Tag: calciopoli

  • Moggi: “Blanc deve dimettersi, Wenger è l’allenatore ideale per la Juve”

    Moggi: “Blanc deve dimettersi, Wenger è l’allenatore ideale per la Juve”

    luciano_moggi

    L’appuntamento negli studi di Gold Sport per la trasmissione Studio Stadio sono ormai per Luciano Moggi un palcoscenico privilegiato per parlare con i suoi innumerevoli fans e prendersi delle rivincite su quella dirigenza che a suo dire fu parte attiva nello scandalo Calciopoli per epurare la Triade. Blanc e Secco sono i principali colpevoli per Big Luciano, cosi come la proprietà. Meno gravi invece le colpe di Ciro Ferrara, di seguito vi riportiamo parte delle sue dichiarazioni tratte dal blog di Stefano Discreti:


    La Juve paga l’incapacità e l’incompetenza calcistica della sua dirigenza. Si vede che i giocatori non vanno in campo tranquilli e hanno perduto la propria autostima, manca un punto di riferimento autorevole in società.Secco dovrebbe tornare a fare il Team Manager e Blanc si dovrebbe dimettere all’istante.
    E pensare che Blanc un giorno ebbe a dire:”il calcio è una cosa più facile di quello che pensassi.” Evidentemente parlava della squadra fatta da altri.
    ..
    Hanno distrutto una squadra che era tra le prime al mondo per organizzazione e competenza.
    Hanno contribuito a metterci alla berlina, facendoci subire un linciaggio morale che ha colpito persino le famiglie ma ora il mal fatto gli si è ritorto contro. Con questa proprietà sarà impossibile riportare la squadra alla normalità che conviene ad una grande del calcio come la Juve.”

    FERRARA – WENGER IL SUO SOSTITUTO IDEALE
    “Ferrara verrà cacciato? Questo non lo so. Magari verrà fatto un nuovo CDA straordinario di 3 ore senza decidere nulla come al solito. Ciro paga la mancanza di esperienza e il non aver avuto voce in capitolo nelle scelte operate dalla società. Ormai però la squadra non lo segue più.
    Hiddink al suo posto? Benitez? L’unico allenatore straniero che vedo bene è’ Arsene Wenger dell’Arsenal, che nel 2004 avevamo in mano per sostituire Lippi, ma poi si liberò Capello ed è andata come tutti sapete.
    Ecco, Wenger sarebbe l’allenatore perfetto per ripartire. Persino con questa dirigenza…….”

    ROMA – DA SABATO RANIERI HA UN NUOVO FAN!
    “Ranieri sabato sera a Torino ha salutato tutti tranne la dirigenza della Juve? Ha fatto bene!
    Lo Stile Juve è ormai finito. Se una persona perbene come lui ha deciso di negare il saluto a questi dirigenti vuol dire che gli hanno fatto davvero qualcosa di brutto e si è meritato questa rivincita sul campo. Da sabato sera sono diventato un sostenitore di Ranieri…”

    BOLOGNA – VIVA MENARINI, ALTRO CHE BARALDI!

    “Che bravo quel Gimenez che sta trascinando il Bologna alla salvezza. Indovinate un po’ chi l’ha scoperto? Renzo Menarini, un grande conoscitore di talenti. Domenica scorsa a Controcampo hanno detto che il giocatore era stato segnalato da Moggi e riscattato da Baraldi. Al contrario, è stato Renzo Menarini a dirmi che aveva comprato un campione: io ho chiesto informazioni e ho verificato che si trattava davvero di un giocatore di talento. Quindi bravo Menarini ad averlo adocchiato per primo quando Baraldi non era nella mente di nessuno a Bologna. Probabilmente Baraldi nemmeno adesso sa da dove proviene il giocatore…”

    LIVORNO – SPINELLI IL TUTTOFARE
    “Io che faccio la formazione del Livorno? Non scherziamo. Spinelli è un grande amico ma vuole sempre fare tutto lui. Vedrete al posto di Cosmi tornerà Ruotolo, un suo uomo di fiducia….”

    CASSANO – E I CONTESTATORI DOVE SONO ADESSO?
    “Dopo le nuove bizze di Cassano dove sono finiti tutti quei giornalisti che ne caldeggiavano fortemente la convocazione? Lippi per il bene del gruppo ha fatto la scelta migliore ed i fatti gli hanno dato ragione”

    NAZIONALE – IN SUDAFRICA COME TURISTI….
    “In Sudafrica sarà una gita di piacere. Il gruppo del 2006 è ormai logoro e i rimpiazzi sono giocatori discreti e niente più

  • Moggi: “tra un anno torno in serie A. Napoli? Ci tornerei per la passione dei tifosi”

    Luciano Moggi è pronto a ritornare a lavorare in serie A e lo vuol fare da protagonista come lui stesso confessa in una intervista concessa questa mattina al Mattino. La squalifica tra un anno finirà e Big Luciano può tornare a lavorare nel mondo del calcio, difficilmente però potrà tornare nella sua Juve dove i contrasti con l’attuale dirigenza sono ancora oggi all’ordine del giorno, discorso diverso invece sul Napoli. La passione dei tifosi e un presidente ambizioso come De Laurentis sarebbero una buona base per ripartire. Di seguito qualche stralcio dell’intervista a Luciano Moggi.

    “La squalifica termina tra un anno e voglio tornare a lavorare. A Napoli ci tornerei soprattutto per la passione dei tifosi. De Laurentiis è un grande presidente, insieme si potrebbe programmare per vincere. Occorrerebbe una squadra fortissima come il mio Napoli di Maradona. Il Napoli ha già un campionissimo in organico, Marek Hamsik da tenere assolutamente. Quagliarella? è un buon giocatore. Lavezzi? fuori casa è utile, al San Paolo meglio Denis”.

  • La Juve pesca ancora nel passato, il talent scout Franco Ceravolo vicino al ritorno

    La Juve pesca ancora nel passato, il talent scout Franco Ceravolo vicino al ritorno

    Franco Ceravolo - ds Arezzo
    Franco Ceravolo, di professione Direttore Generale per l’Arezzo. Ha avuto un mandato di cinque anni, con carta bianca per tutto ciò che concerne la gestione tecnica. La squadra è quarta in classifica in Lega Pro, anche se potrebbe fare di più con la rosa che ha a disposizione. A novembre è arrivata anche la scelta, piuttosto impopolare ad Arezzo, dell’esonero del tecnico Semplici in favore di Galderisi. Ha messo a segno qualche colpo interessante nel mercato Ceravolo e continua ad osservare soprattutto i giovani, la sua specialità. Assolto nel processo GEA, già Chief Scout del QPR e DS del Livorno, Franco non è certo una persona che deve dimostrare il suo valore. Ovunque abbia operato nella sua quasi trentennale carriera, da Crotone (8 campionati vinti sino alla B, da consulente) alla Roma, al Torino, al Napoli, alla Pro Patria… è riuscito sempre a lasciare una eredità straordinaria grazie a colpi di grande livello. Calabrese purosangue, è stato collaboratore, fra gli altri, di Luciano Moggi, alla Juventus, per tredici anni come direttore dell’area tecnica. Straordinario talent scout, osservava i giovani migliori in giro, e li portava a Torino.

    Con la Juventus si sente spesso. Chiede giocatori per il suo Arezzo (abbiamo ancora giovani interessanti…). Tra una chiacchierata e l’altra, alla Juve gli hanno chiesto di tornare. Dopo che lo avevano allontanato perchè imputato (ma poi è stato assolto) nel processo GEA, ora pare chei rapporti siano migliorati. Lo liquidarono l’anno della B, subito dopo Calciopoli. Lui passò a Lo Spezia, che si salvò, ricorderete, proprio con la vittoria in casa della Juve all’ultima giornata della Serie B. Ci prova, la Juventus, offrendogli un ruolo da consulente esterno. Se ne parla già da qualche settimana, ma la situazione è in stallo. Ceravolo pretenderebbe carta bianca come aveva con Moggi. Più “spazio”, meno rigidità, meno burocrazia.

    Secondo voci raccolte dall’entourage di Moggi, rimasto in buoni rapporti con Ceravolo, la trattativa non si dovrebbe concretizzare. Troppi nodi da sciogliere, troppe variabili in ballo, ma la presenza di Roberto Bettega potrebbe risultare decisiva. Lo pensa anche Michele Criscitiello di Sportitalia, che in un articolo conferma la possibilità di un ritorno di Ceravolo “all’ovile”. Sarebbe il secondo vero “colpo” di mercato di questa “nuova” Juventus dopo l’acquisto di Bobby-gol.
    via: juvemania

  • Moggi “Mourinho? Poco più di un dilettante allo sbaraglio”

    A uno come Luciano Moggi questa serie A non può certo piacere e anche ieri durante la trasmissione Studio Stadio in onda su Sette Gold ha praticamente sparato a zero su tutti, ribellandosi ancora una a chi, a suo dire, lo ha fatto passare per la mela marcia di un mondo sano. Le vittime preferite come al solito sono l’Inter e Mourinho, la “sua” Juventus e l’amico Bettega, la sudditanza psicologica, la Lazio e Ballardini e per ultimo il manager Baraldi. Di seguito vi riportiamo le dichiarazioni di big Luciano tratte dal blog di Stefano Discreti.

    SUDDITANZA ARBITRI
    “Se in passato avessero negato ad una nostra avversaria un rigore come quello di Quaresma contro il Chievo o avessimo vinto noi con un punizione come quella concessa all’Inter contro il Siena sarebbero scattate interrogazioni parlamentari….Invece oggi i media fanno finta di niente.E questo sarebbe il nuovo calcio pulito?”

    INTER CAMPIONE, LA MENO PEGGIO DI UN CAMPIONATO MEDIOCRE.

    “Il campionato italiano è già assegnato all’Inter, che è la meno peggio di un campionato assolutamente mediocre. I migliori tecnici italiani sono emigrati all’estero così come i campioni internazionali più forti. Ormai il calcio italiano è in pieno declino su tutti i fronti. ”

    MOURINHO, CHE CULO!
    “Il tecnico portoghese è davvero una persona fortunata. Come allenatore è poco più che un dilettante allo sbaraglio , come il proprio Presidente. Rende molto meglio nel ruolo di pubbliche relazioni.”

    BETTEGA, PERCHE’?
    “Bettega non doveva accettare di rientrare con questa Juventus che solo pochi mesi aveva ha fatto una denuncia patrimoniale contro ignoti che poi ignoti non erano (era contro la TRIADE…), cercando a tutti i costi di farci condannare patteggiando la pena …. In pratica ci hanno accusato di esser dei ladri. Come può lavorarci insieme? Non ha capito che l’hanno preso solo per scaricargli addosso tutti i loro fallimenti futuri e calmare la piazza. Un po’ come se il Torino adesso richiamasse Zaccarelli per fermare i tifosi furenti…”

    FALLIMENTO JUVE? LA COLPA E’ DI CHI HA COSTRUITO LA SQUADRA

    “La nostra Juventus era una Società perfettamente organizzata su tutti i fronti. In Europa solo il Manchester United ci era superiore come struttura complessiva. Questi invece stanno distruggendo un patrimonio del calcio italiano.
    Ma avete visto che facce mentre Bettega a Parma gli spiegava i movimenti in campo? Per me comunque non hanno capito niente lo stesso.
    Adesso poi cercano esterni per tornare a giocare sulle fasce? E’ ridicolo. L’anno scorso hanno detto a Nedved “non ci servi più perché non giocheremo più con le ali”.Ma vi rendete conto?”

    MILAN, OTTIMO IL RITORNO DI BECKHAM

    “Il Milan ha finalmente trovato i giusti equilibri. La società ancora una volta ha dimostrato la sua organizzazione sostenendo Leonardo nei momenti difficili. Ottimo davvero il ritorno di Beckham, giocatore davvero intelligente e duttile.”

    NAPOLI, LA VERA FORZA SONO I TIFOSI

    “La risalita del Napoli è dovuta ad una serie di coincidenze fortunate come ad esempio l’ingaggio di Mazzarri, anche se fare meglio di Donadoni non è che fosse molto difficile.
    Non c’entra niente comunque con l’allontanamento di Marino rimpiazzato da Bigon, che prima faceva il Team Manager…Proprio come Secco alla Juventus, quindi…
    La vera forza del Napoli sono i tifosi. Un pubblico grandioso”

    ROMA IN CHAMPIONS CON TONI E TOTTI

    “Erano anni che dicevo che alla Roma serviva un giocatore come Luca Toni. Invece di buttare soldi negli acquisti di gente come Baptista, Menez e Cicinho avessero puntato da subito sull’attaccante italiano avrebbero vinto lo scudetto del 2008, anche se poi quel campionato è sfuggito soprattutto per i tanti favori arbitrali a favore dell’Inter. Con il rientro di Totti ai massimi livelli il quarto posto per la Roma è garantito anche grazie all’ingaggio di Montali, un ottimo motivatore.”

    LOTITO E BALLARDINI STANNO ROVINANDO LA LAZIO
    “Mi sono espresso più volte su Ballardini. Non è assolutamente un tecnico da Lazio.
    Lotito invece sta operando malissimo ultimamente, ridimensionando una grande piazza come quella della Lazio che non lo merita.
    Che errore poi mandare via Sabatini, uno dei migliori scopritori di talenti in giro!”

    BARALDI ED IL BOLOGNA DEMOGGIZZATO
    “La tanto strombazzata cura Baraldi demoggizzante mi pare che stia funzionando alla perfezione. Da quando è arrivato lui, il Bologna ha sempre perso……”

  • Juve, Bettega si ripresenta: “Parlerò con i fatti. Calciopoli? Gli scudetti sono nostri”

    Bobby gol si ripresenta alla sua Juventus e si dimostra da subito convinto di poter risollevare le sorti della sua amata Vecchia Signora, oggi nel giorno dell’iniziazione l’ex faccia pulita della Triade ci tiene subito a precisare che non rinnega il passato e quei scudetti che la giustizia ha tolto ma che sono stati vinti sul campo. E’ il presidente Blanc ad aprire la conferenza stampa spiegando la scelta di riportare Bettega in società non è una scelta di copertina ma strategica per valorizzare al meglio il settore tecnico “Bettega avrà pieni poteri sul mercato della prima squadra, dello scouting e della Primavera”.

    Di seguito vi riportiamo la prima conferenza stampa di Bettega tratta da TuttoSport:
    “Il compito, l’incarico, la responsabilità è molto importante, ma non potevo considerarlo troppo importante visto che si parla di quei 35 anni cui accennava Blanc. Nella mia storia non ho mai cercato di stare al centro dell’attenzione, ma la Juve è stata sempre davanti a me. Credo che se si fa il bene della Juve è meglio per tutti. È un compito importante, ma ho sempre creduto nel gioco di squadra e sono convinto che riusciremo a fare bene. Non è stato indifferente il mio convincimento che la Juve degli ultimi tempi non è quella vera: la Juve vera è quella di due mesi fa. Bisogna capire perché è successa, ma se ci darete il tempo necessario, ci risolleveremo. Tra noi c’è un rapporto di correttezza, simpatia e onestà. Sapete che non amo troppo parlare, preferisco agire piuttosto che dire e spero che mi perdonerete se continuerò a fare così. Sicuramente è un momento importante, mi ha fatto piacere che Blanc e la Juve abbiano pensato a me, ma sono consapevole delle difficoltà. Ma se uno si arrendesse di fronte alle responsabilità non avrebbe fatto nulla nella vita e come calciatore. Voglio cercare di dare quello che posso dare. Sono emozionato”

    Ho sempre considerato la Juve la realizzazione dei miei sogni. Il calcio per me è la Juve e non vedo alternative. Conoscete tutti il mio rapporto con questa squadra, con questa città. Cosa c’è da fare? Blanc ha accennato a tanti problemi, ma qui c’è una macchina che lavora a 360 gradi e c’è una parte di questa macchina che stenta a inserire la marcia giusta. Non dico che sia ferma, perché è terza in classifica, anche se è uscita dalla Champions League. Ma la storia della Juve l’abbiamo cominciata noi vincendo la Coppa Uefa e sarebbe bello rivincerla. Non credo ci sia un solo aspetto su cui lavorare, ma tanti. Abbiamo un obiettivo: essere protagonisti e vincere. Adesso l’obiettivo della Juve è guardare avanti. Quindi non chiedetemi di guardare indietro, anche perché la mia storia con la Juve non si è mai interrotta. C’è un rapporto affettivo che non ricomincia, ma continua a 60 anni”

    Ferrara?
    “La mia funzione è dal primo gennaio, ve lo dirò allora. Io credo che non si debba essere presuntuosi. Bisogna analizzare bene, perché i problemi non nascono mai da soli. Se andiamo a rivedere quello che si scriveva sulla Juve tre mesi fa i pareri erano molto diversi da quelli di oggi”

    Calciopoli?
    Io non rinnego nulla. E debbo dire che per rispetto di una buona parte di quei ragazzi che si allenavano stamattina fuori, io credo che quei ragazzi gli scudetti li abbiano vinti sul campo. Però c’è stata Calciopoli, vedremo adesso quello che succederà, però ora guardiamo al futuro perché sono stato chiamato per questo

  • Moggi: “sono rimasto solo io a difendere la Juve, Giraudo sarà assolto”

    Moggi: “sono rimasto solo io a difendere la Juve, Giraudo sarà assolto”

    L’ex direttore della Juventus, Luciano Moggi, intervenendo nella seguitissima trasmissione radiofonica “Tutti pazzi per la Juve“, in onda su RADIO ERRE 2, ha voluto dire la sua sulle prime sentenze emesse dal processo di Napoli, sulla docufiction OFF-SIDE mandata in onda da LA7, sulle dichiarazioni dell’amministratore delegato dell’Inter Paolillo e su quelli che lui ritiene i veri mandanti di Calciopoli.

    LA SENTENZA CONTRO GIRAUDO? NON MI PREOCCUPA, ANZI
    “Quella di Giraudo non è una condanna. È una sentenza di primo grado, ma in sostanza c’è la possibilità di appellarsi e poi di andare in Cassazione. Mi sembra normale una condanna con il rito abbreviato visto che si basa prevalentemente sulle investigative dei carabinieri. La mia posizione non è affatto peggiorata anzi le testimonianze al processo di Napoli stanno dimostrando che la Juventus era fuori da tutti gli impicci che ci hanno addebitato. Ci sono 50 testimoni della difesa da ascoltare e credo che le cose si metteranno abbastanza bene. Basti pensare che dei 50 testimoni portati dell’accusa, 45 hanno poi finito per esser a nostro favore….
    Le intercettazioni stesse, se le ascoltate bene, riguardano altre squadre e non la Juventus: non c’è un’intercettazione in cui noi si chiede ad un arbitro “aiutami!”. Invece gli altri… Se ricordate c’è un dirigente di un’altra squadra che dice ad un assistente come doveva pilotare la bandierina. A chi dice che la scelta difensiva di Giraudo sia stata suggerita dall’attuale società, dico comunque che si sbaglia, la proprietà non ha imposizioni da fare a Giraudo: gli è contro e basta. È stata una sua scelta, sbagliata a mio parere, così come lui ha scelto di andare in Inghilterra e io di rimanere in Italia a combattere, per difendere me stesso ma soprattutto la Juventus visto che non l’ha difesa nessun altro. Sono rimasto solo io a difendere la Juve.”

    OFF- SIDE UNA DOCUFICTION “DISPERATA”
    “Ho già scritto quello che penso. Come tutte le docufiction, che si inventano cose che non esistono, anche quella ha stravolto completamente la realtà. Mi consola il fatto che chi è stato chiamato in causa a giudicare la trasmissione l’ha definita una cosa sconsiderata, soprattutto perché c’è un procedimento in corso. Se avete letto chi l’ha fatta… Alla fine della trasmissione c’era scritto chiaramente: Telecom la stessa società che ha effettuato le intercettazioni….. E poi è andata su La7 e si tratta di un canale molto vicino a Tronchetti Provera. Devo aggiungere altro?
    Ho visto i dati auditel, comunque, e hanno fatto oltre un milione di spettatori in meno delle “Casalinghe Disperate” e ho detto tutto”.

    MONTEZEMOLO? VIA QUELLA FACCIA
    “Mi dite che su SkySport in questo momento stanno passando immagini di Montezemolo? Non le posso vedere, ma meglio così perché anche io sono del parere che è una faccia che fa star male”.

    PAOLILLO E GLI SCUDETTI “RUBATI”
    “Questi signori parlano sapendo quello che dicono… Ma la realtà li sta sconfessando. Due settimane fa l’ex guardalinee Coppola ha in pratica dimostrato come l’Inter abbia fatto pressione per non far squalificare Cordoba. Fare pressione significa telefonare, telefonate che l’Inter faceva in serie, come hanno confermato anche gli ex designatori. Peccato queste telefonate siano sparite, d’altronde Telecom non è di proprietà della Juventus ma dell’Inter, nelle persone di Tronchetti Provera e di Buora. Non parliamo poi di Guido Rossi, che ha tolto gli scudetti alla Juventus per darli all’Inter. E poi cosa fa? Va a lavorare alla FIAT. Cos’altro dire di più?”

    LE INTERCETTAZIONI MANOVRATE DA MORATTI….

    “La verità sta venendo fuori al processo Telecom. Tavaroli è stato convocato da Moratti alla Saras e gli ha detto “intercettami queste persone e queste società”. Lo stesso Moratti non ha mai smentito, e come farebbe a smentire Tavaroli? Purtroppo è andata come è andata perché lo hanno permesso i proprietari della Juventus, perché a Roma al processo sportivo non si sono difesi, additando come colpevoli noi della Triade. Al processo di Torino hanno fatto il contrario, e per confermare che noi fossimo colpevoli hanno fatto una querela contro ignoti, che il giudice ha rigettato. Così come ha rigettato il tentativo di patteggiamento della Juventus. Se noi siamo ridicolizzati e messi all’indice da tutti lo dobbiamo solo alla nuova società della Juventus.”

    ANDREA AGNELLI: VISITA STRUMENTALIZZATA
    “Una questione formale. Non c’è niente di più, la sua visita Vinovo è stata totalmente strumentalizzata. Voleva solo andare a trovare la squadra e mostrare la sua vicinanza. Buon sangue non mente, il padre è stato sempre attaccatissimo alla Juventus e lo stesso Andrea quando c’eravamo noi veniva spesso in campo.”
    via: juvemania

  • Galliani gela i tifosi: “arrivano solo Beckham e Adiyah”

    Adriano Galliani dal museo Bagatti Valsecchi di Milano dove è di scena la mostra “Milan 110 e lode” per festeggiare appunto i 110 dieci anni della società rossonera smentisce l’arrivo di altri giocatori nel mercato invernale oltre ai già annunciati David Beckham e Dominic Adiyah. Lo stesso amministratore delegato rossonero prima del match con il Palermo aveva annunciato la ricerca di un difensore centrale e di un attaccante laterale ma forse per pretattica questa sera cambia le sue dichiarazioni “Arriveranno solo Beckham e Adiyah, come già previsto; i tanti altri nomi che abbiamo tutti letto sui giornali non hanno alcun fondo di verità nell’essere accostati al Milan, ve lo garantisco”.

    Il numero due rossonero si dice invece contento della conclusione positiva della trattativa con Rino Gattuso “Sono davvero contento che Rino abbia scelto di “sposare” il Milan a vita, ha capito quant’era importante questa scelta, e ora rientra nella categoria dei nostri tanti campioni “immortali”.

    Sulle prime condanne dal Processo a  Calciopoli in corso a Napoli Galliani non si pronuncia “Ho sofferto moltissimo, anche fisicamente, nell’estate del 2006 e ho promesso che non avrei più parlato delle vicende di Calciopoli. Sono stato l’unico dirigente non indagato a Napoli, ma fermato dalla giustizia sportiva”

  • Calciopoli: il video delle lacrime di Moggi nella ricostruzione di La 7

    Dopo le prime sentenze del Processo a Calciopoli che hanno portato alle condanne di Giraudo e Lanese su l’emittente televisiva La 7 ieri sera è andato in onda una docufiction che aveva l’ambizione di ricostruire le indagini del gruppo speciale “dell’Operazione Off Side” cercando di far capire come da quelle ricostruzioni si è arrivato alle condanne. A dire il vero non sono usciti nuovi particolari se non una interpretazione da parte di bravi attori di quelle che sono le intercettazioni in possesso di tutti e la convinzione che Luciano Moggi avesse un forte ascendente su molte persone che giravano intorno al mondo del calcio ma ancora una volta ci pare che quelle supposizioni debbano esser dimostrate ed avallate dalla magistratura.

  • Carraro: “volevo Moggi in Nazionale”

    Prosegue incessante e ricco di succosi particolari il processo a Calciopoli presso il Tribunale di Napoli. Questa volta a dover rispondere alle domande del puntiglioso pm Narducci e Franco Carraro presidente della Figc al tempo dei fatti in questione. Carraro è chiamato a rispondere in particolare di due misteriose telefonate con l’ex designatore arbitrale Bergamo e a quanto pare atte a salvaguardare l’operato della Lazio.

    Carraro abbastanza disponibile e puntiglioso risponde alle domande del pm senza eccessivi indugi spiegando dettagliatamente il contenuto dei richiami verso Bergamo “C’erano stati degli errori contro la Lazio e a Roma vi era una situazione di ordine pubblico preoccupante. La Lazio aveva avuto arbitraggi sfortunati, Lotito mi telefonò lamentandosi di Reggina-Lazio”. In quell’occasione, il presidente della Reggina si sarebbe presentato nello spogliatoio a parlare con l’arbitro durante l’intervallo. In vista di Lazio-Brescia, così, Carraro disse a Paolo Bergamo “se il Brescia è più forte vinca ma non succedano pasticci”. Ma anche il risultato di quel match fu negativo, “c’era un netto rigore a favore della Lazio tanto che lo stesso arbitro Tombolini riconobbe poi di aver sbagliato”.

    Non poteva mancare la domanda sui rapporti con Luciano Moggi e su quella telefonate prima di un Inter-Juventus nel 2004 In quella telefonata spiegavo a Bergamo che se l’arbitro invece che Rodomonti fosse stato Collina anche di fronte ad un errore nessuno avrebbe detto niente. Un errore a favore della Juve avrebbe determinato nel novembre del 2004 un putiferio, non altrettanto se fosse capitato se fosse capitato a favore dei nerazzurri. Il sul rapporto con la Triade e Luciano Moggi“Durante il fallimento dell’Europeo del 2004 del Trap in Portogallo volevo Lippi alla guida della Nazionale. Chiesi a Giraudo, col quale Lippi aveva lavorato e vinto tutto in due cicli tecnici, che cosa ne pensasse. Lo potevo fare, perché Giraudo era uno dei miei consiglieri federali. Volevo sapere se i suoi successi alla Juve, dopo il fallimento all’Inter, fossero dovuti alla bravura di Marcello Lippi o alla bravura del supporto dato da Giraudo, Moggi e Bettega al tecnico. Una volta assunto parlavo spesso con Moggi, al quale proposi di lavorare, con uno stipendio molto basso, al fianco di Lippi in Federazione. Ci parlavo perché Moggi non l’ho mai considerato per le questioni di politica sportiva o arbitrale. Moggi era uno che capisce di calcio, mi faceva piacere che collaborasse anche senza un ruolo con Lippi anche perché quella Nazionale di cui ero presidente aveva una maggioranza di calciatori della Juventus. Credo che per la Figc sia stato un vantaggio e un tipo di contatto tra me e moggi positivo visto come quella squadra si è qualifica al Mondiale e come poi l’ha vinto”

  • Calciopoli: questa sera su La 7 un docufilm con tanti inediti e colpi di scena

    Questa sera su La 7 andrà in onda “Operazione Off Side” un documentario sullo scandalo di Calciopoli nel corso del quale verranno mostrati tanti contributi ai molti ancora sconosciuti. Dal pianto di Luciano Moggi che accusa di venir trattato come Provenzano, all’abbraccio tra l’allora designatore Bergamo e il patron della Fiorentina Della Valle alle immagini di Fabio Capello scortato da un auto blu per andare dal dentista.

    Il Processo Calciopoli a distanza di tre anni è ancora molto attuale e in molti elementi è ancora avvolto nel mistero ma le condanne inflitte a Giraudo e Lanese ieri è un primo segnale che la giustizia voglia in parte seguire l’iter della giustizia sportiva.