La Juventus domina per quasi un’ora la gara ma non concretizza. L’Inter riesce a reagire, trova il pareggio con il solito Icardi, spesso giustiziere dei bianconeri, e nel finale con una Juve lanciata in avanti, sfiora anche il successo.
Una Juventus che è parsa stanca dopo una partenza super, l’Inter invece dopo un primo tempo davvero brutto è cresciuta concludendo anche fisicamente meglio degli avversari.
Un pareggio che permette alla Juventus di rimanere in testa, con un solo punto sulla Roma. Un punticino invece che non cambia molto la classifica dell’Inter ma che certamente dà morale ai nerazzurri.
Veniamo al racconto della gara.
Allegri sceglie la migliore formazione con Tevez e Llorente di punta, supportati da Vidal. Mancini, che non può schierare Palacio influenzato, schiera Hernanes e Kovacic dietro ad Icardi, panchina per il nuovo arrivato Podolski.
Partenza super della Juventus che al 2° ha un’occasione ma la conclusione di Marchisio, piuttosto libero, finisce a lato non di molto. Il gol è solo rimandato perchè al 4° Vidal s’inventa una gran giocata di tacco, poi serve in mezzo Tevez che da due passi segna il gol del vantaggio. La reazione dell’Inter non si vede ed al 12° D’Ambrosio è bravo a salvare su un tiro piuttosto insidioso di Vidal. A questo punto la squadra di Mancini prova a crescere specialmente in intensità ed aggressività. Al 27° Handanovic, dopo l’ennesimo errore in disimpegno della difesa nerazzurra, è bravo a salvare sul tiro da fuori di Vidal. Al 35° il portiere sloveno è ancora protagonista con un vero e proprio miracolo su Pogba, autore di una giocata geniale. L’Inter accusa la pressione della Juventus e non riesce mai a rendersi pericolosa, il primo tempo si chiude sul 1-0 per i bianconeri.
La ripresa parte con equilibrio, l’Inter cerca l’aggressività ma la gestione della palla dei nerazzurri rimane complicata. Al 53° Mancini si gioca la carta Podolski, che va a sostituire Kuzmanovic spostando in avanti il baricentro nerazzurro. Al 64° un lampo dell’Inter vale il pareggio, palla in profondità per Icardi che entra in area e piazza il diagonale che vale il pareggio. Al 69° ancora Handanovic che si lancia a salvare una punizione di Pirlo. La Juventus cresce ma è l’Inter ad avere un’occasione clamorosa non sfruttata da Icardi in contropiede. Poco dopo è Buffon a sfoderare una gran parata su tiro di Icardi. La Juve vuole vincere ma si scopre, Icardi spreca, Osvaldo si infuria. Al 86° Kovacic prende il rosso diretto lasciando i suoi in 10. Gli uomini di Allegri ci provano ma non riescono a sfondare, l’Inter regge e Handanovic salva proprio all’ultimo secondo. Non c’è più tempo finisce 1-1.
Una gara combattuta, tiratissima che ha visto la Juventus avere diversi matchpoint per far sua quella Supercoppa che in realtà è stata alzata dal Napoli.
I protagonisti della serata sono stati i due attaccanti argentini, Higuain e Tevez, ed i due portieri, Rafael e Buffon. Alla fine, dopo 120 minuti, non belli ma intensi, e 18 rigori calciati l’hanno spuntata i partenopei che così chiudono il 2014 in bellezza con un bel trofeo messo in bacheca.
Veniamo al racconto di questa lunghissima serata di calcio a Doha.
Allegri schiera la squadra prevista alla vigilia, mentre Benitez sorprende inserendo De Guzman nel trio di trequartisti e lasciando Mertens in panchina.
La partenza è equilibrata con i bianconeri a fare la gara. L’equilibrio dura pochissimo perchè al 4° da un pasticcio tra Albiol e Koulibaly, sbuca Tevez che si presenta davanti a Rafael e fa 1-0. Il gol mette la carica alla Juventus che continua a fare gioco, la prima reazione del Napoli si vede al 11° con una ripartenza e la susseguente conclusione di Hamsik che finisce alta. Al 15° dopo un paio di minuti di possesso palla arriva una ghiotta occasione per il Napoli, Hamsik sfrutta un mancato intervento di Chiellini e calcia, la conclusione è sfiorata dallo stesso difensore livornese e si stampa sul palo. Il Napoli prova ad aumentare la pressione, la Juventus pare calare l’intensità ma appena possono i bianconeri provano a far male come accade al 22° quando Rafael è costretto ad una grande respinta sul tiro al volo dell’Apache. Il portiere brasiliano si ripete un minuto dopo sempre su Tevez, con una deviazione in corner. Il Napoli però è solo Hamsik, lo slovacco ci riprova ma il suo tiro non inquadra per poco lo specchio. Higuain inizia a scaldarsi con un paio di conclusioni non precise, poi al 42° costringe Buffon al tuffo per salvare un altro suo tiro. Dopo un minuto di recupero finisce il primo tempo.
Si riparte senza cambi e con i ritmi che rimangono bassi nei primi minuti. Al 54° errore grave di Callejon che ben imbeccato, si presenta davanti a Buffon e lascia partire il diagonale che si spegne sul fondo. Gli azzurri sono però più propositivi, più intensi, ci provano in tutte le maniere ma la difesa bianconera tiene e viene aiutata anche dalla fortuna quando il pallonetto di Higuain si spegne sul palo. Fortuna che poco dopo aiuta anche il Napoli, la respinta di Rafael infatti incoccia Koulibaly e si spegne di pochissimo a lato del palo. Al 68° arriva il meritato pareggio del Napoli, De Guzman fugge sulla fascia, piazza il cross ed Higuain di testa batte Buffon. Il gol del pari costringe la Juventus a giocare e dopo un tiro strozzato da Tevez, arriva al 75° un colpo di testa di Llorente fuori non di molto. I ritmi non si alzano, al 90° Tevez ha la palla della vittoria ma il suo tocco in spaccata esce sul fondo. Dopo 2 minuti di recupero arriva il fischio finale si va ai supplementari.
Il primo tempo supplementare vede la Juventus provare a gestire la palla e con alcune interessanti giocate di Tevez, Pereyera e Pogba prova ad impensierire Rafael. La Juve sale di tono e anche Llorente al 97° si presenta al tiro, palla fuori di poco. Al 100° i bianconeri gridano al gol ma la conclusione a botta sicura di Vidal è salvata sulla linea da Koulibaly. Il Napoli tenta qualche ripartenza ma non riesce a rendersi pericoloso. Il primo tempo supplementare finisce sul 1-1.
Neanche tempo di ripartire che Tevez riceve da Pogba al limite, controlla la palla, si gira in un fazzoletto di terreno e deposita il tiro nell’angolino basso per il nuovo vantaggio bianconero. A metà del tempo diventa protagonista Buffon che prima salva su Higuain e poi, dopo un’incomprensione con Bonucci, ferma Callejon lanciato a rete. Il Napoli si getta in avanti e al 118° in una mischia sbuca Higuain che con la zampata batte Buffon e fa 2-2. Non succede più niente, si va ai calci di rigore.
Dal dischetto le emozioni si moltiplicano, parte male il Napoli con Buffon che para a Jorginho. Tocca a Tevez ed è palo, poi arrivano una serie di 5 a testa perfetti. Va dal dischetto Mertens e Buffon para, Chiellini ha il Matchpoint ma Rafael respinge. Tocca a Callejon ed il portiere bianconero para ancora. Anche Pereyra ha la palla per vincere ma calcia altissimo. Va Koulibaly colpisce il palo ma la palla entra. Il pallone tocca a Padoin, Rafael decide di ergersi a protagonista e respinge consegnando la coppa al Napoli.
JUVENTUS – NAPOLI 7-8 d.c.r. (2-2 d.t.s) (1-1 al 90°) (1-0) (4°, 106° Tevez (J), 68°, 118° Higuain (N))
Cagliari-Juventus e Napoli-Parma sono stati i due anticipi della sedicesima giornata del Campionato di Serie A disputati giovedì 18 dicembre dato che Juventus e Napoli saranno impegnate lunedì sera nella Supercoppa Italiana in quel di Doha.
CAGLIARI – JUVENTUS 1-3 Netta vittoria della Juventus al “Sant’Elia” di Cagliari per 1-3, partita che già nei primi venti minuti di gara si era messa nel verso giusto per la formazione allenata da Allegri: avanti per 0-2 e gara in discesa. Gol di Tevez dopo 3′ e raddoppio di Vidal al 15′; l’attaccante argentino, che non segnava un gol dal 26 novembre è
stato lesto su una respinta corta del portiere Cragno, invece Vidal ha pescato un gran gol da fuori area a giro sul secondo palo su cross di Evra, il Cagliari è tutto in un colpo di testa di Ekdal; nella ripresa la Juventus ha colpito ancora con Llorente: lancio effettuato da Pirlo e rete con la complicità di Ceppitelli e del portiere. Il Cagliari ha provato a riaprire la gara con la testata di Rossettini, con la complicità di Evra e Vidal che si sono ostacolati a vicenda. La squadra di Allegri chiude in testa il 2014 e si riporta, temporaneamente, a più quattro punti sulla Roma.
Cagliari-Juventus 1-3 3′ Tevez, 15′ Vidal, 5′ st Llorente (J), 20′ st Rossettini (C)
Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Ogbonna, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Vidal; Pereyra (35′ st Padoin); Llorente (28′ st Morata), Tevez (41′ st Giovinco). A disp.: Storari, Rubinho, Romagna, Mattiello, Pogba, Pepe, Coman. All.: Allegri.
Arbitro: Mazzoleni.
NAPOLI – PARMA 2-0 Torna a vincere il Napoli nel secondo anticipo valido per la 16esima giornata del Campionato di Serie A, 2-0 il punteggio finale ottenuto sconfiggendo tra le mura amiche il Parma. Il vantaggio dei padroni di casa è arrivato al 19′ con Zapata il quale ha lavorato un pallone a centro area di rigore, aggirando la marcatura, calciando in porta bucando Mirante. Il Parma ha accusato il colpo e dopo 30′ ha subito la seconda rete: Callejon è entrato in area di rigore ed è stato toccato da Gobbi, per il direttore di gara ci sono stati gli estremi per il calcio di rigore il quale è stato realizzato da Mertens nonostante Mirante abbia intuito la traiettoria. Nella ripresa l’estremo difensore degli ospiti è stato bravo a bloccare le conclusioni di Callejon, Zapata e Higuain mentre i padroni di casa l’unico brivido lo hanno passato per merito di Lodi che ha colpito il palo con un tiro a giro. Per la squadra di Benitez momentaneo terzo posto in solitaria in classifica; per Donadoni e squadra il continuo tira e molla in atto per il cambio al vertice della società non sta sicuramente aiutando a rasserenare l’ambiente in evidente difficoltà.
Serviva la vittoria, servivano i 3 punti e in Svezia, su un campo davvero in condizioni difficili, è arrivato un prezioso successo per 2-0 contro il Malmoe.
Una Juventus che ha sofferto, ci ha messo 49 minuti per sbloccarla, grazie a Llorente, ha tenuto la gara in vita per molto, troppo tempo e poi al 88° l’ha chiusa grazie al gol del solito Tevez che quindi è tornato a sbloccarsi anche in trasferta in Europa.
La qualificazioni agli ottavi adesso è ad un passo, visto il contemporaneo 4-0 ottenuto dall’Atletico Madrid sull’Olympiacos, basterà non perdere allo Juventus Stadium contro l’Atletico (in caso in cui il Malmoe fermi i greci ad Atene, in quel caso la Juve potrebbe anche perdere) o addirittura conquistando un successo con due gol di scarto sugli spagnoli, la compagine di Allegri potrebbe conquistare il primo posto sul girone.
Il Malmoe ha fatto poco, ha cercato di mettere il cuore dopo aver incassato lo 0-1 senza però riuscire mai a surclassare gli avversari e costringendo Buffon sostanzialmente all’ordinaria amministrazione.
Veniamo al racconto di questo match.
Allegri manda in campo la squadra preventivata alla vigilia, con Vidal al posto di Pereyra e Padoin confermato in fascia.
Il Malmoe come previsto gioca con il 4-4-2 molto quadrato e con Rosenberg-Thelin coppia d’attacco.
Si parte con un campo in condizioni inguardabili, gli svedesi provano ad essere più aggressivi mentre la Juventus pare in attesa. L’unico a provare a mettersi in mostra è Thelin che va al tiro un paio di volte, molto distante dallo specchio. La prima vera occasione però capita a Vidal che riceve una palla da Lichtsteiner, partito in progressione, ma il tiro del cileno è centrale e Olsen respinge. Il Malmoe si chiude bene, la Juventus non trova varchi, se non con un imbucata di Pirlo che però Marchisio non aggancia. Al 36° protagonista ancora Marchisio con un inserimento, il numero 8bianconero calcia al volo ma Olsen sfodera un miracolo e salva in corner. Al 43° la risposta svedese con Forsberg che entra in area e calcia sull’esterno della rete. Il primo tempo sostanzialmente non regala altre emozioni e si chiude sullo 0-0.
Si riparte ed è subito Marchisio ad avere l’occasione con una bella conclusione al volo ma Olsen è pronto e respinge. La Juve però preme e si crea un’altra ghiotta chance con Tevez che non arriva per un attimo sul pallone. Il gol però è nell’aria e al 49° Llorente, imbeccato da Marchisio, si invola, entra in area dribbla il portiere e deposita facile facile in rete. Il gol carica i bianconeri che provano a tenere la squadra alta e a schiacciare gli svedesi nella propria metà campo. Intanto prosegue la sfida Marchisio-Olsen con il portiere che respinge un altro tiro del centrocampista. Il Malmoe si fa rivedere solo al 65° con una conclusione di Adu ben bloccata da Buffon. Subito dopo altra ripartenza bianconera con Tevez che conclude però troppo debolmente per impensierire Olsen che blocca. Il Malmoe ci mette grinta, cuore e non molla tenendo sempre aperta la gara. Al 87° clamoroso errore sottoporta di Morata che da pochi passi, solissimo, centra la traversa. Ma è questione di un minuto, perchè su una ripartenza Morata si scontra con Johansson, la palla arriva a Pogba che serve Tevez che solo davanti ad Olsen colpisce malissimo ma segna. Il gol scatena la rabbia degli svedesi che si scagliano su Proença, l’arbitro portoghese estrae il giallo per Rosenberg e per il portiere Olsen e il rosso per Johansson. Nei restanti minuti c’è tempo per una bella parata di Buffon poi, tra i fischi del pubblico, arriva il fischio finale.
Questa sera a Malmoe la Juventus si gioca una fetta importante di stagioni, contro gli svedesi i bianconeri dovranno assolutamente portare a casa i 3 punti per continuare a coltivare la possibilità di qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League.
Un unico risultato, la vittoria, per presentarsi all’ultima giornata con più serenità nella sfida casalinga contro l’Atletico, un pareggio o una sconfitta non metterebbero fuori causa matematicamente la Juventus ma renderebbero minime le chance di passaggio del turno.
Una trasferta sicuramente difficile per diversi fattori, in primis il fatto che la Juventus deve guarire dal “mal di trasferta”, 5 sconfitte ed un pareggio nelle ultime 6 gare di Champions lontano da Torino. Un altro fattore da non sottovalutare sarà il campo che pare essere in pessime condizione e potrebbe creare problemi per i gioco a terra.
Allegri è conscio di queste problematiche ma in conferenza stampa si è dimostrato fiducioso di poter conquistare i 3 punti anche grazie al ritorno al gol in una trasferta europea di Carlos Tevez:
Sarà una partita tutt’altro che semplice per noi.Il Malmoe in casa gioca un buon calcio e lo ha dimostrato anche con l’Atletico Madrid. Il campo non è in perfette condizioni ma non dobbiamo attacchiamoci alle condizioni del terreno di gioco. Dobbiamo fare i conti con quello che c’è e dimostrare di saper andare oltre queste questioni. Sono certo che sarà la volta buona per un gol di Tevez in trasferta di Champions, proprio con gli svedesi in casa è tornato al gol dopo tanti anni in Champions,ora si sbloccherà anche fuori casa. Nelle altre due trasferte (Madrid e Atene) abbiamo perso immeritatamente. Ora dovremo capire subito come affrontare gli svedesi e vincere.
Il tecnico del Malmoe, Hareide ha dimostrato grande sicurezza e fiducia nei suoi:
Siamo molto fiduciosi, nel nostro stadio ci sentiamo più forti, la Juventus non ci fa paura. Sarà una gara totalmente diversa da quella di Torino. Non partiamo assolutamente battuti, non mi preoccupa il fatto che il nostro campionato sia finito da due settimane, loro potrebbero avere maggior ritmo, ma noi ci siamo ben allenati. Nessuna marcatura particolare per Tevez. Non dobbiamo snaturare completamente il nostro gioco.
Per quanto riguarda le formazioni, Allegri pare essere orientato a confermare il modulo (4-3-2-1) e 10 calciatori visti in campo contro la Lazio con Vidal che dovrebbe ritrovare il posto da titolare al posto di Pereyra e con Padoin che, nonostante il recupero di Evra, dovrebbe esser confermato sulla fascia.
Gli svedesi dovrebbero scendere in campo con un 4-4-2 che vede la coppia d’attacco formata dall’esperto Rosenberg e da Thelin.
La giornata numero 11 in Serie A si è rivelata piuttosto prolifica per i fantallenatori con diverse marcature multiple, rigori parati, ritorni al gol come quello di El Shaarawy e prime volte come accaduto per l’attaccante del Cagliari Farias.
Veniamo quindi alla nostra rubrica statistiche fantacalcio dove analizzeremo l’undicesima giornata della Serie A 2014/15.
In questo turno sono stati segnati 28 Gol: Farias, Djuric, Pellissier (2), Barba, Maccarone, Icardi (2), Lichtsteiner, Llorente (2), Morata (2), Tevez (2), Djordjevic, El Shaarawy, Menez, Higuain, Dybala, Keita, Ljajic, Torosidis, Eder, Okaka, Thereau, Nico Lopez, Toni.
Gli assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 13: Rossettini, Bellomo, Mario Rui, Valdifiori, Palacio (2), Lichtsteiner, Coman, Candreva, Totti, Gabbiadini, Christodoulopoulos, Saviola.
In questo turno sono state ben 5 le marcature multiple, si tratta di cinque doppiette tre delle quali arrivate dagli attaccanti della Juventus, Llorente, Tevez e Morata nel 7-0 dei bianconeri sul Parma. C’è la doppietta dell’eterno Sergio Pellissier che ha permesso al Chievo di conquistare i 3 punti contro il Cesena e quella di Mauro Icardi che però è valsa soltanto un pareggio per l’Inter nel match di San Siro contro il Verona.
Ci sono stati ben 3 rigori parati, ha iniziato Perin neutralizzando la conclusione di Avelar nel lunch match Cagliari-Genoa, poi nel pomeriggio è stato il turno del portiere dell’Udinese Karnezis che a Palermo ha sfiorato il rigore di Dybala ma poi ha neutralizzato quello di Vazquez e nel posticipo serale è stato lo specialista Handanovic ad ipnotizzare Toni nella sfida tra Inter e Verona.
Per quanto riguarda i Malus, oltre ai rigori sbagliati si segnala l’autorete del cagliaritano Rossettini che ha regalato il pareggio al Genoa e le espulsioni di Bonera (Milan), Sturaro (Genoa) e Medel (Inter).
Il titolo di miglior punteggio di giornata se lo sono conteso i “marcatori multipli”: Icardi, Pellissier, Llorente, Morata e Tevez. Ad ottenere il maggior punteggio è stato l’Apache che oltre ai 6 punti di Bonus ha avuto un 8 in pagella che porta il suo totale a 14 punti.
Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 11° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):
Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 11° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):
Mirante -3; Avelar 1, Costa 4, Felipe 4, Lucarelli 4; Vazquez 2, Lodi 4, Medel 4; Cassano 4.5, Ghezzal 4.5, Longo 5
Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, cn almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 11° giornata di Serie A:
La Juventus nella gara del pomeriggio ha mandato un messaggio chiaro e diretto alla Roma e a tutte le squadre che vogliono provare a conquistare lo scudetto.
Contro il Parma allo Juventus Stadium arriva un successo nettissimo per 7-0, una gara praticamente senza storia ed in attesa dei posticipi Fiorentina-Napoli, Inter-Verona e Roma-Torino si porta a +6 sulla seconda.
Nelle altre gare pareggio vivace, all’ora di pranzo tra Cagliari e Genoa, caduta della Lazio che viene sconfitta 2-1 ad Empoli, successo fondamentale per il Chievo nello scontro diretto salvezza contro il Cesena e pareggio per 1-1, con qualche rimpianto per i rosanero, tra Palermo ed Udinese.
Veniamo al racconto delle gare di questo pomeriggio partendo dalla sfida del S.Elia.
Cagliari e Genoa hanno dato vita ad una partita vivace con una buona partenza dei liguri ed una progressiva crescita dei padroni di casa che al 16° trovano il vantaggio grazie a Farias abile a sfruttare un’incertezza tra Marchese e Perin. Il Genoa però non molla, sfiora il pari con Pinilla in rovesciata, colpisce un palo con Kucka e al 53° trova il meritato pari: azione personale di Perotti che mette in mezzo, Rossettini tenta un intervento difensivo ma la spinge nella propria porta. Entrambe le squadre cercano il successo, il Cagliari ci va vicino con un palo di Conti su punizione. I padroni di casa al 76° avrebbero la chance per conquistare i tre punti, Sturaro commette fallo da rigore e viene espulso. Dal dischetto va Avelar ma Perin neutralizza la conclusione e alla fine è 1-1.
Ammoniti: Joao Pedro (C), Conti (C), Sau (C), Avelar (C), Balzano (C), Sturaro (G), Edenilson (G), Antonelli (G), Burdisso (G)
Espulsi: Sturaro (G)
Allo Juventus Stadium va in scena un totale dominio con un SettebelloJuve. I bianconeri, oggi in blu, partono fortissimo, vanno più volte vicino al vantaggio che poi trovano al 24° grazie al tap-in vincente di Llorente dopo una corta respinta di Mirante su tiro di Pogba. Sbloccato il risultato tutto diventa più semplice e dopo 5 minuti Lichtsteiner trova un gran gol col tiro da fuori. Altri 7 minuti e Llorente trova la doppietta con un tocco facile facile su assist dell’esterno svizzero. Nella ripresa si scatena Tevez che prima si inventa il 4-0 con una cavalcata vincente e prepotente, poi fa doppietta con il tocco facile dopo una ribattuta di Mirante. Negli ultimi minuti c’è gloria anche per Morata che trova la doppietta del definitivo 7-0. Il 4-3-2-1 della Juve di Allegri pare funzionare, il Parma di Donadoni è stato troppo brutto per esser vero.
Parma (3-5-2): Mirante; Felipe, Lucarelli, Costa; Rispoli, Acquah, Lodi, J. Mauri (54° Mariga), De Ceglie (46° Gobbi); Cassano (69° Belfodil), Ghezzal.
Allenatore: Donadoni.
Arbitro: Russo.
Ammoniti: Acquah (P).
La Lazio cade dopo 6 turni positivi mentre l’Empoli torna a fare punti dopo 3 sconfitte consecutive. Gli uomini di Sarri come già accaduto durante l’anno ha sfruttato i calci piazzati per poter portare a casa i tre punti. La partita senza grandi emozioni si sblocca al 52° quando Barba su azione da corner, con il colpo di testa porta avanti i suoi. Passano 3 minuti, altro schema da calcio piazzato e Maccarone fa 2-0. La Lazio reagisce ed al 67° accorcia le distanze con il colpo di testa di Djordjevic ma non basta a sorridere sono i toscani.
Lazio (4-3-3): Berisha; Cavanda, De Vrij, Ciani, Braafheid (58°Klose); Parolo (32° F. Anderson), Biglia, Lulic; Candreva, Djordjevic, Mauri (43° Ederson).
Allenatore: Pioli.
Arbitro: Mazzoleni.
Ammoniti: Mario Rui (E), Cavanda (L), Ederson (L)
Il Palermo rimonta l’Udinese e conquista un punto importante ma i rosanero possono rimpiangere per il rigore fallito da Vazquez, anzi parato da Karnezis. Pronti via e l’Udinese va subito in vantaggio con Thereau abile a ribadire in rete una parata di Sorrentino su Danilo. Il Palermo si butta in avanti e sul finire del primo tempo trova il pareggio con un rigore trasformato da Dybala. Nella ripresa, oltre al rigore fallito, i rosanero ci provano ma la difesa friulana tiene.
Ammoniti: Sorrentino (P), Badu (U), Allan (U), Piris (U), Kone (U), Pinzi (U).
Sergio Pellissier è l’eroe del Chievo. L’attaccante gialloblù trova una doppietta, ad inizio e fine secondo tempo che consegna i tre punti ai suoi rendendo inutile il momentaneo pari di Djuric arrivato al 88°.
La Juventus di Allegri si trova dinanzi alla prima svolta fondamentale della stagione, questa sera allo Juventus Stadium contro l’Olympiacos, per la 4° gara della fase a gironi di Champions League, i bianconeri hanno a disposizione solo un risultato: la vittoria.
Le due sconfitte maturate in trasferta con Atletico Madrid e proprio con i greci pone la squadra di Allegri con le spalle al muro, il successo è obbligatorio se si vogliono ancora alimentare speranze di passaggio del turno e sarà fondamentale che tutti gli interpreti diano il massimo sul campo per superare un ostacolo che non pare insormontabile.
In conferenza stampa il tecnico livornese è apparsi sicuro e convinto dei mezzi della propria squadra, confidando nel pubblico amico e aspettandosi un Olympiacos speculare rispetto a quello visto ad Atene:
Domani l’importante è vincere.La crescita nel secondo tempo dimostra che la squadra sta bene. E’ importante aumentare il ritmo progressivamente, soprattutto quando gli avversari iniziano a calare. Non esiste alcun complesso europeo. Abbiamo però tre punti e dobbiamo rimediare a questa situazione. Mi aspetto più o meno una gara simile a quella di Atene. Dovremo fare una partita migliore sul piano tecnico, servirà anche maggiore intensità. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia, servono nervi saldi e sfruttare tutto il tempo a nostra disposizione per ottenere il risultato che ci interessa. I tifosi sono stati eccezionali, questa sera servirà entusiasmo e positività, ci dovrà essere un’atmosfera bellissima.
Il tecnico dell’Olympiacos Michel è convinto dei mezzi della propria squadra e sicuro di poter fare bene come accaduto all’andata:
Per loro sarà una partita decisiva, quindi è la Juventus che avrà addosso più pressione. Il nostro obiettivo è quello di cercare di fare anche meglio dell’andata al Pireo e di ottenere un altro risultato positivo.
Per quanto riguarda le formazioni Allegri, vista la molto probabile assenza di Ogbonna, potrebbe rinunciare al 3-5-2 e puntare su un 4-3-1-2 con Lichtsteiner ed Asamoah sulle fasce, Pirlo, Marchisio e Pogba sulla mediana con Vidal dietro alla coppia Tevez-Morata. Asamoah però è un incognita e quindi potrebbe venir sostituito da Padoin.
Michel invece, nel suo 4-2-3-1, recupera N’dinga e Dominguez ma molto probabilmente rinuncerà anche stavolta dal primo minuto ad Afellay.
Una brutta Juventus per almeno 60 minuti, esce con le ossa rotte dallo stadio Karaiskakis e con una sconfitta firmata dalla rete di Kasami nel primo tempo e dalle fenomenali parate del portiere Roberto nell’ultima mezz’ora.
Una sconfitta pesante che poteva essere un pareggio se non ci fosse stato l’ottimo portiere dei greci ma questo però non deve essere un alibi, la Juventus vista nel primo tempo è stata davvero troppo brutta, troppo sottoritmo e con due dei protagonisti annunciati ed attesi, Pirlo e Tevez (che si è un pochino riscattato nel finale) che hanno disputato una gara decisamente sotto i loro potenziali. Ora, vista la contemporanea vittoria dell’Atletico sul Malmoe, la situazione del girone si complica, niente è impossibile ma adesso a Torino sarà obbligatorio battere i greci.
Tanto merito va anche al tecnico dell’Olympiacos Michel che ha schierato una squadra quadrata e compatta che ha beneficiato di un ottimo Dominguez, davvero incontenibile a tratti nella prima frazione.
Per quanto riguarda le formazioni Allegri scioglie i due ballottaggi a favore di Pirlo e Morata.
Michel invece sistema la squadra con il 4-4-2 puntando sull’estro di Dominguez e sul BomberMitroglou davanti, lasciando Afellay inizialmente in panchina.
Parte subito forte l’Olympiacos con Masuaku che dalla fascia mette un paio di cross bassi insidiosi. Al 7° punizione quasi perfetta di Dominguez con Buffon che vola a deviare in corner. La Juve inizia ad accendersi con Morata che dribbla il difensore avversario ma il suo cross viene respinto in corner e sul susseguente tiro dalla bandierina El Abdellaoui salva sulla linea su un tocco di Tevez. I bianconeri crescono ed al 19° trovano anche il gol ma Tevez è in fuorigioco, rete annullata. La spinta di Masuaku torna a farsi sentire con l’ennesimo cross che permette a Dominguez la gran giocata, palla fuori di poco. Al 35° Pirlo sbaglia nuovamente un passaggio che permette ai biancorossi di infilare un contropiede ben finalizzato da Kasami col tiro preciso da fuori. Morata prova a trascinare i suoi ma una Juve troppo brutta non riesce a rendersi pericolosa, si va al riposo sul 1-0 per i greci.
La Juventus prova a partire un po’ più forte ma gli errori d’impostazione sono sempre presenti. Al 57° dopo una punizione totalmente sballata finisce la pessima gara di Pirlo. Al 60° Kasami fallisce un occasione ghiottissima per raddoppiare. Al 65° gran giocata di Morata che scambia con Tevez si gira e calcia ma Roberto respinge, Pogba si lamenta con il compagno perchè era messo meglio per calciare a rete. La Juventus cresce e cominciano ad arrivare le occasioni e Roberto sfodera un’altra super parata su Tevez al 75°. 80° miracolo di Roberto che tocca sulla traversa una violenta conclusione di Morata. Il protagonista è sempre Roberto che cala un vero e proprio muro davanti alla sua porta. Allegri prova anche la carta Giovinco per Pogba ma non c’è niente da fare, la gara la vince l’Olympiacos 1-0 ed ora nel girone si fa durissima.
Questa sera ad Atene la Juventus si trova davanti il primo fondamentale snodo stagionale. La gara contro l’Olympiacos vale molto più dei tre punti in palio, vincere nella bolgia di Atene, in un girone decisamente equilibrato con tutte le squadre a 3 punti, potrebbe dare la giusta spinta per il proseguio del cammino europeo e cancellerebbe tutti i dubbi sorti dopo il ko in Europa con l’Atletico Madrid ed il pareggio di sabato scorso in campionato contro il Sassuolo.
Sicuramente non sarà semplice, i bianconeri dovranno giocare al Karaiskaki in un ambiente caldissimo, per questo motivo Allegri dovrà affidarsi a veri e propri guerrieri come Carlitos Tevez e Arturo Vidal.
Il cileno ci sarà dal primo minuto, è stato proprio il tecnico livornese a darne conferma in conferenza stampa, oltre a parlare dell’importanza e delle difficoltà dell’incontro:
Quelli che sono qui stanno tutti bene e possono giocare. Devo ancora fare delle scelte, giocheranno sicuramente Lichtsteiner, Ogbonna, Chiellini, Bonucci, Vidal, Tevez e Buffon. Questa sarà una partita importante ma non decisiva. Dobbiamo conquistare più punti possibile tra questa gara di Atene ed il ritorno tra 15 giorni a Torino. Troveremo un tifo caldo ma in campo vanno i giocatori, non i tifosi. Per noi sarà una gara dura sia sotto il profilo fisico che tecnico.
Dunque si parla di 7 titolari sicuri, in realtà paiono 9 quelli certi, rimangono solo due ballottaggi: a centrocampo tra Pirlo e Marchisio con il primo in vantaggio e davanti per trovare il compagno di Tevez, con Llorente che pare ancora in pole position rispetto a Morata.
Il perno fondamentale dell’attacco sarà sempre lui, l’ApacheCarlos Tevez. Il bomber bianconero in quest’inizio di stagione si è rivelato decisivo segnando 6 gol in campionato e sbloccandosi in Champions League con la doppietta all’esordio con il Malmoe, ma sopratutto quando Tevez non ha reso al top, la Juventus ha sofferto come accaduto con Atletico e Sassuolo.
Dall’altra parte della barricata ci sarà un Olympiacos, che in casa ha dimostrato di essere molto pericoloso sconfiggendo l’Atletico Madrid nel match d’esordio, il cui tecnico Michel si affiderà alla forza del BomberMitroglou, alle giocate di Afellay e all’esperienza del difensore centrale ex Barcellona e Monaco Eric Abidal.