Tag: carlo ancelotti

  • Milanisti siate Allegri!Kaka e Pato patto rossonero

    Milanisti siate Allegri!Kaka e Pato patto rossonero

    Gourcuff all’Arsenal per Adebayor

    kaka-pato1E’ Kaka dalla pagine della Gazzetta dello Sport a smentire qualunque ipotesi di cessione a fine stagione. Dopo l’incertezza che durante il mercato estivo a piu riprese lo portò a prender in considerazione la possibilità di allontanarsi dal Milan, adesso si sente troppo legato ai colori rossoneri e per essi vuol tornare sul tetto del mondo “sentire tutto lo stadio che durante Milan-Fiorentina gridava ‘non si vende Kakà’ è stato fantastico, sono rimasto per questo, per la storia che ho fatto con questa squadra e che potrò ancora fare”. Poi traccia la ricetta per il nuovo Milan e con le stesse strategia di Pato indica la strada, ringiovanimento!!! Bisogna rinnovare il mix tra giovani ed esperienza per abbassare un pò l’età media della squadra. Su Ancelotti, pensa che sia l’allenatore ideale per questo Milan e poi il prossimo potrebbe raggiungere Rocco come numero di panchine e questo non può che esser un ulteriore stimolo. Ma sollecitato dal giornalista sul possibile accordo di Carlo Ancelotti con il Chelsea apre all’arrivo di Allegri”E’ giovane, ha una mentalità nuova, idee nuove. E’ la sorpre­sa del campionato. Se dobbia­mo cambiare, può essere una buona soluzione”. Intanto le voci di mercato continuano a sussegursi e l’ultima ipotizza un interessamento dell’Arsenal per Gourcuff, questo consentirebbe al Milan di aprire  un canale preferenziale per arrivare al pallino di Carlo Ancelotti Emmanuel Adebayor. L’attaccante togolese ha una valutazione sui 30 milioni di euro ma con l’inserimento del gioellino francese la quotazione potrebbe scendere ed arrivare alla portata del Milan. Pato invece sponsorizza un altro brasiliano, Keirrison sul quale qualche mese fa si era sbilanciato anche Leonardo e che in Brasile definiscono il nuovo Romario. Per la difesa si ipotizza un interessamento su Diego Lugano del Fenerbache, l’uruguayano non ha rispettato le attese di gioventù, ma ha 28 anni ed è un parametro zero.

  • Anche Dunga critica MilanLab

    Anche Dunga critica MilanLab

    “Adriano non so dove sia ma con noi non era depresso”

    dungaDopo la confessione di Kaka riportata da quotidiani brasiliani “Mi sento meglio dopo una settimana di recupero qui in Brasile che di 4 a Milanello” il ct della Selecao Dunga rincara la dose. Criticando la gestione degli infortuni in casa Milan. Confessa a TeleLombardia “è la seconda volta che Kaka arriva in ritiro con problemi fisici e noi in tre giorni lo rimettiamo in piedi”. Dunga trova il modo di rispondere anche ad Ancelotti che nel pomeriggio di ieri lo aveva criticato per lo scarso utilizzo di Pato. L’ex giocatore della Fiorentina risponde dicendo che la gestione dei giocatori con la Nazionale è diversa, Pato all’Olimpiade giocava titolare mentre al Milan faceva panchina e critica anche lo scarso utilizzo di Ronaldinho, con i rossoneri sempre in panchina non può recuperare la condizione, mentre per noi è importantissimo recuperarlo in vista del Mondiale. Trova anche modo di parlare di Adriano, la sua scomparsa fa preoccupare tutti, ha ammesso di non averlo visto depresso, anzi durante il ritiro era tranquillo e sorridente ed ha lavorato bene per recuperare da un problema alla caviglia,poi abbiamo organizzato il suo ritorno a Milano come per tutti i giocatori brasiliani che giocano in Europa ma non so dove sia adesso. Adriano a quanto pare ha fatto perdere le sue tracce dopo che l’Inter non gli ha concesso un permesso per posticipare il suo ritorno a Milano, la situazione è preoccupante visto che nemmeno la  sua famiglia e il suo procuratore conoscono il posto dove l’Imperatore si sia nascosto.

  • Milan è Ancelotti a dettare le regole

    Rinnovo e due giocatori per restare al Milan:

    Questa mattina in casa Milan non sarà stato un felice risveglio, troppi i nodi da sciogliere e la consapevolezza che dopo due anni di magra non si ha piu l’autorità per farlo. Nei giorni scorsi era sorto “il problema” Kaka,il brasiliano non aveva esitato nemmeno un momento a metter all’indice MilanLab, Galliani è riuscito a smorzare i toni ma sicuramente al rientro del brasiliano, previsto in giornata, ci sarà il faccia a faccia per chiarire le divergenze sui guai fisici che lo tormentano. Come se non bastasse anche il fedele Carlo Ancelotti fa la voce grossa, il Milan nei mesi scorsi lo aveva autorizzato a guardarsi intorno, Carletto ha scoperto di aver gran mercato. Almeno tre top club sono interessati a lui per la prossima stagione, anche se la sua prima scelta rimane il Milan e Milanello lo autorizza a chiedere delle garanzie. Con educazione e con il suo stile inconfondibile ha chiesto un rinnovo contrattuale (il suo contratto è in scadenza nel 2010) e garanzie sulla campagna acquisti, l’aziendalista Ancelotti si è deciso per la prima volta a far nomi ed esigenze precise per colmare le lacuen dell’organico. Come gia accennato in passato le richieste di Ancelotti sono due big, uno per la difesa con Alex preferito a Mexes e Agger, l’altro in attacco, la prima punta chiesta a piu riprese in questi anni che per bocca di Ancelotti serve per esser competitivi anche in campionato dove piu che la tecnica ci vuole il fisico. Sono prove di divorzio? Sicuramente ne sentiremo ancora delle belle, ma alla fine crediamo che ci sarà l’addio. Il Chelsea si Abramovic è alla finestra, e il buon Carlo da tre mesi studia inglese per farsi trovar pronto.

  • Ecco perchè Mourinho resta all’Inter

    Ecco perchè Mourinho resta all’Inter

    Sarà l’erede di Sir Alex Ferguson nel 2010

    BRITAIN SOCCER CHAMPIONS LEAGUEIn questi mesi in Italia di Mourinho  siamo riusciti a deliniare un profilo di Mourinho e in base a questo è facile intuire il perchè lo Special numero uno resti un altro anno in nerarazzurro. Orgoglioso, difficilmente attaccabile sulle sue scelte ed organizzazione di gioco, terribilmente mediatico e senza peli sulla lingua. E’ per tutto questo e per il suo ricco ingaggio che le società appetibili si contano sulle dita di una mano. Esclusa la pista italiana, panchine papabili potrebbero essere quelle delle spagnole Barcellona e Real Madrid e quelle inglesi del suo vecchio amore il Chelsea e quella dei petroldollari del Manchester City. Gli azulgrana con Pep Guardiola hanno trovato gioco, spettacolo e sopratutto i risultati: Eto’o, Messi e finalmente Henry si trovano a meraviglia e deliziano l’esigente pubblico spagnolo. Al Madrid la confusione regna sovrana, molto probabilmente Perez in estate tornerà ad esser il presidente e per questo attorno alle merengues si è innestato un gigantesco vortice di nomi, a turno Ancelotti, Wenger, Benitez e Mourinho sembrano i papabili per seder sulla calda panchina madrilena. Ma sicuramente Benitez e Wenger resteranno saldamente sulle panchine di Liverpool e Arsenal, Ancelotti sembra aver ritrovato l’entusismo nel progetto Milan, per questo sembrerebbe che l’unico disponibile potrebbe esser Mourinho, ma ci sono molte perplessità nei tifosi madrileni, come è ben noto per gli spagnoli non è importante vincere ma vincere e dar spettacolo, è per questo che venne dato il ben servito in passato a Capello e Del Bosque. Sulla robustezza e compattezza delle squadre di Mourinho nessuno può mette dubbi, sulla parte spattacolare qualche obiezione potrebbe sorgere. Il portoghese infatti attua un gioco maschio, basato piu sul fisico che sulla gestione della palla, è per questo che Juande Ramos sembra piu gradito a Madrid. Sfogliando la rosa sembra non esserci altra destinazione per lo Special One, ma è notizia di pochi giorni fa: Ferguson dopo decenni di Red Evil’ andrà in pensione e sostituire sir Alex sarà difficile per qualsiasi allenatore, non per Mourinho, acclamato dai tifosi dello United nel ritorno di Champions, che ha la personalità giusta per sfidare l’ingombrante confronto con il vincente Ferguson.

  • Ronaldinho-Milan: è divorzio?

    Ronaldinho-Milan: è divorzio?

    A fine stagione ci sarà l’incontro con i dirigenti del Milan per chiarire il futuro del giocatore

    RonaldinhoContinua a tenere banco il caso Ronaldinho al Milan; ormai il fuoriclasse brasiliano non è più considerato titolare da Ancelotti che gli preferisce Seedorf o Inzaghi.
    E allora il Manchester City coglie la palla al balzo e, secondo il Daily Mail, il club inglese avrebbe già avanzato una proposta al club di via Turati.
    L’ex pallone d’oro è scontento della situazione venutasi a creare in casa Milan dove pensava di trovare più spazio in mezzo a tutti quei campioni: “Questa stagione non è stata positiva per me – ha dichiarato il fantasista rossonero -, ma sono un professionista e ho ancora voglia di aiutare il Milan a raggiungere gli obiettivi, e fino alla fine non voglio speculare sul mio futuro. Alla fine della stagione voglio incontrare i dirigenti rossoneri”.
    Il fratello e procuratore del campione, Roberto de Assis, avrebbe annunciato che ci sono dei contatti con il club dello sceicco. De Assis ha dichiarato: “Alcuni club mi hanno chiesto di Ronaldinho e della sua situazione, ma qualsiasi iniziativa dipende dal Milan”.
    Il discorso potrebbe cambiare se Carlo Ancelotti dovesse lasciare il Milan per un altro club (Real Madrid?).

  • Clamoroso: Galliani aggredito da milanisti

    Clamoroso: Galliani aggredito da milanisti

    Dalle ricostruzioni sembra che siano stati 12 rossoneri ad aggredire Galliani a Napoli

    5207037I responsabili dei quindici minuti di paura vissuti da Adriano Galliani all’esterno dello stadio San Paolo di Napoli potrebbero non essere napoletani, bensì milanisti. È solo una voce di corridoio proveniente da via Turati, la sede del Milan e riportata oggi in prima pagina dal «Riformista», ma questa nuova ipotesi è destinata a far molto discutere dopo le scuse accorate portate per l’aggressione all’amministratore delegato del Milan dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e del presidente della società azzurra De Laurentiis. Secondo questa nuova ricostruzione dei fatti (che la Digos di Napoli non smentisce), Adriano Galliani, a bordo di un Audi con l’amico e conduttore napoletano Gigi Marzullo, nel traffico verso la rampa della tangenziale di Fuorigrotta sarebbe stato aggredito da un gruppetto di tifosi rossoneri. Un piccolo assembramento, in dodici senza sciarpe né simboli di riconoscimento, eppure in numero sufficiente a bloccare per un brutto quarto d’ora Galliani tentando di infrangere i vetri e forando gli pneumatici dell’auto su cui viaggiava il vicepresidente del Milan. Una spedizione punitiva per un rapporto raffreddatosi da tempo con la curva rossonera. Rapporto incrinato dai contatti sempre più radi tra le parti e lo stop alla concessione di biglietti gratuiti per le partite ai gruppi del tifo organizzato. Divergenze acuite da striscioni di critica alle scelte della società esposti ultimamente dalla curva sud di San Siro. Questa ricostruzione d’altra parte non collima con il racconto del grave episodio di teppismo fornito dallo stesso Galliani: «Non ce l’avevano con me per il risultato della partita con il Napoli. Non hanno mai nominato il gol annullato. Mi rinfacciavano di non poter più fare le trasferte – divieto imposto ai tifosi del Napoli dal ministero dell’Interno – come se fossi responsabile io delle restrizioni per i tifosi».
    fonte:milannews.it

  • Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Ancelotti:”Non so Mourinho dove vuole arrivare”

    Il Milan non ha bisogno di una rinfondazione, basta qualche rinforzo.

    carloancelotti_773038In un intervista rilasciata al Corriere dello Sport e riportata su goal.com Ancelotti parla a tutto campo, dal suo futuro all’ormai antagonista Mounrinho. E’ consapevole che  il Milan quest’anno ha deluso tutti i tifosi e tutti quelli che in estate avevano prospettato lo scudetto per il Diavolo. A detta di Ancelotti: “Il mancato successo è legato agli infortuni pesanti come quelli di Nesta e Gattuso. E’ mancato Borriello, la sua assenza forse è stata sottovalutata ma in estate avevamo cercato un attaccante con quelle caratteristiche. Abbiamo puntato su Borriello ma non l’abbiamo mai utilizzato a causa degli infortuni”. E comunque, per spiegare le ragioni dei nostri problemi, bisogna aggiungere che l’inserimento di alcuni giocatori come Ronaldinho e Flamini ha comportato delle difficoltà».

    Si dice convinto di restare al Milan e di non aver bisogno di far una “lista della spesa”, convinto che un allenatore debba esser parte integrante della società e deve sapere oltre gli aspetti tecnici anche quelli economici e anche per questo si sente sempre in sintonia con la società, dopo tutti questi anni (5 da giocatore e 8 da allenatore) però non sottovaluta l’ipotesi di una separazione che comunque avverrebbe con un abbraccio. Poi analizza il mercato, il Milan fa rinforzato ma non rifondato, Kaka e Pato sono delle certezze, Flamini si sta integrando bene, e i “vecchietti” Pirlo e Gattuso sono ancora tosti e tra i piu forti al mondo. Nei giorni scorsi si era parlato di una acquisti di spessore, il difensore che farà coppia con il promettente Thiago Silva e la prima punta da sempre cercata dal tecnico. Come prima punta sembra che oltre ai soliti nomi di Eto’ò, Adebayor e Drogba, nelle ultime ore si sia aggiunto anche quello del bomber Kanoute, autore di una stagione strepitosa lo scorso, ma anche quest’anno sta segnando con continuità tenendo il Siviglia a ridosso del duo di testa Barcellona e Real. E’ inevitabile poi che le domande poi cadino sull’Inter e su Mourinho. Sul portoghese dopo le ultime esternazioni sulla dignità dell’allenatore che si fa imporre la squadra dal presidente, risponde:”Io la penso come Ulivieri e dico che la scuola italiana è molto apprezzata in Italia e all’estero. Mi sorprende quello che dice Mourinho e mi fermo. Non capisco perchè tira in ballo il Milan e a questo punto non mi interessa. E’ una sua strategia? “Non so quali sono le sue intenzioni, nè dove vuole arrivare”. Poi è convinto che l’Inter vinca lo scudetto meritatamente anche se rispetto alla sqaudra di Mancini  gioca peggio, quella mirava piu al fraseggio questa piu alla concretezza, è una squadra che basa molto sul fisico e sulla grande qualità dei suoi attaccanti come Ibrahimovic».


  • Roberto Mancini:” Anche la mia Inter uscì dignitosamente”

    Roberto Mancini:” Anche la mia Inter uscì dignitosamente”

    Dopo il brusco divorzio il Mancio torna a parlare all’Era Glaciale della Bignardi.

    robertomanciniRoberto Mancini dopo l’addio brusco di Maggio non aveva piu rilasciato interviste, si era defilato perchè l’umiliazione era stata cocente, non si aspettava di esser liquidato con un freddo comunicato dalla scoietà che aveva riportato alla vittoria dopo decenni di delusione. Incalzato dalla domande della Bignardi ha gonfiato il petto ed ha rivendicato i suoi meriti ricordando come la sua Inter lo scorso anno uscì contro il Liverpool per un errore arbitrale “l’espulsione di Materazzi dopo cinque minuti e per l’infortunio di Cordoba che disorientò tutta la squadra”, ma quell’Inter uscì dignitosamente tanto quanto quella dello Special One. Lo sfogo post-partita? “non so se mi sono pentito, ma andava fatto.” Si dice orgoglioso di aver cambiato la storia dell’Inter e sui rumors che lo rivorrebbero un altra volta sulla panchina nerazzurra risponde: “Non leggo i giornali da molto tempo, non saprei. Non è vero che il presidente Moratti mi ha allertato, ci siamo visti per altre cose ma non per questo. Sono sotto contratto per altri tre anni ma l’Inter non ha bisogno di un allenatore in questo momento, sono obbligato perché sono sotto contratto. Se sarei contento? In questo momento non è un problema dell’Inter, ma nel calcio può accadere qualsiasi cosa”.Il Mancio di questo calcio cambierebbe sicuramente i giornalisti, a suo dire quindici anni fa erano piu preparati, l’ex doriano non ha mandato giu la “vigliaccata” a suo dire, delle intercettazione in cui parlava con il pregiudicato Brescia:”Credo che i giornali le avessero lì da un po’ e le hanno fatte uscire a tre giorni da una partita importante. E’ stata una vigliaccata da parte di alcuni giornalisti che spero paghino molto”. Poi una stoccata anche ad Ancelotti rispondendo ad una domanda secca della Bignardi:”Sarebbe meglio Moratti presidente del Consiglio o Berlusconi presidente del Milan?” il Mancio rispose:”Berlusconi è l’allenatore del Milan”.

  • Milan: Ancelotti punta i piedi!

    Milan: Ancelotti punta i piedi!

    Almeno due rinforzi o me ne vado.

    carlo-ancelottiC’è da dire FINALMENTE. Il buon Carletto si è stancato di avallare le scelte aziendali per poi passare per colpevole, o come lo accusò Mourinho “allenatore senza dignità”. In Europa ha tantissimi estimatori, siamo sicuri che non faticherebbe molto a trovare una nuova lussuosa sistemazione. Pochi giorni fa Sir Alex Ferguson ha lodato il suo “amico Ancelotti” come il migliore tecnico in circolazione e il suo Milan la migliore squadra degli ultimi dieci anni. Come riporta stamattina la Gazzetta dello Sport, adesso si è deciso, o due acquisti di assoluto valore o vado via, consapevole del momento difficile dal punto di vista finanziario non ha chiesto la luna cosi come hanno fatto altri tecnici, ma almeno due rinforzi un difensore centrale ed una prima punta, naturalmente di panorama internazionale. I nomi facile scoprirli: Mexes o Alex per la difesa, Adebayor o Eto’o per l’attacco. I due punteros sono due giocatori che Ancelotti chiede al Milan ad ogni finestra di mercato convinto che questi acquisti con il recupero degli infortunati riusciranno a far tornare il Milan competitivo e pronto a duellare in Italia ma sopratutto in Europa. Ma dalle parole di Galliani(leggi: Milan:c’è crisi) sembra che la strategia societaria non sia sulla stessa lunghezza d’onda del tecnico e in assenza di un comune intento a fine anno sarà divorzio. Il Real di Florentino Perez è alla finestra, cosi come il Chelsea di Abramovic e il Bayern Monaco degli “italiani” Toni e Oddo. Naturalmente Ancelotti sogna di continuare a legare la sua storia a quella dei rossoneri, altrimenti la sua scelta cadrà sugli spagnoli dove a fargli compagnia potrebbe ritrovare Kaka.

  • Maldini smentisce tutti.”A fine anno mi ritiro”

    La decisione è stata presa in maniera serena e non torno sicuramente indietro”.

    Attraverso i microfoni di Milanchannel, il capitano risponde sulla situazione attuale del Milan e conferma ancora una volta che a fine anno lascierà il calcio giocato. Ancora la disfatta contro il Werder non è andata giu al capitano, sognava di chiudere la carriera alzando l’unica coppa che manca al suo palmares e a quello del suo Milan ma confessa:”Contro il Werder Brema è stata la mia ultima gara in Europa, ma l’importante è essere sereni e io lo sono”.Ma comunque Maldini riesce a trovar sempre nuove motivazioni “l’importante è chiudere bene la stagione, recuperare i giocatori infortunati, e allenarci tutta la settimana ci da la possibilità di preparare bene le partite per cercar continuità anche fuori da San Siro”.