Tag: calciopoli

  • Calciopoli, il processo a due facce. Palazzi convoca Moratti, Narducci ricusa la Casoria

    Calciopoli, il processo a due facce. Palazzi convoca Moratti, Narducci ricusa la Casoria

    Riusciremo a metter la parola fine allo scandalo Calciopoli? Leonardo qualche settimana fa in conferenza stampa disse che i tifosi sono stanchi di Calciopoli, forse ha ragione, è per questo che chiediamo finalmente chiarezza e fermezza.

    Mi sono preso un pò di tempo per giudicare la notizia di ricusazione del giudice Casoria da parte dei colleghi del Tribunale di Napoli tra cui i pm Narducci e Capuano ma devo dire che ancora una volta stento a crederci. Se la persecuzione dei giudici nei confronti di Berlusconi è spesso sintomo di ilarità e viene addirittura usata dai comici, presto dovremo abituarci allo stesso atteggiamento nei confronti di Calciopoli. Non volendo entrare nel merito dei motivi della ricusazione è lapalissiano che il comportamento dei due pm è orientato “alla Berlusconi” a proteggere un castello di sabbia.

    Se a Napoli adesso si cerca di rallentare la Figc un pò a sorpresa inserisce la marcia e il procuratore federale Palazzi ha convocato per giovedì 31 marzo l’audizione di Massimo Moratti in merito all’esposto della Juventus, presentato nel maggio 2010, in merito all’assegnazione dello scudetto per la stagione sportiva 2005/2006.

  • Figc, creata una norma per radiare Moggi

    Figc, creata una norma per radiare Moggi

    Processo di Napoli, giustizia sportiva, Calciopoli e l’immagine del calcio giocato viene totalmente sostituita da quelle delle numerose inchieste e dalle continue udienze nei tribunali della giustizia sportiva.

    Dopo la scoperta di Calciopoli, che ha praticamente sconquassato il nostro campionato e distrutto l’immagine della Juventus, portando i bianconeri per una stagione nella serie B, penalizzando Milan Lazio e Fiorentina, adesso dal processo di Napoli vengono riesaminate nuove intercettazioni . Le nuove prove presentate dai legali difensori di Luciano Moggi, cercano di trascinare nel vortice dell’ illegalità anche la squadra di Massimo Moratti, uscita illesa dallo scandalo calcistico sopra citato. In attesa del processo che si terrà prima dell’estate per decidere principalmente se sia stato giusto assegnare lo scudetto a tavolino alla società nerazzurra, oggi la notizia dell’ultima ora è la scelta da parte del Consiglio federale della Figc di creare una norma ad hoc per regolamentare la richiesta di radiazione nei confronti di Luciano Moggi e altri 42 tesserati, tra i quali anche l’ex amministratore delegato Antonio Giraudo. Quindi il caso Moggi  e degli altri imputati torna nelle mani della giustizia sportiva, con il doppio grado di giudizio  e l’eventualità del terzo e ultimo grado con l’Alta Corte di Giustizia del Coni.

    “I gradi di giudizio – ha voluto precisare Giancarlo Abete, presidente della Figc – saranno due, la Commissione Disciplinare e la Corte di Giustizia, che valuteranno circa la sanzione accessoria della preclusione. Eventualmente ci sarà, come ultimo grado, l’Alta Corte di Giustizia presso il Coni”.

    L’avvocato della Federcalcio, Giancarlo Gentile, scendendo nei dettagli del caso specifico Luciano Moggi ha voluto spiegate come: “La sanzione nei confronti di Moggi dei cinque anni c’è già stata. Bisogna  invece valutare se quei fatti sono talmente gravi da comportare oggi la preclusione. E’ questa l’unica valutazione che deve essere rimessa agli organi di giustizia . I cinque anni sono un fatto ormai storico, ma nessuno ha ancora valutato se sono stati fatti talmente gravi da meritare la radiazione“.

    Quindi la valutazione della colpevolezza è già stata presa, l’unica cosa da decidere è se le colpe siano talmente gravi da comportare la radiazione escludendo in questo modo ogni possibile ritorno di Luciano Moggi sul palcoscenico del calcio italiano.

    Ancora una volta Moggi torna ad essere protagonista, più nel bene che nel male, nonostante la curva juventina pochi giorni fa dopo la sconfitta contro il Bologna e contro il Lecce inneggiava il suo nome, in onore dei bei tempi e delle vittorie bianconere.

  • Processo Calciopoli: Monti “tace”, Bergamo scoppia d’ira

    Processo Calciopoli: Monti “tace”, Bergamo scoppia d’ira

    Nonostante le diserzioni di Zamparini, Nucini e Facchetti (verranno sentiti il prossimo 15 marzo) l’udienza di ieri a Calciopoli presso la nona sezione penale del Tribunale di Napoli è stata comunque vibrante e ricca di spunti interessanti. Alle interessanti deposizioni di Baraldi e Corbelli rispettivamente dirigenti di Parma e Napoli al momento dei fatti è seguita quella del giornalista Monti amico di Giacinto Facchetti che ha parlato di colloqui tenuti con l’ex presidente nerazzurro nel quale gli confessò la presenza di qualche anomalia nella gestione del campionato.

    Ma andiamo con ordine. Luca Baraldi ha raccontato le dinamiche della cessione di Marco Di Vaio alla Juventus “Per Di Vaio si videro il procuratore del giocatore, Moggi, Giraudo e Sacchi, si chiuse intorno ai 27 milioni e mezzo di euro. La trattativa fu impostata con la cessione a titolo definitivo per una cifra intorno ai 15-16 milioni.” Baraldi confessa poi le pressioni di Giraudo per ottenere diritti di prelazione per Gilardino, Bresciano, Marchionni e alcuni giocatori della Primavera“Per raggiungere i 27 milioni fu strutturata un’operazione con l’acquisto del 50% di Brighi con l’impegno per la Juve di cedere l’altro 50 dopo due anni  ci fu una scrittura privata tra le società, procedura che la Lega non consente, ma che dal punto di vista civilistico ha valenza. Decidemmo di fare così perché i bianconeri volevano pagare in 5 anni e non in tre come era la regola. Al momento di formalizzare la scrittura privata, la Juve ci chiese opzioni su Gilardino, Marchionni e Bresciano. Io dissi di no, perché non era negli accordi e poi come società in liquidazione non potevo svendere il patrimonio della società. Ci rivedemmo il 23 giugno, ultimo giorno utile e il mattino stesso sempre io e Minotti incontrammo Giraudo che mi richiese in cambio un’opzione almeno su calciatori del settore giovanile. Dissi ancora di no, e Giraudo ci minacciò. Di questo non ho mai avvertito gli organi federali”.

    Particolari interessanti anche dalle deposizioni di Corbelli, copresidente del Napoli con Ferlaino. Il patron di Telemarket svela che a suggerire il nome di Zeman per la panchina fu Luciano Moggi in persona mentre di accettare la consulenza della Gea per il mercato fu una idea di Ferlaino “Su consiglio del mio socio, mettemmo sotto contratto di consulenza Alessandro Moggi, affinché ci aiutasse sul mercato  il nome di Zeman, per la panchina, ci fu fatto da Luciano Moggi in persona. Arrivarono Amoruso, Pecchia e Baccin dalla Juve, nonché Fresi e Moriero, giocatori della Gea. Moggi jr. ci propose l’acquisto dell’uruguaiano Pacheco ma Ferlaino disse di no, perché già avevamo troppi giocatori della sua scuderia. Non penso che i giocatori Gea abbiano fatto del male contro il Napoli volontariamente, eccezion fatta per Fresi: credo che ci abbia fatto perdere due partite e lo dissi a suo tempo, senza essere querelato”.

    L’intervento di Monti fa scoppiare l’ira di Paolo Bergamo costringendo il giudice Casoria a farlo allontanare dall’aula. Il giornalista infatti racconta delle confessioni di Giacinto Facchetti “di un sistema Moggi” ma afferma di non conoscere le fonti del presidente nerazzurro “Facchetti era convinto che ci fossero delle anomalie pesanti nel sistema, dalla conduzione delle designazioni adalcune decisioni, in generale parlava di una tendenza a violare le leggi. Parlava di ‘un sistema Moggi‘. Era convinto che la figura centrale fosse quella di De Santis, e che dentro ci fossero anche Palanca, Gabriele, Bertini, Trefoloni e Racalbuto”. Il giornalista del Corriere della Sera risponde poi alla domanda come Facchetti avesse maturato queste convinzioni “si interpretavano gli episodi” , scatenando l’ira di Paolo Bergamo, che ha urlato “Non è una cosa seria, questa è una presa in giro”, prima di esser invitato ad allontanarsi dall’aula.

  • Narducci sempre più solo. Nucini e Facchetti Jr danno forfait

    Narducci sempre più solo. Nucini e Facchetti Jr danno forfait

    L’avevano presentata come udienza “calda” quella di oggi presso la nona sezione penale del Tribunale di Napoli. Il pm Narducci, infatti, aveva richiesto di risentire Gianfelice Facchetti figlio di Giacinto, l’ex presidente del Napoli, Corbelli, il presidente del Palermo Zamparini, i dirigenti del Parma, all’epoca dei fatti, Baraldi e Minotti, e l’ex arbitro Nucini.

    Attese sopratutto le deposizioni di Facchetti e dell’arbitro Nucini, il primo per commentare il memoriale del padre, importante ai fini di avallare la tesi dell’accusa. Il secondo invece per spiegare meglio i meccanismi interni all’Aia e far capire come realmente venivano taroccate le griglie.

    I due però insieme al presidente Zamparini hanno disertato la convocazione, presenti invece il giornalista Monti e gli ex dirigenti del Parma Minotti e Baraldi.

  • Leo, conquistali sul campo! “Lo scorso anno tifavo Inter”

    Leo, conquistali sul campo! “Lo scorso anno tifavo Inter”

    E’ vigilia di Champions League per l’Inter di Leonardo, domani sera a San Siro sarà di scena il Bayern Monaco di Luis van Gaal avversario della finalissima dello scorso anno che sancì il trionfo dei nerazzurri di Mourinho.

    Il tecnico brasiliano, senza peli sulla lingua come suo solito, svela il suo tifo per l’Inter nella finalissima della scorsa stagione attirando su di se ulteriormente il rancore dei tifosi rossoneri e vicerversa la simpatia dell’altra parte di Milano. A dire il vero, pur non mettendo in dubbio le parole del brasiliano, mi piacerebbe che chiuso il passato il tecnico, adesso nerazzurro, conquisti i suoi nuovi tifosi sul campo attraverso il suo famoso concetto di calcio “bailado” che al momento latita ad arrivare nonostante il gap di punti dal Milan capolista sia diminuito.

    Leonardo nelle scorse settimane aveva evitato di dire la sua cul tormentone Calciopoli e allo stesso modo evita di commentare gli errori arbitrali. Sulla partita di domani si dice sicuro dei suoi “Giocheremo da campioni d’Europa. Ogni partita ha la sua storia e le due squadre ora sono diverse, nei giocatori e nel modo di giocare. Io non sento nessun peso, ho la certezza che i miei non pensano ad altro che a vincere. Lotteremo con tutte le forze per farlo.”.

    “La squadra ha risposto molto bene a un momento dispendioso e arriva a questa gara di Champions con stimoli altissimi. Punti deboli e forti del Bayern? Tutti ne hanno. Se mi andrebbe una vittoria per 3-2? Sappiamo le regole, in Champions, a differenza del campionato, non è un gran risultato”.

  • Calciopoli, Narducci convoca Facchetti Jr., Corbelli e Baraldi

    Calciopoli, Narducci convoca Facchetti Jr., Corbelli e Baraldi

    Il giudice Casoria ha accolto le richieste del pm Narducci convocando, come persone informate sui fatti, per la prossima udienza in programma il primo marzo Gianfelice Facchetti figlio di Giacinto, l’ex presidente del Napoli, Corbelli, il presidente del Palermo Zamparini, i dirigenti del Parma, all’epoca dei fatti, Baraldi e Minotti, e l’ex arbitro Nucini.

    Tutti i convocati erano stati ascoltati da Narducci e Capuano e ritenuti teste importanti per avallare la tesi dell’accusa. L’udienza si è chiusa con il prolungamento di altri 45 giorni di tempo per il consulente Porto di trascrivere le intercettazioni portate come prova dalla difesa, ma su segnalazione di Narducci accolta dal giudice Casoria dovrà ricontrollare quelle sbobinate“indicazione errata di un interlocutore degli ex arbitri Bergamo e Pairetto: nella perizia esso risulta come un “tal Danilo”, mentre è accertato che l’utenza apparteneva all’ex dirigente del Milan Leonardo Meani.

  • L’ira di Moggi: “Calciopoli è adesso non nel 2006”

    L’ira di Moggi: “Calciopoli è adesso non nel 2006”

    Il doppio favore arbitrale a favore delle milanesi fa tuonare Luciano Moggi che dalle telecamere dal programma “Ieri, Moggi e domani” condotto da Pippo Franco in onda su Prima Rete Lombardia e GOld Tv si scaglia contro il “nuovo” sistema calcio. Nel 2006, Calciopoli stroncò la sua carriera da dirigente sportivo e tolse alla Juventus scudetti e giocatori ridimensionando la Vecchia Signora a discapito proprio delle milanesi.

    Fu profetico Moggi quando confessò che la torta sarebbe diventata una netta spartizione tra Milan e Inter, di seguito vi lasciamo alcuni passi delle dichiarazioni tratte da Tutti Pazzi per la Juve:

    CALCIOPOLI E’ ADESSO, NON NEL 2006

    “ Nel 2006 avevo previsto dove sarebbe andato a finire il calcio italiano e di professione non faccio certo l’indovino. Dissi “il calcio italiano sarà completamente nelle mani delle squadre milanesi, che si alterneranno nelle vittorie”. Adesso le due milanesi si dividono anche i favori arbitrali, come dimostra l’ultima giornata con successi ottenuti grazie a goal irregolari. Questi favori vengono però riportati dai media in silenzio, tra parentesi. Se la mia Juve avesse vinto così avrebbero invece gridato allo scandalo, presentato interpellanze parlamentari. La verità è che la malafede se non c’è ora non c’è mai stata nemmeno e soprattutto in passato! La sentenza del 2006 ha solo interpretato il sentimento popolare, come disse anche il giudice Serio, ma è stata commessa un’ingiustizia non degna di un paese come l’Italia. Io mi batterò fino alla fine affinché venga ristabilita giustizia, a me e sopratutto a tutti coloro ai quali il processo del 2006 ha rovinato la vita….”

    JUVE – ALLENATORE E DIRIGENZA SI ASSUMANO LE PROPRIE COLPE

    “Brutta sconfitta della Juve a Lecce, di cui si devono assumere piena responsabilità allenatore e dirigenza. Facile avere motivazioni in gare come quella con l’Inter. Le grandi squadre si vedono quando hanno stimoli a vincere anche le gare facili. La squadra ha invece sottovalutato l’impegno perdendo in pratica contro la “primavera” del Lecce”. I tifosi sono sempre più stanchi di vedere una squadra che lotta al massimo per il 4°/5° posto. Hanno fatto prima a costruire il nuovo stadio che a metter su una squadra competitiva, nonostante i tanti soldi investiti. ”

    ROMA – SCONFITTA INCREDIBILE. LE DIMISSIONI DI RANIERI UNA SCOSSA NECESSARIA
    “In tanti anni di calcio non mi era mai capitato di vedere una partita così. La Roma ha perso 4 a 3 dopo esser stata in vantaggio di tre goal. Era ormai evidente che Ranieri non aveva più in mano lo spogliatoio e mi aspettavo le sue dimissioni già da tempo. Serviva una scossa all’ambiente, ora i giocatori dovranno prendersi le proprie responsabilità! ”

    CELLINO, COME MAI STAVOLTA NON PARLI?
    “Il Cagliari ha perso immeritatamente contro l’Inter per via di un goal irregolare. Cellino è però rimasto zitto e ha delegato a parlare il giocatore Biondini, che si è lamentato della direzione arbitrale dal 1° al 90°. Sapete perché Cellino non ha parlato? Perché avrebbe dovuto rimangiarsi tutte le frasi fuoriposto dette in questi anni ed ammettere che il calcio è molto più marcio adesso di 5 anni fa…..”

    MILAN – ANCORA BANTI!
    “Banti è davvero sfortunato quest’anno nelle direzioni delle partite del Milan…. Dopo la negativa prestazione contro il Palermo dove penalizzò fortemente i rosanero non vedendo i rigori su Pinilla e per il mani di Boateng, stavolta non ha visto il clamoroso mani di Robinho in occasione del goal.”

    DE LAURENTIIS, TI PIACE IL NUOVO CALCIO PULITO?
    “Chissà se il presidente del Napoli la pensa ancora allo stesso modo dopo le ultime prestazioni arbitrali. Lavezzi alla fine è stato squalificato e il talento argentino salterà proprio la decisiva gara contro il Milan. Proprio come quando una telecamera esclusiva pizzicò un buffetto di Ibrahimovic a Cordoba e ci privò del nostro giocatore più forte nel big match di San Siro. Noi comunque vincemmo lo stesso, contro tutto e tutti……. ”

  • Juve – Inter dopo Calciopoli. Il bilancio sorride ai bianconeri

    Juve – Inter dopo Calciopoli. Il bilancio sorride ai bianconeri

    Come tutti ben sanno la partita che mette di fronte sullo stesso terreno di gioco Inter e Juventus è considerata la madre di tutte le partite, due squadre da sempre nemiche e che Calciopoli ha contribuito ad aumentarne una rivalità già di per sè accesa contagiando inevitabilmente nelle polemiche anche le rispettive dirigenze.
    Quello andato in scena ieri sera allo stadio Olimpico di Torino è stato il derby d’Italia numero 156 in Serie A e che ha visto i bianconeri trionfare con un gol di Matri. Il bilancio negli scontri diretti in campionato post Calciopoli è a favore dei bianconeri che possono vantare 3 vittorie contro le 2 conquistate dall’Inter; tre invece i pareggi.

    Nel dettaglio la Vecchia Signora nella stagione del ritorno nella massima serie dopo essere stata condannata alla retrocessione d’ufficio in Serie B, quella 2007-2008, pareggiò 1-1 tra le mura amiche (Camoranesi replicò al gol iniziale di Cruz) mentre s’impose a San Siro per 2-1 nella gara di ritorno con il gol, in fuorigioco, dello stesso Camoranesi e quello di Trezeguet (vano era stato invece il gol in pieno recupero di Maniche) dando una lezione di calcio a domicilio ai rivali nerazzurri.
    L’anno seguente, stagione 2008-2009, la prima con la timone Mourinho e l’ultima di Ibrahimovic con la maglia nerazzurra, l’Inter riuscì a prevalere nel computo dei due scontri diretti portando a casa la vittoria all’andata (1-0 a Milano con gol di Muntari) e pareggiando nel ritorno a Torino sfiorando il colpaccio con Balotelli se non fosse stato per il gol di Grygera al 91′ che fissò il punteggio finale sull’1-1.
    Bilancio di perfetta parità invece nella stagione 2009-2010 con la Juve che vinse 2-1 in casa (gollonzo di Felipe Melo ad aprire, pari momentaneo di Samuel Eto’o e gol partita di Marchisio) e l’Inter che si affermò con autorità nella gara di ritorno a San Siro per 2-0 con gol strepitoso di Maicon, il più bello dell’intera stagione, e sigillo di Eto’o in quella che fu l’annata del triplete nerazzurro e la più deprimente per i bianconeri che al termine del campionato giunsero solo settimi in classifica fallendo la qualificazione in Champions League.

    Il resto è storia recente con la Juve che quest’anno, stagione 2010-2011, è uscita indenne da San Siro (0-0) e che ha festeggiato ieri una importantissima e prestigiosissima vittoria grazie alla rete di Matri che ha allungato l’imbattibilità casalinga in campionato dei bianconeri nello speciale confronto dove l’Inter non vince da 6 anni. L’ultimo blitz nerazzurro a Torino, che porta la firma di Cruz, infatti risale al 20 aprile 2005, ancor prima dell’ultima sfida tra le due rivali storiche precedente lo scoppio di Calciopoli nella quale la Juventus espugnò San Siro per 2-1 con le reti del trionfo realizzate da Ibrahimovic, ancora alla corte della Vecchia Signora, e da Del Piero su un magistrale calcio di punizione (in mezzo il gol di Samuel).

  • Marotta a 360°: “Juve pronta per l’Inter”. E sul rinnovo di Del Piero…

    Marotta a 360°: “Juve pronta per l’Inter”. E sul rinnovo di Del Piero…

    Mancano solo sei giorni al derby d’Italia, alla sfida per eccellenza Juventus – Inter, e sia per i tifosi nerazzurri che bianconeri questa che è appena iniziata sarà una settimana di passione.
    Beppe Marotta è intervenuto sul big match di domenica dopo che la sua Juve ha raccolto un preziosissimo successo a Cagliari interrompendo una striscia di sconfitte che durava dal 27 gennaio, cominciata con la Roma in Coppa Italia e proseguita con i ko con Udinese e Palermo:

    L’Inter che affronteremo è ambiziosa, forte e desiderosa di far bene. E’ un campanello che abbiamo sentito suonare, ma la Juve è preparata per affrontarla nel migliore dei modi“.

    I nerazzurri stanno compiendo una rimonta incredibile dopo aver toccato il fondo nel mese di dicembre quando con Benitez alla guida la squadra era sprofondata all’ottavo posto in classifica. Dopo il Mondiale per Club vinto e la risoluzione del contratto con il tecnico spagnolo, l’arrivo in panchina di Leonardo ha portato entusiasmo e nuove energie mentali per continuare a vincere:

    E’ stata una metamorfosi molto strana, oggi sembra un’Inter completamente diversa da quella di Benitez. Penso che l’Inter ora sia un’autorevole antagonista del Milan nella corsa per lo scudetto. Ha una forza della rosa notevolissima e ha trovato un filotto di risultati positivi che ha aumentato la loro compattezza e la convinzione nei propri mezzi“.

    Ma Juve – Inter è una sfida che viene giocata anche fuori dal rettangolo verde di gioco. Calciopoli ha avvelenato i rapporti esistenti tra le due dirigenze e, come tutti sappiamo, la Juventus ha presentato un esposto alla Figc per ottenere la revoca dello scudetto 2006 già tolto ai bianconeri e assegnato ai nerazzurri alla luce degli ultimi fatti che stanno emergendo dal processo contro l’ex dg bianconero Luciano Moggi in corso a Napoli:

    E’ tanto tempo che l’abbiamo presentato. Abbiamo fiducia nella Federcalcio e nella giustizia sportiva, ma ci aspettiamo risposte celeri. Abbiamo presentato un esposto molto ben dettagliato e chiediamo giustizia“.

    Marotta inoltre ha accusato gli infortuni quale causa principale del momento negativo, che spera sia stato messo alle spalle, bianconero. In effetti la Juventus è stata tartassata come negli anni precedenti da una serie di assenze, soprattutto nel reparto avanzato, che hanno poi portato alla decisione di acquistare durante l’ultimo meracto di riparazione prima Toni e poi, al fotofinish, Matri quest’ultimo fresco di convocazione in Nazionale e autore della doppietta che ha steso la sua ex squadra il Cagliari nello stadio che è stato suo per 3 anni e mezzo:

    Nell’ultimo periodo siamo stati afflitti da diversi infortuni, abbiamo perso tre attaccanti in sette giorni. Quando sono venuti meno giocatori importanti la squadra ne ha risentito e il nostro ruolino di marcia si è un po’ fermato. Prima venivamo da 18 risultati utili consecutivi. Non eravamo fenomeni allora, non siamo diventati brocchi poi. L’arrivo di Matri? E’ uno dei giovani più importanti del vivaio italiano. Siamo contenti di aver puntato su di lui“.

    Il dg bianconero rilancia poi la sua sfida all’Inter e anche al Milan non appena la “nuova casa” sarà pronta (luglio ndr). La Juventus Arena, questo al momento il nome dello stadio il primo in Italia di proprietà di un club in attesa di trovare lo sponsor commerciale che legherà il suo nome a quello dell’impianto in fase di ultimazione, sarà un fattore determinante per poter lottare alla pari con le due milanesi in ambito nazionale ed anche europeo:

    Sarà la casa della Juventus portando sicurezza e ospitalità. Un asset fondamentale, in cui abbiamo investito molto e che darà i suoi frutti in futuro, permettendo ricavi ora impensabili. Quest’anno la mancata partecipazione all’Uefa ha generato minori introiti e ci apprestiamo a chiudere il bilancio in perdita. Ma il nuovo stadio porterà un incremento notevolissimo, parlo di decine di milioni di euro. E certamente la società dedicherà una fetta importante di questi introiti ad investimenti sui giocatori“.

    Marotta conclude dedicando un pensiero verso i due simboli della Juventus, Alessandro Del Piero e Gianluigi Buffon, il primo in attesa di rinnovo di contratto in scadenza a giugno e l’altro appena rientrato da un lungo stop per un sottoporsi ad un delicato intervento alla schiena:

    Alex è una leggenda della Juve. Il presidente Andrea Agnelli l’ha dichiarato esplicitamente, la porta per il rinnovo del suo contratto è sempre aperta, speriamo di arrivarci quanto prima e continuare con lui. Ci piacerebbe che potesse calcare il prato del nuovo stadio, dove certamente giocheremo dal prossimo campionato
    Gigi è il miglior portiere del mondo, un valore aggiunto per la Juve. Sta riprendendo la forma nel modo migliore dopo sei mesi di stop e sappiamo la professionalità che può aggiungere alla squadra
    “.

  • Materazzi al Chiambretti Night: “Ridatemi lo scudetto del 2002”!

    Materazzi al Chiambretti Night: “Ridatemi lo scudetto del 2002”!

    Non si placano le polemiche tra Inter e Juventus in quest’ultimo periodo. A riaccendere l’eterna polemica questa volta è il difensore interista Marco Materazzi ospite d’eccezione nella trasmissione dei numeri uno, il Chiambretti Night di ieri sera. “La Juve rivuole gli scudetti? – ha risposto il campione del mondo alla domanda sullo scudetto assegnato a tavolino all’Inter del 2006 – Non devono chiederlo a noi. Io mi riprenderei quello perso il 5 maggio 2002. Comunque in quattro o cinque partite precedenti alla sfida contro la Lazio c’è stato qualcosa di poco chiaro”. Non bastavano le continue punzecchiature tra i due presidenti nelle settimane passate dove Agnelli si era detto stufo di sentire ancora le dichiarazioni relative a Calciopoli, indirizzando la sua frustrazione verso la giustizia sportiva e sulla lentezza delle indagini, chiedendo risposte chiare alle loro richieste. Moratti messo a conoscenza della risposta aveva così risposto: “È un giovin signore, mi dispiace annoiarlo”. Non bastasse la continua schermaglia si è sviluppata anche sul mercato, dove i nerazzurri hanno messo a segno il colpo Pazzini, pupillo di Del Neri e su cui la Juve aveva già provato l’assalto in estate, ma ricevendo solo risposte negative. La querelle infinita tra le due squadre sembra non esaurirsi mai, soprattutto in vista del big match tra una settimana, (Juventus-Inter del 13 Febbraio) che vedrà le due società affrontarsi sul campo, unico terreno che non ammette repliche!

    Nella lunga intervista Marco Materazzi  in fase di apertura parla anche del caso Chivu: Ha commesso una sciocchezza, guardandolo ho capito cosa era successo, lo conosco da tanti anni. È difficile ammettere gli errori, lui però lo ha fatto subito”. Raccontando anche, come sia subito andato a calmare Marco Rossi, spiegandogli che se avesse continuato a protestare sarebbe stato espulso e passato lui dalla parte del torto.

    E sul rapporto con l’ormai ex allenatore Benitez, Marco ha cercato di evitare ulteriori polemiche, non lesinando una piccola frecciatina: “Non voglio parlare di lui, è acqua passata, ora c’è un altro allenatore. Non ho il dente avvelenato con lui, anche con Mourinho giocavo poco. Dico solo che in un gruppo solido bisogna dare più attenzione a chi non gioca rispetto agli undici che scendono in campo”.

    Si attendono repliche!