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  • Manchester Utd – Chelsea: per Ancelotti è la partità della verità

    Manchester Utd – Chelsea: per Ancelotti è la partità della verità

    All’ Old Trafford di Manchester il Chelsea di Carlo Ancelotti ricerca una difficile qualificazione alla semifinale di Champions League contro il Manchester United, costretto a ribaltare il risultato di 0-1 dell’andata, con rete Red Devil segnata da Rooney. Non sarà un’impresa semplice, anche perchè il Manchester in casa è uno squadrone sempre temibile, che, però, nello stadio amico difficilmente giocherà per difendere un pareggio a reti inviolate.

    L’esito della sfida avrà importanti risvolti, perchè determinerà una delle quattro semifinaliste e perchè determinerà il futuro di Carlo Ancelotti: infatti, se il tecnico ex Parma, Juventus e Milan, dovesse fallire la qualificazione e non dovesse portare a casa l’ambito trofeo, rischierebbe il posto in panchina nonostante i positivi risultati conseguiti nella scorsa stagione, ossia la vittoria della Premier League e della Fa Cup, il “double” inglese.

    Come spesso accade in Italia, nel caso del Chelsea il “padrone – paperone” Roman Abramovich non sembra dotato della cosiddetta virtù dei forti, ossia la calma, la pazienza di attendere. La conquista della Champions e del potere Europeo pare ossessionarlo, ed è proprio tale obiettivo a spingerlo a continui investimenti nella squadra, con acquisti importanti sul mercato, come quello di Fernando Torres, deciso ed eseguito da Abramovich in prima persona, prelevato dal Liverpool nel mercato di Gennaio per ben 50 milioni di sterline, che ha disputato solo 648 minuti non riuscendo mai a segnare.

    La  spesa complessiva del multimiliardario russo, in otto anni di presidenza, si aggira sugli 800 milioni di sterline, ma non è ancora servita per “acquistare” la tanto ambita coppa con le grandi orecchie: per tal motivo, sono stati licenziati dei big della panchina quali Ranieri, Mourinho, Hiddink, Scolari. E, quest’anno, potrebbe essere il turno di Carletto Ancelotti se l’obiettivo dovesse sfuggire nuovamente.

    Alla vigilia della partita d’andata, Ancelotti aveva voluto rasssicurare l’ambiente londinese del Chelsea, elargendo parole di ottimismo e manifestando il suo piacere di allenare i Blues ancora per il futuro: “Ma io qui mi trovo a meraviglia. Sono stato in panchina cento volte, sono pronto a starci altrettante!”

    Lui sarebbe pronto a restare, ma tutto dipenderà dall’umore del Paperone: in alternativa, se a fine stagione venisse esonerato, potrebbe essere proprio lui l’allenatore della Roma di DiBenedetto, Paperone a stelle e strisce.

    In proposito, Ancelotti ha sempre dichiarato il suo attaccamento ai colori giallorossi, alla maglia on la quale ha giocato per lungo tempo in passato, e la sua grande ammirazione per Capitan Fancesco Totti: “Un giorno mi piacerebbe allenare Francesco. Non ora naturalmente. Ho un contratto di un altro anno con il Chelsea”.

    Il destino della sua avventura londinese è nelle sue mani, e degli undici che andranno in campo questa sera all’Old Trafford, in una sfida che negli ultimi anni, sia in Champions che in Premier League, si è rivelata spesso decisiva. Lo scorso anno, nel campionato Inglese, Carlo Ancelotti riuscì a battere l’armata di Sir Alex Ferguson per 1-2 nel suo fortino, con reti di Ashley Cole e Didier Drogba per il Chelsea.

    L’impresa, dunque, non è impossibile ed Ancelotti vuol proprio sottolinearlo anche per caricare psicologicamente i suoi: “Chi lo dice che è impossibile batterli? Lo abbiamo già fatto un anno fa. Due a uno. Era decisiva per il campionato”.

    Questa sera, Carletto potrebbe accantonare il modulo 4-4-2 che era stato costretto a rispolverare con l’arrivo di Fernando Torres  a Gennaio, e ritornare alle spregiudicate tre punte: Anelka, Drogba e Torres, o, il alternativa, Malouda al posto del nino spagnolo che andrebbe, così, in panchina.

    Quel che è certo, assicura Carletto, è che le scelte di campo non vengono fatte in base al costo del cartellino dei calciatori: una frecciatina al presidente che, invece, vorrebbe sempre in campo Torres. Screzi verbali che potrebbero tramutarsi in una decisione più drastica. Tutto dipenderà dall’esito del ritorno del quarto di finale di questa sera: in caso di sconfitta, il volo di ritorno per l’Italia potrebbe essere già stato prenotato.

  • Ancelotti “Mai all’Inter, alla Roma il 7 luglio 201X”

    Ancelotti “Mai all’Inter, alla Roma il 7 luglio 201X”

    Carlo Ancelotti in una intervista concessa a Studio Sport XXL esclude categoricamente la possibilità di sedere un giorno sulla panchina nerazzurra in virtù della suo passato rossonero “Se mi cercasse l’Inter? Gli direi di no: ho una storia ben definita ed è molto difficile andarci contro”.

    Il tecnico dei Blue dimostra di aver le idee chiare anche per il suo futuro ribadendo la sua volontà di restare al Chelsea anche per la prossima stagione, ma allo stesso tempo continua a ribadire la sua volontà di allenare i giallorossi ma in una stagione ancora non definita “ora l’obiettivo è rimanere al Chelsea e l’anno prossimo allenerò qui, però in futuro sì: il 7 luglio, ma non si sa di quale anno, potrei allenare la Roma”.

    L’ultima battuta sulla Champions e sull’impresa necessaria all’Old Trafford per passare il turno “siamo convinti di potercela giocare a Manchester – aggiunge – Torres? I movimenti sono buoni: bisogna aspettare che faccia gol”.

  • Rooney, Torres e Mallenco… Ancelotti vicino all’addio

    Rooney, Torres e Mallenco… Ancelotti vicino all’addio

    Doveva esser la vendetta per quella maledetta finale di Champions League invece a festeggiare sono ancora una volta il Manchester United e i suoi tifosi. Grazie ad un gol di Rooney i Red Evils violano lo Stamford Bridge e mettono una serie ipoteca sul passaggio del turno (e forse sulla finale).

    Il Chelsea fuori dalla lotta per il titolo inglese e la FA Cup poneva tutte le speranze di vittoria nella Champions League e Abramovic per riuscirci ha investito senza badar spese nel mercato invernale acquistando Fernando Torres.

    El Nino però ha ancora una volta deluso sprecando una ghiottissima occasione ed entrando pochissime volte nel vivo del gioco. Dall’altra parte Rooney dimostra che l’ennesimo tormentone per l’esclamazioni blasfeme non lo turbano minimamente dimnostrandosi un cecchino sotto porta.

    Quando c’è Manchester Chelsea poi gli episodi arbitrali sfavorevoli ai Blue sembrano ormai una consuetudine. Manca un rigore al Chelsea ma è l’operato nel complesso dello spagnolo Mallenco a non convincere. Le speranze di vittoria adesso sono aggrappate ad un filo e il ritorno di Ancelotti in Italia è sempre più plausibile.

  • Rooney castiga Ancelotti, il Manchester espugna Stamford Bridge

    Rooney castiga Ancelotti, il Manchester espugna Stamford Bridge

    Il Manchester United di Sir Alex Ferguson espugna dopo 9 anni Stamford Bridge nella partita più importante della stagione, grazie a un gol di Rooney nel primo tempo. Gli uomini di Ancelotti buttano via un tempo, ma hanno le occasioni buone per pareggiare e si vedono negare un rigore solare nei minuti di recupero del secondo tempo. All’Old Trafford i Blues dovranno avere il coltello tra i denti.

    PRIMO TEMPO – Soprese nelle formazioni iniziali con Zhirkov e Hernandez preferiti rispettivamente a Berbatov e Malouda. Neanche il tempo di cominciare e il Chelsea ha la palla buona per passare in vantaggio con Torres che si tuffa su un cross di Bosingwa, ma viene chiuso benissimo da Rio Ferdinand. Nei primi minuti i Blues cercano di essere aggressivi ma il Manchester è bravo a prendere le redini del gioco e a contrastare gli uomini di Ancelotti grazie a un’ottima organizzazione di gioco e al pressing di tutti i giocatori. Al 18′ Ramirez lancia Drogba che dal limite dell’aria lascia partire un missile che Van der Sar riesce a mettere in calcio d’angolo. Ma i “Red Devils” ne hanno di più e al 23′ passano in vantaggio: Giggs viene lanciato sull’out di sinistra e compie una magia con uno stop a seguire che mette fuori causa la difesa avversaria, entra in area e serve un liberissimo Rooney che di piatto trova l’angolo più lontano.

    OCCASIONE CHELSEA – Il Chelsea prova a reagire senza troppa convinzione, anche per colpa di un evanescente Torres mai in grado di mettere in pensiero la retroguardia avversaria e sbagliando anche tocchi elementari. Al 34′ l’ex Liverpool prova a sfondare sulla destra ma viene chiuso da Vidic, bravissimo a non commettere fallo sullo spagnolo che comunque si lascia cadere. L’immagine della partita è Rooney che pressa su Essien sulla fascia destra nei pressi dell’area di rigore: il Manchester sembra una macchina da guerra. Ma al 45′ il londinesi potrebbero trovare un insperato pareggio con un cros dentro di Drogba sul quale si lancia Torres che pur non deviando il pallone manda fuori tempo Van der Sar che vede la sfera infrangersi sul palo; sulla palla vagante arriva Lampard che di sinistro tira come può verso la porta avversaria ma un provvidenziale tocco di Evra salva lo United dalla capitolazione.

    SECONDO TEMPO – Nella ripresa cambia l’inerzia della partita con il Chelsea che diventa spesso un pericolo e gli uomini di Ferguson che chiudono e cercano il contropiede. Al 49′ è Ramires a rendersi pericoloso di testa su cross di Drogba, ma il giocatore brasiliano non trova la porta. Al 53′ esce Rafael per infortunio ed entra Nani, con Valencia arretrato sulla linea di difesa. Passano 2 minuti e i diavoli rossi si fanno vedere in contropiede con Rooney che serve Hernandez che però è in fuorigioco. Al 56′ Drogba prova la giocata acrobatica con uno stop e rovesciata che finisce fuori di poco. Il Chelesa cresce ma non riesce a sbloccarsi, anche per merito dello United che difende bene e riparte. Al 69′ gran botta da fuori di Essien che non trova la porta di pochissimo. Ancellotti butta nella mischia Malouda e Anelka ma a sorpresa ad uscire è Drogba (migliore dei suoi) e non Torres. Proprio lo spagnolo si rende pericolossisimo al 75′ con una bella girata di testa sulla quale si supera Van der Sar. I Blues non riescono a incidere e rischiano anche di prendere il secondo gol, ma vengono salvati da Cech bravo ad anticipare Nani. All’87’ è Anelka a provarci ancora di testa ma senza fortuna. Minuti finali incandescenti con un clamoroso rigore negato al Chelsea per un fallo evidentissimo di Evra su Ramires e un minuto dopo ammonito Torres per simulazione. Fischio finale e Chelsea ancora una volta sfortunato con gli arbitraggi in Champions.

  • Chelsea – Manchester United: le probabili formazioni. Scontro tra titani

    Chelsea – Manchester United: le probabili formazioni. Scontro tra titani

    I “Blues” di Carlo Ancelotti ospitano stasera i diavoli di Manchester per l’andata dei quarti di finale di Champions League, per quella che sarà la rivincita della finale del 2008 vinta proprio dagli uomini di Ferguson ai calci di rigore. Primi in campionato e in serie positiva da due giornate, Rooney e compagni proveranno a espugnare Stanford Bridge anche se la squadra del tecnico italiano ha ormai come obiettivo principale la Champions e farà di tutto per arrivare in fondo alla competizione.

    PROBABILI FORMAZIONI – Per i londinesi dovrebbe scendere in campo ancora Torres, sempre più a secco di reti, affiancato da Drogba e con una mediana composta da Lampard ed Essien centrali e Ramires e Malouda ad agire sugli esterni. Ferguson si affida all’esperienza di Scholes e al talento di Rooney per abbattere il muro avversario.

    Chelsea (4-4-2): Cech; Bosingwa, Ivanovic, Terry, Cole; Ramires, Essien, Lampard, Malouda; Torres, Drogba.

    Allenatore: Carlo Ancelotti

    Manchester United (4-4-2): Van der Sar; Evra, Vidic, Ferdinand, Rafael; Park, Scholes, Carrick, Valencia; Rooney, Berbatov.

    Allenatore: Alex Ferguson

  • Premier League: tris di Rooney, il Manchester vola dopo la paura

    Premier League: tris di Rooney, il Manchester vola dopo la paura

    Chissà cosa avranno pensato Arsene Wenger e Carlo Ancelotti quando hanno saputo del 2-0 a fine primo tempo del West Ham sul Manchester United: “Well, la Premier è riaperta“. E chissà come erano scuri in volto una volta appreso che i Diavoli Rossi hanno ribaltato il risultato nella ripresa e nel solo arco di 20 minuti di gioco provando ad immaginare una loro esclamazione del tipo “Bloody Hell!“. Se per l’allenatore dell’Arsenal la questione Premier League non è ancora chiusa dovendo scendere in campo l’Arsenal alle 18:30 contro il Blackburn e avendo ancora una partita da recuperare, lo stesso non vale per Carletto che con il suo Chelsea è stato fermato dallo Stoke City per 1-1 con 11 punti ancora da rosicchiare (anche i Blues però hanno una partita in meno rispetto allo United).

    I Red Devils, trascinati da uno straordinario Wayne Rooney sbancano l’Upton Park di Londra, casa del West Ham, per 4-2 dopo l’incredibile svantaggio di due reti fino al 67′ quando l’attaccante della nazionale inglese ha preso per mano i suoi e li ha guidati con una tripletta ad un prezioso successo scaricando ora tutta la pressione sui Gunners.

    Scivola il Liverpool di Kenny Dalglish, 2-1 a West Bromwich mentre il Newcastle travolge per 4-1 il Wolverhampton. Pari a reti inviolate del Tottenham a Wigan, domani in campo il Manchester City che riceve al City of Manchester il Sunderland per effettuare il controsorpasso in classifica sul Chelsea.

    Risultati e marcatori 31 Giornata Premier League

    BIRMINGHAM – BOLTON 2-1
    4′ Phillips (B), 60′ Gardner (B), 72′ Elmander (B)
    EVERTON – ASTON VILLA 2-2
    38′ Osman (E), 48′ Bent (A), 69′ Bent (A), 84′ rig Baines (E)
    NEWCASTLE – WOLVERHAMPTON 4-1
    22′ Nolan (N), 45′ Ameobi (N), 51′ Lovenkrands (N), 59′ Ebanks Blake (W), 93′ Gutierrez (N)
    STOKE CITY – CHELSEA 1-1
    8′ Walters (S), 33′ Drogba (C)
    WEST BROMWICH – LIVERPOOL 2-1
    51′ Skrtel (L), 63′ rig Brunt (W), 89′ rig Brunt (W)
    WEST HAM – MANCHESTER UNITED 2-4
    11′ Noble (W), 25′ rig Noble (W), 67′ Rooney (M), 75′ Rooney (M), 81′ rig Rooney (M), 86′ Hernandez (M)
    WIGAN – TOTTENHAM 0-0

    ore 18:30
    ARSENAL – BLACKBURN

    domani
    FULHAM – BLACKPOOL
    MANCHESTER CITY – SUNDERLAND

    Classifica

    1. MANCHESTER UNITED 66 31
    2. ARSENAL 58 29
    3. CHELSEA 55 30
    4. MANCHESTER CITY 53 30
    5. TOTTENHAM 50 30
    6. LIVERPOOL 45 31
    7. EVERTON 41 31
    8. BOLTON 40 31
    9. NEWCASTLE 39 31
    10. STOKE CITY 38 31
    11. SUNDERLAND 38 30
    12. WEST BROMWICH 36 31
    13. FULHAM 35 30
    14. BIRMINGHAM 34 30
    15. ASTON VILLA 34 31
    16. BLACKBURN 33 30
    17. BLACKPOOL 33 30
    18. WEST HAM 32 31
    19. WOLVERHAMPTON 32 31
    20. WIGAN 31 31
  • Mercato Roma, Baldini-Sabatini o Montali-Pradè?

    Mercato Roma, Baldini-Sabatini o Montali-Pradè?

    La Roma sta per diventare americana e il calciomercato è in fermento aspettando le scelte strategiche della nuova proprietà capitanata dall’italo americano Thomas DiBenedetto. I giallorossi da anni abituati a far di necessità virtù vengono insieriti come favoriti in ogni trattativa, ma ancor prima dei giocatori la nuova dirigenza dovrà scegliere i ruoli manageriali.

    Indiscrezioni vogliono Unicredit (controllerà il 40% del pacchetto azionario) orientatata a confermare il trio Montali, Pradè, Montella allargando i compiti operativi del primo a tutta la gestione, mentre Pradè sarà l’uomo mercato.

    Gli americani sembrano invece orientati a portare a Roma Franco Baldini adesso con Capello in Inghilterra. Baldini dovrebbe fare da direttore generale mentre l’ex Palermo Walter Sabatini dovrebbe esser l’uomo mercato, e il ruolo di allenatore dovrebbe andare a Carlo Ancelotti.

    Nelle ultime ore si è paventata anche l’ipotesi Pierpaolo Marino ma al momento è un ipotesi remota. Dalla decisione di DiBeneddetto dipenderanno le strategie di molte squadre di serie A, pare infatti che anche la Samp voglia Sabatini per costruire un nuovo ciclo, mentre il Bari vorrebbe affidarsi a Marino.

  • E’ il DiBenedetto day, Roma in subbuglio. Impazza il mercato giallorosso

    E’ il DiBenedetto day, Roma in subbuglio. Impazza il mercato giallorosso

    E’ finalmente arrivato l’attesissimo giorno dell’arrivo in Italia di Thomas DiBenedetto, l’italoamericano a capo della cordata a stelle e striscie che nei prossimi giorni rileverà la maggioranza del pacchetto azionario della Roma. Dicono che ci tenga alla privacy e che farà di tutto per nascondersi alle telecamere fin quando la trattativa non sia conclusa.

    A Roma però è salita l’euforia, i tifosi giallorossi sperano che DiBenedetto sia in grado di traghettare la Roma verso nuove imprese paragonandolo ad Abramovic o allo sceicco Mansour. Verosibilmente la nuova Roma non sarà leader del calciomercato con colpi faraonici e spese folli, dall’America infatti descrivono DiBenedetto come una persona pragmatica e precisa che mira all’efficienza totale dell’azienda.

    La nuova Roma appunto sarà concepita come una azienda con una struttura societaria completa e con ogni punto di riferimento al suo posto. Pare che il ruolo di dg sarà affidato a Montali anche se restano da capire i rumors su Baldini, per la panchina Montella avrà ancora 8 partite per convincere gli americani anche se il sogno resta sempre Ancelotti.

    Il mercato? Sarà mirato e con obiettivi precisi. Continuano i rumors su Buffon e Sanchez, ma ancora è tutto da decidere.

  • Moggi “la Juve tra Spalletti e Mancini”

    Moggi “la Juve tra Spalletti e Mancini”

    Big Luciano nel consueto editoriale del venerdì per TMW sviscera i rumors di mercato bacchettando ancora una volta la “sua” Juventus. Da sempre contrario all’ingaggio dei sudamericani, Moggi boccia l’acquisto di Bastos considerando 20 milioni di euro una spesa folle per un terzino che non sa difendere e con tanti limiti tattici.

    L’ex dg bianconero dà invece per concluso il percorso di Gigi Del Neri sulla panchina ipotizzando un ballottaggio tra Luciano Spalletti e Roberto Mancini per la prossima stagione. Nonostante l’ex interista fosse uno dei più grandi accusatori Moggi ha per lui parole positive dicendo di meritare un’altra possibilità nel campionato italiano.

    Il valzer delle panchine potrebbe riportare in Italia anche Carlo Ancelotti da sempre voglioso di allenare la Roma, arriverebbe come garanzia per il nuovo corso targato Di Benedetto. La Samp ripartirà da Sabatini e Delio Rossi, mentre Zamparini punta tutto sul Gasperini.

  • Premier League: allungo di Ferguson, il riscatto di Ancelotti, l’ascesa di Dalglish

    Premier League: allungo di Ferguson, il riscatto di Ancelotti, l’ascesa di Dalglish

    Il 30° turno di Premier League vede il Manchester United guadagnare altri due punti sull’Arsenal di Wenger. I “Red Devils” vincono per una rete a zero nel match casalingo contro il Bolton grazie alla rete nel finale di Berbatov mentre i “Gunners” impattano per 2-2 in casa del West Bromwich, in una partita che li ha visti sotto di due gol nel primo tempo e capaci di raggiungere il pareggio con Arshavin e Van Persie. Adesso la squadra di “Sir” Alex Ferguson è a +5 sulla formazione londinese, che però ha ancora una partita da recuperare.

    Nello scontro tra i tecnici italiani emigrati nel campionato di Sua Maestà è Ancelotti ad avere la meglio su Mancini, che non perde solo la gara ma anche il 3° posto, proprio in favore dei “Blues”. A decidere la partita di Stanford Bridge sono David Luiz e Ramires che regalano al Chelsea la possibilità di riagganciare il treno di testa visto che anche la squadra di Abramovich ha una partita in meno della capolista. Altra squadra in forte ascesa è il Liverpool di Dalglish che con i tre punti guadagnati nell’ultima partita porta il bottino complessivo a 45, staccando le inseguitrici e vedendo adesso la concreta possibilità di fare la corsa sul Manchester City per un posto nell’Europa che conta. La vittoria in casa del Sunderland porta le firme di Kuyt e del nuovo bomber Suarez. Un gradino sopra ai “Reds” c’è stabile il Tottenham di Bale che non va oltre lo 0-0 in casa contro il West Ham.

    Guardando la parte bassa della classifica troviamo ben 10 squadre racchiuse in 6 punti, per  una volata salvezza che rischia di risucchiare società insospettabili ad inizio campionato, a cominciare dalla finalista dell’ultima Europa League: il Fulham con la sconfitta per 2-1 in casa dell’Everton ha solo 3 lunghezze di vantaggio sul Wolverhampton terz’ultimo e può vantare una sola vittoria nelle ultime 5 gare. Un’altra squadra a rischio è il blasonato Newcastle che dopo la promozione in Premier dell’anno scorso deve stare attento se vuole restare nella massima serie inglese. I “Magpies” ne prendono 4 dallo Stoke City e adesso sono a soli 4 punti dalla zona retrocessione.