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  • Superbike, Biaggi fantastica doppietta a Misano

    Superbike, Biaggi fantastica doppietta a Misano

    Max Biaggi ha praticamente dominato la gara di Misano Adriatico, teatro del Gran Premio di San Marino valevole per il settimo round del Mondiale Superbike. Il campione romano si è aggiudicato sia la prima che la seconda manche, conquistando due vittorie che gli consentono di volare al comando solitario nella classifica generale, complice l’aiuto involontario di Carlos Checa, caduto in gara 2.

    GARA 1 – Il pilota romano di casa Aprilia è autore di una grandissima rimonta in gara 1. Dalla decima posizione infatti si trova già davanti dopo poche curve a lottare per le prime posizioni, ma la battaglia è serrata. Dopo un  tentatiov di allungo Jonathan Rea viene ripreso dal gruppetto degli inseguitori composto nell’ordine da Davide Giugliano, Max Biaggi e Carlos Checa, anche lui scattato benissimo dalla 16esima posizione, che arriveranno sino alla fine a giocarsi la vittoria finale.

    Mentre l’italiano di casa Ducati perde un pò di terreno venendo superato prima da Biaggi e successivamente da Checa, i primi due non si risparmiano dando vita ad un duello spettacolare che culminerà con la vittoria del romano, abile a sfruttare il suo talento e il leggero vantaggio che la sua Aprilia RSV4 gli da siu rettilinei. Checa, nonostante una Ducati molto efficace nelle curve non può nulla contro il corsaro romano, chiudendo in volata alle sue spalle se pur di pochi centesimi.

    Terza posizione per uno strepitoso Davide Giugliano, al suo secondo podio stagionale dopo quello conquistato ad Assen, che ha dovuto cedere nel finale a due grandi campioni del calibro di Biaggi e Checa. Quarto posto per il poleman di giornata Tom Sykes, ancora alle prese con una Kawasaki che consuma troppo le gomme, che precede in quinta posizione la Honda di Johnatan Rea.

    Sesto posto per un ottimo Chaz Davies, che conduce la sua Aprilia clienti nelle prime posizoni, davanti a quella ufficiale di Eugene Laverty. Gara da dimenticare invece per le BMW. Leon Haslam dopo un inizio incoraggiante chiude la sua gara in 12esima posizione alle spalle di Ayrton Badovini, che sempre con la moto tedesca partiva dalla terza posizione. Michel Fabrizio chiude invece in 14esima posizione mentre Marco Melandri è costretto al ritiro negli ultimi due giri della gara per aver usurato eccessivamente la sua gomma posteriore.

    GARA 2 – Copione leggermente diverso nella seconda manche anche se il protagonista rimane sempre lo stesso. Biaggi infatti vince agevolmente questa volte e dopo aver conquistato gara 1 domina e vince anche il secondo round di Misano. Il pilota dell’Aprilia si porta al comando della corsa sin dai primi giri a discapito della Kawasaki di Tom Sykes, accumulando giro dopo giro un grande vantaggio sugli avversari che lo porterà alla fine a tagliare il tragardo indisturbato con oltre 6 secondi di vantaggio sul diretto inseguitore.

    Il primo degli inseguitori appunto è Johnatan Rea, che riesce ad avere la meglio nel finale sull’inglese Leon Haslam, che comunque riesce a portare la BMW sul podio nonostante un week-end difficile per la casa tedesca. Il nordirlandese della Honda segue Biaggi da vicino anche nella classifica Mondiale seppur con un distacco consistente. Sono infatti 37,5 infatti i punti che lo distanziano dal campione romano che guida la classifica con 210,5 punti.

    Ai piedi del podio troviamo la colonia BMW con Marco Melandri, Ayrton Badovini e Michel Fabrizio, che migliorano rispetto ad una gara 1 pressochè deludente. Il ravennate è anche protagonista del contatto che pone fine alla gara di Carlos Checa nelle battute iniziali di gara. L’episodio è stato poi analizzato dai commissari di gara che hanno deciso di non punire il pilota delle BMW giudicandolo come un normale incidente di gara. Zero punti quindi per il pilota del team Althea, che passa dal doppio podio della prima manche al doppio zero di gara 2. Anche Davide Giugliano infatti è stato costretto al ritiro per essere scivolato mentre era terza posizione alle spalle di Sykes. Il britannico della Kawasaki chiude la sua gara in settima posizione appena davanti al suo compagno di squadra Loris Baz, che sostituisce lo sfortunato Joan Lascorz dopo il GP d’Italia a Imola.

    In classifica Mondiale alle spalle di Biaggi e Rea, seguono attardati Melandri con 155,5 punti e Checa a quota 150, che perde un occasione preziosissima per restare in scia al corsaro di casa Aprilia.

  • Superbike, a Misano Sykes conquista la Superpole

    Superbike, a Misano Sykes conquista la Superpole

    Pare proprio che la Superpole quest’anno sia solo affar suo: a Misano, teatro domani del Gran Premio di San Marino, settimo round del Mondiale 2012 Superbike, Tom Sykes fa registrare il miglior tempo della sessione di qualifiche e scatterà per la quinta volta in stagione dalla prima piazzola della griglia di partenza, conquistando la sua settima Superpole in carriera.

    Il pilota britannico della Kawasaki ha fermato il cronometro sul tempo di 1:35.375 sfruttando le condizioni meteo non perfette, la pioggia caduta sul tracciato posto sulla Riviera romagnola ha scombussolato i piani dei vari favoriti Max Biaggi, del campione del mondo in carica Carlos Checa e di Marco Melandri che ieri aveva chiuso il venerdì, utile per definire i 16 piloti che il sabato si contendono la Superpole, con il miglior tempo in assoluto. Tutti e 3 invece sono stati eliminati nella prima delle due sessioni previste (la direzione gara ha dichiarato sessione bagnata) anzichè delle tre tradizionali: Biaggi partirà decimo ad un secondo e 4 decimi dalla vetta mentre i due vincitori del Gran Premio degli Stati Uniti disputato sul circuito del Miller Motorsport, nello Utah, Melandri e Checa partiranno dalla quarta fila rispettivamente in 13esima e 16esima piazza.

    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    A contendere la Superpole a Sykes sono rimasti Johnny Rea e Leon Haslam oltre alle seconde guide di Ducati, Aprilia e Bmw: il pilota della Honda domani partirà secondo al fianco della Ninja del britannico, staccato di quasi 3 decimi mentre il centauro nativo del Derbyshire si è dovuto accontentare della sesta posizione. Tra di loro i nostri portacolori Ayrton Badovini e Davide Giugliano, tornati competitivi con pista poco aderente resa scivolosa dalla pioggia, che si sono regalati una fantastica prima fila e Jakub Smrz. Chiudono la seconda fila Eugene Laverty e Sylvain Guintoli. Bene anche Matteo Baiocco che ha portato la sua Ducati privati in nona posizione, qualche difficoltà in più per Michel Fabrizio che con la sua Bmw Motorrad Italia partirà 12esimo.

    Domani sul circuito di Misano Adriatico cielo coperto ma non è previsto l’arrivo della pioggia. Questo potrebbe consentire ai big penalizzati oggi dalle condizioni meteo di rifarsi sotto e dare così vita ad un Gran Premio spettacolare. Gara 1 è in programma alle 12:00, tre ore più tardi il via alla seconda manche.

  • Superbike, Checa e Melandri si impongono al Miller Park

    Superbike, Checa e Melandri si impongono al Miller Park

    La Superbike in questo week-end faceva tappa al Miller Park di Salt Lake City, nello Utah, per il Gran Premio degli Stati Uniti valido per il sesto round del Mondiale 2012. Sul lungo tracciato americano, incastonato tra le Montagne Rocciose, si sono imposti al termine di due splendide manches Carlos Checa e Marco Melandri.

    In gara 1 il campione del mondo in carica della Ducati non ha avuto particolari problemi vincendo su uno dei suoi circuiti prediletti dove negli anni scorsi aveva vinto già 4 volte (doppiette nel 2008 in sella alla Honda e doppietta lo scorso anno con Ducati). Per il pilota spagnolo si tratta della quarta affermazione stagionale, la 24esima nel campionato delle derivate di serie. Checa, una volta presa la testa della corsa, ha dominato la prima manche precedendo al traguardo Melandri in grande crescita con la Bmw ma che non è riuscito a contrastare l’attacco del campione del mondo al giro 8 e a rimenere attaccato al codone della sua Ducati. Completa il podio anche Max Biaggi che ha vinto il duello serrato con Johnny Rea per il terzo posto mentre Tom Sykes, scattato bene dalla griglia di partenza e rimasto in testa per quasi un terzo della gara, è transitato ottavo preceduto dall’Aprilia di Eugene Laverty, dalla Ducati di Jakub Smrz, partito dalla pole, e dalla terza Aprilia di Chuck Davies.

    Marco Melandri © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Nella seconda manche gara subito interrotta per la caduta senza conseguenza di Hiroshi Aoyama che ha lasciato in pista olio fuoriuscita dalla sua Honda costringendo la direzione di gara ad esporre la bandiera rossa. Alla seconda ripartenza Carlos Checa ha preso subito il comando della gara guadagnando anche un discreto margine di vantaggio dal più immediato inseguitore, Marco Melandri, ma proprio quando per lo spagnolo poteva cominciare a delinearsi la terza doppietta in carriera sul tracciato americano, è caduto al settimo giro vanificando la sua corsa e dando così pista libera al pilota ravennate della Bmw che però va in crisi e viene recuperato da uno scatenato Jonathan Rea che prima fa fuori Tom Sykes, in affanno e giunto quinto, e poi il sorprendente Chuck Davies  mettendo nel mirino Melandri. Il pilota della Honda è riuscito a completare la rimonta portandosi in testa alla gara ma Melandri nel finale si è rifatto sotto “sverniciando” sul lunghissimo rettilineo iniziale prima di affrontare l’ultimo giro il britannico sfruttando tutta la potenza del propulsore Bmw tagliando il traguardo in prima posizione e raccogliendo la sua seconda vittoria stagionale (la seconda anche per Bmw in assoluto in Superbike) e la sesta in carriera nel campionato delle derivate di serie. Si riconferma sul gradino più basso del podio Max Biaggi che ha avuto la meglio nel duello con il compagno di marca Chuck Davies.

    In virtù di questi risultati, la classifica Mondiale vede al comando proprio il pilota romano con 160 punti seguito dalla coppia Sykes e Melandri a quota 142.5, poi Rea a 141, Checa a 130.5 e Haslam, week-end sottotono per lui, a 103. Tra due settimane, il 10 giugno, si vola a Misano Adriatico per l’attesissimo Gran Premio di San Marino.

  • Rossi in Superbike? Flammini invita il Dottore

    Rossi in Superbike? Flammini invita il Dottore

    Valentino Rossi in Superbike è più che un’idea. Ad affermarlo è lo stesso patron delle derivate di serie Maurizio Flammini che senza troppi giri di parole invita il campione di Tavullia a trasferirsi nel suo campionato, nel quale ritroverebbe tanti amici-rivali protagonisti nel passato di battaglie epiche in MotoGP quali Max Biaggi, Marco Melandri e Carlos Checa.

    Il tutto all’indomani dell’annuncio ufficiale del passaggio da La7 a Mediaset, che ha acquisito da Infront Sports&Media i diritti per trasmettere per il triennio successivo le gare del Mondiale Superbike, con opzione per il triennio successivo, puntando a far crescere un circuito che si caratterizza per un alto numero di piloti e costruttori in pista rispetto al campionato concorrente a cui ormai prendono parte soltanto tre delle grandi scuderie mondiali ovvero Honda, Yamaha e Ducati.

    Il Dottore che attualmente sta facendo molta fatica in sella alla sua Ducati a tenere il passo dei primi nella categoria dei prototipi, secondo Flammini ritornerebbe ad essere protagonista assoluto in Superbike, categoria che in effetti ha fatto rinascere piloti che sembravano avviarsi sul viale del tramonto e che invece hanno trovato le motivazioni giuste per rimettersi in gioco arrivando a vincere anche il campionato del mondo. Appunto Max Biaggi, il cui unico neo è quello di non essere riuscito ad affermarsi nella classe regina della MotoGP, ma che dopo due anni di apprendistato è riuscito ad adattare il suo stile di guida nelle derivate di serie, di cui, alla veneranda età di quasi 40 anni, è ancora protagonista assoluto.

    Valentino Rossi © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    La Superbike sta vivendo il periodo di maggior visibilità, non a caso da settimane si stanno registrando i record di ascolti in una categoria sempre di più in ascesa e che sta registrando una sempre più costante crescita di appassionati visti i tanti duelli messi in pista dai vari protagonisti, al contrario della MotoGP, che invece è in lieve calo di ascolti. Anche Rossi la settimana scorsa aveva esaltato le gare della Superbike dopo le 2 manche del Gran Premio d’Europa sul circuito di Donington attraverso la sua pagina Twitter scrivendo poche ma significative parole: “Che razza di gara la Superbike! Che bagarre, bravi tutti”, sminuendo quelle della MotoGP: “Purtroppo le nostre gare sono diventate molto più noiose”.

    E dunque il suo approdo nelle derivate di serie potrebbe essere una reale possibilità ma soprattutto un sogno realizzabile.

  • Superbike, Sykes poker a Donington. 4° Biaggi

    Superbike, Sykes poker a Donington. 4° Biaggi

    Ancora una volta sarà Tom Sykes a partire davanti a tutti nel campionato Superbike, dove domani andrà in scena sul circuito di Donington il quinto round stagionale delle derivate di serie.

    Il britannico sul tracciato di casa, teatro del Gran Premio d ‘Europa, piazza per la quarta volta su cinque gare stagionali la sua Kawasaki Ninja ZX10R in pole position con un giro fenomenale, fermando il cronometro sul tempo di 1:27.716, facendo registrare anche il record della pista. Altra soddisfazione per il team di Akashi, che dopo aver conquistato a mani basse la seconda manche del Gran Premio d’Italia a Monza la scorsa settimana porta a casa l’ennesima pole position, la sesta della sua carriera in Superbike.

    Alle sue spalle le due Bmw di Leon Haslam e Marco Melandri che a differenza delle libere di ieri sembrano essersi avvicinate alle migliori nel passo gara e sono sicuramente da tenere d’occhio. Cosi come Max Biaggi che riesce a portare a casa un’importante quanto insperata quarta posizione che per lo meno domani gli permetterà di partire in prima fila vicino ai migliori.

    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In quinta posizione troviamo il poleman del Gran Premio d’Italia Sylvain Guintoli che riesce a tenere dietro la Honda di Johnny Rea e la Suzuki di Leon Camier. Nelle prime otto moto, quelle che hanno preso parte alla Superpole 3, troviamo l’altra Ducati Effembert di Jakub Smrz, che non è riuscito a ripetersi dopo le belle libere della giornata di ieri.

    Fuori inaspettatamente dalla qualifica più importante anche Carlos Checa, che sembra avere qualche difficoltà in più del previsto nel competere per le prime posizioni. El Toro di casa Ducati partirà dalla nona piazza, e sarà costretto ad inseguire dalla terza fila. Decima e 11esima posizione per le due Bmw Motorrad Italia di Ayrton Badovini e Michel Fabrizio seguite dalla Aprilia gemella di Max Biaggi con Eugene Laverty.

    Tra gli altri italiani Davide Giugliano e Niccolò Canepa chiudono in 13esima e 14esima posizione, Lorenzo “Zorro” Zanetti in 20esima posizione, quart’ultimo.

  • Superbike, Guintoli firma la Superpole a Monza. Sesto Biaggi

    Superbike, Guintoli firma la Superpole a Monza. Sesto Biaggi

    Sylvain Guintoli conquista a sorpresa la pole position del Gran Premio d’Italia che domani ospiterà il quarto appuntamento della stagione 2012 della Superbike. A Monza la maggiore protagonista è stata la pioggia caduta abbondante in mattinata e che ha reso molto insidioso il tracciato brianzolo rimescolando di fatto le carte in tavola.

    La pista bagnata infatti ha favorito la Ducati, bicilindrica a differenza di tutte le altre moto derivate di serie, e che aveva dimostrato di essere poco veloce in tutte le sessioni di prova precedenti, dominate dalle BMW ufficiali e satelliti. La pioggia e il conseguente abbassamento dei tempi ha favorito la casa di Borgo Panigale e Guintoli, che, reduce da una vittoria e un secondo posto nella gara di settimana scorsa ad Assen si toglie la soddisfazione di portare a casa la prima Superpole in carriera, proprio nel “Tempio della Velocità”.

    Sylvain Guintoli © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    Al secondo posto la Kawasaki Ninja di Tom Sykes costretto ad abdicare dopo aver conquistato le prime tre pole della stagione. Il britannico firma il record di velocità fermando il tachimetro sui 339,5 km/h, velocità di punta mai raggiunta prima dalle due ruote ma si ferma però a ben sette decimi dalla Ducati Effembert di Guintoli, precedendo al terzo posto Marco Melandri, unico con la BMW in grado di confermarsi nelle prime posizioni. Al quarto posto chiude la prima fila l’altra Ducati di Carlos Checa, che in gara spera nell’aiuto della pioggia per portare a casa un piazzamento importante, cosa che sull’asciutto risulterebbe assai improbabile.

    Apre la seconda fila la Honda di Johnatan Rea mentre l’altro pretendente al titolo Max Biaggi partirà in quinta posizione, alle spalle di Sykes e davanti alla Ducati di Jakub Smrz. Buona prestazione per Davide Giugliano, che in condizioni critiche è riuscito a portare la sua moto fino all’ultima sessione di qualifica, la Superpole 3, anche se non è riuscito a fare meglio dell’ultima piazza, cioè l’ottavo posto.

    Nona posizione per John Hopkins con la Suzuki mentre l’Aprilia di Eugene Laverty chiude la classifica dei migliori dieci con il decimo tempo. Appena fuori dalla top-ten la BMW di Michel Fabrizio, seguito da Leon Camier e dall’altra BMW di Ayrton Badovini. Soltanto 14esimo invece Leon Haslam

  • Superbike, Guintoli e Rea trionfano ad Assen

    Superbike, Guintoli e Rea trionfano ad Assen

    Sylvain Guintoli e Jonathan Rea conquistano rispettivamente la prima e la seconda manche del Gran Premio d’Olanda, corso sullo storico tracciato di Assen, l’Università del Motomondiale. Il francese si impone in gara 1 sulle altre due Ducati di Davide Giugliano e Carlos Checa, mentre in gara 2 deve arrendersi al britannico della Honda autore di una grande corsa. Biaggi e Checa faticano più del previsto con condizioni di meteo a dir poco pazze, e il terzo appuntamento della stagione va dunque ai due outsider, ma alla fine chi sorride è il romano che ritorna in vetta alla classifica Mondiale proprio a discapito dello spagnolo campione del mondo in carica.

    GARA 1 –  Partiti con pista asciutta la gara vede subito fuori uno dei principali protagonisti di giornata, il poleman Tom Sykes che è costretto al ritiro a causa di problemi al motore della sua Kawasaki ZX10R mentre è al comando della corsa. In testa al gruppo resta cosi Marco Melandri che conduce la gara fino a nove giri dal termine, quando l’arrivo della pioggia comincia  a rimescolare le carte.

    La gara viene interrotta e ripresa successivamente sotto il diluvio che questa volta vede primeggiare l’altra BMW di Leon Haslam che accumula un grande vantaggio sul diretto inseguitore Ayrton Badovini. Ma le insidie del circuito olandese, bagnato come un lago, non risparmiano nessuno e colpisce prima il leader della corsa Haslam e successivamente Badovini, autore di una gara fino a quel momento a dir poco perfetta con la BMW clienti. Cosi chi ne beneficia è Sylvain Guintoli, da sempre bravissimo sotto la pioggia, che capotalizza al massimo gli errori degli avversari andando a conquistare la sua prima vittoria nelle derivate di serie. Al secondo posto un’altro italiano, Davide Giugliano, che riesce a conquistare il suo primo podio in Superbike grazie ad una gara tutta d’attacco.

    Il tris Ducati viene completato da Carlos Checa, che chiude davanti alle Aprilia del principale rivale in classifica Max Biaggi, autore di una fantastica rimonta dalla 17esima posizione fino alla quarta, e di Eugene Laverty. Melandri con pista bagnata non è più riuscito a trovare il feeling con la sua BMW e non è andato oltre la nona posizione. Meglio di lui Michel Fabrizio, sesto alle spalle del duo Aprilia.

    Sylvain Guintoli © VINCENT JANNINK/AFP/Getty Images

    GARA 2 – Colpi di scena sin da subito nella seconda manche. La gara viene dichiarata bagnata anche se la maggior parte della pista è completamente asciutta. Per questo motivo quasi tutti i piloti optano per entrambe le coperture slick ad eccezione di Carlos Checa, che decide di montare due gomme da bagnato sperando nel ritorno della pioggia. Scelta sbagliata quella del campione del mondo che dopo due giri è costretto a rientrare ai box per cambiare le gomme, rimanendo impatanato nel gruppone.

    Davanti Smrz allunga su Guintoli e Rea ma il calo delle sue coperture Pirelli è dietro l’angolo. Pochi giri più tardi infatti sia Guintoli che Rea superano il ceco che poco dopo viene costretto all’errore da Aitchinson, doppiato, che non si accorge del suo arrivo e lo spinge fuori dal cordolo dove l’erbetta sintetica bagnata lo scaraventa a terra facendogli dire addio ai sogni di gloria.

    Alla fine Rea, grazie anche ad una migliore scelta di gomme rispetto a Guintoli (due gomme morbide per il francese, dura al posteriore per il britannico) riesce a spuntarla andando a conquistare la sua nona vittoria in carriera. Guintoli conclude un week-end da favola portando a casa una vittoria e un secondo posto che neanche lui forse si aspettava.

    Alle loro spalle la lotta tra Laverty, Melandri e Haslam ha raggiunto l’apice nelle fasi finali di gara, con sorpassi e controsorpassi spettacolari che alla fine hanno visto uscirne vincitore il pilota della Aprilia sulle due BMW di Melandri e Haslam, che non riesce a sopravanzare il compagno di squadra sul traguardo per soli due millesimi.

    Il poleman Tom Sykes è stato il primo invece ad accusare il calo degli pneumatici e non è andato oltre la sesta posizione davanti al bravissimo Ayrton Badovini. Ottavo Max Biaggi che comunque torna dal week-end olandese con il primo posto nella classifica mondiale davanti a Carlos Checa, che paga a caro prezzo la scelta di gomme sbagliata chiudendo ultimo in 17esima posizione.

  • Superbike, pole per Sykes ad Assen. Checa 5°, Biaggi solo 17°

    Superbike, pole per Sykes ad Assen. Checa 5°, Biaggi solo 17°

    Tom Sykes conquista la Superpole del Gran Premio d’Olanda sul circuito di Assen, valevole per il terzo appuntamento stagionale della Superbike. All’Università del Motomondiale il britannico porta la sua Kawasaki ZX10R  davanti a tutti per la terza volta consecutiva bissando alla grande le pole position di Phillip Island e Imola, fermando il cronometro sul tempo sensazionale di 1:35.399, oltre un secondo meglio del primo inseguitore, vale a dire Johnatan Rea, che non riesce a fare meglio di 1:36.432.

    Risultato dedicato da tutto il team allo sfortunato compagno di squadra di Sykes Joan Lascorz, rimasto gravemente infortunato nei test di Imola successivi al Gran Premio stesso nei quali ha riportato la frattura della quinta e sesta vertebra cervicale, che ne ha messo a serio pericolo la carriera.

    Tom Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In prima fila anche le Ducati, quelle che non ti aspetti, perchè sono quelle del team Effembert di Jakub Smrz, uno dei migliori interpreti di Assen, e Sylvain Guintoli. Carlos Checa aprirà la seconda fila dalla quinta posizione con il tempo di 1:37.156. Lo spagnolo non è parso al top della condizione e i quasi due secondi di distacco dalla vetta ne sono la dimostrazione. Sarà dura nella gara di domani lottare con un Sykes in queste condizioni, ma “El Toro” della Ducati proverà a tirare il meglio di sè in gara, soprattutto se le condizioni meteo continueranno a variare come capitato nella giornata di oggi. In sesta posizione il primo portacolori dell’Italia è Michel Fabrizio con la BMW, davanti al suo compagno di squadra Leon Haslam e alla Suzuki di John Hopkins.

    Le condizioni di meteo variabile hanno mietuto vittime illustri, come Marco Melandri che non è riuscito ad andare oltre il nono posto, bloccato nella prima delle due sessioni da venti minuti in cui è stata suddivisa oggi eccezionalmente la Superpole. Ancora più in difficoltà Max Biaggi che scatterà soltanto dall 17esima posizione.

  • Superbike, doppietta Checa a Imola, Biaggi giù dal podio

    Superbike, doppietta Checa a Imola, Biaggi giù dal podio

    Carlos Checa conquista le due manche della Superbike sul circuito di Imola, teatro del Gran Premio d’Italia valevole come  secondo round del Mondiale 2012. Lo spagnolo di casa Ducati ha la meglio in entrambe le gare su Tom Sykes, poleman di giornata con la Kawasaki, Leon Haslam e Max Biaggi che monopolizzano le prime quattro posizioni.

    GARA 1 – Si parte con temperature leggermente più basse rispetto alla Superpole di ieri, Sykes parte subito bene, seguito a ruota da Checa, Biaggi e Haslam. Subito fuori invece Davide Giugliano, campione Superstock e attuale compagno di Checa, “spinto” nella ghiaia da Leon Camier, costrtetti ad abbandonare la corsa dopo appena due curve.

    Davanti il duello è tra la ritrovata Kawasaki di Tom Sykes e Carlos Checa, con il britannico che non ha problemi a comandare per oltre metà gara ma che poi è costretto a fare i conti con il degrado degli pneumatici che consentono allo spagnolo, maestro nella gestione della gara,  di raggiungerlo e sorpassarlo. La “verdona” riesce poi a respingere gli attacchi di un’arrembante Leon Haslam, riuscendo a chiudere alle spalle di Checa. Quarto posto per Max Biaggi che parte bene perdendosi poi sul più bello, mostrando un passo non abbstanza sufficiente per lottare per la vittoria.

    Quinto posto per Eugene Laverty che precede il suo ex compagno in Yamaha Marco Melandri. Entrambi sono stati protagonisti di due belle rimonte dopo due dritti nelle fasi iniziali della gara, che molto probabilmente ne hanno compromesso la lotta per il podio. Al settimo posto la seconda Kawasaki di Joan Lascorz, che precede Lorenzo “Zorro” Zanetti,  capace di lottare a lungo per la quinta posizione e bravo a chiudere comunque tra i primi dieci piloti, davanti al più blasonato Johnatan Rea, in difficoltà con la sua Honda CBR, e a Niccolò Canepa. 15esima posizione per la BMW di Ayrton Badovini, ritirato Michel Fabrizio.

    Carlos Checa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Attimi di paura nei primi giri della gara per la caduta di Sylvain Guintoli. Il pilota della Ducati clienti del team Effembert, dopo un dritto, è stato sbalzato dalla sua moto dopo aver toccato l’erba sintetica del cordolo e nella caduta è stato centrato in pieno dalla Aprilia dell’incolpevole Chaz Davies, che per fortuna colpisce  soltanto la moto del francese, uscito miracolosamente illeso dall’incidente che avrebbe potuto avere sicuramente conseguenze più gravi.

    GARA 2 – Come nella prima manche, dopo le fasi concitatissime della partenza, la lotta per la vittoria si restringe a soli quattro piloti, con Sykes a fare l’andatura, e Checa e Biaggi ad inseguire, mentre Haslam, dopo una prima parte di gara in sordina riesce a rimontare e a raggiungere il gruppetto dei primi tre.

    Ancora una volta il campione della Ducati Althea sfrutta il calo di prestazione delle gomme Pirelli sulla Kawasaki di Sykes per prendersi la prima posizione e amministrare l’ultima parte di gara, mentre il britannico, dopo aver lasciato riposare un pò le gomme sfruttate al massimo all’inizio per scappare da Checa, riprende a girare con un passo accettabile respingendo tutti gli attacchi di Haslam, che anzi, ha il suo bel da fare nel finale per tenere a bada Max Biaggi, che però non ha il guizzo giusto per raggiungere il terzo posto che sarebbe valso il gradino più basso del podio.

    Praticamente identico risultato di gara 1 per le prime quattro posizioni, mentre al quinto posto risale bene Johnatan Rea, che rimedia il nono posto deludente della prima manche con una gara di alto livello, nonostante la sua Honda CBR non sembra il massimo della competitività. Gara opposta invece per Marco Melandri, che in gara 2, nonostante lotti per 3/4 di gara per la quinta posizione, non riesce ad andare oltre il decimo posto. Il ravennate sembra fare ancora tanta fatica con una moto che in mano al compagno di squadra (Haslam) sembra di tutt’altra fattura. La stagione di Macio non è iniziata nel migliore dei modi ma c’è ancora tutto il tempo per recuperare.

    Sfortuna per Davide Giugliano, costretto ad arrendersi a pochi metri dal traguardo a causa di un cedimento tecnico della sua Ducati mentre lottava per la sesta posizione con Eugene Laverty, proprio come Michel Fabrizio, che aggiunge alla sua collezione un altro ritiro.

    Con la doppia vittoria odierna Checa conquista la vetta solitaria del campionato portando a quota tre le vittorie stagionali, dopo quella ottenuta in gara 2 in Australia, a Phillip Island. Segue Biaggi a quattro punti di distanza, tallonato a soli due punti da Sykes. Più staccati Haslam e Melandri.

     

  • Superbike, Biaggi e Checa vincono a Phillip Island

    Superbike, Biaggi e Checa vincono a Phillip Island

    Dopo la tragedia per la morte del giovane pilota australiano Oscar McIntyre durante la gara di contorno di sabato mattina della Superstock 600  e il conseguente annullamento della Superpole, la Superbike è ritornata in pista oggi per mettere in scena il primo atto del Mondiale 2012 sul circuito di Phillip Island.

    Protagonista assoluto di giornata è stato Max Biaggi, che si è aggiudicato la prima manche in assoluta scioltezza favorito anche dalla caduta di Carlos Checa nei primi giri della gara, e ottenuto un secondo posto strepitoso in Gara 2 dopo una rimonta incredibile dall’ultimo posto. Bene anche Melandri, secondo in Gara 1, e a podio anche Guintoli e Sykes.

    GARA 1 – A scattare davanti a tutti nella prima manche è la Kawasaki di Tom Sykes, autore del miglior tempo  nella prima qualifica del venerdi. La lotta iniziale coinvolge ben quattro piloti con Sykes, Checa, Biaggi e Rea, con il campione del mondo in carica che cerca di fare subito il vuoto davanti superando la Kawasaki. Dopo essersi sbarazzati di Sykes, che aveva tutt’altro passo, il pilota Ducati e Aprilia danno vita ad un bel duello nei primi giri della gara fatto di sorpassi e controsorpassi ma la sorpresa avviene poche tornate più tardi quando Checa apre il gas troppo presto all’uscita della curva 3 vedendosi catapultato sulla ghiaia dalla sua 1198R dopo un volo spettacolare che per fortuna non ha riportato conseguenze fisiche per il pilota. Da quel momento in poi la leadership della gara non è mai stata in dubbio con Biaggi a fare l’andatura e a consolidare giro dopo giro la 17esima vittoria in Superbike che gli permette di eguagliare il record di un altro grande delle derivate di serie, Pierfrancesco Chili.

    La vera battaglia si disputa alle sue spalle con l’accesa lotta per il podio con Guintoli e un grande Marco Melandri che riesce a beffare proprio nel finale di gara il francese della Ducati e a conquistare una seconda posizione che porta alla BMW il miglior risultato dalla sua entrata in Superbike. Ai piedi del podio il poleman Tom Sykes davanti al ceco Jakub Smrz, mentre alla fine cede Johnny Rea, arrivato alle spalle della Suzuki del nostro Michel Fabrizio. Bene anche l’esordiente Davide Giugliano campione Superstock 600 e compagno di Carlos Checa, arrivato in nona posizione, e Lorenzo “zorro” Zanetti che chiude appena fuori dalla top-ten in 11esima posizione. Dodicesimo Leon Haslam, molto positivo nonostante due chiodi nella tibia operata qualche giorno fa hanno fatto si che le sue condizioni fisiche non fosseroal 100%.

    Biaggi, Checa e Sykes © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    GARA 2: nella seconda manche Carlos Checa rimedia alla grande all’errore commesso nella mattinata vincendo senza alcun problema Gara 2  e prendendosi la rivincita sul corsaro di casa Aprilia. L’episodio cruciale che vede protagonista proprio il campione del mondo 2010 avviene poco dopo la partenza quando Biaggi nel tentativo di sopravanzare la Kawasaki di Sykes allarga troppo la curva e finisce sulla ghiaia perdendo secondi preziosissimi ed è cosi costretto a rimontare dall’ultima posizione. Mentre davanti Checa riesce a sbarazzarsi di Rea e Sykes andando a gestire al meglio il prosieguo della gara, Max riesce a risalire la classifica a suon di giri veloci e di sorpassi spettacolari grazie anche ad una Aprilia in forma che fa registrare velocità di punta assolutamente eccezionali.

    Nel finale di gara dopo essersi sbarazzato di Melandri riesce a raggiungere e superare Sykes e Rea conquistando una seconda posizione davvero insperata e alle sue spalle la lotta per l’ultimo posto sul podio viene vinta dal britannico della Kawasaki che riesce a sfruttare il calo delle gomme di Rea andandolo a superare sul rettilineo finale. Grande gara ancora una volta per Haslam che riesce a vincere il duello in famiglia con Melandri piazzando la sua BMW in quinta posizione davanti a quella dell’italiano, mentre Fabrizio è costretto al ritiro nei primi giri della gara. Tredicesima e14esima posizione per Giugliano e Zanetti alle spalle dell’ex compagno in Aprilia di Biaggi Leon Camier.

    Il bilancio dopo il primo appuntamento della stagione vede l’italia primeggiare con Biaggi che comanda in classifica con 45 punti grazie al primo e al secondo posto di oggi seguito da Marco Melndri a 15 lunghezze di distacco. Più staccato il campione del mondo in carica Carlos Checa con 20 punti di distacco, alle spalle anche di Sykes per quattro lunghezze.
    Prossimo appuntamento tra circa un mese e andrà in scena l’1 aprile sul circuito di Imola.