Tag: carlo ancelotti

  • Real Madrid, Ancelotti e Loew in pole per il dopo Mourinho

    Real Madrid, Ancelotti e Loew in pole per il dopo Mourinho

    C’è anche Carlo Ancelotti per la panchina del Real Madrid all’indomani della notizia rilanciata da Marca relativa al divorzio tra Mourinho e i Blancos a fine stagione. E’ lo stesso quotidiano spagnolo in edicola questa mattina a rilanciare l’ipotesi Don Carlos per il prossimo anno, quando appunto il vate di Setubal sarà lontano dalla penisola iberica. Marca dà ormai già per conclusa l’avventura di Mourinho al Real Madrid, a causa dell’insanabile frattura tra il tecnico e lo spogliatoio, e l’amore mai scoccato tra Mou e il presidente Florentino Perez. Il numero uno dei Blancos così starebbe già pensando al prossimo allenatore del Real Madrid, individuando in Carlo Ancelotti l’identikit perfetto per gestire il caldo spogliatoio del Bernabeu, capitanato dall’inossidabile Iker Casillas.

    DALLA FRANCIA– D’altronde non è la prima volta che il nome di Ancelotti viene accostato alla panchina del Real Madrid. Già in passato infatti l’ex tecnico del Milan fu vicino ai campioni di Spagna, salvo poi scegliere l’Inghilterra e la Premier League. Adesso che è in Francia, Ancelotti sta vivendo uno dei periodi più difficili da quando allena. La squadra non pare seguire le linee guida del tecnico di Reggiolo, ed è anche per questo motivo che Le Parisien sostiene da giorni come l’avventura di Ancelotti in Francia possa concludersi anche prima del termine della stagione, senza che Carlò abbia mai vinto nulla sulla panchina del Psg.

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    Anche Ancelotti nella rosa dei candidati alla successione di Mourinho per la panchina del Real Madrid | ©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    ANCHE LOEW – In lizza per la panchina del Real Madrid c’è però anche il tedesco Loew, attuale ct della Nazionale tedesca. Sempre secondo il quotidiano Marca, Loew detiene quei requisiti necessari per sedere sulla panchina del Bernabeu, sopratutto per via del calcio offensivo che regala con la Germania da parecchi anni ormai.

    INTANTO MOURINHO – Nel frattempo Mourinho usa l’arma dell’ironia per allontanare le voci di un suo possibile addio al Real al termine della stagione in corso, dicendo come il suo futuro sia Real Madrid-Ajax, e di rivolgersi al direttore di Marca per qualsiasi altra domanda.

  • Al Real il derby di Madrid. In Francia è crisi per il Psg

    Al Real il derby di Madrid. In Francia è crisi per il Psg

    Il weekend della prima domenica di dicembre ha proposto oltre al derby di Torino, un’altra sfida cittadina emozionante, il derby di Madrid tra Real e Atletico. A spuntarla sono stati i Blancos di Josè Mourinho, che hanno conquistato il successo per 2-0 grazie alle reti di Cristiano Ronaldo nel primo tempo e quella di Ozil nella ripresa. Vittoria che consente ai campioni in carica della Liga di mantenere ancora vive le flebili speranze di riconferma nel titolo, sebbene il Barcellona di quest’anno conosca soltanto la vittoria (5-1 rifilato ieri all’Athletic Bilbao, doppietta per Messi). Il successo del Real sull’Atletico di Simeone ha rappresentato di fatto anche la rivincita di Mourinho contro i suoi stessi tifosi, ormai stufi di vedere la loro squadra distante undici punti e sopratutto stanchi del gioco offerto da Ronaldo e compagni. Il Real resta comunque terzo in classifica, a cinque punti di distacco dagli stessi Colchoneros.

    MALE IL PSG– In Ligue 1 prosegue la marcia del Lione, che batte in casa il Montpellier per 1-0 e allunga a più cinque sul Paris Saint Germain. Gli uomini di Ancelotti sono stati sconfitti sul campo del Nizza con il risultato di 2-1. Punteggio maturato nel finale, quando al vantaggio iniziale dei padroni di casa ha risposto Ibrahimovic a dieci minuti dal termine. Poco dopo però è stato il Nizza a trovare la rete del nuovo vantaggio, che sancisce così la seconda sconfitta consecutiva del Psg dopo l’eliminazione dalla Coppa di lega in settimana.

    Real Madrid CF v Club Atletico de Madrid - La Liga
    Cristiano Ronaldo ha sbloccato il derby di Madrid | ©Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images

    IRRAGGIUNGIBILE IL BAYERN – In Germania invece si è giocato il big match Bayern Monaco-Dortmund, conclusosi 1-1. Dopo un primo tempo avaro di emozioni, la partita si è accesa nella ripresa. Padroni di casa per primi in vantaggio grazie alla rete di Kroos, a cui ha risposto sette minuti più tardi il gioiellino Goetze. Rimane così immutato il distacco del Dortmund dalla vetta, 11 punti che ormai paiono irrecuperabili anche per la corazzata di Jurgen Klopp.

    OGGI – Niente di trascendentale per quanto riguarda la giornata di oggi, se si esclude l’ultima giornata del campionato brasiliana. Verdetti comunque già decisi da tempo nelle terre verdeoro, con il Fluminense che ha conquistato il quarto titolo della sua storia e il Palmeiras clamorosamente retrocesso in seconda divisione.

    Il video di Real-Atletico Madrid (01-12-2012) [jwplayer config=”120s” mediaid=”162261″]

  • Mourinho al Psg con Ronaldo e Sneijder per il dopo Ancelotti

    Mourinho al Psg con Ronaldo e Sneijder per il dopo Ancelotti

    Cosa vuoi di più dalla vita? Un Thiago Silva. No, stavolta no. O almeno così avranno pensato in Francia i tifosi del Psg, eliminato dal Saint Etienne ai quarti della Coppa di Lega, fallendo così il primo obiettivo stagionale. Una sconfitta arrivati ai calci di rigore, dove la squadra di Ancelotti è stata beffata per un risultato complessivo di 5-3 dagli ospiti, già vittoriosi al Parco dei Principi ad inizio mese in Ligue 1. Contro il Saint-Etienne il Psg ha disputato l’ennesima prestazione opaca della stagione, fin qui non di certo esaltante per il club di Nasser Al-Khelaifi. Se negli altri ko di quest’anno era stata data la colpa all’assenza di Zlatan Ibrahimovic, stavolta la debole scusa citata spesso e volentieri dall’ambiente parigino non può reggere in alcun modo difronte al fuoco delle polemiche. E Mourinho al Psg inizia a diventare qualcosa di più che una semplice battuta.

    PROCESSI – Quello contro Carlo Ancelotti è iniziato fin dalla scorsa stagione, conclusa clamorosamente senza titoli, con il successo del Montpellier contro ogni pronostico. Sull’ex tecnico del Milan pesa sopratutto l’assenza di spettacolo nella squadra di super campioni allestita dal ds Leonardo nei primi diciotto mesi dal suo insediamento a Parigi la scorsa estate. Se poi vengono a mancare anche i risultati, diventa difficile anche per Ancelotti restare in sella al club potenzialmente tra i più forti del futuro.

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    Carlo Ancelotti sarà ancora l’allenatore del Psg il prossimo anno? | ©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    L’OMBRA – Come un’ombra si leva la figura di Josè Mourinho, sempre più lontano dal Real Madrid, dove l’amore non è mai realmente nato. Si sa, dove ci sono i soldi compare come un fungo il tecnico portoghese, che potrebbe trasformare il Psg nel suo nuovo quartier generale. Le dichiarazioni di oggi del vate di Setubal (“l’Inter è la squadra che ho amato di più”) lasciano un po’ il tempo che trovano, dal momento che le stesse sono state pronunciate più volte in passato, sia per il Chelsea che per i nerazzurri. Non c’è nulla quindi che frenerebbe Mourinho da un eventuale trasferimento in Francia.

    CHE COPPIA – Un Mourinho che andrebbe anche a piedi a Parigi se venissero confermate le voci che vogliono Cristiano Ronaldo e Sneijder come obiettivi sensibili del Psg per la prossima estate. Il fuoriclasse portoghese del Real Madrid sarebbe incluso nel maxi-pacchetto comprendente lo stesso Mourinho, mentre l’interista arriverebbe in seguito ad uno scambio con l’argentino Pastore. E tu vuoi che Mourinho non accetti il corteggiamento di un Psg che gli consentirebbe di allenare fra gli altri Ibrahimovic, Ronaldo, Sneijder e Thiago Silva?

    Federico Pisanu

  • Mourinho al Psg con Cristiano Ronaldo si può

    Mourinho al Psg con Cristiano Ronaldo si può

    Il Paris Saint Germain non ha intenzione di fermarsi qui e, dopo gli acquisti di Ibrahimovic, Thiago Silva, Lavezzi, Verratti e tanti altri campioni, ha puntato gli occhi su Cristiano Ronaldo, complice anche la recente notizia del “mal di pancia” che si è poi risolto con l’aumento dello stipendio del portoghese da parte del Real Madrid. In queste ore infatti il club francese ha dichiarato di voler mettere le mani sul talentuoso numero 7 del Portogallo che di certo non vorrà chiudere le porte in faccia ad una società così ambiziosa che potrebbe mettergli sul piatto un ingaggio non da poco oltre che un posto da titolare nella squadra più seguita del momento.

    A rafforzare quanto dichiarato dal Paris Saint Germain è quanto riportato dal quotidiano francese l’Equipe il quale ha spiegato che vi sarà un incontro tra Al Khelaifi, presidente del club, ed il procuratore dell’attaccante del Real Madrid: il tutto andrebbe a finire con l’ingaggio del giocatore per il prossimo campionato. I tempi saranno dunque lunghi ma già che le due parti si stiano muovendo una verso l’altra fa pensare non poco a quanto potrebbe succedere durante il calciomercato. Complice dell’arrivo di Cristiano Ronaldo è sicuramente il flop di Lavezzi: l’ex calciatore del Napoli non ha infatti iniziato nel migliore dei modi e sono molti i nomi del papabile sostituto che potrebbe sbarcare al PSG per prendere il suo posto tra cui anche Neymar.

    Cristiano Ronaldo Real Madrid v Lyon - UEFA Champions League
    Cristiano Ronaldo e Mourinho © Denis Doyle/Getty Images

    In questi giorni inoltre a spingere il tutto è stato Mourinho il quale, durante una conferenza stampa, ha spiegato di essere attratto dal progetto che il Paris Saint Germain ha voluto mettere in piedi in questi anni. Ad attirare il portoghese verso il club parigino è anche il fatto che ha già vinto in quattro paesi e gli mancherebbe solamente proprio la Francia: subito dopo aver dichiarato di sognare una panchina al PSG però l’allenatore del Real Madrid ha voluto spiegare che ad oggi il tutto è affidato a Carlo Ancelotti e Leonardo, due persone in grado di sviluppare un gran lavoro. Proprio l’ex tecnico rossonero ha voluto precisare che lui non si muoverà dalla panchina del Paris Saint Germain per molto tempo in quanto ha un buon rapporto con chiunque faccia parte dello staff, della squadra e della dirigenza.

  • Ancelotti sulla crisi Milan, Nesta bacchetta Allegri e Inzaghi

    Ancelotti sulla crisi Milan, Nesta bacchetta Allegri e Inzaghi

    In questi giorni il Milan è al centro dell’attenzione per essere la protagonista di una partenza indecente che ha attirato anche l’attenzione di Carlo Ancelotti il quale, da ex allenatore del club rossonero ha voluto spronare i suoi ex ragazzi anche se di suoi ne son rimasti davvero pochi. Durante l’intervista su Italia 2 ospite di Pierluigi Pardo a “Undici”, il tecnico del Paris Saint Germain ha avuto qualche consiglio per quasi tutte le big del campionato italiano: ovviamente il primo pensiero è andato alla sua ex squadra spiegando che non è fattibile che il Milan perde tre partite su quattro nonostante le partenze abbiano sicuramente penalizzato la squadra.

    “Non c’è la qualità dell’anno scorso ma nemmeno si può pensare che il Milan perda così brutalmente in campionato. Si può mettere in preventivo una stagione più complicata rispetto alle passate perché sono cambiati molti giocatori, sono venute a mancare le fondamenta ma bisogna ricostruirle e riuscire a mantenere la solidità della società perchè è una cosa importante. Poi ci sono i nuovi giocatori che hanno un tasso tecnico differente ma devono prendersi le responsabilità e soprattutto bisogna togliersi l’alibi delle partenze perché non può essere una scusa usata all’infinito”.

    Carlo Ancelotti © BERTRAND GUAY/AFP/GettyImages

    Una frecciatina dunque quella di Carletto che si sente un po’ colpevole per aver privato i rossoneri di Ibrahimovic e Thiago Silva, di certo due calciatori che hanno saputo e sapranno fare la differenza nei prossimi anni ma, come dice lui, il Milan deve ripartire da chi ha talento soprattutto perchè ad ora la favorita è la Juve, avanti a tutte le altre anche secondo Ancelotti.

    Ma con questi continui flop il club di Silvio Berlusconi è stato preso di mira anche da un ex difensore volato oltreoceano per poter continuare la sua carriera sportiva senza dover affrontare campionati di alto livello: si tratta infatti di Alessandro Nesta il quale è intervenuto dal Canada per dire la sua riguardo al battibecco tra Allegri e Inzaghi. Il centrale dei Montreal Impact ha dichiarato che la lite dal suo punto di vista è stata una bambinata e che è successo più volte che il Milan avesse difficoltà nella parte iniziale del campionato ma che poi è sempre stato in grado di riprendersi ed ingranare la marcia. Parole che sembrano voler dare fiducia a Massimiliano Allegri anche se, come molti, pure Nesta spiega di vedere la Juventus come favoritissima alla vittoria finale.

  • Marco Verratti idolo dei tifosi del Psg

    Marco Verratti idolo dei tifosi del Psg

    Che i club itaiani si sono fatti sfuggire uno dei talenti più grandi che ci siano al momento lo si era capito ma, a rafforzare la cosa sono le prestazioni maiuscole che Marco Verratti sta dando al Paris Saint Germain: a mettere la ciliegina sulla torta è stata poi la vittoria per 4-1 in Champions League contro la Dinamo Kiev, dove il pescarese ha dato davvero il meglio di se stesso. I francesi sono infatti impazziti e, allo stadio, il nome che più echeggiava era proprio quello del non ancora ventenne azzurro: sia l’Equipe che Le Parisien hanno infatti coronato Verratti con un nove in pagella che va ad alzare ancora di più il valore del piccolo gioiello di Carlo Ancelotti.

    Così in un batter d’occhio il centrocampista del Paris Saint Germain è passatto da trascinatore del Pescara a regista di Ibrahimovic, Pastore, Lavezzi e tanti altri, coronando il sogno di chiunque indossi le scarpe con i tacchetti. Non bastasse il “Petit Italiaen”, così lo chiamano in Francia, spiega di trovarsi davvero bene con l’intera squadra e di aver trovato in Parigi una città davvero affascinante.

    Marco Verratti idolo del Psg © KENZO TRIBOUILLARD/AFP/GettyImages

    Il calciatore ha però dichiarato di sentire molto la mancanza di Pescara e di tutti i suoi ex compagni ed amici, spiegando inoltre che sta seguendo attentamente ogni partita della sua squadra del cuore, per la quale ha installato anche un’antenna speciale.

    “Fa piacere leggere e sentire tanti complimenti, ma per me questo è solo un punto di partenza – ha spiegato Verratti – voglio continuare così cercando di migliorare giorno per giorno. L’altra sera in Champions League avevo la pelle d’oca, Ancelotti mi ha tranquillizzato dicendomi di entrare in campo e fare quello che so fare. Per me è una cosa importante che il mister mi stia dando fiducia e spero di ripagarlo in ogni istante. Però voglio anche far presente che mi sto vedendo tutte le partite del Pescara e mi dispiace che non sia riuscito a vincere. Contro la Samp non ha fatto male ma sono sicuro che si salverà”.

  • Show di Real Madrid e Psg nella prima giornata di Champions League

    Show di Real Madrid e Psg nella prima giornata di Champions League

    Che spettacolo questa prima giornata di Champions League! E se il buongiorno si vede dal mattino… La partita più attesa della serata, Real Madrid-Manchester City, si rivela pazzesca, con i due allenatori che inizialmente scelgono la tattica del “meglio non prenderle” schierando due formazioni più difensive rispetto alla loro formazione base. Gli spagnoli dominano in un lungo e in largo ma acciuffano la vittoria all’ultimo minuto con il “tristeCristiano Ronaldo, dopo essere passati in svantaggio per ben due volte. Alla fine finisce con un 3-2 e tanti applausi del Bernabeu e dei telespettatori da casa. Gol “italiani” a Parigi invece, dove Ibra, Thiago Silva e Pastore trascinano la squadra di Ancelotti verso la vittoria.

    GRUPPO A – Vittorie per Porto e Paris Saint Germain che superano rispettivamente Dinamo Zagabria e Dinamo Kiev. I portoghesi hanno vita facile contro i modesti croati passando in vantaggio sul finale del primo tempo con il capitano Lucho Gonzalez e chiudendo la pratica al 90′ con Defour. Per i parigini grande goleada con le reti di Ibra (su rigore), Thiago Silva, Alex e Pastoreche firmano un 4-1 secco, senza mettere mai in discussione l’esito dell’incontro. Porto e Psg danno un segnale alle avversarie e confermano di essere le favorite del girone.

    Esultanza Real sul 3-2 di C.Ronaldo © JAVIER SORIANO/AFP/GettyImages

    GRUPPO B – Doppia vittoria in trasferta da parte di Arsenal e Schalke contro Montpellier e Olympiacos con lo stesso risultato, 1-2. Tedeschi che passano in vantaggio sul finale del primo tempo con un colpo di testa di Howedes sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il pareggio greco arriva intorno al 53′ con Abdoun ma un minuto più tardi, Huntelaar riporta in vantaggio la sua squadra. L’ex milanista sbaglia un rigore al 56′ mancando l’occasione per chiudere la partita. Gli inglesi guidati da Wenger invece liquidano gli esordienti francesi con le reti di Podolski (messo in campo a sorpresa dal 1′) e Gervinho che ribaltano il gol iniziale del Montpellier realizzato da Belhanda su rigore con un delizioso cucchiaio.

    GRUPPO C – Il Milan non va oltre lo 0-0 contro l’Anderlecht. Brutta prestazione quella dei rossoneri. Nell’altro incontro del girone, il Malaga regola con un secco 3-0 lo Zenit di Spalletti. Prestazione perfetta del 20enne Isco, autore di una doppietta e un assist. L’altra rete viene realizzata dall’argentino Saviola. Per i russi solo un missile di Hulk che si spegne sulla traversa.

    GRUPPO D – Nel girone di ferro arrivano due vittorie casalinghe per Real Madrid e Borussia Dortmund. Al Bernabeu la sfida tra Mourinho e Mancini viene vinta dal portoghese, ma che partita! Con il City per due volte in vantaggio prima con Dzeko (raggiunto da Marcelo) e poi con Kolarov che segna su tiro-cross su calcio di punizione. La reazione madrilena è sui piedi di Benzema, che acciuffa il pareggio e di Ronaldo che regala i 3 punti al Real. In Germania invece basta un gol del solito Lewandowski a pochi minuti dalla fine per liquidare gli olandesi dell’Ajax.

  • Champions League, attesa per Real Madrid-Manchester City

    Champions League, attesa per Real Madrid-Manchester City

    Le patatine ci sono, la birra è in frigo, divano e televisione prenotati. In serata inizierà la fase a gironi della Champions League 2012-2013 che, pur avendo solo due squadre italiane in corso, è molto più tricolore di quanto si possa pensare. Quest’oggi infatti oltre al Milan (che insieme alla Juve dovrà tenere alta la nostra bandiera in giro per l’Europa), giocherà il Paris Saint Germain di Ancelotti e Verratti, scenderà in campo lo Zenit di Spalletti e soprattutto ci sarà la super sfida tra Real Madrid e Manchester City di Mancini. Questo è il match di cartello della giornata. Si sfidano due tecnici ex Inter che hanno fatto rinascere la società nerazzurra. Da una parte lo special one, colui che ha portato il triplete a Milano prima di darsi alla fuga verso la Spagna, dall’altra parte l’ex fenomeno di Lazio e Sampdoria che ha riportato lo scudetto a Milano dopo anni di anonimato. Si prevede una partita spettacolare con entrambe le squadre disposte a tutto pur di portarsi a casa l’intera posta in palio. Gli spagnoli, dopo l’eliminazione in semifinale della scorsa edizione, sono pronti a dar battaglia per riportare la coppa a Madrid. Gli inglesi invece hanno l’obbligo di superare il girone di ferro, al contrario dell’anno scorso dove arrivarono terzi dietro Bayern Monaco e Napoli.

    GRUPPO A (Dinamo Zagabria, Dinamo Kiev, Porto, Psg) – I super favoriti del Psg ospiteranno al Parco dei Principi la Dinamo Kiev. Grande attesa per Ibrahimovic che dovrà dimostrare per l’ennesima volta di poter fare la differenza anche in Europa. L’attaccante svedese sarà supportato da Menez, Lavezzi e Pastore. Thiago Silva è pronto a prendere in mano la difesa parigina, mentre a centrocampo c’è l’esordio in Champions per Marco Verratti. La Dinamo Kiev invece si trova quest’anno senza Shevchenko ma con due “italiani” in più. Taiwo e Veloso. Nell’altra sfida il Porto affronterà il viaggio verso la Croazia per la sfida contro la Dinamo Zagabria. Portoghesi senza Hulk ma con un James Rodriguez pronto ad entrare nel cuore dei tifosi. I croati faranno della solidità difensiva il loro punto di forza provando a colpire in contropiede gli avversari.

    Il City pronto per la sfida al Santiago Bernabeu © DOMINIQUE FAGET/AFP/GettyImages

    Dinamo Zagabria (4-2-3-1): Kelava; Vida, Tonel, Simunic, Pivaric; Ademi, Calello; Brozovic, Sammir, Rukavina; Cop.
    Porto (4-3-3): Helton; Danilo, Otamendi, Maicon, Alex Sandro; Lucho Gonzalez, Joao Moutinho, Defour; Varela, James Rodriguez, Martinez.

    Psg (4-2-3-1): Sirigu; Jallet, Alex, Thiago Silva, Maxwell; Thiago Motta, Verratti; Lavezzi, Pastore, Menez; Ibrahimovic.
    Dinamo Kiev (4-5-1): Shovkovskiy; Yarmolenko, Danilo Silva,  Betao, Mikhalik; Taiwo, Veloso, Gusev, Kranjcar, Garmash; Brown.

    GRUPPO B (Arsenal, Montpellier, Olympiacos, Schalke) – Esordio in Champions per i campioni francesi del Montpellier che ospiteranno l’Arsenal, squadra temibile in Europa che riesce sempre a passare il girone. Tra i transalpini (per chi non l’avesse ancora visto) giocherà Yanga-Mbiwa, obiettivo di mercato del Milan e dovrà fare a meno della punta Giroud che in estate è passato proprio agli inglesi. I ragazzi di Wenger applicheranno il loro classico gioco fatto di scambi stretti e in velocità. Tra i titolari non figura Podolski. Nell’altra sfida del girone lo Schalke è atteso in Grecia per la sfida contro l’Olympiacos. I tedeschi schierano un trio offensivo di grande importanza, formato da Afellay – Farfan – Huntelaar.

    Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Bocaly, Yanga-Mbiwa, Hilton, Bedimo; Saihi, Estrada; Cabella, Belhanda, Mounier; Camara.
    Arsenal (4-2-3-1): Mannone; Jenkinson, Vermaelen, Koscielny, Gibbs; Diaby, Arteta; Walcott, Ramsey, Gervinho; Giroud.

    Olympiacos (4-2-3-1): Carroll; Torossidis, Contreras, Siovas, Holebas; Maniatis, Modesto; Machado, Ibagaza, Abdoun; Djebbour.
    Schalke 04 (4-2-3-1): Hildebrand; Howedes, Papadopoulos, Matip, Fuchs; J. Jones, Neustadter; Afellay, Holtby, Farfan; Huntelaar.

    GRUPPO C ( Anderlecht, Malaga, Milan, Zenit) – Ed eccoci al girone del Milan che andrà a sfidare l’Anderlecht a San Siro (ma se ne parlerà in un altro articolo). L’altro match metterà contro Malaga-Zenit. Da una parte gli spagnoli al loro esordio in Champions si affideranno all’esperienza di Saviola, arrivato quest’estate dal Benfica a parametro zero. Dall’altra i russi che si affideranno alla coppia offensiva Hulk – Kerzhakov.

    Malaga (4-2-3-1): Caballero; Jesus Gamez, Demichelis, Weligton, Monreal; I. Camacho, Iturra; Joaquin, Isco, Eliseu; Saviola.
    Zenit (4-3-3): Malafeev; Anyukov, Bruno Alves, Lombaerts, Lukovic; Fayzulin, Shirokov, Denisov; Bystrov, Kerzhakov, Hulk.

    GRUPPO D (Ajax, Borussia Dortmund, Manchester City, Real Madrid) – Chiamato il girone di ferro, dove sono presenti tutte squadre vincitrici del loro rispettivo campionato. Della sfida tra gli spagnoli e gli inglesi ne abbiamo parlato ad inizio articolo. I due tecnici presenteranno in campo due moduli speculari e si affideranno ai colpi di C.Ronaldo e Tevez. Nell’altra partita l’Ajax farà visita al Dortmund. I tedeschi si affideranno alla velocità e alla tecnica offensiva di Reus e Gotze. I lancieri affideranno le chiavi del centrocampo a Eriksen.

    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pepe, Coentrao; Khedira, X. Alonso; Di Maria, Modric, C. Ronaldo; Higuain.
    Manchester City (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Lescott, Kompany, Clichy; Yaya Touré, Javi Garcia; Silva, Nasri, Milner; Tevez.

    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Kehl, Gundogan; Reus, Gotze, Blaszczykowski; Lewandowski.
    Ajax (4-3-3): Vermeer; Van Rhijn, Alderweireld, Moisander, Blind; Poulsen, S. De Jong, Eriksen; Sana, Babel, Boerrigter.

  • Mourinho: “Antonio Conte come me, Juventus regina in Champions”

    Mourinho: “Antonio Conte come me, Juventus regina in Champions”

    La Juventus si riscopre regina d’Europa. Manca ancora la risposta del campo, verdetto insindacabile a cui allenatori e tifosi devono per forza di cose sottostare. Sulla carta però la squadra bianconera ha nuovamente quel sex-appeal che la rendeva un’armata invincibile durante la metà degli anni ’90, quando in sella c’era un maestro come Marcello Lippi. Antonio Conte ricorda bene quegli anni, lui che di quella squadra sarebbe poi diventato nel ’96 il capitano. Dopo anni di buio la Vecchia Signora è pronta a recitare un ruolo da protagonista nel torneo più prestigioso d’Europa. La candidatura arriva direttamente dagli avversari, concordi nel considerarla una seria concorrente per il trionfo finale a Wembley. Tra i colleghi di Conte più entusiasti del nuovo corso Juve registriamo a sorpresa lo Special One.  Sì proprio lui, il nemico numero uno quando allenava in Italia. Quanto tempo sembra trascorso da allora.

    Conte? Come me Quando parla non è mai banale. E’ fatto così Mourinho, la sua sapiente arte comunicativa stupisce anche ora che è lontano dal nostro Paese, come se non avesse mai lasciato veramente la penisola. Lo Special One firma un panegirico in onore del tecnico bianconero, assente al meeting degli allenatori che con le loro squadre si contenderanno la Coppa dalle grandi orecchie. Assenza rumorosa quella di Conte, che lascia basito lo stesso Mourinho, il quale domanda per quale motivo la Uefa abbia deciso di non recapitare l’invito anche al tecnico della Juventus. Evidentemente una presenza scomoda per l’atmosfera ovattata che regna in Svizzera, nelle sale in cui il padrone di casa è un altro grande ex bianconero, forse il più grande di tutti, Le Roi Michel Platini. L’ex condottiero dell’Inter ha speso parole di elogio per Conte,  Antonio mi piace un sacco come allenatore, è un vincente, sa quello che vuole, ha carisma”, oltre che per la sua creatura, che Mourinho crede possa raggiungere con relativa facilità i quarti/semifinale già da quest’anno, nonostante un digiuno europeo piuttosto importante. Detto dal più grande nemico (senza esagerazione) bianconero di 4-5 anni fa è senza dubbio motivo di orgoglio per ciascun tifoso della Vecchia Signora, desideroso di rivivere i fasti di un tempo anche al di là dei confini nazionali.

    antonio conte | ©Claudio Villa/Getty Images

    Coro unanime Mourinho non è il solo ad aver elogiato la Juventus durante la riunione tecnica di ieri. Il portoghese è stato seguito subito a ruota da altri illustri colleghi, come lo stesso Carlo Ancelotti. Con i trascorsi bianconeri più o meno sfortunati ormai alle spalle, l’allenatore del Paris Saint Germain ha confermato quanto espresso dallo Special One, soffermandosi specialmente su Andrea Pirlo, calciatore che Ancelotti non fatica a definire un top-player, dal momento che a “scoprirlo” nel ruolo di play basso davanti alla difesa fu proprio lui quando guidava il Milan. Ancelotti parla di una Juve che “può stupire tutti, ha un gioco basato sulla velocità e sull’intensità. Nell’ultima stagione mi ha davvero impressionato e il merito sta sopratutto in Antonio Conte, Andrea Pirlo e il presidente Agnelli, per il quale avrei scommesso che sarebbe diventato nel giro di pochi anni un grande dirigente”. 

  • Problemi al Psg: Ibrahimovic contro Nenè, sfiorata la rissa

    Problemi al Psg: Ibrahimovic contro Nenè, sfiorata la rissa

    Accostando la parola lite al nome di Zlatan Ibrahimovic sul web appare una lunga lista e questa volta a dover fare i conti con lo svedese è stato Nenè, centrocampista del Psg e quindi compagno di squadra di Ibra. A scatenare la furia dell’ex rossonero è stato un duro intervento del brasiliano durante l’allenamento, il quale ha scelto il bersaglio sbagliato: Ibra infatti rialzatosi da terra ha preso di mira il proprio compagno arrivando a colpirlo e facendo intervenire i compagni per calmare gli animi, onde evitare l’ennesima rissa.

    Che si respiri un aria abbastanza pesante all’interno del club parigino lo si era capito fin da subito e, dopo i problemi durante le prime partite, dove i ragazzi di Ancelotti non sono riusciti ad andare oltre al pareggio su tutti e tre i match disputati, il nervosismo è arrivato a toccare i giocatori anche durante gli allenamenti. Sicuramente Nenè ha voluto stuzzicare Ibrahimovic, sapendo di avere di fronte uno dei più forti giocatori al mondo ma anche uno dei più irascibili: il brasiliano molto probabilmente sente la pressione del confronto con lo svedese e, girano voci che potrebbe addirittura essere in partenza e quindi lasciare il Paris Saint Germain, dopo che si è visto soffiare il posto da titolare ed anche la maglia numero 10 proprio dall’ex attaccante del Milan.

    Con questo episodio, avvenuto fortunatamente a porte chiuse, mister Carlo Ancelotti e Leonardo hanno aggiunto un altro problema alla già lunga lista che si è creata dall’inizio del campionato: sicuramente non sarà cosa facile gestire una squadra composta da un gruppo di campioni e soprattutto di persone con delle personalità incompatibili. Spesso molti club hanno voluto acquistare troppi giocatori di alto livello, abituati nelle squadre precedenti ad essere le prime donne di turno, ed ora sembra proprio che il Paris Saint Germain sia  entrato in questo tunnel dove Ancelotti dovrà estrarre dal cappello magico più di una magia per poter ricomporre i pezzi di un puzzle fatto di troppe parti diverse.