Tag: calciopoli

  • Anche Guido Rossi se ne lava le mani. Chi assegnò lo scudetto del 2006?

    Lo scudetto del 2006 inizia a scottare troppo e tutti quelli che allora premiarono l’Inter attribuendogli il tricolore per “assenza dei comportamenti poco limpidi” iniziano a ritrattare la propria posizione. Per primo fu il presidente della Commissione dei tre saggi Wolfang Aigner a puntualizzare la sua posizione a adesso scende in campo Guido Rossi, commissario straordinario della Federcalcio al tempo delle revoca del titolo alla Juventus e dell’assegnazione all’Inter seguita ai fatti di “Calciopoli”.

    Rossi in una intervista concessa all’Ansa dichiara “Lo scudetto 2006 non l’ho assegnato io, devono smetterla di dire queste cose. Io non intervengo mai, ma c’è molta gente che farebbe bene a tacere. Non mi ha dato fastidio nulla e non mi sorprende, mi dovrei sorprendere se qualcuno che fa il proprio dovere seriamente non venisse criticato. Se ho fatto il mio lavoro correttamente? Assolutamente sì

    Rossi, poi, se la prende con chi continua a legarlo alle vicende calcistiche. “Ma tutte le persone che incontro mi devono chiedere di calcio? Abbiate pazienza. So di aver avuto un ruolo importante, ma è finita e ho anche vinto i campionati del mondo”, ha concluso.

  • Calciopoli: Bergamo al tel con Collina, spunta una nuova intercettazione

    Dal lavoro dei legali di Luciano Moggi salta fuori una nuova intercettazione che vede protagonisti l’ex designatore Paolo Bergamo e il designatore attuale Pierluigi Collina. E’ il 20 aprile 2005 e i due commentano le eccessive polemiche sorte nelle varie trasmissioni sportive per un gol annullato a Gilardino in Parma Fiorentina finita sull’1-1 per un fuorigioco dubbio di Vignaroli.

    I due commentano l’inopportunità di commentare gli episodi da parte di ex arbitri durante gli approfondimenti della domenica:
    Bergamo: Pierluigi, allora abbiamo un altro gol in fuorigioco?
    Collina: Devo essere io che non porto fortuna. Eho, Evidentemente porto sfiga agli assistenti che arbitrano con me.
    B: E’ difficile perché quando tocca la palla, ma quando la palla parte sono allineati
    C: Dal campo sembrava proprio di quelli belli.
    B: Fanno il movimento contrario. Però, lì quando stacchi l’occhio è tutto cambiato.
    C. : La partita è stata brutta, il Parma ha il gioco che cerca sempre Gilardino, è uno scomodo da marcare. Poi la Samp salivano in fretta in attacco (…) Non è stata una partita dura anche come provvedimenti disciplinari, tanti falli, tanti falletti perché giocano male. Alla fine quelli del Parma erano un po’ incazzati. Sono venuti negli spogliatoio Carmignani con Cinquini, Cinquini ha provato a fare l’arrogante, gli ho detto anche se abbiamo un buon rapporto, lui è di Viareggio, qui dentro te non ci stai e l’ho proprio preso e fatto uscire dalla porta. Non può venire dentro e fai l’arrogante. Gedeone mi ha detto: siamo messi male, abbiamo problemi, ci dobbiamo salvare. Noi più di finire così stanchi come ci vede. Vediamo di fare tutto e ci prepariamo per una settimana. Se lei ci vede finire stanchi come siamo, se poi le nostre prestazioni vanno valutate da 24 telecamere, mettevi d’accordo e dateci una telecamera anche a noi è finita. Mi hanno detto che in conferenza stampa Carmignani ha detto che si poteva alzare e non alzare, che era difficilissima… E’ Baraldi… E’ Baraldi che è così…
    B: E’ quello dei 6 miliardi presi alla Lazio in quattro mesi, lasciamo perdere Baraldi…
    C: Ho cercato di spiegargli. E Gedeone mi ha detto: Anche io ho smesso di arbitrare le partitelle, è difficilissimo… E’ venuto a sfogarsi, lo capisco, è una brava persona Carmignani.
    B: Anche in tv ha detto le cose giuste in tv. E’ Baraldi, sempre lui: loro hanno il problema che se retrocedono non hanno acquirenti, ma questo non è mica un problema nostro. La Fiorentina ha pareggiato all’ultimo minuto, ha preso gol alla fine e fatto 1-1 in casa. Noi non facciamo mica i risultati, noi cerchiamo di sbagliare il meno possibile.
    C: Se ti dico: ho detto a Carmignani, mi giravano i maroni, ce l’avevo in gola. Gli ex arbitri che oggi sono dietro le tv a fare i commenti, e le faccio anche il nome di Paolo Casarin quando arbitrava lui faceva cose che noi non facciamo. E la domenica era facile arbitrare. Lei giocava e lei sapeva come andava, stavano a centrocampo: facile con una telecamera sola. Facile stare dietro una telecamera: allora vedevi e non vedevi quel che succedeva. A me non frega un cazzo, glielo dico anche in faccia a Casarin, se non gli va bene. E’ facile sulla poltrona
    B: E’ facile sulla poltrona, con sei- sette angolazioni. Poi alla Ds dicevano che non sapevano il regolamento, dicevano che era fuorigioco Vignaroli che fa gol: Agnolin ci ha difeso, lui sempre. L’altro cretino Zazzaroni non conosce il regolamento dicevano che Vignaroli era in fuorigioco. Quando riceve era dietro…
    C: Niccolai (l’assistente di gara, ndr) è qua che dice che era fuorigioco netto… Giorgio. Sono io che porto sfiga ai guardalinee: mandatemi da solo, così prendo due guardalinee di parte (ridono)
    B: Bene, l’importante è che non ti manchi lo spirito. Pensiamo ora che c’è Milan-Juve, che si annuncia come un bombardone. La Juve è sulle gambe, mamma mia, l’Inter ha fatto una buona partita, ma niente di che.
    C: Episodi niente?
    B: Non sono… No niente: reclama la Juve ma non sono niente. Semmai Ibra fa un altro gesto con la testa Ibrahimovic, una mezza manata (Ibra prenderà la prova tv per la cravatta a Cordoba, ndr). Massimo (De Santis, ndr) ha fatto una bella partita. Può recriminare la Juve, televisivamente parlando, non assolutamente vedendo la partita a velocità normale. Assolutamente. Il Milan ha giocato male anche il Milan, ha vinto 1-0 a fatica: è il momento che chi ha più gambe e testa vince. Sia Milan che Juve ce ne hanno poche di gambe e testa.
    C: Farà una rimonta l’Inter, torna fuori l’Inter (ridono)…
    B: Ho sentito dire che l’Inter al girone di ritorno è a pari punti del Milan.
    C: Non sembrerebbe… Pensa te.
    B. Va bou’ Per il resto un rigorino forse al Lecce, ma niente La Roma in caduta libera, proprio.
    C: Totti espulso, ho sentito.
    B: Totti espulso: sono nervosi, meno male che la Roma ha 39 punti, se no la Roma si faceva coinvolgere in zona retrocessione. La Fiorentina è malmessa, il Siena ha fatto 6 punti d’oro, c’è il Parma lì davanti.
    C: Male male la fiorentina. Messa male. C’era il pubblico che assediava i giocatori all’uscita, mi dicono.
    B: Mi ha chiamato Luci: col Messina tranquillo e non vinci la gara e…
    C: Roba da matti. Domani sei, a Coverciano? A me ha chiamato Manfredi, vado il pomeriggio, rifaccio la lezione nel pomeriggio, lo rifaccio in italiano tanto non penso parlino inglese. Manfredi lo sa, te lo ricordo solo: io il 1 maggio ho chiesto di stare fermo, Milan-Juve è l’8. Ti ricordi: ho la comunione della bimba più piccola. Torna bene per la copertura, vedete voi se per non stare fermo due domeniche.
    B: Sì, meglio…
    C: Meglio?
    B: Meglio uscire!
    C: Non il contrario!
    B: No, no: e che stai fermo due giornate, dopo questo gol di Parma? Poi viene fuori sui giornali e ci uccidono.

  • Calciopoli: oltre lo scudetto la Juve chiede il deferimento

    La Juventus in virtù delle nuove intercettazioni, venute alla luce nel dibattimento del processo a Calciopoli in corso al Tribunale di Napoli, ha inviato un esposto alla Federcalcio nel quale chiede la revoca dello scudetto assegnato dall’allora commissario generale Guido Rossi all’Inter e il deferimento di tutti i soggetti protagonisti delle nuove intercettazioni.

    Nell’esposto, preparato dall’avvocato Michele Briamonte e firmato dall’ex presidente bianconero Jean Claude Blanc, si chiede la non assegnazione dello scudetto proprio in virtù di un etica deficitaria comune a molte società partecipanti a quel campionato. Il comportamento comune fa cadere un dei principi cardine del parere dei tre saggi “assenza dei comportamenti poco limpidi”.

    L’avvocato Briamonte ieri in Lega per la riunione straordinaria sui diritti tv si è detto fiducioso sulla revoca ma la Juve pretende anche il deferimento di tutti i soggetti coinvolti in quello che viene definito Calciopoli 2. Per il legale bianconero il numero di intercettazioni, i protagonisti e gli argomenti trattati pareggiano il malloppo indiziario del 2006 che portò la Juventus in B per responsabilità oggettiva e al deferimento dei suoi maggiori dirigenti e a tal proposito auspica lo stesso trattamento.

    Puoi scaricare l’esposto della Juventus dal sito Tuttosport

  • Calciopoli 2: i pm al contrattacco, la puntata di Matrix agli atti

    Che l’udienza odierna al Tribunale di Napoli potesse esser accesa e vibrante lo avevamo preannunciato questa mattina ma non era preventivabile la nuova richiesta del pm che “incastrerebbe” Luciano Moggi. In attesa dell’arrivo di Carlo Ancelotti il pubblico ministero ha chiesto la trascrizione di altre 78 intercettazioni riguardanti per lo più Moggi, Mazzini e Pairetto nonchè l’acquisizione della trasmissione Matrix con le “confessioni” di Moggi sulle schede svizzere: “A Matrix, Moggi ha confessato di avere avuto la disponibilità di schede telefoniche svizzere e di averle date a Bergamo, Pairetto e Romeo Paparesta”.

    Secondo l’accusa durante la trasmissione condotta da Alessio Vinci l’imputato Moggi avrebbe ammesso per la prima volta la disponibilità di schede svizzere dichiarando di aver cedute a Bergamo, Paieretto e Paparesta padre. Per l’avvocato Prioreschi “Moggi ha detto in una dichiarazione spontanea che utilizzava le schede per il calciomercato, quindi non c’è nessuna novità, non è una dichiarazione confessoria. Dunque mi oppongo”.

    Per la prima volta nel Tribunale partenopeo vi è la presenza di Leonardo Meani, ex assistente agli arbitri del Milan condannato dalla giustizia sportiva. A breve dovrebbe esserci la deposizione di Carlo Ancelotti visibile via internet sul sito del Corriere della Sera

  • Calciopoli 2: è il giorno di Ancelotti e di altri colpi di scena

    Dopo una settimana di stop torna a gremirsi l’aula del Tribunale di Napoli dove è in corso il Processo ai membri di Calciopoli. Sarà il giorno di Carlo Ancelotti, l’ex milanista fresco di titolo inglese sarà finalmente a disposizione dei pm dopo i rinvii dovuti al blocco dei voli per l’eruzione del vulcano islandese.

    Per i pm Narducci e Capuano la testimonianza di Ancelotti avvalorerebbe la tesi di una cupola moggiana attiva nel cambiare l’esito delle partite. Non dovrebbe esserci l’attuale tecnico del Manchester City e ai tempi tecnico dell’Inter Roberto Mancini.

    Ma Ancelotti non dovrebbe esser l’unico tassello di una udienza che si preannuncia scoppiettante. Indiscrezioni vogliono che l’accusa anche oggi chiederà la messa agli atti di nuovi elementi di prova raccolti negli ultimi giorni. Oggi dovranno anche esser nominati i periti per la trascrizione delle intercettazioni “inedite” proposte dalla difesa di Luciano Moggi e Pairetto.

  • Anche Berlusconi aveva una sim di Moggi?

    Durante il dibattito su Calciopoli 2 andato in onda nella trasmissione di Canale 5 “Matrix” condotta da Alessio Vinci è divampato un acceso scontro dialettico tra il direttore di TgCom Paolo Liguori e Luciano Moggi. L’oggetto del contendere sono le famose schede svizzere per Liguori la prova lampante della cupola moggiana mentre per Moggi uno strumento per prevenire lo spionaggio industriale durante il calciomercato.

    Il dibattito si accende e Moggi sibilla una frase “strana” in cui tira in ballo i datori di lavoro di Liguori (Mediaset e Berlusconi ndr) facendo intendere che anche Silvio Berlusconi avesse una delle famose schede svizzere. Ricordiamo come Moggi nel Settembre 2005 fece una misteriosa visita al Presidente Berlusconi a Palazzo Grazioli e per i ben informati era per sancire il passaggio del dg bianconero al Milan.

  • Calciopoli: Moggi, Penta e Beha questa sera a Matrix

    Il lavoro certosino di Nicola Penta ha imposto la riapertura di Calciopoli e dopo un iniziale diffidenza anche le reti principali sono state costrette a tornar a parlare del più grosso scandalo sportivo di tutti tempi. Questa sera a Matrix ospiti di Alessio Vinci saranno Luciano Moggi, il suo consulente della difesa Nicola Penta e “lo scomodo” giornalista Oliverio Beha.

    Sarà interessante capire i nuovi risvolti usciti fuori dalla trascrizione delle altre telefonate inedite che per la difesa dell’ex direttore generale bianconero dimostrerebbero una prassi diffusa e consolidata. Sarà interessante capire come Luciano Moggi abbia appreso della presunta radiazione. Non ci resta che attendere questa sera 23:30 su Canale 5.

  • Il Siena alleato giallorosso, Mezzaroma offre bonus per batter l’Inter

    Non si è ancora placato il polverone nato intorno a Lazio Inter che se ne inizia a preparare uno nuovo. Questa volta potrebbe esser la Roma a beneficiarne e il Siena parte in causa, il presidente dei bianconeri Mezzaroma, tifoso giallorosso, ha promesso di elargire alla squadra i due milioni di premio salvezza anche per il terzultimo posto.

    “Ho promesso il premio salvezza di due milioni, che avevamo già concordato, nel caso dovessimo arrivare terzultimi e per un motivo qualsiasi dovessimo essere ripescati. Chiedo due prestazioni da professionisti, per onorare la maglia e anche perchè in serie B sarò costretto a ridurre la rosa e alcuni di questi giocatori dovranno partire e hanno interesse a farsi notare da altri club”

    A dire il vero dietro la promessa c’è prima di tutto un intelligente favore personale: i nuovi sviluppi di Calciopoli infatti potrebbero aprire nuovi scenari e i senesi da terz’ultimi potrebbero esser ripescati e comunque è un modo per tener alta la concentrazione della rosa fin all’ultima partita.

  • Tronchetti Provera:”Calciopoli caso chiuso, la finale di Champions tutta da vivere”.

    Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli e nel Consiglio di amministrazione dell’Inter non vuole tornare sulla polemica per la riassegnazione dello scudetto 2006 nemmeno dopo le dichiarazione degli Agnelli di voler far ricorso. «Non guardo indietro. È una vicenda chiusa», ha detto. «In tutti gli sport – ha però sottolineato dopo – quando il primo viene squalificato vince il secondo e nessuno ne fa uno scandalo: ma il calcio ha un impatto mediatico più forte e qui si sono inventati che è uno scandalo». «L’importante – ha proseguito invitando a guardare avanti – è che la Juve torni a essere uno degli aspiranti al titolo e ad avere un ruolo internazionale. Fa bene al calcio e rende più divertente il campionato». «Si è cercato di ricostruire sul nulla una rivisitazione di Calciopoli», ha affermato Tronchetti Provera sulle ultime vicende del processo. «Tentare di manipolare la verità è scandalosò».

    Inoltre, Il presidente della Pirelli si sofferma sulla finale di Mdrid che vedrà la sua Inter a contendersi lo scettro d’ Europa:«La finale di Champions League tra Inter e Bayern Monaco sarà una partita tutta da vivere». «Entriamo in campo per vincere è ovvio ma le possibilità sono 50-50 ed è il campo a decidere». Tronchetti porvera inoltre dice dei tedeschi:« Il Bayern è una squadra molto solida, arrivata in finale per la sua capacità. Come ogni partita sarà tutta da vivere», ha aggiunto Tronchetti in conferenza stampa prima di salire a bordo del Kauris III per l’ultima giornata di regate al Trofeo Pirelli nelle acque del Tigullio. Quella con il Barcellona è stata una partita straordinaria, giocata in 10 (dopo l’espulsione di Thiago Motta, ndr). Sia la squadra che Mourinho – ricorda Tronchetti – hanno compiuto un impresa che va al di là della passione del tifoso. È stata – spiega Tronchetti – un’opportunità di rilancio del calcio italiano. Quella di oggi è un Inter diversa da quella che andò in finale di Champions League 38 anni fa. Sono due modi di giocare diversi – ha commentato Tronchetti alla richiesta di un parallelo tra le due partite e soprattutto tra i due allenatori Helenio Herrera e Josè Mourinho – È stata una partita giocata in modo intelligente e fuori dagli schemi. Non basata solo sulla forza fisica ma sulla tattica”

  • Moggi attapirato da Staffelli

    Non poteva mancare il Tapiro di Striscia la Notizia a Luciano Moggi dopo che tutti gli organi di stampa hanno diffuso la notizia della presunta radiazione da parte della Figc. Lucianone non si sottrae e a Staffelli ma torna a ribadire che quello della Corte di Giustizia è solo un parere.

    Non è proprio così. Avete appreso una notizia che non è quella. E’ stato dato un parere su una richiesta di Abete. La radiazione non c’è mai stata – dice Moggi- Mi devono comunicare la decisione, se una decisione deve essere presa, ma ho l’impressione che abbiano poco coraggio per comunicarla hanno fatto quello che hanno voluto. Ho fatto vedere quello che facevano altri, non per colpevolizzarli, ma per far vedere che erano cose ammesse: tutti telefonavano ai designatori. Quello che facevo io lo facevano in molti, ma con me hanno preso dei provvedimenti di un certo tipo, nei confronti di altri no”.

    Ecco il video: