Tag: calciopoli

  • Calciopoli: il guardalinee Coppola accusa l’Inter e l’ufficio indagini

    La vicenda Calciopoli, che nel 2006 gettò nello sconforto il mondo del calcio, continua a lasciare coni d’ombra in merito, con nuove accuse che questa volta sono indirizzate all’Inter, avvero il club che ne avrebbe subito i meccanismi loschi per anni (ammesso che questi vengano dimostrati una volta per tutte)

    All’udienza di Calciopoli a Napoli un testimone a sorpresa, il guardalinee Mario Coppola racconta:
    Dopo l’appello dil Francesco Saverio Borrelli (ex capo della Procura di Milano durante le indagini su Mani Pulite e all’epoca dei fatti al vertice dell’ufficio indagini della Federcalcio), mi presentai spontaneamente dai carabinieri per parlare di alcuni episodi che avevano riguardato l’Inter“.
    La vicenda di cui parla Coppola riguardano presunte pressioni esercitate dal designatore Gennaro Mazzei, per alleggerire il referto sull’espulsione di Cordoba durante la partita InterVenezia. Il sudamericano nerazzurro era stato squalificato per due giornate e, al netto rifiuto di Coppola alla richiesta, lo stesso non sarebbe più stato chiamato ad arbitrare in Serie A: “Da quel momento in poi non ho più fatto la serie A e questo è solo uno degli episodi che potrei raccontare” – continua il guardalinee.

    Ancora il teste rende noto di aver esposto la questione agli investigatori ricevendo come risposta: “Queste vicende non ci interessano, perché non ci sono intercettazioni che riguardano la squadra dell’Inter“.

  • Liga: si allarga lo scandalo scommesse. 300 giocatori sospettatti

    Liga: si allarga lo scandalo scommesse. 300 giocatori sospettatti

    Lfp
    Si allarga lo scandalo in Spagna e rischia di diventare un boomerang per chi definiva quello iberico il modello da seguire. L’indagine partita dalla Germania ha coinvolto l’Europa ma è in Spagna che si sospetta il giro più ingente di introiti derivanti da scommesse illecite. Dalla informativa dell’Uefa pare che si sospettasse di una ventina di giocatori ma adesso la dimensione dello scandalo si allarga e da quanto riporta Marca potrebbe superare i 300 indagati.

    Vi avevamo anticipato ieri i giocatori di Rayo Vallecano e Las Palmas ma sembrano tantissimi i giocatori coinvolti che al momento restano anonimi ad aver scommesso anche in forma anonima o attraverso presta nomi. Lo scandalo non coinvolgerebbe più solo la Prima Divisione ma anche le serie minori.

  • Moggi replica a De Laurentis “non è mai esistita Calciopoli, sono solo errori arbitrali”

    Luciano Moggi risponde al presidente Aurelio De Laurentis e a tutti quelli che dopo la prima parte della stagione si sono lamentati per errori arbitrali che hanno contribuito a falsare i risultati di alcune partite alimentando ancora sospetti. Tra i più scontenti appunto il presidente del Napoli che dopo la cattiva conduzione di Trefoloni nella gara contro il Parma aveva palesato la paura di una nuova Calciopoli.

    Calciopoli sono gli sbagli degli arbitri, niente di più – ha dichiarato l’ex dg della Juventus – gli errori ci sono sempre stati e fino a un certo punto i presidenti parlavano di buona fede. Poi De Laurentiis, Zamparini, il presidente del Bologna, Mourinho, si sono stufati e parlano di Calciopoli perchè gli arbitri sbagliano in quantità industriale. Gli arbitri sbagliano e Trefoloni – commenta Moggi rispondendo su Parma-Napoli di domenica scorsa – che è un arbitro scarso è portato a sbagliare”.

  • Calcio scommesse: lo scandalo coinvolge la Spagna, anche la Liga sotto inchiesta

    L’ombra delle combine rischia di ledere l’egemonia del calcio spagnolo, lo scandalo scommesse ribattezzato dai giornalisti la Calciopoli Europea partita da un inchiesta della polizia tedesca ed allargatasi in brevissimo tempo nei paesi dell’Europa Centrale (Svizzera, Slovenia, Austria, Croazia, Bosnia, Ungheria) sembra aver colpito anche la Liga.

    La Rfef (federcalcio spagnola) ha annunciato l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti di alcuni tesserati che giocano nei campionati nazionali e sospettati di aver scommesso su eventi a cui loro stessi partecipavano. La decisione è scaturita da un informativa dell’Uefa che sta seguendo l’evolversi dello scandalo attivamente, fermi e decisi a colpire chi ha sbagliato il comitato della federcalcio ha consegnato il fascicolo al Procuratore Generale per l’apertura di un processo penale.

    Nel comunicato della Rfef non si fa nessun riferimento a giocatori coinvolti ma secondo indiscrezioni de El Pais dovrebbero esser una ventina. Il Las Palmas però non tace e sul proprio sito riporta i nomi dei giocatori coinvolti e la partita incriminata pur precisando che tra essi nessuno fa parte della prima squadra. Si tratta di Javier Suárez (Ejea, l’anno scorso al Granada), Mario Gómez (ora all’Alcorcón, l’anno scorso al Córdoba), Juan Carlos Ceballos (Córdoba), Raúl Lucha (Amposta), Francisco Medina, Piti’ (Rayo Vallecano), Javier Monteys (Tarrasa), López Vallejo (Real Saragozza) e la partita sarebbe quella tra Las Palman e Rayo Vallencano conclusasi sullo 0-0.

  • De Laurentis: “Ci mancano 5 punti, non vorrei una nuova Calciopoli”

    Non è andata giù la prestazione dell’arbitro Trefoloni in Parma-Napoli al presidente degli azzurri Aurelio De Laurentis e a 48 ore di distanza con molta eleganza e tranquillità torna sulla partita invitando tutti ad una presa di coscienza del problema per l’evitare l’insorgere di sospetti che porterebbero a pensare in una nuova Calciopoli “Ci mancano 5 punti scippati dagli arbitraggi – tuona il presidente ospite d’onore dell’associazione Mondo Azzurri – ma non diciamo niente finché non scopriremo qualcos’altro di negativo che finora non è emerso. Accettiamo per ora, ma non bisogna approfittarne altrimenti ci faremo sentire. In questo momento, alla voce alta, preferiamo la strada del dialogo. Nel calcio la credibilità è importante. Pensiamo a quello che è successo in Germania e nei paesi dell’Est, da noi sono passati solo pochi anni dal polverone. Quando qualcosa non mi convince, mi tornano in mente quei giorni e non vorrei che si verificasse all’orizzonte una nuova Calciopoli».

    De Laurentis passa poi ad analizzare il momento del Napoli definendolo positivo, l’intesa con Mazzarri è totale e la voglia di costruire un grande Napoli non è per nulla affievolita. Il presidente trova l’occasione di bacchettare i media per la scarsa considerazione per la squadra partenopea trascurando cosi la passione di un grandissimo bacino d’utenza, anche per questo nascerà Napoli Channel e si lavorerà per migliorare il brand

  • Maifredi difensore di Moggi “Calciopoli una farsa per bloccare la Juventus”

    Calciopoli? Meglio stendere un velo pietoso su questa vicenda. Ve lo dico, Moggi e Giraudo avevano già comprato Gerrard e Cristiano Ronaldo.
    Si erano gettate le basi per un dominio bianconero che sarebbe durato almeno 20 anni ed allora hanno dovuto per forza inventarsi uno scandalo che uccidesse una squadra del genere.
    E la nuova proprietà Juve ne è stata complice.
    Ma dove si è visto mai un avvocato difensore che ancora prima di esser giudicato va davanti alla giuria e patteggia una pena congrua?

    Ricordate Gigi Maifredi? L’ex allenatore della Juventus chiamato alla guida della Vecchia Signora agli inizi degli anni ’90 per traghettare la Vecchia Signora nel nuovo modo di concepire il calcio ma che fallì clamorosamente, torna a parlare della sua Juventus a distanza di un ventennio e nonostante l’addio burrascoso lo fa sempre da juventino convinto. Le parole riportate sopra e dette dall’ex allenatore torna in auge l’ìpotesi di complotto nei confronti della Juventus orchestrato ad arte per ledere il predominio che la triade si stava preparando a compiere addirittura con gli acqusiti di due pezzi pregiati come Cristiano Ronaldo e Gerrard.

    Maifredi parla anche della Juventus attuale non risparmiando dalle critiche il tecnico Ciro Ferrara per la sua poca esperienza e nei confronti delle scelte societarie “Ciro è stato un grandissimo giocatore. Nella mia carriera da allenatore ho provato in tutti i modi ad averlo in squadra ma allenare è un’altra cosa.
    Lui non era assolutamente pronto per una squadra come la Juventus. Se invece la scelta della società è stata fatta per il futuro è ancora più sbagliato perché alla Juve si gioca solo per vincere e non si può aspettare che uno faccia esperienza a Torino”

  • Zeman ne ha per tutti. Attacchi a Moggi e Mourinho

    Torna a tuonare contro il calcio italiano Znedek Zeman dai microfoni di La 7 e questa volta oltre a prender di mira il “nemico” di sempre Luciano Moggi trova il modo di operare anche il tecnico dell’Inter Jose Mourinho.

    Le critiche al portoghese seguono le dichiarazioni iniziali dello Special One che promise al suo arrivo iniziale un gioco spumeggiante e offensivo basato sul tridente, modulo mai sfruttato di fatto tiene a precisare il boemo.

    Per fare un modulo occorre avere i giocatori adatti Mourinho non li aveva e quando ha potuto decidere li ha scelti male. Come si è visto l’anno scorso, si è continuato a sfruttare Ibrahimovic, e quest’anno a sfruttare i singoli mentre io penso che il calcio sia un gioco di squadra. Lo scudetto? Di questo passo l’Inter ne vincerà dieci.”– continua Zeman “è difficile trovar in Italia una squadra che mi piace anche se Udinese, Genoa e Fiorentina quantomeno ci provano”.

    E su Moggi continua a ribadire la sua influenza nel mondo del calcio e sulle dichiarazioni che generarono una polemica la scorsa settimana tiene a precisare “Non ho fatto dichiarazioni, ho solo risposto a delle domande del pm sulle cose delle quali sono a conoscenza l’ostilità di Moggi è stata decisiva per la mia carriera. Tutto è nato nel ’98, quando dissi che del calcio di allora non mi piacevano i farmaci. Calcio più pulito? Andate a vedere cosa si dice in giro. Dovrebbe essere pulito. Ma se si è parlato tanto di sistema vuol dire che in tanti erano coinvolti. E chi ha partecipato prima secondo me c’è ancora”.

  • Falso in bilancio? Juventus e Triade assolti. Calciopoli fa acqua da tutte le parti

    Nel processo che vedeva imputati Luciano Moggi, Roberto Bettega e Antonio Giraudo per falso in bilancio i giudici assolvono la triade perchè “il fatto non sussiste“.

    La causa è stata celebrata con il rito abbreviato e il compito dei giudici era quello di valutare le cosiddette plusvalenze sulla compravendita dei giocatori per le quali erano state richieste dai giudici Pacileo e Gianoglio rispettivamente tre anni per Moggi e Giraudo e due per Bettega.
    Al tempo dello scandalo la Juventus stessa aveva proposto un patteggiamento ma il giudice Dante Cibinel ha addirittura assolto direttemente la società. E’ lecito dunque porre  in discussione le scelte difensive della società bianconera che con l’ammissione di colpa fu retrocessa in serie B mentre le pene per Milan,Fiorentina e Lazio furono più lievi, anche in questo caso solo l’intransigenza del giudice  ha evitato la beffa.

    Alla lettura della decisione dei giudici erano presenti Bettega e Giraudo, i quali hanno lasciato il Palazzo di Giustizia di Torino senza fornire dichiarazioni. “È il trionfo della giustizia – ha commentato invece uno degli avvocati difensori – sulle considerazioni metagiuridiche che hanno animato questa dolorosa vicenda giudiziaria“.

    Ci si interroga adesso se il sistema Moggi su cui tanto si è discusso in questi anni, sia stata soltanto una gogna mediatica senza trovare poi un reale riscontro nei fatti.

  • Moggi ancora contro Zeman: “Non sa allenare! Lo denuncio per falso”

    Ancora Luciano Moggi torna ad attaccare Zeman e questa volta dalla sedia del Tribunale di Napoli dove continuano le udienze per il Processo a Calciopoli. Moggi non usa giri di parole e si dice stufo di aver addossate tutte le colpe insuccessi altrui, e dichiara di voler denunciare l’ex allenatore del miracoloso Foggia per falso.

    “Zeman non sa allenare, lo denuncio per falso”. Luciano Moggi passa al contrattacco. Nell’udienza del processo a Napoli su Calciopoli, l’ex direttore generale della Juventus ha tuonato: “Il boemo non è capace di allenare, come dimostrano tutti gli esoneri della sua carriera e ora si prenderà una denuncia. Mi sono stufato, non è possibile che sia tutta colpa mia. Questo presunto sistema non esiste, io tutte quelle cose non le ho fatte”.

  • Maicon insieme a Branca nello spogliatoio di Rosetti. Ma non era vietato?

    “Sono sta­to nello spogliatoio dell’arbitro accompagnato dal mio direttore tecnico e non per scusarmi con il guarda­linee. Volevo solo salutarlo e ri­badire che non avevo offeso nessuno. Ho detto due volte ‘Vai tu’, perché Ayroldi per due volte mi aveva invitato ad anda­re via io. Questo è successo e questo ho ripetuto nello spo­gliatoio dell’arbitro. Io non so­no un maleducato”.

    Queste le parole di Maicon se da un lato potrebbero scagionare il brasiliano dalle offese al guardalinee Ayroldi e quindi eviterebbero la squalifica del giocatore nelle prossime importanti sfide di campionato contro Fiorentina e Juventus dall’altro mettono in discussione il nuovo mondo del calcio nato dalle ceneri di Calciopoli. Una delle tanti accuse mosse all’allora dg juventino Luciano Moggi era appunto quella di prevaricare le regole entrando negli spogliatoi arbitrali a fine partita a dimostrare il suo disappunto sulle conduzioni di gara. A confermare le parole dell’ingenuo Maicon è lo stesso Branca: “Sono sceso negli spogliatoi piuttosto seccato, pronto a fare una bella ramanzina a Maicon, ma il ragazzo mi ha spiegato subito il tutto. All’assistente Ayroldi avrebbe solo detto ‘vai tu’, due volte, nient’altro. A quel punto l’ho portato nello spogliatoio dell’arbitro Rosetti e ho chiarito alla terna arbitrale che credevo nella sua totale buona fede. Mi interessava però che emergesse la verità”.