Tag: calciopoli

  • Calciopoli 2: è il giorno della vendetta?

    Calciopoli 2: è il giorno della vendetta?

    Il mondo juventino è in fibrillazione e con le antenne puntate in direzione Napoli, dove da poco meno di un ora è iniziata l’udienza del Processo a Calcipoli. I legali della difesa di Luciano Moggi chiederanno al presidente Casoria di acquisire le innumerevoli telefonate non presenti nel fascicolo dell’inchiesta e atte a dimostrare che la cupola non esisteva bensì un malcostume diffuso tra tutte le società nell’appellarsi ai designatori.

    Per i tifosi bianconeri è ancora Luciano Moggi a tirar gli interessi della Juventus e per questo si aspettano un riscatto morale prima che sportivo. Il Procuratore Palazzi, è anch’esso interessato al dibattimento per capire se ci sono gli estremi tali da tornare ad aprire anche dalla giustizia sportiva il Processo.

    Tra l’innumerevoli telefonate pare che ce ne sia una a destare molti sospetti: un dirigente, non ancora presente nel fascicolo degli indagati, chiama uno dei designatori per invitarlo a raggiungere l’azionista di maggioranza per ricevere un “dono”.

  • Galliani: “giù nel ranking per colpa di Calciopoli”

    “Uno degli effetti di Calciopoli è stato quello di aver inciso sul ranking Uefa dell’Italia. Ormai è quasi certo che la Germania ci supererà. Abbiamo meno di 0,5 punti di vantaggio sulla Germania ed è ormai certo che dal 2012 perderemo una squadra in Champions, e forse pure dal 2011. Calciopoli ha fatto sparire le squadre più forti dall’Europa e al posto loro sono andate formazioni meno attrezzate con tutto il rispetto per il Chievo, ma è chiaro che non può avere le stesse prospettive della Juve”.

    Con queste parole Adriano Galliani, dall’inaugurazione del Milan Golf Tour, commenta il periodo di magra del calcio italiano che secondo le previsioni porterà a perdere sin dalla prossima stagione un squadra in Champions League con relative perdite in immagine e sopratutto negli introiti per i diritti tv. Analisi condivisibile ma che dimostra la mancanza di idee e programmazione nel nostro calcio.

    Galliani, continua spiegando l’altro frangente che ha contribuito al rilancio della Bundesliga: ” è invece dovuto ai mondiali del 2006, che hanno permesso la costruzione di nuovi stadi. Questo ha instaurato un circolo virtuoso che ha comportato grandi ricavi, nuovi giocatori e squadre più competitive. Se dovesse aggiudicarsi la Francia gli europei del 2016 saremo destinati a essere sorpassati anche da loro. D’altronde è chiaro che gli stadi sono pieni proprio perché sono belli. Le residue speranze per l’Italia di mantenere per i prossimi anni la propria posizione nel ranking Uefa sono affidate alla possibilità che l’Inter vinca la Champions e che sia il Bayern sia l’Amburgo, quest’ultimo in Europa League, vengano eliminate in semifinale”.

    La Proposta: “L’idea di dare incentivi economici a chi va in Europa League – ha proseguito l’ad rossonero – è mia. Io essendo presidente di serie A, devo pensare agli interessi del nostro calcio, quindi anche se i tifosi milanisti possono tifare contro l’Inter, io comunque devo tifare non per l’Inter in quanto tale ma in quanto squadra italiana”. Per quanto riguarda lo stadio di San Siro “c’è una concessione trentennale in cui Inter e Milan sono socie al 50%. Il Comune di Milano ha detto che entrambe le squadre devono restare a San Siro, non sappiamo se un giorno molto lontano potremo acquistare l’impianto”.

    Gli arbitri: “Non parlo di arbitri, anche se ci possono essere stati degli episodi a noi sfavorevoli ieri, ho giurato che non avrei parlato delle direzioni arbitrali. Il mio amico Florentino Perez – ha continuato Galliani – mi ha detto che in Spagna i presidenti si sono messi d’accordo per non parlare delle decisioni arbitrali. Sarebbe bello se dall’anno prossimo anche i dirigenti italiani facessero lo stesso, tanto parlare di arbitri alla fine non serve a niente. Il Milan – ha concluso il dirigente milanista – è una società diversa dalle altre. Abbiamo tutti gli occhi per vedere ma preferiamo stare zitti”.

  • Il Pagellone settimanale di Crazy Diamond

    Il Pagellone settimanale di Crazy Diamond

    AMAURI 2 Altra prestazione oscena, ma adesso è italiano a tutti gli effetti e ribadisce a gran voce il suo sogno, citando addirittura tutti i lavoratori extracomunitari del Paese che ce l’hanno fatta e che lui degnamente rappresenta. In effetti gli operai magrebini saranno veramente fieri di vedere un brasiliano spalmare nutella per la colazione degli azzurri ai Mondiali, commozione a palate.

    IAQUINTA 2 l’altro ariete di cui solo Lippi capisce il genio nascosto. Pur di segnare in fuorigioco di otto metri davanti alla porta nega la doppietta a Chiellini e il gol della tranquillità alla sua squadra. Come direbbe qualcuno, “più bello che intelligente”.

    IL PAESE DEI BISCOTTI 4 Doveva vincere l’Inter a Firenze, e invece han pareggiato. Il biscotto non c’era, e se c’era se l’è mangiato Ayroldi, e pare fosse anche buono.

    CALCIOPOLI BIS 9 Un sequel avvincente che tira più di Avatar senza bisogno di occhialini 3D. Il calcio italiano è talmente pulito che già si annunciano una Calciopoli 3 e 4, e anche una serie televisiva. Già scritturato Christopher “Fester” Lloyd per la parte di Galliani, rimane da definire che ruolo dare a Brooke e Taylor, mentre stando a voci di corridoio Chuck Norris sarà il giudice che alla fine decapiterà tutti con un calcio rotante.

    MEANI 4 chiede di piazzare due persone fidate nella commissione di serie C, così, solo perchè “se abbiamo un po’ di controllo anche nelle categorie inferiori è meglio”. Ma le istituzioni non devono preoccuparsi, come dice Frattini non c’è nessuna ingerenza, è solo uno dei passi per un potere più solido. Il secondo è il federalismo e il terzo la Champions League.

    CONFLITTO DI DIS-INTERESSI 5.5 Nei quindici minuti dedicati all’argomento su Mediaset scopriamo che “il Milan ha già pagato”. Otto punti, una pacca sulle spalle e amici come prima. Bei tempi quelli in cui l’Italia era il paese dei condoni, ormai manco il vino sprecano, tarallucci nell’acqua e via andare.

    MIHAJLOVIC 6 Media tra il voto al Sinisa allenatore, che ha portato il Catania a fare meno punti solo della Roma primatista, e al Sinisa libero pensatore, che se la sua ex squadra viene coinvolta in uno scandalo lo definisce monnezza. D’altronde aveva anche definito Arkan un eroe e il Kosovo un pezzo di Serbia ingiustamento sottratto ai suoi legittimi possessori. Sei sempre alla ricerca di un calciatore che non dica solo banalità, finchè non ne trovi uno e te ne penti.

    DI NATALE 8 Ma quanto sta segnando Di Natale? Ho sempre pensato non fosse un fuoriclasse, ma un giocatore perfetto per fare la fortuna delle piccole-medie squadre sì. Ora che ci penso forse Lippi ha capito tutto, la sua Nazionale potrebbe essere solo modesta invece fa volutamente schifo così Di Natale si scatena e vincono il Mondiale.

    MESSI 10 Quarantesimo gol stagionale, uno più bello e più importante dell’altro. Un Maradona ancora più giovane, senza panzetta e pare anche senza vizi. Se non lo acchiappano Raiola o Lele Mora habemus Diego. Questo fermo restando che Quaresma, Giovinco e Lavezzi sono altrettanto forti, l’importante è crederci.

    SAMPDORIA 8 No ma l’avete capito o no che se continua così rischia davvero di andare in Champions League la Sampdoria? Chapeau. Che pronunciato da Del Neri suona più o meno Sciapffffò, da GianclòBlonc “l’important è partecipèr” e da DellaValle “maremmamaiala”.

    Crazy Diamond

  • Calciopoli, Moggi: “chiameremo Moratti a testimoniare”

    Luciano Moggi affila le armi per la fase più importante del Processo a Calciopoli in corso a Napoli. L’udienza in programma domani, potrebbe cambiare le carte in tavola avvalorando il concetto che Calciopoli non è mai esistita e che era pratica diffusa e consolidata il telefonare ai designatori arbitrali. Di seguito riportiamo una parte delle dichiarazioni di big Luciano dal blog di Stefano Discreti:

    “Al processo di Napoli stiamo dimostrando che non esistevano complotti, che le squadre hanno sempre vinto per i valori espressi dal campo e che gli arbitri sbagliano in quanto persone umane. Dicono che vogliamo far passare il motto tutti colpevoli=tutti innocenti? E’ un falso. Io dico che siamo tutti innocenti perchè quello era un modo di operare comune. D’altronde erano gli stessi designatori arbitrali a chiederci di telefonar loro. Ancora pago quella telefonata delle griglie con Bergamo che mi chiamò da casa sua ma mai nessuno ha fatto notare che poi il designatore arbitrale scelse diversamente da come io avevo previsto. Il sorteggio arbitrale truccato? Allora indaghino giornalisti e notai che assistevano ogni settimana.

    Moratti vuole venire a testimoniare a Napoli per difendersi? Stia tranquillo, che presto si metterà a disposizione dei miei legali! Avete visto in settimana che figura ha fatto Sacchi nei confronti di Bergamo? Tutti pronti a fare i moralisti, ma poi alla fine telefonavano tutti. Lui, Facchetti. Tutti. Si attaccano al fatto che Giraudo è stato condannato in primo grado? A Giraudo adesso lo salviamo noi con le prove che stiamo portando in nostra difesa.

    Ci sono giornalisti come Travaglio che parlano di nuove intercettazioni non illecite e diverse dalle precedenti cercando di fare disinformazione, senza sapere cosa dicono. D’altronde certi personaggi hanno costruito la loro carriera facendo soldi parlando male delle persone senza prove e frequentando strana gente…”

  • Calciopoli, consulente Moggi: c’è un’intercettazione compromettente

    “C’è un’intercettazione che ancora non ha ascoltato nessuno, perchè io non mi fido nemmeno di Moggi, che è un gran chiacchierone, e quindi certe cose non gliele dico. I vari negazionisti dovranno ascoltare e poi mi diranno che le intercettazioni non sono penalmente rilevanti. Un’intercettazione dove un presidente di una società, al telefono al designatore dice: ‘Passa da casa dell’azionista di maggioranza che ti deve dare un regalo..’. Quando sentiremo quella intercettazione, poi, vedremo se c’è stato qualche altro dirigente che ha fatto la stessa cosa…”

    Sono queste le parole di Nicola Penta, consulente di difesa di Luciano Moggi e l’uomo che ha praticamente sbobinato l’enorme numero di intercettazioni riaprendo di fatto il Processo a Calciopoli. Penta dagli studi di 7 Gold svela questi particolari che contribuiscono ad aumentare le attese per l’udienza prevista per il 13 aprile.

    In studio anche Luciano Moggi rinfrancato e combattivo più che mai ha ironizzato sulle rivelazioni di Penta e scherzosamente ha annunciato il suo licenziamento.

  • Calciopoli: E’ ufficiale, aperta l’inchiesta per Calciopoli 2

    Calciopoli: E’ ufficiale, aperta l’inchiesta per Calciopoli 2

    E’ ufficialmente aperta l’inchiesta Calciopoli2. E’ quanto riferisce oggi Tuttosport, secondo cui il procuratore federale Stefano Palazzi ha assegnato a un suo vicecapo della Procura il fascicolo contenente il materiale delle intercettazioni (video, articoli e oltre 170 mila telefonate). Anche Abete ha chiesto di avere all’avvocato Millella, legale che difende la parte civile Fgc a Napoli, il suddetto materiale.
    Il problema per Palazzi si pone in relazione all’art.39 del codice: “PUNTO A – eventuale dolo di una parte nei confronti di un’altra (chi tace fatti che potrebbero cambiare il corso di un processo)”; PUNTO C – “se, a causa di forza maggiore o per fatto altrui, la parte non ha potuto presentare nel precedente procedimento documenti influenti ai fini del decidere (punto c)”; PUNTO D – “se è stato omesso l’esame di un fatto decisivo che non si è potuto conoscere nel precedente procedimento oppure sono sopravvenuti, dopo che la decisione è divenuta inappellabile, fatti nuovi la cui conoscenza avrebbe comportato una diversa pronuncia“.
    L’art.39 quindi farebbe ricadere i fatti (vecchi e nuovi) in prescrizione, quindi anche Moggi avrebbe in prescrizione i suoi reati e proprio per evitare che ciò accada si potrebbe considerare la reite­razione dei reati eventuali commessi da altri fuori dal primo processo.
    La sensazione dunque è che avremo ancora da sentir parlare di questa triste pagine del calcio italiano, se si considera che Calcipoli 1, dopo quattro anni, ancora non si è conclusa.

    Intanto fatto curioso, alla luce di quanto aveva dichiarato Massimo Moratti su una sua spontanea deposizione, l’avvocato Prioreschi, legale di Moggi fa sapere:

    Lui non può andare in udienza, perché siamo al dibattimento. Ma lo posso fin d’ora tranquillizzare, nel senso che avremo noi l’onore di chiamarlo. Come testimone, è ovvio, perché siamo noi i primi a voler sentire quello che il presidente dell’Inter avrà da dire su quanto sta emergendo. Avrà il dovere di rispondere sotto giuramento alle nostre domande, a quelle della parte civile e dei pm“.

  • Fiorentina – Inter: dal “Fatto” a “Le Iene” i sospetti di una combine

    In questi ultimi giorni il mondo del calcio sta vivendo nuovamente l’incubo dello scandalo di Calciopoli a causa delle nuove intercettazioni telefoniche che chiamano in causa anche la società nerazzurra che proprio nel 2006 si ergeva come esempio di lealtà in un “sistema” ormai marcio.
    Inizia stasera per l’ Inter quella che viene definita la dieci giorni che vale un’intera stagione, prima con l’impegno in campionato contro la Fiorentina di Prandelli che sarà nuovamente affrontata martedì in Coppa Italia, poi il 13 Aprile a Napoli si terrà l’udienza del processo di Calciopoli, la sfida con la Juventus il 16 Aprile e l’attesissima semifinale di Champions League il 20 Aprile contro il Barcellona di Messi e Ibrahimovic.
    Ciò che però è emerso in queste ultime ore sono dei sospetti sul risultato di questa sera al Franchi. A far scattare il campanellino d’allarme è la parte interessata per la corsa allo scudetto ovvero la Roma. Sono molte le lettere di denuncia giunte nelle varie redazioni giornalistiche da parte di tifosi terrorizzati da una vittoria sospetta dei nerazzurri.
    Il sospetto, o meglio ancora, la voce che circola in queste ore sarebbe basata su una sorta di scambio di favori tra le due società, per una Fiorentina che non ha molto da chiedere al campionato italiano e l’imminente sfida in Coppa Italia che farebbe gola all’ambiente viola.

    Addirittura ad occuparsi del caso sembra sia stato anche il Fatto Quotidiano, testata giornalistica solitamente lungi dall’interesse calcistico, che stamattina non esitava a pubblicare in prima pagina le strane quote decise dai bookmaker italiani sul risultato, le ripetute lettere anonime e le parole “strane” di Cesare Prandelli (“In Europa ci si arriva anche via Coppa Italia“). Altro Media ad occuparsi del ipotetico fattaccio sarebbe la trasmissione televisiva “Le Iene” che, attraverso la voce di uno dei suoi inviati, Paolo Calabresi, segnala nel corso della trasmissione “Tana libera per tutti”:

    Ieri mattina ho ricevuto una segnalazione: il risultato sarà per l’Inter, lo dice un giocatore che lo riferisce ad un dirigente di un’importante squadra del nord. La contropartita per il regalo che la Fiorentina farà in campionato ci sarà nella gara di martedì di Coppa Italia. Io non sono un giornalista ma per quello che faccio anche in alcuni servizi per “Le Iene” lo sono di fatto. Per me, questa cosa che mi è arrivata, non ha nessun valore, perchè la regola vuole che se un anonimo ti manda una segnalazione è come se non ti arrivasse nulla, a meno che non contenga degli elementi che si possono verificare, cosa che noi de “Le Iene” nel nostro piccolo, per quello che possiamo, essendo aperti anche il weekend, verificheremo“.

    Certamente alla luce di quanto scritto, sarà difficile stasera immaginare un dopopartita esente da polemiche, noi speriamo solo che tutto ciò sia solo frutto di un allarmismo (poco sportivo a dire il vero) di tifosi desiderosi di vincere uno scudetto che ad inizio campionato sembrava impensabile, ad ogni modo ci auguriamo sempre che il mondo del calcio si allontani dalle aule di tribunale e dal marciume in cui sembra ormai precipitare sempre più.

  • Calciopoli: nuova intercettazione di Meani con Rodomonti

    Il nuovo filone di intercettazioni di giorno in giorno porta alla ribalta nuove telefonate stranamente sfuggite a chi condusse le indagini 4 anni or sono. Nelle intercettazioni apparse oggi su libero torna protagonista il Milan attraverso il suo addetto agli arbitri Leonardo Meani e Pasquale Rodomonti.

    Rodomonti: “Grande!!”
    Meani: “Ohee! Allora?”
    Rodomonti: “Tutto a posto, no?”
    Meani: “Tutto a posto! Non sei contento?T’ho fatto anche prendere sette da Cecere che t’ha scritto anche che sei preparato atleticamente cazzo”
    Rodomonti: Risata…
    Meani: “Puttana vacca… grande preparazione atletica… che roba”
    Rodomonti: “Io ho letto solo la Gazzetta ed il Corriere dello Sport, gli altri non li ho letti ma credo che siano tutti sullo stesso andazzo, no…?”
    Meani: “Sì! Si… obiettivamente non hai sbagliato niente…”
    Rodomonti: “Quindi…”
    Meani: “Perché anche quella roba là che la menavano sul calcio di rigore… ma è ad un metro e girato…ma son quelle polemiche stupide solite perché c’è di mezzo il Milan… e allora…”
    Rodomonti: “Tutto a posto…”
    Meani: “Tutto a posto… tutto a posto… ohee… comunque guarda che mi ha telefonato il mio presidente che ti dà l’indirizzo e ti manda a fare anche a te il trapianto dei capelli in Svizzera…”

  • Intercettazioni, Pairetto a Facchetti: “mi raccomando eh”

    Quando finiranno? Riusciranno a stupirci ancora? E’ davvero clamoroso tutto quello che sta uscendo fuori da questa nuova rivisitazione del processo a Calciopoli. Il lavoro di Moggi sta portando fuori un altra verità, che per carità non scagiona la Juventus ma obbliga a giustiziare anche gli altri colpevoli. L’intercettazione del giorno vede al telefono l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti e il designatore Pairetto è l’11 febbraio 2005 e si parla di arbitri, stranieri e italiani ma ciò che stupisce è la raccomandazione alla riservatezza dell’ex arbitro al presidente.

    Pairetto: «Allora all’andata avete Paul Graham e invece a Milano avete Hauge norvegese. Paul l’hai già avuto, mentre a Porto avete Paul…».
    Facchetti: «Norvegese? Non l’ho mai avuto io…».
    Pairetto: «Paul l’hai già avuto quest’anno, molto bravo…».
    Facchetti: «Sì Paul, sì bene».
    Pairetto: «Direi bene onestamente… Tu? Tutto bene?».
    Facchetti: «Hai messo in forma Trefoloni?».
    Pairetto: «Sì, l’ultima volta era andato bene…».
    Facchetti: «Sì bravo sì…».
    Pairetto: «C’era stato quel problemino…».
    Facchetti: «Ok grazie grazie…».
    Pairetto: «Bene Giacinto in bocca al lupo ci sentiamo…».
    Facchetti: «Grazie grazie».
    Pairetto: «A presto mi raccomando eh, sai che sono sempre cose private eh, non si sanno, ecco queste cose qui…».
    Facchetti: «Sì, sono d’accordo…».
    Pairetto: «Proprio una cosa tra noi…».

  • Moratti nel 2006: le mie telefonate con Bergamo “normali”

    In questi giorni si è parlato di una clamorosa presenza di Moratti in quel di calciopoli, il presidente nerazzurro ha già manifestato la sua innocenza e onestà nelle telefonate con l’ex designatore Paolo Bergamo. Nonostante le dichiarazioni di quest’ultimo che ammetteva di aver parlato con tutti (dichiarazioni più volte ripetute ma spesso dimenticate), molti tifosi e dirigenti insinuavano che il n1 interistavrebbe dovuto dire prima del suo rapporto “telefonico” con arbitri e designatori. Caso vuole che proprio Massimo Moratti intervistato dal giornalista Claudio Sabelli Coretti avrebbe rilasciato un intervista nel 2006 dove non escludeva qualche telefonata con Paolo Bergamo e qualche chiacchierata con gli arbitri. Ecco l’intervista:

    Moggi dice che con Bergamo ci parlava anche Facchetti.
    “Non c’è niente di male a parlare con Bergamo. La differenza sta nelle cose che si dicono”. Meno rapporti si hanno con i designatori e meglio è.
    “Sono loro che chiamano per sapere se tutto va bene”.
    Lei ha mai telefonato a un designatore?
    No. Ma posso aver ricevuto da loro qualche telefonata in cui mi chiedevano delle opinioni”. Quindi non è da escludere che un giorno vengano fuori delle telefonate in cui c’è anche lei. Solo telefonate “normali” senza alcun interesse”.

    Ora le parole alla sentenza