Il deferimento di Stefano Palazzi ha fatto vivere una notte da incubo ai dirigenti dell’Atalanta e sopratutto ai suoi tifosi. La domanda comune è ora? Cosa rischiamo? L’opinione comune è che la Dea non rischia la serie A bensì una corposa penalizzazione, dagli 8 ai 10 punti, che renderà comunque più difficoltoso raggiungere la salvezza obiettivo prefissato per la prossima stagione. Obiettivo che comunque dovrà esser raggiunto senza Cristiano Doni e Thomas Manfredini la cui posizione è più centrale rispetto a quella del club e per il quali le previsioni prevedono almeno tre anni di squalifica. Il presindente Percassi, come conferma Pierpaolo Marino ha affidato ad un pool di avvocati esperti nel campo la difesa dell’Atalanta cercando di spiegarne la posizione di estranietà e limando dunque i contorni della sentenza. Proprio ieri, casualmente, o per render meno amaro l’umore dei tifosi è stato praticamente ufficializzato l’arrivo di Maxi Moralez attaccante esterno che per caratteristiche fisiche e tecniche ricorda molto da vicino il nostro Giovinco. Moralez, classe ’87, garantirà brio ed imprevedibilità all’attacco bergamasco avendo a questo punto l’onere di sostituire in campo capitan Doni in termini di fantasia. A confermare la riuscita della trattativa è lo stesso giocatore “Ho saputo dell’offerta dell’Atalanta solo questo fine settimana e non ho avuto dubbi. E’ il momento giusto perchè rispetto al trasferimento precedente ho più maturità ed esperienza”. L’argentino infatti due anni fa, dopo aver contribuito alla vittoria da parte del Velez del Torneo di Apertura, si trasferì in Russia per un breve periodo non brillando e accumulando solo sei presenze. Bravo a saltare l’uomo è più portato all’assist che al gol, i tifosi bergamaschi sperano che Marino abbia visto giusto anche questa volta memori del colpo Lavezzi con il Napoli.
Tag: calcioscommesse
-
Calcioscommesse: Interrogatorio fiume per Micolucci
“Interrogatorio fiume”, un termine per indicare una durata eccezionale di interrogatorio, uno di quelli da “film”, con tanto di lampadina puntata sul viso dell’imputato per convincerlo a parlare. Non ci è dato sapere se la lampadina fosse parte dello scenario, ma quello che ha riguardato Vittorio Micolucci, difensore dell’Ascoli coinvolto nello scandalo calcioscommesse, è stato realmente un “Interrogatorio fiume”. Vittorio Micolucci, infatti, è stato sentito dagli uomini della procura federale, negli uffici di Via Po, dalle 18 alle 3 del mattino di ieri, e per altre tre ore nella mattinata odierna, soltanto con una piccola pausa fra le 22 e mezzanotte di ieri per cenare. L’accusa per Vittorio Micolucci è quella di aver costituito una figura “stabile” nell’organizzazione, manifestando la sua disponibilità ad agire per influenzare i risultati sportivi della sua squadra sul campo e adottando, volontariamente, atteggiamenti in campo atti ad offrire un rendimento agonistico negativo. In particolare, da quanto emerge, il tramite con cui Vittorio Micolucci avrebbe avuto contatti è Pirani, al quale il difensore dell’Ascoli avrebbe assicurato il suo “impegno” nel manipolare, in base alle sue possibilità, il risultato del campo. Il suo legale, Eduardo Chiacchio, invece, nella pausa – cena dell’interrogatorio di ieri ha dichiarato che tali “azioni” siano state solo una forma di leggerezza verbale, che non ha condotto, però, ad atti concreti nell’ influenzare le partite dell’ Ascoli coinvolte nello scandalo scommessopoli, ossia Livorno-Ascoli, Ascoli-Atalanta ed AlbinoLeffe-Atalanta. Domani, Giovedì 14 Luglio, Micolucci sarà nuovamente ascoltato, insieme ad altri giocatori, come l’attaccante Sergio Pellissier del Chievo e l’ex difensore del Livorno Fabio Galante. Nei prossimi giorni, invece, sarà il turno di Cristiano Doni dell’ Atalanta.
-
Revoca Scudetto 2006, Zeman la pensa come Moggi
Incredibile ma vero Zdenek Zeman alleato della Juve e di Luciano Moggi nel chiedere la revoca dello Scudetto del 2006 all’Inter. Il tecnico boemo entra ancora una volta in tackle sugli argomenti caldi del nostro campionato conquistando le prime pagine, questa volta però uno dei principali accusatarori dei bianconeri e sopratutto del sistema di gestione usato dalla triade stupisce tutti considerando lo scudetto 2006 illegittimo e quindi da revocare.
“Credo che sia giusto revocarlo. Sono i fatti a dirlo. Io non conosco le ultime intercettazioni, ma credo che questo passo andrebbe fatto, anche perchè secondo me diverse società avrebbero titolo a rivendicarlo. In quell’anno ci furono diversi episodi eclatanti. Facchetti? E’ stata una grande figura del calcio italiano. Ci sono però alcune intercettazioni che ho letto sui giornali che dicono che probabilmente qualcosa c’è stato. Non sono io a dover giudicare, ma probabilmente sarebbe giusto per il bene del calcio e dei diretti protagonisti fare chiarezza una volta per tutte”.
Zeman da oggi inizierà la sua nuova avventura sulla panchina del Pescara e nella conferenza stampa di presentazione non ha lesinato però qualche altra frecciatina alla Vecchia Signora “Io oggi passo per nemico dei bianconeri, ma 30 anni fa ero tifoso della Juventus. Per me quella bianconera è una formazione storica del campionato italiano. Il problema è che qualche volta con la Juve hanno lavorato dirigenti che hanno fatto fare brutte figure alla società. Tipo Moggi? Beh, io oggi ufficialmente sono un allenatore di calcio. Lui invece ufficialmente è fuori dal calcio. Il suo nome lo leggo solo sui giornali e qualche volta lo vedo solo nelle trasmissioni televisive, non sui campi di calcio”.
L’ultima battuta la riserva al nuovo scandalo del calcioscommesse “Credo quello delle scommesse sia un problema antico del calcio italiano. Oggi non scopriamo nulla di nuovo. Mi auguro solo che venga fuori la verità per il bene di questo sport e di tante persone pulite che lavorano nel calcio. Dimostrare certe cose non è facile, ma se c’è qualcuno che ha sbagliato è giusto che paghi. Gli arbitri? Che ci sia un rapporto fra i dirigenti e i designatori non sarebbe un problema di per sè. Bisognerebbe però capire e vedere che tipo di rapporto c’è stato e c’è ancora. Sapere cosa si dicono i designatori e i dirigenti. Galeone il primo a fare la zona? Sono passati tanti anni. Ricordo solo che quando lui iniziò a fare la zona ad Udine, io già da qualche anno giocavo a zona con la Primavera del Palermo”.
dichiarazioni tratte dalla Gazzetta -
Calcioscommesse, iniziano gli interrogatori di Palazzi
Stefano Palazzi, procuratore federale incaricato di condurre gli interrogatori sulla vicenda calcioscommesse, preannuncia che la presente sarà una settimana intensa per l’inchiesta, “molto calda”. Per tal motivo, sono stati resi noti e pubblicizzati i calendari degli interrogatori, a partire dalla giornata di oggi 4 Luglio quando sarà ascoltato il Presidente del Ravenna, Fabbri, ed il vicepresidente Ciriello, oltre che Leonardo Rossi, allenatore del Ravenna, ed anche Luca Campedelli, presidente del Chievo Verona. Il 6 Luglio sarà, invece, il turno del portiere Marco Paoloni, divenuto tristemente celebre proprio a seguito dell’inchiesta e che, poichè sottoposto a provvedimento restrittivo, avrà bisogno di un permesso speciale da parte della magistratura competente per recarsi presso la Procura Federale nel giorno fissato. Il 7 Luglio, invece, sarà la volta del “big” dell’inchiesta ossia Beppe Signori, ed anche Stefano Bettarini; il giorno seguente, l’8 Luglio, sarà ascoltato l’altro grande nome, ossia il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, ed il 9 Luglio il barese Antonio Bellavista. Marco Pirani, invece, poichè non tesserato, non si recherà in procura ma verrà sentito nella sua abitazione nelle Marche. L’obiettivo del procuratore è comunque di chiarire al più presto le posizioni dei soggetti coinvolti e di far luce sulle eventuali conseguenze delle varie posizioni, per poter consentire la definizione dei calendari della prossima stagione, poichè in bilico – seguito di tale vicenda – vi sono i destini di molte squadre, fra possibili promozioni ed eventuali ripescaggi. Inoltre, la chiarezza è la parola d’ordine per poter restituire all’intera incresciosa vicenda una dimensione più precisa, dimostrando che il movimento calcistico italiano può gestire una situazione complessa, sbrogliarla, infliggere pene certe ai colpevoli e ripartire con il piede giusto: una missione, però, tutt’altro che semplice.
-
Calcio scommesse, i convocati di Palazzi
Tra domani e dopodomani il procuratore federale Stefano Palazzi consegnerà al presidente della Figc Giancarlo Abete il suo lavoro di ricostruzione per quanto riguarda il nuovo filone a Calciopolo e l’assegnazione dello scudetto del 2006. Dopo un week end, ipotizziamo di relax, Palazzi sarà però chiamato nuovamente a disctricarsi con il calcio scommesse nuovo scandalo con cui il calcio italiano dovrà confrontarsi in fretta e dal quale potrebbe nascere un nuovo polverone. La Figc comunica oggi il calendario degli interrogatori che inizieranno lunedi 4 luglio e termineranno giovedi con gli interrogatori di Signori e Bettarini. In totale sono 21 i nomi concordati da Palazzi in concertazione con il procuratore di Cremona Di Martino ma fa notizia sopratutto la presenza di Massimo Erodiani personaggio cardine nello scandalo ma non è un tesserato Figc. Di seguito di riportiamo il calendario:
- Lunedi 4 luglio
Antonio Ciriello (vice presidente Ravenna) Luca Campedelli (presidente Chievo) Federico Zaccanti (calciatore Virtus Entella) Gianni Fabbri (presidente Ravenna) Leonardo Rossi (allenatore Ravenna) Gibellini (dirigente)
- Martedi 5 luglio
Ivan Tisci (ex giocatore) Simone Malacarne (Viareggio) Alex Pederzoli (Ascoli) Marco Zamboni (ex calciatore)
- Mercoledi 6 luglio
Giorgio Buffone (ds Ravenna) Marco Paoloni (calciatore) Gianfranco Parlato (dirigente)
- Giovedi 7 Luglio
Gianluca Tuccella (tesserato calcio a 5) Andrea Pezzali (non tesserato) Beppe Signori Massimo Erodiani Vincenzo Sommese (Ascoli) Nicola Santoni (preparatore portieri Ravenna) Stefano Bettarini Sandro Turotti (dg Cremonese)
-
4 incontri di A, Pellissier e Galante. I racconti di Erodiani
Signori si dichiara estraneo, Giannone lo smentisce ed Erodiani conferma e raddoppia. Nuovi ed inquietanti scenari vengono fuori dalle oltre 5 ore di interrogatorio a cui si è sottoposto ieri Massimo Erodiani presso la Procura di Cremona. Il titolare di agenzie di scommesse sembra aver risposto con estrema franchezza alle domande di Di Martino tanto che dalle indiscrezione che giungono da Cremona sembra che la Procura valuti attendibili le sue deposizioni. Erodiani incastrerebbe ulteriormente Beppe Signori aumentando a due gli incontri in cui si decidevano le combine e il bomber non solo non avrebbe accettato ma avrebbe finanziato la scommesse. Il legale spiega poi che il suo assistito pur non prendendone parte direttamente sarebbe venuto a conoscenza delle combine di altri quattro incontri di serie A Inter-Chievo del campionato 2009-2010, Ascoli-Livorno di due anni fa, Palermo-Napoli, Napoli-Chievo, Brescia-Lecce. Erodiani spiega i meccanismi con il socio, il dentista Marco Pirani, tirando in mezzo anche Sergio Pellissier e Fabio Galante considerati referenti del Pirani nelle combine. Spunta anche una nuova partita “falsata” dal Paoloni e sarebbe Benevento-Foggia di questa stagione. C’è attesa intanto per le analisi dei tabulati dell’I phone dell’ex portiere della Cremonese per capire se i contatti con i calciatori fossero reali o come lui stesso ammette frutto di una sua macchinazione.
-
Calcioscommesse: Giannone sconfessa Signori. Oggi tocca ad Erodiani
Beppe Signori nella conferenza stampa di lunedì ha rispedito al mittente ogni accusa dichiarandosi totalmente estraneo ai fatti e di esser finito in pasto ai giornali senza nessuna prova da parte degli inquirenti. Beppe gol immortalato dagli inquirenti all’uscita dello studio di Giannone insieme agli indagati confessò di aver rifiutato la proposta paventatagli di combine e “papello” rinvenuto in casa era solo un appunto sulla proposta fattagli. La verità di Signori cozza terribilemnte con quella di Giannone, commercialista di Signori, ieri risentito dal procuratore Di Martino ha sconfessato l’ex bomber sopratutto sugli sviluppi dell’incontro sopracitato. E’ chiaro che uno dei due mente e presto salterà fuori chi, nei prossimi giorni infatti verranno esaminati i tabulati telefonici di Paoloni. In queste momento sotto interrogatorio c’è Erodiani e come anticipato dal suo avvocato continua ad esser collaborativo con gli inquirenti raccontando la sua verità.
-
Le lacrime di Signori, c’è da credergli? Video
Lo scandalo scommesse ha gettato nuove ombre sul calcio italiano e su uno dei più grandi giocatori dell’ultimo ventennio Beppe Signori. Beppe Gol secondo le ricostruzioni degli inquirenti aveva un ruolo centrale, di coordinatore tra i vari gruppo di scommettitori grazie al suo ascendente sul mondo del calcio. L’ex capitano di Lazio e Bologna ha però raccolto le forze durante il periodo di arresti domiciliari studiando l’ordinanza e facendosi trovare pronto una volta ottenuto la libertà. Il bomber dopo una prima fase con le lacrime agli occhi riparte all’attacco respingendo ogni accusa e dichiarandosi uno scommettitore si, ma nelle regole. [jwplayer config=”60s” mediaid=”82843″]
-
Calcioscommesse 40 mila euro per Atalanta-Piacenza
Attenuatasi la fase di indiscrezioni e con essa la fuoriuscita di intercettazioni a tener banco adesso sono il contenuto dei verbali degli indagati davanti al pm. L’Atalanta, sin da subito tirata in ballo insieme al suo capitano Cristiano Doni, è nominata dall’ex giocatore Parlato, dal medico Pirani e dal commercialista Giannone ed in particolare sapevano della presunta combine tra Atalanta e Piacenza. Parlato confessa di aver ricevuto 40 mila euro ad un casello autostradale prima della partita, a darli è Antonio Santoni preparatore dei portieri al Ravenna e amico di Doni “In contanti. Circa una quarantina … Cercatemi di capire anche! Cercate di capirmi, non è che non voglio parlare, ho parlato fino adesso, però alcune domande magari aspetto che anche lei mi dice. Da chi riceve i soldi Santoni non lo so, non lo so veramente perché… io, però li prendo più o meno al casello di Modena, mi sembra, il giorno stesso della partita. Io ero con la mia Volkswagen e lui…Era già fermo con la macchina, era fuori”. Giannone invece confessa “Dalle informazioni che potevo avere, che in sostanza Atalanta-Piacenza era già una partita fatta…. L’avevano già stabilita. Mi avevano riferito che Doni è uno che nell’ambiente si sa, che è uno che gioca; gioca pesante e quant’altro. Quindi, la partita di fatto l’aveva fatta lui. L’idea che mi ero fatto io infatti era questa qua: che probabilmente l’Atalanta aveva parlato chiaramente con qualcuno del Piacenza e nel caso specifico credo con Gervasoni del Piacenza. Paoloni la stava vendendo come una partita fatta da lui, questa era l’idea che mi sono fatto io”. Lo stesso Pirani parla di Doni e lo definisce un giocatore incallito, uno di quelli capaci di aggiustare le partite “Di Doni, ecco, da quello che posso sapere io nel mondo del calcio io non è che conosco solo Giorgio Buffone nel mondo del calcio, ne conosco tantissimi di giocatori. Doni è uno che fa partite non a livello di Paoloni, ma quando c’è da fare una partita o le società, o le squadre avversarie o i giocatori si rivolgono a lui”. Calcioscommesse perchè rischia l’Atalanta dichiarazioni prese da goal.com
-
Signori libero ma Erodiani lo incastra
Nuove indiscrezioni dagli interrogatori sullo scandalo scoomessopoli che includono nelle indagini altre partite di serie A. In particolare, Genoa – Lecce era finita nel mirino degli “Zingari” che avevano anche fissato il prezzo per corrompere i giocatori salentini, al costo di 200 mila euro. Per essere rassicurati circa il buon esito dell’ “operazione”, volevano però contattare tramite Skype, in videochiamata, Corvia. Il portiere Paoloni, allora, decise di fingersi Corvia, ma i calciatori si accorsero che non aveva lo stesso tatuaggio dell’attaccante e l’”accordo” sfumò per questo motivo. Dalle intercettazioni, inoltre, pare emergere anche il coinvolgimento di Gigi Sartor, ex calciatore, con un ruolo di “contabile” nel gruppo dei Bolognesi, anche se – almeno per ora – non risulta iscritto nel registro degli indagati. Intanto, dopo due settimane di detenzione, l’ex stella del Bologna e della Lazio, Beppe Signori, è ritornato in libertà, poichè il gip Salvini ha comunicato la fine dell’inchiesta legata al coinvolgimento dei Bolognesi, con la conferma delle accuse rivolte ai protagonisti, anche se sono state fermamente negate da Beppe Signori. I suoi commercialisti ed Erodiani stesso, però, hanno rivelato come il gruppo dei Bolognesi, con Signori in testa, ogni anno stanziasse somme considerevoli per la corruzione dei giocatori e che consentissero di “manipolare” almeno sette o otto match all’anno. Le somme in questioni sono assolutamente considerevoli: circa 300 mila euro all’ anno per la serie A, circa 120 mila per la serie B e circa 40- 60 mila per la Lega Pro. Inoltre, i Monopoli di Stato hanno segnalato altre trentasei partite sospette di combine, di cui quelle in serie A sarebbero almeno sei: Chievo-Catania, Atalanta-Cagliari, Bologna-Catania, Inter-Chievo, Udinese-Bari e Chievo-Samp.