Tag: carlos dunga

  • Maicon sveglia il Brasile, ma la Corea è stoica

    Maicon sveglia il Brasile, ma la Corea è stoica

    Il Brasile vince al suo esordio Mondiale ma la notizia è che la modestissima Corea del Nord ha tenuto testa chiudendo il primo tempo sullo 0-0 e nel finale è riuscita a segnare all’impermeabile retroguardia verdeoro.

    Per Dunga pioveranno ancora altre critiche e questa volta ci sentiamo di schierarci dalla parte dei tifosi. Squadra lenta ed impacciata e senza cambio di ritmo con un Kaka lontano parente dei tempi rossoneri.

    IL primo tempo è di una noia mortali con i verdeoro a specchiarsi della propria bellezza e i coreani coperti alla ricerca di un risultato storico. L’inverno sudafricano si sposa male con il calore brasiliano dei suoi fantasisti, l’unico parzialmente ispirato è Robinho anche se le sue giocate sono più per il pubblico che per la squadra.

    Lo 0-0 del primo è comunque una vittoria per l’undici di Kim-Jong Hun che nella ripresa vengono riportati sulla terra da uno straordinario gol dell’indemoniato Maicon: un esterno destro a rientrare che sorprende il portiere. Rotto il bunker è stato Elano a metter in risultato in cascina ma nel finale c’è gloria Ji Yun-nam da oggi vera gloria nazionale.


    BRASILE-COREA DEL NORD 2-1

    Maicon (B) al 55′, Elano (B) al 72′, Ji Yun-nam (C) all’89’.

    BRASILE: 1-Julio Cesar; 2-Maicon, 3-Lucio, 4-Juan, 6-Michel Bastos, 5-Felipe Melo (dall’84’ 18-Ramires), 8-Gilberto Silva, 7-Elano (dal 73′ 13-Dani Alves), 10-Kaka (dal 78′ 21-Nilmar), 11-Robinho, 9-Luis Fabiano. All. Dunga.

    COREA DEL NORD:
    1-Ri Myong-guk; 5-Ri Kwang-chon, 2-Cha Jong-hyok, 13-Pak Chol-jin, 3-Ri Jun-il, 8-Ji Yun-nam, 11-Mun In-guk (dall’80’ 6-Kim Kum-Il), 17-An Yong-hak, 4-Pak Nam-chol, 10-Hong Yong-jo, 9-Jong Tae-se. All. Kim-Jong Hun.

    ARBITRO: Viktor Kassai (Ungheria)

    AMMONITI: Ramires (B).

    SPECIALE MONDIALI SUDAFRICA 2010

  • Mondiali 2010: il Brasile “difensivista” all’assalto della Corea del Nord

    Mondiali 2010: il Brasile “difensivista” all’assalto della Corea del Nord

    Dopo Argentina, Inghilterra, Germania, e Italia tra qualche minuto, alle 20:30, scoccherà l’ora anche per il Brasile che esordirà al Mondiale affrontando la Corea più debole, quella del Nord, all’Ellis Park di Johannesburg per la prima giornata del Gruppo G. I pentacampioni, come da tradizione ad ogni Mondiale, vengono considerati i favoriti per eccellenza anche se il ct Dunga ha voluto privilegiare la solidità del gruppo a discapito della fantasia lasciando a casa talenti come Ronaldinho e Pato e convocando giocatori che quest’anno con i rispettivi club non hanno brillato o addirittura utilizzati con il contagocce (Julio Baptista su tutti). Nonostante ciò la rosa risulta essere una delle migliori ma con una particolarità: i verdeoro arrivano a questo Mondiale vantando una retroguardia forte come non mai ed è strano considerato che il Brasile è da sempre famoso in tutto il Mondo per i suoi attaccanti dotati di una classe eccelsa, di certo non per difensori e portieri. Le chiavi della squadra sono affidate come sempre al leader Kakà.

    La Corea del Nord, che gli italiani ricordano benissimo per aver battuto per 1-0 ed eliminato così a sorpresa l’Italia durante la fase a gruppi nel Mondiale del 1966, è alla quarta apparizione ad un campionato del Mondo ma può essere considerato effettivamente solo quello del ‘66, in quella edizione venne eliminata ai quarti di finale stabilendo il proprio record, perchè 4 anni dopo nel 1970 i coreani vennero squalificati per essersi rifiutati di giocare contro Israele e nel ‘78 si ritirò dalla rassegna. La squadra guidata da Kim Jong-Hun è la squadra materasso del raggruppamento (il più duro dell’intero Mondiale) e, a meno di miracoli, tornerà a casa dopo aver disputato le tre partite del girone.

    Probabili formazioni BRASILE – COREA DEL NORD (ore 20:30)

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Gilberto Silva, Felipe Melo; Elano, Kaka’, Robinho; Luis Fabiano.
    Ct: Dunga.
    COREA DEL NORD (4-4-2): Ri Myong-Guk; Cha Jong-Hyok, Nam Song-Chol, Pak Nam-Chol, Pak Chol-Jin; Ri Jun Il, An Yong-Hak, Mun In-Guk, Kim Yong-Jun; Jong Tae-Se, An Chol Hyok.
    Ct: Kim Jong-Hun.

    DOVE GUARDARE LA PARTITA IN STREAMING

    GUARDA LO SPECIALE MONDIALI 2010

  • Mondiali 2010: Brasile, allarme Julio Cesar. Prime gare a rischio

    I guai fisici continuano a tormentare Julio Cesar i quali hanno costretto il portiere brasiliano ad abbandonare anzitempo l’allenamento di questa mattina della Selecao per il riacutizzarsi del mal di schiena che lo aveva colpito subito dopo la gara amichevole contro lo Zimbabwe.

    Il nuero uno dell’Inter, appena rientrato dal fastidio in questione, ha smesso quasi subito di lavorare ed è stato sottoposto a visita dal medico della selezione brasiliana Josè Luiz Runco che ha escluso complicazioni rassicurando l’ambiente verdeoro circa le sue condizioni. Ma nonostante le rassicurazioni il ct Dunga rischia di perderlo per l’esordio previsto il 15 giugno contro la Corea del Nord e per la gara successiva più impegnativa con la Costa d’Avorio di Sven Goran Eriksson. In ogni caso i portieri di riserva Gomes e Doni sono già pronti per non far rimpiangere una sua eventuale assenza.

  • Brasile: la stampa attacca Dunga e spunta la ripicca per Dinho

    Le scelte di Carlos Dunga hanno mandato su tutte le furie i media brasiliani e il selezionatore verdeoro adesso ancor di più dovrà dimostrare in Sud Africa di aver fatto le scelte giuste altrimenti le assenze tra i convocati di Ronaldinho, Pato, Adriano, Neymar e Ganso si riveleranno macigni insormontabili.

    La stampa questa mattina è andata giù pesante “Grazie a Dio, Dunga non era il ct nel 1958. Altrimenti Pelè non avrebbe giocato i Mondiali”. Per Dunga tantissime gatte da pelare dunque e le scelte impopolari di convocare Grafite e Julio Baptista al momento son mal digerite. La Federazione brasiliana ha comunque comunicato la presenze di fantasista rossonero tra le “riserve” insieme a Alex (Chelsea) e Marcelo (Real Madrid); i centrocampisti Carlos Eduardo (Hoffenheim), Sandro (Internacional de Porto Alegre) e Paulo Ganso (Santos) e l’attaccante Diego Tardelli (Atletico Mineiro).

    I rotocalchi non hanno comunque perso l’occasione per riportar alla luce uno scontro agonistico tra Dunga e Ronaldinho quando il selezionatore, a fine carriera, militava nell’International fu umiliato dal giovane Ronaldinho.

  • Brasile: Dunga boccia Pato, Ronaldinho e Adriano

    Carlos Dunga mantiene fede alle sue idee e non fa sconti per i milanisti Pato e Ronaldinho escludendoli dalla rosa dei 23 che partiranno per il Sud Africa. A niente è valsa dunque la stagione positiva di Dinho in rossonero e la vita condotta da atleta modello, Pato paga invece i molteplici infortuni che lo hanno costretto a saltare larga parte della stagione.

    Un pò più a sorpresa è l’esclusione di Adriano sempre convocato da Dunga sin dal ritorno in Brasile e autore di un campionato più che positivo con la maglia del Flamengo. L’Imperatore paga forse l’assenza ingiustificata del primo maggio scorso quando all’allenamento dei rossoneri era presente il secondo di Dunga. Nonostante la stagione negativa hanno trovato un posto tra i 23 l’ex milanista Kaka, Felipe Melo e Julio Baptista. In avanti preferiti a Pato e Adriano sono il giovane Nilmar e Grafite.


    Portieri:
    Julio Cesar (Inter), Doni (Roma), Heurelho Gomes (Tottenham)
    Difensori: Maicon (Inter), Daniel Alves (Barcellona), Michel Bastos (Lione), Gilberto (Cruzeiro), Lucio (Inter), Juan (Roma), Luisao (Benfica), Thiago Silva (Milan)
    Centrocampisti: Felipe Melo (Juventus), Gilberto Silva (Panathinaikos), Josuè (Wolfsburg), Kleberson (Flamengo), Kakà (Real Madrid), Ramires (Benfica), Elano (Galatasaray), Julio Baptista (Roma)
    Attaccanti: Luis Fabiano (Siviglia), Robinho (Santos), Nilmar (Villarreal), Grafite (Wolfsburg)

  • Adriano diserta l’allenamento, Mondiali a rischio

    Anche il Brasile inizia a star stretto ad Adriano. L’Imperatore, rinato con la maglia del Flamengo dopo il ritorno in patria aveva ritrovato la retta via tanto da riconquistare la maglia della Selecao e trascinare i rossoneri a vincere il titolo.

    Da qualche settimana però ai gol in campo si susseguono i consueti colpi di testa fuori dal campo. Prima la lite in pubblica piazza con la fidanzata, adesso dopo esser stato decisivo in Coppa Libertadores contro il Corinthians di Ronaldo ha deciso di festeggiare il primo maggio disertando gli allenamenti.

    L’assenza dell’Imperatore oltre a mandar su tutte le furie il suo procuratore ha indispettito il vice di Dunga Jorginho che era stato incaricato di verificare le condizioni dell’attaccante in vista di una possibile convocazione per i Mondiali.

    I tentativi di rintracciarlo da parte del Flamengo sono stati vani ed è mistero su dove si trovi in questo momento. Il suo sogno di Sud Africa potrebbe esser interrotto definitivamente.

  • Juventus, ultimatum a Benitez. Decisione entro 10 giorni

    Secondo quanto riporta il Times, la Juventus ha dato dieci giorni di tempo a Benitez per accettare o meno l’offerta fatta nella giornata di lunedì quando Blanc e il procuratore del tecnico spagnolo si sono incontrati a Milano per intavolare la trattativa.

    Il quotidiano inglese inoltre afferma che Benitez preferirebbe rimanere al Liverpool soprattutto dopo che è riuscito a strappare al club i prolungamenti di contratto di Fernando Torres e Steven Gerrard. Ma l’offerta della Juve è allettante e potrebbe fargli cambiare idea: sostanzioso budget per il calciomercato che potrà condurre in prima persona ed eguagliato l’ingaggio che percepisce al Liverpool di 4 milioni a stagione per i prossimi 4 anni.
    Il club inglese, in difficoltà economica, ha dato una sorta di via libera all’allenatore sperando di ridurre così il monte ingaggi e cercare di tenersi stretto uno dei suoi campioni che altrimenti verrebbero sacrificati.

    Ma su Benitez non c’è solo la Juventus, il Real Madrid infatti è alla ricerca del sostituto di Pellegrini che non verrà riconfermato. Insieme al tecnico spagnolo in corsa per la panchina delle merengues ci sono Mourinho e Capello.
    Per quanto riguarda i bianconeri se dovesse fallire l’obiettivo Benitez, per il dopo Zaccheroni sono in lizza Prandelli (difficile che si muova da Firenze), Allegri, fresco di esonero a Cagliari, e, nome nuovo, Dunga, il ct della nazionale brasiliana.

  • Brasile: Ronaldinho ai Mondiali? Per la Panini si

    Ronaldinho farà parte della truppa verdeoro ai mondiali in Sud Africa di questa estate, per la Panini si. A darne notizia è stata Marina De Sousa, figlia del disegnatore di fumetti Mauricio, che ha assistito alla presentazione della raccolta. In Brasile l’album sarà in vendita da martedì.

    E’ però arcinoto che tra il fantasista del Milan e Dunga i rapporti si siano incrinati e in quel ruolo l’ex giocatore viola gli preferisce Robinho, ma è difficile sapere se sarà stato una fuga di notizie dall’entourage brasiliano o un tentativo di convincerlo da parte degli ideatori dell’album. Nell’album oltre al brasiliano è presente anche David Beckham tra le fila dell’Inghilterra.

  • Adriano shock: “continua la dipendenza dall’alcool”

    Il presidente del Flamengo Marcos Braz in una intervista a Radio Bandeirantes svela un particolare retroscena sulla vita privata di Adriano. Il Fenomeno con il rientro in Brasile sembrava avesse trovato un nuovo equilibrio che lo aveva riportato ai vertici del calcio vincendo il titolo con Flamengo e riconquistando la stima di Dunga e la nazionale.

    Adriano dopo esser stato malmenato dalla ex Joana Machado ha chiesto alla società un periodo di pausa e la possibilità di evitare la trasferta di Coppa Libertadores. Braz svela che l’ex interista è ancora dipendente dall’alcool “Non è guarito completamente e ha ripreso a causa di una vicenda privata. Ma il suo problema è solo l’alcol e non le droghe come spesso dicono. Purtroppo quando cominci è difficile smettere”.

  • Brasile: Dunga chiude le porte a Pato e Ronaldinho

    Brasile: Dunga chiude le porte a Pato e Ronaldinho

    Il Brasile supera con facilità l’Irlanda del Trap mettendo in mostra un Robinho in forma mondiale e un Kaka sulla via del definitivo recupero. Se le stelle iniziano a girare i verdeoro possono davvero esser la protagonista numero principale del prossimo mondiale forti di una difesa ermetica, guidata alla perfezione dal trio italiano Lucio, Juan e Julio Cesar e del reparto di destra stratosferico dove Maicon e Dani Alves possono esser devastanti.

    Nel Brasile che inizia a convincere mancano però i pezzi pregiati dell’organico rossonero, Ronaldinho tornato con Leonardo ad altissimi livelli e Pato il cui peso specifico nell’economia dei rossoneri inizia ad esser davvero importante. Il ct Dunga sembra aver chiuso definitivamente le porte ai due e le sue parole sembrano al termine della partita contro l’Irlanda non lasciano ben sperare : “Ognuno ha avuto la possibilità di mostrare cosa aveva da dare, ho dato a tutti i giocatori cinque o sei opportunità per giocare – ha detto, dopo il 2-0 sull’Irlanda – Adesso spetta a me decidere chi andrà in Sudafrica”.

    Il ct brasiliano parla delle caratteristiche che vuole nei giocatori per essere convocati: “Quello che importa è l’impegno e ciò che si mostra in campo. Il primo criterio per andare ai mondiali è questo, poi vengono l’entusiasmo, la passione per la Selecao, l’emozione di vestire la maglia verdeoro”.