Tag: Carlitos tevez

  • Forlan – Ranieri guai in casa Inter?

    Forlan – Ranieri guai in casa Inter?

    Non bastassero le ultime brutte prestazioni dell’Inter, l’ambiente nerazzurro inizia a palesare delle spaccature evidenti tra giocatori e tecnico. Il primo indiziato in questo caso è Diego Forlan. L’attaccante uruguaiano, dopo aver disputato una buona gara contro il Catania, e aver ritrovato la via del gol, ha deluso fortemente i tifosi e lo stesso Ranieri nel match di ritorno degli ottavi di Champions League contro l’Olympique Marsiglia. Iniziano le prime schermaglie: al minuto tredici della ripresa, nel match contro i francesi il tecnico nerazzurro toglie Sneijder (per infortunio) e Forlan , con la curva  che gli inonda di fischi. L’attaccante interista nel lasciare il campo per dirigersi verso la panchina non da la mano a Ranieri.

    ACQUA SUL FUOCO- Il tecnico nerazzurro Claudio Ranieri per stemperare l’atmosfera, e spegnere le polemiche sul nascere, nella classica conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Atalanta, aveva spiegato a parole sue, come il giocatore non ce l’avesse con lui, ma fosse contrariato con se stesso per non essere riuscito a dimostrare il suo reale valore. Chiusura del caso, con l’appellativo di ‘ragazzo d’oro’ per l’attaccante uruguaiano da parte dello stesso Ranieri.

    Forlan e Ranieri © ANNE-CHRISTINE POUJOULAT/AFP/Getty Images

    PROFESSIONISTA SERIO?- Qualche dubbio rimane, e senza voler vedere del marcio in ogni situazione, spunta fuori un’indiscrezione direttamente dalla Gazzetta dello Sport, che avrebbe avvistato il giocatore alla vigilia dell’ultimo match in un noto ristorante milanese fino a tarda notte, quasi a voler screditare quanto di buono detto da Ranieri, in merito alla professionalità del ragazzo. Ovviamente, parlando di professionisti, e proprio di professionalità dei grandi campioni, più di qualche tifoso avrà storto il naso oggi alla notizia del mancato ingresso in campo di Forlan, poiché la posizione di esterno lo avrebbe messo in condizione di rifiutarsi di giocare per il semplice fatto di non sentirsela. A fine partita ancora una volta tocca al Ranieri versione vigile del fuoco, cercare di spegnere il caso sorto, con queste parole:

    “Forlan non s’è rifiutato di entrare, stavamo discutendo di una cosa tattica. In settimana non abbiamo parlato, abbiamo discusso da quando è arrivato, quali sono i rispettivi credo calcistici, e niente di più”.

    Lo stesso attaccante nerazzurro, intervistato nel post partita dai microfoni dei giornalisti ha voluto chiudere le polemiche , replicando come non fosse successo niente, e dando conferma alla versione di Ranieri. Dalle ultime indiscrezioni che filtrano nell’ambiente, in realtà il tecnico e l’attaccante avrebbero avuto delle divergenze sul ruolo da ricoprire in campo, dove Ranieri avrebbe chiesto a Forlan di svolgere l’estenuante lavoro fatto da Eto’o in passato, mentre l’uruguaiano non avrebbe gradito l’idea, e proprio per questo motivo si sarebbe rifiutato di entrare nella partita di oggi. Nel prossimo turno ci sarà la Juventus, e Ranieri oltre ai miracoli dal punto di vista tattico, sta cercando di parare ogni attacco dal punto di vista mediatico e non. Forse nemmeno un maestro nell’arte della comunicazione come Mourinho avrebbe saputo resistere all’assedio mediatico che deve sormontare l’attuale tecnico nerazzurro. Forlan e soci con questi atteggiamenti di certo non aiutano l’ambiente, dimostrando l’esatto contrario della parola professionalità.

    Sono attesi ulteriori sviluppi, con un possibile nuovo caso Tevez all’orizzonte?

  • Mancini – Tevez, rapporto nato male e finito peggio

    Mancini – Tevez, rapporto nato male e finito peggio

    “Per me è finito”, queste le parole di Roberto Mancini nei riguardi di carlitos tevez dopo il rifiuto dell’argentino di scendere in campo nella sconfitta patita dal City all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco. Nel corso del secondo tempo di ieri, quando il City era sotto per 2-0, Mancini chiama Tevez all’entrata in campo e l’argentino, di tutta risposta, rifiuta la chiamata non effettuando nemmeno il riscaldamento.

    ©Michael Regan/Getty Images
    Che Carlitos Tevez non fosse ai primi posti nelle gerarchie d’attacco di Roberto Mancini è cosa ormai risaputa, l’allenatore italiano dopo i due intoccabili rappresentati da Il Kun Aguero e da Edin Dzeko preferisce da tempo super Mario Balotelli a l’apache argentino, ma che l’argentino dopo i fior di milioni che percepisce possa permettersi di lusso di rifiutare la chiamata del suo allenatore rappresenta certamente un gesto gravissimo, sottolineato da Mancini subito dopo nella conferenza stampa dove il tecnico jesino ha dichiarato testualmente che per lui: l’avventura di Tevez al City è finita e fino a quando sarà lui l’allenatore Tevez non vedrà mai più il campo. Questa mattina Tevez ha dichiarato di essere stato frainteso e che non ha disatteso la chiamata di Mancini, giustificazione poco credibile, tanto che tutta la stampa britannica ha attaccato duramente l’argentino schierandosi apertamente con Roberto Mancini. Il clima nello spogliatoio del City non sembra essere dei migliori ed anche Edin Dzeko, dopo la sostituzione a metà secondo tempo, si è lasciato andare lanciando violentemente gli scarpini e mandando a quel paese Mancini. Adesso la palla passerà al padre padrone del City, lo sceicco al-Mubarak che dovrà decidere delle sorti di Tevez e tutelare al tempo stesso l’autorità di Mancini sulla squadra, autorità venuta sicuramente meno, nella serata di ieri a Monaco di Baviera.