Tag: carlo ancelotti

  • Tevez vicino al Psg, Ancelotti sicuro “verrà da noi”

    Tevez vicino al Psg, Ancelotti sicuro “verrà da noi”

    Carlos Tevez nelle prossime ore potrebbe dire sì al Psg. Nella mattinata di oggi il procuratore dell’Apache è volato a Parigi per discutere con la dirigenza francese il trasferimento del proprio assistito sotto la Torre Eiffel. Sembra così definitivamente sfumare il sogno dell’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani di portare il calciatore argentino a Milano, e anche l’Inter di Massimo Moratti appare tagliata fuori dopo il no giunto dall’Inghilterra all’offerta di prestito con obbligo di riscatto a fine stagione fissato intorno a una cifra di 25 milioni di euro.

    carlos tevez | © Julian Finney/Getty Images

    ORE DECISIVE – A Parigi danno l’affare per concluso, con Tevez in procinto di vestire la maglia del Paris Saint Germain già dall’inizio della prossima settimana. Il “Bugiardo” Pato è stato dimenticato in fretta, e ora tutti sperano nell’arrivo del primo vero colpo di mercato firmato dalla coppia LeonardoAncelotti. Kia Joorabchian è nella sede del club parigino, pronto ad ascoltare la proposta ufficiale della società che sta sconvolgendo gli assetti del calcio europeo. La Gazzetta dello Sport rivela come la firma potrebbe arrivare già nella tarda serata di quest’oggi. L’offerta del Psg è un contratto di 3 anni e mezzo con un guadagno netto a stagione di 7 milioni di euro, quasi il doppio di quanto il Milan era disposto ad offrire al calciatore argentino.

    ANCELOTTI FIDUCIOSO – Alle ore 13.30 durante una conferenza stampa, Carlo Ancelotti ha affermato ai giornalisti presenti che Tevez molto probabilmente accetterà la proposta giunta dalla Francia. Nessuna preoccupazione da parte del tecnico circa la condizione fisica dell’Apache, fermo da settembre dopo esser stato messo fuori rosa dal Manchester City a causa del violento scontro verbale con l’allenatore Mancini. Secondo Ancelotti Tevez sarà in grado di recuperare la forma perduta nel giro di due settimane, risultando così decisivo già per il mese di febbraio, prima dell’inizio dei sedicesimi di Europa League.

    ADDIO ITALIA – Restano a guardare Milan e Inter. Entrambe sognavano di avere Carlitos nella propria rosa nel mese di gennaio ma i tentativi sono stati fino a questo momento vani. Da una parte è ormai celebre il veto posto dal presidente rossonero Berlusconi all’operazione che avrebbe portato l’argentino a Milanello e Pato in Francia alla corte di Ancelotti. L’Inter invece ha dovuto registrare nella giornata di ieri il rifiuto da parte del club inglese riguardo l’offerta di 25 milioni di euro presentata la scorsa settimana, di gran lunga inferiore rispetto ai 37 milioni (29 subito più altri 8 in forma di bonus) presentata dall’ex Leonardo.

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  • Maldini, veleno sul Milan “non mi vogliono”

    Maldini, veleno sul Milan “non mi vogliono”

    Paolo Maldini e il Milan, un matrimonio che non s’ha da fare. I motivi che spingono la bandiera rossonera lontano dalla società di Via Turati non sono conosciuti, sebbene i maligni puntino il dito sulla dirigenza storica del Diavolo che non vorrebbe al suo interno un elemento così popolare fra gli stessi tifosi della squadra e tutti gli appassionati di calcio. Accostato di recente al Psg degli amici Leonardo e Carlo Ancelotti, Maldini ancora non si sbilancia. Sono però  forti le dichiarazioni che, nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, andata in edicola questa mattina, l’ex calciatore ha in serbo per il suo vecchio club, con un eloquente “non mi vogliono”.

    paolo maldini | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    TUTTO INUTILE – Due anni e mezzo fa l’ultima partita con la maglia del Milan, nella sfida contro la Fiorentina all’Artemio Franchi, che sancì l’addio del capitano e contemporaneamente quello di Carlo Ancelotti. Dopo quasi mille giorni in Via Turati non si è trovato ancora posto per la leggendaria bandiera. Maldini non ha mai nascosto il suo desiderio di poter occupare un posto dirigenziale, ma la domanda è rimasta sempre senza risposte. Attualmente Galliani non ha alcun incarico da offrirgli. Oggi lo sfogo dell’ex calciatore al quotidiano sportivo milanese contro l’ex società, “in società qualcuno non mi vuole”.

    LOVE IN PARIS – Negli ultimi giorni si era parlato di un forte interessamento del Psg nei confronti del rossonero, dopo che lo stesso Maldini si era presentato al Parco dei Principi al fianco del direttore sportivo Leonardo per la prima del nuovo corso Ancelotti sulla panchina francese, culminata nella bella vittoria per 3-1 contro il Toulouse. Nell’intervista alla Gazzetta dello Sport l’ex difensore della Nazionale azzurra ha chiarito come non sia stato contattato ufficialmente per un’offerta di lavoro, spiegando che il colloquio avuto con i vertici societari del Paris Saint Germain sia stato solamente di avvicinamento e non c’è ancora nulla di concreto.

    IL NO AL CHELSEA – Non è la prima volta che Carlo Ancelotti prova a convincere il suo ex giocatore a raggiungerlo in una nuova avventura. Già in passato l’allenatore di Reggiolo lo chiamò per essere il suo vice quando volò in Inghilterra ai tempi del Chelsea. Allora il rossonero rifiutò perché appena conclusa la carriera da professionista e ancora non sapeva che cosa avrebbe voluto fare nel suo futuro. Due anni più tardi Ancelotti ci riprova, stavolta insieme con Leonardo. Qualora da Milano non dovesse arrivare alcuna risposta allo sfogo di quest’oggi, con tutta probabilità Maldini volerà a Parigi, andando ad arricchire la già folta patria rossonera.

  • Milan e Inter mollano Tevez, l’Apache verso Parigi

    Milan e Inter mollano Tevez, l’Apache verso Parigi

    La telenovela Carlos Tevez si arricchisce di un nuovo capitolo. Con il Milan che si è oramai defilato nella corsa all’attaccante argentino e l’Inter indecisa sul da farsi, nelle ultime ore è tornato prepotentemente a farsi avanti il Paris Saint Germain, apparentemente tagliato fuori fino a qualche giorno fa dal maggiore appeal delle due milanesi.

    carlos tevez | © getty images

    Il club parigino del neo tecnico Carlo Ancelotti, spettatore dell’accesissimo derby di mercato meneghino, può approfittare delle difficoltà incontrate dai rossoneri per arrivare all’Apache e dei dubbi dei nerazzurri, in particolare del patron Massimo Moratti: se il Milan, nella persona di Adriano Galliani, era convinto della bontà dell’operazione ma strettamente vincolata alla cessione, bloccata dal presidente Berlusconi, di Alexandre Pato proprio al Psg per reperire i fondi necessari alla chiusura positiva della trattativa, Moratti, alla luce dei recenti risultati e della vittoria nel derby, ha espresso le sue legittime perplessità confidando negli attaccanti presenti già in rosa a disposizione di Ranieri e alla ritrovata verve sotto porta del Principe Milito, ritirando la sua prima offerta di 25 milioni di euro, rifiutata tra l’altro, dal Manchester City.

    Ancelotti ha richiesto una punta in grado di spostare gli equilibri, il ds del Paris Saint Germain Leonardo ha deciso di accontentarlo offrendo al club dello sceicco Mansour 37 milioni di euro bonus compresi (29+8) e prendendo così contatti con il procuratore del giocatore argentino Kia Joorabchian con il quale è previsto un incontro nella capitale francese tra domani e dopodomani. A Parigi i due ascolteranno le proposte l’uno dell’altro e cercheranno di giungere ad un accordo nel più breve tempo possibile. La parola di Tevez data al Milan è decaduta nel momento in cui i rossoneri hanno deciso di defilarsi, l’agente del giocatore chiede ai parigini per il suo assistito 10 milioni di euro annui (5.5 ne avrebbe preso al Milan), più soldi insomma per trasferirsi in un club sì con un progetto importante (come testimonia l’ingaggio di Ancelotti) ma ancora con meno prestigio rispetto alla squadra più titolata al mondo. Leonardo si assesterà sui 7-8, probabile che alla fine si giunga ad un compromesso che soddisfi tutti, Manchester City compreso.

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  • Ancelotti “Mi è stato offerto Cavani”

    Ancelotti “Mi è stato offerto Cavani”

    Clamorosa rivelazione del neo-tecnico del Paris Saint Germain Carlo Ancelotti: in un’intervista alla Gazzetta dello Sport il tecnico di Reggiolo ha affermato di aver ricevuto moltissime richieste da procuratori di calciatori importanti che nonostante abbiano un contratto oneroso e lungo con i rispettivi club sarebbero disposti a fare “armi e bagagli” e trasferirsi nella Ligue One, campionato appena rifiutato da due campioni come Tevez e Pato.

    Carlo Ancelotti | © FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty Images

    Parole che accendono i cuori dei tifosi parigini, che dopo anni di buio potrebbero sognare in grande grazie allo sceicco Al-Thani e ai suoi investimenti, tra cui quello di Pastore dal Palermo che è tuttora il trasferimento più costoso mai verificatosi nel campionato francese. Ancelotti però ha smorzato subito gli entusiasmi, dichiarando che punta molto su Gameiro ma che nonostante ciò arriverà qualcuno a rinforzare il reparto offensivo, avendo espresso il bisogno di avere quattro punte nella rosa. I nomi che circolano sono insospettabili ma di grosso calibro, da Berbatov a Fernando Torres, dal russo Pavlyuchenko a Edinson Cavani, lo stesso Tevez e anche Llorente. Chiunque farebbe carte false per portarsi a casa attaccanti del genere capaci di realizzare almeno 20 gol in una stagione, e il fatto che questi giocatori siano stati proposti al club parigino è motivo di orgoglio per Ancelotti perchè il progetto è entusiasmante, c’è voglia di stupire sia entro i confini nazionali ma anche in Champions League dove potrebbero accedere già in questa stagione magari vincendo il campionato; lo stesso tecnico italiano non nasconde comunque il fatto che i tanti soldi a disposizione del club potrebbero far vacillare qualsiasi calciatore e che questo costituisca una grande attrazione non solo per loro ma anche per i loro procuratori, desiderosi di portare a termine qualche trattativa plurimilionaria.

    Per il momento “Carletto” non ha intenzione di sondare il terreno per i nomi circolati in queste ore: che sia una forma di depistaggio per lavorare con calma a un grande colpo di mercato, magari già in questa sessione invernale?

  • Il “vecchio” Milan a Parigi. Paolo Maldini al Psg?

    Il “vecchio” Milan a Parigi. Paolo Maldini al Psg?

    Paolo Maldini è stato visto ieri sera al Parco dei Principi al fianco di Leonardo in tribuna, per assistere all’esordio in campionato sulla panchina del Psg di Carlo Ancelotti, compagno di squadra ed ex allenatore ai tempi del Milan. Si ipotizza un ingresso dell’ex bandiera rossonera nello staff tecnico del club parigino.

    paolo maldini | © getty images

    VECCHIO PALLINO – Il 2012 sarà l’anno del ricongiungimento del glorioso triangolo milanista che vedeva Leonardo dirigente, Ancelotti allenatore e Maldini leader della squadra che dominava in Europa? Con tutta probabilità sì. Le telecamera hanno più volte indugiato sull’ex capitano del Diavolo mentre si trovava al fianco del direttore sportivo brasiliano. Una presenza quasi “ufficiosa”. Il Paris Saint Germain avrebbe offerto a Maldini un posto di primo piano all’interno dello staff. Non si conosce ancora con esattezza il ruolo che verrà affidato all’ex rossonero, sebbene sia da escludere un lavoro dietro la scrivania. Già in passato Ancelotti aveva corteggiato il suo capitano ai tempi del Chelsea, ma allora non se ne fece nulla per la volontà dello stesso giocatore che decise di attendere una chiamata (mai arrivata) dalla società per la quale giocò un quarto di secolo, diventandone una bandiera al pari di Franco Baresi (sebbene i tifosi della Curva Nord non furono esattamente d’accordo su quest’ultima affermazione come dimostra l’ultimo “saluto” riservato a  Maldini durante il giorno del suo addio).

    PATRIA MILAN – Il Psg si sta trasformando letteralmente in un “rifugio” milanista. Prima Leonardo scelto dallo sceicco Al Thani come direttore sportivo per dare inizio ad un progetto ambizioso in stile City. Sei mesi dopo il brasiliano caccia l’allenatore francese Kambouaré per far posto al tecnico di Reggiolo, nonostante il primo posto in classifica occupato dalla squadra. Pochi giorni più tardi parte l’assalto a Pato e Kaka, entrambe stelle del recente passato rossonero. Infine Maldini viene arruolato tra le fila tecniche del club francese. Parigi è la nuova patria del Milan.

  • Milan Inter, i 10 derby più belli degli ultimi 20 anni. Video

    Milan Inter, i 10 derby più belli degli ultimi 20 anni. Video

    Domenica sera Milan Inter si affrontano per la 155^ volta nel campionato di Serie A. Riviviamo i 10 derby più belli degli ultimi venti anni che hanno fatto la storia dei due club milanesi.

    ’89-90 Inter Milan 0-3 (Van Basten, Fuser, Massaro) – I rossoneri guidati da Arrigo Sacchi battono sonoramente i cugini nerazzurri per tre reti a zero, realizzando tutti i gol nella ripresa. L’episodio della seconda segnatura, con Fuser che strappa il pallone in piena area a Ferri e che mandò su tutte le furie l’estremo difensore dell’Inter Zenga, fa ancora oggi discutere le due tifoserie. In quella stagione gli uomini di Sacchi bissarono il successo in Champions League dell’anno precedente. L’Inter arrivò terza, non riuscendo a centrare per la seconda volta consecutiva il titolo italiano vinto nella stagione ’88-89.

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    ’90-91 Milan Inter 0-1 (Berti) – Un anno dopo i nerazzurri si riprendono la rivincita battendo Van Basten e compagni con un gol indimenticabile di Nicola Berti. Il centrocampista trova all’85’ il colpo di testa che decide un derby tiratissimo. In quell’anno fu la Sampdoria a trionfare in campionato, lasciandosi alle spalle le due milanesi, nell’ordine Milan e Inter.

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    ’96-97 Inter Milan 3-1 (Djorkaeff, Zamorano, Ganz, Baggio) – Clamorosa affermazione della squadra allenata da Roy Hodgson. Si chiude invece con una sconfitta l’avventura di Sacchi al Milan, che alla fine della stagione darà l’addio definitivo al Diavolo.

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    ’97-98 Milan Inter 0-3 (Simeone, Ronaldo, Simeone) – Gli uomini di Simoni completano un’ottima stagione culminata con il successo in Coppa Uefa battendo i rossoneri nel derby di ritorno con la doppietta dell’argentino Simeone e la rete del Fenomeno.

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    ’99-00 Inter Milan 1-2 (Ronaldo, Shevchenko, Weah) – Il Milan, reduce dalla vittoria della Serie A nell’anno del centenario, sconfigge in rimonta i rivali allenati da Marcello Lippi grazie alle reti di Sheva e Weah negli ultimi minuti della sfida.

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     ’00-01 Inter Milan 0-6 (Comandini, Comandini, Giunti, Shevchenko, Shevchenko, Serginho)Il più largo successo dei rossoneri in tutta la storia dei derby. Una delle stracittadine entrate nell’immaginario collettivo dei tifosi. Nella stessa stagione però i nerazzurri allenati da Tardelli precederanno il Milan arrivando quinti nel campionato vinto dalla Roma di Capello.

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    ’03-04 Milan Inter 3-2 (Stankovic, Cristiano Zanetti, Tomasson, Kaka, Seedorf) – E’ il derby della storica rimonta della squadra di Ancelotti, dopo che il primo tempo si era concluso sullo 0-2 a favore dei nerazzurri. Straordinario il gol dell’olandese Seedorf, ex dell’incontro, che decide il match.

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    ’05-06 Inter Milan 3-2 (Adriano, Shevchenko, Martins, Stam, Adriano) – Una delle stracittadine milanesi più incerte e belle degli ultimi anni. La giostra di San Siro non conosce soste, fino al ’93 quando un gol del brasiliano Adriano mette d’accordo tutti.

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    ’09-10 Milan Inter 0-4 (Motta, Milito, Maicon, Stankovic) – L’anno del triplete viene inaugurato da Mourinho con una vittoria a senso unico contro i rossoneri di Leonardo. Sarà il penultimo derby da allenatore nerazzurro per il “vate” di Setubal.

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    ’10-11 Milan Inter 3-0 (Pato, Pato, Cassano) – Il successo dei rossoneri di Massimiliano Allegri contro i ragazzi dell’ex Leonardo spiana la strada per il successo al 18° titolo in Serie A del Milan. In molti ricorderanno a lungo la rete fulminea del “Papero” nei primi secondi di partita.

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    Negli ultimi anni i derby della Madonnina hanno acceso la rivalità fra le due squadra anche al di là dei confini nazionali. Gli appassionati di calcio potranno ricordare la semifinale di Champions League del 2002-2003, quando due pareggi (0-0 all’andata e 1-1 al ritorno) qualificarono il Milan alla finale dell’Old Trafford dove ad attenderli c’era la Juve di Marcello Lippi, poi sconfitta ai rigori. L’ultima stracittadina europea vide ancora i rossoneri trionfare sull’Inter, nella stagione 2004-2005, con il discusso episodio che vide come sfortunato protagonista il portiere Dida, colpito da un fumogeno che sancì la vittoria a tavolino per 0-3 degli uomini di Carlo Ancelotti.

  • Barbara Berlusconi, Pato al Psg decide il Milan

    Barbara Berlusconi, Pato al Psg decide il Milan

    Pato al Psg? Perché no. Questa in sintesi la risposta di Barbara Berlusconi, la fidanzata del “Papero”, alla domanda che ormai si pongono tutti i tifosi rossoneri e amici vicino alla coppia.

    barbara berlusconi | © getty images

    La figlia del numero uno milanista è intenzionata a non influenzare in alcun modo le scelte all’interno della società, le quali, come ha ribadito lei stessa, spettano di diritto all’amministratore delegato Adriano Galliani e all’allenatore Massimiliano Allegri, con la supervisione dell’illustre padre. Barbara Berlusconi conferma la linea adottata fin dall’inizio della sua storia con l’attaccante 22enne milanista, che risale all’estate scorsa. In tempi non sospetti aveva dichiarato come nessun giocatore del club di Via Turati era da considerare incedibile, lo stesso Pato. Ciò potrebbe essere un assist neanche tanto involontario al trasferimento del “Papero” alla corte del suo ex tecnico Carlo Ancelotti, il quale lo aspetta a braccia aperte insieme al direttore sportivo Leonardo.

    Tuttavia qualsiasi discorso sarebbe rimandato a fine stagione, quando verosimilmente il brasiliano accetterà la nuova sfida chiamata Paris Saint Germain, disposto a fare follie pur di accaparrarsi l’asso del Milan (7 milioni di euro per 5 anni, questa l’offerta di contratto proposta dai francesi al procuratore di Pato, Gilmar Veloz). La stessa Barbara ha confidato a suoi amici che non sarebbe affatto un problema qualora la coppia si dividesse in due città, in questo caso rappresentate dalla romantica Parigi e la fredda Milano.

    Intanto il calciatore rossonero ha iniziato alla grande il nuovo anno, firmando il gol che ha consentito al Milan di battere il Psg nell’amichevole valevole per l’Emirates Challenge. A fine partita l’attaccante ha manifestato la propria volontà nel continuare ad allenarsi bene per ritagliarsi un posto da titolare durante il proseguimento del campionato, e chiarendo come la presenza del suo procuratore fosse una notizia totalmente priva di fondamento. Quello fra Pato e Barbara Berlusconi sarà amore a distanza oppure continueranno a passeggiare mano nella mano nei pressi di Milanello?

  • Milan Psg 1-0, decide un gol di Pato

    Milan Psg 1-0, decide un gol di Pato

    L’amichevole tra Milan Psg sorride ai rossoneri che battono gli uomini dell’ex Ancelotti per 1-0. Il gol vittoria porta la firma di Alexandre Pato, uno degli uomini più chiacchierati in questo mercato invernale. Per il Diavolo è la prima vittoria del 2012. I tifosi sperano che il trofeo Emirates Challenge sia solo l’inizio di una lunga serie di trionfi.

    milan psg | © MARWAN NAAMANI/AFP/Getty Images

    Milan Psg era l’occasione per vedere la reazione del “Papero” alle voci incontrollate delle ultime ore che lo spingono lontano da San Siro. L’attaccante rossonero ha dimostrato di avere grande personalità, rispedendo dopo soli 4 minuti sia le critiche ricevute dall’allenatore nello scorso mese sia il pessimismo generale della carta stampata sul suo futuro milanista. L’ironia del destino vuole che sia proprio il compagno “nemico” Ibrahimovic a servirgli l’assist per il gol che di fatto realizza a porta vuota. Il match vive di fiammate, grazie sopratutto alle giocate del brasiliano Nené e della super rovesciata di Nocerino all’interno dell’area di rigore che si stampa sulla traversa. Il trio offensivo schierato da Allegri nel primo tempo, Ibrahimovic, Pato e Robinho, non combina granché, a parte il gol di inizio partita.

    Nella ripresa spazio a Pippo Inzaghi e El Sharaawy, con il baby Valoti alle loro spalle. Il secondo tempo fa registrare anche l’ingresso di Gattuso, il quale non si risparmia per tutti i 45′ minuti in cui viene schierato e lancia un messaggio chiaro agli scettici che davano per conclusa la sua carriera. E’ ancora la squadra di Ancelotti che si rende pericolosa, e il Milan deve ringraziare un superlativo Abbiati. Il portiere rossonero si supera in più di un’occasione, ed è bravissimo su una conclusione di Nené che riesce a deviare sulla traversa. Nel finale il risultato non cambia e così il capitano Ambrosini può alzare il primo trofeo dell’anno.

    Da segnalare prima del fischio di inizio l’abbraccio di Pato al suo ex allenatore, con il quale ha condiviso la gioia dell’esordio in Serie A quando non aveva ancora 20 anni. Queste le dichiarazioni del “Papero”, che si è soffermato anche sulla propria condizione fisica e sulla presunta notizia dell’arrivo a Dubai del suo agente Gilmar Veloz:

    Sto bene, ho giocato solo una parte della partita, ma mi sento bene. Prima della partita ho salutato Carlo Ancelotti, come era giusto e normale che fosse. Il mio procuratore qui a Dubai? Voi sapete meglio di me la situazione, visto che lo avete scritto sui giornali…

    A fine partita ha parlato anche Gattuso, il quale ha spiegato come fra Pato e Allegri il rapporto si sia ricucito e che ora è tutto apposto:

    Pato e Allegri si sono parlati di fronte a tutta la squadra, tra loro è tutto chiarito. Si può dire tutto, ma non che Allegri non è uno che parla in faccia“.

  • Milan Psg, probabili formazioni. Torna Gattuso

    Milan Psg, probabili formazioni. Torna Gattuso

    Milan Psg sono pronte a scendere in campo fra poche ore per la partita che le vedrà protagoniste a Dubai (diretta live su Premium Calcio a partire dalle ore 16.30). Vediamo quali potranno essere gli uomini chiave dell’incontro.

    carlo ancelotti | © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    PATO – Il Papero scalpita, vuole iniziare il nuovo anno cercando di fare il possibile per smentire i critici che lo hanno bollato come attaccante incostante e con poca personalità, dimenticando forse che il brasiliano fin qui ha segnato 51 gol in 110 presenze con la maglia rossonera, nessuno della sua età era riuscito a fare meglio nel Milan. L’amichevole di oggi è un’occasione anche per dimostrare all’allenatore Massimiliano Allegri la propria voglia di rimanere, smentendo così tutte le voci di mercato che lo danno in partenza a Parigi, destinazione Psg. La coppia di centrale che troverà di fronte, composta dal giovane talento francese Moussa Sissoko (capitano della squadra) e l’uruguaiano Lugano, non sembra capace di reggere l’urto offensivo del Milan, atleticamente più forte e agile della retroguardia degli 11 di Carlo Ancelotti.

    PERICOLO FASCE – I rossoneri dovranno stare attenti alle percussioni dei due esterni d’attacco francesi, il brasiliano Nené e l’ex romanista Menez. Il Psg non è una squadra abituata al possesso palla e ha nel contropiede una delle sue armi migliori. L’argentino Pastore è spesso in grado di fare la differenza, grazie ai suoi lanci millimetrici verso le due ali molto tecniche e veloci. Lo stesso trequartista ex Palermo svaria su tutto il fronte d’attacco, favorendo i tagli in area di Menez. Considerata l’assenza di Abate sulla fascia di destra e la contemporanea presenza di Taiwo sulla sinistra, il pericolo è alle porte.

    Ricordiamo che Milan Psg di questa sera vedrà Carlo Ancelotti sfidare per la prima volta la sua ex squadra. L’amichevole segnerà anche il ritorno in campo del centrocampista rossonero “Ringhio” Gattuso, dopo quattro mesi lontano dal campo di gioco per la paralisi al nervo cranico che gli causava dei gravi problemi alla vista.

    PROBABILI FORMAZIONI MILAN PSG

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati, Taiwo, Bonera, Nesta, Thiago Silva, Van Bommel, Nocerino, Aquilani, Robinho, Pato, Ibrahimovic.
    Panchina: Amelia, Mexes, Antonini, Zambrotta, De Sciglio, Rodrigo Ely, Ambrosini, Emanuelson, Carmona, Valoti, El Sharaawi, Inzaghi.
    Allenatore: Allegri.

    PSG (4-2-3-1): Sirigu, Jallet, Moussa Sissoko, Lugano, Tiené, Matuidi, Chantome, Menez, Nené, Pastore, Gameiro.
    Allenatore: Ancelotti.

  • Milan Psg, amichevole affascinante con gli ex Ancelotti e Leonardo

    Milan Psg, amichevole affascinante con gli ex Ancelotti e Leonardo

    Domani, 4 gennaio, Milan e Psg si sfidano in amichevole a Dubai, in palio il trofeo Emirates Challenge. La partita verrà trasmessa su Premium Calcio a partire dalle 16.30 del pomeriggio. Sono tanti i temi che avvolgono questa sfida, rendendola affascinante.

    Leonardo e Ancelotti | © BERTRAND GUAY/AFP/Getty Images

    L’EXAncelotti, per la prima volta da quando lasciò il Milan nell’estate del 2009, sfida la squadra che ha portato sul tetto più alto del mondo nella stagione 2007-2008. Domani rincontrerà Nesta, Ambrosini, Gattuso, Seedorf, Inzaghi, la spina dorsale del suo Diavolo che allenò per otto stagioni. E’ facile immaginare come l’emozione giocherà un brutto scherzo al nuovo allenatore del Psg. Anche per il direttore sportivo Leonardo quella di domani sarà una prima volta. Il tradimento della passata stagione, quando decise di accettare il corteggiamento di Moratti, non è ancora stato digerito dai tifosi rossoneri, come testimoniano le uscite da bollino rosso di cui si resero protagonisti Gattuso e Abate durante la festa scudetto sul campo dell’Olimpico.

    PATO – Il “Papero” è atteso dalla prima partita in seguito alle dichiarazioni pesanti rilasciate durante le festività natalizie ai danni del tecnico livornese Massimiliano Allegri. Dopo l’arrivo a Dubai le acque sembrano essersi calmate nello spogliatoio rossonero e nulla turba il clima sereno che si respira fra i giocatori del Milan, neanche le ultime voci della mega offerta di 38 milioni che il Psg avrebbe avanzato alla società di Via Turati. Sarà anche l’occasione di vedere all’opera l’attaccante rossonero contro il suo ex allenatore Carlo Ancelotti, suo autentico mentore.

    GATTUSO – “Ringhio” torna arruolabile dopo oltre 4 mesi di assenza dai campi di gioco. Il problema al nervo cranico che ha rischiato di compromettere la carriera del calciatore rossonero è ormai acqua passata. Il Milan ritrova così il suo guerriero di numerose battaglie, e il suo recupero è considerato determinante da Allegri, in vista del girone di ritorno, dove i rossoneri sono chiamati a vincere il secondo scudetto consecutivo.

    PROBABILI FORMAZIONI MILAN PSG

    MILAN (4-3-1-2): Abbiati, Taiwo, Bonera, Nesta, Thiago Silva, Van Bommel, Nocerino, Aquilani, Robinho, Pato, Ibrahimovic.
    Panchina: Amelia, Mexes, Antonini, Zambrotta, De Sciglio, Rodrigo Ely, Ambrosini, Emanuelson, Carmona, Valoti, El Sharaawi, Inzaghi.
    Allenatore: Allegri.

    PSG (4-2-3-1): Sirigu, Jallet, Moussa Sissoko, Lugano, Tiené, Matuidi, Chantome, Menez, Nené, Pastore, Gameiro.
    Allenatore: Ancelotti.