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  • Morata-Tevez e la Juve può sognare ancora Berlino

    Morata-Tevez e la Juve può sognare ancora Berlino

    Una grandissima Juventus porta a casa il primo atto nella semifinale di Champions League contro il Real Madrid. 

    Un 2-1 fatto di grande forza, di sofferenza a tratti ma anche da ottime giocate. Morata cecchino nei primissimi minuti, una difesa praticamente perfetta, fatta eccezione per un paio di disattenzioni costate il gol di Ronaldo e la traversa di James, un Tevez sempre pronto al momento giusto ma anche uno Sturaro davvero impressionante per essere praticamente al debutto in Champions.

    Carlos Tevez | Foto Twitter
    Carlos Tevez | Foto Twitter

    Il Real di Carlo Ancelotti ha dimostrato tanti difetti nella fase difensiva, ha sfruttato i suoi campioni, James e Cr7, per trovare il momentaneo pari ma nella ripresa ha provato a schiacciare i bianconeri ma non ha quasi mai preoccupato Buffon. 

    Al ritorno per i ragazzi di Max Allegri sarà durissima, al Bernabeu non sarà per niente facile ma una Juve così può continuare a sognare di andare a Berlino.

     

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri stupisce non per la scelta del modulo, utilizza infatti il 4-3-1-2, previsto alla vigilia, ma bensì per la scelta di schierare Sturaro al posto di Pereyra con Vidal che va a fare il trequartista.

    Ancelotti in sostanza conferma sia uomini che modulo previsto alla vigilia, un 4-4-2 con Sergio Ramos spostato a centrocampo. Coppia d’attacco Bale-Cristiano Ronaldo.

    Pronti via e dopo solo un minuto, da un rinvio errato di Casillas, arriva una chance per Vidal che però tarda a calciare e viene fermato. La Juve pare aggressiva ma un errore di Pirlo lancia Bale, Bonucci prende il giallo per fermarlo. Morata con il pallonetto fa le prove per il gol che arriva dopo pochi minuti, tiro di Tevez, Casillas non trattiene e Morata spinge in gol. Il Real reagisce e al 12° un missile di Kroos è deviato in corner da Buffon. Come da logica le Merengues si riversano in avanti ma i bianconeri con un ottimo Sturaro si creano altre potenziali palle gol. Al 27°, dopo una chance sprecata da Lichtsteiner, il Real trova il pari con una bella giocata di James Rodriguez che mette sulla testa di Cristiano Ronaldo un pallone da spingere in porta. A questo punto il Real Madrid allenta un po’ la presa e la Juventus torna a farsi vedere con un bel tiro di Marchisio, fuori di poco. Al 41° Buffon può ringraziare la traversa, dopo una bella azione di squadra il colpo di testa di Rodriguez si stampa sulla traversa. Non succede molto altro, il primo tempo si chiude sul 1-1.

    Si riparte e la Juventus mostra il pressing visto nei primi minuti del primo tempo. Il Real regge piuttosto agevolmente l’inizio aggressivo dei padroni di casa e cerca di costruire. Al 57° però la Juventus si conquista un rigore per un fallo di Carvajal, misteriosamente nemmeno ammonito, su Tevez, l’Apache è freddo e trasforma. Il gol stordisce i blancos e dopo poco più di un minuto una bella azione di Evra fa tremare la difesa di Ancelotti, Pepe salva in corner. Passano i minuti e la pressione del Real si fa sempre più intensa ed asfissiante. L’occasione ghiotta però capita a Llorente al 87°, il navarro salta anche Casillas ma deve allargarsi, mette palla in mezzo ma Vidal viene chiuso. Nel finale è più la Juve a sfiorare il terzo gol che il Real al pari. Non accade altro, finisce allo Juventus Stadium, la semifinale d’andata va alla Juventus. 

     

    JUVENTUS – REAL MADRID 2-1 (8° Morata (J), 27° Ronaldo (R), 57° rig. Tevez (J))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Sturaro (64° Barzagli); Vidal; Tevez (86° Pereyra), Morata (78° Llorente).

    Allenatore: Allegri.

    Real Madrid (4-4-2): Casillas; Carvajal, Pepe, Varane, Marcelo; Rodriguez, Kroos, Ramos, Isco (63° Hernandez); Ronaldo, Bale (86° Jesè).

    Allenatore: Ancelotti.

    Arbitro: Atkinson.

    Ammoniti: Bonucci (J), Tevez (J), Carvajal (R), Rodriguez (R), Chiellini (J)

  • Juventus scudetto ad un punto, altro crollo del Milan

    Juventus scudetto ad un punto, altro crollo del Milan

    La serata del turno infrasettimanale ha avvicinato ancora di più la Juventus al 4° scudetto consecutivo. Nella delicatissima sfida contro la Fiorentina, la Juve va sotto per un calcio di rigore causato da Pirlo su Joaquin al 33°, Gonzalo Rodriguez trasforma. Passa poco più di un minuto e da un dubbio contrasto tra Sturaro e Neto nasce la punizione che Pirlo piazza sulla testa di Llorente. Pochi secondi prima della fine del primo tempo arriva il vantaggio bianconero con il colpo di testa di Tevez su cross di Evra. Nella ripresa la viola potrebbe pareggiare per un altro rigore concesso a Joaquin per fallo di Chiellini. Stavolta però Rodriguez calcia fuori. I bianconeri trovano il terzo gol con l’Apache che su perfetto lancio di Marchisio, trova il diagonale che batte Neto. La Fiorentina addolcisce la pillola della sconfitta con la perfetta punizione di Ilicic al 90°. Adesso per festeggiare la matematica conquista del titolo ai bianconeri servirà almeno un punto sabato a Genova contro la Sampdoria.

    Carlos Tevez | Foto Twitter
    Carlos Tevez | Foto Twitter

    La festa della Juventus viene rovinata dal poker della Lazio che all’Olimpico si sbarazza agevolmente del Parma. Apre le marcature con un siluro dalla distanza Parolo, raddoppia da opportunista il solito Klose e la chiude Candreva, dopo 16 minuti è già 3-0. Nella ripresa arriva anche il gol di Keita. La Lazio rimane al secondo posto mentre il Parma retrocede matematicamente.

    Allo scatto della Lazio risponde la Roma che si rialza dal Ko di San Siro ed espugna il campo del Sassuolo. A sbloccare la gara ci pensa Doumbia che di testa sigla il suo primo gol in Serie A. Il raddoppio è un vero e proprio gioiello di Florenzi. Nel secondo tempo c’è gloria anche per Pjanic che gira in rete un tocco rasoterra arretrato di Gervinho. La squadra di Garcia non vuol mollare la Champions. 

    In zona Europa League frena la Sampdoria che a Marassi non riesce a superare il Verona di un eterno Toni. I blucerchiati, rimasti in 10 per l’espulsione di Acquah, riescono comunque a passare in vantaggio con De Silvestri ben imbeccato da Muriel ma il Bomber gialloblu è in un periodo d’oro e pochi minuti dopo trova il gol del 1-1.

    Se una sponda di Genova frena, l’altra continua ad accelerare. Il Genoa di Gasperini sconfigge pure il tabù del successo in casa del Milan, che mancava da 57 anni. Il Grifone gioca un grande match e trova il vantaggio nel primo tempo con una gran giocata di Bertolacci. Il Milan sempre più in crisi incassa anche il gol dell’ex Niang, nella ripresa, bravo e fortunato a toccare in gol un tiro di Tino Costa. I rossoneri provano a riaprirla con una conclusione violenta e perfetta di Mexes ma non basta perchè nel recupero Iago Falque dal dischetto fa 1-3. Il Genoa culla il sogno europeo, il Milan crolla ancora con la posizione di Inzaghi sempre più in bilico.

    Tra Palermo e Torino finisce 2-2. Rosanero avanti con Vitiello pronto a girare in gol un corner prolungato. I granata rispondono subito con Bruno Peres lesto a toccare verso la porta un tiro sbagliato di Quagliarella. Rigoni autore di una super stagione in fase realizzativa, riporta in vantaggio il Palermo ma nella ripresa Maxi Lopez, partito sul filo del fuorigioco, fissa il risultato sul pareggio.

    Un gol di Meggiorini regala la matematica salvezza per il Chievo e condanna il Cagliari che ora vede la salvezza distante 8 punti.

    Pinilla spinge l’Atalanta verso la permanenza in A. Il cileno sblocca il risultato a Cesena, sfruttando una papera di Agliardi. I romagnoli non mollano e prima trovano il pari con Brienza dagli undici metri e poi passano addirittura in vantaggio con un gran pallonetto di Carbonero. I bianconeri però non hanno fatto i conti con Pinilla che trova il 2-2 con una specialità della casa, la rovesciata. Al Manuzzi finisce in parità e per il Cesena la salvezza si fa lontana.

     

    RISULTATI 33° GIORNATA

    Udinese – Inter 1-2 (47° rig. Icardi (I), 50° Di Natale (U), 65° Podolski (I)) giocata ieri

    Cesena – Atalanta 2-2 (50°, 82° Pinilla (A), 56° rig. Brienza (C), 70° Carbonero (C))

    Chievo – Cagliari 1-0 (11° Meggiorini)

    Juventus – Fiorentina 3-2 (33° rig. Rodríguez (F), 36° Llorente (J), 45°+1, 70° Tévez (J), 90° Iličič (F))

    Lazio – Parma 4-0 (10° Parolo, 13° Klose, 16° Candreva, 81° Keita)

    Milan – Genoa 1-3 (36° Bertolacci (G), 49° Niang (G), 66° Mexès (M), 93° rig. Iago Falqué (G))

    Palermo – Torino 2-2 (10° Vitiello (P), 13° Bruno Peres (T), 26° Rigoni (P), 60° Maxi López (T))

    Sampdoria – Verona 1-1 (65° De Silvestri (S), 68° Toni (V))

    Sassuolo – Roma 0-3 (6° Doumbia, 27° Florenzi, 74° Pjanic)

    Empoli – Napoli posticipo giovedì 30/04 h.20.45

     

    CLASSIFICA DOPO 33 GIORNATE

    Juventus 76, Lazio 62, Roma 61, Napoli* 56, Sampdoria 51, Genoa 50, Fiorentina 49, Inter e Torino 48, Milan 43, Palermo 42, Chievo e Verona 40, Udinese 38, Sassuolo 36, Empoli* 35, Atalanta 32, Cagliari e Cesena 24, Parma (-7) 16.

    Parma matematicamente retrocesso in Serie B

     

     

  • Juve verso il quarto scudetto, anche la Lazio s’arrende

    Juve verso il quarto scudetto, anche la Lazio s’arrende

    La Juventus cancella lo scivolone di Parma e nella sfida contro la Lazio, seconda in classifica, con una prestazione solida, s’impone per 2-0 grazie ai gol di Tevez, 18° gol stagionale per lui, e Bonucci autore di un’azione personale iniziata a metà campo.

    Oltre ai due gol la squadra di Allegri non ha sostanzialmente concesso tiri alla Lazio se non negli ultimissimi minuti. Pioli nella ripresa ha provato a cambiare le carte in tavola, ha inserito Candreva provando a premere ma la retroguardia bianconera non ha quasi mai tremato.

    Dopo questo successo della Juve, il quarto scudetto di fila si avvicina, la Lazio infatti è scivolata a -15 e la Roma, momentaneamente, a -16, con 7 gare ancora da disputare.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri schiera i suoi con il 3-5-2 con Padoin che prende il posto di Lichtsteiner sulla fascia e con Matri insieme a Tevez, a dispetto delle previsioni che volevano uno tra Llorente e Morata accanto all’Apache.

    Pioli con diversi problemi per infortuni e squalifiche passa al 4-3-3 e schiera Cana al posto di De Vrij e Lulic a metà campo al posto di Parolo. In avanti Mauri viene preferito a Candreva e gioca nel tridente con Klose e Felipe Anderson. 

    La partenza vede una Lazio più aggressiva, i biancocelesti provano a pressare, lasciando poca possibilità di ragionare alla Juventus. Nei primi 10 minuti non si segnala occasioni. La prima conclusione la firma da lontano Marchisio al 13°, blocca Marchetti. Al 17° da un lancio lungo arriva una spizzata per Tevez che controlla, si presenta davanti a Marchetti e lo batte per il vantaggio bianconero. La risposta della Lazio arriva al 25° con Klose che sfrutta un rinvio corto di Chiellini e si avventa sul pallone, il suo tiro però è deviato in corner da Bonucci. Il difensore della Juventus e della Nazionale è protagonista 3 minuti dopo quando s’inventa un’azione personale conclusa con il rasoterra vincente dal limite. La Lazio cerca di crescere sfruttando l’estro di Felipe Anderson che prova a far tutto da solo ma la difesa di Allegri tiene. Una buona aggressività della Lazio porta a poco in concreto, anzi è Evra con il colpo di testa, nel recupero, ad avere la palla del 3-0. Il primo tempo si chiude con i bianconeri avanti di due gol.

    L'esultanza dei calciatori della Juventus | Foto Twitter
    L’esultanza dei calciatori della Juventus | Foto Twitter

    La ripresa parte con l’ingresso di Candreva al posto di Braafheid e conseguente ritorno al 4-2-3-1 per la Lazio. I biancocelesti premono, provano a far girare il pallone più veloce ma gli spazi non ci sono, la difesa bianconera tiene. Buffon viene impegnato da una punizione di Candreva al 64° e da una conclusione di Biglia 5 minuti dopo. La Juventus si mostra sempre più solida, la Lazio pian piano perde forza e spirito e ad un minuto dal termine rimane anche in 10 per il rosso diretto a Cataldi. Non c’è tempo per altro la Juventus, dopo lo scivolone di Parma, torna al successo e continua la sua corsa verso il 4° scudetto consecutivo. La Lazio esce sconfitta ma non certo ridimensionata.

     

    JUVENTUS – LAZIO 2-0 (17° Tevez, 28° Bonucci)

    Juventus (3-5-2): Buffon; Chiellini, Bonucci, Barzagli; Padoin, Vidal (83° Sturaro), Pirlo (72° Pereyra), Marchisio, Evra; Tevez, Matri (58° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Cana, Mauricio, Braafheid (46° Candreva); Lulic, Biglia, Cataldi; Felipe Anderson, Klose (92° Ledesma), Mauri (65° Keita).

    Allenatore: Pioli.

    Arbitro: Rizzoli.

    Ammoniti: Mauricio (L), Lulic (L), Evra (J), Marchisio (J), Candreva (L), Chiellini (J), Cana (L)

    Espulso: Cataldi (L)

     

    Nell’altro anticipo, quello delle 18, la Sampdoria spreca tante occasioni e non riesce a superare un buon Cesena che si difende bene e porta a casa dal Ferraris uno 0-0 che vale solo un punto in classifica ma che da morale e lascia una fiammella di speranza salvezza ancora accesa. La squadra di Mihajlovic perde così una buona occasione di consolidare la corsa europea.

    SAMPDORIA – CESENA 0-0 

    Sampdoria (4-2-3-1): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Mesbah; Palombo (86° Soriano), Obiang; Muriel (68° Correa), Eto’o, Éder; Okaka.

    Allenatore: Mihajlović.

    Cesena (4-3-1-2): Agliardi; Perico, Volta, Krajnc, Lucchini; Giorgi (84° Cazzola), Mudingayi (77° Zè Eduardo), Cascione; Brienza; Succi, Rodríguez (60° Defrel).

    Allenatore: Di Carlo.

    Arbitro: Giacomelli.

    Ammoniti: Perico (C), Silvestre (S), Okaka (S), Mudingayi (C)

  • Apre Tevez, chiude Pereyra, la Juve batte 2-0 l’Empoli

    Apre Tevez, chiude Pereyra, la Juve batte 2-0 l’Empoli

    E’ la Juventus di Tevez, anche nel posticipo della 29° giornata contro l’Empoli, l’Apache si rivela decisivo, impegnando più volte Sepe, trovando il gol che apre le marcature e propiziando la rete del 2-0 segnata da Pereyra al 94°.

    Una gara che fa sorridere Massimiliano Allegri, il vantaggio sulla Roma rimane +14 e le giornate continuano a diminuire.

    La Juventus ora sarà attesa dal tentativo di rimonta in quel di Firenze per cercare la finale di Coppa Italia.

    Per quanto riguarda l’Empoli, Sarri può ritenersi ampiamente soddisfatto, certo la sconfitta interrompe la striscia di 8 risultati positivi ma gli azzurri toscani hanno mostrato il solito buon gioco, hanno tenuto viva la gara sino alla fine e se non avessero trovato davanti un Buffon in serata super, avrebbero anche potuto pareggiare.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri dà riposo a Chiellini, gioca Ogbonna, a centrocampo assenti Pogba, Pirlo e Marchisio, giocano Sturaro e Padoin con Vidal. Davanti Tevez e Llorente.

    Sarri risponde con il consueto 4-3-1-2, in difesa confermato Barba per Tonelli. Centrocampo classico, con Saponara pronto ad agire dietro a Maccarone e Pucciarelli.

    Carlos Tevez | Foto Twitter
    Carlos Tevez | Foto Twitter

    Partenza aggressiva da entrambe le parti con Tevez che al 5° prova a concludere, Sepe blocca in due tempi. La gara si mantiene piacevole, le squadre, vista la classifica tranquilla, giocano a viso aperto. Al 18° slalom speciale di Tevez con Sepe che però non si fa superare e salva la sua porta. Intorno alla mezz’ora torna protagonista il portiere ospite che salva su Lichtsteiner. Al 40° Maccarone prova a spaventare Buffon ma calcia a lato. Al 43° si sblocca la gara, Rugani appoggia la palla verso Sepe, il portiere la blocca, Giacomelli lo considera retropassaggio volontario e concede una punizione a due in area che Tevez trasforma di potenza. Si va così al riposo con i bianconeri avanti di un gol.

    Si riparte senza cambi per il secondo tempo. Al 51° grandissima chance per l’Empoli, lancio geniale di Valdifiori per Pucciarelli che colpisce di testa, bravo Buffon a salvare in corner. I bianconeri sono meno aggressivi e l’Empoli prova a fare la gara alla ricerca del pareggio. Gli ospiti ci credono e al 69° serve uno strepitoso Buffon prima, in uscita bassa, su Pucciarelli, poi su Croce che aveva calciato di prima. Tra una Juventus che cerca il raddoppio ed un Empoli che non molla, i minuti scorrono veloci. Nel recupero la Juventus raddoppia, conclusione di Tevez, respinge Sepe, arriva Pereyra e trova il raddoppia.

     

    JUVENTUS – EMPOLI 2-0 (43° Tevez, 94° Pereyra)

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Ogbonna; Lichtsteiner, Padoin, Vidal (86° Pepe), Sturaro (77° Pereyra), Evra; Tevez, Lllorente (67° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Empoli (4-3-1-2): Sepe; Hysaj, Rugani, Barba, Mario Rui; Vecino, Valdifiori, Croce (73° Zielinski); Saponara; Maccarone (72° Mchedlidze), Pucciarelli (77° Verdi).

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Giacomelli.

    Ammoniti: Tevez (J), Mario Rui (E), Saponara (E), Barzagli (J)

  • Allegri supera Conte: la Juve può sognare anche l’Europa

    Allegri supera Conte: la Juve può sognare anche l’Europa

    Una partita che alla vigilia era temutissima dal popolo bianconero si è trasformata in un vero e proprio trionfo.

    Una gara tatticamente perfetta da parte della Juventus di Allegri che ha annientato il Borussia Dortmund senza mai lasciare spazio agli attaccanti gialloneri e poi c’è Tevez. 

    L’Apache è stato semplicemente devastante, dopo soli 3 minuti ha trovato il tiro gioiello che ha sbloccato la gara e nella ripresa prima ha servito un assist al bacio a Morata e poi ha nuovamente punito Weidenfeller con una conclusione da poco dentro l’area.

    Carlos Tevez | Foto Twitter
    Carlos Tevez | Foto Twitter

    Non solo Tevez, nella Juve di questa sera è impossibile trovare qualcuno che abbia giocato male. Protagonista è stato certamente Massimiliano Allegri che, accolto con scetticismo in estate, è riuscito a far meglio anche del suo predecessore Conte, ben dirigendo la squadra anche nel momento di cambio di modulo per l’infortunio di Pogba. Obiettivo quarti di Champions centrato ed ora la Juventus, guidata dal suo mister e dal suo numero 10, non vorrà certo  fermarsi.

    Veniamo al racconto della gara.

    Jurgen Klopp schiera il suo consueto 4-2-3-1 con Kampl insieme a Reus e Mkhitaryan nel trio di trequartisti e con Aubameyang di punta. Panchina inizialmente per Immobile. 

    Allegri opta per il 4-3-1-2 con Lichtsteiner ed Evra sulle fasce, classico trio di centrocampo e Pereyra trequartista dietro alla coppia Tevez-Morata.

    Partenza super della Juventus con Morata che dopo poco più di un minuto sbaglia l’ultimo passaggio. Al 3° però arriva il gol con la conclusione di Tevez che non lascia scampo a Weidenfeller. Il Borussia reagisce immediatamente provando a far girare palle per chiudere dietro i bianconeri che però nel primo quarto d’ora non corrono rischi. Al 27° la Juventus perde Pogba, al suo posto entra Barzagli ed Allegri torna al 3-5-2. Il proseguimento del primo tempo è un assedio del Borussia che però non riesce a creare pericoli veri davanti a Buffon. Il primo tempo si chiude con la Juventus in vantaggio per 1-0.

    La ripresa inizia con il Borussia che prova a spingere ma è Morata ad avere la grande chance al 49°, salva Weidenfeller. I bianconeri sembrano più propositivi, provano a far girare palla per rallentare i ritmi. Poco dopo si ripete il duello Morata-Weidenfeller e lo vince nuovamente il portiere. Sembra un altro Borussia rispetto a quello del primo tempo, con meno intensità. Al 70° arriva il raddoppio bianconero con Tevez che s’inserisce in area, vede Morata lo serve e lo spagnolo a porta vuota fa 2-0. Il Borussia incassa il colpo e al 79° viene nuovamente punito da Tevez che riceve da Pereyra e lascia partire il tiro vincente. La partita si chiude praticamente qua, i tedeschi non riescono a trovare nemmeno il gol dell’orgoglio, la Juventus espugna nettamente Dortmund e si qualifica ai quarti di finale di Champions League.

     

    BORUSSIA DORTMUND – JUVENTUS 0-3 (3°, 79° Tevez, 70° Morata)

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Papastathopoulos, Subotic, Hummels, Schmelzer (46° Kirch); Bender (63° Blaszczykowski), Gundogan; Reus, Kampl, Mkhitaryan (63° Ramos); Aubameyang.

    Allenatore: Klopp.

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci,Chiellini, Evra; Vidal, Marchisio, Pogba (27° Barzagli); Pereyra; Tevez (81° Pepe), Morata (78° Matri).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Mazic.

    Ammoniti: Reus (B)

  • La Roma in 10 rimonta la Juve ma non basta, è 1-1

    La Roma in 10 rimonta la Juve ma non basta, è 1-1

    70 minuti sostanzialmente di predominio territoriale della Juventus, che guadagna la superiorità numerica per il rosso a Torosidis e trova il vantaggio con un gioiello di Tevez su punizione. A questo punto Garcia toglie Totti e De Rossi mandando in campo Iturbe e Nainggolan ed i giallorossi cambiano, spingono, trovano il pari con Keita e cercano addirittura il gol del successo. Questa la sintesi in breve di Roma-Juventus. Allegri esce dal campo infuriato per l’occasione persa, Garcia può uscire soddisfatto per la reazione ma dovrà pensare molto alle scelte fatte all’inizio che non hanno convinto.

    Seydou Keita e Carlos Tevez | Foto Twitter
    Seydou Keita e Carlos Tevez | Foto Twitter

    Veniamo al racconto della gara.

    Garcia opta un cambio rispetto alle previsioni della vigilia, a centrocampo giocano Keita-Pjanic-De Rossi con Nainggolan che si accomoda inizialmente in panchina, per il resto formazione confermata.

    Allegri, a causa degli infortuni di Pirlo e Sturaro e di un Pogba non al meglio, torna al 3-5-2 inserendo a centrocampo Marchisio-Vidal-Pereyra con Morata-Tevez coppia d’attacco.

    Partenza subito aggressiva della Roma con De Rossi che entra subito ruvido su Vidal dopo appena 15 secondi. La Juventus sembra voler lasciar sfogare i giallorossi poi prova a colpire con una ripartenza non finalizzata bene da Vidal. Nel primo quarto d’ora meglio la Juventus ma occasioni non se ne segnalano. I bianconeri si spingono in contropiede ed al 22° è provvidenziale Manolas a salvare, rischiando l’autogol, su Morata pronto a spingerla in gol. 29° prova a farsi vedere anche la Roma, Keita s’inserisce bene in area ma non riesce a controllare, palla tra le braccia di Buffon. Bianconeri sempre insidiosi in contropiede ma anche al 42° Tevez non riesce a trovare la porta dopo una bella azione di Pereyra. Un primo tempo non certo spettacolare si chiude ovviamente sullo 0-0.

    Si riparte senza cambi e con una Juventus più aggressiva che prova subito a premere e al 50° dopo una palla recuperata Vidal va al tiro, De Sanctis è battuto ma il diagonale del cileno finisce fuori di nulla. La Roma non riesce a rendersi pericolosa, il giro palla è troppo lento e la difesa bianconera è chiusa. Al 62° Torosidis tocca Vidal lanciato verso l’area, secondo giallo e quindi rosso per lui. Sul successivo calcio di punizione Tevez è perfetto e piazza la palla lasciando De Sanctis immobile. La Roma sembra sotto shock e Pereyra ha la chance per trovare il raddoppio palla sull’esterno della rete. Al 72° primo intervento di Buffon che devia in corner un colpo di testa di Manolas. La Roma però cresce e al 78° Keita trova il pareggio colpendo un cross, su punizione di Florenzi. I giallorossi se pur in 10 ci mettono il cuore e provano a spingere. La Juventus sembra stanca, la Roma ci prova ma non crea pericoli è 1-1, risultato favorevole alla Juventus che però si rammarica per l’occasione persa. Garcia dovrà riflettere sulle proprie scelte iniziali.

    ROMA – JUVENTUS 0-1 (63° Tevez)

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Holebas; Pjanic, De Rossi (73° Nainggolan), Keita; Gervinho, Totti (70° Iturbe), Ljajic (65° Florenzi).

    Allenatore: Garcia.

    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (90° Padoin), Vidal, Marchisio, Pereyra, Evra; Tevez, Morata (83° Coman).

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: De Rossi (R), Evra (J), Morata (J), Pjanic (R), Yanga-Mbiwa (R), Marchisio (J), Chiellini (J), Nainggolan (R)

    Espulsi: Torosidis (R)

  • Tevez-Morata, primo round alla Juve

    Tevez-Morata, primo round alla Juve

    La Juventus si aggiudica il primo round. I bianconeri battono 2-1 il Borussia Dortmund nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. 

    Il due Tevez-Morata firma le reti che valgono il successo, per i gialloneri a segno Reus, per il momentaneo 1-1, dopo uno scivolone di Chiellini.

    Tra tre settimane a Dortmund non sarà per niente facile perchè anche stasera i gialloneri hanno dimostrato di avere buon potenziale offensivo, anche se Buffon è stato poco impegnato. Gli uomini di Klopp però hanno palesato una difesa davvero poco solida ed i ragazzi di Mister Allegri, da segnalare stasera un Morata straordinario, dovranno provarci per trovare quel gol che potrebbe mettere in discesa la qualificazione.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri schiera la miglior formazione, recuperando Vidal che si piazza alle spalle del duo Tevez-Morata. Klopp risponde con un Borussia decisamente offensivo, con Immobile centravanti supportato dal trio Aubameyang-Reus-Mkhitaryan. 

    Alvaro Morata | Foto Twitter
    Alvaro Morata | Foto Twitter

    Si parte ed è subito Immobile a provarci con un tiro che finisce alto. Pian piano la Juventus prova a fare la gara senza creare occasioni, quindi è nuovamente il turno dei tedeschi a gestire. Al 13° un contropiede bianconero porta al gol, Morata calcia in diagonale, Weidenfeller non trattiene, si getta sul pallone Tevez anche se l’ultimo tocco pare di Schmelzer, resta il fatto che la palla finisce in gol. Il Borussia non sembra reagire subito ma un errore di Chiellini al 18°, che scivola al limite dell’area, spalanca la strada a Reus che segna un comodo gol. Il gol dà sicurezza al Borussia che torna a palleggiare in scioltezza e preoccupa un po’ la Juventus che si chiude puntando sulle ripartenze. Entrambi i tecnici sono costretti ad un cambio per infortunio, nel Borussia esce Piszczek al 32° ed entra Ginter, nella Juventus esce Pirlo al 36° ed entra Pereyra. Nel momento di maggiore difficoltà della Juventus i bianconeri riescono a trovare il vantaggio con Morata bravo a girare in rete un bel cross rasoterra di Pogba. Il primo tempo si chiude così, con la Juventus avanti 2-1.

    Si riparte ed il Borussia ha una novità, fuori Sokratis Papastathopoulos, dentro Kirch. Come prevedibile sono i tedeschi a partire meglio con tanta aggressività ma creano poco se non un tiro di Immobile al 55° facilmente bloccato da Buffon. I bianconeri sono potenzialmente pericolosi in contropiede ma non riescono mai a finalizzare negli ultimi 16 metri. Al 70° Tevez colpisce dal limite, Hummels devia di quel tanto per farla sfilare a pochi centimetri dal palo. Ancora Tevez pochi minuti dopo lascia partire il tiro che Weidenfeller devia in corner. Passano i minuti ed è Pereyra ad avere la palla buona ma il suo diagonale esce di poco. Il Borussia prova a giocare in avanti ma non crea praticamente nessun azione degna di nota. Dopo 3 minuti di recupero arriva il fischio finale, vince la Juve, a Dortmund non sarà facile ma i bianconeri partono leggermente in vantaggio.

     

    JUVENTUS – BORUSSIA DORTMUND 2-1 (13° Tevez (J), 18° Reus (B), 42° Morata (J))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo (36° Pereyra), Pogba; Vidal (86° Padoin); Tevez (89° Coman), Morata

    Allenatore: Allegri.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek (32° Ginter), Sokratis (46° Kirch), Hummels, Schmelzer; Gündogan, Sahin; Mkhitaryan, Reus, Aubameyang; Immobile (75° Blaszczykowski)

    Allenatore: Klopp.

    Arbitro: Lahoz.

    Ammoniti: Vidal (J), Pereyra (J)

  • Tris Juve sul Milan, la Roma ora è a -10

    Tris Juve sul Milan, la Roma ora è a -10

    La Juventus non frena la sua corsa, contro un buon Milan i bianconeri vanno in vantaggio con il solito Tevez, subiscono il pareggio, ritrovano quasi subito il sorpasso, sanno soffrire l’aggressività rossonera ad inizio ripresa e poi la chiudono con Morata al 65° e di lì in poi gestiscono la gara senza patemi. Adesso, almeno sino a domani pomeriggio, la fuga della Juve sulla Roma si fa più sostanziosa, i giallorossi infatti sono a -10.

    Il Milan esce sconfitto ma è sembrato il miglior Milan di questo 2015, buona la reazione che porta al pareggio, buona la grinta messa in campo ad inizio ripresa. Inzaghi però dovrà lavorare sulla difesa che pur con i buoni innesti, ottimo Antonelli, anche stasera ha sbandato.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri recupera Tevez, che era in dubbio per un attacco influenzale, e ad al suo fianco schiera Morata. In difesa con Lichtsteiner squalificato e Caceres acciaccato, trova posto Padoin.

    Inzaghi manda subito in campo i neoacquisti Antonelli e Paletta, sceglie il trio Poli-Essien-Muntari a metà campo e in avanti con Menez, falso nueve, giocano Honda e Cerci.

    A fare la partita è subito la Juventus che con il possesso palla prova a stanare il Milan che inizialmente si compatta dietro. Retto l’urto iniziale bianconero, gli ospiti crescono e provano ad aggredire gli avversari. Al 14° dopo un buon momento del Milan arriva il gol della Juventus con Tevez che imbeccato da Morata scatta sul filo del fuorigioco, si presenta davanti a Diego Lopez e lo batte con un rasoterra. La reazione del Milan non si vede, anzi è la Juventus a sfiorare il raddoppio. Al 28° però il Milan trova il pareggio con un colpo di testa perfetto di Antonelli su azione di corner. Il pareggio dura 3 minuti perchè sul corner successivo ad un miracolo di Lopez su Marchisio, Tevez fa sponda e Bonucci sotto porta colpisce. Al 36° Inzaghi perde Menez che lascia il campo per Pazzini. La frazione si chiude con la Juventus che fa girare il pallone e cerca la conclusione con Tevez, salva Lopez.

    Alvaro Morata | Foto Twitter
    Alvaro Morata | Foto Twitter

    Si riparte, senza cambi, con il Milan che cerca di essere più aggressivo e al 54° Buffon è costretto ad un grande intervento su Pazzini. E’ un bel Milan, probabilmente il migliore di questo 2015, e i bianconeri soffrono un po’ la pressione. Al 65° però la Juventus cala il tris, azione di Pogba, Tevez appoggia per Marchisio, il centrocampista calcia ma colpisce il palo, la palla però torna a Morata che a porta vuota fa il 3-1. Il gol taglia le gambe al Milan che accusa il colpo e per alcuni minuti sbanda vistosamente. Al 71° Morata troverebbe la doppietta ma è in fuorigioco, gol annullato. I bianconeri non mollano, insistono e sfiorano il Poker. Buffon non viene sostanzialmente mai impegnato anzi sono Paletta e Lopez a salvare il Milan da un passivo più pesante. Non accade altro, al fischio finale è 3-1 per la Juventus con la Roma che scivola momentaneamente a 10 lunghezze.

     

    JUVENTUS – MILAN 3-1 (2-1) (14° Tevez (J), 28° Antonelli (M), 31° Bonucci (J), 65° Morata (J))

    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Padoin, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio (84° Ogbonna), Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez (91° Llorente), Morata.

    Allenatore: Allegri.

    MILAN (4-3-3): D. Lopez; Zaccardo (78° Rami), Paletta, Alex, Antonelli; Poli (62° Bonaventura), Essien, Muntari; Cerci, Menez (36° Pazzini), Honda.

    Allenatore: Inzaghi.

    Arbitro: Damato.

    Ammoniti: Essien (M), Padoin (J), Tevez (J)

     

  • Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 19° giornata di Serie A 2014/15

    Statistiche Fantacalcio, Top, Flop dopo la 19° giornata di Serie A 2014/15

    La 19° giornata di Serie A, ultima del girone d’andata, che si è disputata nei due classici giorni sabato e domenica, ha presentato buoni risultati per i fantallenatori, ci sono state ben 4 marcature multiple, un leggero calo delle reti segnate, mentre gli assist sono cresciuti rispetto a quelli dello scorso turno.

    Veniamo quindi al riepilogo di questo turno attraverso le Statistiche Fantacalcio.

    In questo turno sono stati segnati 28 Gol: Denis, Avelar, Joao Pedro, Brienza (2), Pellissier, Babacar, Rodriguez, Fetfatzidis (2), Iago Falque, Pereyra, Pogba, Tevez (2), Higuain, Dybala, Destro, Bergessio, Soriano, Berardi (2), Missiroli, Benassi, Maxi Lopez, Quagliarella, Allan, Thereau.

    Gli Assist forniti ed assegnati da ”La Gazzetta dello Sport” sono stati 16: Moralez, Donsah, Joaquin, Tomovic, Lestienne (2), Chiellini, Marchisio, Vazquez, Strootman, Eder, Zaza, Farnerud (2), Quagliarella, Di Natale.

    In questo turno non si è assistito ad errori dal dischetto e non c’è stato nemmeno un calciatore espulso.

    Carlos Tevez | Foto Twitter
    Carlos Tevez | Foto Twitter

    La sfida per ottenere il miglior punteggio di giornata è stata decisamente combattuta e se la sono giocata i 4 calciatori autori di una doppietta. I centrocampisti Fetfatzidis (Genoa) e Brienza (Cesena) oltre ai due gol hanno portato a casa un 7 in pagella per un totale di 13 punti. Anche l’attaccante del Sassuolo Berardi ha avuto un 7 come voto ma oltre ai due gol ha rimediato un cartellino giallo, punteggio totale 12.5. Dunque rimane solo Carlos Tevez, l’Apache ha avuto addirittura un 7.5 nella pagella che sommato al +6 dei gol segnati lo porta a 13.5 che diventa quindi il miglio punteggio di giornata.

     

    Questa la Top 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei migliori punteggi di questo 19° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Handanovic 7.5; Avelar 9.5, Go.Rodriguez 9, Chiellini 7.5, Biava 7; Fetfatzidis 13, Brienza 13, Pogba 10.5; Tevez 13.5, Berardi 12.5, Quagliarella 11

     

    Questa la Flop 11, schierata in campo con un 4-3-3, dei peggiori punteggi di questo 19° turno di Serie A (voti e bonus / malus presi da “La Gazzetta dello Sport“):

    Leali 1.5; Jansson 3.5, Gu. Rodriguez 3.5, Magnusson 4, Radu 4; Menez 4, Sala 4.5, Kone 4.5; Cerci 4.5, Palacio 5, Iturbe 5

     

    Ecco le Statistiche Fantacalcio aggiornate dei 3 migliori calciatori ruolo per ruolo, con almeno 5 partite giocate, per Fantamedia, dopo la 19° giornata di Serie A:

    PORTIERI: Buffon (Juventus) 6.08; Viviano (Sampdoria) 5.75; Bizzarri (Chievo) 5.65

    DIFENSORI: Glik (Torino) 7.07; Caceres (Juventus) 6.83; Izzo (Genoa) 6.75

    CENTROCAMPISTI: Mauri (Lazio) 7.96; Felipe Anderson (Lazio) 7.75; Vidal (Juventus) 7.58

    ATTACCANTI: Tevez (Juventus) 8.97; Dybala (Palermo) 8.47; Gabbiadini (Sampdoria) 8.00

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Candreva (Lazio) 7 assist.

    2- Valdifiori (Empoli), Dybala (Palermo), Felipe Anderson (Lazio) 5 assist.

    5- Berardi (Sassuolo), Guarin (Inter), Higuain (Napoli), Maccarone (Empoli), Totti (Roma), Vazquez (Palermo) 4 assist.

  • Juve, poker al Verona e fuga, +5 sulla Roma

    Juve, poker al Verona e fuga, +5 sulla Roma

    La Juventus chiude il girone d’andata con il botto, dopo i sei gol della gara di Coppa Italia, il Verona migliora lo score ma esce dallo Juventus Stadium con un comunque pesante 4-0 e la sensazione di una squadra in balia dell’avversario sin dai primi minuti.

    La Juve infatti aggredisce l’avversario sin dall’inizio, sblocca e sostanzialmente chiude la gara in soli 7 minuti, per poi completare l’opera nella ripresa.

    Protagonisti della serata Tevez, doppietta per lui, e Pogba autore del gol che apre la gara e di altre giocate preziose.

    I bianconeri di Allegri chiudono così il girone d’andata a quota 46 con ben cinque lunghezze di vantaggio sulla Roma.

    Veniamo al racconto della gara.

    Allegri mantiene il suo modulo 4-3-1-2 con la conferma di Pereyra sulla trequarti e Morata in avanti che va a fare coppia con Tevez.

    Mandorlini schiera un modulo prudente, recupera Toni al quale affianca Christodoulopoulos, mentre a centrocampo Sala va a completare il terzetto con Tachtsidis e Greco.

    Paul Pogba | Foto Twitter
    Paul Pogba | Foto Twitter

    Si parte e dopo meno di 3 minuti la Juventus è già in vantaggio, appoggio di Morata per Pogba che da fuori lascia partire un tiro angolatissimo che non lascia scampo a Rafael. Non c’è nemmeno il tempo di reagire per il Verona che Tevez trova il raddoppio, tentativo di cross di Morata, velo di Pogba e l’Apache conclude di prima per il 2-0. Incredibilmente la Juve insiste e nel primo quarto d’ora costruisce altre due palle gol, Verona totalmente assente e sotto shock. Al 18° errore in impostazione di Pirlo e il Verona ha una chance ma il diagonale di Toni è largo e nemmeno Martic riesce ad arrivarci. I bianconeri forse si rilassano e commettono qualche errore di troppo nei passaggi. E’ solo un fuoco di paglia perchè la Juventus torna a premere ed il Verona si chiude in maniera compatta. Non cambia più il risultato, si va al riposo sul 2-0 per i padroni di casa.

    La partenza del secondo tempo ricalca il copione del primo, Juve avanti e Verona chiuso in difesa. Attimi di deconcentrazione potrebbero costare caro alla Juventus ma i gialloblù non riescono ad approfittarne. Mandorlini inserisce Saviola per provare a far qualcosa di più in avanti ma al 63° viene punito da una gran progressione di Chiellini che serve il filtrante a Pereyra che dentro l’area batte Rafael. La Juventus però non cala il ritmo ed al 74° è ancora Tevez, servito da Marchisio, a trovare il gol con una conclusione dentro l’area, che non lascia scampo a Rafael. Non c’è davvero più partita, anche se sembra non esserci mai stata, e tra l’orgoglio Verona, che però non crea quasi niente, e la voglia di trovare il gol, non concretizzata, di Pepe, Morata e Giovinco, la gara volge al termine per un Poker che lancia la Juventus a + 5 sulla Roma al termine del girone d’andata.

    JUVENTUS – VERONA 4-0 (2-0) (3° Pogba, 7°, 74° Tevez, 66° Pereyra)

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Bonucci, Chiellini, Evra; Pogba, Pirlo, Marchisio (79° Padoin); Pereyra (75° Pepe); Tevez (83° Giovinco), Morata.

    Allenatore: Allegri.

    Verona (5-3-2): Benussi; Martic, Marquez, Marques, Rodriguez, Brivio; Tachtsidis (75° Halfredsson), Greco, Sala (62° Saviola); Christodoulopoulos (87° valoti), Toni.

    Allenatore: Mandorlini.

    Arbitro: Irrati.

    Ammoniti: Greco (V), Rodriguez (V).