Tag: calciopoli

  • Calciopoli: anche Lanese in cerca di vendetta

    Forse ringalluzzito dai risultati ottenuti dalla difesa di Luciano Moggi anche l’ex arbitro Tullio Lanese ha impugnato il provvedimento col quale gli era stato revocato il titolo di arbitro benemerito. A darne attraverso un comunicato notizia è il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport.

    Lanese dimessosi da presidente dell’Aia dopo l’esplosione dello scandalo Calciopoli nel 2006, era stato condannato dalla Corte Federale all’inibizione per 2 anni e 6 mesi, pena poi diminuita dalla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni a un anno. Nell’inchiesta penale, invece, alla Procura di Napoli è stato condannato in primo grado a due anni di reclusione.

  • Calciopoli 2: la Figc apre ufficialmente l’indagine, richiesti gli atti di Napoli

    La Procura federale della Figc rende noto di aver aperto l’indagine sul secondo filone di Calciopoli in merito alle nuove intercettazioni portate in tribunale dai legali di Luciano Moggi.
    In particolare è stato chiesto al Tribunale di Napoli, ove si sta svolgendo il processo penale nei confronti dell’ex dg della Juventus, di acquisire tutto il materiale probatorio prodotto dalle parti, oggetto di perizia che potrà essere disposta dal Tribunale.

    Il procuratore Stefano Palazzi invierà a breve una richiesta formale al presidente della nona sezione del tribunale di Napoli Teresa Casoria che settimana scorsa aveva accettato la richiesta di trascrizione delle nuove intercettazioni.

  • Calciopoli: blocco voli, l’udienza slitta al 27 aprile

    Com’era preventivabile il blocco dei voli ha rallentato il corso del Processo a Calciopoli che oggi vedeva chiamati a deporre l’ex tecnico di Juventus e Milan Carlo Ancelotti e l’ispettore di polizia Salvagno, che ha svolto indagini sulla base delle intercettazioni disposte dalla procura di Torino.

    I due teste, importanti secondo l’accusa per dimostrare la cupola moggiana, saranno ascoltati nella prossima udienza fissata per il 27 aprile. Sono comunque state accettate le 74 intercettazioni proposte dalle difesa di Luciano Moggi più altre 22 proposte oggi dai legali di Pairetto, la trascrizione avverrà entro il 4 maggio.

    Prima di chiudere l’udienza l’ex arbitro Massimo De Santis ha dichiarato di voler rilasciare una dichiarazione spontanea :

    “Sono stato spiato da Tavaroli/Telecom e non han trovato nulla. Poi sono stato indagato da Auricchio e i mezzi ben più potenti di una Procura della Repubblica. Come mai solo per aver preso delle magliette al termine di Lecce-Juventus sono stato associato a Cupole? “Sarei stato il fondatore della Combriccola romana. In base a queste accuse, non sono potuto neanche più uscire da casa. Per la vergogna e la paura. Poi in udienza Auricchio stesso quattro anni dopo ha negato l’esistenza di questa combriccola che m’ha rovinato la vita. Ho dovuto aspettare quattro anni per sentire in quest’aula che con Lecce-Parma non c’entravo niente, perché i giocatori avevano semplicemente smesso di giocare. Quattro anni con una definizione datami dai carabinieri: alto profilo delinquenziale. Ero innocente e m’hanno rovinato”.
    [dichiarazioni prese dal blog juvemania]

  • Intercettazioni: anche Campedelli a colloquio con Pairetto

    Anche il Chievo telefonava. Saltano fuori come funghi dopo una giornata piovosa “nuove” intercettazioni che dimostrano la prassi consolidata e diffusa dei designatori arbitrali di tener colloqui con tutti i presidenti di serie A. Il colloquio tra Campedelli e Pairetto precisiamo subito, non ha nessuna rilevanza per la giustizia penale o sportiva ma serve a sbugiardare ancora una volta il pm Narducci “Piaccia o non piaccia non c’è una telefonata tra i designatori e Moratti, Facchetti e neanche con Campedelli del Chievo…”
    .

    Ennesimo autogol di chi è chiamato a formulare l’accusa ed è incredibile la negligenza con cui sono state affrontate le indagini che dovevano far luce per riportar credibilità al nostro calcio.

    Pairetto: «Pronto?».
    Campedelli: «Campedelli, buona sera».
    Pairetto: «Buonasera signor Campedelli».
    Campedelli: «Auguri in ritardo».
    Pairetto: «Auguri anche a lei».
    Campedelli: «Come sta?».
    Pairetto: «Abbastanza bene, insomma sempre qualche non problema ma qualche.. fanno parte purtroppo della nostra attività».
    Campedelli: «Io ho chiamato solo per questo, sa non mi piace lamentarmi di queste cose, perché non fa parte del mio carattere». Pairetto: «Sì lo so».
    Campedelli: «Però anche oggi l’arbitro a due metri… rigore, lascia correre, e addirittura ammonisce il mio giocatore. Io capisco tutto però… ci sta l’errore non mi lamento…».
    Pairetto: «C’era un rigore? Non ho ancora visto immagini…».
    Campedelli: «Ecco se mi fa una cortesia, provi a guardare… Poi guardi io sono qua, il mio numero l’ha visto ce l’ha».
    Pairetto: «Glielo dico».
    Campedelli: «Magari mi posso sbagliare io per carità, non voglio fare, gestire..».
    Pairetto: «No, no, diamine. Nel primo o nel secondo tempo?».
    Campedelli: «Primo tempo».
    Pairetto: «Lo guardo sicuramente e poi le dico qualche cosa al cento per cento».
    Campedelli: «No, no. Cioè, se non c’è mi chiami, se c’è va bene, lasciamo stare».
    Pairetto: «Glielo dico anche se c’è».
    Campedelli: «Se non dovesse esserci preferisco…è giusto perché magari ho una visione diversa e lei me la può correggere».
    Pairetto: «Certamente… Glielo guardo e sicuramente le dico qualche cosa, sia in un senso che nell’altro». Campedelli: «La ringrazio… Lei è sempre gentilissimo ci parliamo così giusto per sentirci».
    Pairetto: «Non si vive solo nei 90 minuti, ma anche nella quotidianità che conta almeno come quei 90 minuti. Per cui è giusto avere anche un certo tipo di rapporto. Mi sembra corretto»

    ASCOLTA L’AUDIO

  • Calciopoli: Ancelotti salta l’udienza, ma ci saranno altri colpi di scena

    Il vulcano islandese potrebbe far saltare la deposizione di Carlo Ancelotti ma l’udienza di domani regalerà sicuramente nuovi colpi di scena. Il giudice Teresa Casoria dovrà comunicare il parere della commissione in merito alla richiesta degli avvocati di difesa di acquisire le 74 nuove intercettazioni non ritenute rilevanti nel 2007.

    Stando alle indiscrezioni la corte accoglierà le richieste della difesa e avverrà la trascrizione delle intercettazioni e da esse usciranno fuori i nomi di altri presidenti coinvolti. Pare infatti oltre ai “soliti noti” Facchetti, Galliani, Meani, ci sono colloqui con i presidenti di Brescia, Livorno e Chievo.

    La più rilevante dovrebbe esser tra Nello Governato, ex calciatore e dirigente del Brescia, e Pairetto nell’intercettazione l’ex designatore confessa l’arbitro della partita tra i lombardi e la Fiorentina ancor prima delle comunicazioni ufficiali:
    Nello Governato: «Si sono Nello…»
    Pierluigi Pairetto: «Ciao come va?»
    Governato: «Come è andata?»
    Pairetto: «Collina..»
    Governato: «Ah ah ah..e meglio di così…senti ti volevo dire ma lo hai letto ieri il Corriere dello Sport?…»
    Pairetto: «Sì..»
    Governato: «Ma è vero che avete litigato?»
    Pairetto: «Ma assolutamente no… ma fammi ridere..questi buttano sempre merda…»
    Governato: «Ma quella di ieri era parecchia…»

  • Intercettazioni, la Fazi catechizza Bergamo: “Facchetti non è Einstein”

    Intercettazioni, la Fazi catechizza Bergamo: “Facchetti non è Einstein”

    Le 74 intercettazioni proposte dai legali di Luciano Moggi spopolano in rete facendo divampare nuovamente la polemica vissuta dagli sportivi quattro anni fà. Al fianco di quelle proposte da Big Luciano per dimostrare l’inesistenza di una cupola bensì di una prassi consolidata della gran parte dei club di serie A è apparsa una nuova intercettazione tra l’ex-segretaria della Can di A e B Maria Grazia Fazi e Paolo Bergamo.

    Dalla lettura si evince che l’ex designatore fosse ormai in balia degli eventi e una marionetta in mano a chiunque bussasse alla sua porta. Ma Fazi durante la conversazione catechizza Bergamo sull’imminente cena con Facchetti e se questa può esser un ulteriore prova del coinvolgimento diretto dell’Inter è palese la poca considerazione dei due nei confronti del presidente.

    Fazi: “Per stasera hai organizzato tutto?”
    Bergamo: “Ma penso di sì, non l’ho nemmeno sentito per l’organizzazione..cioè ho chiamato solo un…”
    Fazi: “Ma chi chiami? Solo lui?”
    Bergamo: “Si si si”
    Fazi: “Paolo, molto silenzioso, fai parlare lui”
    Bergamo: “Beh sì, non mi posso mica mettermi a sbottonarmi troppo”
    Fazi: “Più silenzioso che tu puoi…ti riesce cosi bene parlare…fai parlare lui…tu ascolta…rispondi solo quello che ti dice…però rispondi, come ti posso dire, entrando dentro l’argomento ma dalla sua parte… quello che è in difficoltà?hai capito?mettigliela sotto questo aspetto?la grande fatica, la grande difficoltà che fai”
    Bergamo: “Ma gli si può mettere anche qualche stupidata che ha fatto Mancini, eh….perché gli ci voglio far entrare un po’ il discorso di Matteo (Trefoloni, ndr) eh”
    Fazi: “Alla fine eh…ti ci riportera’ lui…alla fine della serata”
    Bergamo: “Ma tanto ci si arriva poi, figurati se non si parla di arbitri…gli devo dire quella per dirgli: sai, come fa Mancini a mettersi contro con un internazionale come lui…”
    Fazi: “Non fare che sia l’argomento della serata però…non è questo”
    Bergamo: “Noooo”
    Fazi: “Hai capito…”
    Bergamo: “Sì,sììììì”
    Fazi: “L’argomento principale deve essere quello della fatica che tu fai minuto per minuto, il disagio, la fatica, il lavoro…sempre quelle cose li…per stare con tutti…non quello che dicono…che tu stai soltanto con Juve e Milan…e adesso il Milan è pure incazzato con te, perché loro sono sullo stesso piano ma quando deve raccogliere non raccoglie mai?questa è l’ultima di questa mattina….capito?”
    Bergamo “Scusa, ho perso il filo…”
    Fazi: “Dunque…devi essere dalla parte di tutti…io ti ho detto…non solo dalla parte di Juve e Milan…visto che adesso il Milan è incazzato perché sta sempre sullo stesso piano della Juve, ma quando deve incassare non incassa mai…hai capito?”
    Bergamo: “…quando deve incassare non incassa…cioè…se c’è…quando…cioè, se c’è una cosa che non gli va…non lo accetta…insomma, questo”
    Fazi: “Noooo…se c’è qualcosa che deve prendere a lui non gli tocca mai quando c’è la Juve”
    Bergamo: “Aaah, ho capito ho capito”
    Fazi: “Che rimanga tra noi…hai capito?”
    Bergamo: “Sì, ma con loro non incassa mai nessuno…con loro, con Torino, non incassa mai niente nessuno…è questa poi la logica del discorso”
    Fazi: “Sì, ma adesso però si cominciano a rompere i coglioni tutti…tu però eri quello che poteva un attimo bilanciare questa situazione…non proprio con tutti…con qualcuno…o con tutti a dare ognuno il suo…non ci stai riuscendo nemmeno te…per quale motivo? Hai capito…questa è di stamattina. Quindi per lo stesso motivo che ti dico all’altra fonte…stai attento quello che gli dici…hai capito…quindi non è che gli altri non incassano…e che è umanamente impossibile fare tutto da soli avendo tutti contro. E da qui le eventuali discussioni?quel chiacchiericcio che sta uscendo fuori che non è piu’ un chiacchiericcio, ma è una cosa messa ad arte per quello che conta perchè c’hai davanti non Einstein… però…però
    Bergamo: “Sì, ma sai le cose hanno preso una piega cheee…”
    Fazi: “Infatti”
    Bergamo: “Hai capito…”
    Fazi: “Ha una cosa anche lui, infatti?ha un suo valore molto molto importante…quindi lascia perdere Mancini…che cazzo te ne frega…sì, fagliela la battuta…per carita di dio, spiegagli che cosi non si fa, che ci rimettono, tutto quello che vuoi. Ma non fare che sia l’argomento della serata…se solo ben capisci e studiati però, ti ho detto… essendo meno irruento. Però…se diventa questo l’argomento, cambia, se o dai adito a quello che loro hanno risaputo…loro fonte inter….hai capito? Ecco quindi, mi raccomando…quindi ogni volta che parli di’: è giusto questo? Dentro di te, senz’altro, sarà giusto, ma ponderalo, non lo dire di getto, a te non ti riescono bene le cose dette di getto”
    Bergamo “?anche perchè poi lui non è, non è un gran…”
    Fazi: “Bravo…capito”
    Bergamo: “Lui non è un grande intelligente…”
    Fazi: “Quindi, hai capito…quindi devi essere non immediato, ma incisivo, la frase a effetto lui non la capisce…devi girare intorno all’ argomento e poi ci devi entrare, con calma. Lo deve capire bene poi, perchè da quella parte li’ pensano questo, hai capito?”

  • Calciopoli 2: Palazzi ha scelto i suoi uomini, si (ri)parte

    In attesa di acquisire le intercettazioni proposte dalla difesa di Luciano Moggi, il Procuratore Federale Stafano Palazzi sta bruciando le tappe per dar il via al secondo filone dell’inchiesta a Calciopoli, ribattezzata dalla stampa Calciopoli 2. Da fonti vicine alla Federcalcio pare che il Procuratore stia studiando le mosse necessarie per evitare la prescrizione in modo da arrivare ad una sentenza, definitiva questa volta e non ci siano più pendenze o focolai pronti a riaccendersi.

    Il pool preparato da Palazzi si comporrà del viceprocuratore Giacchino Trovatore e dei sostituti Avagliano e Barone. Intanto, dopo la confessione di Aigner (“non abbiamo assegnato lo scudetto all’Inter“) un altra dichiarazione scottante arriva dal direttore generale della Figc Antonello Valentini “Per qualsiasi vicenda di carattere giudiziario – ha spiegato – noi ci mettiamo in scia alla magistratura ordinaria. Abbiamo accertato con il Procuratore federale che non abbiamo mai avuto quei dischetti. Il 15 dicembre 2007 Palazzi chiese i documenti a Napoli e alla vigilia di Natale ci furono recapitati tre faldoni cartacei su fatti che tra l’altro erano caduti in prescrizione sei mesi prima.

    Ciò avvalora la tesi degli avvocati di Luciano Moggi, le sentenze della giustizia sportiva si avvalerono “solo” del cartaceo sbobinato e ritenuto rilevante dal generale Auricchio.

  • Calciopoli 2, Bergamo a Facchetti dopo Juve – Inter: “De Sanctis mi ha accontentato”

    Tra le 75 nuove intercettazioni portate dai legali di Moggi e depositate agli atti dal tribunale di Napoli nel processo in corso all’ex direttore generale della Juventus per Calciopoli, ce n’è una che vede nuovamente protagonisti l’allora presidente dell’Inter Giacinto Facchetti e l’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo. Si discute dell’arbitraggio del direttore di gara De Santis in un Juventus – Inter terminata 1-0 per i nerazzurri del 20 aprile 2005 (gol decisivo di Cruz), quella, per intenderci, in cui Ibrahimovic venne squalificato dalla prova tv per tre giornate per un fallo a gioco fermo su Cordoba che gli costò la sfida scudetto contro il Milan.

    Di seguito la trascrizione di alcuni passi dell’intercettazione:

    • Bergamo e Facchetti, 20 aprile 2005 dopo Juventus – Inter 0-1

    Bergamo: “Sto preparando le partite di domani e ci ho tenuto molto alla partita con la Juventus, la partita era stata preparata bene… De Santis d’altra parte… lui deve pensare al mondiale… non può pensare ad altre storie… quindi mi ha accontentato in quella partita…”
    Facchetti: ”Noi adesso dobbiamo riprenderci subito”.
    Bergamo : ”Io poi avevo voglia di fare un salto a Milano… di farti vedere delle cose per il prossimo anno, è di interesse vostro… vorrei lasciare le cose sistemate bene… magari ti do una telefonata”.
    Facchetti: ”Quando vuoi… e auguri per il tuo compleanno anche se in ritardo”.
    Bergamo: ”Ma figurati ciao…”.
    Facchetti: ”Ciao…ciao”.

  • Intercettazioni, Bergamo e Pairetto: referto alterato per salvare Totti

    Iniziano ad uscire fuori altre trascrizioni delle 74 intercettazioni proposte dalla difesa di Luciano Moggi e che potrebbero esser acquisite dal Tribunale di Napoli. E’ il 24 novembre del 2004 e al telefono i due ex designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto parlano di un omissione del quarto uomo per salvare Totti e quindi evitare la squalifica prima di un Juventus – Roma:

    Bergamo: ”Ayroldi si è comportato male in Roma…Roma, Roma Roma… (Roma-Palermo 1-1 ndr) è successo questo alla fine della partita Totti lo ha mandato a cagare, ha mandato a cagare Trefoloni, ma lui non se ne è accorto…. e nello spogliatoio ha detto lui che doveva scrivere questa cosa. Ha fatto un discorso non chiaro, è stato ascoltato ma non da Matteo. Quando è stato ascoltato non da Trefolini. Quando sono arrivato il giovedì successivo all’allenamento questo cretino di Ayroldi parlando con un altro arbitro ha detto: ‘oh meno male che non ho scritto di Totti… te lo immagini…. giocavano con la Juve, metti caso che lo squalificavano e perdevano davano la colpa che non c’era Totti. Matteo ha detto ‘ma che cazzo dici questa storia la sai te…”. Matteo con me non ne ha voluto parlare e mi ha detto ‘guarda questa cosa è una bruciatura detta cosi’ per lui per me”. Io ho detto a Matteo ‘noi non ne vogliamo parlare pubblicamente ma con Ayroldi ne parleremo io e Gigi al prossimo raduno perche’ la dobbiamo chiarire: se lui prende una iniziativa di questo tipo la deve concordare con noi non con se stesso, ne parlarne in presenza di altri…”.
    Pairetto: ”E’ proprio un coglioncello… non è un malizioso,è da sciocchi parlare in presenza di altri…”
    Bergamo: ”E’ un coglione non è un coglioncello…se c’è qualcosa prendi l’arbitro in disparte e dici: è successo questo…lo scrivo?”.
    Pairetto: ”Per lo meno a pensare a chi gioca la settimana dopo… magari gli è venuto in mente dopo”.
    Bergamo: ”Io ci metto la mano sul fuoco che lui non ci ha nemmeno pensato che la partita dopo era Juve-Roma, ci scommetterei le palle ma lui non è un arbitro che può essere ingenuo cosi….”.
    Pairetto: ”Bisogna dirglielo però… se decidiamo di metterlo in B non è un problema, certo non litighiamo su Ayroldi…”.

  • Calciopoli 2: anche Galliani nelle intercettazioni portate in tribunale da Moggi

    Non solo Moratti, Facchetti e l’Inter tra le intercettazioni portate in tribunale dalla difesa da Moggi e messe agli atti nel processo di Calciopoli a Napoli ma anche telefonate dell’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani e l’allora addetto agli arbitri della società rossonera Leonardo Meani che discutono con i designatori arbitrali. In particolare tra le 75 intercettazioni depositate, sono 9 quelle che riguardano la dirigenza rossonera: interlocutori Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto, Gennaro Mazzei, con l’arbitro Massimo De Santis e i guardalinee Copelli e Puglisi.

    Di seguito vi proponiamo l’audio dell’intercattazione in cui Bergamo palesava a Galliani di essere filomilanista, e proseguendo nell’ascolto, di particolare interesse la confidenza che il designatore arbitrale fa a Galliani di aver parlato con Trefoloni per cambiare il referto arbitrale dopo un Lecce – Milan del 2005 in merito ad un brutto fallo di Konan nei confronti di Kakà.