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  • Brasile: saltato Ramalho è Menezes il nuovo ct della Selecao

    L’erede di Carlos Dunga sulla panchina della nazionale brasiliana ha finalmente un nome: si tratta di Mano Menezes, tecnico del Corinthians che è stato contattato nella notte dal presidente della federazione Ricardo Teixeira per assumere l’incarico di prossimo ct della Selecao.

    In realtà ieri la CBF aveva scelto Muricy Ramalho ma la Fluminense, il club che allena, non lo ha lasciato partire. Da qui la decisione di un “ripiego” che è caduta sul tecnico di Passo do Sobrado, salito alla ribalta del calcio sudamamericano per aver riportato nella massima serie il Gremio e averlo portato due anni dopo alla finale di Coppa Libertadores persa con il Boca Juniors poi ripetutosi con il Corinthians, la squadra più popolare di San Paolo, al ritorno nella serie a brasiliana vincendo poi un campionato paulista e una Coppa del Brasile con Ronaldo in squadra.

    A breve dovrebbe esserci il comunicato ufficiale con Menezes che con ogni probabilità dovrà guidare la Selecao al riscatto nei Mondiali del 2014 che si giocherà in casa dopo il fallimento del Sudafrica.

  • Ramalho è il nuovo ct del Brasile. Bocciati Leonardo e Felipao

    A sorpresa la federazione brasiliana annuncia il sostituto di Carlos Dunga per la panchina della Selecao che nel 2014 sarà chiamata al riscatto nella rassegna iridata in casa propria.

    Il nuovo commissario tecnico è Muricy Ramalho, attuale tecnico della Fluminense, squadra leader del Brasilerao. Ramalho può considerarsi un outsider visto che i giornali carioca avevano disegnato un testa a testa tra Felipe Scolari e Leonardo.

    L’ex milanista sembrava in procinto di ritornare in patria forte di una grandissima stima e considerazione da parte dei vertici federali brasiliani.

  • In Brasile sicuri, Leonardo nuovo ct della Selecao

    In Brasile sicuri, Leonardo nuovo ct della Selecao

    Sarà con ogni probabilità l’ex tecnico del Milan Leonardo il prossimo selezionatore della nazionale verdeoro come sostiene il canale Espn Brasil. Il candidato prescelto dalla federazione brasiliana Luiz Felipe Scolari infatti ha ribadito di non voler “stracciare” il contratto firmato solo qualche settimana fa con il Palmeiras (che non avrebbe opposto resistenza per permettere al tecnico di risollevare le sorti della Selecao) con durata fino al 2012. In pole position per il dopo Dunga si è piazzato così Leonardo che dovrebbe assumere l’incarico proprio fino al 2012 e pruomuovere il processo di valorizzazione dei giovani in nazionale.

    L’ex tecnico rossonero farebbe così il lavoro inziale di ringiovinamento traghettando il Brasile nella prossima Coppa America che si terrà in Argentina nel 2011 e l’Under 23 nelle Olimpiadi di Londra l’anno successivo; poi lascerà la Selecao nelle mani di Scolari, il ct verdeoro campione del mondo nel 2002, che avrà il duro compito di riscattare l’eliminazione subita ai quarti di finale di questa edizione della Coppa del Mondo nel prossimo Mondiale del 2014 che si disputerà in casa in Brasile.

  • Brasile: Dunga esonerato. Scolari o Leonardo il sostituto

    E’ finita l’avventura di Carlos Dunga sulla panchina del Brasile. A comunicare l’esonero è la stessa federcalcio brasiliana con un comunicato sul proprio sito ufficiale.

    Paga a caro prezzo le scelte impopolari l’ex giocatore della Fiorentina accusato in patria di non aver saputo rischiare lasciando a casa i giovani Ganso e Neymar oltre che Pato e Ronaldinho.

    Il sostituto sarà ufficializzato entro fine luglio ma indiscrezioni vogliono Felipao Scolari in vantaggio sul Leonardo per cercare di bissare il successo del 2002 nel mondiale che si giocherà in brasile tra 4 anni.

  • Brasile: è Leonardo il dopo Dunga

    Nei mesi scorsi se ne fece un gran parlare ma dopo la cocente esclusione del Brasile di Dunga ad opera dell’Olanda il nome di Leonardo torna prepotentemente in auge per la panchina della Selecao.

    Dunga mai amato in patria per le discutibili scelte e sopratutto per le esclusioni eccellenti (Ronaldinho, Pato e Ganso) fino al 45′ della partita di oggi aveva dalla parte sua i risultati. Il tracollo nel secondo tempo contro gli Orange, scaturito anche dalla follia di Felipe Melo (sua scelta) lo ha praticamente messo alla porta.

    Il prossimo quadriennio per il Brasile sarà fondamentale con un mondiale da organizzare e da vincere la federcalcio brasiliana cerca una persona amata dal pubblico e soprattutto in grado di non snaturare il gioco spettacolare del Brasile. In questo momento Leonardo sembra non aver alternative per la gioia di Pato e Ronaldinho.

  • Brasile eliminato, Dunga deluso: “E’ colpa mia”

    La clamorosa eliminazione del Brasile dal Mondiale ai quarti di finale per mano dell’Olanda ha segnato il volto di Dunga. Visibilmente amareggiato e deluso il ct in conferenza stampa si è assunto tutte le responsabilità (come Lippi ndr) della disfatta verdeoro cercando di analizzare gli errori commessi e dando di fatto l’addio alla Selecao dopo 4 anni trascorsi da commissario tecnico:

    • La responsabilità è mia, non ci sono dubbi, sia nel bene che nel male. Tutto l’ho deciso io, rispettando anche il lavoro della stampa, dando le spiegazioni richieste, ma se non siamo riusciti ad andare avanti mi assumo la colpa. Noi tutti ci sentiamo umiliati.
      Nel primo tempo siamo andati molto bene, nella ripresa abbiamo sbagliato troppo, è mancata la giusta concentrazione ed in coppa del mondo questi errori si pagano
      “.
    • In questi quattro anni abbiamo ottenuto tanti buoni risultati, ma questo non cancella la grande delusione che proviamo adesso e che solo entrando nello spogliatotio si può capire. Posso però dire di essere orgoglioso di aver lavorato con questi ragazzi“.
    • Felipe Melo? Se giochiamo con un giocatore in meno, ed anche di qualità, la situazione si complica. Gli olandesi mettevano pressione all’arbitro su certe decisioni, per questo ho dovuto cambiare posizione a Bastos. Certo, non quel gesto non doveva essere fatto, ma solo chi è dentro il campo può capire“.
    • Il contratto? Ho firmato per quattro anni e sono stati rispettati“.
  • Il Brasile non stecca. Tris al Cile, ora l’Olanda

    Il Brasile non stecca. Tris al Cile, ora l’Olanda

    Il Brasile supera con una entusiasmante facilità il giovane Cile di Bielsa e raggiunge l’Olanda ai quarti in una partita che si preannuncia esaltante e spettacolare. I verdeoro dimostrano ancora una volta di esser terribilmenti concreti incarndo in pieno lo spirito del proprio allenatore.

    Difesa impentrabile, centrocampo dettato ad asfissiare la manovra avversaria e attacco affidato alle giocate di Kaka (ancora in ombra), ad un Robinho a corrente alternata e alla terribile vena realizzativa di Luis Fabiano.

    I primi minuti di partita vedono un Cile volitivo che sbatte contro il muro eretto da Juan e Lucio e il Brasile che sornione approfitta degli spazi in contropiede. Al 35′ il giallorosso Juan porta in vantaggio i suoi con un perfetto stacco di testa su azione di calcio d’angolo. Appena cinque minuti e su assist di Kaka Luis Fabiano trova ancora una volta la rete.

    Doppio vantaggio all’intervallo e partita ormai in cassaforte. Nella ripresa Bielsa prova a cambiar qualcosa ma la difesa verdeoro è insuperabile. A metter la parole fine è Robinho al 14′ con un perfetto contropiede. IL Brasile si conferma formazione spietata e lancia un messaggio forte alle concorrenti per la vittoria finale.

    IL TABELLINO
    Brasile-Cile 3-0

    35′ pt Juan (B); 39′ pt Luis Fabiano (B); 14′ st Robinho (B)
    Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Gilberto Silva, Ramires; Dani Alves, Kakà (35′ st Kleberson), Robinho (39′ st Gilberto Melo); Luis Fabiano (31′ st Nilmar). A disposizione: Gomes, Doni, Luisão, Thiago Silva, Josuè, Baptista, Grafite. All.: Dunga.

    Cile (4-3-3): Bravo; Isla, Contreras (1′ st Tello), Fuentes, Jara; Carmona, Beausejour, Vidal; Sanchez, Suazo, M.Gonzalez (1’st Valdivia). A disposizione: Pinto, Marin, Fernandez, Fierro, Millar, Orellana, Paredes. All.: Bielsa.

    Arbitro: Webb (Ing)
    Ammoniti: Kakà (B), Vidal (C), Fuentes (C), Ramires (B), Villar (B)

  • Il Brasile di Kakà all’ostacolo Cile. Nei quarti lo attende l’Olanda

    Il Brasile di Kakà all’ostacolo Cile. Nei quarti lo attende l’Olanda

    E’ un derby sudamericano caldo quello che inizierà tra pochi minuti all’Ellis Park di Johannesburg tra Brasile e Cile. Chi vincerà, andrà a scontrarsi contro l’Olanda, vittoriosa pomeriggio contro la Slovacchia [leggi l’articolo] ai quarti di finale. Non sarà facile però per i brasiliani perchè la squadra del “Loco” Bielsa sono sempre molto insidiose, come dimostra anche l’ultima gara giocata contro la Spagna.

    Gli scontri sono totalmente a favore dei verdeoro e con Dunga lo sono ancora di più: la Selecao non perde contro i cileni dal 2002 portando a casa a suo favore le ultime 8 partite, 5 se si considerano quelle dell’attuale ct da quando siede in panchina. Le statistiche, però, sono fatte per essere smentite e la Roja, che nel suo girone ha dato non pochi grattacapi alla Spagna, può rifarsi stasera in un match importantissimo e sorprendere i pentacampioni.

    Non c’è Felipe Melo tra i 22 che scenderanno in campo: il pupillo di Dunga soffre di un problema alla caviglia rimediato nella gara giocata con il Portogallo e siederà in panchina; al suo posto Ramires. Rientra invece Elano che andrà a comporre il tridente dei trequartisti insieme a Kakà e Robinho dietro l’unica punta Luis Fabiano.
    Il ct dei cileni, il ct Bielsa potrà contare su Humberto Suazo e sulla velocità dell’attaccante dell’Udinese Alexis Sanchez in avanti.

    Probabili formazioni BRASILE – CILE (ore 20:30)

    BRASILE (4-2-3-1): 1 Julio Cesar, 2 Maicon, 3 Lucio, 4 Juan, 6 Bastos; 8 Gilberto Silva, 18 Ramires; 7 Elano 10 Kaka, 11 Robinho; 9 Luis Fabiano.
    A disposizione: 12 Gomes, 13 Dani Alves, 14 Luisao, 15 Thiago Silva, 16 Gilberto, 17 Josue, 5 Felipe Melo, 19 Julio Baptista, 20 Kleberson, 21 Nilmar, 22 Doni, 23 Grafite.
    Ct: Dunga.
    CILE (3-4-3): 1 Bravo, 4 Isla, 5 Contreras, 2 Fuentes; 8 Vidal, 6 Carmona, 20 Millar, 14 Fernandez; 9 Suazo, 15 Beausejour, 7 Sanchez.
    A disposizione: 12 Pinto, 23 Marin, 18 Jara, 21 Tello, 19 Fierro, 10 Valdivia, 11 Gonzalez, 22 Paredes, 16 Orellana.
    Ct: Bielsa.

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  • Luis Fabiano stende la Costa d’Avorio. Il Brasile risponde all’Argentina

    Luis Fabiano stende la Costa d’Avorio. Il Brasile risponde all’Argentina

    Il Brasile lancia un messaggio all’Argentina con una prestazione convincente e piena di spunti interessanti contro la Costa d’Avorio di Didier Drogba. I verdeoro ordinati come non mai in una difesa ermetica e un centrocampo senza fronzoli lanciano alle rivali mondiali un messaggio di solidità e forza.

    Protagonista assoluto dell’incontro è il ritrovato Luis Fabiano autore di una doppietta di pregevole fattura che mette in evidenza ancora una volta ai tifosi milanisti la differenza con Huntelaar. Prima rete al 25′ del primo tempo, nel momento migliore della Costa d’Avorio, su una bella azione con assist di Kaka.

    Stupendo il raddoppio del bomber del Siviglia, doppio sombrero e tiro imparabile per Barry. Peccato che il gol sia viziato da un fallo di mano. Partita in discesa per il Brasile trascinato da un Kaka finalmente in stato di grazia. E’ dell’ex milanista anche l’assist per Elano.

    Gioia anche per Drogba nel finale ma per la Costa d’Avorio è davvero una brutta serata. Lenta, cattiva e con un Eriksson stranamente impacciato. Nel finale è Kaka a perder le staffe e a lasciare i suoi in dieci per doppia ammonizione.

    BRASILE-COSTA D’AVORIO 3-1
    24′ pt Luis Fabiano (B); 5′ st Luis Fabiano (B); 16′ st Elano (B); 34′ st Drogba (CA)
    Brasile (4-2-3-1):
    Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Gilberto Silva, Felipe Melo; Elano (21′ st Dani Alves), Kakà, Robinho; Luis Fabiano. A disposizione: Gomes, Doni, Luisao, Thiago Silva, Gilberto, Josué, Ramires, Julio Baptista, Kleberson, Nilmar, Grafite. C.T.: Dunga
    Costa d’Avorio (4-3-2-1): Barry; Demel, Touré, Zokora, Tené; Eboué (27′ st Romaric), Yaya Tourè, Tioté; Dindane (9′ st Gervinho), Kalou (23′ st Keita); Drogba. A disposizione: Zogbo, Yeboah, Angoua, Boka, Gohouri, Bamba, Gosso, Romaric, Koné, Doumbia, Gervinho. C.T.: Eriksson.

    Arbitro: Lannoy (Francia)

    Ammoniti: Tiené (CA), Keita (CA), Tioté (CA)
    Espulso: 43′ st Kakà (B) per doppia ammonizione

    SPECIALE MONDIALI SUDAFRICA 2010

  • La stampa brasiliana boccia la Seleção, e su Dunga..

    Noioso come un sonnifero. Così è stato definito il Brasile che, con il ct Carlos Dunga vestito da nostromo, ha debuttato ai Mondiali con un risicato successo per a 2-1 sulla Corea del Nord. Talmente noioso che il quotidiano ‘Folha’ di San Paolo ha coniato un nuovo termine: la Selecao sortisce gli effetti di un noto farmaco e diventa la Selexotan. ‘O Globo’ evidenzia che per 55′ “il Brasile ha dato l’impressione di essere colpito dalla siccità del gol”.

    Dopo un primo tempo “burocratico”, però, la squadra ha cambiato atteggiamento nella ripresa. “Una distrazione difensiva nel finale” ha consentito alla Corea del Nord di realizzare un gol storico e “ha confermato la tradizione di vittorie stentate all’esordio” per lo squadrone verdeoro. Le stesse valutazioni compaiono negli articoli del ‘Jornal do Brasil’, che parla di “vittoria magra”. ‘O Dia’ nelle sue pagelle non fa sconti, stangando in particolare gli attaccanti a cominciare dall’impalpabile Luis Fabiano.

    Le valutazioni sull’operato del ct Carlos Dunga, invece, sconfinano al di là del calcio. Il commissario tecnico “brilla” per il giaccone esibito nella fredda serata di Johannesburg. Il sospetto è che il capo sia opera di Gabriela, la figlia di Dunga che sogna una carriera da stilista. ‘O Dia’, però, ritiene opportuno approfondire l’argomento con un sondaggio. “Chi ha dato quella giacca a Dunga?”. Tra le opzioni, spuntano anche ‘Capitan Nemo’ e ‘il Piccolo Principe’.