti sono frutto delle reti di Rigoni e di Porcari nei minuti finali di gara. Uno a uno tra Lecce e Palermo, succede tutto nel primo tempo con i salentini che passano in vantaggio grazie al calcio di rigore di Di Michele, pareggio rosanero di Munoz e gara che termina 10 contro 10 per le espulsioni di Oddo e Bertolo. Pari anche tra Bologna e Chievo con i clivensi che hanno sfiorato la vittoria se Diamanti a 10 minuti dal termine non avesse indovinato l’angolo giusto per battere Sorrentino. La gara viene sbloccata da un gol particolare, Andreolli con il fondoschiena batte Gillet, il pari porta la firma di Di Vaio poi il nuovo vantaggio gialloblu di Thereau prima del 2-2 definitivo.

    Nell’anticipo di mezzogiorno il Cagliari aveva affondato il Cesena 3-0 grazie alla tripletta di Pinilla anche se l’arbitraggio di Russi ha lasciato molto a desiderare mentre sabato Milan e Juventus si erano sbarazzate di Parma (0-2) e Fiorentina (0-5) con i rossoneri che conservano i 4 punti di vantaggio in classifica. Stasera c’è il Monday Night Roma – Genoa.

    RISULTATI E MARCATORI 28 GIORNATA SERIE A

    BOLOGNA – CHIEVO 2-2
    27′ Andreolli (C), 59′ Di Vaio (B), 68′ Thereau (C), 81′ Diamanti (B)
    CAGLIARI – CESENA 3-0
    14′ Pinilla, 46′ rig Pinilla, 58′ rig Pinilla
    CATANIA – LAZIO 1-0
    82′ Legrottaglie
    FIORENTINA – JUVENTUS 0-5
    15′ Vucinic, 28′ Vidal, 56′ Marchisio, 68′ Pirlo, 73′ Padoin
    INTER – ATALANTA 0-0
    LECCE – PALERMO 1-1
    6′ rig Di Michele (L), 15′ Munoz (P)
    PARMA – MILAN 0-2
    17′ rig Ibrahimovic, 59′ Emanuelson
    SIENA – NOVARA 0-2
    72′ Rigoni, 81′ Porcari
    UDINESE – NAPOLI 2-2
    28′ Pinzi (U), 52′ Di Natale (U), 81′ Cavani (N), 85′ Cavani (N)

    lunedì ore 20:45
    ROMA – GENOA

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. MILAN 60 28
    2. JUVENTUS 56 28
    3. LAZIO 48 28
    4. NAPOLI 47 28
    5. UDINESE 47 28
    6. ROMA 41 27
    6. INTER 41 28
    8. CATANIA 41 28
    9. BOLOGNA 36 28
    10. PALERMO 35 28
    11. CHIEVO 35 28
    12. ATALANTA [-6] 34 28
    13. CAGLIARI 34 28
    14. GENOA 33 27
    15. FIORENTINA 32 28
    16. SIENA 32 28
    17. PARMA 31 28
    18. LECCE 26 28
    19. NOVARA 23 28
    20. CESENA 17 28

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    20 – Ibrahimovic (Milan)
    19
     – Di Natale (Udinese)
    18 – Cavani (Napoli)
    15 – Denis (Atalanta)
    14 – Palacio (Genoa), Milito (Inter)
    12 – Jovetic (Fiorentina), Klose (Lazio)
    11 –  Miccoli (Palermo), Calaiò (Siena)
    10 – Matri (Juventus), Giovinco (Parma), Di Vaio (Bologna)
    9 – Borini (Roma), Nocerino (Milan)
    8 – Hernanes (Lazio), Lavezzi (Napoli), Lodi (Catania), Di Michele (Lecce)
    7 – Osvaldo (Roma), Mutu (Cesena), Hamsik (Napoli), Larrivey (Cagliari), Marchisio (Juventus), Rigoni (Novara), Pinilla (Cagliari)
    6 – Bergessio (Catania), Budan (Palermo), Thereau (Chievo)
    5 – Pepe (Juventus), Destro (Siena), Pandev (Napoli), Pazzini (Inter), Rocchi (Lazio), Jankovic (Genoa), Moralez (Atalanta), Basta (Udinese), Muriel (Lecce), Ramirez (Bologna), Acquafresca (Bologna), Diamanti (Bologna), Vucinic (Juventus)

  • Catania – Lazio 1-0, le pagelle

    Catania – Lazio 1-0, le pagelle

    La gara fra Catania e Lazio, alla vigilia, era un importante banco di prova per i biancocelesti, proiettati brillantemente, finora, in zona Champions League: la Lazio di Reja, però, ha fallito la seconda partita consecutiva, con una sconfitta che ha evidenziato stanchezza fisica e confusione mentale, difetto di personalità ed eccessivo nervosismo. Il Catania di Montella, invece, vola in zona Europa League, avendo ormai superato la “quota salvezza”, approdando a 41 punti, al settimo posto in classifica, in coabitazione con Roma ed Inter. Un grande risultato per gli uomini di Montella, che hanno confermato ancora una volta grande spirito di gruppo e determinazione, riuscendo a capitalizzare alla perfezione la rete di vantaggio realizzata da Legrottaglie, al suo quarto centro stagionale, rivelatosi uno dei migliori in campoin assoluto.

    Le Pagelle della gara:

    Catania:

    Carrizo 6.5 Sul finire del primo tempo compie un vero e proprio miracolo su Mauri, anche se comunque l’arbitro Romeo aveva annullato già per fuorigioco: lui, comunque, c’erae per il resto della gara si mostra sicuro ed attento

    Bellusci 6.5 Ottima gara, crescendo soprattutto nella ripresa, quando riesce a prendere perfettamente le misure a Candreva

    Legrottaglie 7.5 Gara perfetta, senza alcuna sbavatura: autorevole al centro della difesa, chiude benissimo in ogni situazione, neutralizzando ogni pericolo proveniente da un attaccante di peso come Klose. All’ 80′ si avventura in area laziale sul calcio d’angolo battuto da Lodi, e riesce a colpire perfettamente di controbalzo, infilando alle spalle di Marchetti il suo quarto centro stagionale, mostrando ancora una volta un eccezionale senso del gol.

    Spolli 7 Anche lui molto sicuro, senza sbavature ed incetezze anche se la gara viene macchiata da un cartellino giallo rimediato

    Marchese 6 Nel primo tempo si propone con qualche buona iniziativa sulla fascia, poi si limita a presidiare la zona, portando a termine una gara comunque positiva

    Izco 6 Solita grinta, buona determinazione: poca precisione a volte, ma la sua generosità compensa

    Lodi 6.5 Uno come lui è sempre nel cuore del gioco: è suo l’assist su corner che vale la rete di Legrottaglie, è suo l’autopalo che nel finale rischia di regalare il pareggio alla Lazio: nel complesso, però, la sua gara è positiva

    Almiron 6.5 Il suo ritorno dà una spinta in più al tasso qualitativo del centrocampo etneo: potrebbe sbloccare il risultato al 35′, ma non trova il tempo giusto per il tiro con Marchetti battuto. Comunque, gara di spessore

    Vincenzo Montella | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Gomez 6 Spinge, si invola, dribbla e mette in difficoltà Scaloni, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa cala, soprattutto per intensità

    Bergessio 7 Ottima prestazione, di grade brio: si rende pericoloso soprattutto su colpo di testa in anticipo su Dias

    Barrientos 6.5 In partita, nel vivo del gioco: la sua luce regala un assit eccezionale ad Almiron che, però, non viene sfruttato a dovere. Viene sostituto per un acciacco verso la metà del secondo tempo

    Lazio:

    Marchetti 6 Non sempre perfetto, si lascia superare in alcune situazioni, in particolare in occasione dell’iniziativa di Almiron: incolpevole sulla rete di Legrottaglie

    Scaloni 5 Soffre troppo le iniziative degli etnei che passano nella sua zona di competenza ed, in particolare, i dribbling di Gomez

    Biava 5.5 La difesa laziale non è impeccabile ma è sua la distrazione principale sul gol realizzato da Legrottaglie, nonostante i meriti del difensore catanese

    Dias 6 Una buona prestazione, con lucidità e determinazione

    Radu 6 Gioca con buona intensità e grinta, nel complesso una gara sufficiente

    Brocchi 5 Si nota soprattutto una difficoltà fisica da parte sua, non riuscendo a mostrare la solita intensità

    Ledesma 6 Non brilla particolarmente, ma la sua prestazione non è negativa

    Candreva 6 Inizia bene la gara, ma non riesce a profondere la stessa intensità fino alla fine: viene sostituito nel finale da Kozak

    Hernanes 4.5 Il peggiore dei suoi, spento e mai in partita

    Mauri 5.5 Una buona iniziativa sul finale del primo tempo, anche se era in fuorigioco, poi rimane a galla, ma non brilla

    Klose 4.5 Neutralizzato dalla difesa etnea, non è mai pericoloso

    HIGHLIGHTS CATANIA – LAZIO 1-0

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  • Catania – Lazio 1-0, l’aeroplanino vola

    Catania – Lazio 1-0, l’aeroplanino vola

    Catania Lazio era il derby personale di Vincenzo Montella, bomber della Roma per lunghi anni, contro la Lazio di Edi Reja, reduce da una sconfitta con il Bologna nel post- vittoria contro i giallorossi romanisti nel secondo derby stagionale conquistato. L’aeroplanino ha “vendicato” la sua Roma, con una vittoria pesante quanto fondamentale ottenuta dal suo Catania, che compie ancora un passo in avanti in direzione salvezza, superando “quota 40”, ossia la quota tranquillità. Una gara che appariva destinata allo 0 a 0 ma che, invece, con grande pragmaticità e concretezza, il Catania ha saputo condurre in porto, sfruttando l’episodio decisivo della zampata di Nicola Legrottaglie.

    Un risultato importante, dunque, maturato grazie alla rete messa a segno dall’ex centrale di Juventus e Milan, difensore con il vizio del gol, al suo quarto centro stagionale: i rossoazzurri etnei, poi, hanno saputo difendere egregiamente la rete del vantaggio, non rinunciando a creare ancora qualche pericolo all’indirizzo della porta difesa da Marchetti.

    Il Catania di Montella, d’altronde, aveva iniziato la gara ad altissimo ritmo, creando un’azione pericolosa al 12′ con Gomez che prova il colpo di testa; al 35′, poi, altra occasionissima Catania, con Almiron che si invola in area laziale e giunge a tu per tu con Marchetti, riuscendo anche a superarlo, ma poi si trascina la palla fuori dal campo, perdendo l’attimo giusto per mettere la palla in rete.

    Nicola Legrottaglie | © Maurizio Lagana/Getty Images

    La Lazio cresce sul finire della prima frazione di gioco, con un pericolo creato da Dias con colpo di testa, anche se la posizione del laziale era già stata giudicata irregolare dal direttore di gara Romeo. La ripresa si apre con altri pericoli di marca Laziale, con il tiro di Hernanes neutralizzato da Carrizo, e poi con l’iniziativa di Klose lanciato da Ledesma, e poi ancora Klose al minuto 71 che non riesce a sfruttare la situazione creata, nonostante l’uscita di Carrizo. All’ 80′, poi, giunge la svolta della gara, con il tiro di Nicola Legrottaglie che sbuca alle spalle di un distratto Biava e realizza di piattone destro, di controbalzo, l’ 1 a 0 sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Lodi.

    Nonostante la gara sembra indirizzata ad un successo dei catanesi, all’ 89′ giunge un clamoroso brivido per la squadra di Montella, con Lodi che sfiora l’autogol di testa, colpendo il palo sugli sviluppi di un cross del laziale Mauri. La Lazio si innervoscisce, ma non riesce più a creare pericoli neppure nei cinque minuti di recupero concessi dall’arbitro, solo molta confusione e nervosismo, con il tecnico Edi Reja che rimedia anche un’espulsione per proteste nei confronti del direttore di gara.

    La gara termina, così, con l’ 1 a 0 dei catanesi, che salgono a 41 punti, al pari di Roma (con una gara in meno, ndr) ed Inter  al settimo posto in classifica e, dunque, a pieno diritto in zona Europa League, laddove ad inizio stagione sembrava assolutamente un’ utopia potersi trovare a questo punto della stagione. La Lazio, invece, dopo la seconda sconfitta consecutiva ha fallito la prova di maturità, ossia quel salto di qualità che chiedeva Reja per poter compiere un balzo importante in chiave lotta Champions League, mostrandosi troppo spenta e sottotono, sia nella testa che nelle gambe.

  • Catania Lazio: probabili formazioni. Rientrano Almiron e Brocchi

    Catania Lazio: probabili formazioni. Rientrano Almiron e Brocchi

    Test importante per gli uomini di Vincenzo Montella, impegnati domani al Massimino contro la Lazio terza in classifica di Edi Reja: una partita importante Catania Lazio per testare le condizioni delle due squadre, reduci da periodi differenti. I Catanesi, infatti, hanno vinto la scorsa partita interna contro la Fiorentina, mostrando autorevolezza e sicurezza, riuscendo a condurre in porto un match non facile contro un’avversaria molto motivata. Eppure, una settimana fa, è bastato il rigore di Lodi per regalare agli uomini di Montella i tre punti, che hanno significato un importante passo in avanti in chiave salvezza.

    Vincenzo Montella | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nonostante ciò, però, l’ex aeroplanino continua a volare basso, per mantenere i suoi con i piedi per terra, affinchè non smarriscano la giusta concentrazione nel momento topico della stagione, nonostante i 38 punti in classifica gli consentirebbero di dormire sonni tranquilli.

    La Lazio di Reja, invece, dopo la sbornia della vittoria nel Derby con la Roma, ha subito un brutto colpo d’arresto nello scorso turno di campionato, con la sconfitta interna contro il Bologna per 1 a 3, che ha ridimensionato le ambizioni di vertice: per ora, però, i biancocelesti sono terzi in classifica con 48 punti ed hanno tutte le possibilità di difendere tale posizione dagli attacchi delle altre pretendenti, Napoli e Udinese in primis.

    Per quanto riguarda le questioni di campo, in casa Catania buone notizie per Montella, che recupera uno dei perni del suo centrocampo, Almiron, che rientra dalla squalifica. Probabile, invece, l’assenza di Motta, che è alle prese con problemi muscolari, che potrebbero indurre Montella a decidere di non rischiarlo e sostituirlo con Bellusci. Il Catania, dunque, si dovrebbe schierare con il modulo 4-3-3 con Carrizo in porta, Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese in difesa; Izco, Lodi, Almiron a centrocampo; Barrientos,  Bergessio e Gomez in avanti.

    In casa Lazio, invece, rientrano dalla squalifica Biava e Brocchi, mentre scontano lo stop Matuzalem e Gonzales: dunque Reja potrebbe schierare il modulo 4-2-3-1 con Marchetti fra i pali, Scaloni, Biava, Dias, Zauri in difesa; Ledesma, Brocchi a formare la diga di centrocampo; Candreva, Hernanes,  Mauri e come unica punta il tedesco Klose.

    Catania Lazio: probabili formazioni

    Catania (4-3-3): Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli,  Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Barrientos, Bergessio, Gomez. A  disposizione: Kosicky, Capuano, Llama, Seymour, Ricchiuti, Catellani, Ebagua. All. Montella

    Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Scaloni, Biava, Dias, Zauri; Ledesma, Brocchi; Candreva, Hernanes,  Mauri; Klose. A disposizione: Bizzarri, Radu, Diakitè, Cana,  Konko, Alfaro, Kozak. All. Reja

    Al Massimino di Catania arbitrerà il signor Romeo.

  • Catania – Fiorentina 1-0: le pagelle

    Catania – Fiorentina 1-0: le pagelle

    Catania Fiorentina termina con una vittoria degli etnei, cinici e bravi a realizzare il gol del vantaggio su calcio di rigore e, poi, a difenderlo dagli attacchi di una Fiorentina grintosa e determinata, soprattutto nella parte centrale del primo tempo, quando è Carrizo, il portiere del Catania, a superarsi in diverse occasioni, in cui sono i suoi interventi a salvare il risultato. Il portiere del Catania, dunque, è stato il migliore in campo della gara, così come è stato preziosissimo l’apporto di Francesco Lodi, freddo realizzatore del calcio di rigore che ha regalato la vittoria alla squadra, portandolo a segnare l’ ottavo gol in campionato, il sesto su calcio di rigore. La Fiorentina, invece, è stata generosa ed ha creato qualche buon pericolo in avanti, con Amauri, Cerci e Vargas, ma non è riuscita ad incidere.

    Le pagelle di Catania Fiorentina:

    Catania:

    Carrizo 7.5 Il migliore in campo, determinante soprattutto nel primo tempo con i suoi interventi: doppio intervento in quindici secondi su Lazzari e Cerci, da applausi

    Motta 6 Buona gara, concentrato in difesa e propositivo in avanti. Alla distanza, però, patisce la presenza di Vargas. Esce al 64′ per acciacco e viene sostituito da Spolli, che dà un ottimo contributo alla gara

    Legrottaglie 6.5 Gara di grande attenzione e sicurezza al centro della difesa, si rivela attento e concentrato in ogni occasione

    Bellusci 5 Da centrale compie qualche leggerezza assolutamente evitabile, fa bene Montella a spostarlo sulla corsia laterale, dove pare maggiormente a suo agio.

    Marchese 6 Gara sufficiente, ma in alcune occasioni mostra di soffrire eccessivamente la presenza di Cerci

    Izco 6.5 Grande grinta e determinazione, generosità e movimento: ottima prestazione a centrocampo

    Lodi 7 Attento in difesa salvando il risultato sulla linea su tiro di Amauri al 27′, poi si rivela prezioso in fase di impostazione e precisissimo nel tiro dal dischetto, che vale il gol-partita

    Seymoour 6 In campo al posto di Almiron, gioca la gara in maniera sufficiente

    Gomez 6 Probabilmente un po’ sottotono fisicamente, ma è comunque molto generoso come sempre: un elemento prezioso come al solito per il gioco del Catania

    Bergessio 6 Qualche errore di precisione sottoporta, poi si fa perdonare procurandosi il calcio di rigore realizzato da Lodi

    Barrientos 5 Oggi delude, troppo distratto e poco incisivo

    Catania vittorioso contro la Fiorentina | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Fiorentina:

    Boruc 6 Una buona prestazione, attento e reattivo: nulla può sul rigore realizzato da Lodi

    Pasqual 6 In difesa soffre un po’, compensa con una qualche propulsione in fase di spinta

    Natali 6 Gara sufficiente, non concede molto agli attacchi del Catania

    Gamberini 4 Disastrosa la sua lettura della dinamica dell’azione che porta al calcio di rigore: le sue responsabilità sono più che evidenti

    Cassani 6 Prestazione sufficiente, non demerita complessivamente

    Vargas 6 Prova qualche incursione, ma da lui ci si aspetterebbe molto di più

    Montolivo 6 Insolitamente, più quantità che qualità: non incide molto

    Olivera 5.5 Discontinuo, distratto e poco lucido: sostituito da Kharja

    Cerci 6 E’ in partita, con buone sortite offensive, assist per Amauri e tentativi di tiri in porta: per sua sfortuna, però, pecca in termini di concretezza sottoporta, soprattutto nell’occasione del pallonetto neutralizzato da Carrizo

    Lazzari 5.5 Anche li a corrente alternata, nel secondo tempo esce dalla partita e, poi, viene sostituito da Marchionni

    Amauri 5.5 Lotta e prova a segnare: non ci riesce ma apppare in crescita

     

     

     

  • Serie A 27 Giornata, risultati e classifica

    Serie A 27 Giornata, risultati e classifica

    La 27esima giornata di Serie A decreta l’allungo del Milan, i rossoneri guadagnano altri 2 punti portandosi a +4 in classifica sulla Juventus che ha pareggiato a Genova sopraffando il Lecce a San Siro con le reti di Nocerino, stagione stellare per il centrocampista prelevato dal Palermo in estate per soli 500 mila euro, la cui conclusione viene deviata in maniera decisiva da Miglionico e di Zlatan Ibrahimovic, nuovo capocannoniere della Serie A (in attesa di Di Natale, ndr), con un bolide dal limite dell’area che lascia impietrito il portiere Benassi.

    La Juve non sa più vincere, o meglio, sa solo pareggiare: per la squadra di Antonio Conte, questo 0-0 in casa del Genoa, si tratta del quarto pareggio consecutivo ma a differenza dei precedenti, i bianconeri in questa occasione avrebbero meritato sicuramente la vittoria per la quantità industriale di occasioni da gol create e fermati dai legni (due pali e una traversa) e dalle decisioni arbitrali dal momento che all’appello mancano un calcio di rigore solare per fallo su Matri e un gol regolare annullato per fuorigioco inesistente di Pepe che hanno spinto i dirigenti ad indire il silenzio stampa.

    Il Catania non vuole finire di sorprendere, la creatura di Montella trova il quinto risultato utile consecutivo battendo al Massimino la Fiorentina di Delio Rossi cominciando così a respirare aria di Europa. Gol vittoria siglato da Lodi su calcio di rigore, gli etnei salgono a quota 38 punti, davanti all’acerrimo nemico Palermo che ieri è stato sconfitto dalla Roma e mettondosi nella scia dell’Inter che venerdì sera era tornata al successo dopo quasi due mesi di astinenza battendo il Chievo 2-0.

    Colpo del Siena a Cesena, terza vittoria consecutiva per la squadra di Sannino che fa un gran balzo in avanti in classifica mettendo tra sè e la zona retrocessione 7 punti che daranno più tranquillità. Succede tutto nel finale con Brienza (gol in fuorigioco) e Bogdani che costringono i romagnoli alla settima sconfitta nelle ultime 10 giornate e ad una situazione di classifica disperata. Beretta, arrivato in panchina da una ventina di giorni, potrebbe già rischiare l’esonero. Chiude il pomeriggio il pareggio per 1-1 tra Atalanta e Parma, orobici in vantaggio subito con Manfredini pari ducale di Paletta.

    Festival del gol venerdì sera a Napoli dove i padroni di casa avevano battuto 6-3 il Cagliari, ko che è costata la panchina a Ballardini, richiamato Ficcadenti. Stasera due posticipi, la Lazio e l’Udinese proveranno con Bologna e Novara ad approfittare del pareggio della Juventus ed avvicinarla in classifica.

    RISULTATI E MARCATORI 27 GIORNATA SERIE A

    ATALANTA – PARMA 1-1
    5′ Mafredini (A), 55′ Paletta (P)
    CATANIA – FIORENTINA 1-0
    58′ rig Lodi
    CESENA – SIENA 0-2
    75′ Brienza, 81′ Bogdani
    CHIEVO – INTER 0-2
    87′ Samuel, 90′ Milito
    GENOA – JUVENTUS 0-0
    MILAN – LECCE 2-0
    7′ Nocerino, 65′ Ibrahimovic
    NAPOLI – CAGLIARI 6-3
    10′ Hamsik (N), 19′ Cannavaro (N), 30′ aut Astori (C), 37′ Larrivey (C), 56′ rig Lavezzi (N), 70′ Gargano (N), 77′ Larrivey (V), 84′ Maggio (N), 92′ Larrivey (C)
    PALERMO – ROMA 0-1
    3′ Borini

    stasera ore 20:45
    LAZIO – BOLOGNA
    NOVARA – UDINESE

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. MILAN 57 27
    2. JUVENTUS 53 27
    3. LAZIO 48 26
    4. NAPOLI 46 27
    5. UDINESE 46 26
    6. ROMA 41 27
    6. INTER 40 27
    8. CATANIA 38 27
    9. PALERMO 34 27
    10. CHIEVO 34 27
    11. ATALANTA [-6] 33 27
    12. GENOA 33 27
    13. SIENA 32 27
    14. FIORENTINA 32 27
    15. BOLOGNA 32 26
    16. PARMA 31 27
    17. CAGLIARI 31 27
    18. LECCE 25 27
    19. NOVARA 17 26
    20. CESENA 17 27

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    19 – Ibrahimovic (Milan)
    18
    – Di Natale (Udinese)
    16 – Cavani (Napoli)
    15 – Denis (Atalanta)
    14 – Palacio (Genoa), Milito (Inter)
    12 – Jovetic (Fiorentina), Klose (Lazio)
    11 –  Miccoli (Palermo), Calaiò (Siena)
    10 – Matri (Juventus), Giovinco (Parma)
    9 – Di Vaio (Bologna), Borini (Roma), Nocerino (Milan)
    8 – Hernanes (Lazio), Lavezzi (Napoli), Lodi (Catania)
    7 – Osvaldo (Roma), Mutu (Cesena), Di Michele (Lecce), Hamsik (Napoli), Larrivey (Cagliari)
    6 – Marchisio (Juventus), Rigoni (Novara), Bergessio (Catania), Budan (Palermo)
    5 – Pepe (Juventus), Destro (Siena), Pandev (Napoli), Pazzini (Inter), Rocchi (Lazio), Jankovic (Genoa), Moralez (Atalanta), Thereau (Chievo), Basta (Udinese), Muriel (Lecce), Ramirez (Bologna), Acquafresca (Bologna)

  • Catania – Fiorentina 1-0, Lodi risolve su rigore

    Catania – Fiorentina 1-0, Lodi risolve su rigore

    Catania Fiorentina al Massimino è una partita importante per il rilancio delle ambizioni degli ospiti, che vogliono cercare di ben figurare in trasferta, contro un avversario in forma e che esprime il meglio di se soprattutto fra le mura amiche, mentre i padroni di casa vogliono conquistare punti importanti in chiave salvezza, per poter giungere in maniera tranquilla al finale di stagione, considerando che – come sosteneva anche mister Vincenzo Montella alla vigilia – “la salvezza non è ancora raggiunta”.

    Il primo tempo dell’incontro registra, però, una Fiorentina molto più in partita del Catania, abile a sfruttare gli spazi concessi dai rossoazzurri, oltre che nel controllo palla, e che si rende pericolosa in diverse occasioni, con il portiere Carrizo molto abile a difendere la sua porta: prima su Amauri, poi ancora su un lezioso pallonetto di Cerci, e in un’azione concitata Amauri-Lazzari-Cerci dove il portiere catanese è bravissimo a neutralizzare due occasioni da gol in quindici secondi.

    Al 21′, prova la Fiorentina con Vargas che imbastisce un bel contropiede, ma Izco chiude molto bene. Alla metà del primo tempo, è Lodi, invece, a salvare la sua porta su una ghiotta occasione di Amauri su assist di Cerci. Al 34′, ancora Fiorentina, con Cerci a provare dalla distanza, ma il suo tiro è deviato in corner da Bellusci.

    Catania-Fiorentina | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Nel secondo tempo, la gara si sblocca in maniera inattesa con il vantagio dei padroni di casa grazie al rigore concesso dal direttore di gara per fallo di Gamberini (che rimedia anche l’ammonizione) su Bergessio entrato in area, e realizzato dallo specialista Lodi, freddo a battere Boruc: 1 a 0 per gli etnei, ottavo gol per il centrocampista, il sesto su tiro dagli undici metri.

    Al 67′, ancora un’occasione per Lodi su assist di Bergessio, ma stavolta Boruc riesce a parare comodamente. Ci prova la Fiorentina, che sembra tramortita dal vantaggio del Catania: punizione di Vargas per la testa di Natali che, però, non  inquadra la porta. La Viola prova timidamente ad affacciarsi ancora in avanti, all’ 83′ Montolivo prova un pallone in profondità che, però, Carrizo blocca senza problemi. Sempre al minuto 83, sostituzione della Fiorentina che prova a dare maggiore vivacità alla fase offensiva inserendo Marchionni al posto di Lazzari.

    All’ 87′ ammonizione per Amauri, a causa di una manata su Bellusci nell’area di rigore etnea. Il direttore di gara concede quattro minuti di recupero, che si svolgono in maniera molto concitata, con la Fiorentina che si spinge in avanti alla ricerca del pareggio: al 92′ calcio d’angolo per la Viola, sul quale sale anche Boruc a saltare in area. Il corner battuto da Montolivo viene spizzato di testa da Natali, poi il neo entrato Marchionni prova la deviazione sul secondo palo, ma non trova la porta. Al quarto minuto di recupero altro affondo della Fiorentina in forcing con Montolivo, ma Carrizo sbroglia la situazione egregiamente.

    Finisce, così, la gara al Massimino di Catania, con gli etnei che vincono per 1 a 0, continuando il loro trend positivo e conquistando tre punti fondamentali in chiave salvezza, e portandosi a quota 38 punti, battendo la Fiorentina di Delio Rossi, comunque generosa, che si ferma a 32 punti, dopo quattro punti nelle ultime due partite.

  • Catania – Fiorentina, viola orfani di Jovetic

    Catania – Fiorentina, viola orfani di Jovetic

    Alle ore 15 al Massimino si affronteranno  Catania Fiorentina  che vivranno questa sfida con motivazioni diverse, anche alla luce della diversa stagione che hanno fin qui “costruito”, ma con un obiettivo comune, quello di far bene per avvicinarsi con maggiore tranquillità al finale di stagione.

    La Fiorentina è reduce da un campionato travagliato e, in tutta la stagione, ha attraversato fasi molto altalenanti, con un rendimento sicuramente inferiore alle attese della vigilia; il Catania di Montella, invece, ha ben impressionato, costruendo buoni risultati e mostrando spesso anche bel gioco, al punto da essere paragonato ad un piccolo Barcellona, non soltanto per il colore delle maglie di gioco.

    Il calendario, però, riserva ai rossoazzurri un ciclo di ferro da qui alle prossime quattro gare, poichè dovranno affrontare, oltre ai Viola, anche Lazio, Milan e Napoli. Il presente, però, vede gli uomini dell’ ex aeroplanino proiettati in un trend positivo, con ben quattro risultati utili consecutivi, ed i preziosi pareggi esterni contro Cesena ed Inter, nei quali gli etnei avrebbero, probabilmente, meritato anche di più.

    L’obiettivo è quello di non accontentarsi, continuando sulla strada positiva intrapresa, puntando a raggiungere la salvezza in tranquillità e, soprattutto, in scioltezza, evitando di sprecare il positivo lavoro finora svolto, così come lo stesso Montella ha sottolineato ritenendo che la salvezza “non è ancora stata conquistata”.

    I Viola di mister Delio Rossi stanno cercando di assorbire del prezioso ossigeno per provare  a tirarsi fuori da un baratro nel quale rischiavano di cadere, in una stagione caratterizzata dalla necessità di rifondare la squadra, puntando sui talenti a disposizione e sulla ricerca di qualche giovane interessante ma che, di fatto, si è rivelata deludente.

    I quattro punti conquistati nelle gare contro il Parma ed il Cesena sono stati “aria fresca” per la classifica e per il morale e, pertanto, i viola vogliono proseguire il loro cammino verso un finale di stagione sereno, invertendo la rotta nelle gare in trasferta in cui, a parte qualche eccezione, hanno sempre sofferto più del dovuto.

    Vincenzo Montella | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Per quanto riguarda le scelte di formazione, Montella dovrà fare a meno della presenza dello squalificato Almiron, pedina fondamentale del suo centrocampo, sostituito dal cileno Seymour, proponendo comunque il suo modulo prediletto, ossia il 4-3-3 che vedrà in porta Carrizo, in difesa Motta, Legrottaglie, Spolli e Marchese; a centrocampo Seymour, Lodi, Izco ed in avanti Barrientos, Gomez e Bergessio.

    Gli ospiti, invece, presenteranno una formazione senza uno degli uomini più talentuosi, ossia Jo-Jo Jovetic, acciaccato, così come Koldrup, mentre mancheranno a causa della squalifica rimediata da parte del giudice sportivo Nastasic e Behrami, mentre rientrerà dalla squalifica l’uruguagio Olivera. Un’assenza pesante quella di Nastasic soprattutto considerando che era andato a segno nelle ultime partite.

    La formazione di Delio Rossi preverà un modulo 4-3-2-1 con in porta Boruc, in difesa Cassani, Gamberini, Natali e Pasqual; a centrocampo Montolivo, Karja e Olivera, e poi Cerci e Vargas a suggerire per l’unica punta Amauri.

    Il direttore di gara al Massimino sarà il signor Doveri della sezione arbitrale di Roma, coadiuvato dai guardalinee Carrer e Meli, e dal quarto uomo Velotto.

    PROBABILI FORMAZIONI CATANIA – FIORENTINA

    CATANIA (4-3-3): Carrizo; Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Seymour, Lodi, Izco; Barrientos, Gomez, Bergessio.
    Panchina: Kosicky, Bellusci, Capuano, Ricchiuti, Llama, Catellani, Ebagua.
    Allenatore: Montella.

    FIORENTINA (4-3-2-1): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Montolivo, Karja, Olivera; Cerci, Vargas; Amauri.
    Panchina: Neto, Felipe, Camporese, De Silvestri, Salifu, Lazzari, Acosty.
    Allenatore: Rossi.