Tag: Carles Puyol

  • Verso la finale di Champions United – Barça: numeri e curiosità

    Verso la finale di Champions United – Barça: numeri e curiosità

    Nelle finalissime nulla conta di più del presente, il passato ed i precedenti sono un corollario molto marginale all’economia della gara. Le curiosità e le statistiche, però, pur non avendo peso sui risvolti della gara, costituiscono un bagaglio importante ed un condimento che rende più saporito il “piatto forte”, ossia il match, la finale del decennio com’è già stata definita alla vigilia.
    Manchester Utd – Barcellona
    , in tal senso, offre molti spunti: sarà la 19esima finale della Champions League, e vedrà di fronte due squadre con all’attivo tre coppe conquistate. La vincente di Wembley, dunque, arriverà a quota quattro, agguantando l’Ajax ed il Bayern Monaco. Nel bilancio della sfida per Nazioni, invece, la Spagna è a quota 12 trofei, al pari dell’Italia, mentre l’Inghilterra è a quota 11 Champions.

    Emblematico, poi, oltre che assolutamente rappresentativo della netta contrapposizione fra le filosofie di gioco dei due club, è il dato che rivela come quello di stasera sarà lo scontro fra la miglior difesa del torneo (quella del Manchester Utd, con appena 4 gol subiti in 12 gare) ed il miglior attacco di questa edizione della Champions League (del Barca con 27 gol segnati in 12 gare).
    Inoltre, a conferma dell’assoluto equilibrio delle forze in campo, parla il bilancio dei 10 precedenti scontri: 3 vinti dal Barcellona (l’ultimo in ordine cronologico quello di Roma nella finale di Champions del 2009), 3 dal Manchester Utd, 4 pareggi. La media dei gol realizzati nei precedenti incontri, 3,1, inoltre, prelude ad una gara emozionante e ricca di gol anche questa sera, nonostante le due squadre siano le formazioni che, nella presente edizione della Champions, abbiano avuto il maggior possesso palla: 62% per il Barcellona contro il 58% per i Red Devils.

    Il curriculum delle due finaliste, nella presente edizione, com’è ovvio che sia, è di tutto rispetto: il Manchester Utd giunge alla finale imbattuto nel torneo con 9 vittorie e 3 pareggi, il Barcellona, invece, con 8 vittorie 3 pareggi ed un’unica sconfitta, contro l’Arsenal nella gara di andata degli ottavi di finale.
    Un dato curioso riguarda, poi, la possibilità – in ambo le squadre – in caso di vittoria della Coppa, di raggiungere un record: se dovesse vincere il Barcellona, infatti, Puyol diverrebbe, insieme a Franz Beckenbauer con il Bayern Monaco, l’unico capitano ad alzare la Coppa per ben tre volte; se dovesse vincere il Manchester Utd, invece, Sir Alex Ferguson eguaglierebbe il record di Bob Paisley, il tecnico del Liverpool anni ’70, che vinse tre Champions con lo stesso club.

    Nella patria dei bookmakers, poi, è più che doveroso offrire una panoramica delle quote della gara, che vedono favorito il Barcellona, con segno 1 quotato 1,95, mentre il pareggio assume quota 3,30, e la vittoria del Manchester Utd, nonostante il fattore campo favorevole, assume quota 3,80.
    Fra tanti numeri e statistiche, concludiamo con un dato “materiale”, ma non per questo secondario: la vincente della Champions League 2011 incasserà un premio di 34 milioni di euro, che – se sommato al ritorno in termini di visibilità, crescita della forza del marchio e diritti tv – secondo uno studio commissionato da Master Card, permetterà di raggiungere un introito di circa 126 milioni di euro. Un motivo in più per conquistare la Coppa dalle grandi orecchie.

  • Silva evita la sconfitta ai campioni del mondo. Messico – Spagna finisce 1-1

    Silva evita la sconfitta ai campioni del mondo. Messico – Spagna finisce 1-1

    Prima uscita da campione deI mondo per la Spagna di Vicente Del Bosque. I campioni iberici partono con un pareggio che beffa il Messico. Allo stadio Atzeca di CIttà del Messico i padroni di casa sono stati in vantaggio per tutta la partita grazie a una rete del ‘Chicharito’ Hernandez. Ma nel recupero arriva l’1-1 con il gol di Silva.

    La Spagna parte con una formazione tutto sommata competitiva, anche perché ci sono in ballo i 2 milioni incassati dalla federazione messicana per quest’amichevole, pena una penale salata se all’ inizio del match non fossero presenti almeno il 60 % dei campioni del mondo. Alla fine in campo vi sono 8 campioni del mondo, ma solo 3 finalisti: Casillas, Puyol e Busquets. Per il resto ritorni di Monreal e Cazorla e debutto di Bruno Soriano del Villarreal.

    La partenza è disastrosa con la difesa iberica in bambola e punita dal “Chicharito” Hernandez al 12’: il centravanti del Manchester United è solo davanti a Casillas e lo batte con classe. La Spagna tocca ma cammina, non morde e in tutto il primo tempo si vede solo al 30’ con Llorente, schierato come unico terminale offensivo, e poi soprattutto con Cazorla che colpisce la traversa con un sinistro dal limite che sorprende Ochoa. Attorno solo Messico: Iker ferma ancora il “Chicharito”, Vela non riesce ad approfittare di un altro svarione difensivo calciando goffamente a lato.

    Nel secondo tempo entrano Valdes, Sergio Ramos, Xabi Alonso, Silva e Jesus Navas. La Spagna resta senza centravanti visto che Llorente è tra quelli che se ne vanno e Villa non entra. Continuano i cambi ma in campo non succede più nulla. Nemmeno l’ ingresso di Xavi accende la Spagna  che sembra destinata a perdere un’amichevole dopo 4 anni. Le emozioni invece sono tutte nel finale: prima Pedro sfiora il palo, poi David Silva approfitta di una voragine difensiva e trova la rete del pareggio.

  • Puyol lascia la nazionale da Campione del Mondo

    Arriva da Carles Puyol l’ennesima lezione di sport al calcio italiano e ai suoi protagonisti convinti che un successo gli possa consentire il diritto di esser immuni dalle critiche e dai segni del tempo.

    Puyol dopo aver vinto il Mondiale in Sudafrica da protagonista ha deciso di dir addio alla Roja convinto di aver dato il massimo e dopa aver compiuto il grande slam con la conquista di Europei e Mondiali.

    La sua decisione è stata annunciata al ct Vincente Del Bosque che a quanto pare ha cercato di fargli cambiare idea senza però riuscirci. Puyol chiude la sua avventura con la maglia della Spagna dopo 83 presenze e 3 reti, l’ultima della quale è stata decisiva in Sudafrica.

  • Sudafrica 2010: il nostro 11 Mondiale

    Il Sudafrica ha incoronato la Spagna per la prima volta confermando l’egemonia iberica del post Germania 2006. Per l’Olanda è invece il terzo ko in una finale che a questo punto sembra maledetta, è pur vero però, i tulipani ieri hanno snaturato il loro gioco passando dal “calcio totale” coniato dall’Olanda terribile e sfortunata del ’74 e ’78 ad un meno spettacolare e soprattutto più cattivo.

    Proviamo, adesso, a costruire un top 11 mettendo in risalto i migliori giocatori di Sudafrica 2010. E’ chiara, la delusione, per il flop di tutte le stelle.

    Iniziamo. Portiere: Iker Casillas. Il capitano della Spagna è stato l’unico a non cadere nel tranello Jabulani. Sempre sicuro e spesso decisivo. E’ in questo momento il miglior portiere al mondo. Come suo vice, una vera sorpresa Maarten Stekelenburg, il portiere Orange ha fatto un gran bel mondiale.

    La difesa: Sugli esterni, Sergio Ramos a destra. Lo spagnolo al Real potrebbe lasciar la corsia a Maicon ma in Sudafrica è stato devastante oltreche impeccabile. A sinistra Giovanni Van Bronckhost non più giovanissimo il capitano Orange è stato perfetto. I centrali. Carles Puyol, insuperabile di testa è pericolo anche nelle sue incursioni nell’area avversaria. A fargli compagnia l’impeccabile Diego Godin, straordinario e superiore alle aspettative il mondiale del difensore uruguaiano.

    Il centrocampo. La regia non può che andare per Xavi, il cervello della Spagna è forse l’unico giocatore a non aver ricambio. Al suo fianco non si può che inserire Bastian Schweinsteiger, cognome impronunciabile ma un esempio di grinta e qualità.

    Il tris fantasia. Miglior giovane, capocannoniere e sorpresa di questo mondiale è Thomas Muller. Il baby fenomeno del Bayern Monaco è diventato una stella. Il ruolo di regista avanzato non può che esser di Andres Iniesta, coccolato da Del Bosque come un figlio appena nato il giocoliere blaugrana è cresciuto di partita in partita fino a diventare l’uomo decisivo. Al suo fianco il prossimo compagno di squadra David Villa, si è caricato la Spagna sulle spalle per tutto il mondiale lasciando poi la zampata decisiva ad Iniesta.

    L’attaccante è Diego Forlan. Ha il gol nel sangue, è stato eletto Pallone d’Oro di Sudafrica 2010 ma a sorpresa è uno dei papabili anche al Pallone d’Oro.

    L’allenatore? Vincente Del Bosque ovviamente.

  • Puyol è letale. Spagna in festa, Germania al tappeto

    Puyol è letale. Spagna in festa, Germania al tappeto

    Sarà il Sudafrica a tenere a battessimo la prima volta di Spagna e Olanda. Le Furie Rosse raggiungono per la prima volta nella loro storia una finale di Coppa del Mondo e contro i lancieri proveranno ad alzare al cielo il trofeo a compimento di un grande slam iniziato con le vittorie giovanili e il campionato europeo.

    Gli uomini di Del Bosque hanno aspettato la Germania per sciorinare la migliore partita in Sudafrica fornendo una prestazione magistrale annichilendo i terribili giovani di Loew. La Spagna si presenta con il giovane e dinamico Pedro al posto di Torres mentre la Germania schiera Trochowski al posto del squalificato Muller.

    Sin dall’inizio sono le Furie Rosse a comandare il gioco e impegnare sin da subito Neuer. I tedeschi troppo rinunciatari per tutta la partita si fanno vedere dalle parti di Casillas solo con una conclusione dalla distanza di Trochowski.

    Li sterile possesso palla del primo tempo lascia ad azioni ficcanti e pericolose nella ripresa, le geometrie di Xavi, le invenzioni di Iniesta e gli spunti di Pedro costringono la Germania alla difensiva. La svolta arriva al 28′ quando il piccolo Puyol svetta tra gli spilungoni tedeschi per il gol vittoria.

    La Spagna si regala l’Olanda per la Germania irriconoscibile questa sera la consapevolezza di poter crescer e sperare nel futuro.

    IL TABELLINO
    GERMANIA-SPAGNA 0-1
    Germania (4-2-3-1):
    Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Boateng (7′ st Jansen); Schweinsteiger, Khedira (35′ st Gomez); Trochowski (17′ st Kroos), Özil, Podolski; Klose. A disp.: Wiese, Butt, Aogo, Tasci, Kiessling, Badstuber, Cacau, Marin. All.: Loew
    Spagna (4-3-2-1): Casillas; S. Ramos, Puyol, Piqué, Capdevila; Busquets, Xavi, Xabi Alonso (48′ st Marchena); Pedro (40′ st Silva), Iniesta; Villa (35′ st Torres).
    A disp.: Reina, Valdes, Albiol, Fabregas, Mata, Arbeloa, Llorente, Javi Martinez, Silva, Navas. All.: Del Bosque
    Arbitro: Kassai (UNG)
    Marcatori: 28′ st Puyol
    Ammoniti: –
    Espulsi: –

  • Liga: highlights Tenerife – Barcellona 0-5. Messi, che tripletta!

    Il Barcellona ricorda al mondo chi è la squadra più forte con una prestazione super sul campo del malcapitato Tenerife. Protagonista in assoluto è manco a dirlo il Pallone d’oro Lionel Messi autore di una splendida tripletta. Messi apre le marcature al 36′ su assist pregevole di Bojan, al 44′ dal raddoppio di Puyol. L’argentino firma la terza rete al 45′, ancora su servizio di Bojan. Ma non è finita, perché Messi vuole iniziare l’anno nel migliore dei modi e al 75′ segna ancora con un gol dei suoi. Dieci minuti dopo arriva la firma dell’immancabile Pedro.

  • Liga: Messi extraterrestre, tripletta al Tenerife. Higuain tiene in corsa il Real Madrid

    Il Barcellona ricorda al mondo chi è la squadra più forte con una prestazione super sul campo del malcapitato Tenerife. Protagonista in assoluto è manco a dirlo il Pallone d’oro Lionel Messi autore di una splendida tripletta. Messi apre le marcature al 36′ su assist pregevole di Bojan, al 44′ dal raddoppio di Puyol. L’argentino firma la terza rete al 45′, ancora su servizio di Bojan. Ma non è finita, perché Messi vuole iniziare l’anno nel migliore dei modi e al 75′ segna ancora con un gol dei suoi. Dieci minuti dopo arriva la firma dell’immancabile Pedro. Basta questo per passare 5-0 e restare in vetta a 43 punti.

    Il Real Madrid comunque resta in corsa vincendo al Bernabeu per 2-0 sul Malaga. E’ il solito Higuain ad aprire la marcature dopo 8 minuti e nella ripresa Granero chiude la contesa. Il Valencia vince per tre a uno sul campo del fanalino di coda Xerez e consolida il terzo posto grazie alla sorprendente sconfitta del Siviglia che tra le mura amiche cade sotto i colpi del Santander, ad approfittarne è anche il Deportivo salendo al terzo posto.

    17 Giornata: Risultati e Marcatori
    Malaga-Athletic Bilbao 1-1
    48′ Weligton (A), 78′ Llorente (A) su rigore
    Gijón-Getafe 1-0
    39′ Castro (G)
    Deportivo-Osasuna 1-0
    50′ Rodriguez
    Espanyol-Saragozza 2-1
    13′ Verdu (E), 40′ Arizmendi (S), 71′ Marquez (E)
    Xerez-Valencia 1-3
    11′ Mata (V), 25′ Calvo (X), 33′ Silva (V), 69′ Marchena (V)
    Real Madrid- Maiorca 2-0
    8′ Higuain, 50′ Granero
    Tenerife-Barcellona 0-5
    36′ Messi, 44′ Puyol, 45′ Messi, 75′ Messi, 85’aut. Luna
    Valladolid-Atl. Madrid 0-4
    16′ Jurado, 32′ Forlan, 59′ Reyes, 90′ Aguero
    Siviglia-Santander 1-2
    26′ Canales (S), 39′ Canales (S), 61′ Romaric (Si)
    Villarreal-Almeria 1-1
    40′ Nilmar (V), 67′ Corona (A)

    Marcatori:

    12 reti: Villa (Valencia), Messi (Barcellona)
    11 reti: Ibrahimovic (Barcellona), Higuain (Real Madrid)
    10 reti: Soldado (Getafe)

  • Fifa World Player: Buffon tiene alto l’onore dell’Italia

    Gigi Buffon è l’unico italiano presente tra i “magnifici” 23 giocatori del Fifa World Player. Il premio forse più prestigioso del Pallone d’Oro verrà assegnato, il 21 dicembre a Zurigo,  dalla Federcalcio internazionale al miglior calciatore secondo i voti dei ct e dei capitani delle Nazionali.

    Della lista fanno parte anche “gli italiani” Diego ed Eto’o oltre a Kaka e Cristiano Ronaldo quest’anno nella Liga spagnola. Il portoghese è il detentore in carica avendo sostituito proprio l’ex milanista nella passata stagione. Il gruppo all’inizio di dicembre verrà scremato fino a 5 nomi da i quali uscirà il vincitore.

    Ecco 23 canditati:

    • Michael Ballack (Germania)
    • Gianluigi Buffon (Italia)
    • Iker Casillas (Spagna)
    • Cristiano Ronaldo (Portogallo)
    • Diego (Brasile)
    • Didier Drogba (Costa d’Avorio)
    • Michael Essien (Ghana), Samuel Eto’o (Camerun)
    • Steve Gerrard (Inghilterra)
    • Thierry Henry (Francia)
    • Zlatan Ibrahimovic (Svezia)
    • Andres Iniesta (Spagna)
    • Kakà (Brasile)
    • Frank Lampard (Inghilterra)
    • Luis Fabiano (Brasile)
    • Lionel Messi (Argentina)
    • Carles Puyol (Spagna)
    • Franck Ribery (Francia)
    • Wayne Rooney (Inghilterra)
    • John Terry (Inghilterra)
    • Fernando Torres (Spagna)
    • David Villa (Spagna)
    • Xavi (Spagna)