Andrew Howe continua ad essere, e ci mancherebbe altro, al centro delle discussione dell’atletica nazionale, l’aretino nato in America ha vinto i 200 m laureandosi campione d’Italia ma continua a non avere le idee tante chiare circa il suo futuro. Mamma Felton ha un peso specifico molto notevole sulle decisioni del giovane Howe e forse c’e’ lo zampino della mamma nella riapertura alla gara del lungo non ai prossimi mondiali ma alle olimpiadi di Londra nel 2012 da parte dell’azzurro. Ieri Andrew ha corso i 200 due volte realizzando un grande tempo in batteria, 20”58 rialzandosi dopo 80 m e vincendo la gara in 20”50 sicuramente con qualche pressione in più che ne ha compromesso il tempo finale. Nei prossimi mondiali si concentrerà sulla velocità ma con ogni probabilità, infortuni ai piedi permettendo, ai giochi olimpici lo rivedremo in pedana nel lungo dato che è in quella gara che ha le maggiori possibilità di conquistare una medaglia.
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Atletica, Howe vince i 200 e ripensa al salto in lungo
Nelle altre gare, troviamo Federica Ferraro campionessa nei 1000 metri femminili, nel lancio del disco maschile, successo con 59,05 di Giovanni Faloci su Hannes Kirchler, secondo con 58,99. Spareggio per assegnare il tricolore nel salto in lungo donne: la spunta di un centimetro, con 6,32 la campionessa in carica Tania Vicenzino sulla 16enne Anastassia Angioi. Nel salto in alto Silvano Chesani vince ed eguaglia il 2,28 che ne ha fatto il numero uno italiano del 2011 all’aperto. Dietro di lui, entrambi a quota 2,25, si piazzano la promessa azzurra Marco Fassinotti e un ritrovato Andrea Bettinelli. Fabrizio Donato ha fatto suo il 19° titolo assoluto (compresi gli 11 indoor) in carriera nel triplo maschile con la migliore prestazione italiana dell’anno in 17,17. Argento con 16,94 al campione indoor Fabrizio Schembri, reduce dalla vittoria all’Europeo per Nazioni di Stoccolma. Nicola Vizzoni ha vinto il titolo tricolore nel martello per la ventitreesima volta, tra indoor e outdoor. Nel giavellotto donne, sulla pedana di casa, Zahra Bani manca la soddisfazione del primo 60 della stagione per soli otto centimetri. Il responso del misuratore è 59,92, nel peso donne, titolo per Chiara Rosa con 17,64, alle sue spalle con 15,71 la campionessa Under 23 Julaika Nicoletti. Nei 400 metri Marco Vistalli difende con successo il titolo in 45″88 (primato stagionale). L’argento va a Juarez (46″51), il bronzo a Tricca (46″69). Nel giro di pista femminile, Marta Milani strappa la vittoria per tre centesimi alla primatista italiana LIbania Grenot, 52″29 contro 52″32. Ottima terza Maria Enrica Spacca in 52″62. Affermazione, infine, dello junior Josè Bencosme nella finale dei 400 ostacoli (50″55).Andrew Howe | ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images -
Atletica, Howe delude e dice addio ai mondiali
La notizia arriva in serata e proprio dalla bocca del diretto interessato, Andrew Howe non parteciperà ai mondiali in Corea Del Sud nella sua ormai ex specialità, il salto in lungo dove ha conquistato in questi anni un oro europeo ed un argento mondiale ad Osaka nel 2007. Lo stesso Howe precisa che la decisione era stata presa da tempo e nulla ha a che vedere con la prova deludente agli assoluti in corso di svolgimento a Torino, “Penso che la mia vita abbia preso una via completamente sbagliata e me ne rendo conto solo adesso. Nel lungo sono arrivato al mio massimo con l’argento ai Mondiali di Osaka. E’ una specialità che mi ha dato tanto, ma con cui, dopo questa gara, penso proprio di aver chiuso”, queste le parole del campione azzurro.
Non solo brutte notizie da Torino, nella prima giornata brilla la stella di Simona La Mantia, che inizia la stagione alla grande: dopo il secondo posto nella gara degli Europei di Stoccolma è arrivato il titolo tricolore nei triplo per la palermitana, che ottiene un buon 14,40 (alla quinta prova), che avvicina ancora il suo stagionale di 14,43. Il distacco sulla seconda, Silvia Cucchi, è superiore al metro. Nella prima semifinale dei 400 metri donne Libania Grenot dà segnali di risveglio in una stagione iniziata un po’ così: l’azzurra chiude in un 52.53, per lei il primato stagionale. Conferma per Paolo Dal Soglio nel peso: è tricolore con 18.58… a 41 anni. E sorpresa nei 100 uomini: titolo a Matteo Galvan, duecentista che punta ai 400, ma che a Torino con un tempo di 10″38 batte Emanuele Di Gregorio e Michael Tumi. Nelle altre gare, Silvia Salis conferma il pronostico della vigilia vincendo la prova del lancio del martello in 69,67 al sesto tentativo. Nei 1500 metri femminili si è rivista Elisa Cusma, nei 100 metri donne vittoria di Ilenia Draisci in 11″65 battendo Audrey Alloh (11.68), che a Stoccolma, agli Europei per Nazioni, dove la Draisci non era stata convocata, si era messa in evidenza correndo in 11″63. Terza Jessica Paoletta. Nell’alto donne, in assenza di Antonietta Di Martino, successo della bergamasca Raffaella Lamera in 1,88; falliti tre tentativi a 1,95 per il minimo A per i Mondiali. Il ritiro di Matteo Giupponi spiana la strada nei 10.000 metri a Jean Jacques Nkoloukidi. Nel disco donne titolo a Laura Bordignon: la veneta ha trionfato (55,47) con oltre tre metri di margine sulla seconda, la reatina Valentina Aniballi (52,45).Andrew Howe in un dei suoi ultimi salti | ©Michael Steele/Getty Images