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  • MotoGP, pole per Pedrosa a Le Mans. Rossi è 7°

    MotoGP, pole per Pedrosa a Le Mans. Rossi è 7°

    Dopo tre turni di prove libere dominate da Casey stoner, nelle qualifiche del Gran Premio di Francia, valevole per il quarto appuntamento del Motomondiale ecco rispuntare Daniel Pedrosa, che con un guizzo porta a casa la prima pole position della stagione.

    Lo spagnolo ha saputo interpretare al meglio le condizioni del tracciato di Le Mans, inizialmente bagnato a causa della pioggia caduta copiosamente questa mattina dopo il terzo turno di libere, dopo che appunto tutte e tre le sessioni si erano disputate sull’asciutto. Il circuito si è via via asciugato permettendo ai piloti di  montare le gomme slick e abbassare tornata dopo tornata i tempi sul giro. Pedrosa è stato il più rapido grazie al tempo di 1:33.638, un decimo meglio del giro più veloce fatto segnare da Casey Stoner nelle seconde libere di ieri, e di 303 millesimi migliore rispetto altempo dello stesso pilota australiano che si piazza al secondo posto dietro alla Honda RC213V gemella del compagno di squadra. Il campione del mondo, il più veloce nella mattinata e autore nella stessa sessione di una caduta alla destra-sinistra della curva Chemin Aux Boeufs, non riesce nell’impresa di conquistare anche l’ultimo turno di prove, ed è costretto a rinunciare all’assalto alla pole negli ultimi minuti della sessione a causa del traffico che non gli permette di migliorare il suo tempo.

    Daniel Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Stesso discorso per Jorge Lorenzo, costretto ad alzare più volte l’acceleratore della sua M1, che aprirà la seconda fila dalla quarta posizione. Più bravo di lui Andrea Dovizioso, terzo,  che con il tempo di 1:33.976 conquista una meritata prima fila staccato di soli 35 millesimi dall’ex compagno di squadra Stoner. Il pilota forlivese deve rinunciare anche alla possibilità di un ultimo tentativo alla pole a causa di un problema tecnico al motore della Yamaha che lo costringe ha restare forzatamente ai box, senza però togliergli la soddisfazione e la certezza di aver disputato delle ottime qualifiche. Tutta la seconda fila invece sarà composta dalla colonia Yamaha, con appunto Lorenzo, Cal Crutchlow e Ben Spies, in ripresa rispetto alle ultime gare.

    La prima Ducati è quella di Valentino Rossi che domani aprirà la terza fila dalla settima posizione, decisamente meglio rispetto alle ultime uscite. Il Dottore chiude ad 1 secondo e due decimi dal leader della classifica ma sembra trovarsi più a suo agio in questa pista, che non a caso l’anno scorso gli ha regalato il primo podio in Ducati, ma soprattutto sembra essere uno dei migliori interpreti delle condizioni variabili della pista anche se sarà molto difficile tenere lo stesso passo dei primi. Alle spalle del pesarese la Honda del team Gresini di Alvaro Bautista, caduto nel finale, poi solo Ducati con Hector Barbera, Karel Abraham e Nicky Hayden, soltanto 11esimo e fuori dalla top-ten.

    Grande risultato per Randy De Puniet con la prima delle CRT, capace di chiudere in 12esima posizione davanti anche alla Honda prototipo di Stefan Bradl, anche se malconcio a causa di una caduta ad inizio sessione. In 14esima posizione Michele Pirro con la FTR del team Gresini, mentre per trovare gli altri italiani dobbiamo scendere in 18esima e 20esima posizione occupate rispettivamente da Danilo Petrucci e Mattia Pasini. Ultima posizione ancora una volta per Chris Vermeulen che paga un distacco di circa 5secondi dai primi.

  • MotoGP, Stoner domina le libere a Le Mans

    MotoGP, Stoner domina le libere a Le Mans

    Neanche l’annuncio del suo ritiro precoce dalle corse (ancora deve compiere 27 anni) a fine stagione deconcentra Casey Stoner che nelle prove libere del Gran Premio di Francia sul circuito di Le Mans piazza la sua Honda davanti a tutti in entrambe le sessioni: 1:34.321 il miglior tempo della mattina abbassato di quasi 6 decimi netti (1:33.740) il pomeriggio. La decisione di dire basta al termine di questo campionato è arrivata come un fulmine a ciel sereno anche se nel paddock si era intuito nelle settimane scorse il malessere del pilota asutraliano che, come affermato in conferenza stampa, è scemata la sua passione verso questo sport, che è anche il suo lavoro, a causa del l’incompatibilità con la MotoGP di oggi.

    Stoner ha preceduto il compagno di team Dani Pedrosa che ha chiuso la giornata con il secondo miglior crono in entrambe le prove libere dimostrando come la Honda RC213V sul tracciato francese disponga già di un ottimo potenziale. Un pò più attardato Jorge Lorenzo che è riuscito a risalire dal sesto tempo registrato nella prima sessione al terzo della seconda, riducendo il gap dal leader da 9 a 3 decimi. Il passo gara del campione del mondo 2010 comunque è ottimo anche in previsione della perturbazione che si abbatterà sulla Francia nel week-end e che porterà tantissima pioggia.

    Casey Stoner © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Quarta piazza ai piedi del podio virtuale per Alvaro Bautista, che con il tempo di 1:34.437, si mette alle spalle la Yamaha ufficiale di Ben Spies, ancora una volta non brillantissimo e a dimostrazione del suo non perfetto feeling con il tracciato francese una caduta per la perdita dell’anteriore della sua M1. Alle spalle del texano segue il duo Yamaha Tech3 con Andrea Dovizioso che precede seppur di pochi millesimi il compagno di squadra Cal Crutchlow. Anche il passo gara dei due sembra essere allineato sugli stessi tempi perciò nel team Monster si preannuncia un’altra avvincente sfida in famiglia per la gara.

    La prima delle Ducati la si trova in ottava posizione ed è quella clienti del team Pramac di Hector Barbera, che bene si era comportato anche al mattino con il quinto posto a soli otto decimi dal solito Stoner. Lo spagnolo precede di pochissimi millesimi le due Desmosedici ufficiali di Valentino Rossi e Nicky Hayden che compiono un leggero salto avanti rispetto al mattino con il campione di Tavullia che avanza dalla decima alla nona posizione, sempre in linea con il distacco registrato dai primi da inizio stagione, ovvero un secondo abbondante. L’americano inverte invece la posizione con il Dottore rispetto al mattino mantenedo invariato il suo distacco dalla vetta. Anche in Ducati, cosi come in Yamaha, si sta lavorando in previsione gara, anche perchè nel team sono sicurissimi dell’arrivo della pioggia, che a quel punto potrebbe davvero rimescolare le carte in tavola e favorire i due alfieri della casa di Bologna.

    Appena dietro la top-ten in 11esima posizione la Honda LCR di Stefan Bradl, davanti alla Ducati Cardion di Karel Abraham, sempre alla prese con problemi fisici che lo hanno accompagnato anche all’Estoril, e ultimo in sella ai prototipi di cilindrata 1000. Segue appunto il gruppetto di CRT aperto dal solito Randy De Puniet, che precede il colombiano Yonny Hernandez in sella alla sua Avintia Blusens. Subito dopo troviamo i due italiani con Mattia Pasini e Michele Pirro rispettivamente in 15esima e 16esima posizione mentre Danilo Petrucci chiude in 18esima posizione anche a causa di un problema al motore della sua Ioda Racing.

    Chiude il gruppo Chris Vermeulen, vincitore a Le Mans nel 2007 quando era in sella alla Suzuki, che ritorna per sostituire Colin Edwards, infortunatosi nelle qualifiche del GP del Portogallo alla clavicola. L’australiano, assente da 3 anni dalla MotoGP, non ritorna però nel migliore dei modi e chiude la sua prima giornata di prove libere in ultima posizione.

  • Stoner annuncia il ritiro dalle corse

    Stoner annuncia il ritiro dalle corse

    Annuncio shock in MotoGP. Nella tradizionale conferenza stampa del giovedì alla vigilia delle prove libere del Gran Premio di Francia che si correrà a Le Mans in questo week-end, Casey Stoner ha comunicato il suo ritiro dalle corse a fine stagione. L’intenzione di appendere il casco al chiodo in realtà circolava già da diverse settimane nel paddock ma il pilota australiano aveva sempre dribblato ogni tipo di domanda riguardo al suo futuro e nessuno si aspettava un addio così prematuro. Stoner infatti il prossimo ottobre compirà 27 anni, non di certo un’età da “pensione” per questo sport che perde uno dei suoi simboli dell’ultimo cinquennio.

    Sono due anni che pensavo a questa cosa. Ne ho parlato a lungo con la mia famiglia e alla fine ho preso la decisione di ritirarmi alla fine del 2012. Nel 2013 non correrò più. Ci sono molte cose di quest’ambiente e di questa vita che non erano compatibili con me, non mi piacevano. Ho passato molti momenti bellissimi e indimenticabili però questa è la mia decisione“.

    Casey Stoner © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Decisione quindi che non sarebbe maturata per stare più vicino alla sua famiglia, la moglie Adriana sposata nel 2007 e la figlia Alessandra nata 3 mesi fa, ma che affonda le sue radici nella perdita di passione verso la MotoGP di oggi che non considera più il suo mondo. Stoner si è laureato due volte campione del mondo nella classe regina nel 2007 in sella alla Ducati e l’anno scorso al suo primo anno nel team Honda ufficiale e attualmente guida la classifica iridata con 66 punti precedendo il rivale Jorge Lorenzo di una sola lunghezza. Ha vinto 2 dei 3 GP disputati fin qui in questa stagione, in totale nella sua carriera in MotoGP sono 35 le vittorie (42 se si considerano anche le classi inferiori), 35 le pole position e 62 i podi. Il suo stile di guida aggressivo ha fatto esaltare tanti milioni di appassionati delle due ruote.

    Stoner è colui che ha portato la Ducati all’unico trionfo fino ad ora in MotoGP, con la casa di Borgo Panigale ha trascorso 4 anni intensi che hanno portato tanto gioie e ottimi risultati. Poi il passaggio alla Honda che ha puntato tutto sul pilota australiano per tornare a vincere, missione riuscita al primo anno nel quale ha stracciato tutti gli avversari vincendo 10 delle 17 gare previste dal calendario. L’annuncio del ritiro ha sorpreso anche Valentino Rossi che nell’ultimo periodo aveva avuto degli attriti con l’australiano, rapporto incrinatosi definitivamente dopo il Gran Premio di Jerez del 2011 quando il Dottore in fase di sorpasso fece cascare Stoner: “È una brutta notizia per la MotoGP. Perdiamo un grande rivale e pilota, ma è una sua decisione, intima, e va rispettata“.

  • MotoGP, Stoner domina all’Estoril. Meglio Rossi 7°

    MotoGP, Stoner domina all’Estoril. Meglio Rossi 7°

    Casey Stoner bissa il successo ottenuto la settimana scorsa a Jerez nel Gran Premio di Spagna vincendo anche all’Estoril, terzo appuntamento stagionale del Motomondiale. L’australiano centra la sua seconda vittoria consecutiva dominando dall’inizio alla fine replicando tutto ciò che aveva fatto lo scorso week-end, scattando bene in partenza e tenendo con autorità la testa della classifica per tutta la gara.

    Cosi come accaduto a Jerez, fondamentale è stato il gap acquisito ad inizio gara dai suoi principali rivali, che poi non hanno avuto più il guizzo giusto per riportatrsi sotto e sferrargli l’attacco decisivo, lasciando il via libera ad uno Stoner che con l’ennesima vittoria, oltre a conquistare la vetta solitaria della classifica, allontana le voci di un suo possibile ritiro a fine stagione.

    Neanche i presunti problemi al braccio del campione del mondo hanno permesso a Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa di insidiarlo, nonostante il distacco stazionasse quasi sempre sul secondo. Il maiorchino, dopo prove non all’altezza del suo potenziale, può dirsi comunque soddisfatto per aver conquistato una seconda posizione insperata alla vigilia, ma ora è costretto a rincorrere il rivale che gli è balzato davanti in vetta alla classifica mondiale di un punto.Per Pedrosa invece soltanto la consolazione di aver conquistato con il terzo posto il suo 100esimo podio in carriera e la consapevolezza di essere attualmente un gradino sotto il suo team-mate.

    Casey Stoner | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Ai piedi del podio un positivo Andrea Dovizioso, primo al traguardo degli italiano, che si prende la soddisfazione di aver battuto per la prima volta in stagione il suo compagno di team Cal Crutchlow. Le due Yamaha Monster del team Tech 3, come del resto da inizio stagione, chiudono staccati di un abisso dai magnifici tre ma per il momento devono accontentarsi di fare gara a sè occupando stabilmente la quarta e la quinta posizione il che è comunque un ottimo risultato per un team satellite.

    Alle loro spalle la Honda Gresini di Alvaro Bautista che piano piano, gara dopo gara, si sta avvicinando alle prestazioni delle Yamaha clienti. Lo spagnolo precede al traguardo di 5 secondi Valentino Rossi, finalmente primo tra le Ducati, e che può dirsi cautamente soddisfatto dei piccoli miglioramenti della GP12 che gli hanno permesso di battere per la prima volta in stagione il suo compagno di squadra Nicky Hayden, 11esimo al traguardo e ultimo delle moto di cilindrata 1000, mai cosi in difficoltà in questa stagione come oggi.

    Ancora più in difficoltà Ben Spies, in ottava posizione e parecchio in difficoltà seppur con la Yamaha ufficiale. Lo statunitense per il momento deve accontentarsi di lottare con la Honda clienti di Stefan Bradl, battuto soltanto al fotofonish, troppo poco se comparato ai risultati del suo compagno di squadra Lorenzo che con la stessa moto sembra volare e che probabilmente, continuando cosi, gli costeranno la sella della M1.

    A chiudere la top-ten la Ducati di Hector Barbera davanti ad Hayden mentre le uniche CRT arrivate al traguardo sono quelle di Aleix Espargaro e Randy De Puniet, dolorante al traguardo a causa della caduta che ha coinvolto nelle qualifiche anche Edwards, oggi assente, e che gli ha procurato un trauma al torace. Ritirati tutti gli altri.

  • MotoGP, Stoner in pole all’Estoril davanti a Pedrosa. Rossi 9°

    MotoGP, Stoner in pole all’Estoril davanti a Pedrosa. Rossi 9°

    Casey Stoner conquista la sua prima pole position personale della stagione sul circuito dell’Estoril, teatro del Gran Premio di Portogallo, terzo appuntamento del Mondiale MotoGP.

    Il campione australiano firma il miglior tempo fermando il cronometro sul tempo di 1:37.188 che sa tanto di grande impresa, non tanto per la bravura e lo stile del pilota quanto per le difficoltà dimostrate fino al warm-up dalla Honda nell’ultimo settore, il più ostico per gli ormai noti problemi di chattering che sfavoriscono i piloti dal “cavatappino” in poi.Nonostante ciò, Stoner, grazie anche ad una guida al limite, è riuscito a portare a casa una prima posizione sudatissima, visto che il compagno di squadra Daniel Pedrosa lo segue a ruota, staccato di soli 13 millesimi. Lo spagnolo non è riuscito a spuntarla nei confronti del suo team-mate ma è pronto a giocarsi la vittoria nella gara di domani a cospetto di un buon passo gara che nelle ultime libere di questa mattina lo aveva portato davanti a tutti.

    Al terzo posto la vera sorpresa di giornata, un sempre più positivo Cal Crutchlow, che piazza la sua Yamaha Monster in prima fila staccato di soli 101 millesimi dalla vetta. Il britannico aveva per un attimo anche assaporato la possibilità di partire davanti a tutti ma la fame dei piloti Honda lo ha fatto scalare fino all’ultimo posto della prima fila, risultato comunque più che positivo.

    Il pilota del team Tech3 relega cosi in seconda fila il suo compagno di marca Jorge Lorenzo, scivolato in quarta posizione e mai apparso brillantissimo per tutto week-end portoghese. Il pilota spagnolo, che venerdì ha festeggiato il suo 25esimo compleanno, è però sempre fortissimo sul passo gara tanto che domani in gara cercherà di farsi come regalo la seconda vittoria stagionale per cercare almeno di dare agli avversari il primo segnale del Mondiale.

    Casey Stoner © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Anche perchè la Yamaha sembra esserci, come dimostra la quinta posizione di Ben Spies, che sembra ritrovato dopo aver passato i primi due Gran Premi un pò nell’ombra. Le due Yamaha ufficiali precedono la Honda del team Gresini di Alvaro Bautista che proprio all’ultimo giro scalza dalla sesta posizione un Andrea Dovizioso abbastanza incolore, soprattutto se paragonato al suo compagno di squadra Crutchlow, che fino a questo momento lo ha sempre battuto sia in gara che in qualidfica.

    Per trovare la prima Ducati dobbiamo scendere invece fino alla ottava posizione, dove troviamo la prima GP12 satellite di Hector Barbera staccato di soli 63 millesimi dal forlivese e che a sua volta precede di 53 millesimi Valentino Rossi, che questa volta ha fatto meglio del suo compagno di squadra Nicky Hayden, in decima posizione. La nota positiva per il Dottore è che per la prima volta nella stagione il suo distacco è sceso sotto il secondo e la Ducati comincia a dare i primi segnali positivi e incoraggianti di qualche possibile miglioramento, anche se obiettivamnete i primi restano ancora lontani.

    Alle spalle dei primi dieci chiude il gruppetto dei prototipi la Honda LCR del campione del mondo Moto2 Stefan Bradl, davanti alla lunga compagine di CRT aperta da Aleix Espargaro. I nostri Michele Pirro e Mattia Pasini navigano in 16esima e 17esima posizione, mentre penultimo chiude Danilo Petrucci, in 20esima posizione.

    Buone notizie arrivano dalla clinica mobile, dove sono stati trasportati Colin Edwards e Randy De Puniet, autori di un incidente che ha costretto i commissari di gara ad esporre la bandiera rossa e ad interrompere temporaneamente la sessione. La moto del francese dopo una scivolata è andata a finire contro quella dell’americano che nella caduta non ha riportato gravi conseguenze fisiche a parte la frattura della clavicola sinistra già infortunata qualche tempo fa. Con tutta probabilità il texano sarà costretto domani a dare forfait e a non prendere parte alla gara.

  • MotoGP, Stoner vince in casa di Lorenzo. Rossi 9°

    MotoGP, Stoner vince in casa di Lorenzo. Rossi 9°

    Casey Stoner si aggiudica il secondo appuntamento stagionale del Mondiale 2012 vincendo meritatamente il Gran Premio di Spagna. Il campione del mondo australiano conquista la sua prima vittoria sul circuito di Jerez de la Frontera, tana del nemico numero uno Jorge Lorenzo, anche un pò a sorpresa vista la non brillantissima prestazione delle qualifiche che lo hanno classificato soltanto in quinta posizione, oltretutto il tracciato spagnolo non è da sempre uno dei preferiti dall’australiano.

    Ma oggi il pilota della Honda ha dimostrato di saper difendersi alla grande anche su un circuito a lui ostico soprattutto quando nel finale le gomme hanno cominciato a calare di prestazione. A differenza del Qatar, dove perse di consistenza cedendo la prima e la seconda posizione a Lorenzo e a Pedrosa, l’australiano trova l’accelerazione definitiva negli ultimi giri della gara rendendo vani gli attacchi di Lorenzo che si era riportato prepotentemente su di lui e andando a conquistare il suo 40esimo successo in carriera.

    Allo spagnolo della Yamaha invece non riesce la stessa rimonta di Doha e deve accontentarsi della seconda posizione in casa sua, laddove gli anni scorsi aveva quasi sempre lasciato soltanto le briciole agli avversari. Il maiorchino è stato bravo a ridurre il gap da Stoner nella parte centrale della corsa ma lo sforzo notevole fatto fare alle gomme lo costringe nel finale a qualche lungo di troppo che gli impedisce di giocarsi la vittoria fino alla fine, ma che comunque non gli compromette la vetta della classifica con i suoi 45 punti.

    Casey Stoner © CRISTINA QUICLER AFP/Getty Images

    Stesso podio del Qatar, solo con protagonisti invertiti, con Dani Pedrosa, terzo, che nel finale ha il suo bel da fare per difendersi dagli attacchi di un arrembante Cal Crutchlow, in crescita con la Yamaha del team Tech 3. Alla fine saranno pochi i millesimi che divideranno i due piloti al traguardo. Più staccato invece, ma stabilmente per tutta la gara in quinta posizione, Andrea Dovizioso, ancora una volta battuto dal suo compagno di squadra e in attesa di tempi migliori per ritornare a lottare con i primi.

    Sesto posto per la Honda Gresini di Alvaro Bautista davanti all’altra Honda del team LCR di Stefan Bradl. Il campione del mondo della classe Moto 2 riesce a beffare nel finale Nicky Hayden, ancora primo delle Ducati al traguardo. Lo statunitense è protagonista di una prima parte di gara strepitosa e coraggiosa al limite della guida che aveva fatto presagire ad un risultato diverso per la casa bolognese. E invece con il passare dei giri il ritmo del campione del mondo 2006  perde di consistenza, e complice anche un contatto con Crutchlow, finisce con il lottare nelle retrovie.

    Hayden riesce comunque a chiudere ancora una volta davanti al suo team-mate Valentino Rossi, mai nel vivo della gara e protagonista soltanto del duello con Barbera, che alla fine deve cedergli la posizione. Il Dottore è ancora alle prese con qualche problema di troppo sulla sua GP12 e alla fine sono tanti i 34 secondi di distacco dalla vetta ma probabilmente a pesare di più sono i 6 secondi di ritardo dal compagno di squadra.

    In difficoltà ancora una volta Ben Spies, che come in Qatar chiude con una prestazione deludente. L’americano, campione del mondo Superbike nel 2009, sembra un lontano parente del pilota ammirato in questi anni ma ha come attenuante il fatto di non essere in perfette condizioni fisiche. Alle sue spalle soltanto le CRT capitanate da Aleix Espargaro, fratello di Pol che ha vinto in Moto 2, seguito dai nostri Danilo Petrucci e Mattia Pasini.

    Penultimo, in 16esima posizione, Colin Edwards in mezzo a Ivan Silva e Karel Abraham. Ritiri soltanto per le CRT di Randy De Puniet, Michele Pirro, Yonny Hernandez e James Ellison.

     

  • Lorenzo in pole a Jerez, fiasco Rossi è 13°

    Lorenzo in pole a Jerez, fiasco Rossi è 13°

    In attesa di ripetersi e salire sul gradino più alto del podio anche domani, Jorge Lorenzo fa 2 su 2 e, dopo quella conquistata a Losail in Qatar, fa sua anche la pole position del Gran Premio di Spagna, la 20esima in carriera in MotoGP. Sul circuito di Jerez de la Frontera lo spagnolo vice campione del mondo ha ingaggiato un duello a distanza entusiasmante e infuocato con il connazionale Dani Pedrosa per ottenere la pole, l’uno togliendo all’altro il miglior tempo giro dopo giro. Alla fine a spuntarla è stato il pilota della Yamaha che ha staccato uno strepitoso 1:39.532 con il quale ha preceduto di soli 135 millesimi l’alfiere della Honda, unico in grado di tenere il ritmo di Por Fuera vedendo i distacchi dal terzo in poi.

    A completare la prima fila una vera e propria sorpresa, Nicky Hayden con la Ducati. Lo statunitense è riuscito a portare al limite la sua Desmosedici, cosa che invece non è riuscita a Valentino Rossi in evidente difficoltà con la GP12 concepita e realizzata in base alle sue necessità e direttive ma che ha fatto ancora peggio dell’esordio chiudendo la qualifica con il 13esimo tempo, addirittura peggio della CRT (che montano un motore 800 cc) di Randy De Puniet e delle due Ducati clienti di Karel Abraham ed Hector Barbera. La giornata viene resa ancora più amara e disastrosa se si da uno sguardo ai tempi del Dottore, circa 3 secondi e mezzo dal leader e un secondo netto dalla Ducati di Barbera che lo precede in griglia. A questo punto ci si chiede come sia possibile che con la stessa e identica moto Hayden abbia raccolto un ottimo risultato piazzando la Ducati in prima fila e Rossi stenti non solo a trovare la prestazione ma anche un minimo di feeling con la moto. Domani il sette volte campione del mondo farà la danza della pioggia (attesa tra l’altro nella mattinata) dal momento che ieri Valentino sull’asfalto umido è stato uno dei migliori chiudendo con il secondo miglior tempo, difficile infatti che con pista asciutta come sul finale di qualifica il pilota italiano riesca a trovare lo spunto giusto per fare una gara decorosa.

    Jorge Lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Bene Cal Crutchlow che apre la seconda fila con la Yamaha Tech 3 privata di Poncharal perdendo l’opportunità di partire dalla prima di soli 7 millesimi. Attardato anche Casey Stoner: il campione del mondo in carica soffre ancora i nuovi pneumatici e non fa meglio del quinto tempo, staccato dalla vetta di 1 secondo e 45 millesimi. A seguire due Yamaha, quella “Factory” di Ben Spies e quella clienti di Andrea Dovizioso, rispettivamente in sesta e settima posizione. Ottavo tempo per Alvaro Bautista sulla Honda del team Gresini sulla soglia dei due secondio di ritardo da Lorenzo, poi Stefan Bradl (Honda LCR) e il primo delle moto CRT Randy De Puniet che, come riportato sopra, ha avuto il merito di portare la sua ART davanti a 3 Ducati 1000 cc.

    L’appuntamento è per domani alle 14:00 con il via al Gran Premio di Spagna, seconda prova del Motomondiale 2012.

  • MotoGP, pagelle GP Qatar. Disastro Rossi – Ducati

    MotoGP, pagelle GP Qatar. Disastro Rossi – Ducati

    Jorge Lorenzo vince il primo Gran Premio del Mondiale 2012 MotoGP a Losail in Qatar davanti ai due piloti Honda Dani Pedrosa e Casey Stoner. A ridosso del podio si piazzano Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso, Valentino Rossi inizia la stagione malissimo, decimo. Le pagelle ai protagonisti del GP del Qatar 2012.

    Lorenzo 9: grande calcolatore, è consapevole che al momento possiede la moto, la Yamaha, più equilibrata del lotto e la più “gentile” con i nuovi pneumatici, che da quest’anno entrano subito in temperatura ma finiscono anche molto prima. Adotta la migliore tattica, quella dell’attesa: segue a distanza Stoner e quando intuisce che l’australiano non ne ha più affonda il colpo portando l’attacco decisivo che gli consegnerà i primi 25 punti della stagione.

    Stoner 7: il campione in carica sbaglia la sua strategia di gara preferendo sin dall’inizio spremere i nuovi pneumatici imprimendo un ritmo impressionante tentando l’allungo su Lorenzo e Pedrosa che invece preferiscono risparmiarli per il gran finale. Solo il gradino più basso del podio per il padrone del GP del Qatar (4 vittorie sulle 6 edizioni disputate).

    Pedrosa 8: al contrario di Stoner, Dani usa la testa e preserva le gomme fino all’ultimo. Solo così Camomillo potrà arrivare fino in fondo e giocarsi il titolo Mondiale con Jorge e Casey, evitando di lasciare punti preziosi per strada. Rimedia alla pessima qualifica (settimo beccandosi oltre un secondo dal tempo della pole).

    Crutchlow 8: il primo dei “terrestri”, il pilota inglese della Yamaha ha il merito di aver vinto l’estenuante battaglia per il quarto posto contro il compagno di team Andrea Dovizioso. Oltretutto nelle qualifiche guadagna la prima fila scattando dalla terza piazza in griglia.

    Dovizioso 7.5: nonostante sia stato battuto nel duello da Crutchlow, per il Dovi il quinto posto non è assolutamente da buttare via. Vedremo se il passaggio dalla Honda ufficiale alla Yamaha clienti del team Tech3 di Poncharal sarà traumatico oppure no.

    Valentino Rossi © KARIM JAAFAR/AFP/Getty Images

    Rossi 4: l’entusiasmo mostrato dopo i primi giri di pista con la nuova GP12 aveva lasciato subito spazio ad una sorta di preoccupazione nei test invernali. Al termine del primo week-end la preoccupazione, a sua volta, lascia spazio al pessimismo più nero per un’altra stagione anonima. Rossi e Ducati è un binomio che non funziona, è vero che la Ducati da qualche anno a questa parte non è il massimo della competitività, ma vedere Hayden che gira mezzo secondo al giro più forte del Dottore, essere l’ultimo delle “mille” e transitare sotto la bandiera a scacchi in decima posizione davanti solo a Spies e alle CRT significa che tra il 7 volte campione del mondo della classe regina e la Desmosedici non c’è proprio feeling. In una semplice e concisa parola, un disastro! Non riesce a tirare fuori neanche la “bestia da gara” che è in lui.

    Hayden 7: paga una partenza non proprio eccezionale, il pilota statunitense è comunque il primo ducatista in qualifica (quinto) e in gara (sesto). La sua guida è di gran lunga migliore rispetto a quella mostrata da Valentino Rossi ma il podio al momento rimane lontanissimo.

    Bradl 7.5: buon ottavo posto per il tedesco campione del mondo in carica della Moto2 al suo esordio nella classe regina, conduce in sesta piazza per tanti giri prima di accusare la fatica non essendo ancora abituato alle “mille”.

    Barbera 7: avrebbe meritato molto di più ma sul suo voto non può non pesare l’errore alla staccata della prima curva nei giri finali di gara, messo sotto pressione da Hayden. Primo dei ducatisti fino a tre quarti di gara, nulla di strano se non fosse in sella all’unica Ducati GP12 non evoluta e per giunta portata al traguardo davanti a quella ufficiale evoluta di Valentino Rossi.

    Spies 4: l’ultimo arrivato in sella ad una 1000 cc, paga le due cadute durante il week-end e i problemi di chattering in gara che non gli consentono di guidare al meglio la sua Yamaha.

    Ducati 4: dallo storico telaio a motore portante in fibra di carbonio al telaio perimetrale in alluminio di quest’anno nulla è cambiato. La rivoluzione epocale della casa bolognese non ha dato i suoi frutti, il rischio che questa sia un’altra stagione fallimentare è elevatissimo e concreto. Cosa si inventeranno a Borgo Panigale?

  • MotoGP, Lorenzo vince a Losail. Rossi decimo

    MotoGP, Lorenzo vince a Losail. Rossi decimo

    Jorge Lorenzo vince il primo Gran Premio di MotoGP dell’anno sul circuito di Losail in Qatar. Lo spagnolo, partito dalla pole position, interrompe lo strapotere sul tracciato qatariano del suo più accreditato nemico per la lotta al titolo mondiale Stoner, che aveva collezionato ben quattro vittorie su cinque edizioni disputate, andando a conquistare una vittoria più che meritata che converte decisamente tutti i favori del pronostico e che porta a quota 38 i successi in carriera.

    Perfetta la strategia di gara di Lorenzo, che sfrutta tutto il potenziale della sua M1 per portarsi davanti nelle fasi decisive della corsa, grazie anche ad una migliore gestione delle gomme che la Yamaha sembra trattare più delicatamente rispetto alla Honda. Inversamente Stoner, in testa per 3/4 di gara, deve arrendersi per il troppo degrado degli pneumatici e per un problema all’avambraccio che lo ha frenato nel finale, quando tutti i piloti cominciavano ad accusare la stanchezza. Al canguro australiano non è bastato dunque avere un motore super in rettilineo, che comunque in configurazione da gara sembra dare meno gap a quello della Yamaha, per mantenere la vetta della classifica.

    La doppia beffa per Stoner viene dal fatto che il compagno di squadra Daniel Pedrosa, dopo delle libere e delle qualifiche quasi disastrose, riesce a trovare il set-up giusto della moto nel warm-up, risorgendo in gara che lo ha visto assoluto protagonista. Lo spagnolo infatti corre per tutta la gara davanti, componendo un terzetto con Stoner e Lorenzo, cosa che forse non si sarebbe aspettato neanche lui alla vigilia, ma alla fine riesce a strappare una seconda posizione che da morale e punti preziosi per un mondiale che si preannuncia molto combattuto, almeno tra questi tre piloti.

    Jorge Lorenzo © KARIM JAAFAR/AFP/Getty Images

    Ai piedi del podio le due Yamaha Monster del team Tech 3, con Andrea Dovizioso che non riesce a vincere il bellissimo duello in famiglia con il compagno Cal Crutchlow che ci mette tutta la sua bravura per conquistare il suo Gran Premio personale arrivando davanti al forlivese. In definitiva le due Yamaha clienti sembrano essere le uniche possibili outsider capaci di entrare nel gruppetto dei primi per contendere almeno il podio ai primi tre, a dimostrazione questo di quanto sia efficace quest’anno la moto giapponese.

    Per non dimenticare poi Ben Spies, in 11esima posizione, praticamente ultimo delle moto prototipo e apparso molto opaco oggi per le varie cadute delle prove che gli hanno causato qualche problema fisico di troppo, ma sicuramente quest’anno, in condizioni normali, avrà un ruolo da protagonista nelle prime posizioni.

    Nicky Hayden, sesto e ancora una volta primo delle Ducati con la GP12 , autore di una gara più che accettabile con una moto che non sembra ancora al top della condizione, anzi. Lo statunitense  guida il quartetto formato da Alvaro Bautista, Stefan Bradl e Hactor Barbera, che butta al vento una bella prestazione esagerando la staccata alla prima curva nel tentativo di sorpasso ad Hayden e finendo inevitabilmente lungo rovinando la sua gara. Da segnalare anche la prestazione dell’iridato Moto 2 Stefan Bradl con la Honda LCR, che ha viaggiato oer gran parte di gara stabilmente in sesta posizione.

    In difficoltà ancora Valentino Rossi, al quale non può certamente bastare l’entrata nella top-ten con la decima posizione per sentirsi soddisfatto. Il Dottore fa una grande fatica nella prima parte di gara a tenere il ritmo delle “moto di categoria”, per poi migliorare nel finale con serbatoio più vuoto e con gomme quasi finite, ma di fatto il nove volte campione del mondo chiude la sua prima gara penultimo, considerando che dalla 12esima alla 18esima posizione troviamo soltanto le CRT capitanate dal solito Colin Edwards che riesce a chiudere degnamente la gara ad appena un secondo dalla Yamaha ufficiale di Spies.

    Tra i tre ritirati troviamo i due italiani Michele Pirro con la FTR Gresini e Danilo Petrucci. Ritiro anche per Karel Abraham su Ducati

  • MotoGP, Lorenzo pole in Qatar. Male Rossi, 12°

    MotoGP, Lorenzo pole in Qatar. Male Rossi, 12°

    Jorge Lorenzo centra la prima pole position stagionale sul circuito di Losail, teatro del primo Gran Premio stagionale in Qatar. Lo spagnolo si conferma ancora il più veloce dopo le terze libere del pomeriggio che avevano fatto presagire ad una sua possibile candidatura alla prima piazza, fermando il cronometro sull’1:54.634, staccando il suo principale rivale Casey Stoner, che deve accontentarsi della seconda posizione a due decimi di ritardo.

    L’australiano non è affatto contento della sua Honda e lamenta i soliti problemi di chattering sull’anteriore che non gli permettono di guidare come lui vorrebbe. Al contrario la Yamaha è in ottima salute e piazza ben tre moto nelle prime quattro posizioni con Cal Crutchlow a chiudere la prima fila con la moto clienti del team Monster Tech 3 e Ben Spies immediatamente alle sue spalle che deve mangiarsi le mani per aver chiuso le sue qualifiche con una caduta nel momento in cui girava per il tempo migliore a quattro minuti dalla fine.

    Jorge Lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In quinta posizione la migliore delle Ducati è ancora una volta quella di Nicky Hayden, capace di strappare un ultimo giro davvero eccezionale e di chiudere le sue qualifiche ad un secondo di distacco dalla vetta, anche se il gap dai primi rimane ancora troppo alto, basta vedere la prestazione del compagno di squadra Valentino Rossi, che non va oltre una deludente 12esima posizione ad oltre due secondi dalla testa resa ancora più amara dal fatto di essere l’ultima moto prototipo, davanti soltanto alle CRT 800 guidate da Colin Edwards in 13esima posizione. E’ chiaro che il feeling tra la Rossa e il Dottore pare non essere ancora nato ma bisogna aspettare la gara di domani, in cui le qualità di Rossi emergono alla grande, per dare dei giudizi più precisi.

    Sesta posizione alle spalle di Hayden per Andrea Dovizioso che chiude le sue qualifiche davanti a Daniel Pedrosa, in chiara difficoltà con la sua “vibrante” RC213V che non esalta il suo stile di guida e che sembra soffrire anche le basse temperature del tracciato notturno di Losail che non sclada a sufficienza le gomme. Il pilota spagnolo accusa infatti un secondo e due decimi di distacco dalla vetta e a fatica precede di pochi centesimi  il suo connazionale Hector Barbera con la Ducati Pramac GP zero utilizzata nei test da Rossi e Hayden.

    Completano la classifica dei primi dieci l’iridato della Moto 2 Stefan Bradl con la Honda LRC e Karel Abraham con la Ducati Cardion, che per pochi ddecimi scalza la Honda Gresini di Alvaro Bautista dalla top-ten.