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  • Longo annuncia l’addio. Bologna ancora nel caos

    Longo annuncia l’addio. Bologna ancora nel caos

    In casa rossoblu Bolognese un ennesimo colpo di scena: il direttore sportivo Carmine Longo ha annunciato che non accoglierà la designazione del Consiglio di amministrazione di ieri sera, dalla durata record di sei ore, di ricoprire la carica di direttore sportivo per la prossima stagione 20011- 2012 e di occuparsi della costruzione della squadra per il prossimo campionato.

    Una decisione resa nota e comunicata tramite una lettera aperta diffusa alle agenzie di stampa della quale, però, la società ha dichiarato di essere all’ oscuro. Carmine Longo, però, ha confermato di essere intenzionato a portare a termine l’ attività fino al termine della presente stagione: “All’incarico propostomi per la direzione sportiva 2011-2012, fermo restando che continuerò la mia attività sino al termine del campionato in corso, salvo parere contrario del Bologna Fc 1909”.

    Dopo l’annuncio abbastanza ad effetto, però, appare rilevante analizzarne le reali motivazioni, che lo stesso Carmine Longo ha voluto spiegare, connesse alla difficoltà di progettazione della squadra per il prossimo futuro, a causa della continua incertezza legata alla società, precisando che la sua decisione è  scaturita proprio in seguito all’ ultimo colloquio con il presidente Albano Guaraldi, che gli ha lasciato un sentimento di profondo disagio: “Mi sento a disagio in questa situazione in continuo divenire. Ogni settimana, stando ai giornali, si leggono continue novità. Io non capisco, non mi è chiaro, e credo che andare avanti sarebbe stato un errore e avrebbe prodotto danni al Bologna. Ho 66 anni e non voglio prendermi un ‘coccolone’. Credo sia giusto eliminare questo senso di disagio. Ma non mi dimetto: mi era stato chiesto di restare fino alla fine qualunque cosa fosse successo. E io resto. Se poi il Bologna dalla mia rinuncia arriva a decisioni diverse, è libero di farlo”.

    Dopo la rinuncia all’ incarico da parte di Carmine Longo, il vuoto gestionale dovrà essere colmato al più presto, anche per non fornire segnali di inequivocabile incertezza e destebilizzazione. Al suo posto, dunque, dovrebbe costruire la squadra il vicepresidente Maurizio Setti, con il mandato di investire fino ad un massimo di circa 1,5 – 2 milioni di euro sul mercato, se entro il 12 Maggio la società provvederà alla ricapitalizzazione.

    Oltre ai problemi societari, però, le questioni che preoccupano l’ambiente riguardano anche lo spogliatoio e la panchina di Alberto Malesani. Infatti, nonostante la stagione quasi miracolosa, che ha portato ad una tranquilla salvezza, nonostante i terremoti societari, la penalizzazione, ed il parziale blocco degli stipendi, dopo quattro sconfitte consecutive anche il suo mito è stato oscurato, e se dovesse arrivare la quinta sconfitta di fila, nella prossima partita contro il Milan a San Siro – peraltro un impegno tutt’altro che agevole – rischierebbe seriamente di essere esonerato prima del termine del campionato.

    A fine stagione, invece, il suo esonero pare ormai certo, anche dopo il confronto con il vicepresidente Maurizio Setti, avvenuto nei giorni scorsi, che non ha evidenziato un particolare feeling fra il tecnico ed il dirigente.

    Quel che appare con assoluta certezza è, dunque, che in casa rossoblu in questo momento manchi completamente il clima idoneo per prendere decisioni importanti e ponderate, e le uniche decisioni sembrano  finalizzate a non gettare solide basi per il futuro prossimo. Inoltre, la mancanza di serenità potrà finire per distruggere quel che di buono, nonostante le numerosissime difficoltà di questa stagione, finora si era riusciti a costruire, soprattutto a livello di unità di intenti nel gruppo di giocatori guidati da capitan Marco Di Vaio.

  • Bologna ora è un’isola felice, Di Vaio e Malesani vicini al rinnovo

    Bologna ora è un’isola felice, Di Vaio e Malesani vicini al rinnovo

    E’ senza ombra di dubbio una delle più belle sorprese di questa stagione, la gestione Porcedda è ormai solo un lontano ricordo da dimenticare, da una parte, ma da ricordare allo stesso tempo per cercare di non commettere gli stessi errori. Stiamo parlando del Bologna che sta compiendo un autentico miracolo calcistico dopo le controversie societarie che hanno caratterizzato l’inizio della stagione e sul quale nessuno avrebbe scommesso un euro sulla salvezza. Senza entrarne nel merito, la situazione in seno al club ora pare essersi stabilizzata grazie all’ingresso in società, oltre dell’imprenditore Massimo Zanetti nei mesi scorsi, anche quella dell’ex patron Alfredo Cazzola che hanno portato nuova linfa nelle casse felsinee creando una società più solida e consentendo di salvare i rossoblu dal fallimento.

    Tutto questo è potuto accadere in primo luogo grazie alla compattezza del gruppo, giocatori e tecnico hanno fatto quadrato e hanno saputo mettere da parte le difficoltà economiche concentrandosi solamente sul calcio giocato attirando l’interesse degli imprenditori che hanno preso a cuore le sorti del club.

    Conquistata oramai la salvezza il Bologna, nonostante sia stato penalizzato di 3 punti per inadempienze Co.Vi.Soc. , si trova ai margini della zona Europa League, un obiettivo impensabile soltanto fino a pochi mesi fa frutto del duro lavoro svolto da mister Alberto Malesani e da una rosa di giocatori che hanno dimostrato di tenere alla maglia prima che al portafogli, a partire da capitan Marco Di Vaio che, nonostante le sue 35 primavere a luglio, sta trascinando la squadra a suon di gol. L’attaccante ha già segnato 18 reti in campionato, bottino che è destinato ad aumentare ulteriormente visto lo splendido periodo di forma che caratterizza lui e i compagni.
    In particolare la vittoria di prestigio a Torino, cosa che non succedeva da 31 anni, contro una deleritta Juventus, ha portato l’entusiasmo a mille nella città emiliana.

    E proprio i due condottieri sono al centro di trattative di rinnovo: per Di Vaio è già tutto programmato, chiuderà la carriera a Bologna, come da lui stesso dichiarato giorni fa, dopo aver rifiutato offerte importanti anche di grossi club a gennaio. Ma al cuor non si comanda e l’attaccante nei prossimi giorni prolungherà il suo contratto per altre due stagioni a quasi un milione di euro a stagione. Poi, una volta che deciderà di appendere gli scarpini al chiodo, per lui è già pronta una scrivania da dirigente a Casteldebole. Un pò più intricato il discorso per il tecnico: a Malesani è stato proposto il rinnovo per un altro anno, lui ha richiesto un biennale perchè a Bologna si trova bene e perchè desidera una continuità di progetto insieme al ds Carmine Longo, al quale è stato proposto pure il prolungamento. Le parti restano comunque vicine e si rincontreranno nelle prossime settimane ma tutto fa supporre che la fumata nel cielo sia di colore bianco. E a Bologna tutti lo auspicano.