Tag: calcioscommesse

  • Conte verso il patteggiamento? L’avvocato non lo esclude

    Conte verso il patteggiamento? L’avvocato non lo esclude

    Patteggiamento sì o patteggiamento no? E’ questo l’interrogativo attorno ad Antonio Conte dopo i deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi. L’allenatore della Juventus è indagato per omessa denuncia con riferimento alle partire Novara-Siena dell’1 maggio 2011 e Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011. Conte rischia una squalifica da sei mesi ad un anno ma se l’è cavata piuttosto bene considerando che nei suoi confronti non è stata mossa l’accusa di illecito sportivo che avrebbe causato una pena ben più lunga e che rischiava di costargli la panchina dei torinesi per almeno un paio di stagioni.

    Le parole di Carobbio dunque non sono state considerate attendibili tanto da far tirare un sospiro di sollievo alla Juventus che non dovrà mettersi cosi alla ricerca di un nuovo allenatore. A parlare, riguardo al patteggiamento, è l’avvocato difensore del trainer bianconero, Antonio De Renzis, il quale non ha escluso nulla al momento, dovendo valutare bene l’ambito in cui muoversi. Si parla di patteggiamento sportivo in questo caso, ben altra cosa del patteggiamento nella giustizia penale, e dunque il legale di Conte dovrà valutare il tutto con particolare attenzione.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    «Tutti hanno sempre detto che il processo sportivo è un processo con l’inversione dell’onere della prova, dove l’incolpato deve dimostrare che l’incolpante dice delle bugie – ha affermato De Renzis –. Se noi non intendiamo il patteggiamento in maniera diversa, allora non c’è onestà intellettuale. Per il momento prendiamo con serenità il ridimensionamento delle ipotesi accusatorie».

    Accuse più lievi dunque come sottolineato da De Renzis, il quale ha voluto poi parlare del filone d’inchiesta di Cremona dove secondo lui vi sarà un’archiviazione del caso riguardante il suo assistito. Insomma accuse sgonfiate e adesso l’attenzione si concentrerà solo su quelle che saranno le mosse di Conte il quale potrebbe optare per il patteggiamento oppure non optare per questa strada.

  • Anche Rodrigo Palacio indagato per Genoa-Samp

    Anche Rodrigo Palacio indagato per Genoa-Samp

    Il nome di Rodrigo Palacio figura nel registro degli indagati della magistratura di Genova. L’accusa è quella di frode sportiva, relativamente al derby del 9 maggio 2011 tra Genoa e Sampdoria, terminato 2-1 in favore dei rossoblu, e che mise i blucerchiati con un piede e mezzo fuori dalla Serie A. Oltre a Rodrigo Palacio, sono indagati anche altri tre ex calciatori del Genoa: Omar Milanetto, Mimmo Criscito e Dario Dainelli. Il capo d’accusa rimane il medesimo. Le indagini sarebbero scattate in seguito ad un’intercettazione telefonica, con protagonista il capo degli ultras genoani Massimo Leopizzi (anche lui indagato), il quale avrebbe parlato di una colletta da parte degli stessi giocatori della Sampdoria per convincere i rivali rossoblu a indirizzare la gara verso una vittoria o un pareggio, risultato che avrebbe consentito ai blucerchiati di sperare ancora nella salvezza. Qualcosa non funzionò però, dal momento che l’incontro vide il trionfo e l’estasi del Genoa e dei suoi tifosi, grazie alla rete dell’argentino Boselli al 97′ minuto, dopo un folle recupero.

    La magistratura di Genova ha fatto sapere che nei prossimi giorni potrebbero esserci nuovi giocatori iscritti nel registro degli indagati, sempre in relazione al famigerato derby del 9 maggio dello scorso anno. Invece l’interista Palacio, insieme a Criscito, Milanetto e Dainelli, verranno ascoltati nei prossimi giorni dagli inquirenti.

    rodrigo-palacio
    rodrigo palacio | ©Marco Luzzani/Getty Images

    Non figura tra gli indagati il presidente del Genoa Enrico Preziosi, come erroneamente sentenziato da alcuni giornali sportivi questa mattina. Il nome del numero uno rossoblu sarebbe stato pronunciato da Massimo Leopizzi durante una telefonata, dove il capo ultrà racconta di come Preziosi l’avesse chiamato per “regolare i conti” con il magistrato che negli anni passati l’aveva indagato per una presunta combine del Venezia. Il patron del Genoa non ha perso in ogni caso tempo nel criticare i mezzi di comunicazione che avevano tirato in ballo il suo nome in merito al derby della passata stagione, sottolineando come da qui in avanti farà tutto il possibile per difendere l’onore del Grifone qualora venisse trascinato nelle aule dei tribunali.

    Genoa-Samp 2-1, highlights 9 maggio 2011

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  • Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Nessun passo indietro. Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, non si è mosso dalla precedente posizione che aveva assunto confermando davanti alla Procura della Figc di Roma la tentata combine in occasione della partita tra la Sampdoria e il Napoli del 16 maggio del 2010. Una situazione, questa, che di fatto potrebbe inguaiare il Napoli che rischia una sanzione cosi come sono passibili di essere puniti anche Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. I due difensori, curiosamente usati ieri come modelli per presentare le maglie della stagione ufficiale 2012/2013, furono i due compagni di squadra avvicinati da Gianello, allora terzo portiere dei partenopei, al fine di combinare l’incontro del Ferraris, match di fine campionato tra due squadre con diverse situazioni di classifica.

    Matteo Gianello © AFP/Getty Images

    Entrambi, ascoltati dalla Procura, hanno negato tutto ciò, ma ora rischiano una squalifica per omessa denuncia. Non si tratterebbe tuttavia di una pena molto lunga da scontare, ma il fatto che entrambi giochino nel medesimo reparto non fa stare tranquilli gli azzurri e il tecnico Walter Mazzarri, il quale rischia di dover effettuare scelte obbligate in un reparto veramente molto delicato. L’avvocato di Gianello, Eduardo Chiaccio, all’uscita dalla Procura ha confermato che si è trattato di un’audizione normale nella quale l’ex estremo difensore dei campani ha confermato quanto aveva già riferito a Napoli.

    Il giocatore è stato ascoltato per poco più di un’ora e mezza nonostante la sua presenza era stata in dubbio sino alla fine a causa di alcuni problemi di salute. Adesso dunque il Napoli trema, temendo non solo una multa ma anche una squalifica del suo capitano, uomo simbolo per carisma e senso di appartenenza. Una situazione di certo non tranquilla che a meno di un mese dalla Supercoppa italiana in programma l’11 agosto a Pechino contro la Juventus rischia di minare un ambiente sin qui circondato da tantissimo entusiasmo e voglia di sognare.

  • Il solito calcioscommesse “tutto a posto”, “sono credibile”

    Il solito calcioscommesse “tutto a posto”, “sono credibile”

    Se Sky ha il tormentone Melioni di Melioni, se l’Inter ha l’inno Amala, se il Napoli può contare su San Gennaro, la Procura della Figc non è da meno. Anche Palazzi infatti conosce alla perfezione il ritornello, che ogni mattina riempie le aule spoglie del palazzo. E’ ormai diventata l’hit parade del tifoso, sopratutto dopo che ci siamo giocati il classico “Po po po po po” con la Spagna qualche settimana fa. Signori e signore ecco a voi il tormentone del calcioscommesse: “tutto a posto”, “sono credibile”. Due semplici frasi, che se sommate sono composte da cinque parole, semplici, efficaci, che arrivano dritte nel cuore della gente. Al nuovo cd in uscita nelle prossime settimane ci saranno anche le voci di Andrea Ranocchia, Leonardo Bonucci e Mimmo Criscito. Per non farci mancare nulla.

    domenico criscito | ©Claudio Villa/Getty Images

    Ascoltati oggi dal procuratore federale Palazzi, i tre calciatori di Inter, Juve e Zenit hanno sbrogliato la matassa “interviste post-colloquio” con il classico “tutto a posto”. Mi chiedo e mi domando, è mai possibile che non riescano a dire altro che “tutto a posto”? Anche Cristiano Doni ai suoi tempi, quando usciva dal medesimo palazzo pronunciava tali “verba”, salvo poi non trascorrere un felice natale. Il tempo però gli ha dato ragione, e ora quel “tutto a posto” si è trasformato in una nuova vita a Tenerife, lontano dal carcere, lontano dai riflettori di Palazzi, immerso nel divertimento e baciato dal sole dell’Atlantico.

    Tra Ranocchia, Bonucci e Criscito, quello che “rischiava” di più era il difensore dello Zenit, per i suoi trascorsi a Genova, sponda rossoblu, e alcune foto compromettenti che lo ritraevano insieme a persone poco raccomandabili appartenenti al famigerato gruppo degli zingari e l’allegra famiglia degli ultrà di Marassi. Considerata la durata media di ciascun interrogatorio di oggi (inferiore ai 60′ minuti, neanche il tempo per chiedere la sostituzione), verrebbe anche a noi quasi quasi canticchiare il ritornello che nelle ultime settimane va di moda tra gli ombrelloni, da Trieste in giù: “tutto a posto”.

  • Calcioscommese il day after di Antonio Conte

    Calcioscommese il day after di Antonio Conte

    Dopo aver risposto per quasi quattro ore alle domande incalzanti del procuratore Palazzi e aver chiarito la propria posizione in merito alle pesanti accuserivoltegli dal pentito Carobbio, l’allenatore della Juventus Antonio Conte è tornato nel ritiro di Chatillon e acclamato da un folto pubblico, si è rimesso a lavoro con la solita carica e determinazione che contraddistinguono il mister bianconero.

    I sorrisi all’uscita dalla Procura di Roma e le parole di rassicurazione hanno dato molta fiducia a tutto il popolo bianconero che vede nel tecnico salentino il Messia che dopo averli riportati alla vittoria in campionato potrebbe regalare qualche altro successo dopo gli anni di magra del post-calciopoli. Del resto anche la società stessa si sta muovendo in questa direzione districandosi egregiamente sul mercato, acquisendo giocatori di valore che ben si sposano con l’idea di gioco di Conte.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages
    Fonte non confermate vorrebbero la posizione dello juventino ancora in bilico soprattutto per la partita contro l’Albinoleffe, se infatti, il tecnico campione d’Italia è riuscito a smontare le accuse mosse per la presunta combine durante la partita Siena-Novara, terminata 2-2, lo stesso non si può dire per la gara contro i lombardi, match sul quale le accuse ai danni di Conte provengono da più persone. Oltre al già noto Carobbio: “Stellini chiese a me e a Terzi di contattare qualcuno dell’Albinoleffe per prendere accordi sulla partita di ritorno, in modo da lasciare i punti a chi servissero maggiormente” (ndr), a confermare di un incontro tra lo stesso pentito e Stezzano, voluto a quanto pare da Stellini, collaboratore dell’ex mister del Siena, ci sono le parole di Passoni e Poloni.

    Il bianconero dovrà quindi essere bravo a distruggere anche queste accuse, ma per il momento nell’incontro di ieri si è detto sereno e voglioso di tornare a fare ciò che meglio gli riesce, allenare e vincere.
    Le impressioni che trapelano sono dunque di grossa tranquillità e di voglia di ricominciare per farsi trovare pronti fin da subito già nel primo vero appuntamento stagionale, quello della Supercoppa Italiana che si disputerà l’11 agosto a Pechino.

  • E’ finito l’interrogatorio di Conte, il tecnico della Juve è felice

    E’ finito l’interrogatorio di Conte, il tecnico della Juve è felice

    Dopo oltre 5 ore di interrogatorio difronte al procuratore federale Palazzi, Antonio Conte ha lasciato la Procura della Figc con il sorriso dipinto in volto. Il tecnico bianconero si è detto molto soddisfatto del colloquio avuto con Palazzi, affermando ai microfoni dei giornalisti che lo aspettavano fuori di essere particolarmente felice di aver raccontato la propria versione dei fatti, non senza una sottile vena polemica nei confronti di chi non l’ha voluto ascoltare fino ad oggi. Conte ha poi sottolineato come da ora in avanti potrà pensare nuovamente ad allenare la Juventus, e (dettaglio non trascurabile) riprendere là dove aveva lasciato, ovvero vincere. Il raduno della Juve è iniziato soltanto da due giorni, ma l’ex allenatore del Siena non vede l’ora di tuffarsi nella nuova stagione 2012.

    Salvo clamorosi colpi di scena quindi, almeno secondo quanto dichiarato da un trionfale Antonio Conte, i tifosi della Juventus possono stare tranquilli: al comando della panchina bianconera ci sarà il condottiero dell’armata invincibile dello scorso anno, quando la Juve centrò la vittoria del suo primo scudetto dopo Calciopoli, chiudendo il campionato con zero sconfitte.

    antonio conte | ©MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Non trapela ancora nessuna indiscrezione invece dagli ambienti della Procura federale, che si è trincerata dietro il silenzio. Ricordiamo che fino ad oggi il principale accusatore di Antonio Conte, Carobbio, era sempre stato ritenuto credibile dagli inquirenti, e proprio dalle stesse deposizioni dell’ex centrocampista del Siena si era articolato l’intero impianto accusatorio della 1^ tranche di provvedimenti.

    Come riportato questa mattina da Tuttosport, il tecnico juventino ha portato difronte al procuratore federale Palazzi ben 15 testimonianze di calciatori (all’epoca dei fatti giocatori del Siena) che giurano su come Conte non abbia mai pronunciato le parole denunciate da Carobbio durante gli ultimi interrogatori (relative all’ormai famoso incontro tra Novara e Siena, terminato sul 2-2), oltre alla già citata lite fra le due rispettive mogli durante una festa di compleanno.

    Già da domani potremo farci un’idea migliore su come sia andato esattamente l’interrogatorio fiume di questo pomeriggio, forse il più atteso dell’intero processo del calcioscommesse. Sarà riuscito Antonio Conte a convincere Palazzi della sua completa estraneità ai fatti?

  • Lundekvam fa esplodere lo scandalo scommesse inglese

    Lundekvam fa esplodere lo scandalo scommesse inglese

    Rischio scandalo scommesse inglese  molto concreto. Stavolta a finire nel calderone delle polemiche legata a presunti accordi per fare dei soldi facili è la Premier League. A provocarlo potrebbero essere le dichiarazioni di Claus Lundekvam, ex capito del Southampton dal 1996 al 2008 il quale ha lasciato il calcio giocato proprio quattro anni fa dopo un brutto infortunio. Il norvegese, nel corso di un’intervista rilasciata al tabloid The Sun, ha affermato che i calciatori ai suoi tempi scommettevano su tutto. Secondo quanto affermato dall’ex giocatore dei Saints ciò accadeva in maniera sistematica ogni settimana ed ha fruttato numerosi soldi.

    Ma non si giocava sui risultati finali, bensì su chi calciava per primo un corner, su chi batteva il calcio d’inizio o la prima rimessa laterale, su un’ammonizione o su un calcio di rigore. Ciò, secondo Lundekvam, sarebbe accaduto attraverso il coinvolgimento del capitano della squadra avversaria, e la cosa non accadeva solo al Southampton ma anche in altri club. Il giocatore norvegese pare pentito di quanto fatto ritenendo anche moralmente scorretto. Lundekvam, dopo il ritiro nel 2008, ha avuto problemi con alcool e cocaina.

    Claus Lundekvam © Julian Finney/Getty Images

    Da diversi mesi a questa parte però ha sposato una campagna di sensibilizzazione antidoping e contro l’uso di droghe, collaborando con l’associazione calciatori professionisti e l’antidoping norvegese. E nel suo Paese è diventato proprio per questo un vero uomo immagine dell’antidoping e nella lotta all’uso delle droghe. Insomma, sembra pentito a 360 gradi di quanto fatto sia in ambito calcistico che privato, ma le sue parole hanno gettato comunque un’ombra sulla Premier League, torneo considerato tra i migliori del mondo sotto tanti punti di vista, sin qui anche per quello che è il comportamento dei calciatori.

    Ma se le parole di Lundekvam corrispondono a verità, di certo potrebbero venire fuori ulteriori novità in tal senso che rischierebbero di far esplodere un vero e proprio caso in Inghilterra, Paese che dunque da modello calcistico da imitare rischierebbe di trovarsi al centro di una bufera.

  • Calcioscommesse, Carobbio conferma. Venerdì l’udienza di Conte

    Calcioscommesse, Carobbio conferma. Venerdì l’udienza di Conte

    Giornata cruciale quella di ieri per l’inchiesta del calcioscommesse. Filippo Carobbio e Andrea Masiello sono stati ascoltati dalla Procura della Federazione Italiana Gioco Calcio per oltre 12 ore. Gli ex giocatori di Siena e Bari rappresentano ad oggi due test chiave per gli inquirenti, nell’ambito dell’inchiesta denominata Last Bet. In ogni caso più che da Andrea Masiello, il colpo di scena più rilevante potrebbe arrivare proprio dalle dichiarazione di Carobbio, dal momento che l’ex centrocampista del club di Mezzaroma accusa direttamente lo stesso presidente del Siena e l’allora tecnico dei bianconeri Antonio Conte, colpevoli secondo il calciatore di aver combinato Novara Siena del 30 aprile 2011 e Albinoleffe-Siena del 29 maggio.

     

    Filippo Carobbio è entrato in Procura alle 9.00 del mattino, per un interrogatorio fiume di oltre 7 ore. Secondo quanto emerso dal lungo faccia a faccia, il calciatore avrebbe confermato in toto le accuse rivolte a Mezzaroma e Conte. Inoltre, come riportato dall’autorevole sito dell’Ansa, alcuni testimoni avrebbero percepito una certa confidenza tra Carobbio e coloro che l’hanno interrogato, con quest’ultimi che si sarebbero lasciati scappare un Pippo per richiamare il giocatore al termine di una delle pause che sono intercorse durante il colloquio a carattere inquisitorio. Ovviamente qualora Carobbio venisse ritenuto credibile dalla Procura, per la società Siena e il tecnico della Juventus si aprirebbero scenari piuttosto inquietanti.

    antonio conte | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Oggi la Procura ascolterà un altro test importante, Ferdinando Coppola, che all’epoca dei fatti militava nel Siena in Serie B. L’estremo difensore gioca un ruolo fondamentale, dal momento che Carobbio fece il suo nome quando dichiarò di come rientrò negli spogliatoi (Coppola ndr) rivelando ai compagni di squadra che gli era stato domandato da una persona vicina al presidente se ci fosse la possibilità di perdere il match. Le dichiarazioni di Carobbio sono già state bollate dallo stesso portiere Coppola come infondate, tesi che verrà ribadita nell’interrogatorio di oggi.

    Ascoltato l’ex portiere del Siena, sarà poi il turno di Massimo Mezzaroma e Antonio Conte, le cui udienze sono fissate per la giornata di venerdì.

  • Calcioscommesse, Conte e Mezzaroma da Palazzi il 13 luglio

    Calcioscommesse, Conte e Mezzaroma da Palazzi il 13 luglio

    Terminata l’avventura ai recenti Europei 2012 è giunto il momento, per il nostro calcio, di riprendere da dove avevamo lasciato, con il caos relativo allo scandalo del calcioscommesse. Oggi la procura federale ha reso noto il calendario delle nuove audizioni, stabilendo che il 13 Luglio toccherà al tecnico della Juventus Antonio Conte essere ascoltato in procura insieme al presidente del Siena, Massimo Mezzaroma. Per i due l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

    La convocazione di Conte e Mezzaroma si era resa necessaria dopo le accuse di Filippo Carobbio, ex giocatore del Siena ai tempi in cui il tecnico campione d’Italia allenava la squadra toscana, nell’anno della promozione in serie A nella stagione 2010-2011. Questo è quanto si legge nel verbale della Procura di Cremona:

    Ci fu un accordo per il pareggio e in effetti ne parlammo durante la riunione tecnica. Eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarci di conseguenza durante la sfida. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci disse che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara“.

    Antonio Conte © Valerio Pennicino/Getty Images

    In quella occasione la partita tra Siena e Novara terminò con il risultato di 2-2. I due indagati, Conte e Mezzaroma, hanno sempre respinto con forza le accuse rivoltigli. Stesso atteggiamento è quello di Vitiello, Ficagna e Terzi, tutti ex giocatori del Siena che hanno rispedito al mittente le accuse di aver combinato alcuni dei risultati di gare di Serie B.

    L’allenatore della Juventus però non sarà ascoltato presso gli uffici della Procura Federale a Roma, ma a Chatillon in Valle d’Aosta dove la squadra bianconera si ritroverà per il ritiro estivo. Questo l’elenco delle ultime convocazioni da parte del procuratore federale Stefano Palazzi: Il 7 luglio verrà ascoltato Marco Turati (calciatore svincolato), il 9 luglio saranno sentiti Esmael Angelo Junior Da Costa (calciatore Sampdoria) e Paolo Acerbis (calciatore svincolato) e il 10 luglio Filippo Carobbio (calciatore Siena). Quattro gli interrogatori in programma l’11 luglio: Roberto Bagalini (associato A.I.A), Stefano Bagalini (calciatore Fermana), Ferdinando Coppola (calciatore Milan) e Daniele Sebastiani (presidente Delfino Pescara), mentre il 13 luglio sarà la volta di Massimo Mezzaroma (presidente Siena), Piero Camilli (presidente Grosseto) e Antonio Conte (tecnico Juventus).

  • Calcioscommesse sentenze Disciplinare. Per il Siena “solo” una multa

    Calcioscommesse sentenze Disciplinare. Per il Siena “solo” una multa

    Arrivano puntuali i verdetti della Disciplinare sul caso calcioscommesse. E in parte la stessa conferma quelle che sono le richieste della Procura Federale, con qualche sconto solo con riferimento alle società più colpite. In Serie A partirà con due punti di penalizzazione il neopromosso Pescara, punito per responsabilità oggettiva di un proprio tesserato, nella fattispecie Nicco, colpevole di aver alterato unitamente a Gervasoni l’esito di Piacenza Pescara del 9 aprile 2011. In Serie B invece -4 per il Novara che tuttavia potrà partecipare alla Coppa Italia. Sempre tra i cadetti penalizzazione di la Reggina, anch’essa costretta a partire da -4 e che come il Novara ha ricevuto uno “sconto” di 2 punti.

    Padova -2 ed Empoli -1, proprio come da richiesta della Procura Federale, le altre penalizzazioni. In Lega Pro l’Albinoleffe, nonostante la richiesta iniziale di -27, partirà da -15, e ciò è dovuto ai danni ricevuti dalla società per gli illeciti commessi dai propri tesserati.. Colpite ma con qualche riduzione anche Piacenza (da -19 a -11), Ancona (da -10 a -8), Monza (da -6 a -5) mentre solo -1 per Ravenna e Avesa. Sempre in tema di società solo un’ammenda per Sampdoria, Siena e Spezia, colpevoli solamente di avere in rosa giocatori che compirono illeciti negli anni passati. Una decisione singolare e che farà discutere proprio quest’ultima.

    In tema di tesserati invece confermare le richieste di radiazione unitamente a cinque anni di squalifica per Alessandro Zamperini, Mario Cassano, Luigi Sartor e Nicola Santoni. Per loro dunque l’avventura nel mondo del calcio potrebbe concludere qui: il primo viene condannato per “il ruolo di rilievo assunto nell’associazione a delinquere, la effettuazione di scommesse illecite e la partecipazione all’illecito sportivo relativo alla gara Cesena-Gubbio”; il secondo per “la violazione plurima degli articoli 6 e 7 del Codice di Giustizia Sportiva”; il terzo per “la sua funzione di collegamento con gli asiatici”; il quarto per “la pluralità degli illeciti commessi”, tra cui “l’alterazione effettiva del risultato di Padova-Atalanta del 26 marzo 2011”.

    Salvatore Mastronunzio © Giuseppe Bellini/Getty Images

    In totale quindi condannati in 33: 4 anni per Roberto Colacone, Alberto Comazzi, Luca Fiuzzi, Salvatore Mastronunzio, Marco Paoloni, Cesare Rickler, Mirko Stefani; 3 anni e 9 mesi per Franco De Falco, Riccardo Fissore, Andrea Iaconi; 3 anni e 6 mesi per Andrea Alberti, Davide Caremi, Federico Cossato, Alberto Fontana, Vincenzo Iacopino, Thomas Hervè Job, Mattia Serafini e Nicola Ventola; 3 anni e 3 mesi per Giuseppe Magalini, Gianni Rosati; 3 anni per Filippo Cristante, Nicola Ferrari, Ruben Garlini, Vincenzo Italiano, Maurizio Nassi, Gianluca Nicco e Daniele Vantaggiato; 9 mesi per Edoardo Catinali; 6 turni di squalifica per Vincenzo Santoruvo.  Prosciolti invece Luigi Consonni, Achille Coser, Maurizio Sarri e Rjiat Shala.

    Accettati tutti i patteggiamenti: (2 punti di penalizzazione e 25 mila euro di ammenda); Modena (2 punti); Livorno (15 mila euro di ammenda); Ascoli (1 punto di penalizzazione e 20 mila euro di ammenda); Grosseto (6 punti di penalizzazione, e 40 mila euro di ammenda); Frosinone (1 punto); Cremonese (1 punto di penalizzazione e 30 mila euro di ammenda). Cristiano Doni (2 anni di squalifica), Carlo Gervasoni (1 anno e 8 mesi), Filippo Carobbio (1 anno e 8 mesi), Kewullay Conteh (1 anno e 8 mesi), Alex Pederzoli (1 anno e 4 mesi, oltre a 10 mila euro di ammenda), Francesco Ruopolo (1 anno e 4 mesi), Antonio Narciso (1 anno e 3 mesi), Dario Passoni (1 anno e 2 mesi), Mirco Poloni (1 anno), Juri Tamburini (10 mesi), Andrea De Falco (6 mesi), Alfonso De Lucia (5 mesi), Marco Cellini (4 mesi), Vittorio Micolucci (4 mesi), Nicola Mora (4 mesi) e Gianfranco Parlato (2 mesi).